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Diego Pagani

Alimentazione e Benessere

Il crudismo

Perché raw food?


Il crudismo

“I concetti di seguito riportati, sono


solamente dei piccoli estratti di tutto quello
che vorrei che ognuno di voi conosca sul
rapporto tra alimentazione e benessere”.

“Il mio scopo è di stimolare nei miei


lettori il desiderio di approfondire
quest’argomento poiché lo ritengo molto
importante per la salute e il benessere di
ognuno di voi.”

Diego Pagani

Autore: Diego Pagani - Edizione eBook: RawLive Limited © 2014


Il crudismo non è solo una dieta dimagrante.

Il crudismo non è solo una dieta per


dimagrire, anche se non esistono crudisti grassi e
non è solo un’alimentazione salutista, anche se i
fruttariani-crudisti godono di un’ottima salute.
Con un’alimentazione crudista, sempre stando
attenti a mantenere una dieta che veda il
predominio del consumo di frutta fresca, si arriva a
ottenere un peso perfetto, un benessere fisico e
psichico ottimale che la maggior parte delle
persone non si sogna neanche e tutto senza la
minima fatica.

Il crudismo come lo intendo io, cioè senza il


consumo di prodotti di origine animale (chiamato
anche raw-vegan), offre un’enorme serie di
vantaggi sia a livello di gusto, sia dal punto di vista
salutista.
Finalmente il raw food (cucina crudista) si sta
diffondendo anche in Italia, grazie anche a
un’informazione più libera resa possibile dalla rete,
per esempio: il portale di Chef crudisti Raw at
Home.
Il crudismo

Quando nasce il crudismo?

Sembrerebbe che le origini del crudismo siano


antiche quanto l’uomo, una lunga storia oggi
avvalorata anche da una sempre più considerevole
sperimentazione scientifica; purtroppo però si
tratta di informazioni ancora poco diffuse.

V’immaginate un mondo in cui le persone


vivono oltre i cent’anni in perfetta salute senza mai
dover assume farmaci?
Forse gli enormi interessi del settore farmaceutico
non lo vedrebbero di buon occhio, forse…

La nostra evoluzione biochimica e fisiologica


deriva dall’uomo primitivo che era in origine
prettamente frugivoro e crudista; i nostri antenati
erano grandi mangiatori di frutta fresca, semi,
noci, vegetali e quant’altro la natura offriva loro.
Secondo gli studi del Dott Jordon, l’uomo primitivo
utilizzava il fuoco per scaldarsi o per difendersi dai
suoi predatori e solo in casi di emergenza per
cuocere il cibo. Stiamo considerando quei primitivi
che erano in ottima salute e avevano
un’aspettativa di vita ben superiore ai cent’anni e
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non gli antenati più recenti che, come abbiamo
imparato a scuola, non vivevano oltre i trent’anni.

Non dobbiamo fare confusione tra le


condizioni di vita dell’uomo nelle varie epoche
remote, poiché erano tra loro molto diverse.
Il crudismo

Perché ora mangiamo quasi tutti alimenti cotti?

Per comprendere come mai oggi l’umanità,


tranne pochissime eccezioni, si alimenta con cibi
cotti, bisogna risalire a epoche molto antiche.
Alcuni dei motivi principali che hanno sconvolto le
abitudini alimentari (e non solo) dei nostri
antenati, li possiamo comprendere esaminando
attentamente gli studi paleoantropologici più
recenti.

Gli ormai ben conosciuti sconvolgimenti


geologici, come le glaciazioni, le eruzioni
vulcaniche gigantesche e quant’altro, indussero
l’uomo a cambiamenti molto importanti, tra cui la
necessità di cucinarsi il cibo per crearsi delle
riserve o semplicemente per renderlo
commestibile.

Lo sconvolgimento del pianeta e la sparizione


momentanea in alcune zone di alimenti adatti
all’essere umano, come la frutta e i vegetali edibili,
innescò nell’uomo primitivo la necessità di trovare
alternative che lo aiutassero a sopravvivere:

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nacquero così la caccia, la coltivazione e la
necessità di cucinare alimenti che altrimenti
sarebbero immangiabili.

L’abitudine di cuocere, soprattutto riferita ai


prodotti animali e alle farine, pur avendo avuto il
merito di mantenere in vita la nostra specie, si
presenta oggi come la più grande responsabile
della precaria salute della razza umana.

Tutte le malattie che colpiscono l’essere


umano derivano da un’alimentazione non idonea,
anche se l’opinione pubblica è convinta che i
malanni siano causati da fattori esterni. Chissà poi
quali, visto che nessuno ci indica con certezza
come mai si sviluppano certe malattie, inoltre
nonostante il potere della scienza moderna
nessuno riesce a debellarle definitivamente.

Poi però, quando qualcuno per caso o per


scelta prova a diventare vegano, magari crudista o
addirittura fruttariano, si accorge che la salute è
alla portata di tutti nel modo più semplice, facile
ed economico possibile.
Il crudismo

Dalla paleobotanica a oggi

Se esaminiamo bene la paleobotanica e altre


scienze simili, comprendiamo meglio le ragioni che
hanno spinto l’uomo primitivo a cambiare la
propria alimentazione. Un regime alimentare
talmente diffuso che ormai è entrato a far parte
delle nostre tradizioni.

Non voglio in questo contesto annoiarvi con


trattazioni particolarmente complesse e lunghe,
pertanto esaminerò solo alcuni punti chiave del
crudismo.
Gli enormi sconvolgimenti climatici che costrinsero
i nostri antenati a stravolgere la propria dieta, si
riferiscono ad avvenimenti avvenuti tra i 200 mila
e i 120 mila anni or sono e non dieci o venti mila
anni fa come sostiene qualcuno.
Chi afferma che l’uomo di oggi possedendo una
cultura culinaria di “oltre” 5000 anni, si sia evoluto
di conseguenza, sostiene un’ipotesi che mi fa solo
sorridere, si tratta di una teoria infondata che
dimostra soltanto un’ignoranza diffusa su
quest’argomento.

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L’essere umano non ha le caratteristiche
anatomo-fisiologiche né del granivoro, né del
carnivoro, per questo è dovuto ricorrere alla
cottura per rendere commestibili e digeribili sia i
cereali, sia i prodotti di origine animale.
Ricordiamoci che il cambio di alimentazione dei
nostri più lontani antenati, non è stato una scelta,
ma una necessità. Una scelta temporanea resasi
necessaria soltanto per sopravvivere (anche se
male).

Tutti noi oggi possiamo ritenerci fortunati,


perché disponiamo dei mezzi per scegliere
liberamente come nutrire il nostro corpo e di
conseguenza decidere se stare malati, di
ammalarci o di godere di ottima salute e vivendo
anche più a lungo.
Sembra un discorso di fantascienza, invece è solo
la realtà e chi ha provato (come il sottoscritto), lo
può testimoniare: la qualità complessiva della vita
di chi segue una dieta vegan-crudista, (anche da
un punto di vista psicologico) è fantastica, una
sensazione di benessere totale difficilmente
comprensibile da chi ancora si alimenta in modo
“tradizionale”.
Il crudismo

Nel campo alimentare la pubblicità e


l’informazione sia in buona, sia in cattiva fede, sta
sempre più dirigendo la massa verso diete
pericolose e alla lunga mortali.
Quando sentirò in televisione, leggerò sui giornali
o ascolterò “esperti” di alimentazione che avranno
il coraggio di esporre in modo chiaro e
comprensivo al mondo intero i vantaggi di
un’alimentazione crudista, allora sarà un giorno di
festa e i miei scritti saranno finalmente inutili.
Credo però che per divulgare questa conoscenza ci
vorrà molto tempo e l’impegno di tantissime
persone.

In realtà esistono già molti scienziati, medici


ed esperti che sostengono quello che dico anch’io,
ma le loro scoperte difficilmente trovano spazio
sulla stampa e sulla tv che si rivolge alla massa.
Se volete informazioni serie, siete costretti come al
solito a cercarle su libri specializzati o nella rete.
Quel gran calderone di notizie spesso contrastanti
che è internet, un lavoro difficile e lungo: per
discernere le notizie e le informazioni interessanti

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e veritiere da una montagna di marciume pseudo
giornalistico, richiede anni di ricerca seria e
approfondita. Una volontà e dedizione che pochi
hanno.

Sono sicuro che presto arriverà un giorno in


cui tutto questo sapere “nascosto” diverrà di
dominio pubblico, un po’ com’è successo per il
fumo. Chi avrà la sensatezza di seguire tali
indicazione potrà finalmente vivere bene, sano e in
armonia col mondo. Oggi il mio compito è quello di
anticipare i tempi e far aprire gli occhi a più
persone possibili. Non faccio parte di nessuna
multinazionale, non ricevo fondi da nessuna
azienda più o meno interessata, non sono famoso
e non ho agganci politici, la mia unica arma è
informarvi tramite i miei libri e i miei siti, ma non è
poco perché il passaparola è molto potente.
Il crudismo

Perché il cotto fa male?

Come ben sappiamo, l’uomo di oggi non è più


guidato dal proprio istinto ma dagli spot
pubblicitari, dagli insegnamenti ricevuti dai vari
esperti o tramandati per tradizione.
Provate a dare a un bambino piccolo che ancora
segue l’istinto, una mela e un coniglio;
sicuramente mangerà la mela e giocherà col
coniglio. Purtroppo molti adulti oggi fanno il
contrario e sono pure convinti di essere nel giusto,
si tratta d’ignoranza pura e semplice, un
atteggiamento autolesionista motivato
principalmente da errate tradizioni e false
credenze. Quasi ogni giorno vengo in contatto con
persone e famiglie, anche di una certa cultura ed
economicamente stabili, che mangiano veramente
male, si alimentano con qualsiasi “cibo” senza la
più pallida idea di cosa stiano facendo. Tutti conviti
dell’importanza delle proteine, della necessità di
ingoiare carne, di bere latte e di mangiare uova,
senza contare gli alcolici, il fumo, gli integratori
alimentari e tutto ciò che la nostra cosiddetta
società moderna ci propina giornalmente. La dieta

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standard sta portando la razza umana verso una
vecchiaia precoce, sempre più spesso
accompagnata da malattie come tumori,
cardiopatie, diabete, ecc.

“I vegetariani sono solo degli animalisti!”. Una


frase che mi sento spesso dire e che in realtà
pensavo anch’io fino a qualche anno fa. Ecco dove
secondo me si trova il nocciolo della questione, in
pochi sanno che una scelta alimentare vegetariana
(meglio vegana) è assolutamente fondamentale
per la nostra salute.
Pur condividendolo, non voglio in questo
contesto esaminare il vegetarismo dal punto di
vista animalista, desidero principalmente
evidenziare i danni che tutti i prodotti animali
(ancor più se cotti) recano alla salute di chi se ne
nutre.

Qualcuno sostiene che la cottura sia


necessaria per eliminare eventuali microorganismi
dannosi presenti in certi cibi e anche per
aumentarne la digeribilità; ha ragione, ha
perfettamente ragione, ma il punto è che tali
alimenti non dovrebbero assolutamente essere
consumati!
Il crudismo

I cereali per esempio contengono carboidrati


complessi (amidi) che dopo la cottura divengono
assimilabili più velocemente a seguito della
parziale demolizione della catena dei carboidrati;
gli stessi cereali pur potendo essere ingeriti crudi
richiederebbero un maggior tempo digestivo.
Il punto è che anche i cereali non andrebbero
mangiati, l’unico espediente per sfruttarne alcune
qualità, è mangiarli dopo averli fatti germogliare.

Sapete che la cottura neutralizza due


componenti poco sani presenti nell’albume delle
uova come l’antitripsina e l’avidina? Bene, il
problema è che le uova non sono assolutamente
un prodotto adatto al consumo umano, né cotte né
crude.

La necessità di cuocere, si riferisce sempre ad


alimenti che non andrebbero comunque consumati,
non è un caso che quasi tutta la verdura e
naturalmente tutta la frutta, siano già pronti per
essere consumati così come sono: crudi. I vegetali
sono ricchi di nutrienti e sostanze per noi

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fondamentali, sono l’alimento completo per il
perfetto sostentamento della razza umana, ma
solo se consumati crudi.

Sicuramente la cottura è ancora legata a


motivazioni psicologiche e di gusto, difficili da
rimuovere: profumi e sapori che fanno parte delle
nostre usanze e che nel tempo abbiamo imparato
ad apprezzare.

La cottura però distrugge la maggior parte


delle sostanze nutrienti che si trovano nei cibi,
anche nei cibi sani come frutta e verdura.
Lo sapevate che gli enzimi sono i primi a subire le
conseguenze della cottura? Che gli oltre ottocento
enzimi che concorrono a una perfetta digestione e
che garantiscono la corretta assimilazione dei
nutrienti, sono distrutti se sottoposti a
temperature che superano i 42° C?
Il crudismo

Gli enzimi

Un personaggio che si può senza dubbio


definire uno dei maggiori esperti di enzimi è il
Dott. Edward Hotel. Ogni essere vivente nasce con
una dotazione di enzimi limitata e col passare degli
anni si esaurisce, meno enzimi ci rimangono e più
rapidamente il nostro sistema immunitario
s’indebolisce. E’ così che a una certa età arrivano
le malattie e il processo d’invecchiamento accelera
sempre più velocemente.

Il Dott. Howell dichiarò: “L’abitudine di


cuocere il cibo e di lavorarlo con additivi chimici,
l’uso di alcool, di droghe, di farmaci e di junk food
(cibo di nessun vero valore nutritivo, come
patatine fritte, dolci, bibite gassate, merendine
ecc.) riduce giornalmente la nostra limitata riserva
di enzimi.”
Gli enzimi digestivi che si trovano naturalmente in
frutta e verdure crude sono sufficienti per evitare il
prelevamento dalla nostra riserva interna; riserva,
che ricordo, si riduce drasticamente ogni volta che
mangiamo alimenti cotti.

Autore: Diego Pagani - Edizione eBook: RawLive Limited © 2014


Anni e anni di regimi alimentari fatti in
prevalenza di cibi cotti, soprattutto in assenza di
alimenti freschi e vivi, costringe il nostro sistema
digestivo (solo per compiere i processi digestivi) a
usare, esaurendole, le proprie scorte di enzimi
metabolici.

Avete capito bene? Questo è un punto


importante da comprendere bene, poiché una
carenza di enzimi metabolici è associata a una
serie di malfunzionamenti degli organi, delle
ghiandole, dei nervi e di tutto l’organismo, non
meravigliamoci poi se il deterioramento del corpo
col passare degli anni sarà sempre più evidente.

Vi è chiaro ora che scaldare gli alimenti oltre i


42° C (alcuni sostengono oltre i 46°, ma poco
cambia poiché quando si cuociono i cibi, le
temperature sono ben più alte) distrugge gli
enzimi presenti negli alimenti costringendo il
vostro organismo a esaurire la propria scorta
enzimatica. Inoltre i cibi cotti causano una
dilatazione degli organi digestivi, soprattutto del
pancreas, con tutte le conseguenze anche gravi
che nel tempo possono presentarsi.
Il crudismo

L’importanza degli enzimi è spesso


sottovalutata ma queste vitali sostanze sono
capaci di evitare e/o curare le malattie, sono il
nucleo del sistema immunitario e sono
indispensabili per mantenerci vivi e in salute;
neppure il cervello potrebbe funzionare senza
enzimi!

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Sostanze perse con la cottura

Con la cottura si distruggono la maggior parte


nei nutrienti come ad esempio le vitamine A, C, B1
e D, inoltre i sali minerali precipitano divenendo
inorganici e quindi non più utilizzabili
dall’organismo.

Solo gli alimenti crudi e freschi possiedono


ancora intatte sostanze dette “vitalie”, quali
enzimi, auxoni, oligoalimenti, vitamine e fattori del
saprofitismo eubiotico; come precisa il Dott.
Pecchiali, “Tutte sostanze utilissime ai processi
biologici umani.”

Anche dopo millenni di deviazione alimentare,


l’organismo umano riconosce come adatti solo gli
alimenti vivi, cibi veri che consentono di
mantenere e incrementare anche la così detta
vitalità.
Il crudismo

Leucocitosi digestiva

Dopo studi molto approfonditi durati oltre


venticinque anni, il dott. Kuschakoff di Losanna
studiò su migliaia di persone oltre che su se
stesso, il fenomeno della leucocitosi digestiva.
Kuschakoff scoprì che dopo un pasto di cibi cotti si
riscontra un abnorme aumento di leucociti nel
sangue che dai 5-6 mila, arrivano a oltre venti
mila; questo fenomeno, che la scienza medica
tradizionale considera normale, si chiama
tecnicamente leucocitosi digestiva.

Proprio normale però non deve essere, dato


che tale situazione non si presenta dopo un pasto
di cibi crudi.

La funzione principale dei globuli bianchi,


come ben si sa, è quella di difendere l’organismo
da organismi estranei e patogeni, per tanto il
verificarsi della leucocitosi digestiva (l’aumento
abnorme di globuli bianchi) rileva come gli alimenti
cotti siano percepiti dall’organismo come agenti

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estranei non graditi, come un pericolo inatteso da
cui il corpo deve difendersi.
Il cibo cotto è quindi percepito dal nostro
organismo esattamente per ciò che è: ovvero una
sostanza tossica da combattere e non come del
cibo gradito e nutriente come normalmente si
suppone.

Kuschakoff scoprì che tale fenomeno (la


leucocitosi digestiva), se prolungato negli anni,
causi conseguenze e alterazioni anche gravi sul
corretto funzionamento dell’organismo (sia umano
che animale).
Il nostro corpo considera giustamente pericoloso
qualsiasi alimento che abbia subito alterazioni non
naturali come la cottura, poiché con tali
procedimenti le sostanze contenute negli alimenti
subiscono trasformazioni chimiche irreversibili.

Il fenomeno della leucocitosi non si manifesta


mai quando ci si alimenta con frutta o vegetali
crudi, in più si è notato ad esempio, che mangiare
un piatto d’insalata, di verdure o di frutta cruda
prima di un pasto cotto, aiuti a limitare la
leucocitosi digestiva, sarà solo una coincidenza?
Il crudismo

Dobbiamo tutti cominciare a capire che


l’essere umano, pur cucinando da alcune migliaia
di anni, non ha modificato di una virgola il proprio
organismo, anche perché è nato crudista e lo è
stato per milioni di anni e lo è ancora.

La leucocitosi digestiva è solo un’altra prova


che ci dimostra che siamo stati progettati per
nutrirci solamente con cibi crudi, anche quì non si
tratta di un’opinione ma di un dato di fatto.

Avete mai pensato come mai l’essere umano


sia l’unico animale a mangiare cibo cotto? In molti
reputano giusta questa abitudine sostenendo che
l’uomo, grazie al suo intelletto superiore abbia
“inventato” la cottura per migliorare la propria
vita. Purtroppo le conseguenze nefaste causate da
un’alimentazione a base di cibi cotti sono visibili da
chiunque. Per nostra fortuna viviamo in un epoca
in cui i cataclismi sono finiti e la situazione
climatica mondiale si è stabilizzata abbastanza da
offrirci la possibilità di mangiare frutta e verdura
crude in quantità.

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Perché alla luce delle più recenti scoperte in
campo di alimentazione e salute dovremmo
continuare a mangiare prodotti di origine animale
o altri cibi cucinati? Forse per golosità, ma non
certo per aiutare il nostro corpo a restare in salute.

Quali sono i risultati dopo migliaia di anni di


cibo cotto sulla salute generale di oggi? Siete tutti
contenti di come state e come stanno i vostri cari?
Probabilmente NO.

Conosco medici super specializzati e super


“informati” ai quali muoiono familiari e amici di
tumori e altre malattie, questi medici con tutta la
loro conoscenza stanno cominciando a farsi delle
domande. Recentemente ho fatto leggere in
anteprima il mio nuovo libro “La Frutta che
Paradiso” ad alcuni medici onnivori, sapete che
quasi tutti dopo aver letto il testo sono diventati
almeno vegani? Questo mi fa molto piacere perché
è proprio quello che volevo: trasmettere tramite i
miei scritti un minimo di conoscenza che possa
aiutare chiunque a vivere meglio.
Il crudismo

Altre ricerche

Molte analisi indipendenti sulla necessità di


seguire una dieta crudista portano tutte allo stesso
risultato: crudo è meglio. Ricercatori come Mac
Carrison, Stinnr, Pottener e altri hanno
sperimentato su vari animali diete a base di
alimenti sia cotti che crudi.

I risultati erano per me scontati, gli animali ai


quali fu dato del cibo cotto manifestarono segni di
decadimento fisico importanti, inoltre i ricercatori
notarono l’insorgere di molte patologie
normalmente inesistenti: alterazioni cardiache,
gengiviti, anemie, carie, tumefazioni tumorali,
ulcere, alterazioni polmonari e renali.

Tutte patologie e problemi, che in natura gli


animali che normalmente mangiano solo cibo
crudo non presentano.

La cosa più grave è che anche le generazioni


successive manifestavano gli stessi problemi, i
disturbi fisici delle nuove generazioni nate

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intossicate però sono state quasi totalmente
eliminate somministrando loro alimenti crudi.

Purtroppo però ci sono volute ben quattro


generazioni prima di ritrovare il pieno stato di
benessere. Non demoralizziamoci troppo, forse la
nostra generazione non vivrà in perfetta salute fino
a duecento anni, ma i miglioramenti derivanti
seguendo una dieta naturale crudista sono evidenti
e importanti. Chi ha dei figli dovrebbe riflettere
anche sul loro futuro dando il buon esempio.

A questo punto già immagino obiezioni del


tipo: “Gli animali presi in esame hanno un sistema
biochimico diverso dall’uomo”, è vero, ma in
questo caso i dati e soprattutto l’esperienza di
esseri umani che mangiano crudo, concordano
assolutamente con i risultati ottenuti con i test
effettuati sugli animali.

Sappiate che per digerire un pasto di cibi cotti


ci vogliono parecchie ore e richiede uno sforzo e
uno spreco energetico notevole: gli alimenti cotti
transitano nell’apparato gastrointestinale molto
lentamente provocando anche fenomeni di
putrefazione. Il cibo crudo, viceversa, richiede un
Il crudismo

tempo di digestione minimo e questa


caratteristica, presente soprattutto nella frutta,
non impegna e non degrada l’organismo.

Un altro vantaggio: i vegetali crudi hanno una


consistenza più dura e pertanto richiedono una
masticazione più lunga e ciò aiuta i processi pre-
digestivi, inoltre durante la masticazione dei
vegetali crudi si favorisce il massaggio gengivale,
utile anche alla prevenzione di carie e
parodontopatie.

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Altre considerazioni sulla cottura dei cibi

I cibi cotti (anche i vegetali) risultano


devitaminizzati, denaturati, demineralizzati,
inorganicati e quasi per niente assimilabili; al
contrario di quello che comunemente si crede, la
cottura non aumenta la digeribilità, anzi ne rallenta
la digestione (a parte rarissimi casi come per le
patate). Durante la cottura come si è visto, le
vitamine sono quasi del tutto distrutte, inoltre,
quelle che sopravvivono alla cottura hanno una
vita breve, quindi se proprio volete ancora cuocere
alcuni cibi, vi consiglio di mangiarli subito.

Come dimostrato dal ricercatore Hess e


Hunger, i vegetali a foglia verde sono ricchi di
attività antiscorbutica ma perdono di efficienza se
sottoposti a cottura, principalmente a causa della
distruzione della vitamina C (una vitamina
termolabile). Ad esempio, il cavolo se appena
scottato si priva solo in parte di vitamina C, ma
con una cottura prolungata le vitamine sono
completamente distrutte. I fautori della
macrobiotica su questo punto dovrebbero riflettere
molto attentamente.
Il crudismo

La linfa vitale delle piante, conosciuta da tutti


come “clorofilla”, subisce un degrado totale
durante la cottura, ad esempio si verifica
un’alterazione chimica che vede comparire un
atomo d’idrogeno al posto di un atomo di
magnesio e ciò comporta la comparsa della
feoftina, una sostanza completamente inutilizzabile
dall’organismo umano.

Possiamo osservare come un qualsiasi seme


(pur presentando le stesse caratteristiche chimiche
sia da cotto, sia da crudo) o legume, perda la sua
capacità di germogliare se sottoposto a un
processo di cottura, infatti, l’uomo stesso non può
sopravvivere a una temperatura corporea
superiore ai 42° C, …ma guarda che caso!

In sintesi, posso dire che gli alimenti cotti


nella migliore delle ipotesi, quando non sono
dannosi, sono inutili, in altre parole seguire diete
sane come quelle vegetariane o vegane (anche se
composte solo da prodotti di origine biologica), non

Autore: Diego Pagani - Edizione eBook: RawLive Limited © 2014


è sufficiente per un mantenimento ottimale della
nostra salute.

Per fortuna molte persone, senza neanche


farci caso, mangiano molto più crudo di quello che
pensano: insalate, ortaggi e frutta fresca.

La cottura fa decadere anche il valore


biologico delle proteine causato dalla distruzione
degli amminoacidi; la bollitura oltre a disperdere i
nutrienti nel liquido, coagula le vitamine
rendendole non più assimilabili.

Non voglio neanche prendere in


considerazione sistemi di cottura particolarmente
nocivi come l’arrostimento, la tostatura, le
grigliate o friggere, poiché in questi casi si
producono sostanze tossiche notoriamente
cancerogene: il benzopirene, il terilene, il
benzoantracene, ecc.

Come si può sostenere che la cottura


favorisca la digestione quando è noto che i
composti proteici flocculano già a sessanta gradi, e
coagulano totalmente a temperature maggiori?
Il crudismo

Queste caratteristiche rendono le sostanze così


modificate, inattaccabili dai succhi gastrici, inoltre
anche i fosfati organici si trasformano in inorganici.

Il crudismo vegano o meglio la dieta naturale


a base di frutta sono gli unici regimi alimentari utili
a garantire la giusta quantità e qualità di elementi
indispensabili all’organismo.

L’organismo umano a differenza delle piante,


come ben sanno gli igienisti, non è in grado di
assorbire e assimilare sali e minerali inorganici,
ma questo aprirebbe un capitolo a parte, molto
interessante ma complesso, vi consiglio di
approfondire l’argomento perché interessante.
Potete trovare in gran quantità documentazione
on-line o anche sul mio libro.

Autore: Diego Pagani - Edizione eBook: RawLive Limited © 2014


I grassi e la cottura

Un altro punto da tenere in considerazione è


la reazione dei grassi sottoposti alle alte
temperature. L’azione del calore denatura tutti i
tipi di grassi trasformandoli in sostanze tossiche:
in un primo momento in i grassi cotti vanno in
stato di ossidazione, poi con il prolungamento della
cottura si provoca una formazione di acidi grassi a
catena corta e si forma acroleina, una sostanza
molto intossicante soprattutto per il fegato.

Questa sostanza inibisce l’azione enzimatica


durante la digestione delle sostanze grasse e libera
un’altra sostanza volatile molto irritante, inoltre,
importanti acidi grassi insaturi come il linoleico,
sotto l’azione del calore si trasformano nei loro
isomeri risultando così privati di ogni valore
biologico.
Il crudismo

Sali minerali inorganici

Un altro aspetto negativo della cottura


riguarda i sali minerali, la carne per esempio
durante la cottura perde fino al settanta percento
dei sali minerali. A parte il fatto che la carne non
andrebbe comunque consumata, con la cottura
diventa ancor più acidificante e sappiamo bene
quanto sia importante l’equilibrio acido-basico per
la nostra vita.

Chi di voi ancora non conosce l’importanza


che l’equilibrio acido-basico ha sul corpo umano,
dovrebbe informarsi a fondo, perché si tratta di un
argomento di enorme importanza per comprendere
meglio come funziona il nostro organismo.

Torniamo al discorso dei minerali, per


esempio le patate se immerse in acqua, anche solo
tiepida perdono il 38% di sali minerali e come i
tuberi anche tutte le verdure se bollite rilasciano
nell’acqua in cui sono immerse, la quasi totalità di
sali minerali organici.

Autore: Diego Pagani - Edizione eBook: RawLive Limited © 2014


Il prof. Snyder ha confermato che le carote,
gli spinaci e i cavoli quando cotti perdono oltre il
40% di sostanze utili: il cavolo ad esempio perde il
sessantadue per cento di protidi, il sessanta
percento di fosforo, il 72% di calcio, e il 67% di
ferro.
Il crudismo

Sapori insipidi

La perdita di sali rende i cibi cotti anche


insipidi, infatti, per restituire agli alimenti “morti”
un certo sapore si spesso è portati a salarli molto.
Spesso chi fa un uso eccessivo di sale ha le papille
gustative “bruciate”, ha perso il senso del gusto
naturale e di conseguenza percepisce come
insipidi anche l sapori naturale dei cibi crudi.

Niente paura, basta rieducare il proprio palato


e in breve tempo si potrà riassaporare il vero gusto
che gli alimenti naturali ci offrono. Provate a
eliminare il sale per almeno una settimana, oltre ai
numerosi vantaggi a livello fisico (per esempio
niente più ritenzione idrica con la conseguente
perdita di peso) riacquisterete l’efficienza delle
papille gustative e quindi la capacità di gustare i
cibi vivi.

Autore: Diego Pagani - Edizione eBook: RawLive Limited © 2014


L’importanza dei vegetali

Una dieta crudista vegana ha quindi


un’importanza vitale, pensate che i vegetali sono
gli unici in grado di trasformare elementi inorganici
in organici rendendo disponibile all’uomo una
varietà di nutrienti altrimenti non assimilabili.

A differenza delle piante noi esseri umani non


possiamo trarre nutrimento direttamente dalla
terra o dai sassi (denti permettendo), possiamo
utilizzare questi elementi solo in forma organica,
elementi organicati che solamente i vegetali
possono donarci.

Attenzione però, se sottoponiamo i vegetali


ad alte temperature (oltre i 42°) perdiamo quasi
completamente questi benefici poiché il calore
ossida molte sostanze che diventano inorganiche e
quindi dannose.
Il crudismo

Il mito della digeribilità degli amidi cotti

In realtà si è notato che la cottura trasforma


solo una piccolissima quantità di amidi in destrine,
questo lavoro è invece fatto dalla saliva (più
precisamente dalla ptialina salivare) durante la
masticazione, ecco perché è necessario mangiare
con calma e masticare molto, ma molto bene.

Gli alimenti cucinati contenenti glucidi,


risultano meno digeribili poiché si saturano di
acqua ostacolando la digestione salivare.

Chi ancora è convinto della maggior


digeribilità dei cibi cotti rispetto a quelli crudi,
sappia che ad esempio, il cavolo crudo si digerisce
in due ore, mentre ce ne vogliono oltre quattro per
quello bollito.

Autore: Diego Pagani - Edizione eBook: RawLive Limited © 2014


Via libera al crudismo goloso e di qualità.

L’alimentazione crudista con prevalenza


decisa di frutta fresca non è solo un consiglio che
molti di noi cercano di dare, ma diventa una scelta
indispensabile in caso di problemi di salute.

Gli alimenti vivi e freschi come verdure, semi,


noci e soprattutto frutta sono la base per
un’alimentazione veramente sana. Il crudismo non
è una moda passeggera, non è una tendenza
perseguita da una setta estremista, ma si tratta
della naturale alimentazione adatta all’essere
umano.

Certo, da un punto di vista psicologico ci


vuole un po’ di tempo e una certa apertura
mentale per cambiare le proprie abitudini e i propri
gusti, ma sappiate che “crudismo” non significa
mangiare solo insalate scondite, carote o mele ma
si possono assaporare piatti molto gustosi e nello
stesso tempo anche salutari. I fruttariani e i
crudisti più puri si nutrono con molta semplicità e
questa è una scelta che da un punto di vista
strettamente salutistico rappresenta sicuramente
Il crudismo

la condizione migliore. Oggi anche in Italia ci sono


sempre più chef crudisti e moltissime persone che
seguono i loro corsi di “cucina” raw ottenendo
ottimi risultati anche da un punto di vista salutare.

Mi sono reso conto in questi anni di ricerca


alimentare, sperimentata anche su me stesso
(sono oltre quattro anni che mi nutro soltanto con
frutta fresca e occasionalmente con un po’ di
verdura e ortaggi), che quasi nessuno conosce la
potenzialità, anche in termini di gusto, di molte
ricette crudiste, a dir poco fenomenali.

Ho finalmente capito che non basta parlare


con le persone, spiegare loro i vantaggi del
crudismo se chi ti ascolta è un goloso, un
buongustaio, un amante della pasta ben condita o
goloso di dolci. Pochissimi sono i fortunati che
ascoltano, s’informano e cercano di cambiare, gli
altri preferiscono continuare a mangiare per
ammalarsi ma non sono disposti a rinunciare al
gusto. Almeno finché non vengono colpiti da gravi
malattie, in quel caso cercano di capire e di
cambiare, ma perché arrivare sempre in ritardo?

Autore: Diego Pagani - Edizione eBook: RawLive Limited © 2014


Perché non iniziare prima un percorso
alimentare che oltre ad offrirci nuovi sapori ci
permette di vivere sani e in armonia con il nostro
corpo?
Mi sono accorto, che solo una “cucina”
crudista che sappia proporre piatti sfiziosi, gustosi
che richiamano a volte anche il sapore dei cibi
cotti, è in grado di avvicinare la massa al
crudismo.
Sicuramente ci vorrà del tempo perché le
persone cambino la loro alimentazione, è solo una
questione di conoscenza e fortunatamente ogni
anno che passa sempre più le persone che
scoprono il crudismo.
Il crudismo

Perché aumentare la percentuale di crudo

A chi non volesse o non riuscisse ad eliminare


di colpo gli alimenti cotti, posso consigliare di
aumentare gradualmente la percentuale di crudo:
più verdura e soprattutto più frutta ma sempre
lontano dai pasti poiché solo la mela, la papaia e
l’ananas possono essere consumate dopo un pasto
senza dare problemi interferendo con la digestione
di altri alimenti.
La frutta andrebbe consumata in abbondanza,
almeno cinque porzioni al giorno, come scaturisce
dal famoso studio di Cambridge 2000.

Se proprio volete mangiare ancora un po’ di


cotto, vi consiglio di utilizzate una cottura veloce e
leggera, così da salvaguardare almeno alcuni degli
elementi nutritivi. Importante è iniziare un pasto
con una bella insalata e ridurre al minimo gli
alimenti cotti, massimo una volta al giorno e
possibilmente di sera.

Per i fortunati che godono di buona salute e


non hanno problemi digestivi, il passaggio dal

Autore: Diego Pagani - Edizione eBook: RawLive Limited © 2014


cotto al crudo non richiederà particolari attenzioni,
ma chi è in una condizione meno favorevole dovrà
procedere con qualche attenzione in più e
procedere con una transizione più lenta.

Mangiare frutta e vegetali crudi in


abbondanza e sentirsi bene senza accusare nessun
disturbo è sinonimo di un intestino in ordine e di
buona salute. In alcuni casi, tipo le persone
troppo magre o troppo grasse che hanno un
intestino fragile o con un potere digestivo limitato,
il passaggio dal cotto al crudo dovrà essere molto
graduale. Questo non significa che non possano
godere di un pranzo crudista, anzi, significa
soltanto che se vogliono cambiare la loro
alimentazione in modo durevole dovranno
aumentare gradualmente la percentuale di cibi
crudi in modo da normalizzare il corretto
funzionamento del loro intestino.

Il crudismo non è solo alimentazione, salute,


e terapia (la dimostrazione si trova nelle centinaia
di migliaia di casi in tutto il mondo che hanno
ottenuto enormi benefici in termini di salute), è
uno stile di vita che vede molte persone tra cui il
sottoscritto, vivere in perfetta salute.
Il crudismo

Premesse personali

Purtroppo (o per fortuna) non sono un


medico, un dietologo o un nutrizionista, sono
soltanto un ricercatore indipendente, non ho né il
titolo né il permesso legale di consigliare niente a
nessuno, l’unica cosa che posso raccomandarvi e
quella di informarvi, informarvi e informarvi
ancora.

Se volete altri spunti potete visitate Il mio Blog


www.lafruttacheparadiso.blogspot.com

Il portale di Chef crudisti Raw at Home


www.rawathome.com

Sono anche il coautore di un libro


su alimentazione e benessere
tramite la dieta naturale: la Frutta che Paradiso
http://lafruttacheparadiso.com/

Autore: Diego Pagani - Edizione eBook: RawLive Limited © 2014

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