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LE RISORSE ELETTRONICHE

di Paola Arrigoni

Le risorse in Internet e la loro catalogazione

Le possibilità di trovare informazioni su Internet sono infinite, tanto che, oggigiorno, la rete può essere quasi
vista come una biblioteca "virtuale" dove accanto ai libri e ai periodici in formato digitale si trova una tipologia di
materiale molto vasta in cui figurano motori di ricerca, opac e metaopac, banche dati, archivi di immagini, filmati, liste
di discussione e software (vedi anche cap. 10).
La catalogazione deve quindi confrontarsi con i nuovi materiali ed elaborare soluzioni che tengano conto della
natura volatile e non definita degli stessi e siano valide a livello internazionale. Questa considerazione è sfociata da un lato
nella continuità con i codici precedenti che ha portato all'elaborazione dell'ISBD(ER), ossia allo standard internazionale per
la descrizione delle risorse elettroniche; dall'altro, nell'adozione dei metadati, grazie ai quali è stata sviluppata una "prassi
catalografica semplificata e accessibile" anche ai cosiddetti non esperti del settore; infine vi è una terza via o
dell'interoperabilità, dove i due diversi sistemi, raffinandosi e specificandosi, possano essere usati in modo complementare.
Il nodo comunque da sciogliere e attorno al quale ruota il processo di catalogazione e la sua evoluzione resta
quello di individuare nella ingente produzione di informazione su Internet quali documenti presenti nel web siano da
catalogare e quindi da conservare, tenendo conto che la tecnologia si evolve rapidamente e ciò che ora è attuale tra 10
anni potrebbe essere obsoleto.

5.2 La descrizione delle risorse elettroniche: ISBD(ER)


L'International standard bibliographic description for electronic resources è lo standard dedicato alle risorse
elettroniche, ossia ai materiali controllati dai computer, cioè dati e programmi. È venuto a sostituire lo standard precedente
ISBD(CF) o computer file, pubblicato nel 1990: infatti, su sollecitazione dal rapido progresso tecnologico sono stati eseguiti
un riesame e una revisione del (CF), tenendo conto delle AACR2, da cui è scaturito nel 1997 I'ISBD(ER).
Oggetto dello standard sono quindi documenti digitali leggibili e, a volte, modificabili tramite un computer: dati
(informazioni fatte di numeri, lettere, immagini, suoni e grafica) e programmi (istruzioni per eseguire determinate
operazioni, tra cui l'elaborazione dei dati): essi possono essere combinati e comprendere dati e programmi elettronici
(servizi on-line, multimediali interattivi).
Le risorse elettroniche sono poi suddivise secondo il tipo di accesso:
• locale: quando esiste un supporto fisico su cui la risorsa è registrata (dischi ottici, dischi e nastri magnetici,
cassetta, cartuccia): sono prodotti editoriali specifici (programmi, database, testi, immagini, mappe)
maneggiabili e deperibili e vengono indicati con l'acronimo REL. Nella fattispecie: CD-I (compact disc interattivo) e i
similari DVD, CD-ROM (compact disc a sola lettura), Photo CD (compact disc fotografico).
• remoto: quando non esiste alcun supporto fisico: la risorsa, che non è fisicamente disponibile, è accessibile solo
tramite Internet o altre connessioni di rete (portali, virtual reference desk, motori di ricerca, e-book, e-journal,
servizi in linea) nella cui memoria risiede. È quindi priva di fisicità e localizzazione. Rientrano qui anche quelle
risorse che risiedono in maniera permanente nella memoria del computer (Rom), perché intese come parte del
sistema. In ogni caso l'utente deve essere abilitato alla consultazione, e se necessario, può scaricare le pagine utili.
Le risorse elettroniche remote sono poi considerate tutte pubblicate e vengono indicate con l'acronimo RER.

Queste risorse si distinguono poi per altre caratteristiche:


• con testo chiuso: REL o RER si presentano come documenti con forma e contenuti definitivi (CD-ROM, e-book,
sito web), dotati di supporto fisico e messaggio;
• in successione periodica, cioè i periodici elettronici o e-journal, che possono essere la semplice trasposizione
elettronica della versione cartacea, oppure possono essere corredati di link multimediali e animazioni, e offrono la
possibilità di connettersi a banche dati bibliografiche del settore trattato;
• con testo aperto e aggiornamento periodico programmato: risorse ad accesso locale costituite da base dati
aggiornabili periodicamente, per esempio il CD-ROM della BNI, aggiornato ogni 3 mesi;
• con testo aperto: propriamente RER, ossia pagine disponibili su Internet.

Non rientrano nello standard:


• Calcolatori tascabili;
• Giocattoli e oggetti programmati: videogame, traduttori elettronici, simulatori di attività.

Lo standard prevede, come sempre, la successione di 8 aree costanti (contraddistinte da una punteggiatura
convenzionale).

Le fonti prescritte si dividono in fonti interne o principali, e fonti esterne o secondarie:


1) fonti interne: ossia schermata del titolo; menu principale; enunciato del programma; prima
visualizzazione delle informazioni; home page; intestazione del file, incluse le righe "soggetto";
intestazione TEI (Text Encoding Iniziative vedi sotto); se la risorsa è compressa, le informazioni devono
essere ricavate quando è stata decompressa.
2) Se le fonti interne sono insufficienti si passa a quelle esterne: etichette permanenti sul supporto
fisico; documentazione, contenitori o altro materiale allegato: in generale si preferisce, se è
disponibile, il titolo d'insieme, anche quando la risorsa è composta da più parti fisiche separate,
ognuna con la propria etichetta; altre descrizioni della risorsa pubblicate; altre fonti.

Titolo proprio [designazione del materiale] : complemento del titolo / prima formulazione di responsabilità ;
formulazione di altri tipi di responsabilità. - Indicazione di edizione. - Designazione della risorsa (estensione della
risorsa). - Luogo di pubblicazione : editore, data di pubblicazione. - Designazione specifica del materiale ed estensione
: altre caratteristiche fisiche ; dimensioni + indicazione di materiale allegato. - (Titolo della collana ; numero della
collana). - Note. - ISBN o ISSN.
Inoltre anche in questo standard viene usata l'area 3, dove viene indicato il tipo della risorsa e la sua estensione,
quest'ultima informazione facoltativa.

Designazione della risorsa (estensione della risorsa)


È area obbligatoria per la risorse ad accesso remoto (RER), ossia per le risorse in rete per accedere alle quali è richiesto l'uso
di un terminale; è facoltativa per le risorse ad accesso locale (REL), ossia quelle contenute in un supporto fisico.
Esempio di REL
I tesori del Nilo [Risorsa elettronica] : dizionario archeologico multimediale di Egitto, Nubia e deserti / Maurizio Damiano-
Appia. - Multimediale interattivo. - [Italia] : Pixel multimedia, 1997. -1 CD-ROM : sonoro, color. ; 12 cm. - Requisiti del
sistema: PC IBM compatibile 80486 o successivo; 8 MB RAM; Windows 3.1 o successive, Windows 95 ; scheda video
640 x 480 a 256 colori; scheda audio Sound blaster compatibile ; lettore CD-ROM. - Tit. della fonte interna.

Esempio di RER
Preservation of library & archiviai materials [Risorsa elettronica] : a manual / edited by She-relyn Ogden. - 3. ed. rev. and
expanded. - Documento. - Andover, Mass. : Northeast document conservation center, c1999. - Modalità di accesso:
World Wide Web. URL: ht-tp://user823621 .sf1000.registeredsite.com/plam3/manhome.htm. - Tit. dell'home page. - Indi-
ce: Planning & prioritizing, The environment, Emergency management, Storage & handling, Reformatting,
Conservation procedures. - Descrizione della risorsa al 12/02/04.

La distinzione tra accesso locale e remoto, esplicitata nell'area 3, lascia aperte molte discussioni e nella prossima revisione
verrà eliminata, infatti l'accesso dipende dalla posizione dell'utente rispetto alla risorsa e non dalla collocazione effettiva della
risorsa. Spesso una risorsa locale può essere unita a una remota; per esempio un CD-ROM inserito in una rete locale
(LAN) e condiviso da più biblioteche è una risorsa ad accesso locale per la biblioteca che lo possiede, ma per le altre diventa
risorsa ad accesso remoto. Inoltre lo standard non ha dato definizioni esaustive delle risorse elettroniche e nelle nuove
release dovranno essere incluse spiegazioni di altri materiali di Internet.
Per l'approfondimento si rimanda all'allegato al §5.5 che conclude il capitolo.

5.3 Metadati
II termine metadati è stato introdotto dagli informatici negli anni Novanta per indicare informazioni strutturate
che descrivessero il modo in cui i dati sono organizzati nei database.
I metadati descrittivi poi si stanno evolvendo in formati alternativi di catalogaziene per essere utilizzati in portali, gatewaye
virtual reference desk, ossia siti web i cui contenuti sono raccolti e organizzati secondo criteri precisi per soddisfare
l'utenza.

La funzione è quella di:


1) aiutare l'utente a trovare le risorse digitali e a usarle;
2) far conoscere all'utente le condizioni di accesso alle risorse;
3) aiutare il gestore a preservare la risorsa digitale.

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