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ghiera
e della Tavvio da una unica fonte,
contemplazione prende
che e la Bibbia: le figure di Giuseppe, Giobbe, Daniele, Davide, Mo
se, profeti ed anticipatori del Cristo con della loro vita,
Pesempio
danno a colui che a ricchezze che sono antiche e al
impara leggerli
tempo stesso sempre nuove 2.
La Scrittura e cosi familiare a S. Basilio ed ai Padri del quarto
secolo, che il riferimento ai testi sacri diventa per loro assolutamente
e irriflesso 3; letta, riletta,
spontaneo quasi pregata, contemplata,
la parola di Dio si trasforma per i Padri in una legge del loro pensiero
e della loro immaginazione: tutto e subordinate al retto intendimento
dei messaggi divini, cosi che per S. Basilio, la vastissima cultura pro
fana, acquisita durante i suoi studi a e ad
giovanili Costantinopoli
Atene, assume Pumile ufficio di un aiuto nella riflessione e nella spie
della Bibbia, senza che siano minimamente intaccate Pori
gazione
ginalita, Pindipendenza, Pirrepetibilita della parola divina 4. Lo stesso
Basilio dichiara piu di una volta che egli non dice mai nulla che non
derivi direttamente dalla voce vera ed della Scrittura: ? Se
ispirata
il Cristo e la nostra vita, ne segue che tutta la nostra conversazione
deve avere il Cristo, che il nostro e tutta la
per soggetto pensiero
nostra attivita devono dai suoi comandamenti e che la
dipendere
nostra anima deve la sua Percio: ?Noi
riprodurre immagine?5.
vogliamo aggiungere le spiegazioni che esige questo soggetto (il
tema relativo allo Spirito Santo) d'aceordo con il pensiero della
Scrittura ? 6. La vita morale del singolo, la vita di comunita, la po
verta dai fratelli del cenobio 7, Peducazione ascetica tro
praticata
vano nella Scrittura non solo dei principi orientativi ma
generali,
anche tutti i particolari utili alia realizzazione pratica di quei prin
cipi stessi 8.
Come Pautorita e la fede si appoggiano alia Scrittura 9, cosi
anche le questioni piu pratiche dipendono da quest a: ogni domanda
che fa il monaco o chi,
piu semplicemente, aspira ad un ideale di per
fezione, non puo non trovare nei sacri testi.
adeguata risposta
In tal modo vita pratica di carita verso il prossimo e vita
spirituale
silii Magni, Pontificium Athenaeum S. Anselmi, De Urbe 1964, p. 44, constatata Teccedenza delle ci
? Ratio
tazioni da questo Vangelo rispetto a quelle tolte dagli altri, FA. conclude: stat in facto quod Mt.
Evangelium consideratur a tota antiquitate patristica Evangelium excellentiae, maxime propinquum
fonti, i.e. menti Christi, et insimul maxime catecheticum, moralizans, ergo magis respondens exigentiis
spiritus Basilii...Si auctor extollit aspectum ethicum-moralisticum doctrinae Christi, hoc debetur fini
ascetico-pastorali sui operis (cioe delle opere ascetiche); emendare volebat impulsiones asceticas pericu
losas et reformare ad nuntium Evangelii, excludendo fontes humanos, evangelicum verum characterem
asceseos plene conservando ?.
4 A. Alevissopulos, Dos Gute und das Bose in der Sicht Basilios des Grossen in Zusammenhang mit
seiner Welt-erklarung, Hannover 1963, pp. 10, 11: ? Plato steht bei Basilios nicht neben Paulus, sondern
fiihrt zu Paulus und zu der heiligen Schrift iiberhaupt hin ?.
5 S. Basilio,
Ep. 159, 1, ad Eupatorio (II Courtonne).
6 Ibid., 2.
7 O. Gaillard, La pauvrete, in Problemes de vie religieuse, Paris 1964, p. 38. S. Basilio ha affermato
il carattere sociale della poverta ? par reference au tableau ideal que les Actes tracent de la vie des pre
miers chretiens ?.
8 D. Amand, Vascese de S. Basile, Maredsons, p. 83; P. Resch, La doctrine..., cit., p.
monastique
150. La meditazione fatta sulle Scritture non e uno studio puramente teorico, perche b la migliore guida
per la pratica delle virtu.
9 L. der Grosse, Basel 1953, p. 67.
ViSCHER, Basilius
10Th.
Spidlik, La sophiologie de St. Basile, Roma 1961, p. 158: ? Le charme des Ecritures qui sont
naturellement agreables a entendre, salutaires et bonnes au coeur de quiconque prefere le vrai au vrai
semblable ?.
h Si tratta di un
pensiero caro ad Origene (cfr. ibid., p. 169).
12 j. S. Basile, in Theologie de la vie monastique, Paris 1963, p. 103.
Gribomont,
(^?07rv?uaT0^ TpacpTj)16.
Dio stesso attraverso attraverso i profeti e
parla gli agiografi,
Tazione divina e comunealle tre Persone della S. Trinita 17.
ispirata
Tale e la venerazione che S. Basilio per le idee e
professa gli insegna
menti racchiusi nei libri santi che egli e pronto a rispettare anche in una
sola parola la lingua che esprime contenuto sacro. II vescovo
quel
non cerca nei testi una bella risonanza di vocaboli, ma Pesatto valore
che intendono presentare, se e vero che i modesti
questi Apostoli
come ?labbra di Dio ? e che la loro e e
parlano parola semplice priva
di inutili ornamenti: nella scritturale tutto ha valore ed anche
lingua
particelle apparentemente insignificanti, mirano alia precisione ri
velatrice delPidea 18. In conclusione: ? Dalle cose dette che si trovano
nelle Divine Scritture e e Pordine e la
possibile scoprire comprendere
serie dei comandi del Signore ?19. La lettura delle pagine divine,
come avverte spesse volte S. Basilio, e sostenuta dalla meditazione
20 D. 1. et saintete, Paris
Mabillon, Science 1958, p. 39.
21
Ibid., p. 95.
22
Apophtegmata Patrum, PG 65, C 76.
23
Ibid., C 166.
24 J.
Danielou, Origene comme exegete de la Bible, in Studia Patristica, vol. I, Berlin 1957, p. 290.
25 L. Th. Les vies coptes de St. Pachome et de ses premiers successeurs (trad, franc.), Louvain
Lefort,
1943, p. 24: ? si done il te vient a Fesprit une pensee impure ou une haine contre ton frere, ou une impu
rete, ou une envie,.. .medite sans cesse en ton coeur tous les fruits dans l'Ecriture prenant toi meme la
resolution de marcher en eux, comme il est ecrit dans Isaie (33, 18); votre ame meditera la crainte du Sei
gneur et tout cela cessera en toi?; v. inoltre i brani alle pp. 100, 107, 206-207.
26 D. I. una teoria
Mabillon, Science..., cit., p. 41. S. Basilio non prende mai in considerazione
a proposito della Scrittura, che non sia accompagnata dalla pratica: ? Se qualcuno pretende che basta
per arrivare alia perfezione studiare le S. Scritture, questi fa esattamente come colui che apprende ilme
stiere del falegname senza mai lavorare il legno, o ilmestiere del fabbro senza mettere in pratica le lezioni
che riceve ? (Reg. F. 7, PG 31, 933 A).
27 S.
Basilio, Ep. 2, 2, a Gregorio di Nazianzo (I Courtonne).
32 S. Basilio di Cesarea, Omelie sui Salmi, Intr., trad, e note a cura di A. R. Raccone, Ed. Paoline,
Roma 1965, pp. 38-39.
33 Cfr. j.
Gribomont, he renoncement..., cit., p. 286.1 Moralia, composto verso il 360, aH'inizio della
conversione di S. Basilio, sono un florilegio in 1500 versetti, destinato a suggerire la norma religiosa auten
tica in mezzo alia confusione delle idee regnante in quegli anni; nelle edizioni a stampa, come in una
famiglia di manoscritti il Grande Asceticon si presenta in due sezioni, dette Grandi e Piccole Regole; distin
zione questa che ha un valore solo letterario e non cronologico; ?II s'agit de questions adressees a Basile
lorsqu' il visitait les communautes et resolvait leurs problemes exegetiques et pratiques ? (ibid., p. 287).
Spesso una Grande Regola ? utlise et absorbe plusieurs petites, ce qui permet d'assister a Felaboration
de la synthese doctrinale a partir des besoins et des preoccupations des freres ?.
34 S. Basilio,
Defide, PG 31, 648 A: ?come non si finisce mai di scrutare la Scrittura ispirata, cosi
h impossibile penetrare imisteri divini, perche ciascuno trova davanti a se un continuo progresso da com
piere verso il meglio e la perfezione sempre piu s'allontana ?.
e ad
esigenze del momento; essendo pero essa al tempo stesso tutta
di valori carismatiei e sia pure in
pregnante profetici, ricapitola,
nuce, la vita cristiana nella sua totalita, vera pars pro toto.
40 De
fide, PG 31, 692 B.
41 R.
Cadiou, La jeunesse d'Origene, Paris 1936, p. 28.
42Ma Tidea costante di
Origene era che, come fa notare il Cadiou (ibid., p. 45), ?pour transposer
l'histoire il faut la connaitre ?.
43 G. Bardy,
Origene, in Dictionnaire de Theologie catholique, vol. XI, 7 c. 1506; PA. cita ilDe princ.
I, 1, 2: ?Ilia sola credenda est veritas, quae in nullo ab ecclesiastica et apostolica discordat traditione ?.
44 Omelie sui
Salmi, a cura di A. R. Raccone, cit., pp. 20-21: vi si fa notare che S. Basilio ? per spie
gare meglio il significato di una parola, fa una ricerca comparativa di tutti i significati che essa assume
nella S. Scrittura cosi sulla parola "voce" (cfr. Omelia sul Salmo 28, cap. V); sulla parola "cedro" (cfr.
Omelia 28, cap. IX); sulla parola "corno" (cfr. Omelia 28, cap. X); sulla parola "giudizio" (cfr. Omelia
sul Salmo 7, cap. VIII); sulla parola "esame" (cfr. Omelia sul Salmo 7, cap. XII) ?.
45Hexaem. VI, 51 C.
46 S. Basilio too [iri^k \L&XpiauXXapyjs apyovTt, elvoa tcov ^sottsuotcov
(ibid.,Yl, 61 C) b convinto
e la seguente annotazione che si legge in Eun. II (7), PG 29, 585 A: ?Se coloro che
pTjjxaTcov. Interessante
all imzio hanno tradotto la lingua ebraica in quella greca, non hanno osato interpretare alcuni nomi, ma
hanno mantenuto la stessa voce ebraica, come Sabaoth, Adonai.. .e se allo stesso modo hanno mostrato
non solo a propo3ito dei nomi divini, ma anche inmolti casi, quanto timore non dobbiamo
questo rispetto
avere noi nei confronti del nome del Signore? ?. Nei De Spiritu Sancto poi (PG 29, 71 C) si legge ? che
.un ruolo decisivo? ?, e a 72 A : ? Se io
cosa c'e di cosi breve neilinguaggio teologico che non possa giocare..
?. Altre
arrivassi a cogliere solo una parte del valore delle particelle, ne godrei come di un grande onore
volte una parola sola e spiegata e sviscerata nelle sue diverse accezioni, come e il caso dei termini apx"3Q
ed ?7roiY)<js (?In principio Dio creo?: Hexaem. 16 A ss.; 17 A ss.). L. Lohn, Doctrina S. Basilii M. de pro
cessionibus divinarum Personarum, Romae 1929 (estr. da ?Gregorianum?, X (1929), p. 343. A
di ? et Verbum erat apud Deum ? (Horn. 16, 4, PG 31, 479 B-G), cita le parole di S. Basilio:
proposito
? Ammira la scelta accurata di ogni parola; non ha detto In Dio, ma Presso Dio, per affermare la proprieta
deiripostasi; non ha detto In Dio per non dare occasione di confondere Flpostasi?.
47 De ?Non intendere alia leggera la lingua teologica, ma sforzati in
Spiritu Sancto (Prueche), 69 B:
ciascuna parola, in ciascuna sillaba di raggiungere il senso che vi e nascosto. La parola e avanti tutto
di sillabe e di lettere. Cosi non b fuor di proposito indagare sulle sil
insegnamento e la parola si compone
sono brevi
labe ?; 72 A: ? Queste particelle riguardo alle quali tu vuoi ottenere da noi una spiegazione,
a somi
e sono grandi: brevi per la concisione del loro enunciato... grandi per la forza del loro signincato,
essendo un si in maniera molto notevole, quando
glianza della senape che, pur piccolo granello, allarga
e circondata dalle cure opportune, spiegando tutte le sue forze ?.
ha
48 Hexaem. IX, 80 E: ? (Dio) invece di divertire il nostro spirito (con le curiosita astronomiche)
voluto che tutto fosse scritto per Tedificazione e la salvezza delle nostre anime ?.
49 De 47.
Spiritu Sancto, Intr. (Prueche), p.
50 E cfr. G. Bardy, La vie spiriluelle oVapres St. Athanase, ? La vie
questa un'idea comune ai Padri:
? Colui che prende in mano il Libro dei Salmi percorre
spirituelle ?, Supplement, juillet 1928, p. 109:
con ammirazione le profezie sul Salvatore racchiuse negli altri libri, e legge gli altri Salmi come se gli ap
partenessero ?.
51Hexaem.
IX, 80 E.
52 Ibid.
53
Ibid., II, 72 B; v. pure Ep. 261 a quelli di Sozopoli (III Courtonne): ? Questa dottrina empia (dei
Valentiniani)... ha preso nascita un tempo da questo sciocco Valentino, il quale, con Paiuto di alcune espres
sioni prese dalPApostolo ha composto per se stesso le sue empie elucubrazioni. Egli dice che e una forma
di schiavo e non lo schiavo stesso di cui il Signore si e rivestito e dice anche che Egli e nato sotto un'appa
renza umana... ?.
54 Hexaem.
IX, 188 B.
55 T.
Spidlik, La sophiologie..., cit., p. 171.
dallo stesso tessuto letterale dei verba Dei; e anzi, il senso spi
proprio
ritual^ rettamente e senza fraintendimenti di testo che egli
percepito
propone e che e Pantitesi della letterale 65.
interpretazione giudaica
SCRITTURA E CHIESA
56 Ibid.: ? Basile ne
pretend pas nullement nier le sens spirituel des livres inspires, sens qui est oppose
a Interpretation judai'que litteraire ?. S. Basilio stesso ci awerte che la Scrittura (De Spir. S. 181 C)
sovente applica dei nomi materiali a delle nozioni di ordine spirituale per renderle comprensibili. Altrove
egli afferma (ibid., 165 A) che ?colui che ha potuto fissare lo sguardo fino al fondo del senso legale e che,
un velo Foscurita della lettera, h riuscito ad entrare nei segreti, quello imita
dopo aver scartato come
Mose... perche anche egli si volta dalla lettera verso lo spirito ? (smaxplcpcov xai aux6^ dc7u6too
De Spiritu Sancto (Der Beitrag des Basilius zum Abschluss
YpafA(iaTO<; repot; to 7cvs0p.a). H. Dorrie,
des trinitarischen Dogma), 1956, p. 151, nota che e caratteristica nei testi basiliani ? die
Gottingen
Verbindun on Exegese und religioser Erfahrung, die vom Buchstaben der HI. Schrift zum Geist fuhrt?.
5? I.
Plagnieux, St. Gregoire de Nazianze theologien, Paris 1951, p. 327.
58 E. Hellenisme et christianisme, St. Gregoire de Nazianze et son temps, Paris 1930, p. 72.
Fleury,
teologia della chiesa in funzione della quale egli esprime la sua fede
ed unito alia quale la vive.
La Scrittura prende il suo vero significato soltanto nelPinterno
della comunita eucaristica, alia stessa
Cristo;
presenza let di
ogni
tura, fuori tale
da contesto, facilmente perde in efficacia. L'insegna
mento di Gesu, la tradizione, la chiesa non sono che tre aspetti fra
di loro complementari di un'unica verita 59. Per ricevere luce dallo
Santo circa i misteri racchiusi nella Scrittura, occorre per
Spirito
cosa essere membri del corpo di Cristo, cioe della comunita
prima
ecclesiale. Nulla se non la tradizione vivente della chiesa pud e deve
59 Th. Spidlik,
Lasophiologie.. .,cit.,p. 177: I. Plagnieux, St. Gregoire de Nazianze..., cit., p. 230:
S. Basilio, come il Nazianzeno, non e mai pensatore isolato, ne mai si separa dalla comunita per cui vive.
60 T.
Spidlik, La sophiologie..., cit., p. 184: ?la meme voix de Dieu qui nous parle dans le9
ficritures se fait encore entendre dans PlSglise, grace a Passistence de P Esprit Saint, qui a parle par la
bouche des Peres a Nicee ?.
61 Ibid.,
p. 188.
62 D. Gorge, des S. ?critures d'aprhs V? Expositio in Psalmum 118 ? de Saint Ambroise,
Vusage
? La vie spirituelle ?, XLIII, aprile 1923, p. 631: ? L'lSglise n'est pas seulement instituee pour fixer la
regie des moeurs, mais aussi pour nous livrer les secrets du ciel contenus dans les ficritures. Cette fCglise,
le Roi Pa introduite dans le Saint des Saints de L'rtcriture; il lui a donne les clefs pour qu'elle en ouvre
les portes jusque la fermees ?; p. 639: chi legge la Scrittura facendo sua la gioia della parola letta in comune
? s'eprendra d'elle, comme
Pfiglise en est prise. II trouvera dans cet amour pour la Parole une raison nou
velle d'attachement a P6glise?.
63 D.
Amand, Vaschse monastique..., cit., p. 342.