Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Sabato 25 Giugno Loreto – Split - Ston 250 Km: Dopo una buona
colazione nel bar situato sopra l’area di sosta, raggiungiamo Ancona, la
viabilità dall’autostrada al porto è quasi ultimata, il piazzale della biglietteria è
pieno di persone sdraiate a terra, che attendono i traghetti verso Grecia e
Albania, non è facile trovare un parcheggio ma dopo qualche giro ci riusciamo.
Dopo il check-in ci dirigiamo al molo, facciamo dogana e tutti tranne me
salgono in nave. Io salirò per ultimo, infatti le caravan sono le ultime ad
imbarcarsi, l’imbarco avviene marcia avanti, poi una volta a bordo si sgancia e
si gira per scendere nuovamente marcia avanti. Usciti dal porto il maestrale si
fa sentire parecchio, facendo 2 chiacchiere con il comandante mi dice che una
volta arrivati a Split, molto probabilmente non riuscirò a fare molta strada
verso sud perché di la c’è molto vento e su alcuni tratti della Magistrala
potrebbero impedire il transito alle caravan, fa niente penso tra me e me, la
costa è piena di camping, se non mi fanno proseguire mi fermo e proseguirò
domani.
La traversata continua in balia delle onde, però avvicinandoci alle coste
fortunatamente la situazione migliora. L’arcipelago delle Kornati sulla nostra
sinistra è facilmente riconoscibile, mentre all’orizzonte svettano i palazzi di
Spalato, siamo arrivati un po’ sbattutelli ma decidiamo comunque di fare un
po’ di strada verso sud, è Sabato e la Magistrala è un pò trafficata
fortunatamente il traffico punta a nord e il maestrale sembra essersi calmato.
Si deve far attenzione perché non tutti i traghetti diretti a Korcula arrivano nel
cuore della città vecchia, noi ci affidiamo ad una compagnia privata, che per
pochi spiccioli ci fa
attraversare il tratto di
mare che ci separa dalla
città di Marco Polo. Nei
pressi del porticciolo si
trova l’ufficio informazioni,
dove su una cartina ci
tracciano il percorso
migliore per i luoghi di
nostro interesse. A Korcula
l’impronta veneziana
emerge da ogni vicoletto,
magnifici scorci si aprono
sul mare, catturati in una
foto dopo l’altra.
Entrando in centro dalla magnifica porta di accesso, percorrendo tutto il corso
affiancato da strette viuzze e palazzi medioevali si arriva alla cattedrale di
S.Marco , poco più avanti sulla destra si arriva alla casa di Marco Polo.
La casa è la tipica calamita per turisti, di fatto consiste in una torre accessibile
tramite una scala a chiocciola, lungo le pareti della scala alcuni poster
raccontano i viaggi e le origini di Marco Polo, il panorama che si gode dalla
torre ci ripaga della fatica e del biglietto un po’ salato, una volta arrivati quassù
ci piace immaginare che l’orizzonte davanti ai nostri occhi sia stato lo stesso
che ha ispirato il mitico esploratore.
Per pranzo, attratti dal panorama mozzafiato di una terrazza a picco sul mare,
scegliamo di fermarci in uno dei tanti ristorantini (konoba) lungo le mura, nel
quale al momento dell’ordine, ci propongono un’orata alla griglia, in realtà ci
serviranno un pesce rosso, simile alla triglia quasi immangiabile per quante
spine aveva, alla mia richiesta di spiegazioni, il cameriere molto imbarazzato
mette su delle scuse senza capo ne coda, io essendo in vacanza preferisco
lasciar perdere altrimenti oltre al pranzo mi rovino anche la giornata.
Proseguiamo per le vie del centro alla ricerca di un gelato, in Croazia è ottimo
quasi dappertutto, nel frattempo il forte maestrale ci fa preoccupare non poco
per il viaggio di ritorno, che si rivelerà tranquillo nonostante il forte vento.
Approdati a Orebic,prima di tornare in campeggio, mi piacerebbe fermarmi in
tutte le cantine che offrono vendita e degustazione di Dingac, il resto della
truppa ovviamente non è dello stesso parere, sostiamo in una contina, dove
prima della degustazione ci viene spiegato anche il metodo di vinificazione. Il
vino più giovane in vendita è del 2007,un irresistibile souvenir di Pelješac.
Sulla via del ritorno ci fermiamo anche a Zuljana, un paese 15Km prima di
Ston del quale sulle guide si narra della bellezza delle sue 2 baie. Noi per un
bagno, in attesa del tramonto, abbiamo scelto la baia più piccola sicuramente
più particolare, sembra di essere in un laghetto alpino,di contro è più scomoda
da raggiungere quindi molto meno affollata di quella in città.