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Le radici della letteratura moderna risalgono alla fine del XIX secolo.

L’estetismo, con la sua insistenza sul


principio dell'arte per l’arte, ribaltò le convenzioni della classe media sulla natura e la funzione dell’arte.
Rigettando la convinzione vittoriana dei compiti morali ed educativi dell’artista, l'estetismo contribuì ad
ampliare la rottura tra gli scrittori e il grande pubblico. Ciò determinò l’alienazione del moderno artista dalla
società. Questa alienazione è evidente nelle vite e nelle opere dei simbolisti francesi e di altri bohémiens
della fine del XIX secolo, i quali ripudiavano le nozioni convenzionali di rispettabilità, ed è alla base di
opere fondamentali della moderna letteratura come per esempio “Ritratto dell'artista da giovane uomo” di
James Joyce e “Terra desolata” di T. S. Elliott.
La diffusione dell'istruzione pubblica in Inghilterra come risultato dell’Education Act del 1870, che rese
finalmente obbligatoria ed universale l'istruzione elementare, portò alla rapida comparsa di una massa di
popolazione istruita alla quale era rivolta una nuova letteratura popolare prodotta in massa ed un nuovo tipo
di giornalismo economico chiamato la stampa gialla.
Il pubblico della letteratura si divise in intellettuali colti, intellettuali medi e persone poco colte e la
segmentazione del pubblico di lettori, che si manifestò in maniera rapida e ad un livello fino allora mai
sperimentato, contribuì ad ampliare le distanze tra l'arte popolare e l'arte che si credeva potesse essere
stimata ed apprezzata soltanto dai sofisticati e dagli esperti.
Questa rottura divenne ancora più marcata con l'emergere nel XX secolo dell'iconoclastia e degli esperimenti
avanguardisti nella letteratura, nella musica e nelle arti visive.
Per i contemporanei della regina Vittoria il suo anniversario nel 1887 e ancor di più il suo giubileo di
diamanti nel 1897 segnarono la fine di un’epoca. La reazione contro gli atteggiamenti della classe media
vittoriana che è centrale al modernismo era già iniziata due decenni prima della morte della regina nel 1901.
Samuel Butler attaccò le concezioni vittoriane della famiglia, dell'istruzione e della religione nel suo
romanzo The Way of All Flesh (completato nel 1884, pubblicato postumo nel 1903), la più amara accusa alle
convenzioni vittoriane della letteratura inglese.
La forte ondata di antivittorianesimo fu segnata dalla pubblicazione nel 1918 di un classico della
demistificazione ironica, la collezione di saggi biografici di Lytton Strachey intitolata Eminent Victorians.
Una figura cardine tra l’epoca vittoriana e il modernismo, Thomas Hardy marcò la fine dell'era vittoriana e
l'alba della nuova epoca in “The darkling thrush, un poema originariamente intitolato By the Century’s
deathbed e post datato 31 dicembre 1900, l'ultimo giorno del XIX secolo. Il poema marca la fine di un secolo
di convinzioni relative e ottimismo e intima l'inizio di una nuova epoca con la sua incertezza scettica ed il
suo senso cupo del mondo moderno come duro e secco, aggettivi amati da scrittori successivi come Ezra
Pound e Hulme.
Questo poema ed altre opere di Hardy Housmann e Joseph Conrad esemplificano il pessimismo della
scrittura immaginativa nell'ultima decade del XIX secolo e nel primo decennio del 20º.
Lo stoicismo, una determinazione storica ad accettare qualsiasi cosa il fato potesse determinare, caratterizzò
la letteratura scritta nel periodo di transizione tra l'epoca vittoriana e il modernismo, ivi incluse le opere di
autori per il pubblico di intellettuali medi come per esempio Robert Louis Stevenson e Rudyard Kipling.
All'alba del XX secolo, valori tradizionali della società, la religione e la cultura sembravano essersi indeboliti
e il passo del cambiamento essere accelerato. La forza sconvolgente della modernità mise in discussione
profondamente i modi tradizionali di strutturare e dare un senso all'esperienza umana. A causa della rapidità
dei cambiamenti sociali e tecnologici, a causa della spostamento di massa della popolazione in seguito alle
guerre, all'impero e alla migrazione economica e ancora a causa della mescolanza tra culture e classi nelle
città che si espandevano rapidamente, la modernità sconvolse il vecchio ordine, i codici etici e sociali e mise
in dubbio le convinzioni fino allora stabili circa sé stesso, la comunità, il mondo e il divino.
Gli scrittori dell'inizio del XX secolo erano ben consapevoli che nuovi concetti e nuovi termini emergevano
nell’antropologia, nella psicologia, nella filosofia e nelle arti visive che ricostruivano l'identità umana in
modi completamente diversi. il libro di Sigmund Freud L'interpretazione dei sogni fu pubblicato nel 1900;
presto la psicanalisi avrebbe cambiato il modo in cui le persone vedevano e descrivevano la razionalità,
l'essere e lo sviluppo personale. Nella sua prosa e nella sua poesia, Lawrence adattò il concetto freudiano del
complesso di Edipo per interpretare e rappresentare le sue relazioni con i suoi genitori, sebbene Lawrence
rigettasse la definizione negativa dell'inconscio di Freud. All'epoca della sua morte nel 1939 Freud era
diventato, come Auden scrisse nella sua elegia a lui dedicata, un totale cambiamento di opinione sotto la
quale noi conduciamo le nostre vite diverse. Sempre all'inizio del XX secolo l'opera di Sir James Frazer
Golden Bough ed altre opere di antropologia alterarono le concezioni basiche della cultura, della religione e
del mito. Eliot osservò che l'opera di Frazer aveva influenzato la sua generazione profondamente ed il critico
Lionel Trilling suggeriva che forse nessun libro aveva avuto un effetto così decisivo sulla letteratura
moderna quanto quello di Frazer. Hair. Sia per gli antropologi che per gli scrittori moderni, la religione
occidentale era ora decentrata ed inserita in un contesto comparativo come una delle molteplici mitologie e
Gesù Cristo era collegato agli dei primitivi della fertilità che si pensava morissero e risorgessero in concerto
con le stagioni. A mettere in discussione ulteriormente la dottrina religiosa furono le opere di Nietzsche il
filosofo tedesco del XIX secolo che dichiarò la morte di Dio, ripudiò il cristianesimo e offrì invece una
concezione tragica della vita: le persone “investigano profondamente nella natura vera delle cose e
realizzano che nessuna loro azione può determinare alcun cambiamento” ma nonostante ciò ridono e
affermano storicamente il loro fato. Yeates che sottolineava nella sua lettera del 1902 che i suoi occhi erano
esausti dal leggere “il grande incantatore" saluta la morte e la distruzione in uno spirito nietzschiano di
tragica esaltazione. Questi profondi cambiamenti nella storia intellettuale moderna con dei cambiamenti di
tipo più mondano perché anche la vita quotidiana stava subendo delle rapide trasformazioni durante i primi
anni del XX secolo. L'uso dell'elettricità si stava diffondendo, i cinema e le radio proliferavano e nuovi
farmaci come le aspirine erano prodotti. Siccome il lavoro era sempre più organizzato e razionalizzato,
sempre più persone affollavano le città, la comunicazione moderna e i trasporti comprimevano lo spazio
globale e acceleravano il tempo, la letteratura non poteva rimanere immobile gli scrittori moderni cercarono
di creare forme che potessero registrare queste profonde alterazioni dell'esperienza umana.questo fu un
periodo di rivoluzione scientifica come dimostra nella fisica la teoria quantistica del tedesco Planck e la
teoria della relatività del connazionale Albert Einstein. Il loro contemporaneo anglo americano T. S. Eliot
riflette il crescente dominio della scienza quando afferma che il poeta si arrende alla tradizione e così
estingue piuttosto che esprimere la personalità. L'inizio del XX secolo ha portato anche numerosi
avanzamenti nella tecnologia: le prime comunicazioni senza filo attraverso l'Atlantico accaddero nel 1901, il
primo aeroplano dei fratelli Wright volò nel 1903 e Henry Ford introdusse la prima macchina prodotta in
massa, il Modello T nel 1908. Non tutti gli scrittori moderni accettarono in maniera inequivocabile questi
cambiamenti. Sebbene alcuni fossero più ottimisti, molti scrittori moderni paradossalmente rifuggivano dagli
aspetti della modernità. Elettrodomestici e prodotti realizzati in massa come per esempio il grammofono e i
cibi in scatola sono oggetto di repulsione nella Terra Desolata di Eliot per esempio. Siccome il materialismo
scientifico e il positivismo secondo cui spiegazioni scientifiche potevano essere trovate per qualsiasi cosa
stavano indebolendo l'influenza della religione molti scrittori guardavano alla letteratura come ad
un’alternativa. Trovando il suo semplice protestantesimo rovinato dalla scienza, Yeats dice nella sua
autobiografia egli "creò una nuova religione, una quasi infallibile chiesa della tradizione poetica”. Che essi
accogliessero o meno di buon grado la rovina delle tradizioni, dei costumi e della certezza in favore del
nuovo gli scrittori moderni diedero voce agli effetti dell'inesorabile cambio, perdita e destabilizzazione della
modernità. "Le cose svaniscono”, scrisse Yates “il centro non può resistere”. Nei Four Quartets Eliot
descrive la sua ricerca di un “punto fermo in un mondo in capovolgimento".
Il ruolo delle donne stava anche cambiando rapidamente in questo periodo.l'atto di proprietà delle donne
sposate del 1882 riconosceva alle donne il diritto di proprietà e le università cominciarono ad ammettere le
donne durante l'ultima parte del secolo. Fin dai giorni di Mary Wollstonecraft, le donne in Gran Bretagna
avevano lottato per ottenere il diritto di voto ma nei primi decenni del XX secolo Emmeline Pankurst e sua
figlia Christabel incoraggiarono le suffragette, come erano conosciute, ad adottare un approccio più militante
che includeva boicottaggi, bombardamenti e scioperi della fame. La lunga lotta per il suffragio delle donne
fu finalmente vinto nel 1918 per le donne dai trent'anni in su e nel 1928 per le donne dai 21 anni in su. Questi
cambiamenti nell'atteggiamento nei confronti delle donne, nei ruoli che le donne rivestivano nella vita
nazionale e nelle relazioni tra i sessi si riflettono in una varietà di modi della letteratura del periodo.la storia
politica moderna della Gran Bretagna comincia con la guerra anglo boera combattuta dai britannici per
stabilire il controllo politico ed economico sulle repubbliche boere (stati indipendenti) dei discendenti
olandesi dei boeri sudafricani. Fu una guerra imperiale contro la quale molti intellettuali britannici
protestarono e una che alla fine i britannici si vergognarono di aver vinto. La guerra abbracciò il regno della
regina Vittoria che morì nel 1901 e di Edoardo VII il quale fu sul trono dal 1901 al 1910. Questo ultimo
decennio è conosciuto come il periodo eduardiano, e il re lo marcò con il suo carattere estroverso e
autoindulgente. I benestanti ne fecero una volgare epoca di goduria, ma la maggior parte degli degli scrittori
e degli artisti si tenne lontano dal coinvolgimento nell'alta società; in generale questo periodo non ebbe
l'equivalente dell'amicizia tra la regina Vittoria e Tennyson. L’alienazione degli artisti e degli intellettuali dai
governanti e dalla borghesia procedeva di pari passo. Dal 1910 (quando Giorgio V arrivò al trono) fino allo
scoppio della prima guerra mondiale nell'agosto 1914, la Gran Bretagna raggiunse un temporaneo equilibrio
tra la sincerità vittoriana E l'appariscenza Edward Jana; in retro spezzone il periodo georgiano sembra
un'epoca dorata l'ultima fase di sicurezza e stabilità prima che il vecchio ordine in Europa fosse distrutto
dalla violenza.eppure tuttavia, sotto la superficie, c’erano leader potenza e la sperimentazione. L'epoca dei
sonetti idillici di Rupert Brooke nella campagna inglese fu la stessa epoca delle prime sperimentazioni da
parte di T.S. Eliot di un tipo completamente nuovo di poesia e di un tipo completamente nuovo di prosa
nell'opera di Joyce e di Virginia Woolf. Il termine edoardiano applicato alla storia culturale inglese
suggerisce un periodo in cui le stabilità sociali ed economiche dell'età vittoriana, case di campagna con
numerosa servitù, una ricca borghesia fiduciosa delle proprie capacità, rigida gerarchia sociale, rimanevano
inalterate sebbene a livello delle idee un senso di cambiamento e liberazione esistesse. Giorgiano si riferisce
il in gran parte alla quiete prima della tempesta della prima guerra mondiale. Quella guerra, come messo in
chiaro dall'opera amaramente scettica e antieroica di Wilfred Owen, Siegfried Sassoon, Isaac Rosenberg e di
altri poeti di guerra, produsse dei cambiamenti rilevanti nell'atteggiamento verso i miti di progresso e
civilizzazione occidentali. L'illusione del dopoguerra degli anni 20 risultò in parte dal senso di crollo sociale
e politico durante una guerra in cui per la prima volta milioni di persone furono uccise.
All'inizio della prima guerra mondiale, circa un quarto della superficie terrestre e più di un quarto della
popolazione mondiale erano sotto il dominio britannico, inclusi vasti territori africani acquisiti soprattutto
durante la fine del XIX secolo. Alcune delle colonie dell'impero erano nazioni di colonizzatori con un'ampia
popolazione europea, come ad esempio il Canada, l'Australia e la Nuova Zelanda E nel 1907 l'impero garantì
loro il nuovo status di domini, riconoscendogli il controllo sugli affari interni. Nel corso del tempo queste
nazioni largamente indipendenti divennero parte del British Commonwealth, un'associazione di paesi
autonomi. Il XX secolo ha testimoniato l’emergere voci letterarie acclamate internazionalmente provenienti
da questi domini, dalla neozelandese Catherine Mansfield all’inizio del secolo fino a l’australiana Les
Murray e le canadesi Alice Munro, Margaret Atwood e Anne Carson. Il resto delle colonie dell'impero
britannico era formato soprattutto da popolazioni indigene che avevano poco o addirittura nessun potere
politico, ma i movimenti nazionalisti stavano diventando sempre più forti all'inizio del secolo come quando,
nel 1906, il movimento del congresso in India domandò per la prima volta il governo autonomo che presto
divenne il mantra del nazionalismo indiano. In Gran Bretagna i sentimenti di imperialismo e antimperialismo
spesso si scontravano in parlamento e sulla stampa e il dibattito coinvolgeva scrittori come per esempio
Ruyard Kipling e Forster. Il crescente nazionalismo irlandese si trasformò in proteste violenti contro la
subordinazione culturale, economica e politica dell'Irlanda alla corona britannica e al governo
inglese.durante la rivolta di Pasqua del 1916, i ribelli inglesi e irlandesi a Dublino organizzarono una rivolta
contro il governo britannico e uccidendo 15 dei leader irlandesi, il governo britannico inavvertitamente
intensificò la volontà di indipendenza che finalmente fu conquistata tra il 1921 e il 1922 quando le contee
meridionali furono dichiarate libero Stato irlandese. (le sei contee dell'Irlanda del Nord rimasero tuttavia
parte della Gran Bretagna.) Nessuno può comprendere totalmente Yeats o Joyce senza essere consapevole
della lotta irlandese per l'indipendenza e del modo in cui la rinascita letteraria irlandese della fine del XIX
secolo e inizio del XXI secolo (di cui Yeats è il capofila) rifletteva una determinazione ad ottenere una vita
culturale nazionale intensa sebbene la strada risultasse bloccata dal punto di vista politico. La depressione e
la disoccupazione all'inizio degli anni 30, seguita dall'emergere di Hitler e dalle ombre del nazismo e del
fascismo in Europa con la minaccia di un'altra guerra, influenzò profondamente i poeti e i romanzieri
emergenti. Femminismo, pacifismo e attitudini liberali riguardo la sessualità e relazioni di genere furono
appoggiati da alcuni membri del gruppo di Bloomsbury così chiamato dal distretto di Londra dove i suoi
membri si riunivano, includendo gli scrittori Virginia Woolf e Forest così come l'economista John Maynard
Keynes. Molte altre prominenti figure letterarie di questa vecchia generazione, come ad esempio Eliot,
Lawrence, Lewis, Yeates, Pound si interessarono al diritto politico. Nel frattempo, l'impotenza dei governi
capitalisti di fronte al fascismo insieme allo sconvolgimento economico portò la maggior parte dei giovani
intellettuali e non solo alla sinistra politica nel 1930, il cosiddetto decennio russo perché soltanto la sinistra
sembrava offrire una soluzione attraverso varie forme di socialismo, comunismo e liberalismo. La poetica
dei primi anni di Auden e dei suoi contemporanei chiedeva a gran voce la morte della vecchia gang e una
radicale riforma politica ed economica, mentre in Spagna la rivolta dell'esercito di destra contro il governo
repubblicano di sinistra, che iniziò nell'estate del 1936 e portò presto ad una guerra civile a larga scala, venne
considerata come un'anticipazione dell'inevitabile secondo conflitto mondiale e così enfatizzò ulteriormente
l'inadeguatezza dei politici. Eppure sebbene i giovani scrittori del periodo esprimessero visioni politiche
nuove, radicali la sinistra, essi erano meno tecnicamente inventivi dei modernisti della prima generazione,
come ad esempio Eliot, Joyce e Woolf. Lo scoppio della seconda guerra mondiale nel settembre 1939,
seguito a breve dal patto di Hitler con l’ Unione sovietica che scioccò e disilluse molti giovani scrittori di
sinistra che di conseguenza si spostarono politicamente al centro, segnò la fine improvvisa del decennio
russo. Quella che fin dall'inizio si aspettava fosse una guerra lunga e costosa portò ad una inevitabile
sfinimento. La diminuzione del potere politico della Gran Bretagna, il suo ruolo secondario in relazione agli
Stati Uniti come protagonista della guerra fredda, portò ad un doloroso riesame della posto della Gran
Bretagna nel mondo, anche considerato che paesi che avevano perso la guerra come la Germania occidentale
e il Giappone erano in termini economici vincenti dalla pace che seguì.
Vincendo una guerra, la Gran Bretagna perse un impero. Il più grande, più organizzato e più potente degli
imperi europei moderni, aveva espropriato enormi quantità di terra, di materie prime, e di forza lavoro dai
suoi territori oltre oceano diffusi un po' ovunque. L’India, a lungo tempo il gioiello della corona imperiale,
ottenne l'indipendenza nel 1947 insieme con il nuovo Stato musulmano del Pakistan appena formatosi.
L'onda di decolonizzazione post guerra che iniziò in Sudafrica si diffuse all'Africa e ai Caraibi: nel 1957 il
Ghana fu la prima nazione dell'Africa subsahariana a diventare indipendente, innescando un'onda
irrefrenabile di liberazione dal dominio britannico che liberò la Nigeria nel 1960, la Sierra Leone nel 1961,
l'Uganda nel 1962 e il Kenya nel 1963; nei Caraibi, la Giamaica e Trinidad e Tobago nel 1962, le Barbados e
la Guyana nel 1966 e Santa Lucia nel 1979. L'India e il Pakistan votarono per rimanere all'interno
dell’appena formato Commonwealth britannico, le altre vecchie colonie non lo fecero.la Repubblica
d'Irlanda si ritirò dal Commonwealth nel 1949; la Repubblica del Sudafrica nel 1961. La decolonizzazione
post conflitto coincise ed incoraggiò l'emergere di una scrittura post-coloniale che diede luogo al più
decisivo spostamento geografico nella letteratura inglese fin dal suo inizio.gli scrittori delle ex colonie
britanniche pubblicarono romanzi influenti e innovativi, opere teatrali e poemi che presentavano fondevano
le loro tradizioni locali e varietà di inglese con quelle dell’impero. I nomi dei vincitori di premi Nobel Wole
Soyinka, Nadine Gordimer, Derek Walcott, V. S. Naipaul, J. M. Coetzee, Doris Lessine e Alice Munroe,
furono aggiunti agli annali della letteratura inglese.
Mentre la Gran Bretagna stava decolonizzando il suo impero, il precedente impero stava colonizzando la
Gran Bretagna come suggerì freddamente Luisa Bennet nel suo poema “Colonizzazione al contrario”.
Incoraggiati dalla mancanza di manodopera dopo la guerra in Inghilterra e la scarsità di lavoro in patria,
ondate di immigrati caraibici viaggiarono verso l'Inghilterra dove si stabilirono, il primo gruppo sulla nave
chiamata Empire Windrush che salpò dalla Giamaica per approdare vicino Londra nel 1948. Seguirono
migranti dall’India, dal Pakistan, dal Bangladesh e dall'Africa e da altre regioni del nuovo Commonwelt.
Anche se le leggi sull'immigrazione divennero più restrittive alla fine degli anni 60, i parenti di migranti e
rifugiati che provenivano da queste ed altre nazioni continuarono ad arrivare trasformando la Gran Bretagna
in una società sempre più multirazziale e dando nuova energia alle arti e alla letteratura britanniche. Tuttavia
le persone provenienti dai Caraibi, dall’Africa e dal sud Asia che portarono i loro dialetti distintivi le loro
tradizioni culturali scoprirono tragicamente che il loro status ufficiale era quello di sottomissione agli inglesi
come il membro conservatore del parlamento Powell affermò nel suo infamante discorso del 1968
prevedendo una mortale lotta interrazziale e mettendo in guardia da ulteriori ondate migratorie.
Lo scontro tra la concezione anglosassone della britannicità e l'emergere di una realtà britannica
multirazziale determinò un un ripensamento dell'identità nazionale della Gran Bretagna su larga scala. Tra i
nuovi arrivati c'erano molti che erano arrivati in Inghilterra per studiare tra la fine degli anni ’40 e gli anni
’50 e che infine divennero scrittori prominenti come Bennett, Soyinka, Kamau Brathwaite e Chinua Achebe.
Negli anni ’70-’80 emerse una più giovane generazione di scrittori neri ed asiatici, alcuni nati nel Regno
Unito, altri nel vecchio impero, inclusi Salman Rushdie, Hanif Kureishi, Grace Nichols e Caryl Phillips,
mentre negli anni ’90 e nel primo decennio del nuovo millennio scrittori ancora più giovani, come Zadie
Smith, Bernardine Evaristo e Patience Agbabi. Londra, quale capitale dell’impero, aveva dominato a lungo
la cultura così come la politica e l'economia delle isole britanniche. A Londra si parlava l'inglese impeccabile
rappresentato dall'intonazione meridionale degli annunciatori radio della BBC ma a partire dalla fine della
seconda guerra mondiale questo cambiò. I dialetti regionali e gli accenti multiculturali furono ammessi nelle
stazioni radiofoniche, radio e stazioni televisive regionali iniziano ad emergere. Nel 1940 e nel 1250 la BBC
produsse un programma settimanale chiamato voci caraibiche che, trasmesso attraverso il servizio d'oltre
oceano, si mostrò essere un importante stimolo alla scrittura anglofona caraibica sia a Londra che nelle Indie
occidentali. Il consiglio delle arti che aveva sostenuto economicamente il teatro, la letteratura, la musica, la
pittura e le arti plastiche nazionali da Londra, delegò molte delle sue responsabilità nel concedere borse di
studio a consigli regionali delle arti. Questo diede nuova fiducia a scrittori e artisti fuori Londra per esempio
i Beatles furono lanciati da Liverpool e contribuì ad un notevole rinascimento della letteratura regionale.
Dagli anni 60, Londra smise di essere virtualmente tu Nico palcoscenico culturale del Regno Unito e sebbene
il suo parlamento rimase l'unico palcoscenico politico fino al weekend 199, governi successivi subirono la
pressione delle regioni e del mondo esterno, dopo decenni di governi laburisti predominanti, Margaret
Thatcher guidò i conservatori al potere nelle elezioni elezioni generali del 1979, diventando così la prima la
prima donna Primo Ministro del paese, un ruolo che lei occupò per 12 anni, il più duraturo di qualsiasi primo
ministro britannico del XX secolo.perseguendo una visione di una nuova e più produttiva gran Bretagna, lei
frenò il potere dei sindacati e iniziò a smantellare il Well far State, privatizzando industrie nazionali
nell'interesse di una economia aggressiva di libero mercato. Inizialmente la sua politica sembrò avere degli
effetti di sostegno sulla nazione che ancora subiva le conseguenze della post guerra e del torpore post
imperiale ma scrittori come Ian Mc Ewan, Hanif Kureishi e Caryl Churchill, ma anche registi come Derek
Jarman, protestavano che le riforme conservative incrementavano le differenze tra i ricchi e i poveri, i neri e i
bianchi, il Nord e il sud e tra le parti costituenti del Regno Unito.dal dalla fine degli anni 60, l'esercito
repubblicano irlandese intraprese una campagna sanguinosa per riunificare l'Irlanda e contrastare il dominio
britannico che ancora continuava nell'Irlanda del Nord. L’IRA prevalentemente cattolica si scontrò con una
violenta repressione da parte dell'esercito britannico e rappresaglie da parte dei protestanti che cercavano di
tenere l'Irlanda del Nord nel Regno Unito. Negli anni 90 la politica infine prevalse sulla lotta armata nel
movimento repubblicano. Nel 1998 il patto del Venerdì Santo detto anche accordo di Belfast portò ad
elezioni per un'assemblea dell'Irlanda del Nord la quale si riunì per la prima volta nel 1999 e i leader dei
principali partiti cattolico e protestante furono insieme insigniti del premio Nobel per la pace. La Thatcher fu
deposta dal suo stesso partito nel 1999 e i conservatori furono disfatti alle elezioni nel 1997. Il messaggio
dell'elettorato era chiaro e Tony Blair, il nuovo Primo Ministro laborista, si mosse per ristorare il cadente
sistema sanitario e quello educativo di Stato. Tenendo fede ad altre sue promesse elettorali, egli offrì alla
Scozia il suo parlamento e al Galles la sua assemblea, strambi con poteri di imporre tasse e dei budget
sostanziali per l'operatività dei suoi servizi sociali e ognuno te nelle sue prime elezioni del 1999. Blair e il
suo successore di partito Gordon Brown affrontarono un crescente scetticismo per aver unito le forze con gli
Stati Uniti nell'invasione ed occupazione dell’Iraq nel 1002 del 2003 e per la loro gestione dell’economia.
Nel 2010 David Cameron il Primo Ministro conservatore dopo 13 anni guidò una coalizione di governo con i
liberaldemocratici, la prima formale coalizione di governo dopo la seconda guerra mondiale. Egli impose
delle controverse source e di austerità per ridurre il deficit di bilancio. Ne 2016, dopo aver perso il
referendum egli che aveva voluto riguardo l’adesione del Regno Unito all'Unione Europea, rassegnò le sue
dimissioni e fu succeduto da Teresa May.

Poesia
Gli anni che portarono alla prima guerra mondiale videro l'emergere di una rivoluzione poetica. Il
movimento imagista, influenzato dall’insistenza da parte del poeta e filosofo T. E. Hulme sull'utilizzo di
immagini forti chiare e precise emerse come reazione a quello che era visto come la capricciosità e la facile
emotività romantica nella poesia. Il movimento si sviluppò inizialmente a Londra dove il poeta modernista
americano Ezra Pound viveva e rapidamente arrivo oltre oceano; i suoi membri iniziali includevano Hulme,
Pound H.D., Amy Lowell, Richard Aldington, John Gould Fletcher e F. S. Flint. Come spiego Flint nel
marzo 1913 da un articolo, in parte dettato da fondo, i magistrati insistevano nel trattare direttamente la cosa
che fosse in maniera soggettiva o oggettiva evitando tutte le parole che non contribuivano alla presentazione
e utilizzando una metrica più libera piuttosto che aderire rigidamente alle sequenze di un metronomo.
Inveendo attraverso dei manifesti contro la discorsività vittoriana, immagini si scrivevano liriche brevi
pungenti e descrittive ma mancavano della tecnica necessaria per produrre poemi più lunghi e complessi.
Altre nuove idee sulla poesia contribuirono a fornire questa tecnica, molti si associarono con un altro
americano a Londra T. S. Eliot. L'edizione di Sir Herbert Grierson del 1912 dei poemi di John Donne
rifletteva e allo stesso tempo incoraggiava un nuovo entusiasmo per la poesia metafisica del XVII secolo.
Questo rinnovato interesse per il genio metafisico portò con sé un desiderio da parte dei poeti pionieri ad
introdurre nei loro lavori un elevato livello di complessità intellettuale maggiore rispetto a quella che si
trovava tra i poeti vittoriani o georgiani. La sottigliezza della poesia simbolista francese inizio ad essere
apprezzata; era stata ammirata nel 1890 più per la sua suggestione da sogno che per la precisione e
complessità delle immagini. Allo stesso tempo, gli scrittori modernisti volevano avvicinare il linguaggio e i
ritmi poetici a quelli della conversazione o almeno volevano vivacizzare le formalità del linguaggio poetico
con eco colloquiali o addirittura elementi dello slang. L’ironia, che era resa possibile dall'utilizzo di diversi
livelli di discorso contemporaneamente e l'umorismo con i giochi di parole banditi dalla poesia seria per più
di 200 anni aiutarono a raggiungere quell'unione tra pensiero e passione che Eliot vide come la caratteristica
dei metafisici e desiderò riportare nella poesia. Un nuovo movimento critico e uno movimento creativo in
poesia andavano di mano in mano, con Eliot come vate di entrambi. Egli ampliò la portata dell’imagismo,
chiamando in soccorso i metafisici inglesi e i simbolisti francesi aggiungendo così nuove possibilità di
complessità e di allusività ai criteri di concretezza e precisione sostenuti dagli imagisti. Eliot introdusse
anche nel moderna poesia inglese ed ed americana il tipo di ironia ottenuta alternando improvvisamente lo
stile formale a quello colloquiale o alludendo obliquamente ad oggetti o idee che erano profondamente in
contrasto con il significato superficiale del poema. Non furono soltanto gli imagisti ed Elliot a sforzarsi per
reinventare la poesia. Per il 1912 Lawrence aveva iniziato a scrivere poemi più liberi sia nella forma che
nelle emozioni volendo liberare il verso dalle dagli obblighi di una lirica che assomigliava ad una gemma e
volendo cogliere anche il palpito ribelle del momento istantaneo. Dal 1915 Mina Loy ibridò la dizione del
linguaggio poetico inglese e desentimentalizzò la poesia d'amore angloamericana. Così tra il 1911 e il 1922
una rivoluzione fondamentale ebbe luogo nella teoria e nella pratica poetica inglese ma anche americana, una
rivoluzione che avrebbe determinato il modo in cui molti poeti guardano oggi alla loro arte. Questa
rivoluzione modernista non fu un fenomeno letterario isolato. Gli scrittori su entrambe le coste della Manica
furono influenzati dall'impressionismo francese, dal post impressionismo, dal cubista che avevano
riesaminato la natura della realtà. L'influenza del futurismo italiano fu altrettanto forte sul pittore scrittore
Lewis il cui giornale Blast che ebbe una vita breve intendeva scioccare sia nel design visuale che nella sua
violenta retorica. Mina Loy condivise il fascino dei futuristi per la modernità e la velocità mentre rifiutava la
sua misoginia il suo sciovinismo, come evidenziato dal suo manifesto femminista. Pound scrisse libri sullo
scultore francese Henri Gaudier Brzeska e sul compositore americano George Antheil, ed infatti i ritmi
frastagliati e le dissonanze della moderna musica influenzarono molti scrittori. Will fred Owen scrisse nel
1918 “io credo che sto facendo nella poesia quello che i compositori più all'avanguardia stanno facendo della
musica” ed Elliot mentre scrivere La terra desolata tre anni dopo era così impressionato da una performance
del compositore Stravinskij che si alzò in piedi alla fine ed esultò.
La pubblicazione postuma nel 1918 della poesia di Gerard Manley Hopkins ad opera di Robert Bridges
incoraggiò la sperimentazione nel linguaggio e nel ritmo come evidenziato dall'influenza dei versi su Elliot,
Auden e il gallese Dylan Thomas. Hopkins combinò la precisione dell’immagine individuale con un
complesso ordine di immagini e una nuova struttura metrica che lui chiamò ritmo a molla nel quale gli
accenti di un verso potevano essere distribuiti più liberamente. Nel frattempo la notevole opera di Yeats, che
si allungò Durante tutto il periodo modernista, rifletteva i mutevoli sviluppi dell'epoca mantenendo però un
inconfondibile accento individuale. Cominciando con le idee degli esteti, rivolgendosi poi verso un
linguaggio ironico più duro e sobrio senza perdere la sua caratteristica magia verbale, trovando una soluzione
alle nozioni idiosincratiche di simbolismo del suo autore, sviluppando nella sua piena maturità una poesia
riccamente simbolica e metafisica con i suoi ritmi curiosamente inquietanti e con immagini alla stesso tempo
realisticamente scioccanti ed emotivamente suggestive, l'opera di Yeats incapsulò una storia della poesia
inglese tra il 1890 e il 1939.
Nel suo poema Ricordando gli anni 30 Donald Davide dichiarò: "un tono neutro oggigiorno viene preferito”.
Quel tono ha dominato la poesia del decennio. I giovani poeti dell'inizio degli anni 30 erano i primi a
crescere nell'ombra della prima generazione di poeti modernisti. L'attenzione di Hopkins per le sonorità, gli
esperimenti di Hardy nella metrica, le meditazioni ambivalenti di Yeats su temi pubblici, il trattamento
satirico da parte di Eliot di un mondo meccanizzato e urbanizzato e la rappresentazione della pietà con rima
perfetta influenzò Holden e gli altri poeti del suo gruppo. Tuttavia questi giovani poeti dovevano anche
distinguersi dalle eminenze ancora viventi nella poesia e lo fecero scrivendo poemi più gravi e ironici di
quelli di Yeats, per esempio, o che rispondevano in maniera più individuale e attiva al mondo sociale di
quelli di Eliot. La poesia di Stevie Smith, sebbene largamente indipendente dallo stile del periodo,
condivideva la sua politica progressista, il suo idioma conversazionale e il tono spesso ironico così come un
interesse nell'adattare forme orali come ballate, canzoni popolari e canzoncine per bambini.
Con l'inizio della seconda guerra mondiale, il tono neutrale del gruppo di Auden lasciò il posto ad una voce
sempre più diretta e umana, come nell'opera di Auden, ed alla veemenza di ciò che divenne nota come la
Nuova Apocalisse. I poeti di questo movimento, soprattutto Dylan Thomas, dovevano parte della loro
audacia immaginifica e della loro violenza retorica ai surrealisti francesi la cui poesia venne introdotta ai
lettori inglesi nelle traduzioni e nell'opera di David Gascoyne, uno dei poeti della nuova apocalisse. Molti dei
surrealisti, come per esempio Salvador Dalì e Andrè Breton, furono sia poeti che pittori e nella loro arte
verbale così come in quella visiva cercarono di esprimere spesso attraverso libere associazioni le operazioni
dell’inconscio.
Con l'avvento degli anni 50 tuttavia il pendolo tornò indietro. Una nuova generazione di poeti tra cui Donald
Davide, Thom Gunn e Philip Larkin reagirono a quelli che sembrarono loro come gli eccessi verbali e le
stravaganze di Thomas e di Edith Sitwell così come i miti arcani e l’allusività complicata di Yeats, Eliott e
Pound. "Il movimento", come questo gruppo venne chiamato, mirava di nuovo ad un tono neutrale, alla
purezza della dizione nella quale rendere una fedeltà umile all’esperienza mondana. Larkin, il suo più
notevole esponente, rigettò le gesta intimidatorie di un modello modernista importato in favore di una
tradizione nativa più civile ed accessibile che risalisse ad Hardy, Housman e agli scrittori di pastorali degli
anni ’10.
Non tutti in Inghilterra seguirono il modello di Larkin e del Movimento, alcuni rigettando le nozioni del
movimento riguardo la poetica limitata, razionalista e ricercata. .Tra la fine degli anni 50 e gli anni 60 Ted
Hughes cominciò a scrivere poemi nei quali quali predatori e vittime del mondo naturale suggerivano la
violenza e l'irrazionalità della storia moderna, in particolare la carneficina della prima guerra mondiale nella
quale suo padre aveva combattuto. Geoffrey Hill anche vedeva il razionalismo umano come inadeguato alle
sfide etiche e religiose della guerra del XX secolo, del genocidio e delle atrocità che lui evocava attraverso
un linguaggio vigoroso costruito sulle tradizioni del modernismo e della poesia metafisica.
Dagli anni 80, la gamma dei poeti inglesi era diventata più diversificata per quanto riguarda la classe sociale,
l'etnia, il genere e le provenienze regionali introducendo una varietà di voci nella tradizione letteraria inglese.
Nati nel nord dell'Inghilterra nel distretto del West Yorkshire, Tony Harrison e Simon Armitage portarono i
ritmi vernacolari locali a contatto con il tradizionale inglese e il verso classico. Figlia di madre irlandese,
Carol Ann Daffy fu cresciuta in Scozia in una famiglia cattolica della classe operaia di sinistra e crebbe tra le
varietà di inglese standard, irlandese e scozzese: questa esperienza giovanile la aiutò a padroneggiare le
diverse voci che caratterizzavano i suoi monologhi femministi. L'Irlanda post seconda guerra mondiale, sia a
Nord che al sud, fu tra gli spazi più produttivi per la poesia nella seconda metà del XX secolo. Nato appena
due settimane e mezzo dopo la morte di Yeats, Seamus Heaney, il suo più acclamato successore, rispose agli
orrori dello spargimento di sangue partigiano nel nord dell'Irlanda con la sottigliezza e l’acuta sensibilità
etica in poemi che traevano ispirazione sia dalle sonorità e dai generi irlandesi che dalla tradizione letteraria
inglese di Wordsworth, Hopkins e Ted Hughes.
Paul Muldoon, uno degli ex studenti di Heaney a Belfast, aveva anche scritto sui problemi dell'Irlanda del
Nord ma attraverso forme fisse sinistramente distorte e multipli schermi di ironia, combinando follia
sperimentale con riserbo formale. Nativa della Repubblica irlandese, Eavan Boland ha aperto uno spazio in
una tradizione largamente maschile di versi irlandesi, con i suoi emblemi di femminilità standard e mitici,
per le esperienze di sofferenza e sopravvivenza delle donne irlandesi.
I considerevoli cambiamenti post guerra nei contorni geografici della poesia scritta in inglese riguardò in
parte l'emergere di nuove voci e nuovi stili dal vecchio Commonwealth o domini come per esempio il
Canada e l'Australia. Consapevoli di essere ai margini dell'ex impero, Les Murray modella una poesia
impertinente, scherzosa, traboccante che mina le tradizioni britanniche e classiche trasformandole in quelle
che lui definisce come la sua maniera villica australiana.
Anne Carson continua il dialogo poetico canadese con le sue origini letterarie britanniche trasportando in
maniera immaginaria, per esempio, le scrittrici vittoriane Charlotte ed Emily Bronte in un paesaggio
canadese, ma illustra anche un rinnovato interesse nella poesia e nella cultura popolare americana, portando
nel mix letterario influenze che vanno dall'antica poesia greca ad Ezra Pound e Sylvia Plat ma anche alla
televisione e ai video. Deliberata canadese e femminista, Margaret Atwood trascrive l’inevitabile duplicità,
isolamento ed alienazione che lei attribuisce alla scrittura canadese.
Dalle vecchie colonie dell'impero britannico arrivarono nel cosiddetto mondo in via di sviluppo alcune tra le
più importanti innovazioni nel linguaggio e nelle tematiche della poesia in inglese. Nati sotto il governo
britannico ed istruiti in scuole coloniali che reprimevano o denigravano linguaggi e tradizioni nativi, questi
poeti post coloniali erano cresciuti con un'acuta consapevolezza della ricchezza delle loro eredità culturali
così come una profonda conoscenza del canone letterario britannico. Essi espansero la gamma di possibilità
nella poesia in lingua inglese, ibridizzando le tradizioni delle isole britanniche con le loro immagini indigene,
i loro ritmi del parlato, i loro creoli e generi. Alcuni di questi scrittori, come per esempio il premio Nobel
Walcott, il più eminente poeta dell'India occidentale, si ispirarono considerevolmente a modelli britannici,
americani e classici europei sebbene Walcott creolizzò i ritmi, la dizione e la sensibilità della poesia in lingua
inglese. Altri altri poeti enfatizzarono ancora di più le loro eredità afrocaraibiche nel discorso e nella cultura.
Quando i pregiudizi coloniali ancora definivano l'inglese delle Indie occidentali, o creolo, come un
linguaggio arretrato, una corruzione dell'inglese, i poeti afro giamaicaniClaude McKay e Louise Bennett
difendevano il suo spirito, la sua esuberanza e proverbiale ricchezza per la poesia. Nei tardi anni 60 il poeta
delle Barbados Kamau Brathwaite rivaluto le sue testimonianze linguistiche, musicali e mitiche dell'Africa
nei Caraibi, risorse allungo represse a causa di atteggiamenti coloniali.
Nella poesia così come nella prosa, la Nigeria fu la più prolifica nazione africana anglofona nel periodo
dell'indipendenza che è definita come l'età d'oro della letteratura subsahariana. Wolem Soyinka, che sarebbe
diventato più tardi il primo africano nero a vincere il premio Nobel, ampliò la sintassi e linguaggio figurativo
inglese in poemi densi di mito e giochi di parole ispirati allo yoruba. Allo stesso tempo, poeti provenienti
dall'India stavano portando la sua gran varietà di culture indigene del linguaggio poetico inglese. I poemi di
A. K. Ramanujan fondevano i principi anglo-modernisti con le eredità indiane meridionali della poesia Tamil
e Kannada. Tutti questi poeti rispondevano con ambivalenza emotiva e versatilità linguistica all'esperienza di
vivere dopo il colonialismo, tra tradizioni non occidentali e modernità globalizzata, in un periodo di
cambiamenti decisivi nelle relazioni tra le culture occidentali e native.
Un secolo che era cominciato con una primavera di innovazione poetica si concluse con la piena fioritura di
poeti più tradizionalisti come Walcott, Hilll ed Heaney e il XXI secolo si aprì con i graditi segni di una
crescita recente nella poesia in lingua inglese includendo nuovi libri scritti da Paul Muldoon, eletto
professore di poesia all’università di Oxford dal 1999 al 2004, Carol Ann Duffy, eletta poeta laureato dal
2009 al 2019 (la prima donna e la prima scozzese ad ottenere questo titolo) e Simon Armitage, eletto
professore di poesia ad Oxford dal 2015 al 2019.

IL ROMANZO

I romanzi possono essere, possono fare, possono includere tutto.la forma si dà le prescrizioni e limiti. Eppure
la sua varietà converge su tematiche persistenti come la costruzione dell'essere all'interno della società, la
riproduzione del mondo reale e la temporalità delle esperienze umane e della narrativa. La flessibilità del
romanzo e la sua porosità, la sua ogni voracità e l'essere costituito da più voci hanno permesso agli scrittori
di approfittare della attuale dislocazione mondiale e della mescolanza tra le persone e allo stesso tempo di
accettare le sfide all'immaginazione poste dalla morte dalla dalle morte di massa e dalle guerre mondiali,
dagli inesorabili e rapidi cambiamenti nelle culture e nelle società moderne nell'evoluzione della conoscenza
e delle credenze. I romanzi del XX secolo possono essere divisi approssimativamente in tre principali sotto
periodi: l'alto modernismo fino agli anni 20, che celebrava l'introspezione personale e testuale, la complessità
e la difficoltà; la reazione contro il modernismo, che ha determinato il ritorno al realismo sociale, al
moralismo e agli sforzi documentari negli anni 30 40 e 50; e il periodo dopo la caduta dell'impero coloniale
britannico nel quale le rivendicazioni romanzesche di vari realismi, urbano, proletario, Inglese provinciale,
regionale, immigrato, postcoloniale, femminista, gay, sono affermate contemporaneamente ma anche
attraverso una continua consapevolezza del linguaggio della forma e del significato che in effetti l'eredità più
duratura del modernismo.per la fine del secolo, il modernismo aveva lasciato il posto al pluralismo
impressionante di post modernismo e post colonialismo. Eppure le radici della varietà di voci e di stili della
fine del secolo sono da ritrovarsi nell'inizio del secolo stesso quando scrittori al margine dell’inglesità, il
polacco Joseph Konrad, l'irlandese James Joyce, l'americano Henry James la donna inglese Virginia Wolff e
l'operaio Lawrence erano i più determinanti inventori del romanzo modernista inglese.
Gli scrittori dell'alto modernismo scrissero mentre la prima guerra mondiale stava devastando la fiducia nelle
vecchie certezze sulla religione, la fede cristiana, l’individuo, le conoscenze, il materialismo, la storia, le
grandi vecchie narrative che avevano sostenuto il romanzo occidentale durante il XIX secolo. Essi si
avventurarono coraggiosamente in questa generale devastazione delle conoscenze con le convinzioni
romanzesche che il mondo, le cose e il sé fossero conoscibili, che il linguaggio fosse uno strumento
rivelatore affidabile, che la storia dell'autore desse significato e forma morale alla storia, che le narrative
dovessero avere inizi, sviluppi e finali moraleggianti. Cercando di essere sinceri verso il nuovo scetticismo e
le nuove situazioni modernisti cercarono anche di costruire nuove credibili alternative ai vecchi sistemi di
valori.
Le nozioni di realtà ordinaria che avevano prevalso nel XIX secolo furono messe sotto attacco. Nel suo
famoso saggio Modern Fiction Virginia Woolf attaccava esplicitamente il materialismo degli eredi realisti
eduardiani della fiducia naturalista vittoriana. Per Virginia Woolf, come per altri modernisti, ciò che era
conosciuto e quindi rappresentabile non poteva essere considerato come qualcosa di dato, di fisso, come
un’essenza trascrivibile. La realtà esisteva, invece, soltanto come era percepita. Da qui l'introduzione del
narratore impressionista, imperfetto, addirittura completamente inaffidabile, un sostituto del classico voce
narrante autorevole del XIX secolo. Anche un narratore relativamente affidabile, come per esempio Marlowe
di Conrad la principale voce narrante di Cuore di tenebra e di Lord Jim drammatizzava la lotta per conoscere,
penetrare ed interpretare la realtà con la sua ampia retorica dell'invisibile, dell’inaudibile, dell'impossibile,
dell'intelligibile e dunque indicibile. La realtà era offerta come rifranta, riflessa nella coscienza
rappresentativa del romanzo."Guardati dentro” diceva Woolf al romanziere. La realtà e la sua verità erano
quindi andate dentro di sé. Il tema di Woolf era una mente ordinaria in un giorno ordinario. La vita che
contava di più era la vita mentale. E così il romanzo modernista si rivolse decisamente verso l'interiorità, la
sua preoccupazione divenne la coscienza, un flusso di riflessioni, di impressioni momentanee, di pezzi
disgiunti di ricordi che simultaneamente rivelavano sia il passato che il modo in cui il passato era represso.
La psicanalisi aiuto a permettere questa concentrazione: narrare la realtà delle persone come la vita della
mente in tutta la sua complessità e tumulto interiore.e le apparenti verità del di questa vita interiore erano
ovviamente totalmente complicate, sparse, frammentarie, irregolari, ora illuminate, ora in penombra, ora
nascoste. Per Woolf, l’Ulysse di Joyce costituiva un’ottima espressione del desiderato programma
impressionista. I personaggi di Joyce e Woolf sono colti mentre sono immersi nel cosiddetto flusso di
coscienza e un qualche tipo di flusso interiore di pensieri diventa il principale accesso modernista al
personaggio. Il lettore ode i personaggi parlare dall'interno della loro coscienza ma non sempre direttamente.
I modernisti si sentono anche liberi di entrare nelle menti dei personaggi, di parlare al posto loro utilizzando
la tecnica conosciuta come discorso indiretto libero. Una caratteristica notevole della nuova individualità
romanzesca è una condizione di tesa solitudine esistenziale. Lord Jim di Conrad, Leopold Bloom e Stephen
Dedalus di Joyce, Paul Morel e Birkin di Lawrence e Mrs Dalloway di Woolf erano personaggi solitari,
individui privati dei loro vecchi sostegni e così destinati a trovarsi la loro strada attraverso i labirinti della
vita senza troppa fiducia nella fede, nella solidità del mondo e soprattutto nel linguaggio come uno strumento
di conoscenza di se stesso e degli altri. Jacob de La stanza di Jacob di Woolf rimane cocciutamente
incomprensibile ai suoi più cari amici e alle persone amate ma soprattutto al suo romanziere. Le mura e la le
credenze della stanza di Ronda ne Le Onde sempre di Woolf pendono sconcertantemente intorno al suo letto;
lei cerca invano di ristabilire il suo senso di solidità delle cose toccando con le dita dei piedi la base del
letto ; La sua mente fuoriesce da lei, gli stessi confini di sé stessa si dissolvono. I vecchi intrecci conclusivi
dove ogni cosa si risolveva nell'ultima pagina del romanzo seguendo il modello delle storie di detective
lasciò il posto a finali irrisolti.
I modernisti costruirono miti moderni sulle rovine di vecchi miti cristiani. Nella sua recensione dell'Ulisse,
T. S. Eliot acclamò il romanzo per aver sostituito il vecchio metodo narrativo con un nuovo metodo mitico:
l'ebreo irlandese di Joyce, Bloom, è miticizzato come un moderno Ulisse, la sua odissea di un giorno fa
rivivere maniera spesso ironica episodi del risse di Omero. Questa manipolazione di un continuo parallelo tra
contemporaneità e antichità era, secondo Eliot, un passo verso il rendere il mondo moderno possibile all’arte,
sia tenendo il passo con la nuova antropologia e psicologia sia con quello che Yet stava facendo in versi. Il
nome di Stephen Dedalus nel Ritratto di un artista di Joyce, crea un parallelo tra il passato mitico greco e le
aspirazioni del contemporaneo giovane uomo irlandese. Questa tendenza modernista ad elaborare dei miti
poteva ovviamente prendere pieghe preoccupanti. La religione del sangue che Lawrence celebrava
conduceva direttamente alle simpatie fasciste del suo La Verga di Aronne e il resuscitato culto del sangue
azteco nel serpente piumato. Linguaggio e testualità, lettura e scrittura erano centrali per questi romanzi
metafizionali che spesso parlavano di scrittori e artisti e surrogati per artisti come la signora Ramsay di
Virginia Wolff, con le sue cene, e la signora Dalloway con la sua festa, produttori di quello che Woolf
chiamava l’inedito lavoro delle donne. Ma questa riflessività solo se stessi non era sempre consolante, la
vista della signora Flanders si sfoga e una macchia d'inchiostro si diffonde sulla cartolina che lei sta
scrivendo all'inizio del romanzo la stanza di Jacob. I Finnegans Wake di Joyce, forse il miglior esempio
modernista di linguaggio divenuto incontrollato, mette alla prova anche i suoi più dedicati lettori e diventa
quasi illeggibile per gli altri.

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