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del traffico sui tratti elementari della rete Autostrade//per l’Italia
‐ Anno 2012” (edizione maggio 2013)
• Nel 2012 la mobilità autostradale sulla rete ASPI è risultata in netta diminuzione rispetto
all’anno precedente (-7,6% i km percorsi). La componente “leggeri” ha segnato una
flessione del 7,5%, mentre i “pesanti” hanno avuto un calo dell’8,2%. In termini di Veicoli
Teorici Medi Giornalieri, considerando il giorno in più del 2012, il decremento è stato del
7,9%. La dinamica negativa ha interessato, pur se in misura differente, tutte le autostrade; a
fronte della generale flessione, le tratte centro-settentrionali hanno tendenzialmente avuto
risultati migliori, in particolare la A8/A9 Milano-Laghi (-3,9%) e la A4 Milano-Brescia (-
4,6%). Dal lato opposto, i risultati più critici si sono avuti sulle tratte meridionali della A14, a
sud di Pescara, sulla A1 Fiano-San Cesareo e sulla A12 Roma-Civitavecchia, con decrementi
oltre il -10%.
• La distribuzione del traffico sulla rete ASPI è molto variabile sul territorio: dai 107.700
Veicoli Teorici Medi Giornalieri (VTMG) dell’A4 Milano–Brescia ai circa 57.200 dell’A1
Milano–Napoli, fino ai 14.600 dell’A23 Udine–Tarvisio. Le arterie con volumi superiori alla
media di rete (42.564 VTMG) sono, oltre ad A4 e A1, la A8/A9 Milano-Laghi, l’A10
Genova–Savona, l’A11 Firenze–Pisa e l’A12 Genova–Sestri Levante.
o Sull’autostrada del Sole l’intensità dei flussi presenta continue oscillazioni, con
volumi di traffico nettamente superiori in corrispondenza delle cinque grandi aree
metropolitane servite dall’arteria, denotando una forte presenza della componente di
mobilità a breve – medio raggio generata dalle suddette aree urbane. L’andamento
territoriale del traffico sull’autostrada adriatica, invece, è caratterizzato da poche
variazioni e presenta flussi progressivamente decrescenti da nord verso sud.
• I tratti elementari interessati da volumi molto elevati (oltre 80.000 Transiti Giornalieri
Medi - TGM) nel 2012 sono stati 26: tra questi restano l’intera Milano-Brescia, l’A1 tra
l’allacciamento alla A22 del Brennero e Bologna, e nei tratti urbani dell’area fiorentina; l’A14
tra Bologna S. Lazzaro e la diramazione di Ravenna; l’A11 tra Prato Est e l’innesto con l’A1.
Il tratto elementare con la maggiore intensità di traffico è Agrate-Cavenago, sulla A4, con
quasi 141.700 TGM.
• Le autostrade con la più alta quota di “pesanti” sono la tratta appenninica Bologna-
Firenze (29,6%) la Fiano-S. Cesareo (29,0%) e la A23 Udine–Tarvisio (28,5%); seguono,
con quote comprese tra il 26% ed il 24%, la A13 Bologna-Padova, la A14 Bologna-Taranto,
ad eccezione del tratto più meridionale, e le due tratte della A1 Milano-Bologna e Firenze-
Roma.
• L’andamento negativo del traffico autostradale, registrato nel corso del 2012, ha interessato
tutti i tratti elementari della rete. Le flessioni più contenute si sono posizionate tra il -2% e il -
4%, mentre la maggior parte dei segmenti autostradali ha fatto registrare un calo compreso tra
-6% e -10%; su 67 tratti elementari (26,2%) la flessione ha superato il -10%.
o I risultati meno negativi si sono osservati su gran parte della A4 Milano-Brescia, sui
tratti intorno a Treviso della A27, che ancora beneficiano degli effetti
dell’interconnessione con la A28, e nell’area fiorentina della A1. Sul fronte opposto,
i decrementi più significativi si sono verificati su tutti i tratti terminali dell’Adriatica a
sud di Termoli Molise, con picchi negativi particolarmente accentuati intorno a Foggia
ed all’allacciamento con la A16 (aree nelle quali è stata potenziata la viabilità
ordinaria).