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Giovanni Verga (1840–1922)

Vita
1840: Nasce a Catania, figlio di un cavaliere di ascendenza nobiliare
1869 – ‘72: Periodo fiorentino
 Storia di una capinera
 Inizia Eva
1872 – ’93: Periodo milanese
 Pubblicazione Eva, Tigre reale, Eros
 Aderisce alla Scapigliatura
1877 – 1878: aderisce al Verismo e forma un gruppo, insieme a Capuana, che si propone di creare il “romanzo
moderno” sul modello del naturalismo francese (Zola)
1878 – Rosso Malpelo (prima novella verista)
1880 – Vita dei campi
1881 – I Malavoglia
1883 - Novelle rusticane e Per le vie
1888 – Mastro-don Gesualdo
1893 – 1922: Ritorno a Catania

Eva
Pubblicato da Treves, a Milano, del 1873
- Romanzo di svolta: per la prima volta Verga persegue una poetica del vero e assume atteggiamenti d’avanguardia
letteraria
- Risente fortemente dell’ambiente milanese, rispecchia l’impatto dell’autore con la realtà economica e sociale più
avanzata e con la cultura europea.
Temi
 Rapporto fra arte e modernità, valori romantici e inautenticità prodotta dallo sviluppo economico
 Esame di coscienza dell’artista in crisi che deve aderire ad un mondo dove dominano gli interessi materiali
 Storia d’amore di un giovane romantico che vede il fallimento dei propri ideali e torna sconfitto alla famiglia
siciliana
 Contrasto fra modernità (metropoli, “atmosfera di Banche e di Imprese”) e mondo premoderno (paese siciliano)
 Ballerina (prostituta, saltimbanco)  nel mondo moderno l’arte si presenta come artificio, seduzione. La Ballerina
è un’artista ma dipende completamente dai gusti e dal denaro del pubblico = scrittore, pittore
La prostituta vende l’amore, ciò che mai dovrebbe essere venduto = poeta = mercificazione dell’arte

Prefazione a Eva - Manifesto d’avanguardia


 Viene professata una poetica del vero: Verga annuncia una “ narrazione vera, com’è stata o come potrebbe essere,
senza rettorica e senza ipocrisie”
 L’arte nella società moderna ha perso la funzione centrale che aveva in passato ed appare anzi come un lusso
inutile (“l’arte allora era un civiltà, oggi è un lusso”), l’opinione pubblica la giudica “scioperata” e preferisce
piaceri materiali
 La causa di questa decadenza dell’arte è lo sviluppo economico, la dominante atmosfera di ricerca di beni materiali
 L’arte può reagire documentando la verità e “gettandola” in faccia al pubblico, funzione di indagine e di denuncia

Vita dei Campi - 1880


- Prima opera verista di Verga
- Otto novelle + nono racconto aggiunto alla seconda edizione
- Riunisce racconti scritti fra il 1878 e il 1880
o Cavalleria rusticana *
o La lupa
Personaggio femminile che sfida tutte le regole sociali per affermare i diritti dell’amore
o Fantasticheria
o Jeli il pastore * tema dell’amore – passione: il
o Rosso Malpelo trasgressore finisce sempre Tema dell’esclusione: il
o L'amante di Gramigna sconfitto più povero è il più
o Guerra di santi * prevalenza del motivo emarginato
o Pentolaccia economico sull’amore
o + Il come, il quando, e il perchè
- Protagonisti: contadini, pastori, minatori = società premoderna delle campagne siciliane, in cui domina il latifondo
- Novità: scelta di assumere la prospettiva culturale e linguistica di questi protagonisti, voce narrante dei personaggi
popolari
Dedicatoria a Salvatore Farina – [L’amante di Gramigna, Vita dei Campi]
L’amante di Gramigna è una novella di Vita dei Campi e contiene, all’inizio una dedicatoria a Farina, scrittore e
intellettuale che frequentava gli ambienti scapigliati milanesi
 Il linguaggio è semplice e pittoresco, “raccolto pei viottoli dei campi”
 Le passioni umane devono essere rappresentate con “scrupolo scientifico”, devono fornire un “documento umano”
(= Frères Goncourt, Germinie Lacerteux)
 La narrazione deve cogliere la logica delle passioni e rivelare il legame tra cause ed effetti
 Principio dell’impersonalità - la mano dell’autore deve restare invisibile, l’opera deve sembrare essersi fatta da
sé: “l’autore deve avere il coraggio di eclissarsi nella sua opera” ( = Flaubert, Madame Bovary)
 Il narratore si attiene al “fatto nudo e schietto” nella sua oggettività, senza filtrarlo attraverso “la lente dello
scrittore”
 è esclusa la presentazione dei personaggi da parte dell’autore, il lettore li conosce progressivamente attraverso le
loro azioni e il punto di vista degli altri personaggi
≠ Manzoni, narratore onnisciente
 Forma inerente al soggetto = correlazione tra livelli sociologici e stilistici – la narrazione deve essere condotta
dal punto di vista dei personaggi, lo scrittore deve annullarsi assumendo la loro prospettiva e il loro stesso modo di
parlare, a narrare le vicende sono i personaggi stessi  la forma cambia a seconda dell’ambiente sociale
rappresentato
Ma Verga non usa il dialetto, vi si oppone per ragioni politiche (nazionalista) e artistiche (teme che il diletto limiti
la portata della propria opera)  lessico immediato, semplice e naturale

Lettera a Salvatore Paola Verdura


1878 – Verga espone all’amico il progetto di un ciclo di romanzi ispirato da Les Rougon-Macquart di Zola
 Progetto realistico di mostrare “tutte le fisionomie sociali”, tutte le classi della nuova Italia
 Progetto scientifico di rivelare come ogni classe sia condizionata dalla lotta per la vita, che guida l’umanità verso
il progresso attraverso la selezione naturale (Positivismo, Darwinismo sociale)
 Affermazione che “ciascun romanzo avrà una fisionomia speciale, resa con mezzi adatti” = forma inerente al
soggetto, si modifica a seconda del livello sociale rappresentato
 Titolo “La Marea”, poi “I Vinti”

Rosso Malpelo
 Voce narrante: comunità di contadini e minatori, malevola – si accanisce contro il protagonista perché ha i
capelli rossi e sarebbe dunque cattivo
 Verga usa per la prima volta l’artificio di straniamento (I Malavoglia) = il punto di vista del narratore popolare
interpreta sempre come strano qualsiasi gesto compiuto dal personaggio, ma il punto di vista dell’autore emerge
dalla regia del racconto e fa capire che Rosso non è cattivo come lo crede la comunità  divario fra punto di
vista esplicito del narratore e punto di vista implicito dell’autore
  struttura antifrastica = si sostiene sempre una tesi ma si fa capire che è possibile l’antitesi: Malpelo è
Cattivo // è cattiva la comunità che lo perseguita e giudica
 Mostra una realtà rovesciata, è strano ciò che dovrebbe essere normale
 Domina, a ogni livello sociale, la violenza del più forte sui più deboli
 La vittima assimila l’ottica degli aguzzini, ma a loro differenza ha il coraggio di guardare in faccia la violenta
realtà in cui vive che l’ipocrisia dominante finge di ignorare

Fantasticheria
 Anticipa la vicenda e i temi de I Malavoglia
 Esplicita l’ideale dell’ostrica = per coloro che appartengono alla fascia dei deboli è necessario rimanere legati ai
valori della famiglia, al lavoro, alle tradizioni ataviche, per evitare che il mondo, cioè il "pesce vorace", li divori.
“ … allorquando uno di quei piccoli, o più debole, o più incauto, o più egoista degli altri, volle staccarsi dai suoi
per vaghezza dell'ignoto, o per brama di meglio, o per curiosità di conoscere il mondo; il mondo, da pesce vorace
com'è, se lo ingoiò, e i suoi più prossimi con lui.”
 Contrapposizione tra l’ottica della grande dama che visita da turista la marina catanese e gli abitanti di Trezza
 Verga dichiara che solo assumendo il punto di vista degli abitanti di Trezza è possibile capirli
 Mostra la contraddizione fra l’impostazione materialistica e la ricerca di valori ideali alternativi: da un lato
Verga vuole mostrare come all’interno di ogni classe sociale agisca indistintamente l’interesse individuale e il
bisogno materiale, dall’altro immagina il mondo rurale in una luce idillica, vedendolo come realtà capace di
conservare alcuni valori – la contraddizione di risolve con la prevalenza dell’egoismo economico sulla forza dei
sentimenti
I Malavoglia - 1881
1875 – Padron ‘Ntoni, bozzetto marinaresco
1878 – adesione al Verismo  abbandono del modello del bozzetto (racconto ispirato alla narrativa filantropico –
sociale), progetto dei Malavoglia
1878 – 1880 : stesura
1881 – pubblicazione, Treves (non ebbe fortuna)

Struttura
Quindici capitoli
Tempo della storia: 1865-1878
periodo successivo all’Unità d’Italia  leva militare obbligatoria, battaglia di Lissa, treno,
dazi
- I parte: capp. I-IV
Protagonista: Padron ‘Ntoni
Tempo della storia breve (quattro giorni), tempo del racconto dilatato
- II parte: capp. V-X
Protagonista: Padron ‘Ntoni
Tempo della storia dilatato (quindici mesi), tempo del racconto breve
- III parte: capp. XI-XV
Protagonista: ‘Ntoni di Padron ‘Ntoni
Tempo della storia dilatato (1867-1878), tempo del racconto breve

Personaggi
Famiglia Malavoglia (Toscano)
Padron ‘Ntoni
muore durante un
viaggio con la Bastianazzo ♥ La Longa
Provvidenza con il carico

‘Ntoni Mena Luca Alessi ♥ Nunziata Lia


Ruolo di "ponte" tra il emigra in città per
innamorato di Santuzza fidanzata con Brasi Cipollamilitare,
passato idillico di Padron
innamorata di Alfio Mosca muore nel
'Ntoni e la modernità dei
diventare una prostituta
semplice, operosa, dedita corso tempi post-unitari: sposato
alla famiglia. Rinuncia della battagli con la cugina Nunziata,
all'amore per Alfio, dopo la a di Lissa ormai adulto ricostruirà la
rovina della famiglia il famiglia Malavoglia
matrimonio con Brasi assumendo il ruolo di
Cipolla non si può fare. patriarca del nonno e
Resta con il fratello Alessi e ricomprando la Casa del
sua moglie a custodire i Nespolo
valori della famiglia e della
tradizione.
 Alfio Mosca: onesto lavoratore, possiede un asino ed (in seguito) un mulo, ed ha la sua ambizione lavorativa.
Si innamora di Mena, che ricambia, ma i due non possono sposarsi perché Alfio è povero, e per convenienza Mena
tenta invece il matrimonio con Brasi Cipolla. Torna ad Aci Trezza otto anni dopo la sua partenza.
 Zio Crocifisso: detto anche "Campana di legno", è l'usuraio del paese, vecchio e avaro, protagonista di
"negozi" e proprietario di barche e case. È zio della Vespa, con la quale si sposerà non per amore, ma per
appropriarsi della sua chiusa; il matrimonio si rivelerà per lui un inferno, poiché la moglie dilapida in breve tempo
il patrimonio da lui costruito in una vita interamente trascorsa ad accumulare denaro.
 Compare Agostino Piedipapera: sensale di pochi scrupoli, zoppo, immischiato nella vicenda del
contrabbando. Si rende responsabile, assieme allo zio Crocifisso, della rovina economica dei Malavoglia,
fingendo di acquistare il credito che Padron 'Ntoni deve al vecchio usuraio e poter così far uscire la famiglia dalla
casa del nespolo. È sposato con Grazia Piedipapera, donna pettegola ma sensibile ai problemi dei Malavoglia.
 La Locca: sorella dello zio Crocifisso, vedova, è una vecchia demente e fuori di senno, che vaga
perennemente per il paese alla ricerca del figlio Menico, morto in mare sulla Provvidenza assieme a Bastianazzo ed
al carico di lupini. È madre di un altro ragazzo che non viene mai nominato, e che è sempre chiamato "figlio della
Locca". Dopo l'arresto di quest'ultimo, viene mandata all'ospedale dei poveri.

Sistema oppositivo di natura morale

Opposizione vecchio/nuovo, premoderno/moderno = contraddizione Padron ‘Ntoni/ ‘Ntoni

Padron ‘Ntoni: - Religione della famiglia ≠ ‘Ntoni – rifiuto della prospettiva della fatica e
- Ideale dell’ostrica del lavoro, ricerca di mezzi alternativi per uscire
- Lavoro
dal sistema – ribellione => contrabbando
- “Meglio contentarsi che lamentarsi”

Stile

► Opera di “ricostruzione intellettuale” (lettera a Capuana, marzo 1879) = la verità della rappresentazione si
raggiunge non copiando dal vero la realtà ma facendone una ricostruzione intellettuale e sostituendo la mente agli
occhi
Si mescolano
- esigenze di distacco scientifico e di “ricostruzione in laboratorio” di un fenomeno sociale
- posizioni ideologiche che si rifanno all’anticapitalismo romantico
- teorie di Franchetti e Sonnino
- motivazioni esistenziali che comportano nostalgia per una terra già minacciata dal progresso ma ancora
collocata ai suoi margini
 componente documentaria, sociologica, etnologica – poetica del Verismo
 componente lirica e simbolica – poetica soggettiva e romantica

Verga ricostruisce scientificamente la realtà di un paese siciliano tipico (ricostruzione intellettuale) e poi lo cala nel
paese reale di Aci Trezza, costruisce un paese modello che si identifica solo successivamente in un paese reale 
compresenza di astratto e concreto

 Discorso diretto
 Discorso indiretto libero
 Proverbi per adottare l’ottica di un narratore popolare
 Metafore, similitudini
 Linguaggio

 Artificio di regressione = scarto fra punto di vista della voce narrante e del narratore
Ottica del narratore popolare/comunità di narratori popolari  il punto di vista del narratore non coincide con quello
dell’autore, l’autore regredisce in un narratore incolto e primitivo
 Artificio di straniamento

- Registro lirico-simbolico - commenta gli stati d’animo dei personaggi dotati di un’interiorità
- Registro comico-caricaturale – rappresenta i paesani

► Simbolismo e Naturalismo
 linguaggio dell’amore e dei sentimenti represso,
linguaggio impossibile o negato

 tendenza all’allusività, a stabilire nessi analogici fra stati d’animo dei personaggi e paesaggio
 tono lirico-simbolico che sottolinea il momento della sconfitta o della rinuncia (non-detto perché non dicibile)

Ideologia
Verga non ha più la fiducia nella storia tipica dell’uomo romantico, non crede che l’uomo sia in grado di costruirla e
determinarla.
- L’uomo è e sarà sempre dominato da istinti e interessi materiali – isolano l’individuo dai propri simili: ad eccezione
della solidarietà familiare, ciascuno è solo con il proprio egoismo
- La solidarietà di classe non esiste
- Non esiste la possibilità di un futuro radicalmente diverso
- Chi tenda di mutare è un illuso destinato alla sconfitta
 Conservatore

Novelle rusticane – 1883


- Dodici novelle scritte fra il 1881 e il 1883
 Totale scomparsa di valori romantici ancora presenti nei Malavoglia e in Vita dei Campi
 Motivo centrale: la roba – passaggio dalla religione della famiglia alla religione della roba
 Dal singolo personaggio l’attenzione si sposta in quasi tutte le novelle alla dimensione collettiva
 Tutti i personaggi appaiono dominati dalla logica economica e dalle leggi dell’interesse e dell’egoismo
 Scoprire il meccanismo della “lotta per la vita” in ogni fascia sociale
 Trionfo dell’egoismo individuale: il comportamento umano è e sarà sempre determinato solo dall’interesse
personale

La roba
 Protagonista Mazzarò, contadino siciliano che a poco a poco diviene il maggior proprietario terriero della sua
regione (figura dell’arrampicatore sociale), sostituendosi al barone.
Sacrifica tutto alla logica economica = Mastro don Gesualdo
Di fronte alla morte, Mazzarò si rende conto dell’insensatezza di una vita interamente dedicata all’accumulazione
della roba – la roba non riesce a riempire di significato la vita
Finale grottesco: Mazzarò che “come un pazzo” ammazza i suoi animali: l’impossibilità di portarsi dietro la roba
dopo la morte lo induce a distruggerla.
 Mazzarò viene presentato come figura eroica ma disumanizzata: iperbole, stile fiabesco
 Paesaggio realisticamente e storicamente connotato
 Natura e personaggio si identificano: “pareva che Mazzarò fosse disteso tutto grande quanto era la terra”
 “seconda natura”, segnata dallo sviluppo economico
 Anticipa i temi e il personaggio di Mastro-don Gesualdo
- Verga vede il limite dell’individualismo borghese che, riducendo la vita all’aspetto economico, non riesce a trovare
ragioni , significati e valori forti. Il vincitore della “lotta per la vita” può quindi risultare, dentro di sé, un vinto
 l’autore prende le distanze dalla logica economica che riconosce come unica legittima ma di cui denuncia la
sostanziale insensatezza

Mastro-don Gesualdo -1888


- Secondo romanzo del “Ciclo dei Vinti”
- “Mastro” “don” = arrampicatore sociale, mastro che diventando ricco si merita il titolo di “don”, ma non riesce a
far dimenticare le sue origini

Tempo: fra il 1820 e il 1849


Spazio: province di Catania / Palermo
Sfondo storico: rivolta carbonara del ’20, epidemia di colera del ’37, rivoluzione del ’48, nascita della borghesia
terriera e declino della nobiltà cittadina

Struttura
Ventuno capitoli, riuniti in quattro parti – seguono per episodi i momenti culminanti della vita di Mastro-don
Gesualdo => il racconto assume un carattere volutamente frantumato
I parte - ascesa
II parte - trionfo
III parte - crisi
IV parte – decadenza e morte

Capitolo IV - parte prima


La giornata di Gesualdo 1. Fra i muratori del frantoio del Giolio
- Corsa contro il tempo - corsa sotto il sole di mezzogiorno verso il paese, paesaggio infuocato
- Motivo della roba 2. In paese, sistemazione di alcuni affari, incotri con: canonico Lupi, sensale Pirtuso, cognato
- Paesaggio infernale Burgio
- paesaggio arso della gola del Petrajo
3. Fra gli scalpellini della nuova strada in costruzione del Camemi
- Pausa idillica: paesaggio lunare
4. Dialogo con Diodata nel podere della Canziria

Capitolo V - parte quarta


La morte di Gesualdo
- Insensatezza della corsa per la roba
- Crisi degli affetti  incomunicabilità con Isabella
1. Descrizione della vita ripetitiva di Gesualdo a Palermo – Punto di vista di Gesualdo
2. Episodi che rompono la ripetitività: visita amministratore, consulto medico, figlia e genero - Punto di vista di
Gesualdo
3. Agonia e morte di Gesualdo: muore nell’indifferenza e nella derisione – Punto di vista di Don Leopoldo, servitore
malevolo
POLIFONIA

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