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Se i ggiovani non lottano per la loro libertà, amen

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Maurizio Blondet August 19, 2020

A Madrid migliaia di persone sono scese in piazza per protestare contro le liberta
volate dalla dittatura terapeutica globale. La manifestazione, lanciata da Miguel Bosè,
ha avuto successo. Ma, dice un lettore spagnolo, “a leggere i
commentihttps://nicolasbonnal.wordpress.com/2020/08/17/manif-a-madrid-reveil-
du-peuple-un-lecteur-jhabite-en-espagne-et-en-lisant-les-commentaires-des-gens-en-
reaction-a-cette-manif-que-ce-soit-sur-twitter-ou-les-medias-en-ligne-la-seule/ della
gente in reazione a questa manifestazione, su Twitter o sui media online, la sola cosa
che colpisce è l’incredibile livello di sottomissione degli spagnoli. I partecipanti alla
manifestazione sono trattati da assassini, fascio-nazisti, complottisti, populisti
negazionisti. La maggioranza della gente vuole più misure liberticide, persuasi che il
Covid li spazzerà via tutti e che queste misure li salveranno. La psicosi è collettiva ed è
spaventosa. Frattanto, l’economia del paese è morta e sepolta, e le code per i pacchi
alimentari che distribuisce la Caritas s’allungano di giorno in giorno in tutto il paese,
ma al riparo delle telecamere”.

La sottomissione degli italiani ha caratteri di zombificazione. Su una minoranzi attiva


ma ancor più picccola di quella spagnola, spicca una maggioranbza conformista ed
opstile a chi protesta. Specie i giovani, e i loro giovani genitori: quelli che tornano dalle
vacanze in Croazia, messi sotto accusa dai media, sim dispongono docili in fila per farsi
fare il tampone, invasiva penetrazione dei seni nasali di origine zootecnica: senza
nemmeno chiedersi cosa c’è in quei tamponi.

Watch Video At: https://youtu.be/1jVNeSnVSks


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Watch Video At: https://youtu.be/VWz6N5BPO9w

Una gioventù che ha la discoteca come unico orizzonte di vita, quando il potere gli
chiude le discoteche si agglomera smarrita, ma pecorile. Credono a tutte le false
statistiche sulla “pandemia”, ora attacca i ventenni e balle simili?

Quello che so, è che questi giovani, mentre gli viene distrutto il futuro, e per lo più non
studiano nè lavorano né mai ritroveranno i lavoretti del piffero di cui in qualche modo
campavano, disk-jockey, personal trainer, influencer, tutte i mestierucci a margine del
“settore divertimento” da discomusic, non sono in grado di una resistenza politica
qualunque. Nemmeno di enunciarla: non hanno l’istruzione necessaria.

Mi è capitato recentemente di vedere decine di questi giovani in attesa di un aereo che


ritardava: in fila al check in. Muti. Orecchie coperte da cuffie digitali che sparavano
qualche rap che non spartivano con nessuno. La pelle coperta di tatuaggi che
avrebbero fatto vergognare un capo Maori, che ormai da tempo non si tatua più. Stili di
vestiario con riferimenti a me sconosciuti, ma comunque a metà fra l’abbigliamento
di palestra e di discoteca, suggeriti evidentemente da qualche influencer ignoto a noi,
ma da loro preso come modello di stile, arbiter elegantiarum ed esempio da imitare.

In breve: ho capito che questi ragazzi non sono nemmeno più italiani. Palesemente,
non partecipano a nulla della cultura e della storia italiana da cui non sanno di
provenire. Roma e Atene, il diritto romano,Dante, san Francescco, il Rinascimento, il
cattolicesimo, fascismo, comunismo, non dicono niente a loro; sono invece il prodotto
dei “valori europei”, generici, svuotati, una massa intercambiabile di millennials
identica a quella che trovate a Madrid come a Parigi o dovunque, attorno alle stesse
discoteche e agli stessi non-luoghi del “divertimento” e della “cultura del corpo” – e
inveisce conro chi manifesta.

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Anche il loro linguaggio non è più l’italiano. Ne deriva, ma come il volgare medievale,
derivava dal latino classico: una lingua semplificata, impoverita, imprecisa. Che rivela
l’ignoranza più assoluta delle complessità della modernità che dovrebbero
padroneggiare.

Sono i figli linguistici di quel Tridico, che abbiamo sentito parlare delle “partite IVE”:
al plurale. Evidentemente , questo sedicente “economista” messo dai grillo-piddini a
presiedere l’INPS, l’ente pagatore più titanico del paese, non sa che IVA non ha
plurale, significando “Imposta sul Valore Aggiunto”, oppure ha ceduto al
pressapochismo linguistico di far concordare “partite” con “Iva”, che rivela il
pressapochismo istituzionale di tutti, da Giuseppe Conte (che usa “vadino” come
congiuntivo) o da quello del Coolle, incapace di esprimere un pensierino che non sia un
luogo comune inutile.

I giovani tatuati sono appunto figli e nipoti di questi quarantenni al potere del tutto
incompetenti e soddisfatti di sè. Sono uomini-massa di terza generazione, ossia sono
stati educati da genitori-massa e insegnanti-massa.

Siccome l’uomo-massa è colui per il quale “vivere” è “essere quello che già è”, senza
esigere nulla da se stesso, perché ben accomodato nelle comodità della civiltà moderna
– questo complesso artefatto frutto di secoli di sforzi, conquiste ed errori degli
antenati, che lui ritiene “naturale” come la foresta – siccome la vita dell’uomo-massa
“manca di programma”, le sue opinioni sono “idola fori”, succede che ad ogni
generazione fa scadere la civiltà, la lascia degradare per mancanza di manutenzione. E’
così che la terza quarta generazione, di civiltà ne è rimasta ben poca; intere partiti
costitutive (basti pensare al diritto e alla giustizia, occupato dai Palamara) sono già
scompasre; il plutralismo politico non esiste più; ma i giovani – che vivono nel Grande
Adesso – non se ne preoccupano, credendo di vivere ancora nella modernità perché
aderiscono ai nuovi “valori” (nozze gay, entertainment, nessun tabù) mentre sono
ormai neo-primitivi compiuti.

Io sono sicuro che quando premono i pulsante e arriva la luce, girano la manopola e
arriva il gas, i giovani e i loro padri al potere, i Tridico,gli Speranza, e i Fontana –
ritengono che gas ed elettricità siano come linfa delle palme tropicali. Invece sono
prodotti importati che bisogna comprare all’estero con valuta estera , e che tale valuta
estera a miliardi viene guadagnata da italiani che – contrariamente a loro – faticano,
s’ingegnano ed esportano.

Per questo i terza-generazione possono favoleggiare di decrescita felice e chiudere


l’ILVA o impedire la Gronda Nord a Genova, convinti che tanto la linfa chiamata gas, e
petrolio, continuerà ad arrivare. Per questo un ministro della Salute (ormai “salute”
perché “sanità” è un termine troppo astratto e complesso per il neo-italiano
semplificato) ormai un burattino conformista, gestito da idola fori globali della natura
più sospetta, OMS, Bill Gates, Ricciardi, – che nella sua mente superstiziosa sono “la
Scenza” – del tutto inetto ad elaborare un pensiero prorpio, anzi nemmeno di
informarsi.
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In questo, lo Speranza, del tutto identico ai giovani ex disck jockey o personal trainer
nei centri benessere: quattro mesi che si parla del coronavirus, su cosa sia un virus, e
non mai appreso nulla su di esso, sulla sua curabilità, che so, sulla clorochina e sulle
falsificazioni relative: hanno una visione approssimativa e sfocata di tutto ciò che non
riguarda – e non li riguarda quasi nulla, perché se l’uomo-massa ha un
repertorio molto ridotto di curiosità, il terza-generazione ha le curiosità di un bovide,
mangiare, scopare, vacanza, disco, poco altro.

Per cui non stupisce che siano ferramente conformisti e docilissimi al potere costituito
– che in fondo è quello dei papà loro, i Tridico, i Fontana. Non sanno nulla e nulla
vogliono sapere di “politica”. Fanno la fila per farsi infilare il tampone zootecnico nel
naso, limitandosi a sperare di non risultare”positivi” e poter di nuovo andare in
vacanza, o in discoteca a farsi una scopata o una fumata. Si lasciano togliere tutti i
diritti, financo la libertà personale. Presto per evitare di farsi internare in un centro
anti-untori, si metteranno il coda per farsiu vaccinare dal tatuaggio di tracciamento Bill
Gates-Moderna. Ma perché dorlersi per loro? Dopotutto, “la libertà ha sempre
significato, prima, in Europa, la libertà di essere quello che autenticamente si è”; non
è strano che non ne senta la mancanza questa massa di “giovani” che non ha niente da
fare e vuole solo essere “come gli altri”.

Ma ciò significa che la loro distanza è addirittura etnica: non sono partecipi alla
nazione, non ne fanno parte. Saranno spazzati via con tutti i loro tatuaggi, codici di
vestiario e partite IVE, e in fondo lo sanno anche loro: vogliono l’estinzione, come ogni
umanità terminale.

Non è tutta colpa loro. Sono la terza generazione di “liberati” da Dio e da ogni “senso di
colpa” e ovviamente “senso del dovere” e “dignità personale”: il risultato è questo, lo
scadimento della vita umana autentica a forza di disimpegno e vuotaggine . Ancora
qualche anno di “reddito di cittadinanza” (di dipendenza dal potere) senza studiare né
lavorare, e a questi giovani comincerà a crescere la coda. Prensile, spero per loro.
Perché il gas e la luce nona arriveranno più. Se nessuno le paga.

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