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POSITIVISMO

Si tratta di una corrente filosofica profondamente legata agli ideali della borghesia industriale:
mentre il marxismo è legato alla classe operaia, il positivismo è legato alla borghesia industriale
perché imprenditori, borghesi e industriali promuovono lo sviluppo della società attraverso lo
sviluppo industriale.
Diventa quasi l’ideologia di questa categoria sociale, proprio perché in quegli anni la borghesia
stava affermando il primato economico e politico in Europa, grazie anche all’espansione coloniale
(imperialismo).
La caratteristica del positivismo è la piena fiducia nel metodo della scienza sperimentale, basata
sull’osservazione dei dati e finalità delle scoperte(dovevano servire a qualcosa), la funzione è
sempre quindi legata al miglioramento della società. Per questa ragione unico criterio di
conoscenza deve essere il fatto, prescindendo da astrazioni e fantasie metafisiche. Questo ricorso
al fatto ci fa pensare al naturalismo francese con Zolà e in Italia con Verga. Abbiamo questa nuova
modalità di scrittura: il racconto non segue fantasie metafisiche, ma si rifà al fatto (non deve cioè
essere fantastico, ma deve essere legato alla realtà). Troviamo quindi questa trasposizione.

Il metodo della scienza è l’unico valido e va esteso a tutti i campi compresi quelli che riguardano
uomo e società, la metafisica è priva di valore: in questo si rifà all’illuminismo.

Per quanto riguarda la filosofia dell’uomo, in questo periodo si sviluppa la psicologia sperimentale
di ? , essa consisteva nello studiare le reazioni dell’essere umano attraverso degli esperimenti sul
proprio corpo ( ad esempio: per calcolare la soglia del dolore di un essere umano si calcolavano gli
impulsi elettrici), ciò significava considerare l’essere umano oggetto di studio soltanto attraverso la
metodologia scientifica.

Ci vorrà Freud per capire che l’essere umano non può essere studiato come un oggetto,
calcolando gioia e dolori attraverso impulsi elettrici. Il posit ha talmente tanta fiducia nella scienza
che si pensa che anche l’uomo possa essere studiato per via sperimentale, così come anche la
società.

• Il progresso della scienza rappresenta la base del progresso umano e lo strumento per una
riorganizzazione globale della vita in società. Cioè tutto deve passare dal progresso scientifico.

ILLUMINISMO( 1700) E POSITIVISMO:


Aspetti comuni Positivismo/ Illuminismo: la fiducia nella ragione e nel sapere , l’esaltazione della
scienza a scapito della metafisica , la visione tendenzialmente laica (esterna all’influenza del
pensiero religioso) e immanentistica ( contrario di trascendente, fa riferimento la fatto di non
ridurre il sapere e la conoscenza all’idea di essere trascendente, ma tutto è studiato sulla base di
ciò che è presente, immanente, ciò che sta qui) della vita.

• Differenze Positivismo/Illuminismo:

- Gli illuministi dovettero lottare contro forze sociali e culturali dominanti che contrastavano
l’ascesa della borghesia (quando si sviluppa l’illuminismo la società europea è ancora la società
dell’ancien regime, dei privilegi, del clero,.. quindi lo sviluppo dell’illuminismo andava
controcorrente rispetto a quell’epoca), mentre i positivisti agiscono in un contesto in cui il potere
della borghesia era già consolidato( significa che il positivismo è ideologiadella borghesia che è
diventata la classe dominante). Sono quindi cambiati i rapporti fra le classi sociali : mentre
nell’illuminismo la borghesia ( non godeva dei pieni diritti dell’ancien regime) era il terzo stato
(loro chiesero di votare per testa e non per ordine(=ceto=stato) e ciò portò la riv francese) che si
metteva contro il clero e i privilegi ( quindi non era ancora classe dominante ma tentava di
affermarsi e di abolire l’antico regime), nell’800 ormai la borghesia è la classe dominante ( poiché
secondo marx detenevano i mezzi di produzione) quindi il positiv è la cultura della classe
dominante.

• L’Illuminismo si configurava come un riformismo tendenzialmente carico di rivoluzionarismo, il


Positivismo si configura come un riformismo consapevolmente anti-rivoluzionario (contrario alle
nuove forze rivoluzionarie, rappresentate dalproletariato e dalle dottrine socialiste).
Significa che per poter riformare la società, gli illuministi portano avanti idee rivoluzionarie e
sfociano poi nella riv francese ( idee di uguaglianza, fraternità,…); mentre per il posit è il contrario
perché essendo ormai la cultura della classe dominante, i rivoluzionari sono altri, ad esempio i
socialisti. È ribaltata la situazione. La differenza sta proprio nel ruolo della borghesia: entrambe
sono della borghesia, solo che nel 700 essa era ceto emergente, nell’800 era classe dominante.
ILLUMISMO CETO , POSITIVISMO CLASSE perché nell’ancien regime la borghesia è ceto, un ordine;
quando con la dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino viene abolito l’antico regime, si
parlerà di classe e non ceti. Quando la borghesia diventa classe e diventa proprietaria dei mezzi di
produzione, diventa classe dominante.

• Gli illuministi appaiono indirizzati ad una fondazione gnoseologica ( che riguarda il problema
della conoscenza) e critica dellascienza (che culminerà nel kantismo) mentre i positivisti danno per
scontata lavalidità del pensiero scientifico e ritengono che il compito della filosofia sia quellodi
ordinare il quadro complessivo delle scienze.

Anche gli illuministi quando dicono che tutto il sapere è collegato all’uso della ragione, con kant
(esponente con cui culmina il pensiero illuminista) arrivano anche a mettere in discussione l’uso
della ragione stessa (CRITICISMO KANTIANO = individuare limiti e possibilità della ragione). I
positivisti non mettono in discussione l’uso della ragione e le applicazioni scientifiche, danno per
scontata la validità del pensiero scientifico e detengono che il compito della filos sia quello di
ordinare il quadro compressivo delle scienze.

La filosofia non avrà più oggetto specifico di studio ma avrà il compito di mettere d’accordo tutte
le scienze, avrà quindi funzione EPISTEMOLOGICA (epistemologia = scienza della scienza), cioè
funge da d’accordo fra tutte le altre scienze.

• Se l’Illuminismo è lontano da una dogmatizzazione dei poteri della scienza (chevengono


confutati da Hume e delimitati da Kant) il Positivismo, invece, finisce perassolutizzare la scienza
stessa.

Col posit infatti Comte andrà a fondare una religione positivista, però lui tanto crede nella scienza
che sostituisce la religione tradizionale con una religione della scienza.
ROMANTICISMO E POSITIVISMO
Legati soprattutto dalla totalità processuale necessaria, cioè dalla visione lineare della storia che è
alla base di uno sviluppo necessario, di un progresso rispetto al passato e la condizione di un
miglioramento futuro. Hanno quindi in comune la visione finalistica e processuale della storia.

SIGNIFICATI DEL TERMINE:Dal latino positum, il fatto, posto. Questi sono i significati che
possiamo attribuire al concetto di positivo dal punto di vista filosofico:

• REALE: positivo si oppone a chimerico ed esclude il misterioso, ossia esclude ogni spiegazione
che ricorra a principi non controllabili nell’esperienza; quindi ciò che è reale, nella realtà.

• UTILE: solo una conoscenza che rimanga nell’ambito dell’esperienza è utile, ossia può contribuire
a migliorare le condizioni di vita degli uomini, può vincere la miseria, l’ignoranza e la
malattia.Positivo è ciò che è utile.

• CERTO: certezza si oppone a indecisione; essa implica l’eliminazione dei dubbi, dei problemi
insolubili dell’antica metafisica; non ci sono problemi che non siano risolvibili con i risultati della
scienza, altri problemi l’uomo non si deve porre (pseudo-problemi).Positivo è ciò che è certo, non
ci devono essere indecisioni.

• PRECISO: si oppone a vago, alla metafisica e all’antica filosofia della natura che parlava di
«qualità occulte».Positivo è ciò che è preciso.

• ORGANICO: capace di raccogliere insieme i risultati delle varie scienze per approdare ad una
scienza dell’uomo che possa guidare la sua condotta.Positivo è ciò che è organico.

Nietzsche è come dicesse che il positivismo è apollineo, ha razionalizzato tutto, ha dato forma a
tutto e quindi non c’è più spazio per la visione dionisiaca e istintiva.

COMTE
Opere fondamentali:1830- 1842: esce in sei volumi il ‘Corso di filosofia positiva’ (opera principale
di Comte)

1852: Catechismo positivista (Comte si presenta come profeta di una nuova religione) la scienza
sostituisce la religione come fede, istituzionalizzazione del sapere scientifico.

Hegel aveva parlato di dialettica, Marx di sviluppo dei rapporti di produzione, la religione parla di
questa provvidenza che guida le azioni dell’uomo, mentre il positivismoconComte ci parla della
legge dei 3 stadi, che sono alla base del suo pensiero. Secondo lui infatti lo sviluppo della storia
avviene attraverso 3 stadi.

Il primo stadio: Teologico o «fittizio» 2°:Metafisico o «astratto» 3°:Positivo o «scientifico»

È come se la storia si fermasse con noi, dice lui. Lo stadio è il culmine.

Questi stadi sono per lui l’evoluzione della civiltà umana.

Alla base di ogni stadio egli pone una FACOLTÁ conoscitiva: secondo lui le società e civiltà vissute
nel primo stadio, usavano l’immaginazione perché pensavano che dovessero indagare per
esempio su natura, cause originali e finali facendo rifermento la magia (tutta quella fase in cui la
spiegazione del mondo avveniva attraverso la mitologia). Fino il medioevo c’è stato il primo stadio
dove gli uomini spiegavano il mondo attraverso uso immaginazione e religione mitologica (Zeus
ecc). Monarchia teocratica = il potere viene fatto risalire all’origine divina, legittimato Da dio.

Secondo stadio che riparte dal medioevo e cioè dalla rinascita culturale (umanesimo e rinascita) e
culmina con la rivoluzione francese. Questo stadio lo chiama metafisico perché utilizza la ragione
speculativa (filosofica), cioè l’uomo inizia a usare la ragione per spiegarsi il mondo e non ricorre
all’immaginazione e non ritiene più ci siano forme di politeismo, ma ci siano forze astratte
(deismo) e naturali che governano le leggi della natura e non si identificano con delle divinità.
Sovranità popolare perché il potere non viene più fatto derivare da Dio, come nella società
teocratica, adesso è legittimato dal popolo.

L’ultimo stadio è lo stadio positivo scientifico dove la facoltà è la ragione scientifica che studia i
fatti (termine positum, fatto reale e concreto e preciso, organico,) e le loro relazioni (rapporti
causa effetto tra i fatti che sono evidenti. Si studia attraverso le leggi invariabile, formulate cioè
dalle scienze (il fulmine ad esempio me lo spiego attraverso leggi dell’energia e rapporti causa
effetto e leggi fisiche alla base del fulmine). Questo stadio è considerato il culmine di tutto, poiché
grazie alla scoperta scientifica e allo studio delle leggi naturali che governano i rapporti di causa
effetto, su può realizzare una società industriale con un’organizzazione scientifica.

Per Comte la società industriale è la società migliore, che si ottiene attraverso il progresso della
scienza e quindi il positivismo è ideologia culturale della classe dominante perché la società
industriale è dominata dalla borghesia.

Schema pag 152

La conseguenza di questa teoria dei 3 stadi che così come l’umanità si è sviluppata attraverso
queste 3 facoltà (immaginazione, ragione speculativa e scientifica), anche lo spirito umano si
sviluppa. Quindi secondo lui è come se il bambino durante l’infanzia fa uso dell’immaginazione,
nella giovinezza fa uso della ragione speculativa e nel periodo della maturità fa uso della ragione
scientifica. Fa quindi un parallelismo tra sviluppo umanità e singolo individuo.

Si arriva allo stadio positivo che si fonda sull’utilizzo delle scienze che sono alla base del progresso
umano e sono:

1. Matematica: è la base e supporto a tutte le scienze, ne fornisce le leggi cardine; senza di essa
non si potrebbero operare i calcoli di cui ogni scienza fa uso

2.Astronomia

3. Fisica

4. Chimica

5. Biologia: ultima scienza giunta allo stadio positivo, allarga la propria conoscenza al mondo della
vita

6. Sociologia o fisica sociale: non ancora giunta allo stadio positivo, è quella scienza che si dovrà
sviluppare nel periodo positivistico e avrà la funzione di rifondare la società industriale.
Questa è l’organizzazione delle scienze: ordinate dalla più semplice alla più complessa.

La filosofia avrà quindi il compito di riunire e coordinare tutte le scienze, avrà quindi una funzione
EPISTEMOLOGICA cioè deve fare in modo che queste scienze si coordino tra loro.

La SOCIOLOGIA studierà la società della rivoluzione industriale attraverso 2 sottodiscipline che


sono:

-statica sociale: studia le condizioni di esistenza di una società (socievolezza degli uomini, il nucleo

familiare, la divisione del lavoro, ecc.) e le relazioni esistenti tra le varie parti del sistema sociale

-dinamica sociale: Studia le leggi di sviluppo, di progresso della società; la legge fondamentale del
progresso sociale è quella dei tre stadi.

STUDIA D P147 P156, TRANNE P 150

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