fim Territorio Turismo e Folklore
| ravioli di Gardel
La cucina italiana nel
tango argentino.
tuandoun dodicenne sconoscut
magrolino e claudicantesinfild
dalla finestra nellappartamento
in cui soggiornava Carlos Gardel, al 18°
piano del Beaux Arts Building, sila 44°
strada di New York eli consegnd un invito
4 pranzo de parte di sua madre il grande
cantante gi famosointuttoil mondo, non
fece una piega eaccettd di buon grado. I
piccoletto era Astor Piazzolla, ma llepo-
‘a sapeva appena suonare, Fuil menu a
convincere Gardel: ravi
La storia del tango argentino é rieca di
aneddoti di questo tenore, non pochi
conal centroil ibo italiano,
di Anna Lanzani
Academica di Buenos Aires
liani sono d’altra parte quasi tutti
“grandi” dell" época de oro” del tango,
‘Gesciuliin quel meraviglivso crogiuolo
di contaminazioni regional che erano |
quartieri degli emigrant della Buenos
Aires diinizio Novecento, dove i panet-
tieri genovesi cuocevano pizze nelle
tealie delle focacce fugazza/fugazzetta
@ tuttora la pizzaalle cipole) e dove la
cotoletta, servita con un topping di
pomodoro e mozzarella, si chiamava
milanesa napolitana.
II tango entra fra divertimenti
del quartiere La Boca,
popolato peri! 90% da italiani
Alla fine dell’Ottocento, é nel quartiere
La Boca, popolato per pitt del 90% da
italiani, che i tango entra nelle notti del
divertimento popolare. Dai café alfangolo
tral vie Suarez e Necochea, supera la
anndestinita‘oscendellasua gestazione
esi"adecenta’sripulisce’ per diventare
ilballo simbolo di una citta
Anibal Troilo, detto Pichucho, fglio di
tuna campobassana (di Agnone)e di un
teatino (di Archi. celebra le trattorie
de La Boca oggi snaturate dal afflusso
diturist, dove era immancabile la pre~
senza di un italiano che suonava un
tango:".. la cantina/llora siempre que
te evoca/ cuando toca, piano, piano/ su
Troilo/Castllo)." Mostro delintuizione”
e*capace di sintetizzare lessenza pitt
pura ricca del tango" secondo Piazzolla,
Troilo suonava, mangiava (maccheroni
e polpette) e beveva smodatamente'.
Trai primiad arrivareaLaBocaallini-
io di quella che poi fu definita un‘al-
luvione migratoria, furonoigenovesi.Plasmaronola lingua del cibo popolan-
dla di parole come tuco (da tocco, ella
sua forma dialetale)che ora si estende a
tutti i condimenti peril sugo; pascualina
(da pasqualina) che spesso indicaletorte
salate in generale etallarin (da taglerni)
‘ormalsinonimo di espaguetis,spaghet-
ti. La Buenos Aires dellepoca éin piena
espansione e, grazie prevalentemente ai
flussimigratori, passa da 200 mila abitanti
nel 1870a 1,5 milioninel 1914, lifermento
sociale anche ascendente fa capolino dai
test di vate canzoni
Dopoiigenovesi, arrivarono piemonte-
sivenetie lombardi:con loro, la polen-
ta, considerata nutriente ed energetica
Pulenta diventa, nella lingua popolare di
Buenos Aires sinonimo diforza e stra-
ordinaria energia:éin questa ccezione
che il termine & usato nel brano Bien Pur
Ienta di D’Arienzo/Varela altri grandissi-
‘mi dell’época de ro” del tango, Un altro
1pezz0 reso famoso da DArienzo menzio-
na nvecelagrappa che, nslemeal whisky,
algineal fernet, popolavalenotti*brave"
di Buenos Aires sitratta di Corrientes y
Esmeralda, che descrive le abitudini dei
nottambuliecelebrale Avenida Corrientes,
laviadelteatrdiBuenosAiresritenutada
Carlos Garde! ‘meglio di Broadway’,
Lostraordinario contesto sociale del Rio
de la Plata vedeva cmigrat di varie re
gioni -e dialetti- vivere a pochi solati
didistanza, condividere strade,locali di
divertimento e di lavoro. Mentre nella
madrepatria dea di‘italianita’sistava
faticosamente affermando, nelle citta
sudamericane gli emigrati trovarono
tuna sorta diidentita nazionale precoce
senon nella lingua, nei gestienel cibo.
Sipensi,tra altro, che la“Legione Ita-
liana’ di emigrati da varie regioni, nel
Rio de la Plata, combatté in Uruguay
al comando di Garibaldi fin dal 1843,
ben prima, ci, della proclamazione del
Regno diltalia,
Nei testi del tango entrano parole,
cibie tipi di comportamento
degli emigranti
Trace di quello che potrermmo defink-
re un melting pot italiano si trovano
covviamente anche nei testi del tango,
come in Acontramano del 1928, in cul
sidicediferattenzione aun tale calabrese
che, se fatto ingelosie, prenderebbe a
*mattarelate'irivale, usando‘elgarrote
delostallarinesil mattarello per’ taglie-
fini, Esempreitallarines, intesi oramai