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Il virus

dell’insicurezza,
lo scudo della
scienza
XIII edizione - giugno 2021
Rapporto sulla sicurezza
e l’insicurezza sociale
in Italia e in Europa
Indice
R-esistere per esistere. Insieme 04
Il virus: minaccia e complice di un Paese
abituato a reagire all’incertezza.
Ilvo Diamanti

L’insicurezza in Europa e in Italia 08


Fabio Bordignon
Martina Di Pierdomenico

FOCUS: i cittadini europei e 26


l’evoluzione scientifico-tecnologica
Fabio Bordignon
Martina Di Pierdomenico
Nota metodologica Il Rapporto sulla sicurezza
in Italia e in Europa, giunto Due
rilevazioni
alla tredicesima edizione, è
una iniziativa di Demos & Pi
e Fondazione Unipolis.

L’indagine si basa su due distinte


rilevazioni.

1. La prima, realizzata in cinque


Paesi europei, oltre a fornire Prima
una mappatura del clima sociale
su scala continentale e dei temi Sondaggio realizzato nel pe-
avvertiti come prioritari dai cit- riodo 5 – 14 maggio 2021 dalla
tadini, indaga sul rapporto tra in- società Demetra di Venezia, con
dividui ed evoluzione scientifica il metodo CAWI (Computer Assi-
e tecnologica. sted Web Interviewing), super-

Seconda
visione: Sara Garbin. L’universo
2. La seconda approfondisce le di riferimento è costituto dalla
diverse dimensioni dell’insicu- popolazione di età superiore ai
rezza in Italia, secondo la siste- 18 anni di cinque Paesi europei: Sondaggio realizzato nel pe-
matizzazione tradizionale pro- Italia, Francia, Germania, Regno riodo 26 – 29 aprile 2021, dalla
posta in questo rapporto. Unito e Paesi Bassi. Il campione, società Demetra di Venezia,
di 5.081 casi (circa 1.000 per cia- con il metodo mixed-mode CATI
scun Paese), è rappresentativo (Computer Assisted Telephone
della popolazione di riferimen- Interviewing) - CAMI (Computer
to, a partire da quote definite Assisted Mobile Interviewing)
in base alle principali variabili - CAWI (Computer Assisted
socio-demografiche. Web Interviewing); supervisio-
ne: Sara Garbin. Il campione, di
1.066 persone, è rappresentati-
vo della popolazione italiana di
età superiore ai 18 anni, per ge-
nere, età e zona geopolitica.

L’indagine è stata diretta, in tutte le sue fasi, da Ilvo Diamanti. Fabio Bordignon
e Martina Di Pierdomenico hanno curato la parte metodologica, organizzativa e
l’analisi dei dati. Documento completo su www.agcom.it.
Da oltre un anno e mezzo viviamo una vita diversa, “s-drammatizzanti”, se non rassicuranti. Ricorrendo

R-esistere
in un mondo diverso. In un tempo diverso. Ci muo- a formule e definizioni note, tratte dalla letteratu-
viamo nel buio. Come se, intorno a noi, incombes- ra scientifica. Sociologica, filosofica, storico-po-
se la notte. E non sappiamo quando finirà. Quando litica. Perché co-stringere una figura nobile della
tornerà il giorno. Quando ri-sorgerà il sole. Perché cultura del Novecento come Hannah Arendt dentro
la nostra vita, il nostro mondo sono “oscurati” dal una categoria disciplinare specifica è sicuramen-
Virus. Dal Covid-19. te inadeguato e improprio. Hannah Arendt, come
sappiamo, coniò una definizione, ancora oggi, nota.

per esistere.
Si tratta di una condizione che abbiamo seguito e E di grande efficacia. “La banalità del male”. Per
descritto in modo continuo, in diverse e ripetute oc- rappresentare come “la tragedia e la mediocrità”
casioni, nel corso del tempo. Di questo tempo, che potessero collegarsi reciprocamente. Negli ultimi
abbiamo definito “sospeso”. Un tempo senza tem- anni, o meglio, due anni fa, ben consapevoli della
po. Perché non abbiamo punti di riferimento preci- distanza tra i mondi descritti, abbiamo utilizzato
si. La notte del Virus: non sappiamo quando finirà. E, la stessa definizione, per spiegare le tendenze che

Insieme
ormai, ricordiamo a fatica quand’è cominciata. Per- stavano emergendo, al proposito. In parte nuove,
ché è difficile rammentare il mondo di prima. Imma- rispetto al passato. Parlammo, per questo, di “ba-
ginare la luce all’orizzonte. Anche se, come in pas- nalità della paura”, cercando una formula sintetica
sato, cerchiamo dovunque un motivo, un segno, per ed efficace per descrivere il mutamento rapido e
continuare il nostro “viaggio”. D’altra parte, è una profondo che caratterizzava i cittadini italiani. Per-
“storia” che raccontiamo da anni. Questa, infatti, è vasi, dopo molti anni di “in-sicurezza”, da un senso di
la XIII edizione dell’Osservatorio Europeo curato da “rassicurazione”. In qualche misura, a nostro avviso,
Demos per la Fondazione Unipolis dedicato ai temi per “abitudine”. Rafforzata dall’eccesso mediatico
e agli aspetti della sicurezza. O meglio, dell’in-sicu- che accompagnava (in parte accompagna ancora)
rezza. Naturalmente, tutto è cambiato da un anno (e l’in-sicurezza e la paura, divenute elementi ricor-
mezzo) a questa parte. Come abbiamo già sottoli- renti e martellanti della comunicazione. Perché fa-

Il virus: minaccia e
neato e come sappiamo tutti. Perché tutti abbiamo cevano spettacolo. Ascolti. Audience. Così ci siamo
attraversato e stiamo attraversando “il tempo del abituati alla paura. Meglio, alle “paure”. E “le paure”
virus”. Un’epoca che ci ha allontanato dagli altri, al- hanno iniziato a farci meno “paura”. Fino all’arrivo,
lentando i legami sociali e personali. E ha cambiato meglio, l’irruzione del Virus. Improvviso e, dunque,

complice di un Paese
profondamente il nostro rapporto con le istituzioni, inatteso. Tuttavia, anche in quell’occasione, giusto
con la politica, con la democrazia. Visto che ormai i un anno fa, avevamo percepito segnali che sugge-
partiti e prima di tutto lo Stato e il governo si sono rivano una capacità di “reazione” e di “resistenza”,
“presidenzializzati”. da parte degli italiani. Un mese dopo l’altro. Per
descriverlo abbiamo fatto ricorso a una definizione

abituato a reagire
Questioni note a chi ha seguito le nostre analisi. O allora poco usata. Ma divenuta, oggi, diffusa. “Resi-
meglio: a tutti. Perché non è necessario utilizzare lienza”. Per indicare la capacità di reagire a traumi e
dati e commenti forniti da ricerche e sondaggi per fratture. E di riprendere il cammino. Ricostruendo il
osservare e percepire ciò che è parte della vita tessuto sociale e i fondamenti della nostra identità

all’incertezza
quotidiana. Ciò che tutti “vedono” e “sentono”. Un – sociale e nazionale. Insieme agli “altri”. Soprattut-
giorno dopo l’altro. Un’ora dopo l’altra. Su tutti i to, insieme a chi è più vicino a noi.
media. E, prima ancora, guardandosi intorno. Per
questo, sarebbe improprio utilizzare toni dram-
matici e pessimisti, per descrivere il sentimento
dei cittadini, il “nostro” sentimento, verso i moti-
vi e le fonti di incertezza che incombono su di noi.
Tutti. Da tempo. Tanto che, nelle ultime edizioni
dell’Osservatorio, quindi: nelle indagini condotte
negli ultimi anni, abbiamo utilizzato chiavi di lettura

04 R-esistere per esistere. Insieme R-esistere per esistere. Insieme 05


L’indagine condotta quest’anno la nostra in-sicurezza. L’unico Anche per questa ragione la fi- Certo, siamo ben lontani dal tutto. L’esperienza degli ultimi passato e scoprire il futuro, è
riproduce, in qualche misura: ambito che appare in evidente ducia nei confronti della scienza sentirci tranquilli. Al contrario. anni e degli ultimi mesi, quindi, ri-costruire la società. Anzitutto
ri-disegna, lo stesso profilo. Sot- crescita, nella graduatoria dei e degli scienziati risulta molto Per questo motivo, dobbiamo ci deve indurre a non dimentica- la “nostra socialità”. Con “molta
tolinea, cioè, la capacità di adat- temi critici, in Italia e (in minor elevata. Anzi: di più. Espressa da guardarci dal senso di “scampa- re. A non sottovalutare il rischio prudenza”, ma con altrettanta
tamento e resilienza di-mostra- misura) in Francia, è la qualità – circa l’80% dei cittadini europei to”, anzi: “passato pericolo”, che del “fuoco che cova sotto la ce- convinzione. Perché è “sicura-
ta dagli italiani negli ultimi anni. insieme all’offerta – dei servizi. intervistati nel sondaggio di De- solo un anno fa aveva prodotto nere”. Anche e tanto più quando mente” meglio stare in compa-
Ma, se possibile, va oltre. Anche Un problema che l’irruzione e la mos-Fondazione Unipolis. Ma una reazione a dir poco inade- sembra spento. Una minaccia gnia con gli altri, che da soli. Ad
se con qualche prudenza, sugge- diffusione del Covid hanno reso da oltre il 90%, in Italia. Dove i guata. Per non dire di peggio. che preoccupa maggiormente aspettare e controllare. Il virus.
risce che l’abitudine al Virus sia più evidente. E più sentito che medici e gli scienziati, di istituti Tutti in piazza, in strada, nei luo- i più giovani e i più anziani. Non Non si tratta solo di un argomen-
divenuta non solo un “dato”, ma altrove. Mentre si sono ridimen- universitari e privati, costitui- ghi pubblici a recitare e celebra- per caso. Perché, per ragioni to “consolatorio”. Ma di un moti-
quasi una “risorsa”. Una presen- sionate le preoccupazioni di- scono i principali riferimenti a re la “nuova normalità”. Anche se diverse, sono le generazioni più vo fondato per “sperare”. Perché,
za che ci aiuta, o almeno, ci so- venute “genetiche” nella nostra cui affidarsi. E di cui fidarsi. Que- è comprensibile. Perché sentirsi esposte e più colpite dal virus. nonostante i vincoli e i problemi
stiene di fronte ai problemi del società. Per prima e soprattutto sto aspetto appare tanto più si- imprigionati e prigionieri della E per questo le più significative, imposti dalla pandemia, circa
nostro tempo. Anzitutto, perché l’inefficienza e la corruzione. Il gnificativo se osservato compa- paura – troppo – a lungo genera ai nostri occhi. Perché raffigu- 3 persone su 10 si dichiarano
pone in ombra altri problemi, in marchio del sentimento politico rativamente. Perché la distanza, desiderio di fuga. Dalla solitudi- rano due prospettive diverse. I impegnate in associazioni cul-
passato pesanti e ingombranti. e del risentimento sociale de- rispetto agli altri Paesi europei, ne. giovani: il futuro. Gli anziani: il turali, ricreative, di volontariato
Ma soprattutto perché fornisce gli ultimi vent’anni. Insieme alla appare ampia. Evidente. Prati- passato. (Oss. Sicurezza 2021). In altri
un riferimento, una spiegazione. criminalità. Queste “paure” non camente “tutti” gli italiani (oltre Tuttavia, ricordiamo bene come termini, anche in tempi incerti,
A tutto. Così, l’atteggiamento sono svanite. Anzi, negli ultimi 9 su 10) di-mostrano interesse l’estate del (presunto) ritorno Insieme evocano il problema come questi, disponiamo di ri-
dei cittadini, delineato dai son- mesi si sono ri-proposte. Ma non verso l’evoluzione scientifi- alla normalità abbia provocato de-finitivo sollevato dal Virus. sorse “sociali” e “personali” per
daggi condotti da Demos-Fond. sembrano in grado di “travol- co-tecnologica. E si fidano della effetti assolutamente opposti Tanto più quando diventa un rispondere all’emergenza. E non
Unipolis, in 5 Paesi europei, ap- gerci”. Perché in questa fase ci scienza e degli scienziati. Oltre alle attese. Agevolando e, anzi, elemento “normale” della nostra è un caso se, nonostante tutto,
pare sicuramente (molto) “pre- sentiamo in grado di sostener- 20 punti in più rispetto ai Paesi ri-producendo una nuova sta- vita. Del nostro tempo. Tanto gli indici di insicurezza – globale
occupato”. Ma non “sconsolato”. le. Di “resistere”. Soprattutto da Bassi e al Regno Unito, poco gione pandemica. Per questo, che, ormai, solo in pochi riesco- ed economica - oggi risultano
Soprattutto in Italia. quando siamo “in compagnia del meno di 20, rispetto alla Francia. oggi conviene usare prudenza. no a immaginare quando finirà i più bassi degli ultimi 10 anni.
Virus”. Il nostro “nemico” quoti- Mentre in Germania la consi- Anche se le condizioni ambien- davvero il contagio. Oltre metà In parte, sicuramente, oscurati
Infatti, il Covid è saldamente “al diano. Che è dovunque. Vicino derazione verso la scienza e gli tali e virali, negli ultimi mesi, degli italiani (sondaggio Demos, dalla paura del Virus. Ma de-li-
centro” dei pensieri e delle pau- a noi. Intorno a noi. Ci preoccu- scienziati appare più elevata. sembrano cambiate. In meglio. maggio 2021) ritiene che durerà mitati dalla nostra capacità di
re degli europei. Il problema più pa molto, ovviamente. Ma ci ha Ma, comunque, molto inferiore Ma l’unica certezza, oggi, è almeno un anno. Quasi un quar- re-agire. Insieme. Come faccia-
serio segnalato nei Paesi dove dato e ci dà anche dei buoni mo- che in Italia. l’in-certezza. L’unica sicurezza: to: molti anni ancora. Insomma: mo da tempo. E faremo per mol-
si è svolta l’indagine. L’emergen- tivi per spostare sullo sfondo le l’in-sicurezza. Il virus è divenuto viviamo in un tempo sospeso. to tempo ancora.
za più grave secondo il 30% dei altre paure. Il Covid ha, dunque, “sconfinato” utile, perché ci dà una giustifi- Un tempo senza tempo. Senza
cittadini intervistati. In Italia, oltre ogni spazio specifico. Sul cazione. Offre un argomento. passato, perché il passato si
questo sentimento appare – un Il Virus. È la minaccia senza vol- piano sociale, della comunica- Permette di mettere fra paren- ferma ai confini della pandemia.

Ilvo
po’ - meno “prioritario”. Indica- to. È l’ “altro” che incombe e si zione, della scienza. Lo incon- tesi gli altri problemi. Non solo: Un anno e mezzo fa. E il futuro,
to dal 26% dei cittadini come ri-propone attraverso “altri” vol- triamo dovunque. Sempre. Con rafforza la nostra “Unione” con chi lo sa?
l’emergenza più seria. Una com- ti. Non solo “avversi”. Anzi. Pen- il rischio, già conosciuto e se- l’Europa. Però, favorisce la pre-

Diamanti
ponente ampia. Ma inferiore siamo ai virologi, che affollano gnalato, di “banalizzare il male”. carietà e la provvisorietà. Le fa Così, il Virus è divenuto quasi
rispetto a Germania, Francia e gli schermi. Come la pandemia. Il pericolo. divenire “stabili”. (Co)stringe i un complice, nel nostro viaggio
Regno Unito. Superata, peraltro, Ormai occupa uno spazio fisso, Infatti, il virus è divenuto un ne- confini intorno a noi. Riduce lo attraverso l’incertezza. E non ri-
dall’insicurezza economica, che dedicato a una rubrica specifica mico che pensiamo (forse, spe- spazio e l’orizzonte. E ci “ras- usciamo davvero a immaginare
si conferma molto elevata. Più in ogni programma, in ogni rete. riamo) di controllare e di neutra- serena”. O, almeno, ci consola. quando ci lascerà da soli.
che nel resto d’Europa. Perfino In ogni canale radio-TV. E “digi- lizzare. Mentre ci accompagna. Perché ci rende consapevoli che Tuttavia, dobbiamo “r-esistere
gli immigrati fanno meno paura tale”. La scienza: occupa la co- Dovunque. Sempre. “siamo qui, pieni di guai”, per ci- per esistere”. E, per questo, non
che in passato. Almeno per ora. municazione mediata e “im-me- tare uno dei più noti “cantori” del possiamo rimanere “soli”. L’unica
Anche se restano lì, a premere. diata”. Senza mediatori e senza nostro tempo. Vasco Rossi. Ma via per andare oltre, per ritro-
Ai confini del nostro Paese. Del- mediazioni. “ci siamo”. Appunto. Nonostante vare il tempo, per ri-scoprire il

06 R-esistere per esistere. Insieme R-esistere per esistere. Insieme 07


La seconda parte è invece dedi- Partiamo quindi, come di con-
cata, per la prima volta, al tema sueto, dalla mappatura dell’in-
dell’innovazione scientifica e sicurezza sul piano europeo ed
tecnologica, in prospettiva com- italiano. I risultati delle indagini

L’insicurezza
parata europea. È questo il tema tratteggiano un quadro che, tra
scelto come focus per l’edizione il 2020 e il 2021, risulta ancora
2021, finalizzata ad indagare inevitabilmente segnato, in pro-
sull’approccio dei cittadini alla fondità, dagli effetti della crisi
scienza, e sulle insicurezze che sanitaria globale.
ne derivano.

in Europa Le fonti di insicurezza

e in Italia in Europa: una mappa


La Figura 1.1, che illustra i problemi indicati come prioritari, dai cittadini,
in ciascun Paese oggetto di indagine, restituisce una immagine
chiara del cambiamento intervenuto nel corso dell’ultimo anno. La
preoccupazione per il Covid-19, rispetto all’inizio del 2020, occupa
larga parte dello spazio in precedenza impegnato da altre paure, che
in generale declinano. L’unica, parziale eccezione riguarda i timori
connessi alla qualità dei servizi, che crescono in alcuni Paesi, tra i quali
Anche nel 2021, il Rapporto La strutturazione tematica si l’Italia, e in tutti i Paesi si collocano comunque al terzo posto nell’ideale
dell’Osservatorio Europeo sulla riflette nell’organizzazione del agenda di governo suggerita dai cittadini. Dopo i temi economici e,
Sicurezza, realizzato da Demos rapporto. Questa prima parte appunto, dopo il Covid, che in quattro Paesi su cinque figura nella
& Pi e Fondazione Unipolis, propone il quadro generale rife- prima posizione della lista. Solo nei Paesi, come il Regno Unito, dove
propone un doppio ambito di rito alle fonti di insicurezza dei il dato era già alto nel 2020, esso sembra ridimensionarsi. Si tratta
indagine e una doppia articola- cittadini, partendo dal quadro di risultati che, come anticipato, devono necessariamente essere
zione tematica. I due contesti europeo per andare poi ad ap- contestualizzati. È plausibile ipotizzare, del resto, che l’emergenza
di ricerca riguardano: l’Europa, profondire le specifiche dimen- abbia aumentato la consapevolezza dei cittadini circa l’importanza di
attraverso una rilevazione in cin- sioni dell’insicurezza sul piano un servizio pubblico efficiente e accessibile - in ambito sanitario, ma
que fra i maggiori Paesi del con- nazionale italiano, attraverso gli non solo; si pensi ad esempio al nodo della scuola, postosi con forza
tinente (Francia, Germania, Ita- indicatori standard tradizional- nelle lunghe fasi di lockdown totale o parziale.
lia, Paesi Bassi e Regno Unito); mente proposti da questa ricer-
l’Italia, attraverso uno specifico ca, giunta alla XIII edizione.
approfondimento sul Paese.

08 L’insicurezza in Europa e in Italia Le fonti di insicurezza in Europa: una mappa L’insicurezza in Europa e in Italia 09
Fig. 1.1 | Priorità ed emergenze secondo i cittadini in Europa* Tende invece a passare in se- il tema degli “arrivi” continui ad scendendo dal 13 al 7%. Facen-
Quali sono, secondo Lei, i due problemi più importanti che il suo Paese deve affrontare in questo momento? condo piano il tema della “ineffi- occupare, ciclicamente, il dibat- do segnare un calo significativo
(valori % della “prima scelta” - Tra parentesi i dati di gennaio 2020) cienza e corruzione politica”, an- tito pubblico (e politico). Anche proprio in quei Paesi nei quali
che in quei Paesi dove assumeva in questo caso, tuttavia, l’at- l’attenzione era in passato più
maggiore spessore nella pro- tenzione dell’opinione pubblica elevata: degno di nota, in questo
spettiva dei cittadini: in Italia, tende ad essere “assorbita” senso, è soprattutto il caso del-
30 (39) 20 (29)
in particolare, si contrae dal 28 dall’emergenza sanitaria, con la Germania, dove si scende dal
21 (21) 21 (24)
19 (17) al 10% la quota di persone che l’effetto di un (forse momenta- 22 al 6%. La Francia, con il 10%,
15 (19)
Temi economici pone tale questione in cima alla neo) abbassamento del livello diventa così il Paese nel quale
lista delle priorità; in Francia lo di guardia sulle altre tematiche. l’attenzione rimane più elevata,
30 36 Il Coronavirus / Covid-19
35 24 32 stesso indicatore crolla dal 19 al Nel complesso dei cinque Paesi, nel 2021. Un andamento simile
Qualità dei servizi 4%. Anche il tema dell’immigra- dunque, la quota di persone che riguarda anche il tema della cri-
26
L’inefficienza e la zione conosce un significativo collocano i flussi migratori al minalità, anch’esso, nella media
corruzione politica ridimensionamento, nella pro- primo posto, nell’ideale agenda generale, in calo di ben otto pun-
15 (16) Immigrazione spettiva dei cittadini, sebbene di governo, quasi si dimezza, ti percentuali: dal 12 al 4%.
10 (7)
13 (4) 12 (14) Criminalità
4 (19) 12 (21) 11 (10)
10 (12) 6 (15) Terrorismo
6 (19)
10 (28) 6 (11) 6 (13) 5 (12) Altro
5 (11) 6 (22) 7 (13)
6 (11) 6 (18)
6 (9) 3 (7) 4 (2) 4 (12)
10 (4) 5 (20)
4 (10) 4 (3) 5 (2)
1 (0) 4 (4)
10 (14) 12 (24) 15 (15)
9 (12) 9 (10) 11 (13)

Italia Francia Regno Germania Paesi Media dei


Unito Bassi 5 Paesi

* il complemento a cento, non riportato nel grafico, riguarda le non risposte


N.r.: Italia e Francia = 1% | Regno Unito = 2% | Germania = 7% | Paesi Bassi = 6% | Media 5 Paesi = 2%

Fonte: Osservatorio Europeo sulla Sicurezza, sondaggio Demos & Pi per Fondazione Unipolis, maggio 2021
(N. Casi: 5.081)

Il coronavirus è, dunque, la pri- servano comunque prioritario 20%, in Germania addirittura al


ma preoccupazione per oltre un rilievo: una salienza che, come 15%: segno di condizioni di par-
terzo delle persone in Germania in passato, si concentra soprat- tenza profondamente diverse,
e nel Regno Unito. Si scende su tutto sul capitolo del lavoro. Nel per quanto riguarda lo stato di
livelli inferiori in Francia (30%), complesso, tre persone su dieci, salute dei sistemi economici (e
Italia (26%) e Paesi Bassi (24%). nel nostro Paese, indicano come occupazionali) di ciascuna real-
Proprio l’Italia è l’unico Pae- priorità un tema di tipo econo- tà, in ogni caso messi a dura pro-
se nel quale i temi economici, mico. In Francia, Regno Unito e va dagli effetti della pandemia.
considerati nell’assieme, con- Paesi Bassi ci si ferma intorno al

10 L’insicurezza in Europa e in Italia Le fonti di insicurezza in Europa: una mappa Le fonti di insicurezza in Europa: una mappa L’insicurezza in Europa e in Italia 11
La rilevanza del Covid-19, nelle componente che esprime il li- vello generale di allarme rimane Fig. 1.3 | Aspetti della vita: il grado di soddisfazione
preoccupazioni dei cittadini eu- vello più alto di preoccupazione comunque significativo anche In generale, quanto si ritiene soddisfatto/a, su una scala da 1 a 10
ropei, emerge in modo ancora – appare in rapida attenuazione negli altri Paesi: supera la quo- (% valutazione positiva da 6 a 10)
più evidente attraverso una do- rispetto alle recenti rilevazioni ta di sette persone su dieci in
manda diretta su questo tema realizzate da Demos & Pi, nel Francia (79%), Germania (76%)
(Fig. 1.2). In tutti e cinque i Paesi, suo monitoraggio periodico e Paesi Bassi (73%). In modo co-
una ampia maggioranza dell’o- sul clima d’opinione. Se a mar- erente con il timing della campa-
pinione pubblica si dice molto o zo 2021 il 56% degli italiani si gna vaccinale, si attesta invece 1.
abbastanza preoccupata. Il va- diceva ancora molto preoccu- al 65% nel Regno Unito. In tutte
lore più elevato viene raggiunto pato per la diffusione del virus le realtà considerate, la compo- Soddisfatti dell’andamento
proprio in Italia, con l’86%. Ciò (http://www.demos.it/a01831. nente dei “molto” preoccupati economico
nondimeno, il dato – almeno se php), il dato scende sotto il 30% continua a superare il 20%, con 71 56 50 32 26 44
si focalizza l’attenzione sulla nella rilevazione di maggio. Il li- una punta del 38% in Germania.
Paesi Germania Regno Francia Italia Media
Bassi Unito 5 Paesi

Fig. 1.2 | Paura del Coronavirus


Lei quanto si direbbe preoccupato, in questo momento, per la diffusione del coronavirus?
2.
(valori % “Molto” e “Abbastanza” preoccupato)
Soddisfatti della situazione
economica della sua famiglia

Molto Abbastanza Molto + Abbastanza 73 60 59 59 56 59


preoccupato
Paesi Regno Germania Italia Francia Media
Italia 27 59 86 Bassi Unito 5 Paesi

Francia 26 53 79

Germania 38 38 76

Paesi Bassi 22 51 73
3.
Regno Unito 24 41 65
Soddisfatti delle opportunità
di lavoro
Media 5 Paesi 29 47 76
71 56 51 39 30 47

Paesi Germania Regno Francia Italia Media


Bassi Unito 5 Paesi

Fonte: Osservatorio Europeo sulla Sicurezza, sondaggio Demos & Pi per Fondazione Unipolis, maggio 2021
(N. Casi: 5.081)
Fonte: Osservatorio Europeo sulla Sicurezza, sondaggio Demos & Pi per Fondazione Unipolis, maggio 2021
(N. Casi: 5.081)

12 L’insicurezza in Europa e in Italia Le fonti di insicurezza in Europa: una mappa Le fonti di insicurezza in Europa: una mappa L’insicurezza in Europa e in Italia 13
L’attenzione rispetto ai temi Fig. 1.4 | La paura degli immigrati
economici conferma una netta Quanto si sente d’accordo con ciascuna delle seguenti opinioni?
divisione tra i due Paesi che si (valori % di coloro che si dichiarano “moltissimo o molto” d’accordo)
affacciano sul Mediterraneo Gli indici di soddisfazione calco-
e gli altri Paesi oggetto della lati da Demos crescono, infatti,
rilevazione. Si tratta, tuttavia, in tutti i Paesi analizzati. Ma se
di una distanza che si riduce, in Germania, Paesi Bassi e (in tra Paesi. Gli indicatori del Rap- 1.
sensibilmente, nel momento in misura minore) Regno Unito si porto evidenziano come, me-
cui, dalle valutazioni sul quadro tratta di scostamenti contenuti diamente, quattro persone su Gli immigrati sono un pericolo
nazionale, si passa al livello in- – segno di un allineamento tra dieci, nei cinque Paesi oggetto per l’ordine pubblico e la
dividuale e familiare. In Francia quadro generale e quadro fa- di indagine, esprimano preoc- sicurezza delle persone
e Italia, si osserva il grado meno miliare, nella percezione delle cupazione, che tuttavia tende a 46 42 41 40 36 42
elevato di soddisfazione circa persone – è proprio in Francia focalizzarsi su aspetti diversi in
Francia Regno Germania Italia Paesi Media
l’andamento dell’economia na- e Italia che lo iato tra sfera col- contesti diversi. In Italia, tradi- Unito Bassi 5 Paesi
zionale (Fig. 1.3): rispettivamen- lettiva (economia nazionale) ed zionalmente, la presenza stra-
te il 32 e il 26%. Si sale invece individuale-familiare è più am- niera solleva timori soprattutto
sopra la maggioranza assoluta pio. In entrambi i Paesi, più del in riferimento al tema della
nel Regno Unito (50%), Germa- 50% degli intervistati si dice criminalità e dell’ordine pubbli-
nia (56%) e soprattutto Paesi soddisfatto per quanto riguarda co: è così anche nel 2021, con il
Bassi (71%). La stessa spacca- il quadro economico del proprio 40% a dirsi in apprensione su 2.
tura si registra nelle valutazioni nucleo: valori appena inferiori a questo fronte; tre persone su
circa le opportunità di lavoro: quelli osservati in Germania e dieci si dicono invece preoc- Gli immigrati costituiscono
tema maggiormente ricorrente, nel Regno Unito. cupate per quanto riguarda la una minaccia per l’occupazione
come ricordato, fra le priorità dimensione culturale oppure
indicate dai cittadini. Con valo- Se nei mesi della pandemia il occupazionale. In Germania e 47 39 35 33 31 37
ri inferiori al 40%, sono anco- tema dell’immigrazione è pas- in Francia alle paure legate ai
ra Francia e soprattutto Italia sato in secondo piano, sovra- reati commessi dagli “stranieri” Regno Francia Paesi Germania Italia Media
(30%) a segnalare le criticità stato da altre emergenze, i dati si affiancano quelle legate alla Unito Bassi 5 Paesi
più evidenti. Si sale invece sopra dell’indagine (Fig. 1.4) segnalano cultura, l’identità nazionale, la
la soglia del 50% di soddisfatti come significative componenti religione. In Francia, in partico-
negli altri tre Paesi. Sono anche dell’opinione pubblica europea lare, la componente sociale in
in questo caso i rispondenti rimangano molto “reattive” sulla apprensione su questo fronte
olandesi (71%) ad esibire il livel- questione. I flussi migratori, del sfiora la metà degli intervistati.
lo più elevato di soddisfazione. resto, nel corso del 2021, hanno Valori analoghi si osservano an- 3.
Tali differenze tendono tuttavia nuovamente accelerato, deter- che nel Regno Unito, dove, però,
a livellarsi nel momento in cui, minando situazioni altamente ad essere investita è soprattut- Gli immigrati sono un pericolo
da una valutazione generale, si critiche sulle rotte del Medi- to la dimensione occupazionale: per la nostra cultura, la nostra
passa ai giudizi sulla condizione terraneo. E lo stesso dibattito l’idea – già al centro del dibattito identità e la nostra religione
economica della famiglia. politico sembra destinato a ri- sulla Brexit – che gli immigrati 47 44 41 41 29 40
tornare, ciclicamente, sul deli- possano portare via il lavoro alla
cato nodo degli arrivi: sulla loro popolazione autoctona accomu- Francia Regno Paesi Germania Italia Media
Unito Bassi 5 Paesi
gestione e la loro distribuzione na il 47% degli intervistati. Nei
Paesi Bassi, infine, il valore più
elevato – 41% – si osserva in ri-
ferimento alla sfera culturale e
identitaria. Fonte: Osservatorio Europeo sulla Sicurezza, sondaggio Demos & Pi per Fondazione Unipolis, maggio 2021
(N. Casi: 5.081)

14 L’insicurezza in Europa e in Italia Le fonti di insicurezza in Europa: una mappa Le fonti di insicurezza in Europa: una mappa L’insicurezza in Europa e in Italia 15
Le misure A ulteriore riconferma di quanto
sottolineato in precedenza per
il quadro continentale: nell’anno
Dentro questa cornice, il rappor-
to fra i tre indici sintetici propo-
sti dall’Osservatorio conferma
Anche in questo caso si tratta,
peraltro, di un valore di cinque
punti inferiore rispetto all’ulti-

dell’insicurezza del Covid, un po’ tutte le altre


fonti d’inquietudine tendono a
passare in secondo piano. Del
una graduatoria nota. I livelli più
elevati si registrano in relazione
alla sfera globale: attestatosi
ma rilevazione condotta prima
dell’emergenza sanitaria. Cala
di due soli punti, rispetto a mag-
in Italia resto, tutti gli indicatori elemen-
tari declinano. Non solo rispetto
all’81% nel marzo 2020, l’indi-
ce scende al 70% – comunque,
gio 2020, l’indice di insicurezza
legata alla criminalità: dal 32 al
a marzo, quando la paura con- cinque punti in meno rispetto 30%. Tuttavia, se il confronto
nessa all’emergere della pande- al valore registrato all’inizio del viene fatto con la prima rileva-
Come nelle precedenti edizioni, il rapporto propone uno specifico
mia aveva generato un clima di 2020. Ancor più degna di nota è zione del 2020, la contrazione è
carotaggio sulle fonti di insicurezza in Italia, soffermandosi su tre
insicurezza generalizzata, che la riduzione dell’indice di insicu- del tutto analoga a quella dise-
principali dimensioni: l’insicurezza legata alla criminalità, l’insicurezza
dalla dimensione sanitaria si rezza economica, che, dal picco gnata dagli altri due indici.
economica, l’insicurezza globale. Su tutte e tre le “facce” dell’insicurezza
estendeva ad altre (non neces- del 69% registrato all’epoca
prese in esame, si registra un significativo ridimensionamento nel
sariamente limitrofe) dimensio- della prima ondata pandemica,
corso dell’ultimo anno (Fig. 1.5).
ni. Declinano anche rispetto al nella primavera 2021 ripiega al
quadro pre-pandemico – per il 53%. Ma già nel maggio dell’an-
quale possiamo prendere come no precedente era sceso al
punto di riferimento l’indagine 60%.
di questo Osservatorio condot-
Fig. 1.5 | Gli indici dell’insicurezza in Italia: il trend ta nel gennaio 2020.
(v. % - Serie storica)

82
77 78 77
76 76 76
74 74 75
73 81
79
78 Insicurezza Insicurezza globale
75 70
73 73 globale % di persone che si sono dette “frequentemente” preoccupate per almeno una fra quattro questioni:
69 a) ambiente e natura; b) sicurezza alimentare; c) guerre; d) globalizzazione.
63 67
63 63 63 62
60 Insicurezza
57 58 60
53
Insicurezza economica
economica
% di persone che si sono dette “frequentemente” preoccupate per almeno una fra quattro questioni:
50
a) soldi per vivere; b) pensione; c) disoccupazione; d) risparmi.
46
43 43 44 N.R.
41 41 Insicurezza
38 Insicurezza legata alla criminalità
36 36 legata alla
33 32 30 criminalità % di persone che si sono dette “frequentemente” preoccupate per almeno una fra quattro questioni:
32
a) furti in appartamento; b) furto dei mezzi di trasporto; c) scippi e borseggi; d) aggressioni e rapine.
ott - 07

nov - 08

nov - 09

dic - 10

gen - 12

dic - 12

gen - 14

gen - 15

gen - 16

gen - 17

gen - 19

gennaio
2020

marzo
2020

maggio
2020

aprile
2021

Fonte: Osservatorio Europeo sulla Sicurezza, sondaggio Demos & Pi per Fondazione Unipolis, aprile 2021
(N. Casi: 1.416)

16 L’insicurezza in Europa e in Italia Le misure dell’insicurezza in Italia Le misure dell’insicurezza in Italia L’insicurezza in Europa e in Italia 17
Andiamo ora ad approfondire Fig. 1.6 | Insicurezza legata alla criminalità: le paure in Italia
le specifiche sotto-dimensioni (v. % “frequentemente” preoccupati per sé e per la propria famiglia - Serie storica)
delle voci citate in precedenza.
Come già registrato nella rileva-
zione condotta nella primavera aprile 2021 maggio 2020 gennaio 2020
2020 (maggio), si conferma la sui livelli dell’anno precedente:
generale attenuazione delle mi- a temere di subire violenza o
sure di insicurezza legate alla molestie entro le mura domesti-
criminalità (Fig. 1.6). Del resto, che è il 9% degli intervistati. La La criminalità organizzata (mafia, camorra, 34
nell’anno della pandemia, le pos- graduatoria delle prime cinque organizzazioni criminose, etc) ND
38
sibilità di essere vittime di alcu- paure non subisce, così, grandi
ni tipi di reato si è ridotta sensi- alterazioni. Circa un terzo degli
24
bilmente. Si tratta di dinamiche intervistati dichiara di temere La sicurezza dei suoi dati su Internet 29
facilmente spiegabili. Costretti “frequentemente” per la crimi- 27
a trascorrere più tempo in casa, nalità organizzata (34%) – an-
diminuisce la probabilità, per che quest’anno al primo posto di credito. Il 13% delle persone Che qualcuno possa controllare o 20
gli individui, di incorrere in reati in questa specifica categoria interpellate teme, infine, che gli impossessarsi delle informazioni su ND
che, normalmente, vengono per- di paure. Il 20% teme di subi- venga sottratto il mezzo di tra- acquisti o operazioni bancarie su internet 24
petrati nell’ambiente esterno. re un furto in casa, oppure che sporto: auto, moto o bicicletta.
Ma si riduce anche la possibilità “qualcuno possa controllare o L’insicurezza legata alla crimi-
che l’abitazione stessa venga impossessarsi delle informa- nalità cresce, in particolare, tra 20
Subire un furto in casa 20
violata. Semmai, le statistiche zioni su acquisti o operazioni le donne (37%), il cui livello di
24
ufficiali segnalano il rischio che bancarie su internet”. Significa- preoccupazione supera di gran
possa crescere la violenza di tivo sottolineare, a questo pro- lunga quello degli uomini (21%)
Subire una truffa nel bancomat 18
tipo domestico, i cui autori sono posito, come le paure relative e quello della popolazione italia-
o nella carta di credito ND
spesso gli stessi famigliari. alla nostra vita digitale, dopo il na (30%). Sono, soprattutto, le 20
Anche questo indicatore, tut- leggero rialzo registrato nella casalinghe a condividere questo
tavia, rimane sostanzialmente precedente edizione del rappor- sentimento di paura (47%, 17 Subire il furto dell’automobile, dello 13
to, torni a contrarsi. Il 18% si di- punti in più rispetto alla media) scooter, motorino, bicicletta 15
chiara, comunque, preoccupato e le persone di età compresa 15
di incorrere in truffe attraver- fra i 55 e i 64 anni (38%). Le ca-
so gli strumenti di pagamento salinghe sono frequentemente
11
elettronico: bancomat o carta preoccupate di subire un fur- Essere vittima di furti come lo scippo
13
to in casa (32%, contro il 20% o il borseggio 16
della media), hanno paura che
possa essere violato lo spazio 10
della propria intimità familiare. Subire un’aggressione, una rapina 14
Dal punto di vista territoriale 15
si tratta di persone residenti
in centri di medie dimensioni 9
(40%, sopra i 30 mila abitanti), Essere vittima di violenza o molestie ND
soprattutto nelle regioni del Sud 9

e delle Isole (37%).

Fonte: Osservatorio Europeo sulla Sicurezza, sondaggio Demos & Pi per Fondazione Unipolis, aprile 2021
(N. Casi: 1.416)

18 L’insicurezza in Europa e in Italia Le misure dell’insicurezza in Italia Le misure dell’insicurezza in Italia L’insicurezza in Europa e in Italia 19
In modo coerente con le pecu- percepisce un trend di tipo op- peggiore rispetto a quello ri- Fig. 1.8 | Insicurezza economica: le paure in Italia
liarità dell’anno pandemico, mi- posto. Per quanto riguarda la guardante la situazione perso- (v. % “frequentemente” preoccupati per sé e per la propria famiglia )
gliora, inoltre, il quadro relativo dimensione nazionale, si con- nale, inerente (in questo caso) la
alla percezione della criminalità ferma invece il dato registrato zona in cui l’intervistato risiede.
aprile 2021 maggio 2020 marzo 2020 gennaio 2020
nella dimensione locale. Per la nelle ultime due edizioni del Rimane infatti intorno al 65%
prima volta nella serie storica rapporto, andando dunque a la componente sociale convin-
Demos-Unipolis (Fig. 1.7), il sal- ribadire il lieve miglioramen- ta che, negli ultimi cinque anni,
do tra valutazioni negative e to delle valutazioni rispetto al la criminalità sia aumentata in 32
positive vede prevalere il segno quadro pre-2019. Così come già Italia: valore stabile rispetto 36
“+”: nello specifico, il 24% regi- sottolineato per la dimensione al gennaio 2020 – e comunque Non avere o perdere la pensione 42
stra un andamento in crescita economica, lo scenario genera- sensibilmente più basso rispet- 35
della criminalità nei cinque anni le, riferito all’ambito nazionale, to a quelli registrati prima del
precedenti l’intervista; il 30% viene descritto comunque come 2018. 29
Non avere abbastanza soldi per vivere 32
39
34

Fig. 1.7 | La criminalità in Italia e nella zona di residenza


1) Secondo lei, c’è maggiore o minore criminalità in Italia rispetto a 5 anni fa? 29
2) Nella zona in cui vive, secondo lei, c’è maggiore o minore criminalità rispetto a 5 anni fa? La perdita del lavoro, la disoccupazione 35
(v. % di quanti rispondono “maggiore” - Serie storica ) 44
36

23
88 Perdere i propri risparmi 32
83 87 85 86
84 84 38
80 82 81
75 24
77 78

Italia
65
63
65

51 53
Fonte: Osservatorio Europeo sulla Sicurezza, sondaggio Demos & Pi per Fondazione Unipolis, aprile 2021
48 (N. Casi: 1.416)
44 45 43 45
43
40 40
37 38
34
Zona di
29 30
residenza
In una certa misura sorprenden- ridimensionato nella primavera te, al 32 e al 29% nel sondaggio
24 temente, le paure economiche 2020, quando l’allentamento 2021. Una analoga quota di per-
(Fig. 1.8) non solo si contraggono delle restrizioni finalizzate al sone teme di “non avere abba-
rispetto alla precedente rileva- contenimento della pandemia stanza soldi per vivere”: il 29%,
zione (marzo 2020), ma tornano aveva fatto sperare nel possibi- ma era il 39% nel marzo 2020.
nov - 05

giu - 07

ott - 07

mag - 08

nov - 08

nov - 09

dic - 10

gen - 12

dic - 12

gen - 14

gen - 15

gen - 16

gen - 17

gen - 18

gennaio
2020

aprile
2021

su un livello inferiore rispetto al le ritorno alla “normalità”. Se, nel Infine, scorrendo verso il basso
periodo pre-pandemico (genna- marzo del 2020, più di quattro la graduatoria delle preoccupa-
io 2020). Come già rimarcato, persone su dieci (http://www. zioni di matrice economica, al
l’avvio dell’emergenza Covid demos.it/a01707.php) temeva- 23% troviamo il timore di per-
aveva fatto da detonatore ri- no, per sé o per i propri famiglia- dere i propri risparmi (che nel
Fonte: Osservatorio Europeo sulla Sicurezza, sondaggio Demos & Pi per Fondazione Unipolis, aprile 2021
spetto ad altri tipi di insicurez- ri, di perdere la pensione oppure marzo 2020 era lievitato addi-
(N. Casi: 1.416)
za. Questo “effetto contagio”, di ritrovarsi disoccupate, tali rittura al 38%).
tuttavia, si era già ampiamente valori scendono, rispettivamen-

20 L’insicurezza in Europa e in Italia Le misure dell’insicurezza in Italia Le misure dell’insicurezza in Italia L’insicurezza in Europa e in Italia 21
L’insicurezza economica si vere e il 45% teme di non avere sono tutte le dimensioni, pre- Sebbene l’insicurezza economi- glia almeno una persona che ha rario di lavoro. Tale indicatore,
manifesta soprattutto in età la pensione (rispettivamente 13 senti e future, legate al mondo ca abbia conosciuto, comples- perso il lavoro nei dodici mesi nella precedente rilevazione, si
lavorativa, diventando prima punti in più rispetto alla media). del lavoro: disponibilità eco- sivamente, una attenuazione precedenti il sondaggio (Fig. fermava al 14%. Più di un inter-
preoccupazione nella fascia di L’insicurezza economica tocca i nomica, disoccupazione e pen- tra il 2020 e il 2021, alcuni in- 1.9). Sale però al 30% la quota di vistato su cinque (21%) dichia-
età 35-44 anni (63%, 10 punti in suoi massimi livelli non solo tra sione. Anche in questo caso, le dicatori relativi alle difficoltà chi, in prima persona o attraver- ra, infine, di avere in famiglia
più rispetto alla media degli ita- i soggetti più deboli e marginali, donne mostrano un valore signi- sperimentate dagli intervistati, so i propri parenti più vicini, ha almeno una persona (incluso il
liani). I giovani-adulti sono fre- come i disoccupati (69%) e le ficativamente superiore sia alla a livello individuale o familiare, conosciuto un peggioramento rispondente) che è stata “im-
quentemente preoccupati per casalinghe (67%), ma anche tra media generale (circa 10 punti in dipingono comunque un quadro della posizione lavorativa, tro- possibilitata a proseguire nella
il loro futuro economico. In par- gli operai (66%) e i lavoratori più) sia a quello fatto segnare di persistente difficoltà. Rispet- vandosi costretto a fare i conti sua attività lavorativa, pur senza
ticolare, il 42% ha paura di non autonomi (65%). A preoccupa- dagli uomini (62% vs 42%). to al gennaio 2020, si conferma con strumenti quali cassa inte- essere licenziata o essere mes-
avere abbastanza soldi per vi- re queste categorie di persone intorno al 17% la componente grazione e mobilità, oppure a sa in cassa integrazione”.
che dichiara di avere in fami- dover subire la riduzione dell’o-

Fig. 1.9 | L’impatto della crisi sulle famiglie in Italia


Ci può dire se nella sua famiglia, nell’ultimo anno, qualcuno ...
(v. % di quanti rispondono “Si” - Serie storica)

Ha perso il lavoro É stato messo in cassa integrazione,


in mobilità oppure gli è stato ridotto
l’orario di lavoro

aprile 2021 17 aprile 2021 31


2020 17 2020 14
2019 21 2019 15
2017 25 2017 21
2014 27 2014 26
2012 19 2012 22
2008 13 2008 13

É stato impossibilitato a proseguire nella sua


attività lavorativa, pur senza essere licenziato
o essere messo in cassa integrazione

aprile 2021 21

Fonte: Osservatorio Europeo sulla Sicurezza, sondaggio Demos & Pi per Fondazione Unipolis, aprile 2021
(N. Casi: 1.416)

22 L’insicurezza in Europa e in Italia Le misure dell’insicurezza in Italia Le misure dell’insicurezza in Italia L’insicurezza in Europa e in Italia 23
Come prevedibile, è l’insicurez- Fig. 1.10 | Insicurezza globale: le paure in Italia
za legata alle epidemie a scalare (v. % “frequentemente” preoccupati per sé e per la propria famiglia )
la graduatoria e ad imporsi tra
le prime fonti di apprensione
aprile 2021 maggio 2020 marzo 2020 gennaio 2020
per quanto riguarda il quadro
globale (Fig. 1.10). Non al primo
posto, dove mantiene il primato 57
l’insicurezza di tipo ambientale 66
La distruzione dell’ambiente 70
(57%). Ma al secondo posto, con
e della natura 63
il 46% di persone preoccupate:
una componente sociale, di fat- zione (33%) – dopo una cresci-
to, raddoppiata rispetto al valo- ta registrata in corrispondenza 46
re registrato all’inizio del 2020 dell’emergenza pandemica 44
L’insorgere di nuove epidemie
(23%, nel mese di gennaio). Le tornano a contrarsi, assestan- 56
dosi su livelli inferiori rispetto 23
altre preoccupazioni collegate,
più o meno direttamente, al con- a quelli precedenti l’era-Covid.
testo globale – come nel caso L’insicurezza globale registra 34
di guerre (27%), alimentazione i suoi valori più elevati tra gli 42
La sicurezza dei cibi che mangiamo
(34%) e, in senso più generale, adulti, nel segmento compreso 44
alle dinamiche della globalizza- tra i 55 e i 64 anni (77%, contro 43
il 50% della media degli italiani). politiche ambientali e pronti ad
La dimensione che preoccupa adottare uno stile di vita “più so-
33
maggiormente questa fascia stenibile” (http://www.demos.
La globalizzazione, l’influenza sulla vita e 41
anagrafica, rispetto alla media it/2016/pdf/3814rapporto_si- 46
sull’economia di ciò che capita nel mondo
degli italiani, è l’insorgere di curezza2016.pdf), sono preoc- 36
nuove epidemie (61%, 14 punti cupati per il loro mondo, quello
in più), a seguire la distruzione “globale” (75%). In particolare,
27
dell’ambiente e la globalizzazio- gli studenti temono per la di-
Lo scoppio di nuove guerre nel mondo 30
ne. Anche i giovanissimi (18-24 struzione dell’ambiente e della 38
anni), più attenti e favorevoli alle natura (62%, contro il 57% del- 36
la media). Ma, ancora una volta
sono le donne, e in modo speci-
24
fico le casalinghe (84%, 14 punti Essere vittima di disastri naturali: 27
in più rispetto alla media degli terremoti, frane, alluvioni ND
italiani), a temere maggiormen- 31
te l’insicurezza globale. Essa
risulta infine più accentuata,
24
sotto il profilo geografico, nei
Gli atti terroristici 29
centri di dimensioni più ampie ND
(76%). 28

Fabio Bordignon
23
La crisi internazionale delle borse 36
e delle banche ND
28

Martina Di Pierdomenico
Fonte: Osservatorio Europeo sulla Sicurezza, sondaggio Demos & Pi per Fondazione Unipolis, aprile 2021
(N. Casi: 1.416)

24 L’insicurezza in Europa e in Italia Le misure dell’insicurezza in Italia Le misure dell’insicurezza in Italia L’insicurezza in Europa e in Italia 25
Forse mai come nel biennio
2020-2021 scienza e tecnologia
sono state, nella storia recente,
al centro della scena sociale: al

FOCUS:
centro del dibattito pubblico e
politico. Allo sviluppo scienti-
fico e tecnologico, cittadini (e
governi) hanno rivolto le loro
aspettative in merito alla ge-
stione e possibile soluzione

i cittadini
della crisi sanitaria globale. Ma ha anche offerto strumenti e
La scienza medica, per prima, luoghi (virtuali) per conservare,
è stata chiamata a suggerire i nell’emergenza, una parvenza di
possibili rimedi alla minaccia normalità. In ambiti diversi, dal-
costituita dal virus, in termini di la scuola al lavoro, fino alle re-
prevenzione e contenimento del lazioni interpersonali: la tecno-

europei e
contagio, ma anche di individua- logia ha permesso ai cittadini di
zione delle cure e del possibile “incontrarsi”, di portare avanti le
vaccino. La tecnologia è stata proprie attività, di partecipare.
utilizzata per il monitoraggio Anche se spesso con significa-
e il tracciamento: del virus, ma tive limitazioni. Dinamiche che
anche delle persone e dei loro hanno liberato creatività e inno-
spostamenti. vazione, ma anche insicurezza

l’evoluzione
e paure, che si sono sommate La scienza e la tecnologia sono
alle preoccupazioni, diffuse, per giocoforza entrate, ancor più di
le conseguenze sanitarie del quanto non avvenisse in prece-
Covid-19. La scienza e gli scien- denza, nella quotidianità delle
ziati, così, hanno aumentato a persone. Modificandone pro-
dismisura la propria presenza spettive, atteggiamenti, convin-

scientifico-
pubblica, in particolare sui mez- zioni: sulla scienza e sui suoi at-
zi di comunicazione, facendosi tori, sul loro ruolo sociale e sulle
tuttavia “contagiare” dalle logi- conseguenze dell’evoluzione
che mediatiche, che impongono scientifico-tecnologica.
immediatezza e spettacolariz- L’Osservatorio Europeo sulla
zazione. Sicurezza Demos-Fondazione

tecnologica
Unipolis ha dedicato, in questa
edizione, una specifica sezione
della propria indagine all’inve-
stigazione delle reazioni sociali
su questi temi. Vengono dunque
proposti, in questo approfon-
dimento, i risultati di una inda-
gine realizzata in cinque fra i
maggiori Paesi europei: Francia,
Germania, Italia, Paesi Bassi e
Regno Unito.

26 FOCUS: i cittadini europei e l’evoluzione scientifico-tecnologica FOCUS: i cittadini europei e l’evoluzione scientifico-tecnologica 27
Interesse e Più di tre persone su quattro
(Fig. 2.1), nel complesso dei Pa-
esi oggetto d’indagine, si dicono
“molto” interessati. Una frazio-
ne, quest’ultima, che consente di
delineare una prima graduatoria
con un campo di variazione più
ampio, se si torna ad allargare lo
sguardo al gruppo di coloro che

informazione
I cittadini dei cinque Paesi europei nei quali è stata realiz- molto o abbastanza interessate nazionale, con l’Italia ad espri- si dichiarano almeno marginal-
zata l’indagine esibiscono, in generale, un interesse mol- ai temi scientifico-tecnologici: mere il valore più elevato (34%) mente interessati all’evoluzione
to elevato nei confronti dell’evoluzione scientifico-tec- più precisamente, il 77%. All’in- e i Paesi Bassi quello più conte- scientifico-tecnologica: si va, in

sull’evoluzione nologica. Ma presentano, allo stesso tempo, variazioni


nazionali degne di nota, seguendo una gradazione che,
prevedibilmente, sfuma verso valori più bassi nel mo-
terno di questa ampia compo-
nente sociale, è possibile isolare
nuto (21%), con i rimanenti tre
Paesi in posizione intermedia.
questo caso, dal 68% dei Paesi
Bassi al 93% dell’Italia.

scientifico-
il 29% di coloro che si dichiarano Tale graduatoria si ripropone,
mento in cui, dalle forme di interesse più superficiali e
“passive”, l’attenzione si sposta su una fruizione più inten-
sa, continuativa e consapevole delle “fonti” di informazio-
tecnologica ne scientifica.

Fig. 2.1 | Evoluzione scientifico-tecnologica: il grado di interesse


Lei, in generale, quanto si direbbe interessato all’evoluzione scientifico-tecnologica?
(valori % “Molto” e “Abbastanza” interessato al netto dei non rispondenti; n.r. = minore 2%)

Molto Abbastanza Molto + Abbastanza


interessato

Italia 34 59 93

Francia 29 45 74

Regno Unito 26 47 73

Germania 28 43 71

Paesi Bassi 21 47 68

Media 5 Paesi 29 48 77

Fonte: Osservatorio Europeo sulla Sicurezza, sondaggio Demos & Pi per Fondazione Unipolis, maggio 2021
(N. Casi: 5.081)

28 FOCUS: i cittadini europei e l’evoluzione scientifico-tecnologica Interesse e informazione Interesse e informazione FOCUS: i cittadini europei e l’evoluzione scientifico-tecnologica 29
Fig. 2.2 | Evoluzione scientifico-tecnologica: il grado di informazione La platea delle persone gene-
Con che frequenza, nella sua vita di tutti i giorni, le capita di… ricamente interessate si re-
(valori % “Tutti i giorni” e “Almeno una volta alla settimana” al netto dei non rispondenti; n.r. = minore 2%) stringe, progressivamente, nel
momento in cui si prendono in media, il grado di interesse si
Tutti i giorni considerazione l’effettiva espo- conferma elevato, con rilevanti
Almeno una volta alla settimana sizione a notizie di contenuto specificità nazionali. Nel com-
Italia 34 39 plesso, quasi una persona su fico-tecnologica, che potrebbe
scientifico-tecnologico e, nello
Francia 22 33 specifico, la ricerca attiva di in- due (48%) va consapevolmente arrivare ad includere un ge-
ricevere notizie sull’evoluzione formazioni su queste materie, alla ricerca di notizie su questi nerico interesse nei confronti
Regno Unito 22 36 soprattutto attraverso fonti argomenti nel corso della set- dello sviluppo di nuovi “pro-
scientifico-tecnologica
attraverso tv, radio, giornali, Germania 28 34 di tipo specializzato (Fig. 2.2). timana; con un 16% che lo fa dotti” tecnologici – ad esem-
social network, siti internet? Anche le citate differenze per addirittura tutti i giorni. Come pio nell’ambito della telefonia,
Paesi Bassi 27 32 Paese tendono, in questo caso, se gli orientamenti della popo- dell’informatica, o dei dispositi-
a diventare meno marcate. Nel lazione tendessero a disegnare vi audio-visivi (radio, televisioni,
Media 5 Paesi 26 35
complesso, il 26% dei cittadini dei cerchi concentrici, si scende etc.). Ma potrebbe legarsi anche
adulti europei (intervistati nei al 41% di persone attivamente ad un effetto di “desiderabilità
22 39 cinque Paesi) dichiara di riceve- coinvolte (in una “settimana-ti- sociale” – ben noto, nel campo
Italia
re “tutti i giorni” notizie “sull’evo- po”) nella ricerca di notizie di delle indagini demoscopiche
cercare intenzionalmente notizie Francia 11 28 luzione scientifico-tecnologica matrice scientifico-tecnologica – che porta le persone intervi-
sull’evoluzione scientifico- attraverso tv, radio, giornali, attraverso canali specializzati state a “gonfiare” determinati
Regno Unito 14 32
tecnologica attraverso tv, radio, social network, siti internet”. Ma – il 13% lo è tutti i giorni. Si re- orientamenti e comportamenti
giornali, social network, siti Germania 16 31 si sale oltre il 60% se si inclu- stringe invece al 24% la cerchia (al fine di fare “bella figura”).
internet? de tra gli interessati coloro sociale di coloro che, almeno Se l’utilizzo di una indagine via
Paesi Bassi 14 33
che ricevono lo stesso tipo di una volta alla settimana, leg- web – quindi con questionario
Media 5 Paesi 16 32 informazioni “almeno una volta gono libri sulle stesse materie. auto-compilato – può avere in
alla settimana”. Anche in questo Come anticipato, indicatori più parte contenuto quest’ultimo
caso, sono gli italiani a primeg- “esigenti” (circa il grado di im- problema, potrebbe invece aver
Italia 17 32 giare nel confronto tra Paesi, pegno richiesto per informarsi) giocato un ruolo negativo in ri-
cercare intenzionalmente notizie seguiti da tedeschi, olandesi e tendono a livellare le differenze ferimento al primo fattore di
sull’evoluzione scientifico- Francia 11 23
britannici. La generica esposi- tra Paesi: ad esempio, in tutte le distorsione. In ogni caso, anche
tecnologica attraverso Regno Unito 13 27 zione riflette, probabilmente, la realtà considerate raggiunge al al netto dei potenziali problemi
canali televisivi, riviste o siti specifica attenzione che i mezzi massimo il 10% la quota di chi si di sovrastima, l’interesse ma-
specializzati su questi temi? Germania 13 28
dedica ogni giorno alla lettura di nifestato dai cittadini europei
di comunicazione (generalisti)
Paesi Bassi 13 29 dedicano a questo tipo di noti- testi di contenuto scientifico. nei confronti dei temi al centro
zie in ciascun contesto nazio- dell’indagine appare di entità
Media 5 Paesi 13 28
nale. Anche quando si prende in Nel valutare questi dati, è da significativa e, per certi versi,
considerazione la ricerca attiva mettere in conto un possibile sorprendente. Si tratta, comun-
8 16
di informazioni scientifico-tec- doppio effetto distorsivo. Esso que, di dati la cui lettura deve
Italia si lega, anzitutto, a una possi-
nologiche attraverso i principali essere necessariamente realiz-
Francia 8 12 bile interpretazione estensiva, zata in modo congiunto rispetto
leggere dei libri sull’evoluzione da parte dei rispondenti, del agli altri indicatori presenti nel
Regno Unito 9 15
concetto di innovazione scienti- rapporto, a partire dalle misure
scientifico-tecnologica?
Germania 10 17 della fiducia nei confronti della
scienza presentate nella suc-
Paesi Bassi 8 15
cessiva sezione.
Media 5 Paesi 9 15

Fonte: Osservatorio Europeo sulla Sicurezza, sondaggio Demos & Pi per Fondazione Unipolis, maggio 2021
(N. Casi: 5.081)

30 FOCUS: i cittadini europei e l’evoluzione scientifico-tecnologica Interesse e informazione Interesse e informazione FOCUS: i cittadini europei e l’evoluzione scientifico-tecnologica 31
La fiducia Fig. 2.3 | La fiducia nella scienza e negli scienziati
In generale, quanta fiducia direbbe di avere nei confronti…
(valori % “Moltissima + Molta” fiducia al netto dei non rispondenti; n.r. = minore 3%)

nella scienza All’interesse da parte dei cittadini corrisponde, in ge-


nerale, un atteggiamento di fiducia nei confronti della

e nelle teorie
scienza (Fig. 2.3). Si tratta, tuttavia, di una fiducia “critica”.
Al cospetto di una affermazione inerente la scienza, i cit-
tadini dichiarano di fondare le proprie reazioni anzitutto della scienza, intesa come Italia 92

scientifiche
su valutazioni relative alla “fonte”. Sebbene le istituzioni insieme di conoscenze
scientifiche ufficiali – scienziati e medici – siano in cima acquisite attraverso la ricerca e Francia 74
alla lista delle figure ritenute maggiormente affidabili, l’applicazione di metodi rigorosi
una quota significativa di intervistati parte dal presuppo- Regno Unito 70
sto che le loro affermazioni possano essere condizionate
da elementi di tipo religioso, ideologico e, ancor prima, da Germania 78
interessi economici. Componenti minoritarie (ma tutt’al-
tro che trascurabili) degli intervistati dichiarano inoltre
Paesi Bassi 70
apertamente di riconoscersi in (o affidarsi a) fonti e po-
sizioni scientifiche “non ufficiali”: ad “autorità” che appar-
tengono a sfere sociali diverse rispetto al mondo scienti- Media 5 Paesi 78

fico; a posizioni che contraddicono esplicitamente teorie


scientifiche consolidate o sposano convinzioni, spesso di
ispirazione cospirazionista, esplicitamente rigettate dal-
la comunità scientifica. Sono risultati che restituiscono,
dunque, un quadro in chiaroscuro, nel quale la scienza con
degli scienziati Italia 91
la “S” maiuscola deve costantemente misurarsi con la ne-
cessità di “spiegare” in modo trasparente e convincente
i propri risultati – per sfuggire alla “concorrenza” di altri Francia 77
attori e arginare la diffusione di contro-narrazioni, circa i
“fatti empirici” di proprio interesse, prive di fondamento Regno Unito 77
scientifico.
Germania 76
Il dato di sfondo è che circa otto persone su dieci, nei cin-
que Paesi considerati, affermano di fidarsi della scienza, Paesi Bassi 75
intesa come “insieme di conoscenze acquisite attraverso
la ricerca e l’applicazione di metodi rigorosi” (78%) e de- Media 5 Paesi 80
gli scienziati (80%). In tutte le realtà considerate, il dato
supera il 70%, con punte superiori al 90% in Italia. Elevati
livelli di interesse si abbinano dunque, nel caso italiano,
ad elevati livelli di fiducia.

Fonte: Osservatorio Europeo sulla Sicurezza, sondaggio Demos & Pi per Fondazione Unipolis, maggio 2021
(N. Casi: 5.081)

32 FOCUS: i cittadini europei e l’evoluzione scientifico-tecnologica La fiducia nella scienza e nelle teorie scientifiche La fiducia nella scienza e nelle teorie scientifiche FOCUS: i cittadini europei e l’evoluzione scientifico-tecnologica 33
Appena nell’11% dei casi si trat- ca, afferma di fidarsi solo se la rificata “di persona” – dopo es- Quando ricevono una notizia su
ta, tuttavia, di una fiducia “incon- fonte è (ritenuta) affidabile. Un sersi informato e avere appro- un “fatto” scientifico, i cittadini
dizionata” (Fig. 2.4). La maggio- ulteriore 23% si fida invece solo fondito il tema. Solo il residuo si preoccupano, dunque, di va-
ranza di intervistati, con valori di sé stesso: considera cioè cre- 4% afferma di non fidarsi, “in lutare la fonte. Diventa cruciale,
prossimi o superiori al 60% nei dibile una affermazione di tipo ogni caso”. in questo senso, valutare quali
diversi Paesi inclusi nella ricer- scientifico solo dopo averla ve- fonti siano giudicate maggior-
mente attendibili. Come larga-
mente prevedibile (Fig. 2.5), la Nel secondo caso, la fiducia
graduatoria dei soggetti ritenuti scende al 61% – poco più di
maggiormente “credibili” vede quella accordata ai divulgatori
al primo posto le istituzioni scientifici (59%). Il gap, in ter-
scientifiche per eccellenza: gli mini di fiducia tra pubblico e pri-
Fig. 2.4 | Fiducia e informazione personale vato, si osserva in tutti i Paesi,
scienziati e, ancor prima, i me-
In generale, quando lei sente parlare di teorie, scoperte o affermazioni sulla scienza la sua prima reazione è ma risulta più ridotto nel caso
dici – figura, quest’ultima, con la
quella di… (valori % al netto dei non rispondenti; n.r. = minore 2%) della Francia. È significativo,
quale sostanzialmente tutti i cit-
tadini hanno contatti diretti, nel- tuttavia, notare come altre fi-
la propria quotidianità. Il 79%, gure non investite di una speci-
con una punta dell’86% in Italia, fica “autorità scientifica” siano
… fidarmi, in ogni caso comunque considerate “auto-
afferma di considerare degna di
… fidarmi, ma solo se la fonte è attendibile fiducia una affermazione di tipo revoli” – o quantomeno degne
scientifico se a pronunciarla è, di fiducia – nell’esprimersi su
… fidarmi solo dopo essermi informato e avere approfondito il tema appunto, un medico. Per quanto questioni scientifiche. Una per-
riguarda gli scienziati, si osserva sona su due, tra gli intervistati,
…. non fidarmi, in ogni caso è pronta a fidarsi delle afferma-
una distinzione piuttosto net-
ta tra soggetti che operano nel zioni di un “giornalista di cui ha
settore pubblico – all’Università stima”, oppure di un amico o di
o in un centro di ricerca finanzia- un parente. Circa tre persone su
to dallo Stato – e soggetti che dieci sono pronte ad accordare
Italia 8 68 23 1 fiducia a un politico del partito
lavorano in un’azienda privata.
Nel primo caso, la fiducia è pros- per cui votano, oppure ad una fi-
Francia 9 59 27 6 gura religiosa considerata come
sima a quella osservata nel caso
dei medici: 76%, con ancora una riferimento personale. Una per-
Regno Unito 12 64 21 3
volta i valori più elevati in Italia. sona su quattro considera cre-
dibile, in materia scientifica, uno
Germania 13 59 23 5 sportivo per cui fa il tifo (25%) o
una star dello spettacolo (24%).
Paesi Bassi 11 62 22 5 Una quota appena inferiore un
blogger o un influencer seguito
Media 5 Paesi 11 62 23 4
online (21%).

Fonte: Osservatorio Europeo sulla Sicurezza, sondaggio Demos & Pi per Fondazione Unipolis, maggio 2021
(N. Casi: 5.081)

34 FOCUS: i cittadini europei e l’evoluzione scientifico-tecnologica La fiducia nella scienza e nelle teorie scientifiche La fiducia nella scienza e nelle teorie scientifiche FOCUS: i cittadini europei e l’evoluzione scientifico-tecnologica 35
Fig. 2.5 | Scienza: a quali “fonti” si affidano i cittadini Italia Francia Regno Germania Paesi
Quando lei sente parlare di teorie, scoperte o affermazioni sulla scienza, quanto tende a fidarsi se a parlare Unito Bassi
è… (valori % “Moltissimo + Molto” al netto dei non rispondenti; n.r. = minore 2%)

un medico 86 80 73 77 78

Media 5 Paesi
uno scienziato che lavora
all’Università o in un centro 89 69 76 72 76
pubblico
un medico 79

uno scienziato che lavora


uno scienziato che lavora all’Università o in un centro pubblico 76 71 63 55 56 54
in un’azienda privata

uno scienziato che lavora in un’azienda privata 61 un divulgatore scientifico 79 36 64 59 58

un divulgatore scientifico 59 un giornalista di cui ha stima 62 47 43 53 49

un giornalista di cui ha stima 51 un amico/a o un parente 34 56 45 62 52

un amico/a o un parente 51 un politico del partito


21 27 28 39 39
per cui vota
un politico del partito per cui vota 30
una figura religiosa che
una figura religiosa che lei ha come riferimento lei ha come riferimento 27 29 29 32 27
29

uno sportivo per cui fa il tifo 25 uno sportivo per cui fa il tifo 17 25 24 33 28

una star dello spettacolo che le piace 24 una star dello spettacolo 17 19 26 30 24
che le piace
un blogger o influencer che lei segue 21
un blogger o influencer
14 19 24 26 21
che lei segue

Fonte: Osservatorio Europeo sulla Sicurezza, sondaggio Demos & Pi per Fondazione Unipolis, maggio 2021 Fonte: Osservatorio Europeo sulla Sicurezza, sondaggio Demos & Pi per Fondazione Unipolis, maggio 2021
(N. Casi: 5.081) (N. Casi: 5.081)

Come già richiamato, gli scien- si legano, anzitutto, a interessi insinuano il dubbio che altri parziale contraddizione con il ri- stesse aziende che hanno com- tuttavia, nella sfera economica:
ziati vengono riconosciuti come di tipo economico (Fig. 2.6). Se elementi possono orientarne gore scientifico comunque attri- missionato la ricerca. Questo il 40% pensa che gli scienziati
primo riferimento, quanto ad circa tre intervistati su quattro il giudizio. In particolare, come buito alle scoperte: ciò riflette tipo di atteggiamento spiega, non possano “spogliarsi” delle
affidabilità. Ciò nondimeno, è pensano che, quando uno scien- già anticipato, più di una perso- una preoccupazione, o quanto inoltre, la già citata diffidenza – proprie posizioni (o appartenen-
tutt’altro che trascurabile la ziato si esprime su questioni na su due (51%) pensa possano meno una consapevolezza dif- o, quantomeno, minore fiducia ze) politiche; il 26% ritiene che
componente di chi ritiene di scientifiche, le sue affermazioni entrare in gioco – addirittura in fusa, che i risultati della ricerca – nei confronti degli scienziati le convinzioni religiose possano,
dover “pesare” le loro afferma- siano “del tutto” o almeno “per misura preponderante – fattori scientifica, anche quando rigo- che lavorano nelle aziende pri- a loro volta, entrare in gioco nel
zioni, tenendo in considerazione la maggior parte” basate su “ri- riconducibili a “interessi econo- rosamente condotta, possano vate. I potenziali fattori di con- definire le posizioni degli uomini
le possibili distorsioni deter- sultati di ricerca rigorosamente mici privati”. Non deve stupire essere “piegati” agli interessi di dizionamento individuati dai di scienza.
minate da condizionamenti che verificati”, quote significative che questo dato entri almeno in soggetti privati – magari delle rispondenti non si esauriscono,

36 FOCUS: i cittadini europei e l’evoluzione scientifico-tecnologica La fiducia nella scienza e nelle teorie scientifiche La fiducia nella scienza e nelle teorie scientifiche FOCUS: i cittadini europei e l’evoluzione scientifico-tecnologica 37
Fig. 2.6 | La scienza tra interessi e ideologia Del tutto + Per la maggior parte Per la minor parte + Per nulla
In generale, quando uno scienziato si esprime su questioni scientifiche, in che misura pensa che le sue
posizioni riflettano… (valori % al netto dei non rispondenti; n.r. = minore 2%)

Del tutto + Per la maggior parte Per la minor parte + Per nulla convinzioni religiose

Italia 20 80

risultati di ricerca rigorosamente verificati Francia 27 73

Regno Unito 24 76
Italia 87 13
Germania 32 68
Francia 74 26
Paesi Bassi 26 74
Regno Unito 76 24
Media 5 Paesi 26 74
Germania 72 28

Paesi Bassi 69 31

Media 5 Paesi 76 24 * la quota dei non rispondenti è, in tutti i Paesi, inferiore al 2%.

interessi economici privati Fonte: Osservatorio Europeo sulla Sicurezza, sondaggio Demos & Pi per Fondazione Unipolis, maggio 2021
(N. Casi: 5.081)
Italia 50 50

Francia 59 41

Regno Unito 45 55

Germania 54 46

Paesi Bassi 38 62 In modo coerente con il quadro La lista di “affermazioni” pro- Ne emerge, anche in questo
Media 5 Paesi 51 49 appena delineato, una compo- posta dal sondaggio è stata co- caso, un quadro composito.
nente ampiamente maggiori- struita in modo da includere al- Sebbene la fiducia nei risultati
taria degli intervistati afferma cune posizioni scientifiche note acquisiti dalla scienza risulti
di “credere” in alcune tra le più per essere diventate oggetto di ampia, rimangono importanti
rilevanti teorie scientifiche (Fig. contestazione da parte di spe- minoranze che esibiscono un
opinioni o interessi politici 2.7). Non può essere trascurata, cifiche frazioni sociali o correnti atteggiamento di “dubbio”, op-
tuttavia, una frazione – mino- d’opinione. Oppure affermazioni pure manifestano convinzioni
Italia 36 64 ritaria ma significativa – che le esplicitamente rigettate dalla contraddette o comunque non
mette in discussione, oppure scienza, ma comunque “sospet- supportate dalla ricerca.
Francia 47 53
apre, nella propria prospettiva, a tate” di avere un seguito non
Regno Unito 35 65 teorie scientifiche “alternative”. marginale presso la popolazione.

Germania 44 56

Paesi Bassi 31 69

Media 5 Paesi 40 60

38 FOCUS: i cittadini europei e l’evoluzione scientifico-tecnologica La fiducia nella scienza e nelle teorie scientifiche La fiducia nella scienza e nelle teorie scientifiche FOCUS: i cittadini europei e l’evoluzione scientifico-tecnologica 39
Che il fumo aumenti la proba- Fig. 2.7 | Teorie scientifiche “ufficiali” e “alternative”
bilità di sviluppare alcune gravi Le proporrò ora delle teorie scientifiche di diverso tipo, per ciascuna, le chiedo di dirmi se lei la considera…
malattie, ad esempio, è ritenuto (valori % al netto dei non rispondenti; n.r. = minore 2% - Media 5 Paesi % “Molta + Abbastanza” credibile )
“credibile” (molto o abbastan- Ma in nessuno di essi, e per tutte
za) da 8 intervistati su dieci, nel le affermazioni scientifiche pro- % Molto + Abbastanza credibile
totale dei cinque Paesi (91% in poste dalla rilevazione, si scen-
Italia). Si scende sotto la soglia de mai sotto la soglia del 60%. Si tratta di dati che mostrano,
dell’80% nel caso delle altre L’esistenza di frazioni sociali in modo esplicito, come la com- Media 5 Paesi
teorie scientifiche “ufficiali”, prossime al 40% che rigettano binazione tra una situazione di
comunque ritenute credibili da anche solo alcune fra le teorie tensione sociale – come quella TEORIE UFFICIALI
più di sette persone su dieci. scientifiche affermate è, in ogni generata dalla pandemia – e la
Il 78% si dice convinto che la caso, un risultato tutt’altro che presenza di diffusi sospetti cir- … fumare aumenta la probabilità di sviluppare alcune gravi malattie
vaccinazione sia importante per trascurabile. ca il possibile “inquinamento” 83
prevenire importanti malattie. Il delle posizioni scientifiche ad
76% che il sistema planetario di Ribaltando la prospettiva, l’in- opera dagli interessi economici, … la vaccinazione è importante per prevenire gravi malattie
cui la terra fa parte ruoti attorno dagine rivela una significativa possa creare un terreno fertile
78
al sole, oppure che “il compor- apertura di credito verso teorie per la diffusione di convinzioni
tamento e i consumi dell’uomo e fatti scientifici “alternativi”. di ispirazione complottista. Ap-
… il sistema planetario di cui la terra fa parte ruota attorno al Sole
[possano] provocare il surri- Fra questi ultimi, una posizione pena al di sotto della quota di
scaldamento del pianeta Terra”. border line è sicuramente occu- una persona su quattro trovia- 76
Si scende al 74% – comunque pata dall’omeopatia. Sebbene mo invece l’astrologia e la co-
quasi tre persone su quattro – in privi di riscontri empirici e og- siddetta teoria delle “scie chimi- … il comportamento e i consumi dell’uomo possono provocare il surriscaldamento del pianeta Terra
merito alle teorie sull’evoluzio- getto di contestazione da parte che”. Il 23% crede che lo studio 76
nismo: l’idea, secondo la formu- della scienza ufficiale, i rimedi di astri e pianeti possa fornire
lazione proposta agli intervista- riconducibili a questa voce sono indicazioni sulla vita e sul futu- … l’uomo è il risultato di una lunga evoluzione attraverso le specie
ti, che l’uomo sia “il risultato di “approvati” da oltre quattro per- ro delle persone. Una analoga
74
una lunga evoluzione attraverso sone su dieci, e comunque da componente sospetta che le
le specie”. La distribuzione di oltre un terzo degli intervistati scie lasciate dagli aerei siano
questi orientamenti attraverso in tutti e cinque i Paesi – con “parte di un complotto per al- TEORIE ALTERNATIVE
i cinque Paesi riflette, per certi la punta più elevata in Francia terare il clima terrestre” (23%).
versi, la fiducia nella scienza – (50%). Andando su una que- Più basso invece, nella società, … l’omeopatia è uno strumento importante per curare le malattie
più elevata in Italia, più contenu- stione di stretta attualità, come è il peso di quanti dubitano che 42
ta negli altri Paesi. quella del Covid-19, il 27% – con l’uomo sia mai stato sulla luna
contenute variazioni di Paese in (17%), oppure sospettano che la … il Covid-19 è stato sviluppato e mantenuto in circolazione per favorire le compagnie farmaceutiche
Paese – ritiene molto o abba- terra possa essere piatta (15%).
27
stanza credibile che il virus sia
stato “sviluppato e mantenuto … l’astrologia può fornire indicazioni sul futuro delle persone
in circolazione per favorire le
compagnie farmaceutiche”. 23

… le scie chimiche lasciate dagli aerei sono parte di un complotto per alterare il clima terrestre
23

… l’uomo non è mai stato sulla Luna


17

… la Terra non è rotonda ma piatta


15

40 FOCUS: i cittadini europei e l’evoluzione scientifico-tecnologica La fiducia nella scienza e nelle teorie scientifiche La fiducia nella scienza e nelle teorie scientifiche FOCUS: i cittadini europei e l’evoluzione scientifico-tecnologica 41
Molto + Abbastanza credibile Non saprei Poco + Per nulla credibile Molto + Abbastanza credibile Non saprei Poco + Per nulla credibile

Italia Francia
TEORIE UFFICIALI TEORIE UFFICIALI
… fumare aumenta la probabilità di sviluppare alcune gravi malattie … fumare aumenta la probabilità di sviluppare alcune gravi malattie
91 7 2 83 11 6

… il comportamento e i consumi dell’uomo possono provocare il surriscaldamento del pianeta Terra … il comportamento e i consumi dell’uomo possono provocare il surriscaldamento del pianeta Terra
90 7 3 77 14 9

… l’uomo è il risultato di una lunga evoluzione attraverso le specie … la vaccinazione è importante per prevenire gravi malattie
86 9 6 77 16 7

… la vaccinazione è importante per prevenire gravi malattie … l’uomo è il risultato di una lunga evoluzione attraverso le specie
85 10 5 74 18 8

… il sistema planetario di cui la terra fa parte ruota attorno al Sole … il sistema planetario di cui la terra fa parte ruota attorno al Sole
85 10 5 73 19 8

TEORIE ALTERNATIVE TEORIE ALTERNATIVE


… l’omeopatia è uno strumento importante per curare le malattie … l’omeopatia è uno strumento importante per curare le malattie
33 29 38 50 29 21

… il Covid-19 è stato sviluppato e mantenuto in circolazione per favorire le compagnie farmaceutiche … il Covid-19 è stato sviluppato e mantenuto in circolazione per favorire le compagnie farmaceutiche
25 20 55 29 30 41

… le scie chimiche lasciate dagli aerei sono parte di un complotto per alterare il clima terrestre … l’astrologia può fornire indicazioni sul futuro delle persone
17 15 68 24 26 50

… l’astrologia può fornire indicazioni sul futuro delle persone … le scie chimiche lasciate dagli aerei sono parte di un complotto per alterare il clima terrestre
16 17 67 23 26 51

… l’uomo non è mai stato sulla Luna … l’uomo non è mai stato sulla Luna
14 12 74 15 15 70

… la Terra non è rotonda ma piatta … la Terra non è rotonda ma piatta


9 7 84 13 15 72

42 FOCUS: i cittadini europei e l’evoluzione scientifico-tecnologica La fiducia nella scienza e nelle teorie scientifiche La fiducia nella scienza e nelle teorie scientifiche FOCUS: i cittadini europei e l’evoluzione scientifico-tecnologica 43
Molto + Abbastanza credibile Non saprei Poco + Per nulla credibile Molto + Abbastanza credibile Non saprei Poco + Per nulla credibile

Regno Unito Germania


TEORIE UFFICIALI TEORIE UFFICIALI
… fumare aumenta la probabilità di sviluppare alcune gravi malattie … fumare aumenta la probabilità di sviluppare alcune gravi malattie
85 11 4 77 16 7

… la vaccinazione è importante per prevenire gravi malattie … la vaccinazione è importante per prevenire gravi malattie
82 12 6 71 17 12

… il sistema planetario di cui la terra fa parte ruota attorno al Sole … il sistema planetario di cui la terra fa parte ruota attorno al Sole
80 15 5 70 18 12

… l’uomo è il risultato di una lunga evoluzione attraverso le specie … il comportamento e i consumi dell’uomo possono provocare il surriscaldamento del pianeta Terra
76 15 9 68 20 12

… il comportamento e i consumi dell’uomo possono provocare il surriscaldamento del pianeta Terra … l’uomo è il risultato di una lunga evoluzione attraverso le specie
72 18 10 67 20 13

TEORIE ALTERNATIVE TEORIE ALTERNATIVE


… l’omeopatia è uno strumento importante per curare le malattie … l’omeopatia è uno strumento importante per curare le malattie
41 34 25 43 37 20

… il Covid-19 è stato sviluppato e mantenuto in circolazione per favorire le compagnie farmaceutiche … l’astrologia può fornire indicazioni sul futuro delle persone
29 18 53 26 29 45

… l’astrologia può fornire indicazioni sul futuro delle persone … il Covid-19 è stato sviluppato e mantenuto in circolazione per favorire le compagnie farmaceutiche
26 23 51 26 21 53

… le scie chimiche lasciate dagli aerei sono parte di un complotto per alterare il clima terrestre … le scie chimiche lasciate dagli aerei sono parte di un complotto per alterare il clima terrestre
25 22 53 24 26 50

… l’uomo non è mai stato sulla Luna … l’uomo non è mai stato sulla Luna
24 13 63 17 18 65

… la Terra non è rotonda ma piatta … la Terra non è rotonda ma piatta


23 11 66 16 12 72

44 FOCUS: i cittadini europei e l’evoluzione scientifico-tecnologica La fiducia nella scienza e nelle teorie scientifiche La fiducia nella scienza e nelle teorie scientifiche FOCUS: i cittadini europei e l’evoluzione scientifico-tecnologica 45
Molto + Abbastanza credibile Non saprei Poco + Per nulla credibile
La scienza
Paesi Bassi tra pubblico Una ulteriore dimensione indagata dalla ricerca De-
mos-Unipolis riguarda la complessa collocazione della
scienza tra sfera pubblica e sfera privata. Alcuni elementi
TEORIE UFFICIALI
… fumare aumenta la probabilità di sviluppare alcune gravi malattie
e privato di tensione sono già emersi, in modo esplicito, nei dati
passati in rassegna nelle precedenti sezioni di questo
focus. È questo il caso, ad esempio, dei possibili condizio-
77 13 10 namenti degli interessi (economici) privati rispetto alla
ricerca scientifica ed il conseguente (maggiore) sospetto
… la vaccinazione è importante per prevenire gravi malattie che investe le figure scientifiche che lavorano al servi-
zio di aziende private. Si tratta peraltro, in molti casi, di
73 16 11
aziende di grandi dimensioni, con un raggio d’azione che
… il comportamento e i consumi dell’uomo possono provocare il surriscaldamento del pianeta Terra supera la dimensione nazionale, e quindi, almeno in parte,
sfugge al controllo dei governi nazionali. Ma il ruolo della
69 19 12 scienza interseca a più livelli l’asse pubblico-privato. Vi-
sto che il lavoro degli scienziati, a qualunque livello venga
… il sistema planetario di cui la terra fa parte ruota attorno al Sole svolto, ha comunque delle ricadute di tipo pubblico. Ed
68 22 10 è comunque soggetto al ruolo di regolazione interpre-
tato dagli attori di governo. Si tratta di dinamiche che la
… l’uomo è il risultato di una lunga evoluzione attraverso le specie pandemia ha rilanciato con forza e di cui, proprio a causa
dell’emergenza sanitaria, anche il cittadino comune ha
62 22 16
acquisito maggiore consapevolezza, nei mesi precedenti
la realizzazione dell’indagine.

TEORIE ALTERNATIVE Un primo aspetto sul quale il sondaggio ha interrogato gli


… l’omeopatia è uno strumento importante per curare le malattie intervistati riguarda l’entità degli investimenti pubblici
nella ricerca scientifica (Fig. 2.8). Quasi sei intervistati
46 29 25 su dieci ritengono che i fondi stanziati dallo Stato siano
molto o abbastanza adeguati (59%). In questo caso, tut-
… l’astrologia può fornire indicazioni sul futuro delle persone tavia, emergono marcate differenziazioni geografiche.
29 30 41 Se l’indicatore appena citato supera il 70% in Germania,
Regno Unito e Paesi Bassi, si scende al 50% in Francia e
… il Covid-19 è stato sviluppato e mantenuto in circolazione per favorire le compagnie farmaceutiche addirittura al 27% in Italia. Nel Paese che, secondo i dati
26 22 52
illustrati in precedenza, maggiormente si interessa alle
materie scientifico-tecnologiche, oltre sette persone su
… le scie chimiche lasciate dagli aerei sono parte di un complotto per alterare il clima terrestre dieci pensano, dunque, che lo Stato non dedichi sufficien-
te attenzione al sostegno della ricerca.
23 21 56

… l’uomo non è mai stato sulla Luna


20 19 61

… la Terra non è rotonda ma piatta


17 14 69

Fonte: Osservatorio Europeo sulla Sicurezza, sondaggio Demos & Pi per Fondazione Unipolis, maggio 2021
(N. Casi: 5.081)

46 FOCUS: i cittadini europei e l’evoluzione scientifico-tecnologica La fiducia nella scienza e nelle teorie scientifiche La scienza tra pubblico e privato FOCUS: i cittadini europei e l’evoluzione scientifico-tecnologica 47
Fig. 2.8 | Gli investimenti dello Stato Fig. 2.9 | Brevetti: bene comune o bene di mercato?
Secondo Lei gli investimenti dello stato [NOME Paese] nella ricerca scientifica sono… Con quale delle seguenti frasi si direbbe maggiormente d’accordo…
(valori % al netto dei non rispondenti; n.r. = minore 3%) (valori % al netto dei non rispondenti; n.r. = minore 3%)

Molto + Abbastanza adeguati Poco + Per nulla adeguati i brevetti sulle scoperte scientifiche sono un bene di mercato e
devono restare proprietà delle aziende che le hanno finanziate

Italia i brevetti sulle scoperte scientifiche sono un bene comune


27 73
e in caso di emergenza devono essere liberalizzati
Francia 50 50

Regno Unito 75 25 Italia 18 82

Francia 40 60
Germania 74 26
Regno Unito 32 68

Paesi Bassi 71 29 Germania 46 54

Paesi Bassi 40 60
Media 5 Paesi 59 42
Media 5 Paesi 35 65

Fonte: Osservatorio Europeo sulla Sicurezza, sondaggio Demos & Pi per Fondazione Unipolis, maggio 2021
(N. Casi: 5.081) E se parlassimo di scoperte mediche, con quale delle seguenti frasi si direbbe maggiormente d’accordo…
(valori % al netto dei non rispondenti; n.r. = minore 3%)

i brevetti sulle scoperte mediche sono un bene di mercato e


devono restare proprietà delle aziende che le hanno finanziate

i brevetti sulle scoperte mediche sono un bene comune e in caso


L’Italia è anche il Paese dove si essere liberalizzati”. A tale po- ferma della specifica salienza
di emergenza devono essere liberalizzati
registra il livello più elevato di sizione si contrappone quella di assegnata a questo ambito; ma
favore (superiore all’80%) in chi – circa un terzo degli intervi- anche degli effetti esercitati
merito alla liberalizzazione dei stati – pensa che, per converso, i dall’emergenza sanitaria sulle
brevetti (Fig. 2.9), che comunque brevetti siano un bene di merca- opinioni espresse. Alla già ri- Italia 16 84
si configura come orientamento to e che, in quanto tali, debbano chiamata forza di tale spinta
Francia 28 72
maggioritario in tutte e cinque le restare proprietà delle aziende in Italia, va aggiunto che sono
realtà nazionali. Quasi due per- che hanno finanziato la ricer- invece i cittadini tedeschi a mo- Regno Unito 33 67
sone su tre sono convinte che i ca. L’orientamento favorevole strarsi maggiormente divisi nel
Germania 38 62
brevetti sulle scoperte scientifi- alla liberalizzazione sale poi al prendere posizione su questo
che siano un bene comune e che, 71% se i brevetti riguardano le punto – 62% i favorevoli alla li- Paesi Bassi 33 67
“in caso di emergenza, debbano scoperte di tipo medico: a con- beralizzazione.
Media 5 Paesi 29 71

Fonte: Osservatorio Europeo sulla Sicurezza, sondaggio Demos & Pi per Fondazione Unipolis, maggio 2021
(N. Casi: 5.081)

48 FOCUS: i cittadini europei e l’evoluzione scientifico-tecnologica La scienza tra pubblico e privato La scienza tra pubblico e privato FOCUS: i cittadini europei e l’evoluzione scientifico-tecnologica 49
Un altro nodo cruciale, e non sono stati chiamati ad espri- Ma si sono dovuti anche misu- Fig. 2.11 | Scelte politiche e competenza tecnico-scientifica
sempre di semplice soluzione, mersi nell’arena pubblica più rare con una domanda di infor- Secondo Lei, quando si tratta prendere una decisione politica che implica un parere tecnico-scientifico è
riguarda il ruolo della compe- ampia: nelle sedi decisionali, ma mazione (e trasparenza) molto meglio che… (valori % al netto dei non rispondenti; n.r. = minore 3%)
tenza tecnico-scientifica nella anche sui media. Gli scienziati forte tra i cittadini e alimentata,
definizione delle scelte di inte- si sono dovuti così adeguare a anche in questo caso, dall’incer-
resse pubblico. Anche in questo una tempistica spesso in aperta tezza (Fig. 2.10). Sei persone su … a decidere siano solo i politici
caso, si tratta di una questione contraddizione rispetto ai pro- dieci, tra gli intervistati nei cin- … gli scienziati siano consultati, ma alla fine siano i politici a decidere
amplificata – per certi versi esa- tocolli della sperimentazione que Paesi, ritengono importante
sperata – dalla pandemia. Con scientifica. Sono stati costretti che “gli scienziati si esprimano il … siano direttamente gli scienziati a decidere
l’avvento del virus, infatti, gli a contaminare i principi del me- più possibile nel dibattito pub-
scienziati – in particolare viro- todo scientifico con logiche di blico e sui mezzi di informazione
logi, epidemiologi, immunologi tipo diverso: le logiche del deci- come Tv, radio, giornali e social Italia 4 49 47
– sono stati chiamati a mettere sion-making politico; le logiche network” (63%). Il rimanente Francia 9 58 33
in campo tutte le conoscenze dei media; in ultima analisi, le 37% – con punte superiori al
scientifiche pregresse. E ad logiche imposte dall’emergenza. 40% in Italia e Francia – scorge Regno Unito 7 57 36
accumularne urgentemente di In questo modo, gli “addetti ai tuttavia le possibili insidie della Germania 10 52 39
nuove: circa l’origine e le moda- lavori” hanno risposto a una do- partecipazione degli scienziati
lità di trasmissione del virus, le manda di competenza tecnica al dibattito pubblico, e pensano Paesi Bassi 9 55 36
cure più efficaci o la possibile percepita come indispensabile, che la loro presenza sui media Media 5 Paesi 8 54 38
profilassi vaccinale. Dai labo- tanto più al cospetto di una sfi- debba essere limitata.
ratori e dai convegni scientifici, da dai contorni inediti.
* la quota dei non rispondenti è, in tutti i Paesi, inferiore al 3%.

Fig. 2.10 | La partecipazione degli scienziati al dibattito pubblico


Con quale di queste affermazioni si direbbe maggiormente d’accordo?
(valori % al netto dei non rispondenti; n.r. = minore 3%)
Fonte: Osservatorio Europeo sulla Sicurezza, sondaggio Demos & Pi per Fondazione Unipolis, maggio 2021
(N. Casi: 5.081)
È meglio che gli scienziati limitino il più possibile la loro partecipazione al dibattito pubblico
e la loro presenza sui mezzi di informazione come Tv, radio, giornali e social network

È importante che gli scienziati si esprimano il più possibile nel dibattito pubblico e sui mezzi
di informazione come Tv, radio, giornali e social network Quanto poi alla scelta politica fi- comunque i politici a decidere. tecnica in una fase di emergen-
nale, nel momento in cui questa Più interessante, allora, è anda- za, ma anche una radicata (e
presenta un contenuto di tipo re ad analizzare le componenti di non certo inedita) diffidenza
Italia 42 58 tecnico-scientifico, gli orien- chi si sbilancia in favore dell’una nei confronti della politica e dei
tamenti dell’opinione pubblica o dell’altra polarità del processo suoi principali attori. Non a caso,
Francia 42 58
sembrano in generale propen- decisionale. Appena l’8% pensa tale indicatore raggiunge il suo
Regno Unito 36 64 dere per un approccio orientato che a decidere debbano essere massimo valore proprio in Italia,
alla collaborazione tra classe “solo i politici”. Quasi quattro dove il 47% degli intervistati in-
Germania 31 69
politica e comunità scientifica persone su dieci, per converso, voca i “tecnici al potere” almeno
Paesi Bassi 35 65 (Fig. 2.11). Il 54% degli intervista- vorrebbero che fossero diretta- quando la scelta interpella crite-
ti pensa infatti che gli scienziati mente gli scienziati a decidere ri di tipo scientifico.
Media 5 Paesi 37 63
debbano essere “consultati”, ma (38%). È un dato che riflette una
che alla fine dovrebbero essere sentita istanza di competenza

Fonte: Osservatorio Europeo sulla Sicurezza, sondaggio Demos & Pi per Fondazione Unipolis, maggio 2021
(N. Casi: 5.081)

50 FOCUS: i cittadini europei e l’evoluzione scientifico-tecnologica La scienza tra pubblico e privato La scienza tra pubblico e privato FOCUS: i cittadini europei e l’evoluzione scientifico-tecnologica 51
La scienza L’ultima sezione di questo approfondimento sul rapporto
tra i cittadini e la scienza ha indagato sugli effetti (perce-
piti) della scienza sulla vita delle persone, e sulla insicu-
Al primo colpo d’occhio, i dati
mostrano come larghissima
parte di intervistati percepisca

e le persone: rezza generata dal progresso scientifico e tecnologico.


Anche in questo caso, l’indagine restituisce una immagi-
ne in chiaroscuro. Se, infatti, il saldo tra effetti positivi e
come (“molto” o “abbastanza”)
positivi gli effetti dello svilup-
po scientifico e tecnologico in Se si chiede, tuttavia, di puntare
effetti e negativi è ampiamente favorevole, si registrano comun-
que preoccupazioni non trascurabili su specifiche conse-
ambiti di tipo diverso: dal cam-
po sanitario (90%) alla vita di
l’attenzione su alcune specifiche
ricadute del progresso scien-

paure
guenze riferite a specifiche dimensioni della vita sociale tutti i giorni (86%); dal settore tifico e tecnologico, emergono
(Fig. 2.12). energetico (87%) a quello dei alcune preoccupazioni, riferite
trasporti (85%); dall’informa- a sé stessi o ai propri familiari,
zione (84%) al mondo del lavoro effettivamente presenti nelle
(83%). I valori leggermente più vite degli intervistati. In par-
bassi registrati in riferimen- ticolare, più di una persona su
to agli ultimi due ambiti citati quattro si dichiara “frequente-
non autorizzano a leggerne una mente” preoccupata che scien-
specifica criticità: si tratta, co- za e tecnologia possano avere
munque, di percentuali molto “effetti negativi sull’ambiente”
Fig. 2.12 | Gli effetti della scienza sulle persone
alte. Così come i dati per Paese (27%) oppure facciano “perdere
In generale lei pensa che lo sviluppo scientifico e tecnologico abbia effetti… negli ambiti che ora le leggerò:
si limitano a sottolineare picco- contatto con la natura” (26%).
(valori % “Molto + Abbastanza” positivi al netto dei non rispondenti; n.r. = minore 2%)
le sfumature che non disegna- Si sale oltre il 70% se si include
no una geografia ben definita: anche la quota di persone che
all’opposto, mostrano una so- si dichiarano almeno “qualche
Italia Francia Regno Germania Paesi Media stanziale convergenza dei citta- volta” preoccupate su questi
Unito Bassi 5 Paesi dini, nei cinque Paesi, nel mette- aspetti. Dati appena inferiori
re in buona luce l’impatto della riguardano una specifica que-
scienza sulla società. stione: l’utilizzo delle conoscen-
Sulle persone, nella vita ze scientifico-tecnologiche,
92 82 92 81 80 86
di tutti i giorni da parte dei governi oppure di
organizzazioni terroristiche, al
Nel mondo del lavoro 89 80 88 78 81 83 fine di sviluppare nuove armi. È
il 24% ad ammettere di avver-
In campo medico e sanitario 95 88 93 86 85 90 tire “frequentemente” questa
preoccupazione. Il perimetro
Nel campo energetico 93 84 91 82 81 87 dell’insicurezza si riduce al 22%
se si prende in esame la possibi-
Nel campo dei trasporti le riduzione dei posti di lavoro,
91 83 90 79 83 85 oppure il timore che il progres-
e della mobilità
so renda “la vita troppo veloce”.
Nel campo dell’informazione 92 78 90 80 81 84 Infine, il 13% degli intervistati
esprime il timore che la scienza
possa far “passare in secondo
piano la fede”.

Fonte: Osservatorio Europeo sulla Sicurezza, sondaggio Demos & Pi per Fondazione Unipolis, maggio 2021
(N. Casi: 5.081)

52 FOCUS: i cittadini europei e l’evoluzione scientifico-tecnologica La scienza e le persone: effetti e paure La scienza e le persone: effetti e paure FOCUS: i cittadini europei e l’evoluzione scientifico-tecnologica 53
La mappatura sociale dell’insi- anziani oppure in quelle dei più autonomi e, ancora, tra le ca-
curezza non fornisce coordinate giovani, con specifiche carat- salinghe. Studenti e lavoratori
coincidenti nei cinque Paesi in terizzazioni nei singoli Paesi. In autonomi coincidono (insieme
cui è stata condotta l’indagine. Italia, ad esempio, l’indice sale agli operai) con i settori caratte-
In generale, i sentimenti di in- – ma di poco – tra gli over-65. rizzati da maggiore insicurezza
quietudine di fronte al progres- In Francia, Paesi Bassi e Regno anche in Germania. Nel Regno
so scientifico-tecnologico ap- Unito, sono soprattutto i più gio- Unito, gli studenti, ma ancor pri-
paiono (leggermente) più diffusi vani (al di sotto dei trent’anni) a ma operai e liberi professionisti
tra le donne rispetto agli uomini, dirsi insicuri. In Italia, il perime- rappresentano le categorie ca-
sebbene il rapporto di genere tro dell’insicurezza si estende ratterizzate da maggiore timo-
si inverta nel Regno Unito. Dal tra le casalinghe, tra le persone re. Nei Paesi Bassi si osservano
punto di vista anagrafico, l’insi- con un livello medio d’istruzione i picchi massimi tra gli studenti,
curezza risulta generalmente e, in particolare, tra chi risiede gli operai e i lavoratori autono-
inferiore nelle classi centrali nelle regioni del Mezzogiorno. mi. L’insicurezza cresce, inoltre,
d’età, mentre raggiunge i valori In Francia il dato sale tra gli stu- tra le persone con un livello d’i-
più elevati nelle fasce dei più denti, ma anche tra i lavoratori struzione medio-basso.

Fig. 2.13 | Le paure connesse alla scienza


Con che frequenza le capita di sentirsi preoccupato, per lei o per i suoi familiari, che lo sviluppo scientifico e
tecnologico…
(valori % “Frequentemente” e “Qualche volta” preoccupati al netto dei non rispondenti; n.r. = minore 2%)

Media 5 Paesi
… renda la vita troppo veloce
22 45 V % Frequentemente preoccupati
V % Qualche volta preoccupati
… ci faccia perdere contatto con la natura
26 45

… faccia passare in secondo piano la fede


13 31

… faccia diminuire i posti di lavoro


22 43

… sia usato da altri Paesi o da terroristi per sviluppare nuove armi


24 48

… possa avere effetti negativi sull’ambiente


27 47

54 FOCUS: i cittadini europei e l’evoluzione scientifico-tecnologica La scienza e le persone: effetti e paure La scienza e le persone: effetti e paure FOCUS: i cittadini europei e l’evoluzione scientifico-tecnologica 55
V % Frequentemente preoccupati V % Qualche volta preoccupati V % Frequentemente preoccupati V % Qualche volta preoccupati

Italia Regno Unito


… renda la vita troppo veloce … renda la vita troppo veloce
20 45 19 45

… ci faccia perdere contatto con la natura … ci faccia perdere contatto con la natura
24 48 20 48

… faccia passare in secondo piano la fede … faccia passare in secondo piano la fede
11 25 14 30

… faccia diminuire i posti di lavoro … faccia diminuire i posti di lavoro


22 42 18 45

… sia usato da altri Paesi o da terroristi per sviluppare nuove armi … sia usato da altri Paesi o da terroristi per sviluppare nuove armi
21 50 22 52

… possa avere effetti negativi sull’ambiente … possa avere effetti negativi sull’ambiente
24 48 21 50

Francia Germania
… renda la vita troppo veloce … renda la vita troppo veloce
22 47 26 44

… ci faccia perdere contatto con la natura … ci faccia perdere contatto con la natura
30 46 29 41

… faccia passare in secondo piano la fede … faccia passare in secondo piano la fede
12 33 14 36

… faccia diminuire i posti di lavoro … faccia diminuire i posti di lavoro


25 46 22 39

… sia usato da altri Paesi o da terroristi per sviluppare nuove armi … sia usato da altri Paesi o da terroristi per sviluppare nuove armi
26 50 24 43

… possa avere effetti negativi sull’ambiente … possa avere effetti negativi sull’ambiente
31 48 29 45

56 FOCUS: i cittadini europei e l’evoluzione scientifico-tecnologica La scienza e le persone: effetti e paure La scienza e le persone: effetti e paure FOCUS: i cittadini europei e l’evoluzione scientifico-tecnologica 57
V % Frequentemente preoccupati V % Qualche volta preoccupati Fig. 2.14 | Indice di insicurezza legato all’evoluzione scientifico tecnologica*
(valori % “Frequentemente” preoccupati al netto dei non rispondenti)

Paesi Bassi
… renda la vita troppo veloce Media 5 Paesi
25 42
Paesi Bassi
… ci faccia perdere contatto con la natura
Germania
25 40 *Indice di insicurezza legato
all’evoluzione scientifico
Regno Unito
… faccia passare in secondo piano la fede tecnologica: persone che si
sono dette “frequentemente”
16 30 Francia
preoccupate per almeno una fra
le sei questioni:
… faccia diminuire i posti di lavoro Italia
a) renda la vita troppo veloce;
20 39 b) ci faccia perdere contatto con
la natura;
… sia usato da altri Paesi o da terroristi per sviluppare nuove armi c) faccia passare in secondo
valori %
24 44 piano la fede; “Frequentemente”
d) faccia diminuire i posti di preoccupati al netto
… possa avere effetti negativi sull’ambiente lavoro; dei non rispondenti
e) sia usato da altri Paesi o da
24 46
terroristi per sviluppare nuove
armi;
f) possa avere effetti negativi 53
sull’ambiente.
Fonte: Osservatorio Europeo sulla Sicurezza, sondaggio Demos & Pi per Fondazione Unipolis, maggio 2021
58
(N. Casi: 5.081)

49

Al fine di condensare in una mi- vati, con i Paesi Bassi (57%) e consapevolezza dei possibili Fonte: Osservatorio Europeo sulla 61
sura sintetica le informazioni la Francia (58%) appena sopra contraccolpi ad esse collegate. Sicurezza, sondaggio Demos & Pi
contenute negli indicatori di la media. L’insicurezza legata al L’insicurezza deriva, tuttavia, per Fondazione Unipolis, maggio 57
insicurezza appena passati in progresso scientifico mostra anche da sentimenti di “sospet- 2021 (N. Casi: 5.081)
rassegna, è stato costruito un quindi un profilo composito che to” – o quantomeno di dubbio – 56
indice basato sulla percentuale non può essere fatto coincidere rispetto alle elaborazioni della
di persone che si dicono (fre- con i settori più marginali della scienza: con la sola eccezione
quentemente) preoccupate su popolazione. Non a caso, essa della Francia, essa tende infatti
almeno una delle sottostanti tende ad associarsi, in tutti i a crescere fra coloro che espri-
dimensioni (Fig. 2.14). Esso si Paesi, al livello di informazione mono delle riserve in merito alle
attesta, nel totale dei Paesi
considerati, al 56%, toccando il
valore più elevato in Germania
scientifica (dichiarata): in altre
parole, le persone più attente
alle scoperte della scienza, con
teorie scientifiche ufficiali, op-
pure manifestano una apertura
di credito nei confronti di teorie
Fabio Bordignon
(61%). Sono per converso Re-
gno Unito (49%) e Italia (53%)
a far segnare i valori meno ele-
un ventaglio più ricco di fonti
di informazioni, sembrano an-
che maturare una maggiore
e attori alternativi.
Martina Di Pierdomenico

58 FOCUS: i cittadini europei e l’evoluzione scientifico-tecnologica La scienza e le persone: effetti e paure La scienza e le persone: effetti e paure FOCUS: i cittadini europei e l’evoluzione scientifico-tecnologica 59
XIII Rapporto sulla sicurezza e l’insicurezza sociale in Italia e in Europa

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