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Liberatevi da coloro che sono alle vostre calcagna, fatevi i fatti vostri

ed invitate gli altri ad agire allo stesso modo. Guardate sempre la


gente negli occhi quando parlate. Vi sarà obbedito se non farete atto
di sottomissione, contrariamente verrete sbranato.
9) STIMA DI SE’. Questa è la facoltà del rispetto, della fiducia e
dell’amore verso sé stessi. Nell’uomo magnetico tale facoltà deve
essere normalmente sviluppata. Bisogna imparare a rispettare sé
stessi, a contare su di sé, ad amarsi, ad aver fiducia in sé e ad essere
consapevoli di occupare un posto preciso nella comunità umana,
senza falsa modestia e senza reticenze. Non abbiate timore di
affermare il vostro “Io”; fatelo spesso finchè non vi accorgerete di
quale cosa meravigliosa esso sia. Riconoscete l’ego come centro di
potenza e liberatevi dall’ubbia di essere un “ verme della terra”.
Tenetevi retti, con la testa gettata all’indietro, guardando il mondo in
faccia senza paura. Avrete certamente sentito dire che Dio aiuta
coloro che si aiutano, ed Egli indiscutibilmente fa ciò. Ma è anche
vero che Dio crede in coloro che credono in sé stessi. Così và il
mondo, poiché Dio così l’ha creato! Perciò fatevi fin d’ora innanzi e
dite: “ Io credo in me”.
10) FERMEZZA. Questo termine non ha bisogno di essere definito,
poiché tutti saprete certamente ciò che significa: stabilità, decisione,
perseveranza, tenacia. Attenetevi ai vostri piani originali, disprezzate
le chiacchiere degli altri, resistete alla tendenza a mettervi in
disparte. Questa è una facoltà che aderisce strettamente alla volontà,
come lo scalpello al metallo finchè il lavoro non è completato. Siate
fermi come la roccia battuta dal vento, che non cede più di un pollice
né resta minimamente scalfita. Pensate con la vostra mente ed
attenetevi a ciò che ritenete giusto. Tenete fisso lo sguardo al vostro
oggetto e marciate dritto verso di esso, nella determinazione e nei
propositi.
11) SPERANZA. Questa è la capacità di attendere e anticipare gli
eventi. Essa ci fornisce una delle tre caratteristiche fondamentali dl
successo: una serena aspettativa. Voi dovete credere nel vostro
successo e dovete attenderlo con serietà. Non siate un semplice
sognatore o un visionario, ma coltivate il desiderio, sviluppate la
vostra attesa e successivamente la volontà di agire. Visualizzare ci
permette sopra ogni altra cosa di sperare e di attendere con serenità.
Quando vi riesca di vedere la cosa già fatta con l’occhio della vostra
mente, siete già a un buon punto nel lavoro; il resto non è che una
questione di dettaglio.
12) GIOCONDITA’. Cercate in tutti i modi di essere sempre di buon
umore. Questo vi risparmierà posizioni ridicole e follie. Coltivare lo
spirito giocondo vi condurrà ad avere una vita più facile e a
sopportare con maggior serenità il lavoro che compite tutti i giorni. Vi
procurerà moti amici ed eliminerà ostacoli che il mondo getta sul
cammino di coloro che sono sempre di umor nero. Sorridete ed il
mondo vi sorriderà; fate il cipiglio e avrete innanzi a voi facce con
identica espressione.

Questi stati mentali sviluppati, si presenteranno, nel vostro


comportamento esteriore, come suggestioni mentali a coloro che
verranno in contatto con voi. Essi si mostreranno altresì in forma di
correnti di desiderio-forza e di volontà-potenza, che agiranno da
lontano e da vicino, influenzando tutto ciò che si trova nel loro campo
di induzione. Da questi stati mentali fluirà una forte corrente
magnetica che attirerà a voi tutto ciò che desiderate.

I POTERI MENTALI

Il bushi sviluppa i propri poteri mentali fino a farne un’arte raffinata.


Essi includono la capacità di leggere la mente, l’ipnosi, la
suggestione, la cooptazione psicologica ed altre tecniche per
controllare l’esito di diverse situazioni.
LA LETTURA DELLA MENTE. Ciascuno di noi ha il potere di influire sui
pensieri altrui. Alcuni lo hanno sviluppato fino a farne un’arte
raffinata, mentre altri continuano a negarne perfino l’esistenza. Non
si tratta di “ sentire delle voci”,fenomeno peraltro possibile; né del
poter trasmettere e ricevere immagini, ovvero il più comune dei test
ESP. Significa invece che, quando incontriamo un parente a noi caro
profondamente addolorato da una perdita e cerchiamo di confortarlo
toccandolo,in quel momento avvertiamo una sensazione fisica di
cambiamento: abbiamo stabilito un rapporto. Ora riusciamo a
sperimentare in maniera blanda il dolore o la gioia di un’altra
persona. Questo vissuto di identificazione è caratteristico della
telepatia, o trasmissione del pensiero e viene intensificato dalla
stimolazione emotiva o da una pratica paziente. Leggere la mente,
quindi, mira ad instaurare un rapporto mentale con il soggetto. Per
prima cosa, dobbiamo determinare con quale tipo di persona
abbiamo a che fare: visiva, uditiva, o tattile. Gli artisti sono
soprattutto visivi, poichè trattano colori, forme e immagini; i musicisti
esemplificano la categoria uditiva, poiché si occupano di toni, gamme
e suoni; gli scultori, invece, possono esprimere meglio il gruppo dei
tattili, dato che lavorano con la grana e la forma. E’ interessante
notare che il tocco rappresenta la principale prova di realtà per la
maggior parte delle persone. Quando vedono un oggetto insolito,
infatti, esse vi si avvicinano cautamente, quindi si accostano per
sentire se è proprio là. Come una nota o un sibilo misteriosi
provenienti da dietro una grata possono alla fine portare il curioso a
sentire le vibrazioni alla fonte del suono.
Per individuare che tipo sia il nostro interlocutore, dobbiamo
osservarne gli occhi. “ gli occhi sono le finestre dell’anima”: I
pensatori visivi guardano verso l’alto quando tentano di ricordare o di
immaginare delle cose; gli uditivi guardano lateralmente ( in direzione
delle loro orecchie ); i tattili verso il basso. Osservate verso quale
quadrante il soggetto dirige lo sguardo quando pensa. Coloro che
guardano al di sopra del livello degli occhi o che mostrano uno
sguardo sfocato, pensano e ricordano sotto forma di immagini.
Coloro che guardano di lato stanno ascoltando. Coloro, infine, che
guardano in basso e verso sinistra ricordano a memoria o per
cantilena, mentre coloro che guardano in basso a destra sono dei
tattili. Guardare a sinistra indica memoria, a destra, ragionamento.
Tenere la fronte ( il terzo occhio ), sfregarsi le orecchie o il mento
sono tutti gesti usati per stimolare o incoraggiare i processi mentali.
Dopo aver determinato a quale categoria assegnare il soggetto,
dobbiamo adeguarci alle sue modalità operative. Ciò è necessario
perché l maggior parte delle persone non si rende conto dello modo
in cui processa le informazioni; sa soltanto di cavarsela meglio in un
campo piuttosto che in un altro. Quando si parla con una persona
orientata visivamente, è meglio usare parole come “vedi” “farsi un
quadro di”, o “somiglia a”. questo linguaggio renderà più facile per il
soggetto comprendere ciò che gli state dicendo ed applicarlo ai propri
costrutti o forme di pensiero. Analogamente, per gli uditivi, valgono
frasi del tipo “suona come”, “si dice” e “ti sento dire”. Per i tattili,
l’ideale è il contatto fisico, ma si possono usare termini del tipo
“sensazione”, “impressione”, “toccare con mano”. A questo punto ci
siamo modificati per adeguarci al quadro di riferimento del soggetto
dal momento che non possiamo sperare di modificare lui. Il bushi sa
che, per influenzare gli altri, bisogna mantenersi al di fuori del cerchio
che li racchiude; non possiamo sperare di cambiarli se non abbiamo il
controllo di noi stessi.

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