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Autobus

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L'autobus (spesso abbreviato solo in bus e noto anche come corriera) è un mezzo di trasporto
automotore riservato alle persone e ai loro rispettivi bagagli, principalmente utilizzato nel
trasporto pubblico e turistico.

L'invenzione di un vero e proprio sistema di trasporto pubblico urbano, che risale agli inizi del
XIX secolo, è contesa fra molti imprenditori francesi, tedeschi e inglesi. Si è certi però di come
sia nato il nome "autobus", o più precisamente "omnibus".
Intorno al 1825 Stanislas Baudry (1777–1830) decise di aprire un mulino a vapore presso la città
di Nantes. Per impiegare senza sprechi tutta l'acqua calda che veniva usata per il funzionamento
del mulino, decise anche di aprirci accanto un bagno pubblico, in cui chiunque volesse si poteva
fare un bagno bollente. Il problema, però, era che il mulino si trovava un po' fuori città, quindi i
clienti scarseggiavano, e Baudry decise così di creare una navetta che, dal centro di Nantes,
portasse proprio al mulino. La stazione della navetta a Nantes era situata proprio davanti alla
bottega di un noto cappellaio, Monsieur Omnès, il quale, giocando con il suo nome e col latino,
vi aveva affisso un'insegna con su scritto: "Omnes Omnibus", che poteva significare sia "Tutto
per tutti" sia "Omnès per tutti". Alla vettura che stazionava lì fu quindi affibbiato il nomignolo di
"omnibus".[1]

Il progenitore degli autobus: il Benz-Omnibus della linea Siegen–Netphen (1895)

Viaggio turistico con un omnibus a Monaco di Baviera nel 1903


Indice
 1 Storia
 2 Tecnica
o 2.1 Propulsione
o 2.2 Masse e dimensioni
 3 Categorie di autobus
o 3.1 Minibus e midibus
o 3.2 Autobus a due piani
o 3.3 Autobus
o 3.4 Pullman
o 3.5 Scuolabus
o 3.6 Gran Turismo
o 3.7 Autosnodato
o 3.8 Filobus
o 3.9 Tipologie in disuso
 4 Normativa
o 4.1 Normativa europea
 4.1.1 Classificazione
 4.1.2 Dotazioni di sicurezza obbligatorie
 4.1.3 Limiti di masse e dimensioni
 4.1.4 Permessi e licenze per l'utilizzo
 5 Bibliografia
 6 Note
 7 Voci correlate
 8 Altri progetti
 9 Collegamenti esterni

Storia

Autobus in Sardegna nel 1907

Nel 1821 fu brevettato da Julius Griffith, in Inghilterra, l'autobus a vapore.[2]


Il primo traffico di linea a motore però si stima che sia stato inaugurato il 18 marzo 1895 tra
Siegen e Netphen e veniva gestito dalla Netphener Omnibusgesellschaft. Per l'esercizio della
linea venne impiegato un veicolo dal nome Landauer, che effettivamente aveva più somiglianze
con una carrozza che con un autobus moderno. Questo primo autobus del mondo veniva
costruito a mano a partire dal 1895, quindi perfino un anno prima dei primi autocarri, dalla Benz
e disponeva di otto posti a sedere e di un motore da 5 cavalli, la sua velocità media era di
15 km/h, tanto da poter percorrere il tratto di strada tra Siegen e Netphen in 1 ora e 20 minuti. Il
viaggio costava la cifra, per i parametri di allora esosa, di 70 pfennig.[3]

Per la ridotta maneggiabilità dei primi autobus Benz l'esercizio degli autobus nel territorio di
Siegen era stato, tuttavia, nuovamente interrotto prima della fine dell'anno, nonostante questo
colpo sorsero negli anni successivi in tutto il mondo collegamenti di linea sempre più nuovi
grazie al continuo miglioramento delle tecniche dei veicoli; ad esempio nel Regno Unito la prima
linea è del 1898, in Italia venne invece attivata nel 1903, per collegare Garessio a Ventimiglia.[3]
[4]

AEC Routemaster in servizio a Londra

I modelli si espansero nel XX secolo fino alla capillare diffusione della forma contemporanea
riconoscibile negli autobus di maggiori dimensioni a partire dagli anni '50. L'AEC Routemaster,
sviluppato in tale decennio dalla Associated Equipment Company, fu un modello realizzato con
un design all'avanguardia e rimane un'icona anche della Londra moderna. Le particolarità furono
un design innovativo finalizzato al risparmio energetico e per la prima volta su un autobus
vennero utilizzati sospensioni anteriori indipendenti, il servosterzo, un cambio del tutto
automatico e freni idraulici.[5]
Autosnodato MAN-VÖV II

Negli anni '60 iniziò in Germania un'unificazione delle tipologie di autobus grazie al Verband
öffentlicher Verkehrsbetriebe (VÖV), che in collaborazione con alcune aziende di trasporto
pubblico sviluppò prototipi per autobus di linea, che furono poi perfezionati da diversi
produttori.
Il primo prototipo di VÖV I portò, a partire dal 1968, alla produzione dell'Mercedes-Benz O305
(1969), al Magirus-Deutz 170S11H (1967), al Büssing 110V (1967), al SL 200 della MAN AG
(1971) e all'Ikarus 190 (1973).

Il VÖV II in qualità di successore del VÖV I aveva come scopo dell'evoluzione un pavimento
basso e perciò anche un'altezza di salita più bassa. Dai prototipi S80 provati tra il 1976 e il 1978
si svilupparono l'Auwärter Neoplan N416, il Mercedes-Benz O405 e il MAN SL 202.

Con il "VÖV III" venne realizzato un autobus a pianale ribassato, che costituì il fondamento ad
esempio per il Neoplan N4014NF, per il Mercedes-Benz O405 N, per il MAN NL 202 e l'Iveco
CityClass.

Negli ultimi anni si sono unificati i vantaggi degli autobus (meno infrastruttura) e quelli dei tram
(comfort e capacità) nei cosiddetti filobus, veicoli elettrici, disposti di apposito pantografo per il
ricaricamento, che non necessitano delle rotaie e possono compiere il proprio percorso anche in
zone sprovviste di linea aerea.

Tecnica

Autobus urbani ad Helsinki


Propulsione

La propulsione può essere generata da un motore Diesel, a metano, GPL o bioetanolo.

Esistono anche autobus a propulsione elettrica (solo con motore elettrico) o ibridi (con motore
elettrico in serie o parallelo con motore termico diesel o gas), in particolare, la propulsione
ibrida, sta avendo un buon incremento negli ultimi anni, specie negli Stati Uniti d'America, pur
essendo nata nei primi anni novanta, in Europa e in Italia.[6]

La propulsione elettrica attualmente viene sfruttata per i filobus, che in ogni caso necessitano,
anche solo per parte del tratto, di una linea aerea per il ricaricamento, questo li rende diversi dai
cosiddetti elettrobus, che non sono muniti di pantografo né tanto meno hanno bisogno della linea
aerea.

La propulsione con motore a idrogeno tramite celle combustibili è in fase di sperimentazione in


tutto il mondo.[7]

Autobus urbano MAN in servizio a Ludwigshafen am Rhein

La Scania AB produce autobus alimentati a bioetanolo, combustibile di origine naturale.

Nelle principali città d'Italia, negli anni quaranta, hanno circolato autobus a gas "povero"
ottenuto mediante gassogeno o gasogeno a legna.

La trazione è generalmente effettuata dalle ruote posteriori (trazione posteriore) o, in caso di


alcuni veicoli di massa inferiore ai 35q, dalla ruote anteriori (trazione anteriore). Il modo in cui è
esercita la trazione è strettamente legato al posizionamento del motore:

 nel caso della trazione posteriore, è posizionato generalmente dietro le ruote posteriori, e
questo tipo di trazione è tipica di carrozzerie di autobus progettate solo per essere montate su
telai o componenti da utilizzare per il trasporto persone.
 nel caso di trazione anteriore il motore è generalmente posizionato davanti alle ruote anteriori,
mentre questo tipo di trazione è tipica di autobus progettati a partire da telai per autocarri ai
quali vengono fatte alcune modifiche per adattarli al trasporto di persone (minibus
principalmente).Costituiscono per lo più la maggioranza dei veicoli trasporto persone utilizzati
nei paesi con basso tasso di sviluppo a motivo del loro basso costo e della loro robustezza. Gli
autobus con motore anteriore costituiscono la maggioranza dei veicoli circolanti anche in
Europa e nei paesi con tasso di sviluppo normale solo nei veicoli di piccole dimensioni da 6 a 7
metri.

Masse e dimensioni

Gli autobus, di massima, sono più leggeri degli autocarri di dimensione simile, così che negli
autobus da turismo spesso sono sufficienti trazioni con cambio a 6 marce, nella maggior parte dei
casi con una qualche forma di cambio in presa e/o una frizione automatica. Negli autobus
cittadini vengono impiegate correntemente trazioni automatiche a cambio progressivo, poiché
tale automatismo offre un comfort senza strappi o scossoni, migliore per i passeggeri in piedi.
Gli autobus più grandi, tra cui tutti i veicoli snodati, hanno generalmente tre assi. Nei veicoli
rigidi l'asse posteriore è semplicemente raddoppiato, in tal caso l'ultimo asse è generalmente
sterzante; nei veicoli snodati l'asse mediano è posizionato anteriormente allo snodo, l'asse
posteriore è l'asse di trazione.

Per la costruzione della carrozzeria esistono due concezioni.

 Il sistema di costruzione classico consiste di una carrozzeria portante di lunghezza


comprendente l'apparato motore con ruote e sistema frenante. Per questo la costruzione è
posta all'interno dello spazio viaggiatori.
 Alcuni minibus e gli autobus da turismo di alcuni produttori sono composti da carrozzerie
autoportanti come nel caso della costruzione di automobili.

Il telaio degli autobus da turismo o extraurbani spesso ha sull'asse anteriore un attacco


monoruota. L'asse posteriore è solitamente rigido. Gli autobus di linea possiedono assi posteriori
e anteriori rigidi. Il limite di velocità per gli autobus fino a 8t di massa complessiva ammessa a
pieno carico è identico a quello delle autovetture: 50, 90, 110, 130 km/h in urbano, extraurbana
secondaria, extraurbana principale e autostrada; se superano le 8t di massa complessiva ammessa
a pieno carico, su extraurbana secondaria e principale è 80 km/h e 100 in autostrada. In ogni caso
però il limitatore di velocità impedisce di superare i 100 km/h

Categorie di autobus
Minibus e midibus

Il minibus è la versione più piccola dell'autobus, e questa categoria comprende tutte le vetture di
lunghezza inferiore agli 8 metri (compresi spesso i furgoni), la cui capienza va dagli 8 ai 30 posti
a sedere.
Se invece la lunghezza varia dagli 8 agli 11 metri, il veicolo rientra nei cosiddetti midibus, che
hanno una capienza di circa 30 posti. Vengono spesso usati nei tragitti di montagna, in percorsi
stretti o linee poco utilizzate.

Un Cacciamali Urby della ZET a Zagabria, in Croazia


Un Iveco Indcar Mago 2

Un Temsa MD9 LE di Roma TPL

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