Le informazioni sotto riportate, unitamente al colloquio informativo, hanno lo scopo di fornirle gli
elementi per esprimere in modo libero e consapevole il Suo “consenso informato” all’atto sanitario
proposto.
La metodica utilizzata per la chiusura e/o sezione delle tube è diversa, in relazione all’accesso chirurgico.
Durante il Taglio Cesareo comunemente viene utilizzata la tecnica di Pomeroy modificata, che
consiste nel legare entrambe le tube mediante un laccio con filo riassorbibile e la loro sezione.
I monconi tubarici vengono quindi diatermocoagulati.
Questa tecnica può essere eseguita solo e soltanto se la paziente deve già essere sottoposta a taglio
cesareo per altre indicazioni e non rappresenta una motivazione per eseguire il taglio cesareo.
La tecnica può non risultare effettuabile quando per motivi anatomici le tube non sono raggiungibile
(esiti aderenziali).
La sterilizzazione per via laparoscopica prevede la rimozione delle tube (salpingectomia) oppure la
sezione e diatermocoagulazione delle tube a livello istmico per circa 2 - 3 cm, con la conseguente
interruzione del loro lume. (per le informazioni relative alla tecnica laparoscopica si rinvia alle note
informative della procedura chirurgica)
Sono descritte anche rare COMPLICANZE TARDIVE come irregolarità mestruali, sanguinamenti uterini
anomali, dismenorrea, dolori pelvici, entro 1 anno dall’intervento. Questi disturbi, definiti da alcuni autori come
Sindrome post-sterilizzazione, (con un’incidenza sovrapponibile per altri autori a quella della popolazione
femminile nella stessa fascia di età) potrebbe derivare da alterazioni della vascolarizzazione ovarica.
ASST Ovest Milanese
NOTA INFORMATIVA MAC69
UU.OO.CC. Ostetricia e Rev0
Ginecologia STERILIZZAZIONE TUBARICA Pag. 2 di 3
Sono sempre più numerose le evidenze scientifiche circa l’effetto protettivo della salpingectomia profilattica nei
confronti del cancro ovarico (riduzione di circa il 50%) e di malattia infiammatoria pelvica. Pertanto in caso di
richiesta di sterilizzazione tubarica, può esserle offerta la possibilità di effettuare salpingectomia totale
bilaterale (asportazione totale delle tube). Tale procedura richiede un modesto allungamento dei tempi
chirurgici e un lieve aumento delle probabilità che si verifichino complicanze intraoperatorie a causa delle
difficoltà tecniche correlate.
Il tasso di fallimento medio dell’intervento, anche se correttamente eseguito, (quindi l’incidenza di gravidanza
dopo sterilizzazione anche a distanza di anni dall’intervento) riporta tassi di 5 – 10 / 1000 nei primi 3 anni e
18/1000 a 10 anni. Dati dell’Organizzazione Mondiale della sanità (2004) riconoscono complessivamente un
tasso di fallimenti di 5 per 1000.
Il tasso di fallimento è influenzato dall’età della paziente, dalla sua storia clinica, dal metodo utilizzato.
Circa 1/3 delle gravidanze conseguenti al fallimento della sterilizzazione tubarica sono extrauterine.
Secondo la maggior parte degli autori l’intervento non comporta modificazioni nella sessualità della coppia.
METODI CONTRACCETTIVI
Esistono altri possibili metodi contraccettivi non chirurgici oggi disponibili (pillola anticoncezionale,
dispositivi intrauterini, uso del preservativo da parte del partner, ecc. riassunti nella tabella)
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Per ragioni organizzative o per competenza, l’atto sanitario proposto potrebbe essere eseguito da un
operatore diverso da quello che le ha fornito le informazioni o richiesto il consenso.
Se pensa di non essere in grado di decidere subito, potrà sempre chiedere che le sia lasciato altro
tempo per riflettere.