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CHE COS’È IL DANNO BIOLOGICO?

LA NASCITA DEL CONCETTO E LE


SUCCESSIVE DEFINIZIONI
Dr. Carlo Maria Pratis
Primo presidente onorario della Corte di Cassazione

Introduzione conoscersi la risarcibilità in ogni caso


delle lesioni alla salute e, quindi, del
Nove anni fa fui relatore, oltre che
danno biologico, rimanendo l’eccezione
moderatore, in un Convegno, promosso
costituita dall’art. 2059 del cod. civ.
dall’ACI in memoria di Guido Gentile.
limitata al cosiddetto danno morale
Commemorai in quell’occasione la figura
soggettivo.
di quell’insigne Avvocato e fervido
studioso dei problemi della Il riconoscimento del danno biologico
responsabilità civile. Quel Convegno,
Con il riconoscimento del danno
tenuto a fine settembre 1987, aveva per
biologico, quale voce autonoma e
tema “Problemi emergenti ed insoluti
multicomprensiva del danno all’integrità
nella liquidazione dei danni alle persone”.
fisica dell’individuo si parlò da alcuno
Nella relazione generale da me svolta si della chiusura di un ciclo preludente ad
percorreva passo passo l’evoluzione una razionalizzazione dell’intero sistema
dottrinale e giurisprudenziale, propria della liquidazione del danno alla persona,
dei venticinque anni precedenti, sino a considerandosi superate ormai talune in-
giungere alla definitiva concezione della certezze e pericolose confusioni, dovute
figura del “danno biologico”, quale voce al quel proliferare di reali o presunte
comprensiva di tutti i riflessi che le voci di danno che solevano essere poste
lesioni possono avere sulla salute e sulla dai danneggiati sulla base delle più
personalità dell’individuo indipenden- disperate definizioni (danni alla vita di
temente dagli effetti incidenti relazione, alla serenità familiare,
specificamente sulla capacità lavorativa. estetico, alla vita sessuale ecc.)
Veniva così battuto in breccia, con il Questa forse troppo ingenua speranza
conforto della giurisprudenza della rimase tuttavia, almeno in parte, delusa.
Corte di Cassazione, ogni residua La giurisprudenza di legittimità più
resistenza opposta al riconoscimento recente si è bensì consolidata nel senso
della generale risarcibilità del danno che tutte quelle voci di danno sono
biologico. indistintamente riconducibili al danno
biologico, ma le divergenze risorgono
Frattanto era intervenuta anche la
nella giurisprudenza di merito, quando la
sentenza n. 184 del 1986 della Corte
stessa deve scendere alla scelta delle
Costituzionale, che dichiarava di
modalità di liquidazione del danno. Così
prendere atto del “diritto vivente” per il
mentre alcuni giudici ritengono che la
quale, sulla base dell’art. 2043 cod. civ.
liquidazione del danno alla vita di rela-
In relazione all’art. 32 cost., deve ri-
zione è ricompresa tout court in quella
del danno biologico, altri, pur momento della scelta dei criteri per la
affermando che la compromissione della quantificazione del danno i giudici si
vita di relazione fa parte del danno trovano di fronte ad opzioni alquanto
biologico, liquidano poi ancora differenziate proprio in relazione alla
equitativamente, in aggiunta, una somma diversa concezione del danno biologico
di denaro riferita a tale compromissione. quale danno patrimoniale o non
patrimoniale.
L’estensione del concetto di danno
biologico Analoghi rilievi sono da farsi in relazione
alle conseguenze che derivano dal
A proposito dell’estensione del concetto
concepire il danno biologico come danno
stesso di danno biologico è stato da
strutturale ossia come lesione della
ultimo sollevato - tra l’altro - il problema
struttura dell’organismo umano oppure
del danno biologico da lesione mortale,
come danno funzionale, commisurabile in
sul quale, dopo alcune sentenze di merito
base alle funzioni di quell’organismo.
si sono recentemente pronunciate sia la
Corte di Cassazione, sia la Corte E’ dunque del tutto evidente che anche
Costituzionale. certi particolari aspetti che sembrano
incidere esclusivamente sull’estensione
Il danno biologico talvolta viene
del concetto di danno biologico e della
considerato danno patrimoniale, mentre
sua qualificazione si rivelano pur sempre
tal altra è concepito quale danno netta-
essenziali nell’ambito dello specifico
mente distinto da quest’ultimo.
tema, riguardante “i criteri liquidativi
del danno fisico”. In proposito è ben
Una questione di mera terminologia? nota la disparità riscontrabile spesso
nelle pronunce dei giudici di merito sia in
Secondo un certo modo di vedere si
ordine al ricorso all’uno o all’altro
tratterebbe di una questione meramente
sistema di liquidazione, sia
terminologica, sostenendosi essere del
sull’applicazione in concreto di relativi
tutto indifferente che al riconoscimento
criteri. Non pochi contrasti, con
della generale reversibilità del danno
conseguenti divergenze nei risultati,
biologico si pervenga considerandolo di
sorgono infatti anzitutto sulla scelta dei
natura patrimoniale oppure
metodi dapprima proposti in teoria e poi
individuandolo - all’interno del genus
adottati in pratica da chi deve giudicare.
danno ingiusto - come una specie diversa
sia dal danno patrimoniale sia da quello Di fronte alla disparità delle liquidazioni
non patrimoniale in senso stretto. si venne a porre il problema
Essenziale - si dice - è il fatto che venga dell’opportunità d’una regolamentazione
pacificamente riconosciuto che il danno legislativa che, pur tenuto conto della
biologico obiettivamente e direttamente complessità e dell’eterogeneità propria
suscettibile di valutazione e quindi, di della materia, fosse in grado di fornire
liquidazione monetaria. alcuni indirizzi, considerato anche che a
quella disparità non è possibile ovviare,
La qualificazione del danno decide
salvo che i casi particolari, ricorrendo
sulla sua quantificazione
alla nomofilachia della Corte di
Questa apparentemente ovvia Cassazione. Questa, che quale giudice di
considerazione in realtà non regge più legittimità non può sindacare valutazioni
alla luce della circostanza che al affidate ad apprezzamenti discrezionali
ed equitativi del giudice di merito, non iniziata, vedrà probabilmente la pre-
può neppure, senza un adeguato aggancio sentazione di nuove proposte di legge,
ad una normativa legislativa, stabilire magari rispolverando ed aggiornando il
canoni, sia pure indicativi, riferibili alle disegno di legge
varie ipotesi che in concreto si
presentano.
E’ stato proprio un recente caso di
Sino a quando non saranno chiaramente
liquidazione di danni, ritenuta
stabiliti e comunemente accettati
insoddisfacente, a stimolare qualche
determinati criteri valutativi per la
parlamentare ad annunziare la
liquidazione dei danni fisici, si da
presentazione di proposte di legge sul
rendere possibile, pur nei limiti
punto. Si tratta di quel caso che poco più
dell’opinabilità delle ipotesi concrete,
di un mese fa fece scalpore sulla base di
che i casi aventi caratteri affini vengano
una notizia, diffusa da ogni mezzo di
ad avere un trattamento
comunicazione, d’una sentenza di Corte
sufficientemente uniforme, non
d’Appello che avrebbe liquidato a favore
potranno essere evitate clamorose
dei genitori per la morte di un figlio una
sperequazioni, né potrà essere sventata
somma irrisoria. Dai chiarimenti dati dei
quella deprecabile eventualità, cui hanno
componenti stessi del collegio giudicante
fatto riferimento noti cultori della ma-
si è poi appreso che tale somma
teria, quando hanno parlato d’una
riguardava soltanto un parziale rimborso
“anarchia del dopo principio”.
spese per i funerali della vittima. Ciò
Nonostante che nei confronti d’un dimostra che occorre sempre diffidare
intervento legislativo si fossero da più delle notizie di cronaca, basate spesso
parti manifestate serie opposizioni, nel su affermazioni unilaterali, senza che il
corso degli ultimi anni s è verificato un cronista si sia minimamente curato di
certo impulso di progettazione previamente effettuare i dovuti
legislativa con riferimento specifico alla riscontri o, almeno, quelli più elementari
normativa in tema di liquidazione del (nella specie sarebbe stato sufficiente
danno alla persona, nell’ambito di disegni prendere visione della sentenza già
di legge sulla modificazione della pubblicata).
disciplina dell’assicurazione obbligatoria
A parte ciò che riguarda quel caso, per
per la responsabilità civile derivante
quanto qui interessa si deve pur sempre
dalla circolazione de veicoli a motore e
rilevare che non sono purtroppo rari casi
dei natanti. Sono in particolare note le
di pronunce giudiziarie insoddisfacenti in
vicende che portarono da prima al rinvio
tema di liquidazione di danni. Il rischio
alle camere, da parte del Presidente
che talvolta risultino soluzioni
della Repubblica, d’un disegno di legge
inadeguate è difficilmente eliminabile,
già approvato da entrambe e che succes-
ma potrà sicuramente essere alquanto
sivamente, in seguito alla chiusura anti-
ridotto dando ordine all’intricata
cipata di più d’una legislatura non con-
materia, anche, ma non soltanto, sulla
sentirono il varo d’un nuovo disegno di
base di una normativa che dia al giudice
legge, nel quale erano stati introdotti
puntuali indici di riferimenti.
anche dei prospetti di valutazione dei
danni alla persona. Il tema proposto alla nostra attenzione
riguarda anche i costi economici del
La nuova legislatura, recentemente
sistema relativo ai criteri liquidativi del
danno fisico. E’ un argomento sul quale il
giurista non ha competenza. L’unica
considerazione che mi è possibile fare è
più che ovvia: quanto più estesi saranno i
risarcimento dovuti tanto più
lieviteranno i premi assicurativi. Ciò avrà
riflessi negativi, per quanto riguarda
l’assicurazione obbligatoria, soprattutto
nei confronti di quegli utenti, prudenti e
osservanti della legge, che pagano i pre-
mi senza che l’assicuratore debba poi, in
assenza di sinistri, corrispondere alcun
indennizzo.
La lievitazione dei premi è tanto più
preoccupante in presenza dell’attuale
regime di liberalizzazione delle tariffe
assicurative.

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