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Itoalirsmecndgu
I cattolici rientrano Nel 1.919 nasce il PARTITO POPOLARE ITALIANO
nella vita politica italiana Nel suo programma ci sono:
• radicale riforma agraria
• sistema elettorale proporzionale
(in sostituzione dell’uninominale)
• estensione del voto alle donne
• maggiore autonomia locale e regionale
Il PARTITO SOCIALISTA
ha 2 correnti La corrente RIFORMISTA
• Favorevole alla collaborazione con la parte
progressista della borghesia
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UNITÀ2
fonda il quotidiano “Il Popolo d’Italia” (1.914)
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• È apertamente favorevole alla partecipazione dell’Italia alla guerra
• Di ritorno dal fronte critica la debolezza del governo
Raduna intorno a sé alcuni simpatizzanti (nazionalisti, ex combattenti,
sindacalisti rivoluzionari, giovani della media borghesia)
Aspetti fondamentali:
– Nazionalismo
– Esaltazione dell’azione individuale e della violenza
– Ostilità sia verso le classi abbienti sia verso i socialisti
– Antiparlamentarismo
– Volontà di imporre il proprio modo diretto e violento
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• La Dalmazia non è annessa all’Italia
(per non violare il principio di nazionalità)
L’Italia avanza pretese sulla città di Fiume
11 settembre 1.919
Il poeta Gabriele D’Annunzio parte alla testa
di un gruppo di volontari e di uffciali e soldati per occupare Fiume
Instaura un governo provvisorio
Proclama l’annessione all’Italia
Il governo italiano non assume nessuna posizione
UNITÀ2
entrano per la prima volta
in Parlamento
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UNITÀ2
Riunite in federazioni
– Fanno scioperi e boicottaggi
– Chiedono aumenti del salario e stabilità
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Al Sud prevale il latifondo
• I contadini occupano i terreni incolti
• Chiedono ridistribuzione delle terre
21 gennaio 1.921
L’estrema sinistra del Partito socialista si stacca
e fonda il PARTITO COMUNISTA ITALIANO
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• assalgono le cooperative e le leghe operaie, le sedi dei partiti
e dei giornali socialisti
Governo e istituzioni locali non reagiscono per fermare le violenze
RISULTATI:
• Liberali 43,9%
• Socialisti 23% È impossibile formare un governo autorevole e stabile
• Popolari 20,2% Cade il ministero Giolitti
• Fascisti 8,4%
• Comunisti 2,9%
UNITÀ2
• Mussolini capo incontrastato
− Ancora disponibile a ricorrere alla violenza
− Inizia a sfruttare i mezzi legali del Parlamento
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UNITÀ2
Mussolini ha l’incarico di formare un nuovo governo
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Mussolini forma un GOVERNO DI COALIZIONE:
nomina anche 3 liberali, 2 democratici sociali, 2 popolari,
2 esponenti delle forze armate, 1 indipendente
POLITICA ECONOMICA
L’Italia è già in fase di espansione economica
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VOLUME 3
Mussolini vuole la maggioranza alla Camera
modifca la legge elettorale:
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Le elezioni si svolgono in un clima
di intimidazioni e brogli elettorali
UNITÀ2
Proclama un regime autoritario
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UNITÀ2
al partito fascista
• È istituito il Tribunale speciale per la difesa
dello Stato (le sentenze sono immediate e inappellabili)
DITTATURA
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• Sono introdotti il confno e la pena di morte
• È soppressa ogni libertà di opinione e di stampa
PROPAGANDA FASCISTA
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VOLUME 3
Mussolini sa usare con abilità e spregiudicatezza gli strumenti della propaganda
STAMPA
Fascistizzazione dei giornali
Veline: comunicazioni dal governo ai prefetti per i giornali
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Indicano quali notizie pubblicare, i titoli e il tipo di commento
RADIO
Potente mezzo di persuasione e diffusione dell’ideologia
CINEMA
Produzione di documentari e cinegiornali
− Esaltano le imprese del duce e i successi dell’Italia fascista
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FORZE ANTIFASCISTE
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• Tra gli oppositori ci sono anche socialisti e liberali
(Gobetti, Salvemini)
TRATTATO:
• La religione cattolica è l’unica religione dello Stato
• Il papa ha piena sovranità sul nuovo Stato della Città del Vaticano (neutrale
e inviolabile)
• Il papa riconosce il regno d’Italia con Roma capitale
• Lo Stato italiano riconosce alla Santa Sede una forte somma di denaro come
indennizzo dei territori persi
CONCORDATO:
• Lo Stato garantisce alla Chiesa l’esercizio del potere spirituale e del culto
• I sacerdoti sono esonerati dal servizio militare
• Si introduce l’insegnamento della religione nelle scuole
• Si riconoscono gli effetti civili al matrimonio religioso
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Organizzazione sociale in CORPORAZIONI
sono organi dello Stato fascista CARTA DEL LAVORO
riuniscono datori di lavoro e
lavoratori
controllano le forze produttive
Collaborazione forzata fra classi sociali
(opposta alla lotta di classe socialista)
Obiettivo sono gli interessi nazionali
(della politica economica e sociale del regime)
Non c’è libera espressione degli associati
UNITÀ2
Rivalutazione della LIRA per:
− Difendere il paese dal rischio infazione genera scompensi
− Ridurre i costi delle materie prime importate
Scarsità di moneta circolante
Limitata richiesta di merci
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AUTARCHIA
Per raggiungere l’autosuffcienza economica
LAVORI PUBBLICI
• Migliorare le condizioni di vita della popolazione
• Garantire l’impiego di disoccupati
• Modernizzare il paese
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POLITICA INTERNAZIONALE
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Revisione dei trattati di pace considerati ingiusti
In Europa si contrappongono
2ª fase (1.926-1.935) stati liberaldemocratici e regimi totalitari
Inasprimento dei rapporti internazionali In questa fase Mussolini si allea con Francia
e Inghilterra perché teme la Germania
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LEGGI RAZZIALI
Nate per separare italiani ed etiopi
si allargano poi agli ebrei
Divieto di:
− matrimonio con italiani
− possedere aziende, attività commerciali, beni immobili
(entro certi limiti)
− prestare servizio nelle forze armate,
nell’amministrazione statale e parastatale
Forti limitazioni a svolgere lavori e professioni
(comunque da svolgere con altre persone di razza ebraica)
− Divieto di svolgere attività di notaio e giornalista
o funzioni di pubblico uffciale
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