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#005

Copertina
CHARLES BURNS – ANTEPRIMA X’ED OUT 32

Visioni
MOTORE! CIAK! (CONTAMIN)AZIONE! 06
PETER GREENAWAY – LA MORTE DEL CINEMA E IL TRIONFO DELLA NUOVA NARRAZIONE 08
FALSO MOVIMENTO 09
THE DARK SIDE OF FAIRYTALES: CAPPUCCETTO ROSSO (SANGUE) 10

Arte
JOSHUA HOFFINE 12
RETRADOS PINTADOS 14
I VORTICISTI - ARTISTI RIBELLI A LONDRA E NEW YORK 18
TAMARA DE LEMPICKA - LA REGINA DEL MODERNO 20

Life
SPIRITO A PEZZI 22
MODA - NEXT GENERATION 24
SOCIAL MEDIA - WORK IN PROGRESS 28

Libri
LA LINEA SCURA DI CHARLES BURNES 30
CARATTERI MOBILI - COLLISIONE DI MONDI NARRATIVI 40
ROCK STARS DON’T DRESS FOR THE WEATHER 43
AEREI DI CARTA 44

Musica
IL FUTURISMO, CHIAVE DI VOLTA DEL CONTEMPORANEO 47
PUSH UP – SOSTIENI L’ETICHETTA 48
LET’S GO SURFING - L’INDIEPOP SBARCA A NEW YORK 56
THE PAINS OF BEING PURE AT HEART - INTERVISTA 59
DISFUNZIONI MUSICALI 62

Hi-Tech
L.A. NOIR – IL DETECTIVE STORY SI TINGE DI NERO 64
Editoriale cultura popolare ha dato in eredità alla generazione
di questi anni ’10 sta comunque portando un risultato
acclarato: annientare la coscienza civile, omologare
Abusata, deteriorata, mistificata e perennemente il pensiero comune, ripiegare sulle ovvietà di un
invocata, la contaminazione è ormai elemento passato ormai tramontato.
inscindibile dalla poiesi artistica, ultimo baluardo di
interesse prima della resa incondizionata per totale Ecco dunque che il recupero di movimenti artistici
sfinimento del fruitore/consumatore. del primo novecento appare ancora una risposta
attualissima su quel che serve per operare una
L’incessante rincorsa alla next big thing anestetizza rivoluzione del pensiero creativo, ma anche
i modalioli più irreprensibili, dando l’apparenza come necessario sprone a tutta quella schiera di
che tutto cambi alla velocità della luce affinché intellettuali onanisti ed incapaci di opporre alcuna
nulla nel nostro Paese possa realmente mutare in resistenza dai loro tristi boudoir.
alcun modo. Operare oggi nel campo della cultura
nazionale significa assistere ad un’imperante Accanto a tutto questo, c’è ancora un manipolo di
operazione di necrofilia, compiaciuto amarcord artisti che prova a distinguersi operando in contesti
fintamente rassicurante con cui annientare le deboli inediti, senza l’inutile smania di mantenere una
istanze rinnovatrici che le nuove leve provano a far millantata purezza stilistica bensì nutrendosi di
circolare attraverso media digitali ed organizzazioni scenari alternativi che suggeriscano nuove ipotesi
carbonare. Volgere lo sguardo a quanto di peggio la creative. Ecco dunque che le possibilità procurate
dai nuovi media si rivelano sostanziale occasione
di contaminazione e straordinario acceleratore di
scambi. Proprio l’estro nell’innovazione è il comune
denominatore degli articoli di questo numero, non
solo nei momenti di pura esaltazione dell’intreccio
di stili, ma anche quando viene provocatoriamente
adottata quale sprone nella proposta di percorsi

4 inediti. Una resistenza estrema all’ordinario, un atto


di lotta contro l’uniformità dilagante.

Michele Casella
A sinistra: David Bomberg, Fanghi (1914)
Olio su tela, Tate (Londra)

Sotto: Blast No. 1: Review Of The Great English


Vortex, 20 giugno, 1914. copertina disegnata da
Wyndham Lewis. Rivista pubblicata da John Lane.
The Poetry Collection Of The University Libraries,
University At Buffalo

REDAZIONE POOL
Michele Casella Direttore Responsabile Registrazione n. 31 del 08/09/2009, presso il
Vincenzo Recchia Creative Director Tribunale di Bari
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Giancarlo Berardi Visual Designer Cercaci su Facebook, Twitter, Myspace, Issuu.
Annarita Cellamare, Gianna Colamaria Redattrici
Vincenzo Pietrogiovanni Caporedattore cinema PUBBLICITÀ
Daniele Raspanti Caporedattore hi-tech Imood
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Simona Merra, Stefano Milella, Alessandra Recchia, e 33, appaiono foto che sono state erroneamente
Beppe Recchia, Laura Rizzo, Davide Rufini, Veronica non accreditate. Ci scusiamo con l’autore Giovanni
Satalino, Mimma Schirosi. Durante.

FOTOGRAFI
Gennnaro Navarra, Daniele Raspanti

STAMPATO PRESSO
Sedit – Servizi Editoriali
Motore!
Contaminare. Contaminarsi. Sembrano queste le sorti
dell’arte, non solo contemporanea. E tale situazione
risulta ancora più evidente se si guarda al cinema,

Ciak!
che tra le arti è la più giovane, nonostante abbia
ormai già da qualche anno superato il secolo di vita.
D’altronde il cinema è sin dalla sua nascita un corpo

(Contamin)
ibrido, aggregato, contaminato dunque. I progressi
tecnologici cui giunsero l’ottica, la fotografia e la
meccanica verso la fine del XIX secolo permisero di

Azione!
mettere a punto le prime macchine che catturavano le
immagini in movimento.

La commistione fra le È vero, le prime immagini cinematografiche erano


assai realistiche, quasi documentaristiche (si pensi

arti visive attraverso all’uscita degli operai dalle officine Lumière) ma dopo
pochissimo tempo il cinema sembrò ricucire i suoi

l’ibridazione del cinema legami stretti con la lanterna magica, sua madre
legittima. Provate a recuperare i film di inizio secolo,
come quelli di – solo per citare il più famoso dei registi
dell’epoca – George Méliès, che prima di iniziare a
fare cinema aveva studiato dal celebre illusionista
inglese Maskelyne, e vi ritroverete immediatamente
davanti a spettacoli di vera e propria magia. Sfruttando
di Vincenzo Pietrogiovanni il montaggio, le sovrimpressioni di immagini, le
dissolvenze, era possibile far sparire personaggi,
mozzare loro la testa oppure vederli camminare
decapitati. Tutto ciò generava un grande stupore negli
Visioni spettatori. Era il cinema dell’illusionismo.

Poi si passò al cinema di narrazione, in cui il plot


prese il sopravvento sulle immagini e sul loro

6 potere incantatore. Il cinema incontra la letteratura.


Altra ibridazione. Ma in quel periodo, grazie
all’approssimarsi al cinema di artisti e pittori, arrivò
come un fiume in piena una grossa carica vitale ed
avanguardistica. La sequenza topica, paradigmatica,
del taglio dell’occhio de Un Chien Andalu di Luis
Bunuel e Salvador Dalì è sufficiente di per sé a
riflettere l’importanza di tale nuova ibridazione del
cinema. Che il cinema fosse in qualche modo figlio
non solo della fotografia ma che avesse progenitori
anche nella pittura è un dato di fatto facilmente
comprensibile se si considera la vicenda della
“famiglia” dei Renoir: Auguste, pittore, tra i più puttana pronta ad unirsi carnalmente con chiunque. E
autorevoli esponenti dell’Impressionismo, e suo probabilmente la più importante fonte di salvezza del
figlio Jean, uno dei mastri del cinema, autore di film cinema risiede proprio in questo suo modo di essere.
considerati dei capolavori come La grande illusione, La purezza, d’altronde, non è di questo mondo. Allora
in cui Jean Gabin e Eric von Stroheim ci donano una tanto vale fare di necessità virtù.
tra le più belle lezioni di recitazione della storia del
cinema. Dalla metà degli anni Ottanta, molti film hanno
subito il fascino del videoclip, un genere che è stato
Cercare di illustrare tutti i punti di contatto tra incoronato grazie ai canali televisivi musicali (sì, Mtv!).
il cinema e le altri arti, ovvero tutti i momenti di Hong-Kong Express, capolavoro del cineasta Wong
contaminazione è opera assai faticosa che ha Kar-wai, è un esempio di come la commistione tra
impegnato centinaia di studiosi per decine di anni. linguaggi visivi possa portare nuova linfa alle strutture
È però utile sottolineare che il cinema è un’arte filmiche e al modo di narrare per immagini.
fluida, che certamente ha conosciuto momenti di Ci sono stati, inoltre, videomaker che si sono affermati
cristallizzazioni, irrigidimenti, sclerosi e, a dire dei prima nel campo dei videoclip musicali per poi
critici odierni, anche di vere e proprie necrosi, ma che approdare al cinema. Gli esempi, noti anche al grande
in qualche modo è sempre riuscita a reinventarsi, a pubblico, certo non mancano: Spike Jonze e Michel
sgusciare via dal pantano, a cambiare la muta come Gondry, innanzitutto. Nuovamente, è stata una pura e
solo i serpenti sono in grado di fare. semplice contaminazione di generi ad aver permesso
al cinema di ritrovare uno slancio che ai più sembrava
Tra il 1957 ed il 1984, Stan Brakhage ha prodotto impossibile.
decine di film seminali per intere generazioni di Quando l’arte cinematografica si trova a dialogare
filmmaker e videoartisti, i quali hanno trovato grande con altre espressioni artistiche, con altri linguaggi o
ispirazione nelle immagini di queste pellicole graffiate formati, il risultato non è mai scontato. Ad entrare in
e colorate a mano, gesti quasi a-cinematografici ballo sono, spesso, le strutture basilari delle teorie
o pre-cinematografici attraverso i quali Brakhage filmiche e della sintassi che investono il rapporto tra
cercava di fissare il movimento degli occhi e ogni il film ed il pubblico, il modo con cui esso percepisce
altra esperienza correlata all’attività ottica. l’esperienza cinematografica.
Avanguardia, si dirà, ancora una volta avanguardia. Per questo abbiamo scelto un artista che più di altri
Ma quello che colpisce maggiormente, rileggendo ha sondato i limiti del cinema, spesso oltrepassandoli
la storia del cinema, è la sua incredibile voglia di in maniera irreparabile: Peter Grenaway.
imbastardirsi, soprattutto attraverso le intrusioni Sappiate farvi contaminare, dunque. Perché così
nel cinema di ciò che cinema non è, che si tratti come accade da sempre nel cinema, non vi resta altra
di altre arti o scienze varie non importa. Il cinema chance.
mostra questo suo carattere un po’ strano, quasi da
Peter
Fra i pochissimi autori intestatari di una poetica
autenticamente innovatrice, costantemente alla
ricerca di nuove forme espressive, con i suoi lavori

Greeanway
Peter Greenaway ha tenacemente cercato di staccarsi
della dittatura della sceneggiatura, dall’imposizione
del testo sull’immagine. Consapevole dei limiti in
cui il cinema è stato costretto nell’ultimo secolo

La Morte Del Cinema – con registi che sfruttano in maniera pedissequa


uno stilema abusato perfino dai fratelli Lumière –

E Il Trionfo Della Greenaway ha utilizzato lo schermo di proiezione


come base di un montaggio multiforme, in cui

Nuova Narrazione accostare linguaggi differenti e liberare l’occhio


dalle gabbie della narrazione stantia. Partito dalla
pittura e poi arrivato al cinema come espediente
per mostrare le proprie abilità coi dipinti, il maestro
“Non so quali siano i progetti futuri inglese è l’emblema della contaminazione artistica,
sia quando scardina il testo shakespeariano de La
di Tarantino, Oliver Stone o Moretti Tempesta trasponendo in immagine la corporeità
della parola, sia quando si cimenta con l’inferno
ma sono sicuro che continueranno dantesco in una visione multimediale ante litteram;
sia quando spazia nelle costruzioni cerebrali de Il
ad illustrare testi e a proporre Ventre Dell’Architetto, sia quando gioca con lettere e
numeri ne Lo Zoo Di Venere ed in Giochi Nell’Acqua. Si
prodotti assolutamente tediosi” arriva poi ai suoi veri capolavori, I Racconti del Cuscino
ed il progetto Tulse Luper. Con il primo, Greenaway
Peter Greenaway utilizza lo schermo come strumento essenziale di
racconto, incrociando visioni e suggestioni, ampliando
le possibilità dell’occhio, spingendosi nella meta-
narrazione e soprattutto utilizzando il cinema per
realizzare un appassionato, sensuale, corporeo,
di Michele Casella mortale elogio della scrittura. Con la saga di Tulse
Luper si va ancora oltre, poichè è proprio il concept
del progetto a vedere più media affiancati gli uni agli
altri; dvd, cd-rom, siti internet, lungometraggi, serie
Visioni tv e libri servono ora per rivelare la storia di un uomo
attraverso le sue valigie. Al centro di tutto, l’uranio,
emblema delle inquietudini della storia moderna ma
anche simbolo numerico sulla tavola degli elementi.

8 Un’opera ambiziosa e visivamente impressionante, in


cui una fotografia d’eccezione si intreccia al vero gusto
per l’affabulazione, ma anche un punto di ripartenza
per il recente lavoro di installazioni che Greenaway sta
portando il giro per il mondo.
SUBMARINE POETRY
di Richard Ayoade di L. Chang-Dong
UK/USA Sud Corea

Oliver Tate è un ragazzo di 15 anni che affronta Dopo le ottime prove degli anni passati con una
l’inverno di Swansea, in Galles, avvolto dal suo duffle interessate serie di lungometraggi (Green Fish 1996;
coat scuro. Un po’ strambo agli occhi del mondo che lo Peppermint Candy 2000; Oasis 2002; Secret Sunshine
circonda, Oliver filtra la realtà a modo suo e trascorre 2007), Lee Chang-dong (scrittore, sceneggiatore, ex
la sua età di passaggio come un sottomarino. Ma ha ministro della cultura nonchè regista pluripremiato)
due obiettivi: il primo, cercare di ricomporre la crisi arriva in Italia con la sua nuova pellicola.
che ha investito la vita matrimoniale dei suoi genitori; POETRY, best script a Cannes, è la storia di Mi-Ja,
il secondo, perdere la verginità prima di compiere 16 attiva 66enne: fa la badante, convive col nipote di 16
anni con la sua compagna di scuola, Jordana Bevan. e con le sue colpe. La scoperta della malattia e della
Tratto dall’omonimo romanzo del 2008 di Joe poesia le dona la disposizione inconscia per estraniarsi
Duntorne, questa commedia dalle venature dalla sofferenza e maturare scoprendo la bellezza
drammatiche si sta rivelando come uno dei migliori insita nelle cose, mentre la memoria muta la facoltà di
film inglesi degli ultimi anni. nominarle.
Opera prima di Richard Ayoade (1977), autore ed attore L’ottima prova degli attori scruta le pulsioni umane
britannico già noto per le sue esperienze televisive senza pietà, evitando trappole di patetismo, mentre
(The It Crowd) e teatrali (Garth Marenghi’s Netherhead), lo spettatore può arricchirsi di nuove sfumature
avvicinatosi alla regia attraverso l’esperienza feconda dialogando con le emozioni del suo vissuto personale;
dei videoclip - suoi sono proprio diversi video degli ma se coglie le immagini con mente preconcetta, non
Arctic Monkeys e dei Last Shadow Puppets di Alex godrà i dettagli, passivo come il recipiente di pop-corn
Turner che firma 6 brani della colonna sonora. di cui non avrà avuto coscienza di cibarsi in due ore,
Con la produzione esecutiva di Ben Stiller, Submarine perché lo stile ellittico richiede immedesimazione, le
segna un’ulteriore brillante tappa della “neonata” inquadrature sono significanti, l’analisi sociale supera
Warp Film, divisione cinema della mitica etichetta i rapporti uomo-donna-malattia-felicità. Il naturalismo
musicale: la pellicola di Ayoade, infatti, ha incassato gestuale fonde sintesi neorealista e processo creativo:
elogi in quattro importantissimi festival per le mostra l’embrione poetico, non dimostra.
produzioni indie, ovvero Sundance, Toronto, Londra
e Berlino. Mica male. Che sia nato davvero il Wes Domizio DiNicolantonio
Anderson inglese, come qualcuno sostiene? Non ci

Falso
resta che attendere.

Vincenzo Pietrogiovanni

Movi-
mento
The Dark
Spesso sono stati riportati su pellicola
cinematografica, fedelmente o quasi, racconti e fiabe
della nostra infanzia. Per alcuni di questi si è creato il

Side Of
caso socio-culturale, in certi casi fanatismo – si veda il
fenomeno Alice in Wonderland, uscito al cinema diretto
da Tim Burton per Disney, piuttosto atteso ed alquanto

Fairytales:
anticipato da una serie di produzioni di moda, shooting
fotografici a tema, tran-tran sui vari social network –
per altri no. Probabilmente perché poco accattivanti

Cappuccetto
nel tema e nei personaggi, o forse pubblicizzati non a
dovere.

Rosso
Questo è il caso di Red Riding Hood, nella traduzione
italiana Cappuccetto Rosso Sangue, film diretto da
Catherine Hardwick , la stessa regista del primo

(Sangue)
capitolo della saga di Twilight. Del film si sta parlando
poco, c’è poca attenzione nei confronti della sua uscita.
Cosa riconducibile probabilmente all’idea generale che
si ha della storia, ovvero una favoletta esclusivamente
per bimbi, una storia da raccontar loro prima di andare
di Annarita Cellamare a dormire. Ebbene, il film (forse) farà cambiare idea.

“Liberamente” ispirato alla fiaba di Charles Perrault,


che tutti abbiamo ascoltato infinite volte durante la
Visioni nostra infanzia, questa rivisitazione alquanto gotica
ha ben poco della storia originale. Cappuccetto rosso
è Valerie, una ragazza contesa fra due uomini: Peter,
giovane outsider del villaggio, di cui lei è innamorata,

10 ed Henry, benestante e facoltoso promesso sposo


di Valerie. Nonostante il matrimonio fosse già
organizzato, i due amanti decidono di fuggire, non
volendo rinunciare al
Nuova canzone
dei Fever Ray per
Cappuccetto Rosso
Sangue

I Fever Ray hanno


scritto e prodotto una
canzone, non ancora
titolata, appositamente
per la colonna sonora
del film e già inserita
nel trailer ufficiale.
Il duo svedese veste
perfettamente la
parte, ed il pezzo, in
linea con l’impronta
ed il sound unico che
ha caratterizzato il
loro primo album,
rievoca naturalmente
i paesaggi gotici e
oscuri del film.
Karin ha comunque
smentito ufficialmente
sul sito feverray.com
le voci che la vedevano
protagonista di un
cameo nel film.

loro amore, ma la morte della sorella di Valerie, per


mano di un lupo mannaro che si aggira nella foresta
intorno al loro villaggio, mette in serie difficoltà il loro
piano. Per molti anni, infatti, gli abitanti del villaggio
hanno tenuto “sotto controllo” la bestia, offrendogli
ogni mese in sacrificio un animale. Ma la grande luna
rossa ha cambiato tutto: la posta in gioco si alza e il
lupo pretende in sacrificio una vita umana. È a questo
punto che gli abitanti del villaggio, in preda al panico
e alla disperazione, ingaggiano Padre Solomon, un
celebre prete cacciatore di lupi mannari, in modo
tale da aiutarli a liberarsi della bestia.  Il padre porta
ulteriore scompiglio, in quanto rivela agli abitanti che
il lupo, durante il giorno, assume sembianze umane e
che quindi potrebbe essere chiunque nel villaggio. E
Valerie sospetta che il lupo mannaro possa essere una
persona a lei vicina, cara. privilegiato di merchandising globale (si veda l’exploit
Il risultato è quello di una storia generalmente horror, commerciale di Twilight, cash machine per vampiri
a tratti romantica, che conserva pochi elementi dell’establishment assetati delle liquidità degli
dell’originale fiaba: il quasi onnipresente cappuccetto adolescenti) mentre in altri raggiungono eccellenti
rosso indossato dalla protagonista, la presenza di vette di video-making. Un esempio su tutti, il video
un lupo e di un cacciatore nonché la figura di una degli Health girato da Eric Wareheim per il brano We
nonna (interpretata da Julie Christie) tutt’altro che Are Water, un angosciante rivisitazione di Cappuccetto
malata. Il tutto incorniciato in un’ambientazione Rosso in cui lo splatter della clip si incrocia ad
decisamente dark, elemento ormai abusato nel una fotografia fulminante e ad un impatto visivo
cinema d’intrattenimento degli ultimi anni fino ad decisamente superbo. Red Riding Hood possiede molti
essere diventato un tratto glamour per il mondo punti di contatto con la saga di vampiri – dal triangolo
cinematografico. Una mistificazione fantasy che dal amoroso ai lupi mannari, per arrivare alla forte
mondo cyberpunk ha oggi raggiunto l’immaginario impronta della regista – ma ambisce a porsi come
collettivo fino ad assumere una nuova veste di stravolgimento post-moderno di un’idea classica,
ostentazione in celluloide. Visioni da incubo patinato, quella legata al racconto per ragazzi ed alle sue
che in alcuni casi si propongono come strumento affascinanti paure ambientate nel mondo della notte.
Arte

12
Joshua
Con una lunga serie di mostri che sbucano sotto il
letto o dentro un armadio – mummie, cadaveri, clown
e licantropi –
­ Hoffine trae linfa vitale dall’inconscio

Hoffine
infantile traducendo letteralmente nella fotografia
paure dimenticate. Egli pone l’osservatore nella
condizione psicologica necessaria per immergersi
completamente nell’istante immortalato, pronto a
domandarsi quale sarebbe la propria reazione se
ciò che sta guardando non fosse una mera illusione
bensì una condizione reale. L’osservatore verrà quindi

Incubi in catapultato nei suoi incubi di bambino, stabilendo


un contatto empatico con il proprio inconscio grazie

celluloide anche agli innumerevole elementi di connessione con


il passato presenti sulla scena.

e riflessi di La scelta dei soggetti si inserisce, quindi, in un

realtà

più ampio progetto: quello di attrarre non solo
presentando personaggi tipici dell’immaginario
collettivo, ma soprattutto stabilendo una fitta rete di
incroci subliminali sia tra le varie opere, che tra queste
e lo stesso pubblico. Lo scopo di Hoffine è di dare vita,
diAlessandra Fossanova forma e senso a quell’inquietudine che ritiene insita
negli animi, puro riflesso di paura.

Istanti di paura, ecco cosa sono gli scatti del Forte è l’illusione, secondo l’artista, di riuscire a tenere
fotografo americano Joshua Hoffine. I piccoli questi mostri chiusi in uno schermo, tra le pagine di
set fotografici ricreano scenari spettrali da un libro o nei sogni, facendo finta di niente quando
casa degli orrori e dimensioni oniriche in cui la s’incontrano per strada, quando si sfoglia un giornale,
variazione cromatica e la plasticità delle pose quando ci si guarda allo specchio. Tuttavia la sua arte
dei soggetti giocano un ruolo fondamentale non va considerata come una condizione esistenziale
nell’impatto con il pubblico. Ciò che c’è nel necessaria, bensì come un’ammissione di umanità,
backstage è un gruppo di amici che si presta uno specchio che riflette la nostra appartenenza ad
volentieri ai capricci di questo eccentrico un mondo instabile e precario, costruito da esistenze
artista, che non utilizza effetti speciali per incerte. Hoffine sottolinea con i suoi scatti che “i mostri
i suoi lavori se non macchine per il fumo e sono tutt’intorno a noi” e che le certezze in questo
trucchi, e che coinvolge nei suoi scatti perfino mondo, dove purezza ed innocenza sono vittime di
componenti della propria famiglia. continui attacchi, sono più che deludenti.
Re-
tratos
Pinta-
dos
La storia della fotografia
brasiliana incontra
la pittura in una serie di inediti scat-
ti della collezione di Titus Riedl.
di Valeria Giampietro

Retratos Pintados è il titolo di un libro assolutamente


Arte imperdibile per gli appassionati del genere. Edito
da Titus Riedl e Martin Parr - che ne ha curato
l’introduzione - e pubblicato da Nazraeli Press nel
2010, il libro è disponibile presso la Yossi Milo Gallery

14 di New York.

www.yossimilo.com
Nelle zone rurali del nord-est del Brasile, dalla fine non solo. La possibilità di non essere più considerata
dell’800 all’ultima decade del ‘900, era fortemente un prodotto meccanico, una copia servile della realtà
diffusa nelle case la tradizione di esporre fotografie ma un veicolo irrazionale e sanguigno capace di
che illustravano ritratti dipinti a mano. Ritratti di descrivere la dinamica di una sensazione.
famiglia, riflessi di una percezione mesta, spesso
tragica, del decadimento fisico. Tra il rigore e I Retratos Pintados («ritratti dipinti») sono la prova
la tradizione, il ricordo e la feroce necessità di tangibile di questo (dis)ordine creativo. Titus Riedl,
sublimarlo, regnava il bianco e nero e la fedele ricercatore accademico, si interessa alla fotografia
trascrizione fisionomica dei soggetti ritratti. Secondo vernacolare brasiliana e inizia a documentare la
i canoni della ritrattistica di tipo ottocentesco, memoria culturale del paese dove ha vissuto per
l’arte fotografica, intesa nella sua autonomia di quindici anni. È il 1998 e nel corso di una sua ricerca
linguaggio, doveva restare esclusivamente fotografica. sul memento mori (ritratto dei morti) nel nord-est
“È solo a questa condizione assoluta”, scriveva lo brasiliano viene a conoscenza dei ritratti dipinti.
storico dell’arte Armando Albert, “che essa può Fotografie, originariamente in bianco e nero, affidate
essere ammessa come arte. Essa non deve cercare di dalle famiglie delle zone rurali a commercianti
imitare nè il pastello, nè lo sfumino, nè la matita, nè di strada, i bonequeiros, privi di alcun tipo di
l’acquerello. È necessario che resti una fotografia e conoscenza sul processo di lavorazione pittorica
cioè una cosa che non si può ottenere che con mezzi a cui le foto sarebbero state sottoposte. Diretti
visibilmente fotografici”. Poi tutto cambiò. La ricerca verso le grandi città, gli intermediari viaggiavano
artistica del Novecento ci insegnò a sconvolgere per settimane fino alla consegna del materiale
i consacrati miti della fotografia-documento, a fotografico ai puxadores (addetti all’ingrandimento
superare i limiti della veridicità nel campo della delle foto) e ai pittori. Questi ultimi lavoravano alle
rappresentazione, a proporre una lettura del reale fotografie in uffici-laboratori nascosti nel retro degli
in chiave luministica, più intima e drammatica edifici. Non avevano indirizzo e rappresentavano
dei personaggi ritratti. Il crollo della fiducia un’intera economia informale. Sfruttando i lavaggi
nell’imitazione del vero naturale concesse alla con colori ad olio ed altre tipiche tecniche regionali,
fotografia il privilegio di godere di dignità estetica, e gli artigiani locali praticavano atti di manipolazione
sulle foto incredibilmente unici ed esemplari. Come
spettatori di un film muto, gli artigiani si aprivano al
visibile, all’immaginazione. Regalavano ai soggetti
ritratti prestigio sociale, cravatte e beni di lusso,
ai bambini abiti d’avorio e agli anziani lisciavano le
rughe. Al semplice contatto visivo il colore assume
forza poetica e intimità. Stabilisce la recondita
connessione tra l’incessante lavorio della morte,
intenta a consumare anche il più romantico idillio
familiare, la disperazione di una perdita e la sua
negazione.

Questa connessione si lega all’ «incorporeità»


dell’immagine, alla sua iconizzazione o
santificazione. Prendiamo Mark Rothko. Egli nutriva
un’idea romanticamente disperata del colore. Le
sue varianti cromatiche vivevano di contrasti, di
tensioni drammatiche. Poi la depressione gli impedì
di lavorare e morì suicida, tagliandosi i polsi nella
cucina del suo studio di New York. Rothko ripeteva
che esisteva una distanza ideale per osservare i
suoi dipinti: 45 centimetri. La distanza ideale, sì. Per
sentirsi totalmente inglobati e assorbiti dai colori. È
probabile che i Retratos Pintados, in qualche modo,
attraverso l’utilizzo spirituale del colore, mirassero
a questo. Ad allontanarsi dalla realtà, creando
una distanza «ideale», manipolandone l’immagine
discernibile, e ad ampliare la visione delle cose, Retratos Pintados
migliorandola. Al ritrarre il malessere di una società Unique hand-colored Gelatin Silver Prints
che espelle la sofferenza e che rifiuta l’idea di morte. Courtesy Yossi Milo Gallery, New York
I Vor-
Nello stagnante immobilismo della cultura
contemporanea – quotidianamente smossa da
effimere suggestioni di lanci promozionali, da
recensioni lusinghiere realizzate alla velocità di un

ticisti
copy/paste e da memorabili pubblicazioni pronte al
più repentino degli oblii – il recupero di movimenti
storici provenienti dall’avanguardia del primo ‘900 ci
riempie la testa di un turbine di idee dotate ancora di
reale forza espressiva.

Artisti ribelli La mostra di Venezia sui vorticisti, ospitata dalla


Collezione Museo Peggy Guggenheim e curata da

a Londra Mark Antliff, ostenta ancora quell’urgenza espressiva


figlia di due elementi catalizzanti: le tensioni

e New York
estetiche di inizio secolo e le accese conflittualità
della prima guerra mondiale, entrambe foriere di
una mutazione genetica che colpisce con vivacità
ed impatto deflagrante le istanze innovatrici di una
nuova schiera di artisti. Così, mentre la Francia
sviluppa un rivoluzionario senso visuale che trova nel
di Mario Fava cubismo uno sguardo ultra-prospettico, l’Italia apre le
porte alla cinetica ed alla sfrontatezza del futurismo,
infierendo con vigore sulle matrici culturali ormai
obsolete e predisponendosi con entusiasmo verso
Arte un avvenire ricco di prospettive. In un panorama
tanto instabile e stimolante, l’Inghilterra prima e
gli Stati Uniti poi si approcciano all’arte mutuando
le forme dell’era meccanica e declinandole in

18 maniera personale ed inedita, dando forma a


visioni avveniristiche o semplicemente astraendo le
immagini del contemporaneo. Questo entusiasmante
cambio di direzione ha dato vita alle oltre 100 opere
Edward Wadsworth
Rotterdam, 1914
Xilografia

Collezione
George Eastman House,
Rochester, NY
Courtesy of George Eastman
House, International Museum
of Photography and Film

Alcune sale espositive della


mostra I Vorticisti:
artisti ribelli a Londra e New
York, 1914-1918.
Collezione Peggy Guggenheim,
29 gennaio – 15 maggio, 2011
Foto Andrea Sarti/CAST1466

esposte nel capoluogo veneto, fra le quali è possibile è grazie ai suoi scatti che possiamo ammirare le
ammirare le tele di Lawrence Atkinson, David fotoincisioni di due protagonisti indiscussi di questo
Bomberg, Wyndham Lewis e Dorothy Shakespear. periodo: Ezra Pound e Wyndham Lewis. Il primo
Si tratta di quadri che risentono direttamente può essere considerato il teorico del movimento
dell’esperienza artistica europea, sui quali entrano in nonché l’ideatore del nome “vorticismo”, termine
collisione architetture visionarie e linee intersecanti, coniato alla fine del 1913 per descrivere l’energia
colori piatti e prospettive illusorie. che queste opere erano destinate a suscitare nella
scena londinese. Il secondo autodefinitosi leader di
Accanto ad essi assumono particolare rilievo le questa compagine artistica, ma soprattutto fondatore
xilografie di Edward Wadsworth, che anticipano della memorabile rivista Blast, le cui pagine possono
con grande efficacia gli stilemi grafici delle decadi essere considerate il vero manifesto del vorticismo
successive e creando intarsi geometrici in cui caos grazie ad un’eccezionale opera di contaminazione
e regolarità coesistono in uno schema di grande creativa. La parte finale della mostra si chiude con le
stabilità formale. Sono poi le sculture di Jacob foto realizzate da Coburn, un compendio di ingenuità
Epstein (in particolare Martello Penumatico) a tecnica dotata di un intrigante fascino caleidoscopico,
colpire il visitatore per la modernità delle forme, quasi il corrispettivo visivo di quel che Russolo
archetipo cyborg cooptato perfino dall’immaginario cercava di realizzare nella musica futurista.
pop di un recente passato e direttamente ispirato
dalle straordinarie opere sul movimento e sulle
sollecitazioni muscolari di Boccioni. Fondamentali si
rivelano anche le fotografie di Alvin Langdon Coburn,
sia nei ritratti che nelle stravaganti sperimentazioni;
Tamara
De
Lempicka
La regina
del moderno
Emancipazione Le sale del Complesso Monumentale del Vittoriano a
Roma accolgono fino al 10 luglio 2011 una delle più

femminile, eleganza corpose retrospettive mai realizzate su Tamara De


Lempicka (1898-1980), artista polacca emblema della

e trasgressività nelle modernità e riconosciuta icona dell’Art Déco, autrice


di quella geniale rappresentazione della società

opere dell’artista mondana che ha caratterizzato gli anni tra le due


guerre. La curatrice, Gioia Mori, ha raccolto novanta

simbolo dei folli anni dipinti e trenta disegni insieme a cinquanta fotografie
d´epoca che presentano la De Lempicka come una

Venti diva del cinema anni Trenta, cui si aggiungono dipinti


di pittori polacchi che l’artista ebbe occasione di
frequentare tra Parigi, Polonia e Stati Uniti. Diverse le
opere mai esposte in Italia, tra le quali l’eccezionale
prestito di cinque dipinti della collezione di Jack
Nicholson e un dipinto, Portrait de Madame P. del 1923,
finora considerato perduto e noto solo attraverso una
vecchia fotografia in bianco e nero.

di Giovanna Lenoci Moderna, stravagante, eroica, anticonformista,


complessa, provocatoria, cocainomane,
dichiaratamente bisessuale e con tre matrimoni
all’attivo. Tutto ciò che è stato detto su di lei ha
Arte incrementato il mito di una delle regine del Novecento.
La fascinosa De Lempicka ha creato immagini
simbolo dei “ruggenti” anni Venti e Trenta di cui lei
stessa è diventata la più brillante interprete. Tamara

20 De Lempicka è pseudonimo di Tamara Gorska,


giovanissima sposa del russo Tadeusz Lempicki da cui
l’originale pseudonimo (la sostituzione della vocale
finale è il primo manifesto del suo essere icona della
01. Il telefono II (1930) 02. La bella Rafaëla (1927)
Olio su tavola, 34,9 x 26,9 cm Olio su tela, 63 x 90
©1980 TAH © Sir Tim Rice
©Tamara Art Heritage ©Tamara Art Heritage

libertà femminile). Visse per più di ottant’anni tra la riviste; amava vestirsi in modo elegante, guidava
Russia, Parigi e l’Italia per poi approdare negli Stati una fiammante automobile sportiva (celebre il suo
Uniti e concludere la propria esistenza in Messico; Autoritratto in Bugatti Verde del 1925) e frequentava
proprio in questo Paese, per sua volontà, le ceneri i locali più in voga di Parigi. La moda e il design
vennero disperse sul vulcano nei pressi di Città del erano dunque parte integrante della sua arte e della
Messico, che l’artista scorgeva dalla finestra della sua vita. Era solita dire: “Io la moda non la seguo,
propria casa. la faccio”. I colori accesi e sempre ben definiti,
restituiscono immagini patinate molto vicine ai toni
Gli anni Venti e Trenta rappresentano il momento delle fotografie di moda. Labbra vermiglie e capelli
di massima creatività, quello in cui le opere create come trucioli, abiti eleganti, gioielli sfavillanti e
divengono immediatamente il documento più fedele sicurezza da vendere, sono le caratteristiche essenziali
dello spirito del tempo. Riconducibile al monumentale delle donne dipinte da Tamara De Lempicka, testimone
geometrismo Déco in pittura, il suo stile resta piuttosto consapevole di una stagione speciale.
originale in quanto unisce linguaggi figurativi di
varie correnti come il futurismo, il cubismo russo Tamara De Lempicka è stata un’anticipatrice
e francese, il realismo e il classicismo italiano. Le sia nell’arte sia nella vita, amante della bella
sue opere ritraggono i simboli della modernità e del vita, trasgressiva, libera, artista di grandissime
“nuovo” che avanza come il telefono, i grattacieli, le potenzialità, personaggio fuori dagli schemi usuali
auto di lusso ma soprattutto le donne, personaggi e femminista ante litteram. Quello che resta a noi,
dell’alta società, amici, amazzoni (sinonimo a quel attraverso i suoi quadri è un’immagine di raffinatezza
tempo di lesbiche), amanti, prostitute e fascinose e seduzione, la figura di una donna dallo sguardo
modelle. I tratti sono marcati, i volumi ingigantiti, sicuro e di sfida che ha attraversato il XX secolo con la
l’espressione dello sguardo delle donne raffigurate potenza degna di un’amazzone. Un’artista chiaramente
è sognante; i corpi nudi, solidi e monumentali quasi ambigua, senza dubbio libera, di sicuro un mito.
fossero sculture, risultano sensuali e pieni di erotismo
e pare vogliano fuoriuscire dalle grandi tele spesso a
dimensione umana. Tamara de Lempicka - La regina del moderno
In mostra fino al 10 luglio 2011
L’artista polacca seppe capire l’importanza dei mezzi Roma, Complesso del Vittoriano, Ala Brasini
di comunicazione, ed infatti disegnava anche per Dal Lunedì al Giovedì: 9.30-19.30 Venerdì e Sabato:
la pubblicità, realizzando copertine per importanti 9.30-23.30 Domenica: 9.30-20.30
Life

22
In Shylock, scritto e diretto da Roberto Andò e Moni
Ovadia, gli attori recitano la messa in scena della
commedia shakespeariana: Ovadia veste i panni del
regista e Ruggero Cara quelli del produttore. Proprio
così: recitano la messa in scena. Shylock è, infatti,
un’opera metanarrativa, il racconto del racconto
che evidenzia i meccanismi stessi della narrazione,
adattandosi a forme e stilemi oggi abusati.

Il teatro che mette in scena il teatro, il cinema che


recita il cinema, il fumetto che narra il fumetto… Tutte
le opere metanarrative rispondono a una regola che
il giallista catalano Andreu Martin ha ben riassunto
spiegando che, nei suoi gialli di impianto sociale,
ama spostare all’indietro la macchina da presa della
narrazione per riuscire a catturare ambienti sempre
più vasti; a volte, però, non riuscendo a muoversi alla
stessa velocità della carrellata, lo scrittore rimane
imprigionato nel racconto che sta tessendo.

Ne abbiamo viste e lette ormai tantissime di storie che


ragionano su loro stesse. Qualche volta (raramente),
sono gioielli narrativi, come I protagonisti di Robert
Altman, film del 1992, o Animal Man dello scozzese
Grant Morrison, serie a fumetti uscita negli Stati Uniti
tra il 1989 e il 1990. Più spesso sono lavori noiosi.
Proprio come neI caso dello Shylock di Ovadia, il cui
senso profondo è la ricerca dell’intrecciarsi delle
radici dell’antisemitismo attorno al personaggio
del mercante e alle interpretazioni che gli attori nei
secoli hanno dato al suo tragico monologo (“se ci

Spirito
pungete non sanguiniamo, e se ci fate il solletico
non ridiamo?”). Un punto interessante che, volendo,
Ovadia avrebbe potuto affrontare in un articolo, bello e
importante, di 3 o 4 pagine.

a pezzi
Oggi, il postmodernismo, di cui il metaracconto è
filiazione diretta, dovrebbe essere già stato superato
e nessuno dovrebbe più sentire il bisogno di racconti
che indagano sui propri ingranaggi, scoprendone
meccanica e funzionalità. L’unico ambito del pensiero
umano che – ne sono certo – esige, per propria
natura, di essere metanarrativo è la politica. Per
essere buona deve necessariamente essere società
che indaga i meccanismi della società: cosa pubblica
di Paolo Interdonato che mette in luce le proprie strutture interne,
cercando di curarsi, autorigenerarsi e migliorarsi.
sparidinchiostro.wordpress.com
Diventa cattiva, la politica, quando ha pulsioni
narrative, quando si ostina a parlare di amore e
di morte, quando mette in scena l’erotismo o la
Chi abbia visto in teatro Shylock, il Mercante di Venezia destrezza atletica delle carni, quando agisce sesso
in Prova, ha portato a casa un ricordo da conservare e violenza e non per dare loro regole di convivialità e
gelosamente: il corpo, erotico e conturbante, di Lee accettabilità sociale.
Colbert. La cantante e attrice vestiva sul palco i pochi
panni dell’infermiera incaricata di accudire il vecchio In quel momento la partecipazione che i discorsi e
Shylock, interpretato da Shel Shapiro. Di quello le scelte intorno alla società dovrebbero scatenarci
spettacolo, purtroppo, si ricorda poco altro e non si assopisce: diventiamo spettatori, ai bordi di
perché, come insegna Jorge Luis Borges, l’oblio sia la lettoni, ville o caserme, inerti e intenti a scrutare
forma di vendetta migliore, ma, molto più banalmente, morbosamente corpi bellissimi. Carni fredde e
perché quella rappresentazione annoia tantissimo. immote che nulla hanno di erotico e conturbante.
C
Moda:
Next
Generation
Un viaggio ondizionato da
un panorama

all’interno internazionale
in costante

della Gianfrate mutazione, il mondo della moda si trova oggi ad un


fondamentale punto di svolta per coloro che gravitano

Rappresentanze, al suo interno. Sono proprio gli impulsi verso il


cambiamento a suggerire le sfide del prossimo

l’azienda che sta futuro, con un ventaglio di possibilità e stimoli che


spingono i professionisti più avventurosi a trovare

portando lo stile nuove soluzioni e inediti ambiti di azione. Gianfrate


Rappresentanze si colloca sicuramente all’interno di

in una nuova era quel piccolo gruppo di aziende italiane che interpreta
il lavoro creativo in maniera dinamica e rivoluzionaria,

di servizi sviluppando percorsi che intrecciano ricerca e


aggiornamento, strumenti di promozione e idee per
l’interazione sul web. Il nuovo sito, appena pubblicato
all’indirizzo gianfraterappresentanze.it,
presenta infatti un approccio decisamente alternativo
rispetto alle solite vetrine digitali che si ripetono su
di Giuseppe Morea internet; alla completezza della sezione istituzionale

Life

24
viene infatti affiancata un’area dedicata ai servizi logo che sintetizza l’armonia formale di un nucleo
pensati per le aziende del settore, un’efficace risposta unito ma anche il valore dei singoli elementi; un’idea
alle esigenze che la competizione quotidiana presenta di libertà espressiva, di leggerezza nel movimento
agli operatori più accreditati. Gli elementi alla base e di ibridazione del pensiero, cristallizzato nella
delle attività di Gianfrate Rappresentanze si basano sua raffinatezza geometrica ma allo stesso tempo
su principi duraturi ed insostituibili, che affondano animato nella sua predisposizione al cambiamento.
i loro principi nel valore della sartorialità e della La scelta di Gianfrate Rappresentanze di puntare
cura artigianale per i prodotti. La modernità e la sul lavoro di squadra – raggiunto con la creazione
scioltezza di una struttura imprenditoriale giovane di un team altamente professionale e preparato – si
e sempre in movimento si incrociano all’esperienza congiunge ora ad un ampliamento delle soluzioni
delle maestranze ed all’attenta meticolosità dei per sviluppare il business, stimolando l’utilizzo dei
procedimenti di lavoro, costituendo un unicum di nuovi media e incentivando le tante prospettive della
tradizione e modernità. Una passione perfettamente creatività.
interpretata dalle bellissime foto in bianco e nero che
l’artista Gennaro Navarra ha realizzato appositamente
per il sito, compiendo una fondamentale operazione
di ricerca ed unendo l’eleganza del suo stile
all’accuratezza per i dettagli, la bellezza dei paesaggi
ai profondi significati di queste immagini. La ricerca
di simboli che possano raccontare storie e svelare
concetti è anche alla base del dente di leone, il nuovo
(In)Formazione del Organizzazione di
personale addetto alle eventi
vendite
La profonda conoscenza del settore
Elemento di estrema importanza moda e la continua interazione
e di notevole portata innovativa, la con le sollecitazioni culturali
formazione del personale è uno dei contemporanee ha permesso a
servizi in cui Gianfrante Rappresentanze Gianfrate Rappresentanze – grazie ad
investe maggiormente il proprio una stretta collaborazione con agenzie
know-how. È proprio dalla cura del specializzate – di sviluppare una rete di
cliente e delle sue aspettative che rapporti artistici che possono mettere
si deve ripartire per ripensare la in comunicazione diretta questi due
funzione dell’abbigliamento nella vita universi così vicini. L’organizzazione
quotidiana, ed in questo senso il lavoro di eventi, l’allestimento di mostre
del personale all’interno degli store si multimediali e la realizzazione di
rivela essenziale. Non solo, infatti, è festival diventano dunque elementi di
necessario riaffermare il ruolo di queste grande importanza nella comunicazione
figure altamente professionali, ma è delle aziende che gravitano nel tessile,
altrettanto fondamentale analizzare strumenti di esposizione mediatica
ed approfondire le specificità di questo ma soprattutto di sollecitazione di un
lavoro. Gianfrate Rappresentanze offre immaginario moderno e attento alle
dunque un supporto nell’aggiornamento nuove tendenze. Discorso a parte va
professionale, nella spiegazione dei fatto per la partecipazione alle fiere,
materiali e nell’interazione con la per le quali possono essere realizzati
clientela, realizzando anche incontri progetti ad hoc per allestimenti e
in negozio pensati appositamente per personalizzazioni, ma anche per
la presentazione delle collezioni. Uno l’organizzazione di grandi eventi in cui
strumento fondamentale per rispondere far confluire abbigliamento, spettacolo e
alle esigenze di un mercato in profondo visibilità su tutti i media.
cambiamento, in cui il lavoro negli
spazi commerciali deve caratterizzarsi
non solo per competenza ma anche Comunicazione
per impegno nella ricerca e capacità di aziendale
analisi.
La costante presenza sui mezzi di
Interazione con le arti informazione è ormai elemento
irrinunciabile di qualunque strategia
La moda si nutre costantemente di aziendale, tanto più per le imprese che
suggestioni sensoriali, per uno scambio operano nel campo dell’abbigliamento
in perfetta sinergia che finisce per e che hanno la necessità di promuovere
coinvolgere tutti gli aspetti di questo un vero e proprio immaginario
affascinante universo: dalla fase contemporaneo. La realizzazione
creativa a quella promozionale, dalle di campagne pubblicitarie è ormai
scelte commerciali ai riverberi sociali. una minima parte delle necessità
Grazie alla consulenza di esperti ed comunicative dei nostri tempi e lo staff
artisti, Gianfrate Rappresentanze che affianca Gianfrate Rappresentanze
attinge quotidianamente a questi ha la prerogativa di proporre un
immaginari, scegliendo le interazioni più ventaglio di strumenti per agire
innovative, le modalità più suggestive con efficacia sui classici mezzi di
e creando uno scambio efficace con le comunicazione così come sui nuovi
scelte di stile. Visioni, ascolti e letture si media. Social network, blog, collettori
intrecciano in un percorso multimediale di informazioni web e community virtuali
che mescola arte e strategie di vengono costantemente aggiornate sulle
marketing, proponendo soluzioni attività aziendali, in modo da creare un
innovative per rafforzare l’identità delle network di enorme potenza divulgativa e
aziende di settore. Uno studio proiettato di portata innovativa nel marketing.
nel presente per immaginare store che A ciò si deve aggiungere la possibilità
si rivelino sempre inediti ed aggiornati, di realizzare siti che utilizzino i nuovi
vero stimolo per la clientela di questi linguaggi di programmazione, così come
anni ’10. la produzione di video che uniscano gli
elementi imprescindibili del fashion alle
nuove forme di arte multimediale.

Ideazione e
rielaboazione degli gianfrate
spazi espositivi rappresentanze.it
Oggi i negozi di abbigliamento hanno la Un sito di abbigliamento
necessità primaria di rendersi luoghi creato per formare
dotati di un concept unico ed innovativo, ed informare
che suggestioni il cliente e gli comunichi
un’identità ben riconoscibile. A tal fine Con il nuovo sito appena presentato
gli esperti che affiancano Gianfrate online, Gianfrate Rappresentanze
Rappresentanze si occupano non solo di punta particolare attenzione
ideare e allestire nuovi spazi di contatto all’aspetto visuale e alla selezione dei
con la clientela, ma anche di elaborare materiali fotografici, incrementando
una strategia di comunicazione grazie alla la facilità di navigazione e ampliando
quale creare corner dedicati a prodotti decisamente la varietà dei servizi.
culturali ed artistici, realizzare selezioni A ciò si unisce la possibilità di
musicali personalizzate, ideare e produrre interagire con il sito sia per gli utenti
divise per il personale, organizzare eventi del settore che per tutti coloro che
di grande richiamo mediatico. hanno fatto dell’arte il proprio modo
di comunicare con il mondo.
Blog
Il sito di Gianfrate Rappresentanze
presenta inoltre una sezione dedicata
all’informazione e alla promozione della
creatività, nella quale è possibile essere
aggiornati su quel che accade nel mondo
dell’arte e della moda, della cultura e
dell’intrattenimento. Un ampio spazio
viene inoltre riservato alle opere di artisti
affermati ed alle nuove leve emergenti
nel campo della musica, della fotografia,
dell’arte contemporanea e del video-
making. Questa sezione viene curata in
partnership con Pool Magazine, mettendo
in connessione le più interessanti realtà
internazionali con le strutture che
operano con lungimiranza nel settore
moda. Uno strumento essenziale per
creare un‘identità aziendale forte ed
inconfondibile.

Charity
Attraverso un’apposita sezione del sito,
Gianfrate Rappresentanze si propone di
offrire assistenza logistica e finanziaria
alle persone in difficoltà, proponendosi di
andare incontro a coloro che hanno reale
necessità di aiuto dovuto a situazioni di
svantaggio o disagio. Le richieste possono
essere inviate allo staff dell’azienda, in
modo che siano valutate con assoluta
attenzione e riservatezza.
Social Prospettato da anni come l’evento che avrebbe
rivoluzionato il modello di informazione globale,

media:
il completamento del percorso verso il web 2.0 ha
ormai ribaltato i vecchi schemi piramidali della
circolazione dei contenuti. L’accelerazione del flusso

work in
di informazioni e l’incredibile mole di dati ai quali è
quotidianamente possibile arrivare hanno costretto le
redazioni di tutto il mondo a ripensare drasticamente

progress
al loro ruolo di protagoniste mediatiche. Un processo
di progressiva democratizzazione che sta imponendo
nuovi standard nella diffusione delle notizie e che sta
ovviamente influenzando le scelte di pianificazione a
medio termine di un enorme numero di aziende.
In un mondo lavorativo che non ha più il privilegio

Life
“Il web editor,
28 una nuova figura
lavorativa”
Professione Web Editor - Il Master
Con l’affacciarsi sul (Istituto per lo Sviluppo inoltre. coordina e svolge
mercato internazionale della Formazione il ruolo di animatore
di questa particolare Professionale dei nelle di comunità
figura professionale, Lavoratori): il “Content virtuali, impostando il
nasce il nuovo Master Creator” ed il “Virtual funzionamento quotidiano
Post-laurea Professione Community Manager”. delle attività, proponendo
Web Editor, progettato da i temi da affrontare nei
Studiodelta per formare La figura del Web notiziari e nei dibattiti,
professionisti della Editor corrisponde a creando eventi.
comunicazione in grado quella di responsabile Il master, della durata
di progettare, ideare, e ideatore dei contenuti di 600 ore d’aula più
comunicare ed informare editoriali digitali, per 300 ore di stage in
utilizzando in modo i quali definisce le azienda,  si svolgerà a
esaustivo i nuovi media. strategie di impostazione Bari da settembre 2011 a
Il progetto formativo e garantisce il loro settembre 2012.
(patrocinato dll’Ordine continuo aggiornamento.
dei Giornalisti di Puglia Egli partecipa al progetto Per informazioni:
e dal Dipartimento complessivo e alla www.professioneblogger.it
Di Psicologia definizione dei suoi
dell’Università di Bari) obiettivi, alla stesura
trova rispondenza con le del piano editoriale
competenze di ben due e di organizzazione
profili professionali ISFOL redazionale. Il Web Editor,

di poter scegliere le sue fonti di informazione, sono Accade dunque che l’utilizzo di blog per comunicare,
i protagonisti dell’universo digitale a dettare le influenzare e imparare, diventi parte integrante di una
regole della circolazione dei contenuti, strutturando importante strategia marketing, mettendo al centro
reti di interazione che permettono di monitorare dell’azione l’utilizzo consapevole e professionale dei
con estrema precisione target e territorio di social media. Il Communication Manager dunque,
riferimento. È in questo contesto che la figura del grazie alla sue competenze trasversali, diventa una
Web Editor trova rispondenza privilegiata in ambito figura richiestissima nella gestione del rapporto
professionale, divenendo fulcro di un variegato con il pubblico, vero portavoce delle strutture
ventaglio di competenze: dalle conoscenze di imprenditoriali e principale interlocutore per
carattere giornalistico alla comprensione delle clienti e stakeholder. Un opinion leader della nuova
dinamiche editoriali, dalla padronanza dei differenti generazione, interprete delle tendenze culturali
registri di scrittura alla capacità di animare i social ed economiche che stanno modificando alla radice
network, dalla scioltezza nella creazione di contenuti questi primi anni del nuovo millennio.
digitali all’utilizzo delle nuove tecnologie per la
comunicazione. Tutte cognizioni oggi richiestissime
da un numero di aziende in straordinario aumento,
imprese sempre più consapevoli che i media
canonici stanno repentinamente perdendo la vecchia
posizione di predominanza per lasciar spazio ad un
inarrestabile flusso di dati e notizie.
La linea
scura
di
Charles
Burns
di Paolo Interdonato

Libri

30
A
nche quando è in grado di non potrebbe essere più netta. Il suo lavoro si
produrre narrazioni profonde contrappone nettamente alla “linea chiara” tipica di
e complesse, il fumetto è molto fumetto belga e, in particolare, del Tintin di
semplice. Si compone di segni Hergé. La “linea chiara” presenta un approccio alla
su carta, che mescolano parole narrazione che si manifesta in un’enorme pulizia del
e immagini. A volte è a colori, tratto, ma tocca tutti gli elementi della costruzione
ma non necessariamente: della storia. Le caratteristiche di cui fumetti sono
spesso il bianco del foglio e il un segno netto e privo di tratteggi e tessiture, l’uso
nero della china sono più che sufficienti a raccontare di colori privi di sfumature e ombre, il lettering
un mondo in cui il bene e il male si fronteggiano in stampatello minuscolo all’interno di balloon
in una contrapposizione manichea che può essere rettangolari e le sceneggiature particolarmente
assoluta. semplici, che fanno scorrere la narrazione senza
Charles Burns è un maestro del bianco e nero. intoppi ma anche senza faciloneria.
Un autore incredibilmente dotato che ha esordito
nel 1981, su “Raw”, la rivista voluta dall’autore Esemplare per capire cosa possa essere la “linea
di Maus, Art Spiegelman, che ha rivoluzionato chiara” è I Gioielli della Castafiore di Hergé, un
l’idea statunitense di fumetto, gettando le basi racconto di vorticosa complessità in cui il giovane
per la costruzione del mercato del graphic novel e Tintin e il capitano Haddock discutono, si inseguono,
definendo un modo più adulto di leggere fumetti. indagano, ricostruiscono un crimine forse mai
accaduto e cadono dalle scale per 64 pagine
Fin dall’esordio, Burns ha messo in pagina le serratissime, inseguendo con linearità disarmante
ossessioni che avrebbero caratterizzato tutti i suoi la fabula e il susseguirsi logico e cronologico degli
lavori successivi: la mostruosità dell’adolescenza, eventi.
i dolori della crescita, la trasformazione del corpo,
l’impossibilità di capire il mondo. Lo ha fatto X’ed Out, il lavoro più recente di Charles Burns,
affastellando i frantumi di immaginario popolare è un omaggio a quel modo di raccontare. È un
di cui la sua generazione si è nutrita. In questo nuovo episodio di Tintin che dà un senso nuovo
modo, gli economicissimi albi a fumetti seriali, la alla purezza formale di Hergé aggiornandola con
televisione tesa a saturare tutti i momenti conviviali le ossessioni di Burns. Accanto alla meravigliosa
domestici e il cinema di massa visto di preferenza struttura narrativa del libro, il fumettista
nei drive-in sono gli ingredienti di una miscela statunitense ci presente il saggio definitivo
narrativa decisa a raccontare i segreti negati della sull’opera del narratore belga. Attraverso le sue
provincia statunitense. Segreti lontani che tutti i dense ombre di china Burns ha metabolizzato
lettori occidentali sentono come propri. pienamente lo stile del racconto e del disegno di
Hergé. Ora, alleggerendo il buio con colori piatti
Dopo aver centellinato racconti su riviste che possono essere tanto tenui quanto opprimenti,
importantissime, come “Raw”, “Heavy Metal” e ci presenta un nuovo tassello della sua dolorosa
l’italiana “Alter”, Burns raggiunge la piena maturità storia dell’adolescenza, raccontandoci un Tintin,
con Black Hole, lungo fumetto dalla gestazione che si muove su due piani di realtà, devastato dagli
travagliata (una dozzina di anni di lavoro per 350 psicofarmaci.
pagine fitte di inchiostro). Questo straordinario
graphic novel racconta di come la vita di una
comunità possa essere sconvolta da un virus che
si trasmette sessualmente e colpisce solo gli
adolescenti. Questo male è visibile e mostruoso:
trasforma le carni dei ragazzi che già si ritrovano
a dover convivere con i brutti scherzi che gioca
loro un corpo in sviluppo. Gli adolescenti di Black
Hole oltre a sentirsi brutti e inadeguati, vittime
delle incontrollabili trasformazioni della pubertà,
diventano realmente mostruosi, sviluppando
deformità che deturpano visi e corpi.

Guardando la nettezza delle campiture nere e la


quantità dell’inchiostro steso su ogni pagina è facile
percepire quanto Burns sia l’esegeta di uno stile Le due copertine in edizione Nelle pagine seguenti vi
di disegno in cui i toni scuri dominano. Una “linea originale firmate da Hergè e proponiamo un estratto in
scura” la cui distanza stilistica e letteraria dalla Burns. X’ed Out uscirà nelle anteprima dell’opera visionaria
pulizia formale di alcune scuole di fumetto europee librerie italiane il 18 maggio. e caleidoscopica del maestro.
Caratteri
Mobili
Collisione CaratteriMobili è una giovane casa editrice
indipendente nata a Bari nel 2010. Il nome suggerisce

di mondi
elementi in divenire che generano inesplorato senso,
ignote connessioni. Annuncia lavoro di menti, occhi,
mani. Riecheggia l’interscambio culturale generatosi 6

narrativi
secoli fa. Nel XXI secolo, il regno delle parole scritte è
ancora un luogo complesso da conoscere ed esplorare.
I nuovi media accelerano il cambiamento di rotta verso
dispositivi e piattaforme di lettura in metamorfosi
perenne. Chi sceglie di immergersi nel magma
incandescente dell’editoria contemporanea deve essere
di Alessandra Recchia mosso da una forza viscerale, da un’idea che riesca a
superare l’attuale débâcle della conoscenza a favore di
un lauto profitto privo di sostanza.

Libri “CaratteriMobili è innanzitutto un progetto di politica


culturale” racconta l’editore Arcangelo Licinio, “certo,
il libro è una merce, produrre libri significa confrontarsi
con le logiche che dominano la gestione di un’attività

40 imprenditoriale. Ma noi siamo convinti che un libro non


sia solo questo. Azzardando un’immagine iperbolica:
il modo d’essere di un libro è più simile a quello di una
persona che a quello di una qualsiasi altra merce: di
un libro noti in primo luogo l’aspetto sensibile, la sua rimarrebbero chiuse all’interno dell’accademia e lo fa
bellezza, per averci a che fare devi comprenderlo, rivolgendosi non solo ad esperti della materia, ma ad
dialogarci, la relazione che stabilisci con lui comporta un pubblico più vasto.
delle tonalità affettive (siano pure indifferenza o non-
piacere) e nuove possibilità di esperienza”. I CaratteriMobili Arcangelo Licinio, Elena Manzari,
Clara Patella e Grazia Turchino scelgono di celebrare
CaratteriMobili al momento cura l’edizione delle inediti riti ibridatori, multidisciplinari: “i libri sono
collane Formiche Elettriche, Molecole e Questioni di aperture di mondi (belli o brutti), come gli esseri
Storia. Nell’universo digitale si occupa inoltre delle umani”, sostiene Licinio, “per questo, partendo dai
riviste online Biblioteca Husserliana di fenomenologia nostri vissuti (tutti in qualche misura dentro alla filiera
e Uzak di cultura cinematografica. Formiche Elettriche dell’industria editoriale italiana), volevamo fare libri che
è dedicata alle culture pop. Stili urbani, musica, moda, -  nei contenuti, come nella forma - si presentassero
fotografia, comunicazione televisiva si inseriscono nel come aperture di possibilità: di riflessione, certo, ma
discorso pluridisciplinare dei Cultural Studies, campo anche estetiche, tattili”.
che attinge all’antropologia, alla sociologia, ai Gender
e Ethnic Studies, al criticismo letterario, alla storia, Da Marzo 2011 i titoli di CaratteriMobili sono distribuiti
alla psicoanalisi, alle scienze politiche, alla filosofia. in tutta Italia da NdA nei circuiti Feltrinelli, Mondadori,
Molecole ha come punto di partenza la letteratura Librerie Coop, Fastbook, Fnac, Melbookstore, Internet
e si apre alla collisione di mondi narrativi tra i più Book Shop, Arion, Galla 1980, nel circuito delle librerie
disparati, intersecando gli orizzonti del racconto con i Interno 4, ovvero piccole/medie librerie specializzate
linguaggi dell’arte (cinema, musica, pittura, cucina e nei centri storici delle città italiane, nei punti vendita di
tanto altro). Questioni di Storia è una collana diretta da manifestazioni musicali e artistiche, nei centri sociali,
autorevoli storici italiani, divulga ricerche che altrimenti presso associazioni culturali, radio, musei.
LA CITTÀ DEL SESSO VIDEOSOFIA
Dominazioni e prostituzioni Sentieri della filosofia
tra immagine e corpo attraverso la televisione,
intorno alla televisione.
di Leonardo Palmisano
di Valentina De Carlo
strada, dei clienti e dei
“papponi”, dei debiti, Videosofia risponde
della droga, dello a ciascuno di questi
stupro e delle mancate interrogativi indagando
redenzioni. Nel vorticare e ricostruendo gli studi
delle testimonianze filosofici, interrogandosi
La città del sesso è dirette, crude e crudeli, Cosa ha da dire e ha sulla presenza dei
innanzitutto un lavoro senza pregiudizi, prende detto la filosofia sulla filosofi e della filosofia
di inchiesta, nel quale corpo il colore delle televisione? Si può nella televisione e
cinquantacinque voci di strada, in un fare filosofia in TV? decostruendo il giudizio
protagonisti raccontano territorio che è al confine E, ancora, si può fare negativo sulla congruità
le vicende della tra il quotidiano e lo filosofia con la TV, filosofica del mezzo
prostituzione, delle straordinario. trasformando la filosofia televisivo.
escort, delle donne di in una videosofia?

1975 CASTELLI MEDIEVALI


Nonostante Pasolini, e purchè Puglia e Basilicata: dai
Buzzanca non lo sappia, Normanni a Federico II e Carlo
al liceale piacciono le donne I d’Angiò
di Franwz Krauspenhaar di Raffaele Licinio
surreali – l’intolleranza o pieni di misteri,
scolastica, l’estremismo avventure e trabocchetti.
di destra vissuto in Il senso della riedizione
maniera interiorizzata e di questo libro di
al contempo goliardica, Licinio è quello di far
una timidezza che pare comprendere come la
senza via d’uscita – 1975 realtà storica del castello
è anche la fotografia di un meridionale, fulcro di un
Il protagonista del capitale periodo storico, Dietro ogni castello vero e proprio “sistema”
romanzo, un liceale in una metropoli che da medievale ci sono le e metafora del potere, sia
quattordicenne, racconta lì a non molto sarebbe immagini del “castello” altrettanto interessante
un anno per lui cruciale, diventata per tutti la prodotte in secoli della sua immagine
il 1975. Tra episodi “Milano da bere”. estranei al Medioevo: “fantastica”.
grotteschi, comici e quasi castelli gotici, romantici,

I libri di
IL PROSSIMO VILLAGGIO
Racconti e macchine del tempo

Caratteri
di Lorenzo Esposito
declino e mondi smarriti.

Mobili
Trentadue capitoli – di
volta in volta fantastici,
surreali, politici – che
costituiscono l’organismo
di un’unica architettura,
la materia di un unico
Libri romanzo. Trentadue
Racconti popolati microcosmi luminosi,
di angeli e demoni, scritti, fotografati,
lettere spedite da zone filmati in vertiginosa

42 di frontiera, donne e
uomini che resistono
alla logica del caos,
alchimia e in forsennato
romanticismo.

identità ed esilio, città in


Rock
underground ha sviluppato tra l’artista e l’uso della sua
immagine.
La pop star che si interfaccia con il successo

Stars
musicale non può sottrarsi alla visibilità ed agli effetti
dell’esposizione al telemondo:“[…] Nell’atto della
reificazione, quando cioè l’immagine diventa un feticcio,

Don’t
il soggetto al contempo ne gode e se ne raccapriccia, si
ripossiede in uno scambio erotico mortale tra Narciso e
la propria icona”.

Dress
Impiegare l’impronta del proprio “corpo pop” su
stili vestimentari sempre più arditi è strettamente
funzionale alla trasposizione iconografica della

For The
rockstar.

In questo contesto, il dandismo è tecnica dell’abito

Weather
finalizzata non solo al superamento della differenza di
genere tra maschile e femminile, ma soprattutto alla
creazione di un nuovo immaginario attraverso pratiche
di doing gender.
Transformer per elezione, solo per citarne alcuni, sono
Lou Reed, Iggy Pop, David Bowie e Brian Eno.
Le Polaroid di Mapplethorpe e gli scatti di Paul Zone
di Antonello V. Daprile restituiscono in pieno questa eterogeneità stilistica.
Tutto viene fatto per diventare simbolo… per farsi
fissare dalla gente. Icona per eccellenza del genere
New York. 1972 – 1979. Lydia Lunch, Alan Vega, Patti iperfemminile “candito”, in antitesi alla androginia
Smith, Debbie Harry, David Bowie, Arto Lindsay, New punk di Patti Smith, è Debbie Harry, voce dei Blondie e
York Dolls, etc... copertina del libro. Sguardo stupito/allucinato, labbra
In due parole, Underground zone. dischiuse, sensualissime ed ammiccanti. Congelata
Opera ibrida tra saggio e book fotografico, “incisa” per sempre nella sua dagherrotipica essenza, quasi
a quattro mani da Claudia Attimonelli ed Antonella a dire: “I’m a poseur, and I don’t care to make people
Giannone, impreziosita dall’introduzione di Luca de stare” – Sono una poseur, non mi interessa, mi piace
Gennaro e dagli scatti inediti di Paul Zone. farmi fissare dalla gente (x Ray Spex, 1978, I’m a
Immagini e testi che descrivono e analizzano momenti poseur).
della scena musicale underground newyorkese degli
anni Settanta, nella fase di passaggio tra glam rock e
nascita del punk. Underground Zone
Lo schema compositivo adottato dalle autrici risulta Dandy, punk, beautiful people
particolarmente congeniale alla rappresentazione di Claudia Attimonelli e Antonella Giannone
del rapporto privilegiato che in quegli anni la cultura edito da Caratteri Mobili - pp.119
Aerei
di carta

SHANE JONES RICHARD BRAUTIGAN


Io Sono Febbraio Pesca Alla Trota In America
Isbn Edizioni Isbn Edizioni
176 pagine | 13,50 euro 150 pag. | 16,00 euro

Io Sono Febbraio è una favola postmoderna, L’opera più famosa di Brautigan (‘61, ma pubblicata
un’allegoria poetica, un racconto fantastico e un nel ‘67) è una stravagante raccolta di racconti-
romanzo corale allo stesso tempo. La trama si ricordi-nonsense dove il titolo stesso del libro
racconta con poche parole: in un villaggio americano, diventa (quasi) assurdamente il nome con cui
Febbraio decide di non andare via secondo il identificare personaggi, luoghi, oggetti, messaggi
normale alternarsi delle stagioni. Febbraio vieta il propagandistici. Ma questa divertente trovata
volo e rapisce i bambini spalleggiato da preti che stilistica in realtà vuole esprimere il bisogno di
si prodigano a farne rispettare le regole. Febbraio definire con un unico nome un intero immaginario
vive in una casa fuori città insieme alla sua sposa, legato a quell’ideale americano di un eden adamitico
“la ragazza che sapeva di miele e di fumo” e le in cui uomo e natura trovano il loro legame spirituale.
sue orme nella neve cambiano forma. Gli abitanti Come svelato nella postfazione “Brautigan non è un
del villaggio cominciano così ad organizzarsi per rivoluzionario, non incita all’azione, ma osserva, con
combattere Febbraio e cacciarlo una volta per tutte. un misto d’indolenza e nostalgia, la perdita di quel
La scrittura di Shane Jones è surreale e dà voce a rapporto privilegiato con la natura così importante
diversi personaggi che raccontano, ognuno dal suo per l’America e per la sua storia”. Da catalogarlo, più
punto di vista, la vicenda. Febbraio è la depressione, che tra i primi beatnik, tra gli ultimi trascendentalisti.
visto che si cura con l’erba di San Giovanni, ma è
anche l’immobilità del tempo, la crisi creativa e, di Gennaro Azzollini
probabilmente l’incarnazione narrativa dell’autore. Io
sono Febbraio è un libro bellissimo.

di Cristò
VIOLA DI GRADO VICTOR GISCHLER
Settanta Acrilico Trenta Lana Black City. C’era una volta la fine del mondo
Edizioni e/o Newton Pocket
192 pagine | 16,00 euro 320 pagine | 6,90 euro

L’oblò è forzato, il vortice risucchia le vite, sovrasta Lo spirito imprenditoriale americano è sopravvissuto
le canzoni di Björk. Una svista al volante e due ad una comica serie di catastrofi e Joey Armageddon
amanti cadono nella vagina della terra. Lui è padre di ha rimesso in moto la civiltà attorno ad un semplice
Camelia e marito di Livia. principio, il franchise. In ogni sede dello strip club
Il lutto trascina in un destino muto e circolare madre Sassy a Go-Go, il “dollaro Armageddon”, unica
e figlia, che adottano il dizionario degli sguardi in una valuta circolante, può comprare sesso, tabacco,
reclusione sciatta e implosiva. alcool e divertimento. Tra sbornie colossali,
Ma le storie si appostano ovunque ed ecco l’omino cannibali, sparatorie e generatori umani di energia
delle uscite di sicurezza nel giovane cinese, che cura rinnovabile, un ex-assicuratore, una stripper e un
l’anoressia verbale di Camelia svelandole le chiavi cowboy compiono un viaggio epico per la salvezza
degli ideogrammi e cela quella del proprio cuore in dell’umanità.
inverno. Abilissimo nel ricombinare i temi più comuni
Ambientazione inglese in Settanta Acrilico Trenta Lana dell’hard-boiled, dell’horror e della fantascienza,
(ed. e/o, gennaio 2011), tra le strade di una gelida Victor Gischler dimostra nuovamente la sua
Leeds dove è sempre notte a confondere il tempo, familiarità con l’intero immaginario pulp. Il suo stile
che è inutile scandire. asciutto, dinamico e ironico, che ricorda il Lansdale
Trama dalla consistenza di un petalo per l’esordio de La notte del drive-in, fa di Go-Go Girls of the
della ventitreenne Viola Di Grado, che sublima la Apocalypse un must-have per ogni appassionato della
parola nel regime ideografico, oltre la cantilena letteratura di genere.
spensierata dell’alfabeto.
Un trucco nella dedica to someone Else. Ma quale? di Sergio Bruno

di Paola Merico
Fortunato Depero
Musica La grande selvaggia (1917)
Tempera su tela
197x129 cm
Collezione privata

46
Il futurismo, Musica Futurista, ai quali si affianca il bellissimo
volume Nuova Enciclopedia del Futurismo Musicale,

chiave di due pezzi dello stesso puzzle culturale che ha visto


l’Italia imporsi a livello internazionale.

volta del Nelle otto raccolte audio sono dunque racchiuse le

contemporaneo esperienze sonore che hanno caratterizzato l’intero


percorso futurista e che partono proprio dal suo
teorico più utopista, Luigi Russolo. È su di lui che è
necessario soffermarsi per comprendere appieno
il grado di innovazione e suggestione che questa
di Michele Casella musica è stata in grado di creare, una mutazione
espressiva che ha preso corpo negli intonarumori e
che ha avuto dirette ripercussioni sullo sviluppo degli
Pervaso ancora da un’esasperazione provocatoria strumenti elettroacustici. A fianco di Russolo è quindi
che mostra i segni di una straordinaria potenza possibile scoprire una lunga lista di compositori e
immaginifica, il movimento futurista mantiene interpreti per un manifesto artistico di eccezionale
una stretta connessione con le avanguardie potenza sovversiva: primo fra tutti Filippo Tommaso
contemporanee dopo oltre un secolo di sollecitazioni Marinetti, rimasto celebre anche per la sua
e suggestioni. Dal 1909 i percorsi intrapresi da questi carismatica arte declamatoria, per proseguire con
artisti hanno dato vita a soluzioni inedite ed opere Francesco Balilla Pratella, Franco Casavola o col
sorprendenti, rivitalizzando il panorama nazionale ribelle Silvio Mix.
e aprendo altri orizzonti ai protagonisti della nuova
creatività. In un panorama così vitale, dinamico, La velocità, il mito della macchina, il contrasto fra
talvolta contraddittorio ma sempre avventuroso, silenzio e rumore così come la fiducia nel futuro
le forme sonore hanno finora assunto un ruolo sono oggi tematiche che si dimostrano decisamente
secondario rispetto ad un corpus artistico che ha attuali, figlie di una modernità ben lungi dal risolvere
stravolto le molteplici forme della cultura del ‘900. le sue contraddizioni interne. Il movimento futurista e
le sue esperienze musicali ci aiutano a comprendere
A mettere ordine in questa memorabile esperienza lo spirito che anima un reale rinnovamento
uditiva ci pensa oggi Daniele Lombardi, docente di culturale, quella necessità di fare tabula rasa che
pianoforte al conservatorio di Milano ed autore di una rende concrete le idee più affascinanti e astratte.
monumentale opera di critica e catalogazione legata Una lezione di non poco conto in un momento in
alla musica futurista nelle sue forme più eterogenee. cui la musica (e l’arte tutta) deve necessariamente
Sono ben otto, infatti, i cd contenuti nel cofanetto rielaborare il proprio sistema di valori e priorità.
Sospiri In un mercato ormai
privo di riferimenti
e costantemente
quello di premiare
solo la creatività dei
musicisti, bensì di dare

per la
assoggettato alle logiche supporto concreto
imposte dalla grande all’imprenditorialità del
diffusione, operare nel settore, mettendo in palio
mondo delle etichette una borsa di 16.000 euro

musica
indipendenti si rivela un che vada a contribuire
impegno particolarmente alle spese di promozione,
avventuroso. Alla distribuzione e booking
soddisfazione di dar voce del vincitore.
ad artisti che animano
la scena culturale Presentato all’ultima
del nostro tempo si edizione del Meeting

Arriva il primo contrappone la difficoltà


di farsi strada nei
delle Etichette
Indipendenti di Faenza,

contest che meandri della discografia


nazionale, troppo spesso
l’evento è diventato in
breve tempo un vero caso

supporta le etichette affogata dallo strapotere


delle major e dalla miopia
nazionale ed ha raccolto
un’ampia partecipazione

indipendenti dei grandi network


dell’informazione.
Dall’analisi di questo
dai quattro angoli della
penisola. Dopo la fase
di selezione, la giuria
stato delle cose nasce ha annunciato i progetti
Push Up, il contest rivolto sonori che accedono alla
Musica specificamente alle fase conclusiva della
etichette indipendenti manifestazione, per
per un progetto di un finale interamente
valorizzazione degli ambientato nella

48 artisti e del management


nazionale. Per la prima
volta, infatti, lo scopo
splendida cornice di
Bisceglie. Un’occasione
doppia per gli operatori
dell’iniziativa non è musicali, i quali potranno
tuffarsi in una full musicale nazionale, d’autore e sulle modalità
immersion dedicata alla cominciando un percorso di interazione fra SIAE
musica, dialogando di posizionamento e Creative Commons,
con esperti del settore strategico all’interno del per proseguire con le
ed assaporando il tessuto economico legato iniziative del salotto
turismo culturale della all’industria discografica. Push Up, nel quale
cittadina pugliese. “Si Per questa prima saranno ospitati artisti
tratta di un evento di edizione, la città potrà ed operatori. Discorso
particolare rilevanza per vivere un’esperienza di a parte va fatto per la
Bisceglie – afferma il incontro con importanti partnership con Puglia
Sindaco Francesco Carlo realtà italiane, Sounds, l’ente pugliese
Spina – poiché porta la diventando per tre giorni che per questa prima
nostra città alla ribalta il centro di aggregazione edizione coordina un
culturale in un progetto per i più interessanti “Acceleratore Musicale”
che abbraccia l’intera operatori del settore”. grazie a cui i titolari delle
penisola italiana. La etichette indipendenti
prospettiva è quella di Il programma, fittissimo potranno confrontarsi
promuovere Bisceglie di eventi, prevede le con professionisti di
come centro focale di un esibizioni degli otto calibro nazionale.
network di professionisti, finalisti nei giorni 8 e I risultati di questo
supportando le realtà 9 aprile, mentre nella incontro diverranno poi
regionali ed aprendo serata successiva la fulcro di una conferenza
nuove prospettive nella band vincitrice potrà pubblica durante
nostra eterogenea dividere il palco con la terza giornata,
proposta turistica”. gli headliner Marta Sui chiusura perfetta per
Dello stesso tenore Tubi. In parallelo con un evento che vuole
le parole di Vittorio il contest, è prevista intrecciare performance
Fata, Assessore alle inoltre una serie di eventi live, lezioni musicali
Politiche Giovanili: “Con immaginata per riunire libere e propositività
questa manifestazione sia gli appassionati che imprenditoriale.
Bisceglie si fa capofila di i professionisti della
un evento decisamente musica: si parte dalla
inedito per il panorama riflessione sul diritto
Intervista agli
organizzatori
Push Up è frutto di un lavoro partito nel 2010 che ha maggiori difficoltà che si incontrano nel lanciare una
visto un manipolo di associazioni ed enti strutturare band in questo mercato?
un progetto che ha convinto gli operatori musicali di L’industria musicale come ambito d’intervento ha
tutta Italia. Alla guida del gruppo troviamo Giordano dinamiche complesse, di “sistema”, che fanno sì che il
Campalani, Elvis Ceglie e Marco Valente – tre figure buono o cattivo esito di un’uscita dipenda da più fattori
di primo piano del panorama culturale pugliese – che che interagiscono e si influenzano costantemente.
ci raccontano in questa intervista i funzionamenti Il primo passo per aiutare il settore musicale è
di una macchina organizzativa così interessante e preoccuparsi di supportare il processo, nella sua
perfettamente elaborata. interezza, piuttosto che un singolo aspetto del tutto.
Questo è necessario ogni volta che si usa la parola
Push Up è un contest che cambia radicalmente “mercato”, si tratti di artefatti materiali come un
l’approccio con la discografia nazionale; quali risultati frullatore o intellettuali come la pubblicazione di un
vi aspettate di ottenere con questo supporto per le disco.
etichette?
Il primo obiettivo di Push Up, in linea con gli intenti Che tipo di feedback avete avuto dalle label che hanno
di A.N.C.I. e Ministero della Gioventù, è quello di partecipato a questa prima edizione del concorso?
manifestare la centralità di un settore culturale È stato estremamente dolce constatare l’entusiasmo
che attraversa l’Italia a trecentosessanta gradi, e la passione di tante persone che hanno fatto della
indipendentemente dall’età o dalla latitudine. È musica la propria vita. Ogni occasione per confrontarci
questo il nocciolo della questione quando si puntano con i destinatari del concorso ci ha aiutato a capire
i riflettori sulla scena musicale indipendente italiana, qualcosa delle reali esigenze di una piccola etichetta
la cui presenza è spesso ignorata dai principali canali indipendente. Il massimo sarebbe se questo spirito
d’informazione. di collaborazione, fermentando in quel di Bisceglie
durante Push Up, desse vita a nuove possibilità di
Il mondo della musica indipendente è sempre ricco incontro e di confronto fra gli operatori del settore.
di proposte sonore innovative, quali pensate siano le In questo senso è stato molto importante il supporto
di Giordano Sangiorgi del M.E.I. di Faenza, che ci ha
seguito sin dal principio, e la collaborazione di tutte
le strutture associative locali (giovanili e non) che
hanno coadiuvato la direzione nella stesura e nella
promozione del progetto.
Musica
Con Push Up avete avuto l’opportunità di monitorare
lo stato dell’arte della discografia indipendente
nazionale, che idea vi siete fatti? Quale direzione

50 stilistica si sta perseguendo?


La musica italiana ha la melodia nel dna. Non c’è da
Nella pagina
precedente: da
sx Marco Valente,
Giodano Campalani,
Elvis Ceglie

A sinistra:
Marta Sui Tubi

In basso: da sx il
Sindaco di Bisceglie
Fracesco Carlo Spina
e l’Assessore alle
Politiche Giovanili
Vittorio Fata

stupirsi delle differenze tra la musica del bel Paese


e quella anglosassone d’America o di Gran Bretagna.
E questa è un po’ la croce e la delizia della nostra
coscienza musicale collettiva. Ciononostante, nella
vasta varietà di produzioni che si sono candidate per
Push Up si sono distinti alcuni episodi, delle schegge
impazzite, che hanno preso piede da sfumature
del “fare musica” innovative. Ciò che ci è risultato
lampante, ma non avevamo bisogno di conferme in
tal senso, è la grande creatività che si nasconde nelle
piccole scatole preziose della discografia indipendente.
Quanto a qualità, non siamo secondi a nessuno.

10 APRILE
Avete notato delle differenza marcate fra le etichette
del nord, del centro e del sud Italia? In che modo
si può avere una maggiore interazione fra i diversi

MARTA SUI
settori del music business?
La storia recente della musica italiana ha portato
alla ribalta numerosi casi che testimoniano come la

TUBI live
discografia indipendente possa scoprire grandiosi
talenti, dalle pendici delle Alpi alla Sicilia più remota.
Caparezza, Negroamaro, Marta sui Tubi, la nostra
Erica Mou, Vasco Brondi o Violetta Beauregarde, tutte
le differenti espressioni del fare musica “indipendente”
in Italia meritano un ruolo di primo piano tra gli ascolti A pochi giorni già convinto i media
della popolazione. dall’uscita del loro specializzati, creando
Le ataviche difficoltà della discografia nel meridione nuovo album, i Marta un’enorme attenzione
stanno lentamente disciogliendosi nel mare magnum Sui Tubi arrivano a Push su un suono così
delle nuove tecnologie, le quali permettono a Up per presentare il originale e fuori dagli
un’etichetta del Trentino di ascoltare e lavorare con live che li porterà in schemi. Una scelta
una band del profondo Sud, che consente ad un’artista giro per tutta l’Italia e decisamente
che eccelle nel suo genere di andare a cercare che si annuncia come di prim’ordine per
consensi fino alla grande mela. Indubbiamente però il il tour di consacrazione un gruppo che ha
primo sistema per far scorrere nuova linfa nel settore della band. È proprio marchiato a fuoco la
è proprio quello di tornare a comprare dei dischi di la recente prova in musica indipendente
buona musica. Per noi che l’ascoltiamo, per gli altri studio – dal titolo Carne italiana degli anni zero.
che non la seguono, per loro che la producono. Con Gli Occhi – ad aver
Artista: Artista:
MANGIACASSETTE WALKING THE COW
Label: Label:
TROVAROBATO A BUZZ SUPREME

Influenzato da un dal 2002, la musica I Walking the Cow follia, facendo ricorso
mito dell’underground di Mangiacassette nascono a Firenze nel ad un largo impiego
americano come i Joan sviluppa sentimenti 2005, amano i brani di strumenti acustici,
Of Arc e da una leggenda apparentemente non pop e gli arrangiamenti strumenti elettrici e
come Sparklehorse, costruttivi come la bizzarri. Il loro lavoro di intrusioni elettroniche.
Mangiacassette prepara tristezza, la pena de-costruzione sonora Influenzati (fra gli altri)
canzoni lo-fi in lingua d’amore, la malinconia e procede per contrasti da Broadcast, Daniel
italiana per voce, chitarra l’incomprensione. Il suo e miscela folktronica, Johnston, Coco Rosie,
sovradimensionata e motto: il rock’n’roll può noise e weird folk, con Pavement e Pixies,
(di quando in quando) cambiare le persone. un pizzico del suono mostrano una certa
due pezzi di batteria. cinematico di Stelvio avversione per il post
Partito nel 1999 come Cipriani ed Ennio rock.
Hoechst e divenuto Morricone. I loro brani
Notbremse a partire sono stati realizzati
con cura, pignoleria e

Musica

52
Artista: Artista:
MARCO PANETTA JOLAURLO
Label: Label:
CINICODISINCANTO IRMA

Marco Panetta nasce ciò che non si conosce Nel 2001 gli Jolaurlo che rievocano quella
artisticamente nel di sé, ciò di cui si ha risiedono in Puglia, luogo techno pop degli esordi
2002, quando fonda paura. La scrittura va di in cui nascono e da cui si come Divo, Ultravox,
la Marcosbanda, con pari passo con la storia spostano per trapiantarsi Erasure, Soft cell. I testi
cui inizia un cammino biografica dell’autore che a Bologna. raccontano un mondo
florido di premi e trasforma, riscrivendo Il nuovo album Meccanica di sessualità, di alcool e
riconoscimenti che da in musica, la sua e Natura, previsto per droga, di disagio sociale,
subito sottolineano la esperienza personale di l’inizio della primavera di voglia di vivere, di
qualità dei messaggi paura e convivenza con ed edito da Irma Records, amore e libertà.
dell’autore. Nel 2010 gli attacchi di panico. sarà frutto di un sound
il gruppo si scioglie prettamente elettronico
e Marco comincia a che miscela una forte
comporre Il Mostro, un esperienza rock e punk-
progetto elaborato in wave in quello che ora
un concept album il cui si può definire new rave,
tema è la parte oscura, electro-punk, con tratti
Artista: Artista:
GIRL WITH THE GUN MADRE
Label: Label:
LOBELLO MINUS HABENS

I Girl With The Gun Girl With The Gun ha Madre nasce nel 2007, ed d’autore, visual, grafica
sono Matilde Davoli e come punto di partenza è un progetto, uno spazio e contemporaneità sono
Populous; lei ha alle il folk, il jazz e la musica ed un esperimento. parte integrante del
spalle anni di chitarre cinematica. Una band di Un luogo in cui Ugo progetto assieme ad uno
elettriche e soavi grande raffinatezza, con De Crescenzo e Luca spiccato interesse per la
vocalizzi nell’indie-pop lo sguardo rivolto agli Lezziero provano a poesia e la parola pura.
band Studiodavoli, lui Stati Uniti e la sensibilità fondere molte cose
continua a condurre le legata all’Europa di insieme: canzone,
sue sperimentazioni qualche decennio fa. suono, video, grafica e
elettroniche con la cult poesia. Un suono che
label berlinese Morr è frutto di una ricerca
Music. Insieme danno elettroacustica in cui
vita a un progetto che interagiscono loop e
azzera i loro trascorsi. pianoforte, percussioni
e bassi. Canzone

Musica

54
Artista: Artista:
NOBRAINO ESMEN
Label: Label:
MARTELABEL GREEN FOG

Dopo una la prima demo Dopo la pubblicazione Gli eSMEN sono una rock sonori di chitarra e
autoprodotta del 2004, del loro nuovo disco NO band genovese, formatasi tastiere e una solida
i Nobraino partono USA! NO UK!, nel gennaio nel 2007 come naturale sezione ritmica, sono
con la loro avventura 2010 i Nobraino vincono sviluppo di un progetto le caratteristiche più
discografica che sforna il sondaggio di XL Nuova solista di Fabrizio Gelli. I evidenti della band, alla
Pressapochismi nel Musica Italiana come riferimenti musicali più quale sono riconosciute
2006 e Nobraino Live al miglior gruppo dell’anno. evidenti sono da ricercare ottime qualità nel
Vidia Club nel 2008. Nei nel cantautorato e nel songwriting ed un sound
due anni successivi i rock anglo-americano, decisamente personale.
Nobraino suonano per anche se le influenze dei
oltre 200 date e vincono componenti della band
premi e riconoscimenti sono le più svariate. La
importanti come voce calda, la ricerca
DemoRai e il premio accurata di suoni ed
band rivelazione il generoso utilizzo di
dell’anno al MArteLive. effettistica, gli intrecci
Let’s Go
Surfing!
L’indiepop sbarca
a New York

“To be poor in New York was humiliating,


a little, but to be young – to be young was
divine. If you’d had more money than they
had that year, you’d simply have grown old
faster” (Keith Gessen, “All The Sad Young
Literary Men”)
di Beppe Recchia

Musica

56
Sono passati venticinque anni da quando il le città più europee degli Stati Uniti hanno sempre
settimanale britannico New Musical Express guardato con un misto di affetto e nostalgia a una
coniava inconsapevolmente l’espressione “C86” Londra idealizzata e forse mai esistita, oppure, con
che, da scarno titolo per una cassetta che metteva quel gusto un po’ cinico di chi osserva il susseguirsi
insieme una manciata di gruppi di guitar pop di belle delle mode musicali, che dopo aver saccheggiato la
speranze, sarebbe divenuto simbolo di un vero e new wave dei primi ’80 con Strokes e Interpol, il passo
proprio movimento prima e – usato nella variante successivo non poteva essere che quello di reinventare
meno criptica di indiepop – di vera e propria attitudine gli Smiths e i suoni dell’underground indipendente
ed identità stilistica poi. Che quel movimento della metà degli anni ’80.
abbia lasciato il segno è testimoniato non solo dal
reverenziale omaggio che a quel nastro continua Eppure ci sono una serie di segnali che raccontano
a farsi (qualche tempo fa ne è stata realizzata una non dell’ennesima macchinazione dell’industria
versione tributo chiamata CD86), ma ancor più dal discografica ma di un vero e proprio circolo di artisti
numero di band che al pop cristallino dei primi Primal e musicisti. Le collaborazioni incrociate si sprecano,
Scream o alle serenate slabbrate dei Wedding Present e chiunque abbia assistito all’edizione del 2009
continuano ad ispirarsi. del Primavera Sound festival di Barcellona avrà
notato il sostegno reciproco ai bordi del palco. A
Se fino ad oggi tuttavia l’indiepop è stato patrimonio questo va aggiunto che l’indiepop della Grande Mela
tipicamente europeo – edito da etichette di allora come condivide molti dei fattori ispiratori del movimento
Sarah Records e di oggi come Fortuna Pop!, o ancora originario. In primo luogo, la reazione da un lato
dalla svedese Labrador o dalla spagnola Acuarela – allo strapotere dell’hip-hop e dall’altro al pop
nel giro degli ultimi due anni la sua rinascita sembra ultralucido e commerciale che da anni domina le
affidata a un manipolo di giovani newyorkesi le cui classifiche di vendita ne fanno un fenomeno insieme
band hanno nomi fortemente adolescenziali come tremendamente rivoluzionario e conservatore,
The Pains of Being Pure At Heart o Vivian Girls. Si che partendo dall’assorbire e liberarsi delle ultime
potrebbe dire senza eccessiva sorpresa che in fondo vestigia del più grigio e monocorde post-punk, ritrova
l’ispirazione della melodia nelle chitarre più robuste. loro effervescenza e universali nel loro quasi imberbe
Né va trascurato il contesto storico e sociale nel romanticismo, ed oggi pronti fare il salto verso il
quale questa nuova musica cresce, reduce da anni di grande pubblico con un secondo lavoro che amplifica
ineguaglianze e di impoverimento progressivo della ed elettrizza la loro sensibilità.
gestione Bush jnr., trovando una propria dimensione
politica nella fuga da ogni ideologizzazione e nel riparo Dietro di questi, si muovono già nuovi protagonisti,
in una intimità tutta individuale. come Beach Fossils, Minks (entrambi sull’etichetta di
Sniper, la Captured Tracks), The Depreciation Guild ed
Se queste le premesse, diverse sono invece le i talentuosi Violens, che in un video “apocrifo” apparso
declinazioni di questo comune sentire. Da una parte su Youtube fanno cantare la loro Already Over dal
c’è chi si affida maggiormente all’elettricità come George Michael di Careless Whisper. E il corto circuito
Blank Dogs, dietro il quale si cela la ricerca melodica musicale/culturale è perfettamente compiuto.
e paranoica di Mike Sniper, alchimista di chitarre e
synth sempre dai toni assai scuri rigurgitati in una Discografia selezionata
successione di sprazzi pop di vivace malinconia, e
come i Crystal Stilts, il cui nobile classicismo traccia The Pains Of Being Pure At Heart – s/t (2009,
con agilità la linea che lega il garage rock all’indiepop, Slumberland); Belong (2011, Slumberland)
i Velvet Underground ai Pastels. Dall’altra c’è invece
la grezza esuberanza delle Vivian Girls, cui, complice Vivian Girls – Share The Joy (2011, Polyvinyl)
una dichiarata carenza tecnica, piace sporcare
melodie semplicissime con battute pestone ed assoli The Drums – The Drums (2010, Moshi Moshi)
grezzi, come avevano già fatto gli scozzesi Vaselines;
ed ancora la contagiosa semplicità di The Drums, Beach Fossils – (2010 Captured Tracks)
i primi ad arrivare ad un successo di massa grazie
allo spensierato fischiettare di Let’s Go Surfing. Star Crystal Stilts – Alight Of Night (2009, Angular)
del lotto sono sicuramente The Pains Of Being Pure
At Heart, il cui album di debutto ha avuto il pregio di Blank Dogs – Under And Under (2009, In the Red)
suonare già come una raccolta di singoli perfetti nella
The Pains Of Belong non include i due singoli Higher Than The
Stars e Say No To Love. C’è un qualche motivo

Being Pure At particolare?


C’è differenza tra scrivere un album e realizzare una

Heart raccolta di singoli. Nonostante la gioia che il singolo


da 3 minuti e mezzo può darti, abbiamo voluto

Intervista con Kip affrontare Belong tenendo a mente come sarebbe


stato il suo ascolto per intero e cercando di dare un

Berman senso alla sequenza delle canzoni. C’è comunque un


vantaggio: piuttosto che aspettare 2 anni, abbiamo
avuto la possibilità di continuare a suonare dal
di Beppe Recchia vivo e al contempo pubblicare nuovo materiale con
una certa regolarità. Credo che sia una soluzione
allettante anche per chi ci segue; ricordo come
da ragazzino mi piaceva scoprire qualcosa di
Il vostro album di debutto è stato uno dei successi nuovo delle mie band preferite scorrendo l’ordine
del 2009. C’è stata qualche pressione nello scrivere e alfabetico in un negozio di dischi, fosse anche
registrare il secondo disco? solo una b-side, senza il peso dell’aspettativa (o
Sin dall’inizio abbiamo cercato di scrivere le migliori semplicemente l’attesa) di un intero album.
canzoni possibili e di registrarle al meglio. Ma
suppongo che la maggiore esperienza in studio da un Avete recentemente dichiarato di amare tanto i
lato e l’ingresso in formazione di Kurt Feldman alla Pastels quanto gli Smashing Pumpkins. È questa la
batteria abbiano permesso di concentrarci di più sulla musica con cui siete cresciuti?
scrittura. Ed io mi sono potuto liberare della drum È vero che si fa più bella figura a citare band
machine; come programmatore sono un disastro! dell’underground – e di certo ho amato molto
Siamo entrati in studio solo quando pienamente indiepop scozzese e svedese - ma non ha senso
soddisfatti dei pezzi che avevamo a disposizione, far finta di essere stati diversi da tutti gli altri
cercando poi di trarre il massimo dalle registrazioni. adolescenti americani. Gruppi come Weezer,
Nirvana, Smashing Pumpkins e Sonic Youth sono Uno dei pregi dei Pains of being Pure At Heart è
stati una base di partenza per esplorare il rock e il la capacità di scrivere pezzi di presa immediata.
pop. Crescendo, ho capito che i miei gruppi preferiti Immaginate di dover compilare una scaletta con
sono quasi tutti originari di Glasgow (The Pastels, quelle che a vostro giudizio sono le canzoni pop
Teenage Fanclub, Orange Juice, The Vaselines, perfette.
Belle and Sebastian, ecc.), ma ho passato tanto Eccola! Outer Limits Recordings – Julie; Ash – Girl
tempo ad ascoltare e riascoltare dischi come The From Mars; The Left Bank – She May Call You Up
Bends dei Radiohead, 1977 degli Ash, Siamese Tonight; The Clientele – Saturday; Velocity Girl –
Dream degli Smashing Pumpkins, Pinkerton dei Forgotten Favorite; The Sundays – Here’s Where the
Weezer e Nevermind dei Nirvana. E onestamente, li Story Ends; House of Love – Christine; Strawberry
amo ancora molto. Switchblade – Since Yesterday; The Wake – Crush the
Flowers; Rocketship – I Love You the Way I Used to Do;
Visti un paio di anni fa al Primavera Sound Festival The Pastels – Comin’ Through; Smashing Pumpkins –
di Barcellona, sembravate già più adatti alle arene 1979; O.M.D. – She’s Leaving.
che ai club, e Belong ne è conferma. Possiamo
parlare di indiepop da stadio? New York ha assistito recentemente ad un’esplosione
C’è una vera emozione a suonare per tante di gruppi che suonano indie pop. Volete consigliarci
persone, ed il Primavera è stata un’esperienza qualche nome?
particolare non solo perché era la nostra prima C’è ottima musica in tutto il mondo e senza aver
volta ma anche perché, sebbene abbia un numero bisogno di una grande città a far da cassa di
impressionante di spettatori, resta un festival del risonanza, ma come appassionato di musica, mi
circuito underground. Se ne avessimo la possibilità, sento fortunato a vivere a New York ed avere la
non diremmo di no a suonare nei grandi stadi, possibilità di vedere tanti buoni gruppi così spesso.
ma ci divertiamo allo stesso modo anche davanti Posso fare i nomi di Murder Mystery, Minks, Big
a cento persone. Trovo sciocco voler rimanere a Troubles, Crystal Stilts, Beach Fossils, Young Friends,
tutti i costi una band di nicchia ma certamente non The Hairs, Vivian Girls, My Teenage Stride, Hooray for
voglio dimenticare il piacere del contatto fisico con Earth. Ma potrei andare avanti davvero a lungo…
il pubblico.
a sinistra
i Pains Of Being Pure At
Heart

sotto
la copertina di Belong

The Pains
Of Being Pure At Heart
Belong Slumberland Records/Self
di Michele Casella

Sintesi perfetta di tipici di questo genere, Division. Appassionato


un’intera generazione dai feedback in stile My e felicemente melodico,
d’ascolti indipendenti, Bloody Valentine alla Belong si concede
i Pains Of Being Pure psichedelia dei Primal a continui climax
At Heart arrivano al Scream, dai rumorismi emotivi, per un guitar-
secondo album come dei Jesus & Mary pop confezionato in
una delle maggiori Chain alla malinconia maniera mirabile in cui
attese del 2011, anello poetica degli Smiths. un’esaltante elettricità
di congiunzione fra Una band newyorchese si incrocia con una
l’alternative degli anni che suona come la sezione ritmica regolare
’90 e la scena scozzese migliore formazione ed equilibrata. Senza
orbitante attorno a britannica, soprattutto in dubbio uno degli album
Pastels e Delgados. brani come My Terrible che segnerà questa
La matrice pop resta Friend e The Body in nuova stagione di ascolti
dunque il fulcro su cui cui risulta evidente e di esibizioni dal vivo.
far ruotare gli elementi l’impronta dei Joy
Di-
ARCHITECTURE IN
HELSINKI
Moment Bends

sfun-
(V2)
Voto: 8/10
Dopo un silenzio di
quattro anni, il quarto
lavoro della band di

zioni
Melbourne è insieme una
conferma e una sorpresa.
La conferma è quella di
un gruppo felicemente Cut Copy, gli AIH mettono
instabile nella propria in pista in quaranta minuti

Mu-
cifra stilistica, così che il loro album più coeso, e
Moment Bends mette anche quando strizzano
da parte l’elettro-twee l’occhio alla paccottiglia
del fortunato In Case We sonora anni ’80 (Yr Go
Die ed il massimalismo To ruba a piene mani le

sica-
pop di Places Like These, tastiere e l’andamento di
virando verso un fresco Last Christmas) si rivelano
rimaneggiamento del più astuti e coinvolgenti
synthpop, grazie anche nel combinare un
all’amico e collaboratore atteggiamento da

li
Francois Tetaz in veste dancefloor alle coloriture
di coproduttore e “guida più complesse del pop.
spirituale”. Sexy e funky non sono
La sorpresa sta nel due aggettivi che prima
A cura di: fatto che, compiendo d’ora si sarebbe pensato
Beppe Recchia
Ninni Laterza un’operazione non troppo di associare alla loro
Stefano Milella dissimile da quella già musica, ma l’elettricità di
Michele Casella realizzata di recente dai That Beep, le percussioni
sintetiche di Contact High
e l’omaggio impudico a
Prince di Everything’s Blue
costringono a rivedere
tutte le coordinate di
giudizio. (B.R.)

62
impatto indie-rock e dalle e Craig Armstrong, due
chitarre felicemente visionari della musica di
frastornanti. Coinvolgenti ricerca da sempre dediti
e rutilanti nelle prime due alla sperimentazioni
tracce grazie a ritornelli nell’elettronica
in rima baciata e cori un contemporanea. In
po’ ammiccanti, le Dum queste venti tracce
Dum Girls si mostrano continuamente sospese
più introspettive con l’ in territori minimali e
appassionante ballata fortemente suggestivi,
di Take Care Of My Baby. le voci sussurrate
DUM DUM GIRLS L’EP si conclude con la AGF & CRAIG ed i field recording si
He Gets Me High cover degli Smiths There ARMSTRONG sovrappongono al testo
(Sub Pop) Is A Light That Never Orlando di Virginia Woolf per
Voto: 6/10 Goes Out, peggior brano (AGF Produktion Records) ricreare una narrazione
Primo extended play della collezione a causa Voto: 8/10 emozionale che sembra
dopo la pubblicazione di un approccio troppo Inquieto e notturno come sconfinare nei meandri
dell’album di debutto rumoroso e superficiale un’esperienza onirica dell’inconscio. Una
dello scorso anno, He che non cattura l’essenza dai continui cambi di prova di alto profilo per
Gets Me High raccoglie di questo classico atmosfera, Orlando mette un’opera docilmente
quattro brani dal forte contemporaneo. (M.C.) nuovamente insieme AGF appassionata. (M.C.)

13 & God JOSH T. PEARSON


Own Your Ghost Last Of The Country
(Anticon) Gentlemen
Voto: 7/10 (Mute)
Rieccoli a 6 anni di Voto: 8/10
distanza dal primo lavoro È un sottile dolore quello
targato Anticon. Quasi in che trasmette Last Of
sordina danno alla luce The Country Gentlemen,
questa nuova opera frutto una sorta di sofferenza
della collaborazione di dell’anima che traspare
due grandi realtà del chiara sia dalle note che
panorama internazionale freestyle, finalmente dai testi. Il malessere dell’attuale panorama
musicale. Stiamo questo supergruppo è e la malinconia che musicale, ma di una
parlando dei tedeschi riuscito in quello che tanti per molti anni, dopo lo dolcezza e di un’intensità
Notwist (autori di una artisti hanno cercato di scioglimento del suo infinite. Si potrebbero,
rara gemma quale Neon fare: creare un album che storico gruppo, hanno come si fa ogni volta,
Golden che ha segnato si identifichi come tale, attanagliato e tenuto citare ed accostare
lo scorso decennio senza la sensazione di Josh T. Pearson per a Pearson le opere e
creando il perfetto mix trovarsi difronte a due poli lungo tempo lontano l’influenza di Leonard
tra indie e pop) e del duo opposti che si alternano, dalle scene musicali. Coen, di Nick Drake o
californiano Themselves, ma di un’unica band con Un disco questo, molto di Jeff Buckley, ma in
membri anche dei Subtle una sua identità. Inoltre scarno e minimalista dal questo caso sarebbe
e collaboratori con una quest’album ha il pregio punto di vista musicale forse un po’ riduttivo.
lista infinita di artisti quali di lasciarsi ascoltare tutto e della produzione, in Questo perché nei
Funkstörung, Prefuse d’un fiato e di cancellare cui oltre alla chitarra prossimi anni, quando ci
76 e Mike Patton. Riecco definitivamente quella acustica suonata da ritroveremo ad ascoltare
qui l’emcee Doseone sottile linea che divide le Pearson nelle appena o commentare un disco
(all’anagrafe Adam due band, creando un mix sette e lunghissime di folk americano vecchia
Drucker) intrecciare le perfetto tra orchestre, ballate, risalta in alcuni maniera, a cercarne
sue metriche serrate glitch, beat frenetici, pezzi il violino di Warren origine ed influenze, non
dai toni nasali – quasi incrociando dub, alt-hop, Ellis (assieme a Nick potremo non accostare
gremliniane – con la chitarre romantiche e Cave nei Bad Seeds). ai maestri su citati il
calda ed inconfondibile fiati. Non sarà l’album Sicuramente un’opera nome del grande poeta e
voce di MarKus Acher. della svolta, nè la difficile e fuori tempo musicista texano Josh T.
In Own Your Ghost rivelazione di quest’anno rispetto ai dettami Pearson. (N.L)
ritroviamo i tredici nel ma di certo questo lavoro
punto in cui li abbiamo conferma i 13&god come
lasciati, ma qualcosa è un progetto coraggioso e
decisamente cambiato: pieno di quella voglia di
si ha la sensazione che sperimentare che spesso
non esista più Il Momento manca nel panorama
cantato ed Il Momento musicale. (S.M.)
L.A.
È difficile, dopo oltre 30 anni di mercato
videoludico, inventare un nuovo genere e riuscire
al tempo stesso ad attirare l’attenzione. Ma L.A.

Noire
Noire è uno di quei titoli che, dopo un minuto
di trailer, riesce ad incollare allo schermo e a
lasciare acceso l’interesse fino alla sua uscita.

Il detective
Sviluppato dal team Bondi per Xbox360 e PS3, L.A.
Noire è definito dagli stessi sviluppatori e dalla
critica come un “nuovo genere” di gioco. Vestirete

story si
i panni di Cole Phelps, giovane recluta della
polizia nella Los Angeles del 1947 ed ex marine,
per l’occasione interpretato da Aaron Staton,

tinge di
(conosciuto per il ruolo di Ken Cosgrove nella
serie Mad Men),

nero
Nella vostra carriera da investigatore, avrete a
che fare con decine di casi da risolvere. Nei vari
momenti di gioco, sarete chiamati ad analizzare
le scene del crimine, trovare indizi, affrontare
inseguimenti e sparatorie. E, soprattutto, ad
interrogare i possibili sospetti, forse la migliore
di Daniele Raspanti caratteristica del gioco.

L.A. Noire fa uso di una nuova tecnologia, il Motion


Scan, che riproduce fedelmente non solo il volto
Hi-Tech degli attori coinvolti nella produzione del gioco, ma
anche ogni singolo movimento facciale. Dovrete
quindi fare affidamento su tutte le vostre doti di
osservatore per analizzare i comportamento dei

64 vari testimoni e sospetti ad ogni vostra domanda e


accusa, per capire se stiano mentendo o se potete
metterli sotto pressione per ottenere qualche
informazione in più.
Heavy Rain
Emotional thriller
Stati confusionali, emozioni, tensione e paura.
Condizioni psichiche difficili da trasmettere
attraverso un film. Ancor di più attraverso un Le killer-
gioco… anzi no, “film interattivo”. Heavy Rain è
stato questo e molto di più. marionette di
Per quanto incredibile possa sembrare, il
gioco Quantic Dream per PlayStation3 è
riuscito nell’intento di coinvolgere il giocatore
Fahrenheit
dall’inizio alla fine, fino quasi a farlo del Passano 6 anni e ci sono ancora titoli che fanno
tutto immedesimare con i vari alter ego sullo parlare di sé, del loro coinvolgimento, della
schermo. La visione della storia dal punto ventata di novità che hanno portato alla loro
di vista di ogni personaggio, attraverso le uscita. Fahrenheit (Quantic Dreams per PS2,
normali azioni quotidiane, gli stati mentali e gli PC e Xbox) è stato sicuramente il pioniere delle
avvenimenti più improbabili, avventure di nuova generazione, con qualche
riescono a ricreare nel giocatore una serie di anno di anticipo. Precursore di quello che sarà
stati che (nella maggior parte dei casi) possono Heavy Rain, riesce a tenere incollati allo schermo
sorprendere e lasciare quasi spaesati davanti per svariate ore. Non il solito gioco ma, come
alla propria TV. la definiscono gli sviluppatori, un’avventura
cinematografica con influenze da “psychological
Si rimane affascinati da come il vostro thriller”.
personaggio possa cambiare umore in base alle
vostre scelte, rendendovi più o meno difficile il Un continuo susseguirsi si cambi di scena,
compito di eseguire azioni o dare risposte. decisioni da prendere in pochi istanti e il fiato sul
Una storia che si dirama tra le varie sotto-trame collo di chi vi sta “alle costole”, per un gioco in
(ci sono 19 finali differenti da scoprire, cui ogni vostra scelta influirà sulla storia e sulla
e i percorsi per raggiungerli sono tantissimi), possibilità di proseguire nell’avventura. Il tutto,
colpi di scena, flashback. Il tutto condito condito da una splendida colonna sonora a cura
da un taglio cinematografico senza precedenti. di Angelo Badalamenti, uno dei compositori più
Un titolo che è già entrato nella storia. presenti nelle pellicole di David Lynch.

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