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PREFAZIONE
LA VERA STORIA DELL’INQUISIZIONE
Introduzione
Lo sfondo storico
L’Inquisizione medievale
Nascita del tribunale
Inquisizione episcopale, legatizia, monastica
Funzionamento dell’Inquisizione
Le pene
Il processo dei Templari...
...e quello di Giovanna d’Arco
L’Inquisizione spagnola
I fatti
In Portogallo
L’Inquisizione romana
La lotta al protestantesimo
«Inquisizioni» protestanti
Il caso Giordano Bruno e il caso Campanella
Il caso Galileo
Il «re» degli anabattisti
La «strega» di San Miniato
La «leggenda nera»
CRONOLOGIA
BIBLIOGRAFIA
PREFAZIONE
Il diffondersi della cultura, l’alfabetizzazione ormai in
Occidente diffusa e generalizzata (ma accompagnata,
com’è noto, da un quasi altrettanto generalizzato
«analfabetismo di ritorno»), il successo di certi prodotti
della divulgazione storica, l’industria culturale collegata ai
mass media hanno fatto sì che molti argomenti - fino a
qualche anno o a qualche decennio fa limitati agli
specialisti, agli eruditi e a ristretti gruppi di amateurs o di
sedicenti «iniziati» -siano oggi diventati oggetto di
conoscenza diffusa, magari accompagnata e sostenuta dal
cinema, da pubblicazioni di vario tipo e sovente ad alta
diffusione, perfino da video-giochi. E basta navigare un
po’ in rete per rendersi conto fino a che punto sia dilagata
la moda della ricerca parastorica, con tutto un corredo di
produzione libraria, informatica e addirittura oggettistica;
e come tutto ciò alimenti un vorticoso mercato.
' Non c’è pertanto da stupirsi se, sul gurgite vasto di questa
paccottiglia, nel mare di questo naufragio politico-
filosofico-religioso di portata epocale, navigano i
grotteschi ma aggressivi vascelli d’un
nuovo anticlericalismo, anzi di un nuovo
anticattolicesimo che in parecchi casi non ha neppure
dismesso i panni di quello antico. E che crociate,
inquisizione, caccia alle streghe e conquistadores siano di
nuovo gli obiettivi storici d’una polemica decrepita
l’armamentario della quale non riesce nemmeno a
rinnovarsi alla luce delle nuove e più qualificate
ricerche. Le quali, in effetti, non portano quasi mai acqua
al mulino di quei pregiudizi e di quelle calunnie.
Al contrario: il 1992, cinquecentesimo anniversario
della scoperta del Nuovo Mondo, provocò ad esempio una
massa di studi che in gran parte ridimensionavano di
molto la leyenda negra degli spagnoli cattolici
massacratori degli indios. Quanto a caccia alle streghe e a
inquisizione, studiosi di pur differente orientamento (e
nessuno di essi sospettabile di filocattolicesimo) - quali
Levack, Bennassar, Prosperi e Tedeschi — hanno ribadito
con varie e ben documentate argomentazioni come i
tribunali inquisitoriali fossero ben lungi dall’essere quegli
strumenti di cieco fanatismo e di feroce ottusità che la
divulgazione storica fondata sulla pamphlettistica sette-
ottocentesca si è ostinata - e, ohimè, si ostina - a
presentare. Ma, purtroppo, una specie di schizofrenia
presiede ai rapporti fra il progresso della critica e della
ricerca storica da una parte, l’attività di amateurs e di
monopolizzatoli del voyeurisme pseudostorico dall’altra.
Il Calomniez, calomniez di ben nota memoria si è rivelato
un ottimo strumento propagandistico. E la scuola di massa
non pare esser riuscita a diffondere i risultati della pacata
ricerca scientifica: al contrario, spesso studenti e
purtroppo perfino insegnanti si rivelano istancabili
propagandisti del pregiudizio e della calunnia.
Franco Cardini
LA VERA STORIA
DELL’INQUISIZIONE
.
Introduzione
È questo forse il tema più controverso e scottante di tutta
la storia del cristianesimo, una specie di «scheletro
nell’armadio» della Chiesa cattolica; qualcosa che, sebbene
scomparsa da secoli, fa ancora discutere e accende le
passioni. Il nome stesso è passato nel linguaggio comune a
indicare fanatismo, intolleranza e oppressione del
pensiero. La stessa parola «Inquisizione» evoca, nella
mente dei più, cupe immagini di monaci sanguinari, di
torture, di roghi di presunte streghe, di efferatezze spietate
ai danni di poveri cristi colpevoli solo di mettere in
dubbio o addirittura di osar contestare lo strapotere
della Chiesa sulle coscienze. Inquisizione uguale
oscurantismo, e quanto di peggio la mente umana abbia
potuto concepire per opprimere i propri simili. Di più:
Inquisizione quale antesignana della Gestapo e del KGB,
cioè un tribunale ideologico, un potere occhiuto e
poliziesco alle cui grinfie era impossibile sfuggire.
Sadismo e fanatismo, in un mix terrifico e tanto più
ributtante quanto esso era lontano dalle parole di bontà e
comprensione uscite dalla bocca di Cristo.
passavano ai fatti.
Fin dal 1119 la bolla Sicut iudaeis non - più volte reiterata
e poi trasformata in canone - aveva chiarito che gli ebrei
non complottavano contro i cristiani. Il concetto, come
vedremo, fu ribadito al concilio di Lione del 1274 da
Ulberto da Romans, priore generale dei domenicani, su
esplicita richiesta del papa Gregorio X. San Tommaso
d’Aquino, del resto, aveva stabilito una volta per tutte che
gli ebrei non erano eretici e che il loro peccato storico era
molto meno grave dell’eresia. Anzi, la loro presenza e i
loro
1217 I domenicani.