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SEGNI E SINTOMI DELLE MALATTIE CV

Fonti: SIC capp. 1 e 2

Sintomi delle malattie cardiovascolari


1. Dispnea: difficoltà respiratoria che può insorgere durante uno sforzo fisico (dispnea da sforzo) o a riposo,
in maniera acuta o cronica. Manifestazioni più gravi:
 Ortopnea: dispnea che insorge in clinostatismo e che migliora in posizione seduta o in ortostatismo;
 Dispnea parossistica notturna: esacerbazione dell'ortopnea, si verifica di notte e i pazienti si
svegliano con la sensazione di soffocare, di solito migliora solo quando il paziente si mette a sedere
sul letto o si alza.
2. Astenia: difficoltà a compiere le usuali attività motorie (adinamia) o grave senso di spossatezza.
3. Dolore toracico: caratteristiche peculiari per modalità di insorgenza, tipo di dolore, sede e irradiazione.
Indicativo di ischemia miocardica, altre patologie CV (pericardite, dissezione aortica, IT polmonare, EP) o di
patologie di altri organi e sistemi (lesioni esofagee, interessamento di nervi intercostali).
4. Palpitazioni (cardiopalmo): tachicardico o extrasistolico, può essere clinicamente molto importante.
5. Sincope: perdita improvvisa e transitoria della coscienza e del tono posturale, dovuta a grave ipossia o
anossia cerebrale acuta.
6. Nicturia: riduzione della diuresi durante il giorno, con aumento durante la notte, per riassorbimento degli
edemi declivi e riduzione del fabbisogno di sangue muscolare notturno.

Segni delle malattie cardiovascolari


1. Cianosi: colorito bluastro assunto dalla pelle e dalle mucose visibili se il contenuto di Hb ridotta nei
capillari supera i 5 g/dL, centrale (shunt destro-sinistro o gravi insufficienze respiratorie) o periferica
(vasocostrizione distrettuale o ridotta portata cardiaca con aumento resistenze periferiche).
2. Osservazione del polso venoso: soprattutto giugulare, normalmente con tre onde positive (a, c e v) e due
depressioni (x e y).
3. Ispezione delle arterie e palpazione del polso arterioso: valutazione di frequenza (numero di
sistoli/minuto), ritmo (regolare o irregolare), ampiezza (entità del sollevamento della parte arteriosa),
tensione (entità della forza da esercitare per sopprimere la pulsazione) e simmetria (uguale ampiezza dei
polsi corrispondenti, palpati simultaneamente).
4. Ispezione e palpazione della zona precordiale: localizzazione dell'itto della punta (IV spazio intercostale
sx 1 cm all'interno della linea emiclaveare); fremiti (soffi da 4/6 o più) o sfregamenti da pericardite.
5. Palpazione dell'addome: epatomegalia da scompenso, pulsazioni abnormi da aneurismi dell'aorta.
6. Edemi declivi: nelle parti molli degli arti inferiori o nella regione pre-sacrale (pazienti allettati).

Ascoltazione del cuore


1. I toni
 I tono: da chiusura delle valvole atrio-ventricolari.
- Rinforzato: stenosi mitralica o tricuspidale;
- Indebolito: insufficienza mitralica.
 II tono: da chiusura delle valvole semilunari; ha due componenti, aortica e polmonare (A2 e P2)
generalmente in un tono unico.
- Sdoppiamento fisiologico: P2 ritardata durante l'inspirazione (per l'aumento del ritorno venoso);
- Sdoppiamento fisso: da difetto del setto interatriale (shunt sinistro-destro);
- Sdoppiamento paradosso: da blocco di branca sinistra o stenosi aortica grave;
- Rinforzato: aumento della pressione sistemica (A2) o polmonare (P2).
 III tono: protodiastole (fase diastolica di riempimento rapido), normalmente auscultabile solo nei
bambini e nei giovani con parete toracica sottile, altrimenti per aumentato riempimento ventricolare.
 IV tono: telediastole (o presistole, o sistole atriale), normalmente non auscultabile, altrimenti blocco A-V
di I grado o ridotta distensibilità ventricolare (stenosi aortica o cardiopatia ipertensiva).
Ritmo di galoppo: tachicardia + III o IV tono.
Galoppo di sommazione: tachicardia + III e IV tono.

2. Toni aggiunti
 Click sistolici: per prolasso mitralico o eiettivi aortico/polmonare (da stenosi);
 Schiocchi d'apertura (mitrale o tricuspide): per stenosi.

3. Soffi
Rumore che si genera quando il flusso del sangue diventa turbolento, essenzialmente per:
- Ostacolo anormale al flusso (stenosi valvolare);
- Flusso innaturale (difetto del setto interventricolare);
- Aumentata velocità e/o quantità del flusso (stenosi valvolare).
Si distinguono in base a:
 Cronologia:
- Sistolici (olo, proto, meso o tele): a loro volta distinti in:
- Eiettivi: morfologia "a diamante", iniziano a una certa distanza dal I tono, possono essere organici
(lesione anatomica: stenosi aortica o polmonare) o funzionali (aumento del flusso);
- Da rigurgito: aspetto "a nastro", sempre organici (insufficienza mitralica e tricuspidale, difetto del
setto interventricolare);
- Diastolici (olo, proto, meso o tele): quasi sempre organici (stenosi mitralica e tricuspidalica,
insufficienza aortica o polmonare);
- Continui: anormale connessione tra circolo arterioso e venoso (pervietà del dotto arterioso di Botallo).
 Timbro: dolce, rude, aspro, aspirativo, raspante, e altri (rullio).
 Intensità: valutata solo per quelli sistolici, secondo la scala di Levine a 6 gradini:
- 1/6: molto debole, si sente con grande concentrazione e non in tutte le posizioni;
- 2/6: debole, apprezzabile appena si appoggia il fonendoscopio;
- 3/6: moderatamente intenso, non accompagnato da fremito;
- 4/6: intenso, con fremito;
- 5/6: fortissimo, con fremito, non si ascolta sollevando il fonendo a > 1 cm dalla cute;
- 6/6: fortissimo, con fremito, si continua ad ascoltare sollevando il fonendo a > 1 cm dalla cute.
 Sede di ascoltazione: quattro focolai:
- Mitralico: punta del cuore;
- Tricuspidalico: base del processo xifoideo;
- Aortico: margino-sternale destra, secondo spazio intercostale;
- Polmonare: margino-sternale sinistra, secondo spazio intercostale.
 Irradiazione: direzione in cui, partendo dalla sede, è ancora possibile ascoltarlo: ascella (insufficienza
mitralica) e giugulo (stenosi aortica).

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