Sei sulla pagina 1di 1

SVILUPPO, ORGANIZZAZIONE

E GESTIONE DELLE RACCOLTE


di Carola Della Porta

Schedatura capitolo

Sviluppo e gestione delle raccolte: i servizi


interni
L'organizzazione di una biblioteca è suddivisa in due settori: i servizi interni e i servizi
al pubblico. Ciascun settore ha delle competenze e un'organizzazione proprie, ma collabora in
maniera coordinata per svolgere al meglio la missione istituzionale della biblioteca. Mentre al
personale addetto ai servizi al pubblico è demandato il ruolo di interfaccia tra la biblioteca e i
suoi lettori (vedi cap. 9), i bibliotecari addetti ai servizi interni (back office) svolgono il lavoro
necessario perché gli utenti abbiano a disposizione il materiale bibliografico di cui hanno bisogno.
Benché il pubblico non venga mai a contatto con il personale dei servizi interni, le attività da loro
svolte sono fondamentali per il buon funzionamento della biblioteca.
L'organizzazione dei servizi interni è tradizionalmente suddivisa in:
• ufficio acquisizioni monografie;
• ufficio acquisizioni periodici;
• ufficio amministrativo;
• ufficio catalogaziene;
• ufficio smistamento e collocazione.

Tuttavia l'introduzione di sistemi di automazione ha in parte rivoluzionato i ruoli attribuiti


tradizionalmente ai vari uffici: oggi i bibliotecari dei servizi interni svolgono spesso le loro mansioni
in maniera verticale seguendo il materiale bibliografico in tutto il suo iter dalla selezione alla
distribuzione al pubblico. La suddivisione dei singoli compiti dipende anche dalle dimensioni della
biblioteca: in un grande organismo, le singole mansioni sono affidate a bibliotecari specializzati,
mentre in una piccola biblioteca tutte le attività vengono svolte da un unico bibliotecario.
La missione principale affidata ai servizi interni è lo sviluppo, la costruzione e la gestione
delle raccolte. I documenti arrivano in biblioteca attraverso i seguenti canali:
• acquisto;
• dono;
• scambio;
• deposito legale.

L'arrivo non è casuale, ma segue una programmazione annuale precisa, che prende il
nome di piano di sviluppo delle collezioni, un documento interno alla biblioteca che tiene conto
dei principi enunciati nella Carta delle collezioni (vedi § 8.8) e indirizza le attività quotidiane di
acquisizione. A progettare, pianificare ed eseguire il piano di sviluppo contribuiscono le varie
componenti della struttura, dalla commissione di indirizzo, alla direzione e ai singoli bibliotecari.

Potrebbero piacerti anche