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SAN BASILIO E LA SACRA SCRITTURA

Author(s): PIERO SCAZZOSO


Source: Aevum, Anno 47, Fasc. 3/4 (MAGGIO-AGOSTO 1973), pp. 210-224
Published by: Vita e Pensiero – Pubblicazioni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore
Stable URL: http://www.jstor.org/stable/25821184 .
Accessed: 14/06/2014 16:43

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PIERO SCAZZOSO

SAN BASILIO E LA SACRA SCRITTURA

LA SCRITTURA E LA REGOLA DI TUTTO

il ritorno da Atene e subito la sua conversion^ S.


Dopo dopo
Basilio e ne rimane cosi attratto da vedere nei
legge la Scrittura libri

ispirati la sola regola che possa


da Dio orientare la vita nelle piccole
e nelle circostanze. Anzi il contenuto del pensiero di
grandi religioso
S. Basilio a poco a poco si viene nella sua totalita e
sviluppando,
come naturale conseguenza, dalla S. Scrittura x. L'esperienza basi
liana nel terreno pratico della carita ed in quello teoretico della pre

ghiera
e della Tavvio da una unica fonte,
contemplazione prende
che e la Bibbia: le figure di Giuseppe, Giobbe, Daniele, Davide, Mo
se, profeti ed anticipatori del Cristo con della loro vita,
Pesempio
danno a colui che a ricchezze che sono antiche e al
impara leggerli
tempo stesso sempre nuove 2.
La Scrittura e cosi familiare a S. Basilio ed ai Padri del quarto
secolo, che il riferimento ai testi sacri diventa per loro assolutamente
e irriflesso 3; letta, riletta,
spontaneo quasi pregata, contemplata,

1 J. Gribomont, ? La vie spirituelle ?, Supplement, XXI


Obeissance et ?vangile, (1952), p. 197: ? la
seule Regie de Basile c'est l'Ecriture inspiree: non seulement il le proclame en theorie, non seulement
ilmultiplie les citations, mais il s'applique a faire de l'r5vangile la substance de sa pensee ?, e p. 215: ? Saint
Basile etait convaincu d'avoir pense dans l'Evangile les elements de son enseignement?.
2 P. La doctrine ascetique des premiers maitres egyptiens du quatrieme siecle, Paris 1931, pp.
Resch,
138-199: ? L'Ecriture sainte est pour nos Peres le tresor dont ils tirent des richesses anciennes et nouvelles;
ses paroles leur fournissent leurs formules de prieres, ses descriptions leur representent le monde surnatu
rel, ses pensees nourissent leur reflexions solitaires ?. E. F. Morison, St. Basil and his Rule, Oxford 1912,
p. 20: ? The Bible is to be the foundation, upon which all monastic legislation is to rest. Scripture itself
is be the only Rule, and the life of the monk, is to be truly evangelical?.
3 J.
Bernardi, La predication des Peres Cappadociens (Le predicateur et son auditoire), tesi di dot
torato, Montpellier 1968, pp. 89-90: ?C'est la Bible qui constitue le reservoir d'idees et d'images oii il
(St. Basile) puise constamment, presque sans s'en rendre compte, tellement la reference biblique nait
spontanement sur ses levres ?. 11 tener conto statisticamente del numero delle citazioni provenienti da
un'opera o da un'altra delPAntico Testamento puo portare a delle conclusioni interessanti circa Pesegesi
basiliana dei sacri testi: cfr. la tesi dattiloscritta di U. Fossa, Evangelium S. Matthaei in operibus S. Ba

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la parola di Dio si trasforma per i Padri in una legge del loro pensiero
e della loro immaginazione: tutto e subordinate al retto intendimento
dei messaggi divini, cosi che per S. Basilio, la vastissima cultura pro
fana, acquisita durante i suoi studi a e ad
giovanili Costantinopoli
Atene, assume Pumile ufficio di un aiuto nella riflessione e nella spie
della Bibbia, senza che siano minimamente intaccate Pori
gazione
ginalita, Pindipendenza, Pirrepetibilita della parola divina 4. Lo stesso
Basilio dichiara piu di una volta che egli non dice mai nulla che non
derivi direttamente dalla voce vera ed della Scrittura: ? Se
ispirata
il Cristo e la nostra vita, ne segue che tutta la nostra conversazione
deve avere il Cristo, che il nostro e tutta la
per soggetto pensiero
nostra attivita devono dai suoi comandamenti e che la
dipendere
nostra anima deve la sua Percio: ?Noi
riprodurre immagine?5.
vogliamo aggiungere le spiegazioni che esige questo soggetto (il
tema relativo allo Spirito Santo) d'aceordo con il pensiero della
Scrittura ? 6. La vita morale del singolo, la vita di comunita, la po
verta dai fratelli del cenobio 7, Peducazione ascetica tro
praticata
vano nella Scrittura non solo dei principi orientativi ma
generali,
anche tutti i particolari utili alia realizzazione pratica di quei prin
cipi stessi 8.
Come Pautorita e la fede si appoggiano alia Scrittura 9, cosi
anche le questioni piu pratiche dipendono da quest a: ogni domanda
che fa il monaco o chi,
piu semplicemente, aspira ad un ideale di per
fezione, non puo non trovare nei sacri testi.
adeguata risposta
In tal modo vita pratica di carita verso il prossimo e vita
spirituale

silii Magni, Pontificium Athenaeum S. Anselmi, De Urbe 1964, p. 44, constatata Teccedenza delle ci
? Ratio
tazioni da questo Vangelo rispetto a quelle tolte dagli altri, FA. conclude: stat in facto quod Mt.
Evangelium consideratur a tota antiquitate patristica Evangelium excellentiae, maxime propinquum
fonti, i.e. menti Christi, et insimul maxime catecheticum, moralizans, ergo magis respondens exigentiis
spiritus Basilii...Si auctor extollit aspectum ethicum-moralisticum doctrinae Christi, hoc debetur fini
ascetico-pastorali sui operis (cioe delle opere ascetiche); emendare volebat impulsiones asceticas pericu
losas et reformare ad nuntium Evangelii, excludendo fontes humanos, evangelicum verum characterem
asceseos plene conservando ?.
4 A. Alevissopulos, Dos Gute und das Bose in der Sicht Basilios des Grossen in Zusammenhang mit
seiner Welt-erklarung, Hannover 1963, pp. 10, 11: ? Plato steht bei Basilios nicht neben Paulus, sondern
fiihrt zu Paulus und zu der heiligen Schrift iiberhaupt hin ?.
5 S. Basilio,
Ep. 159, 1, ad Eupatorio (II Courtonne).
6 Ibid., 2.
7 O. Gaillard, La pauvrete, in Problemes de vie religieuse, Paris 1964, p. 38. S. Basilio ha affermato
il carattere sociale della poverta ? par reference au tableau ideal que les Actes tracent de la vie des pre
miers chretiens ?.
8 D. Amand, Vascese de S. Basile, Maredsons, p. 83; P. Resch, La doctrine..., cit., p.
monastique
150. La meditazione fatta sulle Scritture non e uno studio puramente teorico, perche b la migliore guida
per la pratica delle virtu.
9 L. der Grosse, Basel 1953, p. 67.
ViSCHER, Basilius

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di amore per Dio, che vicendevolmente si integrano in indissolubile


unita, hanno il loro punto di partenza e la del loro
giustificazione
nella Scrittura, la cui misteriosa e la
sviluppo progressivo profondita
cui ricchezza di contenuto non mai essere esaurite da
potranno parte
umana.
delPindagine
La Scrittura offre una bellezza letteraria che e come il miele
sul calice, una bellezza tutta trascesa dalla dalla
posto spiritualita
quale e inscindibile 10;ma i libri ispirati offrono soprattutto la sag
gezza che e concesso alPuomo di su questa terra, il ri
raggiungere
medio salutare per le singole anime con continui richiami e con mes

saggi imprevedibili di salvezza. Cristo e Panima della Scrittura, e


Colui che crea la sintesi dei due
Testamenti; la
percio per penetrare
Scrittura, occorre lo di Cristo, chiave di conoscenza
possedere spirito
indispensabile ed insostituibile 11.
S. Basilio in conformita con ha inteso la cono
questi
principi
scenza dei sacri testi come una di essi, parola
traduzione per parola,
sul piano della vita concreta; egli ha potuto fare cio anche perche
nessun asceta di lui aveva cosi a fondo la scienza
prima posseduto
della Scrittura e la saggezza umana, nessuno aveva esercitato una
alia sua nel mondo e nella chiesa 12. Quindi il ve
esperienza uguale
scovo di Cesarea ci appare in primo come un ? biblista ?, se
luogo
condo la pregnanza di significati che questa assume in rife
parola
rimento alia spiritualita degli antichi Padri: la Bibbia e la scuola
autentica, dove a seminari
verba Dei, a tenere conto della
s'impara
tradizione, intesa come vita continuata nella verita, a considerare
la chiesa nella sua universalita, come Punico in cui la parola
luogo
divina si accende di volta in volta della sua luce veritiera ed incon
fondibile.

LA SCRITTURA E DIVINAMENTE ISPIRATA

Sarebbe ozioso domandarci se S. Basilio credeva o no nella


Scrittura come libro La fede del nostro vescovo
ispirato. nelPorigine
e nelPautorita divina della Scrittura e affermata da lui stesso piu

10Th.
Spidlik, La sophiologie de St. Basile, Roma 1961, p. 158: ? Le charme des Ecritures qui sont
naturellement agreables a entendre, salutaires et bonnes au coeur de quiconque prefere le vrai au vrai
semblable ?.
h Si tratta di un
pensiero caro ad Origene (cfr. ibid., p. 169).
12 j. S. Basile, in Theologie de la vie monastique, Paris 1963, p. 103.
Gribomont,

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volte ed in maniera che non lascia adito al minimo dubbio: i termini


stessi che egli usa per definire i libri sacri sono significativi: ? sacri
scritti ?, ? parola della pieta divina ?, ? divina Scrittura ?, ? parole
di Dio ?, ? voce divina ? 13.
La Scrittura agli occhi del Padre cappadoce e investita di una
tale autorita che che da essa
provenga e assolutamente
ogni giudizio
sicuro, apodittico, decisivo, ne e
possibile piu ricorrere ad altri ar

gomenti14. Anzi sovente il nome della Scrittura sta al posto di Dio


o di Cristo Signore 15.
S. Basilio ha la certezza che Dio e Fautore dei testi
dunque
sacri e che la Scrittura ci e stata data e tramandata dallo Spirito
Santo e che, in una
parola,
essa e tutta quanta
?ispirata da Dio ?

(^?07rv?uaT0^ TpacpTj)16.
Dio stesso attraverso attraverso i profeti e
parla gli agiografi,
Tazione divina e comunealle tre Persone della S. Trinita 17.
ispirata
Tale e la venerazione che S. Basilio per le idee e
professa gli insegna
menti racchiusi nei libri santi che egli e pronto a rispettare anche in una
sola parola la lingua che esprime contenuto sacro. II vescovo
quel
non cerca nei testi una bella risonanza di vocaboli, ma Pesatto valore
che intendono presentare, se e vero che i modesti
questi Apostoli
come ?labbra di Dio ? e che la loro e e
parlano parola semplice priva
di inutili ornamenti: nella scritturale tutto ha valore ed anche
lingua
particelle apparentemente insignificanti, mirano alia precisione ri
velatrice delPidea 18. In conclusione: ? Dalle cose dette che si trovano
nelle Divine Scritture e e Pordine e la
possibile scoprire comprendere
serie dei comandi del Signore ?19. La lettura delle pagine divine,
come avverte spesse volte S. Basilio, e sostenuta dalla meditazione

13 B. B. Doctrina S. Basilii Magni de inspiratione Scripturarum, Romae


Wawryk, 1945, p. 21.
14 Ibid.,
p. 19.
15 ? Porro
Scripturae nomen multis in locis stat loco ipsius Dei vel Christi Domini? (ibid.).
16 ? a Spiritu, et in specie Psalmorum
Scriptura est nobis data-tradita consilia, nec non Evangelio
rum narrationes referuntur ad Spiritum Deum ut unum auctorem ? (ibid., p. 25).
17 II accenna alia cooperazione umana nei confronti deU'ispirazione divina: ?non tamen est,
Wawryk
propheta hagiographus instrumentum inanimatum (mechanicum), sed rationale, animatum vel, ut aiunt,
ministeriale ?; ?in ipsa cooperatione Deus apparet auctor principalis, qui hominem ut instrumentum
vivum et rationale adhibet ad scribendum sanctum librum ? (ibid., pp. 54, 56).
18 J. M. Bartelink, Observations de St. Basile sur la langue biblique et theologique, ?Vigiliae christia
nae ?, CLXXII (1963), pp. 89-90, 100. II tema basiliano della differenza fra Veuxov tcov cpcovcove l'eucry)
[xovtcov ovofxaTCOV trovasi pure nello Pseudodionigi, De divinis nominibus, PG III, 708 C-D: ?Nessuno
creda che noi celebriamo il nome deH'amore contro le Scritture; poiche, come io credo, e cosa irrazionale e
stolta non guardare al valore deH'intenzione, ma solo alle parole. E cio non e proprio di coloro che vogliono
capire le cose divine, ma di coloro che accolgono soltanto dei nudi suoni (^yoxjQ tyikobq) e che li manten
gono all'esterno senza passare al di la deH'orecchio e che non vogliono conoscere che cosa significhi una
parola siffatta e come bisogna spiegarla mediante altre espressioni dello stesso significato, ma piu chiare...?.
19 S.
Basilio, Reg. F., Intr., PG 31, 908 A.

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e dalla senza di cui rimarrebbe fatica di effi


preghiera, priva
cacia 20.
I superiori per i primi debbono leggere la Scrittura per appren
dere le massime indispensabili per la propria condotta e per quella
e per dedurne una suprema ai comandi dati
degli altri giustificazione
da applicare 21. S. Antonio ad un asceta che gli chiedeva secondo
condotta si puo piacere a Dio, ? cosa
quale rispondeva: qualunque
farai prendi testimonianza dalle Scritture; in qualunque sa
luogo
rai non volertene allontanare in fretta?22. Infatti: ?Pignoranza
delle Scritture e simile ad un grande precipizio e ad una voragine
? 23. Se la Bibbia e un testo che
profonda gia secondo Origene bisogna
studiare scientificamente e nello stesso tempo la parola di Dio indi
rizzata alPuomo e di una forza che permette una visione
portatrice
delPuniverso e della storia 24, anche nella tradizione cenobitica di
Pacomio i testi formano Possatura ideale di tutta la comunita 25.
ispirati
Per S.
Basilio, come si e detto, la Bibbia costituisce Punica
norma di
vita: sarebbe infatti vana studiare le verita
un'impresa
della Bibbia senza volersene servire come
speculative regola morale;
tale conoscenza allora diverrebbe piu dannosa che utile, in quanto
non dalla a tal la meditazione, la preghiera e
seguita pratica: punto
tutta Pesistenza virtuosa che vi si accompagna, sono Panima della
lettura 26. ? La grande strada che conduce alia scoperta del do
vere e lo studio delle Scritture Quivi si trovano le
([jlcXctt]) ispirate.
della condotta, e le vite dei beati che la Scrittura ci ha trasmesso
regole
sono come delle animate della vita secondo Dio, proposte
immagini
alPimitazione delle loro opere buone. Dove uno e mancante trova il
rimedio del suo difetto nelle Scritture ? 27.

20 D. 1. et saintete, Paris
Mabillon, Science 1958, p. 39.
21
Ibid., p. 95.
22
Apophtegmata Patrum, PG 65, C 76.
23
Ibid., C 166.
24 J.
Danielou, Origene comme exegete de la Bible, in Studia Patristica, vol. I, Berlin 1957, p. 290.
25 L. Th. Les vies coptes de St. Pachome et de ses premiers successeurs (trad, franc.), Louvain
Lefort,
1943, p. 24: ? si done il te vient a Fesprit une pensee impure ou une haine contre ton frere, ou une impu
rete, ou une envie,.. .medite sans cesse en ton coeur tous les fruits dans l'Ecriture prenant toi meme la
resolution de marcher en eux, comme il est ecrit dans Isaie (33, 18); votre ame meditera la crainte du Sei
gneur et tout cela cessera en toi?; v. inoltre i brani alle pp. 100, 107, 206-207.
26 D. I. una teoria
Mabillon, Science..., cit., p. 41. S. Basilio non prende mai in considerazione
a proposito della Scrittura, che non sia accompagnata dalla pratica: ? Se qualcuno pretende che basta
per arrivare alia perfezione studiare le S. Scritture, questi fa esattamente come colui che apprende ilme
stiere del falegname senza mai lavorare il legno, o ilmestiere del fabbro senza mettere in pratica le lezioni
che riceve ? (Reg. F. 7, PG 31, 933 A).
27 S.
Basilio, Ep. 2, 2, a Gregorio di Nazianzo (I Courtonne).

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S. BASILIO E LA SACRA SCRITTURA 215

LA DIVERSA COLLOCAZIONE DELLA SCRITTURA


NELLE OPERE DI S. BASILIO

S. Basilio ugualmente informato nelle due tradizioni, quella


classica e cristiana, non si e sempre giovato alia stessa maniera
quella
della Scrittura in quanto ne ha fatto diverso uso a seconda delle
opere in cui la collocava e delle circostanze a cui la riferiva. Cosi,
ad esempio, nelle epistole il linguaggio misto di temi sacri e di proce
dimenti retorici, scade talvolta da uno stile propriamente informato
su biblico 28. In casi la cultura umanistica delPautore
quello questi
non e stata assorbita dalla tematica tal
adeguatamente religiosa;
volta pero certe lettere s'impongono per la chiarezza ed autonomia
di un linguaggio teologico che e al di la delle convenzioni e degli or
namenti della retorica 29.
Anche quando il vescovo di Cesarea si propone di difendere con
il sussidio della Scrittura e di formulare esattamente alcune verita
o sacramentali spunto letterario
30, ogni scompare,
dogmatiche preoc
come e il Padre del e non del dicat.
cupato cappadoce quid quomodo
Anzi la lingua, in tali casi, non solo diventa docile strumento delPidea,
ma si concentra pure in precisa si tratta di
terminologia quando
presentare delle definizioni delPimmutata verita; poi di
s'impregna
alta spiritualita liturgica, la dove S. Basilio, di fronte al mistero di
Dio, trasforma la speculazione in e in adorazione.
dossologia
Accade perfino che il tessuto biblico e la cultura scientifica di
origine profana si accompagnino ed anche talvolta si compenetrino
al punto che non sempre risulta facile discernere i limiti delPuno e
delPaltra: il tema della creazione delPuniverso, tema, come e noto,
biblico per eccellenza, non rifiuta di lasciarsi commentare da un'ese
sostenuta dalle "enciclopediche" proprie della scuola
gesi cognizioni
retorica del tempo 31.
La Bibbia e poi sempre strumento indispensabile di pedagogia

28 J. Gribomont, Le renoncement au monde dans Videal ?Irenikon ?, XXXI


ascetique de St. Basile,
(1958), p. 460: ?le vocabulaire perde beaucoup de son allure biblique. Dans quelle mesure faut-il inter
preter les formules chretiennes par les exposes hellenisants? C'est la un probleme capital, qui se pose
d'ailleurs pour tous les Peres grecs ?.
29 Come, ad es.,
YEp. 38 (I Courtonne) sul problema trinitario e la 234 (III Courtonne) ad Amfilochio
sulla distinzione fra Tessenza e le energie divine.
30 Si tratta di scritti
quali ilDe Spiritu Sancto (insieme con le opere omiletiche che l'accompagnano)
e il De baptismo.
31 S. Giet, Homelies sur VHexaemeron, Paris 1949, Intr., p. 40: ? L'auteur (St. Basile) ne se limite
pas a une tache d'exegete. II se propose d'offrir a ses auditeurs une contemplation de l'univers.. .il ne
se fait pas faute de puiser a pleines mains dans les manuels de la science contemporaine. La Bible en effet
n'est pas un traite de cosmologie; elle garde le silence sur nombre de points, qui n'eussent pas servi a
notre edification, mais elle n'en eveille pas moins une curiosite legitime. Or les renseignements recueillis
de toute part sont divers et parfois contradictoires ?.

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216 P. SCAZZOSO

ad esempio, il vescovo recita dal pulpito le sue


religiosa, quando,
omelie per distogliere i fedeli dai vizi delPusura, delPavidita di gua
dagno, dal culto delle ricchezze e per edificarli con esempi di virtu
e di santita tolti dalla Scrittura.
Ne si puo tacere esegeta e commentatore fu S. Basilio dei
quale
Salmi da cui effonde luci spirituali che illuminano il popolo di Dio
e attraverso le profezie, la storia delPeconomia sal
gli prospettano,
vifica di Dio. ? II libro dei Salmi tutto abbraccia cio che vi e di utile
negli altri libri; predice il futuro, rievoca il passato, da leggi per la
vita, la condotta che si deve tenere, insomma e un tesoro
suggerisce
comune di buoni e trova per ciascuno la cura che e
insegnamenti gli
infatti cura anche le antiche ferite delPanima e reca
piu utile; rapido
sollievo alle recenti, cio che e malato e conserva in salute
guarisce
cio che e sano... II Salmo e delPanima, arbitro di pace,
tranquillita
allontana il tumultuare e Pondeggiare dei pensieri. Reprime infatti
Pira delPanimo, corregge e modera la sfrenatezza. II Salmo concilia
Pamicizia, riconcilia coloro che sono dirime le inimicizie.
separati,
Chi infatti puo ancora ritenere nemico colui con il quale ha elevato
a Dio un
unico, comune canto? Cosi
procura la salmodia anche il
massimo dei beni, Pamore, in quanto introduce Puso del canto co
mune come una di vincolo di concordia e in quanto fonde ar
specie
moniosamente la moltitudine di un solo coro ? 32.
Ma il genio di S. Basilio nelPapprofondimento della Scrittura si
rivela in tutta la sua alta Anche se le Re
Ascetica.
originalita
negli
gulae fusius tractatae, che rappresentano la fase piu elevata della
basiliana, stanno fra iMoralia, che hanno il carattere di
spiritualita
una proposta e le brevius tractatae, che sono ri
generale, Regulae
a casi nati sul momento, tuttavia fra le tre opere
sposte particolari,
esiste un'evidente unita interiore che le ricollega sul piano della co
munione di intenti e di ideali ascetici, pedagogici e pastorali 33.
L'insieme di scritti forma il terreno entro cui puo aver
questi
la perfezione individuate e collettiva; attraverso di essi ci sem
luogo
bra di scoprire anche il delinearsi di tutto Pambiente cenobitico:

32 S. Basilio di Cesarea, Omelie sui Salmi, Intr., trad, e note a cura di A. R. Raccone, Ed. Paoline,
Roma 1965, pp. 38-39.
33 Cfr. j.
Gribomont, he renoncement..., cit., p. 286.1 Moralia, composto verso il 360, aH'inizio della
conversione di S. Basilio, sono un florilegio in 1500 versetti, destinato a suggerire la norma religiosa auten
tica in mezzo alia confusione delle idee regnante in quegli anni; nelle edizioni a stampa, come in una
famiglia di manoscritti il Grande Asceticon si presenta in due sezioni, dette Grandi e Piccole Regole; distin
zione questa che ha un valore solo letterario e non cronologico; ?II s'agit de questions adressees a Basile
lorsqu' il visitait les communautes et resolvait leurs problemes exegetiques et pratiques ? (ibid., p. 287).
Spesso una Grande Regola ? utlise et absorbe plusieurs petites, ce qui permet d'assister a Felaboration
de la synthese doctrinale a partir des besoins et des preoccupations des freres ?.

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S. BASILIO E LA SACRA SCRITTURA 217

Pedifieio, i luoghi del lavoro, dello studio, della preghiera collettiva,


della mensa, dei letti; il cenobio e infatti una fratellanza non solo
ma anche materiale.
spirituale,
Se il discorso piu ampio circa la ? politeia ? monacale si delinea
ovviamente nelle Regulae fusius tractatae, nelle altre due raccolte i

suggerimenti derivano soltanto dai passi evangelici del Nuovo Te


stamento per iMoralia; dalPAntico Testamento per le Regulae bre
vius tractatae.
A tal punto Basilio lascia respiro e liberta di espansione alia
parola di Dio che Pispirazione generale emanante dalle Regole si puo
intendere nel suo vero ? non fatta da mani umane ?.
significato di opera
S. Basilio, mosso da una sensibilita scorge ed intuisce
particolare,
Punita che di volta in volta formano i passi del Vecchio e del Nuovo
Testamento e, senza teorie e metodi preliminari, offre ai fratelli del
cenobio un orientamento sicuro per leggere, meditare, approfondire
i sacri testi e per tradurre in vita vissuta i messaggi dinamici di
salvezza.

Quando S. Basilio, per attenerci ad un cita


esempio generico,
versetti di Salmi non lo fa adattando questi alle parole evangeliche o
ma fra gli avvertimenti e
viceversa, trovando davidici quelli di Gesu
una coerente e naturale armonia, che rende immediatamente per
cettibile tutta Peconomia salvifica di Dio; in tali casi il testo, come lo
presenta S. Basilio, sembra allargarsi nella meditazione ed abbre
viarsi nella II vescovo monaco dimostra un'atti
contemplazione.
tudine straordinaria nelPaccostare passi che aprono prospettive di
vita religiosa distendentisi oltre le intenzioni personali, essendo la
Scrittura inesauribile nella sua ricchezza e valida per tutte le espe
rienze secondo una di piani che confermano, anziche
polivalenza
indebolirla, la sua interiore unita 34.
Mai come nelle basiliane la Scrittura ci si presenta come
Regole
una novita che e sempre da scoprire, e di fronte ad essa tutta la
pie
nezza del finito secondo lo spirito delPantica filosofia greca cede il
posto alPirruzione delPillimitato, che e il segno piu distintivo dei
La forza di che le Regole contengono non si
Vangeli. persuasione
fonda su di un razionalismo deduttivo e il
consequenziale, perche
tipo di convincimento che la parola di Dio cerca, presuppone il li
bero assenso e la restaurata purezza delPanimo da parte del fedele.
vale se stessa e si adatta anche a situazioni concrete
Ogni regola per

34 S. Basilio,
Defide, PG 31, 648 A: ?come non si finisce mai di scrutare la Scrittura ispirata, cosi
h impossibile penetrare imisteri divini, perche ciascuno trova davanti a se un continuo progresso da com
piere verso il meglio e la perfezione sempre piu s'allontana ?.

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218 P. SCAZZOSO

e ad
esigenze del momento; essendo pero essa al tempo stesso tutta
di valori carismatiei e sia pure in
pregnante profetici, ricapitola,
nuce, la vita cristiana nella sua totalita, vera pars pro toto.

Gia nei Moralia S. Basilio ha delineato ilmetodo che egli intende


seguire nel fissare
gli orientamenti della vita cenobitica. Anzitutto,
il vescovo
di Cesarea: ? noi abbiamo deciso di evitare sem
premette
e ora, ogni espressione e estraneo alPinse
pre soprattutto pensiero
del Signore. .. allora confutare Peresie, mentre
gnamento importava
ora si tratta solo di confessare la fede vera e di metterla in evidenza ? 35.
? e
Riguardo poi alia fede egli scrive: Io credo che sia logico necessario
la fede sana e la dottrina che riguarda il Padre,
esporre irreprensibile
il Figlio e lo Spirito Santo e da qui far dipendere le Regole Morali? 36.
II testo assume allora decisiva, anche
biblico-evangelico importanza
per la forza di sintesi che si cela in ciascuna delle sue par
espressioni
ticolari: ? Siccome i testi numerosi ci rivelano un unico
pensiero
corretto, io penso che con un poco di buona volonta si scoprira at
traverso alcuni soltanto la sana dottrina che e in tutti ? 37. ?
Quanto
a cio che e estraneo alia lettera e che ci presenta un altro senso e non
essere ritrovato nella predicazione dei santi, noi lo scartiamo to
pud
talmente come estraneo ed allo stesso modo con la
incompatibile
fede cristiana. . . e mancanza di fede e prova di
(per questo) orgo
scartare di cio che si trova scritto o introdurvi cio che
glio qualcosa
non si trova ? 38.
Per evitare che le Regole diventino un formulario o una casistica

priva di luce interiore, il Padre cappadoce dichiara esplicitamente:


? Io ho cercato di condensare in regole sommarie tutto cio che e
o dai Per ciascuna ho il
proibito approvato Vangeli. Regola posto
rimando di citazione al testo, affinche il lettore, vedendo il numero
scritto a lato, prenda la Scrittura stessa e trovi il testo su cui e fis
sata la Regola scritta ? 39.

35Moralia, De fide, PG 31, 680 B.


36 Be iud.
Dei, PG 31, 676 C.
37 De
fide, PG 31, 684 D.
38
Ibid., PG 31, 678 C ss.
39 Ibid., PG 31, 692 A. Come
esempio di sottomissione da parte di S. Basilio alia parola divina citia
mo dalle Regulae fusius traclatae, PG 31, 931 A-B, il passo che accenna all'uso della cintura; la breve pa
gina sostenuta da otto citazioni scritturali h cosl impostata: 1) la vita dei santi che ci hanno preceduto
ci dimostra la necessita della cintura (Giovanni, Elia, Pietro, Paolo); 2) un ragionamento di natura pratica
sembra estendere un poco il discorso al di fuori della zona scritturale: chi vuol mettersi al lavoro deve
avere imovimenti facili e liberi; la cintura sara percio utile per adattare comodamente la tunica al corpo;
3) subito il richiamo a Giov. 13, 1 (anche il Signore si e cinto per servire i suoi discepoli) ristabilisce Patmo
sfera biblica, annullando ogni estensione indebita, riportando l'equilibrio e l'intonazione oggettiva del
brano.

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S. BASILIO E LA SACRA SCRITTURA 219

S. Basilio avverte che avrebbe anche nei Mo


voluto
aggiungere
ralia le citazioni dalPAntico
Testamento, ma ricordandosi di
poi,
chi ha detto ? da
occasione al saggio e diventera
piu saggio
?
(Prov.
a ciascuno ? di
9,9), ha lasciato la liberta prendere PAntico Testa
mento e di rendersi conto della concordanza che esiste fra i testi
della Scrittura anche se per coloro che hanno fede e sono
ispirata,
convinti della verita delle parole del Signore, una sola fra quelle
basta ? 40.

Dunque siffatta pedagogia religiosa e valida nella misura in cui


orienta le anime secondo i criteri dellapa e
oggettivi pieta rispetta
rimenti la liberta della
persona concedendole piena fiducia nella
comune ricerca. Gia nei Moralia e ben espresso tutto il contenuto
della vita ascetica, anche se, a il accostamento
prima vista, semplice
delle citazioni tolte dal Nuovo Testamento a di un pre
sostegno
cetto di condotta monastica e di commento sembra obbe
privo
dire ad un criterio meccanico un da manuale; invece, ad un at
po'
tento esame, la realta ci appare ben diversa; infatti fra una citazione
e Paltra i trapassi ed i collegamenti logici sono per lo piu sottintesi
e S. Basilio dimostra la sua la sua ca
grande originalita, ispirazione
rismatica nei dare respiro alPatmosfera di silenzio che si distende fra
un passo e Paltro; il vuoto che divide una dal
apparente, pericope
Paltra e occupato da uno e
spazio misterioso pulsante di vita, che
determina il senso di un'attesa
spirituale. Per intuire Pimmediatezza
creatrice della
fyeonvzuoTOC, Tpacpy) occorre saper cogliere lo sviluppo
del pensiero che si forma dalPinsieme delle citazioni accostate in re
lazione ad ogni Regola: ciascuna efficace in se e ancora
parola piu
nei contesto a cui diventa simile al Xoyiov de
generale appartiene
in maniera sommessa
gli antichi Padri del deserto ed orienta prima,
con decisa efficacia alia vita della Qui si come
poi, pieta. comprende
il breve discorso abbozzato per i vari casi, docilmente lasciato alia
iniziativa divina, diventa in realta esistenziale, quando, cioe, fra
Pavvertimento del Signore e Panima di chi Pascolta s'instaura la
che, almeno in parte, colma le distanze fra il divino e Pumano.
sinergia
La breve trama del discorso determina un stiliz
religioso quadro
zato e povero soloin apparenza, che si trasforma pero ben presto
in un'ampia e visione
grandiosa biblico-evangelica.

40 De
fide, PG 31, 692 B.

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220 P. SCAZZOSO

IL METODO BASILIANO PER LA LETTURA

scritti basiliani dove ci si incontra con


Negli questa esperienza
illuminatrice prodotta dalla parola di Dio, non e difficile scoprire
delle annotazioni sparse qua e la senza un ordine sistematico, che sono
il frutto delle riflessioni teoriche del vescovo-monaco sul modo di
accostarsi ai sacri testi da del fedele
parte che ne voglia trarre un
e se e altri.
profitto morale spirituale per per gli Raccogliendo sif
fatte annotazioni si deduce anzitutto che S. Basilio rivela la sua af
finita con Origene, che e stato per lui come per tutti gli altri Padri,
il maestro per cio che riguarda la Scrittura nei suoi molteplici aspetti:
potremmo anche della triade S. come
parlare Paolo-Filone-Origene
di un fondamentale punto di partenza per la tradizione scritturale pa
tristica e anche basiliana. nel suo metodo
quindi Origene, esegetico,
fa la critica di un testo secondo i criteri filologici della scuola di Ales
dove e necessario, chiarisce il si
sandria; collaziona, piu tradizioni;
di una cercandone le radici ed esaminandola nei di
gnificato parola
versi contesti in cui si trova 41. II grande maestro alessandrino ri
leva Parmonia dei due Testamenti, emanazione entrambi di un Verbo
trascendente dotato di una saggezza ineffabile; vede inoltre dietro
i fatti visibili della Bibbia la storia invisibile della Provvidenza 42.
infine, che e come
preso da stupore di fronte alia pace che
Origene
abbonda scritti ispirati, anche in che sembrano contra
negli quelli
stare fra di loro, venera nella Scrittura composta, come lo e la natura
umana, di corpo, anima, spirito, la presenza dello Spirito Santo che
convalida i sacri testi entro la tradizione ecclesiastica 43. Anche S.
Basilio si attiene fedelmente a questo ordine di idee: egli infatti cita
sovente i manoscritti biblici, confronta diverse tradizioni collazio
nandole per ottenere il valore esatto di una determinata espressione,
segue i Settanta, scostandosene pero un'altra versione
quando gli
sembra esatta e coerente 44.
piu
II vescovo di Cesarea si preoccupa dunque in primo luogo di
Paccezione di un vocabolo e circa di
capire precisa Popportunita

41 R.
Cadiou, La jeunesse d'Origene, Paris 1936, p. 28.
42Ma Tidea costante di
Origene era che, come fa notare il Cadiou (ibid., p. 45), ?pour transposer
l'histoire il faut la connaitre ?.
43 G. Bardy,
Origene, in Dictionnaire de Theologie catholique, vol. XI, 7 c. 1506; PA. cita ilDe princ.
I, 1, 2: ?Ilia sola credenda est veritas, quae in nullo ab ecclesiastica et apostolica discordat traditione ?.
44 Omelie sui
Salmi, a cura di A. R. Raccone, cit., pp. 20-21: vi si fa notare che S. Basilio ? per spie
gare meglio il significato di una parola, fa una ricerca comparativa di tutti i significati che essa assume
nella S. Scrittura cosi sulla parola "voce" (cfr. Omelia sul Salmo 28, cap. V); sulla parola "cedro" (cfr.
Omelia 28, cap. IX); sulla parola "corno" (cfr. Omelia 28, cap. X); sulla parola "giudizio" (cfr. Omelia
sul Salmo 7, cap. VIII); sulla parola "esame" (cfr. Omelia sul Salmo 7, cap. XII) ?.

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S. BASILIO E LA SACRA SCRITTURA 221

? Non sono di parole; e


questo metodo avverte: ci qui ascoltatori
alPesatto dei termini che noi riserviamo la nostra stima ? 45.
significato
Basilio dice che nelle di Dio non c'e nulla di ozioso, nem
parole
meno una sillaba 46e la sua fedelta all'axpt(3eta filologica gli permette
di fare nel De Spiritu Sancto un esame quanto mai scrupoloso del
ne si tratta di pedanteria eru
significato delle particelle bibliche:
bensi di una e spesso decisiva teolo
dita, importante precisazione
vescovo monaco da Origene e visibile poi
gica 47. La dipendenza del
in alcuni altri principi generali di contenuto discussi un po9 dovunque:
ad esempio, egli dice che la Scrittura non e un libro come gli altri
alia cultura essa non tratta di astronomia, di
appartenenti profana;
ma e di divina
filosofia, di scienza, semplicemente opera ispirazione 48;
i testi raccolti ed accostati con fatica e paziente indagine s'illuminano
Fun Paltro e formano un tutto organico 49; ogni parte della Bibbia
direttamente a colui che sa leggerla con umilta, con de
appartiene
con mente della Scrittura
vozione, pura 50; per Papprofondimento
occorre lo spirito di discernimento, la Staxptai? riservata ai capi
della chiesa e ai dei conventi. in conseguenza da
superiori Sempre
e la sua totale ammira
tali principi S. Basilio esprime il suo rispetto
zione per la pienezza della Scrittura, aspramente disapprovando
coloro che ardiscono al testo o deformarlo con inter
sovrapporsi

45Hexaem. VI, 51 C.
46 S. Basilio too [iri^k \L&XpiauXXapyjs apyovTt, elvoa tcov ^sottsuotcov
(ibid.,Yl, 61 C) b convinto
e la seguente annotazione che si legge in Eun. II (7), PG 29, 585 A: ?Se coloro che
pTjjxaTcov. Interessante
all imzio hanno tradotto la lingua ebraica in quella greca, non hanno osato interpretare alcuni nomi, ma
hanno mantenuto la stessa voce ebraica, come Sabaoth, Adonai.. .e se allo stesso modo hanno mostrato
non solo a propo3ito dei nomi divini, ma anche inmolti casi, quanto timore non dobbiamo
questo rispetto
avere noi nei confronti del nome del Signore? ?. Nei De Spiritu Sancto poi (PG 29, 71 C) si legge ? che
.un ruolo decisivo? ?, e a 72 A : ? Se io
cosa c'e di cosi breve neilinguaggio teologico che non possa giocare..
?. Altre
arrivassi a cogliere solo una parte del valore delle particelle, ne godrei come di un grande onore
volte una parola sola e spiegata e sviscerata nelle sue diverse accezioni, come e il caso dei termini apx"3Q
ed ?7roiY)<js (?In principio Dio creo?: Hexaem. 16 A ss.; 17 A ss.). L. Lohn, Doctrina S. Basilii M. de pro
cessionibus divinarum Personarum, Romae 1929 (estr. da ?Gregorianum?, X (1929), p. 343. A
di ? et Verbum erat apud Deum ? (Horn. 16, 4, PG 31, 479 B-G), cita le parole di S. Basilio:
proposito
? Ammira la scelta accurata di ogni parola; non ha detto In Dio, ma Presso Dio, per affermare la proprieta
deiripostasi; non ha detto In Dio per non dare occasione di confondere Flpostasi?.
47 De ?Non intendere alia leggera la lingua teologica, ma sforzati in
Spiritu Sancto (Prueche), 69 B:
ciascuna parola, in ciascuna sillaba di raggiungere il senso che vi e nascosto. La parola e avanti tutto
di sillabe e di lettere. Cosi non b fuor di proposito indagare sulle sil
insegnamento e la parola si compone
sono brevi
labe ?; 72 A: ? Queste particelle riguardo alle quali tu vuoi ottenere da noi una spiegazione,
a somi
e sono grandi: brevi per la concisione del loro enunciato... grandi per la forza del loro signincato,
essendo un si in maniera molto notevole, quando
glianza della senape che, pur piccolo granello, allarga
e circondata dalle cure opportune, spiegando tutte le sue forze ?.
ha
48 Hexaem. IX, 80 E: ? (Dio) invece di divertire il nostro spirito (con le curiosita astronomiche)
voluto che tutto fosse scritto per Tedificazione e la salvezza delle nostre anime ?.
49 De 47.
Spiritu Sancto, Intr. (Prueche), p.
50 E cfr. G. Bardy, La vie spiriluelle oVapres St. Athanase, ? La vie
questa un'idea comune ai Padri:
? Colui che prende in mano il Libro dei Salmi percorre
spirituelle ?, Supplement, juillet 1928, p. 109:
con ammirazione le profezie sul Salvatore racchiuse negli altri libri, e legge gli altri Salmi come se gli ap
partenessero ?.

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222 P. SCAZZOSO

ed arbitrarie che non scaturiscono per via di


pretazioni personali
retta dai germi depositati negli stessi libri sacri; e cosi che alcuni,
egli afferma, ?vogliono essere piu saggi degli oracoli dello Spirito
Santo e sotto il colore introdurre nel testo dei
delFinterpretazione,
?51: occorre invece ? oracoli tali
pensieri personali prendere gli quali
essi sono stati scritti ? 52. ? Nessuno paragoni alPindiscreta curiosita
di quelli che hanno fatto della filosofia sulFastronomia celeste quella
e assenza di ricerca che e
semplicita propria degli insegnamenti spi
ritual^ quanto infatti la bellezza delle donne pudiche e superiore al
Parte delle di tanto i nostri differiscono da
cortigiane, insegnamenti
quelli delPintelligenza profana; quelli infatti violentano la verosi
per introdurla nei loro ragionamenti, mentre nel nostro
miglianza
caso la verita si presenta ?
priva di ogni artificio 53.
Ma le citate concordanze con il metodo di
esegetico Origene
non a S. Basilio liberta di critica, come e
impediscono un'ampia
a delFabuso Sic
risaputo, proposito delFinterpretazione allegorica.
come vescovo non e espressamente
negli scritti del di Cesarea citato,
in riferimento a tale il nome del maestro alessandrino, e
polemica,
forse piu pensare che S. Basilio si rivolgesse non tanto contro
giusto
quanto contro un'abitudine invalsa nella di
Origene, Cappadocia
ad costo biblica eludendone
allegorizzare ogni qualsiasi espressione
i valori letterali e storici. E per che il santo scrive: ? Io co
questo
nosco le leggi delPallegoria, non perche le abbia immaginate io stesso,
ma le ho trovate nei lavori altrui. Coloro che non accettano
perche
di intendere le Scritture nel loro significato comune, dicono che Pac
qua non e ma altra sostanza; le parole:
Pacqua, qualche piante, pe
sci, essi le interpretano come loro pare; per conto mio, sento
quando
parlare di erba, io penso alPerba; altrettanto faccio per la pianta,
il pesce, la bestia selvaggia, Panimale domestico; io prendo tutte le
cose come sono dette ? 54.
S. Basilio mette in risalto, contro forzata
dunque ogni esegesi
e artificiosa la semplicita, la comprensibilita delle parole
ispirate che
sono rivolte a tutti 55. Cio beninteso, non minimamente che
significa
il vescovo abbia deprezzato la luce dello Spirito Santo che si effonde

51Hexaem.
IX, 80 E.
52 Ibid.
53
Ibid., II, 72 B; v. pure Ep. 261 a quelli di Sozopoli (III Courtonne): ? Questa dottrina empia (dei
Valentiniani)... ha preso nascita un tempo da questo sciocco Valentino, il quale, con Paiuto di alcune espres
sioni prese dalPApostolo ha composto per se stesso le sue empie elucubrazioni. Egli dice che e una forma
di schiavo e non lo schiavo stesso di cui il Signore si e rivestito e dice anche che Egli e nato sotto un'appa
renza umana... ?.
54 Hexaem.
IX, 188 B.
55 T.
Spidlik, La sophiologie..., cit., p. 171.

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S. BASILIO E LA SACRA SCRITTURA 223

dallo stesso tessuto letterale dei verba Dei; e anzi, il senso spi
proprio
ritual^ rettamente e senza fraintendimenti di testo che egli
percepito
propone e che e Pantitesi della letterale 65.
interpretazione giudaica

SCRITTURA E CHIESA

A mano a mano che il Padre la sua


cappadoce approfondisce
della Scrittura, diventa un umile scrivano, pron
interpretazione egli
to a sottolineare le parole e le frasi che Dio ci ha trasmesso nei sacri
testi; la sua e
un'opera di docile servizio, di attenzione ispirata dal
Palto, di misura equilibratrice, di discernimento che indica agli al
tri, vivendola, la voce delSignore.
di S. Basilio non e ad un'affermazione indi
L'originalita legata
viduate del proprio ingegno e della propria cultura, bensi e parago
nabile ad uno strumento sensibilissimo ed invisibile che raccoglie
e diffonde i principi biblici e la provvidenza dei divini insegnamenti;
si occulta, e con si presenta
piu Pautore maggiore limpidezza davanti
a noi la luce della verita nel suo dinamismo inarrestabile. In questo
S. Basilio esplica a servizio della chiesa, un ufficio carismatico ed il
suo rivela molti di contatto con dei Padri
magistero punti quello
dei primi secoli e specialmente con Pattivita di teologo svolta da
Gregorio di Nazianzo. Un tale tipo di teologia dei due cappadoci,
come e stato bene osservato, allo stato e corri
assomiglia angelico
sponde da questo lato ad una delle idee piu care alPanima orientale 57.
Come il Nazianzeno, S. Basilio si e dimostrato
assai piu pronto
ad assimilare che noncreare, a
ad il essere
rappresentante fedele e
non a una
autorizzato della dottrina della chiesa, piu che costruire
visione biblica del mondo e delPuomo 58.Mai come in
originale questo
caso Passenza
apparente di originalita si rivela un merito, in quanto
permette al vescovo monaco di diventare, in tutta la dimensione del
termine, il portavoce della tradizione, Paraldo che proclama dovun

56 Ibid.: ? Basile ne
pretend pas nullement nier le sens spirituel des livres inspires, sens qui est oppose
a Interpretation judai'que litteraire ?. S. Basilio stesso ci awerte che la Scrittura (De Spir. S. 181 C)
sovente applica dei nomi materiali a delle nozioni di ordine spirituale per renderle comprensibili. Altrove
egli afferma (ibid., 165 A) che ?colui che ha potuto fissare lo sguardo fino al fondo del senso legale e che,
un velo Foscurita della lettera, h riuscito ad entrare nei segreti, quello imita
dopo aver scartato come
Mose... perche anche egli si volta dalla lettera verso lo spirito ? (smaxplcpcov xai aux6^ dc7u6too
De Spiritu Sancto (Der Beitrag des Basilius zum Abschluss
YpafA(iaTO<; repot; to 7cvs0p.a). H. Dorrie,
des trinitarischen Dogma), 1956, p. 151, nota che e caratteristica nei testi basiliani ? die
Gottingen
Verbindun on Exegese und religioser Erfahrung, die vom Buchstaben der HI. Schrift zum Geist fuhrt?.
5? I.
Plagnieux, St. Gregoire de Nazianze theologien, Paris 1951, p. 327.
58 E. Hellenisme et christianisme, St. Gregoire de Nazianze et son temps, Paris 1930, p. 72.
Fleury,

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224 P. SCAZZOSO

que la fede trinitaria e


pneumatologica, il ? gerarca ? della chiesa.
Infatti Pesegesi basiliana della Scrittura diviene una sola cosa con la

teologia della chiesa in funzione della quale egli esprime la sua fede
ed unito alia quale la vive.
La Scrittura prende il suo vero significato soltanto nelPinterno
della comunita eucaristica, alia stessa
Cristo;
presenza let di
ogni
tura, fuori tale
da contesto, facilmente perde in efficacia. L'insegna
mento di Gesu, la tradizione, la chiesa non sono che tre aspetti fra
di loro complementari di un'unica verita 59. Per ricevere luce dallo
Santo circa i misteri racchiusi nella Scrittura, occorre per
Spirito
cosa essere membri del corpo di Cristo, cioe della comunita
prima
ecclesiale. Nulla se non la tradizione vivente della chiesa pud e deve

precisare ad edificazione dello spirito dei fedeli i temi della Scrit


tura 60. Lo stesso comanda, da al suo comando
superiore quando
pieno valore, perche inserisce Patto individuale nel corpo della chiesa,
nelParmonia di tutti gli altri precetti 61. La lettura pubblica o nel
monastero aiuta mirabilmente a cio che di
scoprire piu spirituale
e racchiuso nei sacri testi 62.
Per S. Basilio, in conclusione, la Scrittura e la norma della fede,
del dogma della chiesa, delle regole che governano la vita dei monaci 63;
anche tutti i lineamenti ecclesiologici che si trovano nei testi basi
liani s'inquadrano nella Scrittura e da essa la
prendono piena giu
stificazione della loro validita.

59 Th. Spidlik,
Lasophiologie.. .,cit.,p. 177: I. Plagnieux, St. Gregoire de Nazianze..., cit., p. 230:
S. Basilio, come il Nazianzeno, non e mai pensatore isolato, ne mai si separa dalla comunita per cui vive.
60 T.
Spidlik, La sophiologie..., cit., p. 184: ?la meme voix de Dieu qui nous parle dans le9
ficritures se fait encore entendre dans PlSglise, grace a Passistence de P Esprit Saint, qui a parle par la
bouche des Peres a Nicee ?.
61 Ibid.,
p. 188.
62 D. Gorge, des S. ?critures d'aprhs V? Expositio in Psalmum 118 ? de Saint Ambroise,
Vusage
? La vie spirituelle ?, XLIII, aprile 1923, p. 631: ? L'lSglise n'est pas seulement instituee pour fixer la
regie des moeurs, mais aussi pour nous livrer les secrets du ciel contenus dans les ficritures. Cette fCglise,
le Roi Pa introduite dans le Saint des Saints de L'rtcriture; il lui a donne les clefs pour qu'elle en ouvre
les portes jusque la fermees ?; p. 639: chi legge la Scrittura facendo sua la gioia della parola letta in comune
? s'eprendra d'elle, comme
Pfiglise en est prise. II trouvera dans cet amour pour la Parole une raison nou
velle d'attachement a P6glise?.
63 D.
Amand, Vaschse monastique..., cit., p. 342.

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