MISURARE la DISTORSIONE
di un Amplif. BF con il PC
UN semplice AUDIOMETRO
ANTIFURTO ad ULTRASUONI
€ 5,00
MINILABORATORIO
di ELETTRONICA
INDICATORE luminoso
con 12 DIODI LED
.
Misurare la distorsione di
In questo articolo vi spieghiamo come eseguire in modo del tutto nuovo, una
misura sempre molto richiesta da tutti gli appassionati hi-fi: quella della distor-
sione di un amplificatore audio. Collegando al vostro personal computer l’in-
terfaccia LX.1690, pubblicata nella rivista N.232, e installando la nuova versio-
ne del software Visual Analyser che vi presentiamo, sarete in grado di misura-
re la distorsione armonica del vostro amplificatore su tutta la banda compre-
sa tra 10 e 20.000 Hz. A differenza dei tradizionali distorsimetri, con il Visual A-
nalyser potrete “vedere” lo spettro prodotto dalla distorsione e comprendere
quali sono le armoniche che contribuiscono a questo fenomeno.
Anche se non ce ne rendiamo conto, quando ci de- nate condizioni, causa di irritazione e di affatica-
dichiamo all’ascolto di un brano musicale, como- mento cerebrale. Questo è quello che succede, ad
damente sprofondati nella poltrona del salotto, il esempio, quando il suono risulta affetto dal fasti-
nostro orecchio non si limita a percepire il diverso dioso fenomeno della distorsione, che consiste
livello delle onde acustiche provenienti dalla sor- nella comparsa, accanto alle frequenze originarie,
gente sonora ma compie, parallelamente, anche un di frequenze anomale, che vengono interpretate
incessante e accurato lavoro di analisi di tutte le di- dai nostri sensi come un disturbo.
verse frequenze che arrivano in rapida successio- L’orecchio umano è in grado di avvertire valori mol-
ne al nostro padiglione auricolare. to bassi di distorsione, ed il superamento della so-
glia fisiologica può trasformare rapidamente un gra-
Questa inconsapevole attività è per chi ascolta fon- devole ascolto in una condizione di spiacevole af-
te di grande piacere ma può diventare, in determi- faticamento.
70
.
Questo fenomeno è oggetto di studio da parte di numerosi gli appassionati che vorrebbero avere la
una branca della fisica del suono, la psicofonia, possibilità di misurarla.
che si occupa degli effetti prodotti dalle frequenze
sonore sulla nostra psiche, ed è ben conosciuto an- Purtroppo questo è praticamente impossibile per
che dai numerosi appassionati di alta fedeltà, i un hobbista, visto che si richiede il possesso di due
quali sono costantemente alla ricerca di apparec- strumenti, un oscillatore BF a bassissima distor-
chiature in grado di ridurre al minimo questo difet- sione e un distorsimetro, che non sono alla por-
to e di garantire una riproduzione del suono il più tata di tutte le tasche.
possibile esente da alterazioni.
Partendo da questa constatazione, abbiamo pen-
A questo risultato contribuisce molto la qualità dei sato che se fossimo riusciti ad escogitare un mo-
componenti dell’impianto di riproduzione, tra i qua- do facile ed economico per eseguire questa misu-
li spicca lo stadio amplificatore, e come gli addet- ra, avremmo fatto felici molti nostri lettori appassio-
ti ai lavori ben sanno, non esiste modello di ampli- nati di questo argomento.
ficatore, dal più economico al più costoso, dal più
classico a quello tecnologicamente più avanzato, Per realizzare questo progetto abbiamo deciso di
che non sia affetto, in misura maggiore o minore, servirci ancora una volta del software Visual Analy-
da questo fenomeno. ser, che insieme alla interfaccia USB LX.1690 con-
sente di trasformare il proprio personal computer
Ora, sapendo che la percentuale di distorsione è in due strumenti indispensabili per il laboratorio di
un parametro non trascurabile nella scelta di un ti- elettronica e cioè in un oscilloscopio ed in un va-
po di amplificatore piuttosto che di un altro, sono lido analizzatore di spettro in bassa frequenza.
un Amplificatore con il PC
71
.
Abbiamo perciò prospettato la cosa all’autore del chiamata seconda armonica, quella di frequenza
software, l’Ing. Alfredo Accattatis dell’Università tripla (3.000 Hz nell’esempio) terza armonica e
di Roma-Tor Vergata, chiedendogli di sviluppare così via.
per noi una nuova release che potesse soddisfare
questa esigenza, ed è così che è nata l’ultima ver- A seconda della propria ampiezza, ciascuna di que-
sione del VA cioè la VA THD. ste armoniche darà il suo contributo alla distorsio-
ne armonica totale, definita anche con l’acronimo
Installandola sul vostro personal computer e col- anglosassone THD (Total Harmonic Distortion).
legando alla presa USB del pc la scheda di inter-
faccia LX.1690, da oggi sarete in grado, ad un co- La distorsione armonica è un fenomeno molto fa-
sto irrisorio, di misurare la distorsione armonica stidioso per l’audiofilo perchè anche quando non
totale (THD) di qualsiasi amplificatore e pream- viene immediatamente percepita dall’ascoltatore,
plificatore audio. altera la riproduzione del suono e, introducendo u-
na serie di armoniche indesiderate, lo snatura.
Per di più avrete a disposizione un oscilloscopio Per questo motivo la misura della THD è un para-
ed un analizzatore di spettro con il quale potrete metro molto importante per valutare la qualità di un
osservare sul video lo spettro delle armoniche in- amplificatore audio.
desiderate e misurarne ampiezza e fase, indivi-
duando la componente armonica che contribuisce Per misurare la THD si parte dalla misura del rap-
maggiormente a questo fenomeno. porto fra il valore efficace di ciascuna armonica e
il valore efficace della fondamentale.
Se ci seguirete vi mostreremo che, grazie ai pratici
comandi del Visual Analyser, questa misura non è Ad esempio per valutare la distorsione introdotta
più monopolio dei laboratori specializzati ma diventa dalla seconda armonica si utilizza la seguente for-
di una tale semplicità da essere alla portata di tutti. mula:
D2 = V2 / V1
La DISTORSIONE ARMONICA TOTALE (THD)
dove D2 è la distorsione da seconda armonica
Volendo dare una definizione di facile comprensio-
V2 è il valore efficace della seconda
ne si può dire che la distorsione armonica consi-
armonica
ste nella modifica della forma d’onda che subi-
V1 è il valore efficace della fondamentale
sce un segnale elettrico ogni volta che attraversa
un dispositivo non lineare.
Così ad esempio, se il valore efficace della secon-
da armonica fosse pari a 0,018 Volt e quello della
Nel caso di un amplificatore, la distorsione si misu-
fondamentale a 1,5 Volt, la distorsione da secon-
ra applicando al suo ingresso un segnale perfetta-
da armonica sarebbe:
mente sinusoidale e andando ad osservare il se-
gnale che si ottiene in uscita.
D2 = 0,018 / 1,5 = 0,012
In presenza di distorsione armonica si osserva la
Lo stesso procedimento viene usato per valutare
comparsa, insieme alla frequenza fondamentale
la distorsione da terza armonica, utilizzando la for-
applicata in ingresso, di una serie di armoniche,
mula:
aventi frequenza multipla della fondamentale.
72
.
f 2f 3f
V1
20 15
10
6
0dB
6 3 2 10 1 2
3 2 10 1
34
56 20 15
10
6
0dB
6 3 2 10 1 2
3 2 10 1
34
56
ON
V2 V3
10 2 3 10 2 3
20 15 4 20 15 4
-20dB -20dB
POWER LEVEL POWER LEVEL
POWER
LEFT RIGHT
nuova
55 + 55 Watt HiFi Amplifier ELETTRONICA
Una volta che si sono calcolati i valori di distorsio- no sia diversa per le armoniche pari e quelle di-
ne relativi a ciascuna armonica, D2, D3, D4, ecc., è spari e che dipenda inoltre anche, in una certa mi-
possibile ricavare il valore della distorsione armo- sura, dal tipo delle armoniche che contribuiscono
nica totale mediante la seguente formula: a determinare la distorsione.
D= 冪(D )2 + (D )2 + (D )2 + ....
2 3 4
Una certa percentuale di distorsione da terza ar-
monica, ad esempio, viene percepita dal nostro u-
dove D rappresenta la distorsione armonica to- dito come molto più fastidiosa di una identica per-
tale e viene generalmente espresso in percentua- centuale di distorsione derivante da una seconda
le moltiplicandolo per 100. armonica.
Esempio: calcoliamo la distorsione armonica tota- Per comprendere come funziona il software del Vi-
le derivante dalle sole due armoniche D2 e D3 sual Analyser occorre prima spiegare come si mi-
dell’esempio precedente: sura il valore di THD di un amplificatore.
73
.
GEN. BF AMPLIFICATORE
A 20
40 60
80
FILTRO 0
10
0
NOTCH
B
8 ohm
CARICO
DISTORSIMETRO
liminare completamente la fondamentale (detta te uno strumento di misura che può essere un gal-
anche prima armonica). vanometro oppure un voltmetro digitale.
In questo modo ciò che resta corrisponde uni- Si regola l’amplificazione del distorsimetro in mo-
camente alle armoniche introdotte dalla distor- do da far coincidere la lancetta con il fondo scala
sione. dello strumento corrispondente al 100 %.
A questo punto si porta il commutatore sulla posi-
La procedura utilizzata di solito prevede di esegui- zione B.
re la misura ad una frequenza di 1.000 Hz e ad u-
na potenza pari al 50% della potenza totale. Il segnale proveniente dall’amplificatore attraversa
ora il filtro notch, che ha il compito di eliminare la
La misura viene effettuata in questo modo. fondamentale a 1.000 Hz.
Supponiamo di voler ricavare la distorsione totale Si varia piano piano la sintonia del filtro notch fino ad
di uno stadio finale di potenza. ottenere sullo strumento il valore minimo del segnale.
Così facendo si è sicuri di avere posizionato la sin-
Si collega il generatore BF all’ingresso dell’ampli- tonia del filtro in modo da eliminare completamen-
ficatore, e l’uscita di quest’ultimo ad un carico re- te la prima armonica, o fondamentale.
sistivo che simula l’impedenza degli altoparlanti
come indicato in fig.3. Per avere una maggiore accuratezza si aumenta
In parallelo al carico viene collegato anche un mul- progressivamente la sensibilità dello strumento e
timetro che misura il valore della tensione effica- si verifica nuovamente che la lancetta risulti anco-
ce presente ai capi del carico. ra posizionata sul minimo.
Dopo avere acceso il generatore BF, si regola la Alla fine, ciò che viene indicato dallo strumento è
sua sintonia sulla frequenza di misura (ad esem- il risultato delle componenti armoniche prodotte
pio 1.000 Hz) e l’ampiezza del segnale di uscita dalla distorsione.
del generatore in modo che l’amplificatore eroghi Avendo tarato precedentemente il fondo scala del-
sul carico una tensione di ampiezza corrisponden- lo strumento sul 100%, la posizione della lancetta
te alla potenza desiderata (ad esempio metà po- dà direttamente il valore percentuale della distor-
tenza). sione totale o THD.
In fig.3 è rappresentato uno schema a blocchi che Ciò che si ottiene, tuttavia, non rappresenta anco-
riassume il funzionamento di un distorsimetro. ra la distorsione prodotta dall’amplificatore, ma la
somma di quest’ultima e della distorsione prodotta
Dapprima, con il commutatore in posizione A si in- dal generatore BF.
via il segnale prelevato dall’uscita dell’amplificatore
da misurare al distorsimetro, sul quale è presen- Per ottenere la distorsione effettiva dell’amplifica-
74
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
.
La formula giusta
Se consultate diversi testi di elettronica scoprirete che per calcolare la distorsione non vie-
ne sempre utilizzata la stessa formula.
In alcune pubblicazioni potreste vedere che per il calcolo viene indicata questa formula:
V1
In questo caso la distorsione viene calcolata come il rapporto tra la radice della somma
dei quadrati di singoli valori efficaci di tutte le armoniche, cioé il loro valore efficace
complessivo, e il valore efficace della fondamentale. La distorsione calcolata in questo
modo viene definita THDf indicando così che il valore ottenuto è riferito alla sola V1 e cioè
alla fondamentale.
In altri testi potreste invece trovare la formula seguente:
In questa formula il numeratore è uguale a quello della formula precedente mentre il de-
nominatore è costituito dalla radice del quadrato del valore efficace della fondamentale
a cui si aggiungono i quadrati dei singoli valori efficaci di tutte le armoniche.
Per distinguerla dalla precedente, la distorsione calcolata in questo modo viene denomi-
nata THDr.
La seconda formula è stata maggiormente utilizzata in passato nel campo delle misure
audio perché si accorda perfettamente con la misura effettuata con i tradizionali distor-
simetri.
In questo caso infatti, la distorsione veniva misurata proprio come il rapporto tra il valore
efficace delle armoniche residue, cioè di quelle armoniche che restano dopo avere sop-
presso con un filtro notch la fondamentale, e il valore efficace del segnale complessivo,
che è dato appunto dalla somma della fondamentale e delle componenti armoniche.
Oggi si preferisce invece utilizzare la prima formula e definire la distorsione come il rap-
porto tra il valore efficace delle armoniche rispetto al valore efficace della sola fondamen-
tale.
75
✂
.
tore occorre ripetere la misura sul generatore BF L’uscita dell’amplificatore è collegata ad un oppor-
e sottrarre il valore ottenuto al valore misurato in tuno carico resistivo.
precedenza.
Con il commutatore posto sulla scheda LX.1729
Come potete notare, questa misura oltre a richie- nella posizione B (measure) si regola l’ampiezza
dere la presenza di tre strumenti, dà unicamente del segnale prodotto dal generatore BF del VA, in
il valore numerico totale della distorsione, ma non modo che la tensione in uscita dall’amplificatore
fornisce alcuna informazione sull’ampiezza delle corrisponda alla potenza alla quale si vuole effet-
singole armoniche. tuare la misura.
... e come si misura con il VISUAL ANALYSER Quindi si sposta il commutatore sulla posizione A
(calibrate) e si esegue una prima misura con la
La misura della THD con il Visual Analyser è mol- quale viene acquisito dal VA lo spettro del segna-
to semplice. le prodotto dal generatore.
Come abbiamo spiegato nella rivista N.233, il
software Visual Analyser è in grado di ricavare lo Poichè il generatore BF non è mai esente da di-
spettro di un segnale elettrico, cioè di scomporlo storsione, potrete visualizzare sullo schermo del pc
nelle sue diverse componenti armoniche. le armoniche presenti nel segnale BF.
Utilizzando un algoritmo basato sul teorema di A questo punto, tramite la funzione calibrate, il
Fourier, la FFT o Fast Fourier Transform, il softwa- software è in grado di memorizzare l’intero spet-
re permette infatti di visualizzare sullo schermo tro del segnale BF.
l’ampiezza e la fase di ciascuna delle armoniche
che compongono un segnale. Si sposta quindi di nuovo il commutatore sulla po-
sizione B (measure) ed in questo modo si visua-
Questa funzione, oltre ad essere di grande utilità lizza sullo schermo del pc lo spettro del segnale in
in molte altre applicazioni, permette di ricavare con uscita dall’amplificatore.
precisione anche il valore della distorsione armo- Attivando la funzione measure, il VA provvede a
nica prodotta da un amplificatore. sottrarre automaticamente allo spettro prodotto
Ma a differenza della misura tradizionale che for- dall’amplificatore lo spettro del segnale BF, pre-
nisce unicamente un valore percentuale, consen- cedentemente memorizzato.
te anche di vedere come è composto lo spettro
prodotto dalla distorsione, cioè quali sono le armo- In questo modo, avendo eliminato le interferenze
niche che concorrono a determinarla. prodotte dalla sorgente del segnale, si ottiene sul-
lo schermo lo spettro della effettiva distorsione
Il principio della misura è il seguente. prodotta dall’amplificatore, nel quale sono visibili
Il software Visual Analyser genera un segnale si- sia l’ampiezza delle diverse armoniche che con-
nusoidale in formato digitale, di frequenza ugua- tribuiscono alla distorsione che il valore percen-
le a quella utilizzata per la misura, che viene invia- tuale della THD.
to tramite l’uscita USB del PC alla scheda di inter-
faccia LX.1690. Dopo questa breve anticipazione passiamo a spie-
gare come si esegue la misura vera e propria e l’u-
Questa scheda provvede a trasformare il segnale di-
so dei vari comandi del software.
gitale in una onda sinusoidale, di ampiezza rego-
labile tra 0 e 14 Volt picco picco che corrisponde
al segnale prodotto da un generatore BF. Misuriamo un AMPLIFICATORE AUDIO
La scheda è inoltre dotata di due ingressi, forniti
di attenuatori a tre posizioni, x1, x10, x100, vedi Di seguito forniremo le indicazioni generali per l’u-
fig.9, che collegati al VA permettono di visualizza- so del VA.
re sullo schermo del pc sia l’andamento del se- Per ulteriori approfondimenti vi raccomandiamo di
gnale nel tempo, come in un oscilloscopio, che il fare riferimento ai due numeri 232 e 233 della rivi-
suo spettro. sta, nei quali abbiamo illustrato dettagliatamente le
La misura della distorsione viene eseguita in que- operazioni da eseguire sia per la configurazione
sto modo. del software che per la calibrazione dell’oscillosco-
pio e per la completa descrizione di tutti i comandi
Si collega l’uscita della scheda LX.1690 all’ingres- sia dell’oscilloscopio che dell’analizzatore di spettro.
so del circuito LX.1729 e l’uscita di quest’ultimo al-
l’ingresso dell’amplificatore da misurare, come in- La prima operazione che dovrete eseguire è
dicato in fig.4. quella di installare la versione del software Vi-
76
.
LX 1116
ON
0dB 0dB
10 6 3 2 10 1 2 10 6 3 2 10 1 2
20 15 34
56 20 15 34
56
6 3 2 10 1 6 3 2 10 1
10 2 3 10 2 3
20 15 4 20 15 4
-20dB -20dB
POWER LEVEL POWER LEVEL
POWER
LEFT RIGHT
nuova
55 + 55 Watt HiFi Amplifier ELETTRONICA
USB
E1 U1
CH."A"
U3
USCITA 1
U2 E2
LX 1729 LX 1690
Fig.4 Per eseguire la misura della THD con il Visual Analyser dovrete collegare tra loro l’am-
plificatore da misurare, il carico da 8 Ohm, il personal computer e le due schede LX.1729 e
LX.1690 come indicato in figura. La misura va eseguita alternativamente, prima su un cana-
le e poi sull’altro, dell’amplificatore.
sual Analyser denominata “VA THD” sul vo- seguire le semplici istruzioni rappresentate nella
stro personal computer, che dovrà essere do- sezione dedicata alla “Installazione del Visual A-
tato di presa USB e rispondere ai requisiti in- nalyser”.
dicati nel riquadro.
Una volta completata l’installazione dovrete ese-
Per eseguire l’installazione del software basterà guire la calibrazione dell’oscilloscopio e del volt-
metro come indicato a pag.102 della rivista N.232,
utilizzando l’apposito circuito di calibrazione
LX.1691.
REQUISITI minimi del COMPUTER
La misura è articolata in tre fasi distinte:
- Sistema operativo: Windows XP Professionale,
XP Home Edition, VISTA 32 1 - regolazione della ampiezza del segnale BF;
2 - misura della distorsione del generatore BF;
- Tipo: PENTIUM 3 - misura della distorsione dell’amplificatore au-
dio.
- Ram: 32 Mb
Prima di procedere ad eseguire i collegamenti ne-
- Spazio disponibile su hard disk: almeno 20 Mb cessari per la misura, occorre realizzare una veri-
fica molto importante: dovete stabilire cioè se lo
- Lettore CD-Rom 8x oppure lettore DVD 2x stadio finale del vostro amplificatore presenta una
uscita sull’altoparlante fuori massa oppure no.
- Scheda video grafica 800 x 600 16 bit Per comprendere meglio quanto abbiamo detto, fa-
te riferimento alle due figure 5 e 6.
- presa USB
L’uscita di un amplificatore, collegata alla cassa a-
77
.
TESTER in Volt
OHM
x100 x1K
x10 2V
x1 10V
50µA 20V
Service
~ = 0,5µA 50V
5mA 100V
0,5A 500V
5A 1KV max
R R
L L
OUTPUT INPUT
Fig.5 Se dopo aver collegato un multimetro in portata DC tra il connettore di uscita con-
traddistinto dal segno – e la massa, prelevata da uno dei connettori di ingresso, all’ac-
censione dell’amplificatore lo strumento non indica alcuna tensione, significa che l’am-
plificatore non presenta una uscita fuori massa. In questo caso la tensione misurata dal
VA corrisponde a quella presente sul carico.
TESTER in Volt
OHM
x100 x1K
x10 2V
x1 10V
50µA 20V
Service
~ = 0,5µA 50V
5mA 100V
0,5A 500V
5A 1KV max
R R
L L
OUTPUT INPUT
78
.
custica, è generalmente costituita da due termina- Un’altra cosa di cui dovrete poi tenere conto quan-
li uno di colore rosso e l’altro di colore nero. do andrete a fare la misura è il calcolo della po-
L’uscita di colore nero è contrassegnata dal segno tenza di uscita, che è molto diverso nei due casi,
—, mentre l’uscita di colore rosso è contrassegna- come vi spieghiamo nel prossimo paragrafo.
ta dal segno +.
Dopo avere eseguito i collegamenti delle uscite del-
Come saprete, i segni + e — attribuiti all’uscita non l’amplificatore come sopra indicato, potrete proce-
corrispondono ad una effettiva polarità degli alto- dere con gli altri collegamenti.
parlanti, ma servono unicamente per mettere in fa-
se tra loro le due uscite dell’amplificatore, in modo Per eseguire le tre diverse misure previste, dovre-
che il segnale che arriva sulle due casse acustiche te collegare l’ingresso e l’uscita dell’amplificato-
risulti in fase. re, il carico da 8 Ohm, l’ingresso CHA e l’uscita
1 della scheda LX.1690 alla scheda LX.1729 se-
In fig.5 è rappresentata l’uscita di un amplificatore guendo quanto rappresentato nella fig.4, utilizzan-
nel quale l’uscita contrassegnata dal segno — ri- do i cavetti schermati già presenti su quest’ultima.
sulta collegata alla massa dell’amplificatore. Per meglio comprendere come realizzare i collega-
In fig. 6 invece è rappresentata l’uscita di uno sta- menti fate riferimento alla figura nella quale è rap-
dio finale nel quale l’uscita — non è collegata alla presentato uno schema a blocchi con le due sche-
massa dell’amplificatore. de LX.1729 e LX.1690.
Vi chiederete certamente come si fa a capire a qua- Inoltre vi consigliamo di regolare quasi al massi-
le delle due categorie appartiene un amplificatore. mo il potenziometro del volume dell’amplificatore e
Per appurarlo è sufficiente collegare un multime- di non toccarlo più per tutto il corso della misura.
tro tra l’uscita contraddistinta dal segno — dell’am-
plificatore e la massa prelevata da uno dei suoi
connettori di ingresso. Come abbiamo detto, normalmente la misura vie-
ne eseguita a 1.000 Hz e ad una potenza corri-
spondente alla metà della potenza massima del-
Nota: non accontentatevi di prelevare la massa dal-
l’amplificatore.
lo chassis dell’amplificatore ma prelevatela diret-
Inoltre, la misura viene eseguita alternativamente
tamente dalla massa di uno dei connettori BF di
prima su un canale e poi sull’altro dell’amplificatore.
ingresso (Aux, Riaa, ecc.).
Per questo dovrete collegare alla scheda LX.1729
un solo ingresso ed una sola uscita dell’amplifi-
Dopo avere alimentato l’amplificatore, verificate se
catore, ad esempio l’ingresso left e la corrispon-
sul multimetro compare un valore di tensione.
dente uscita left.
Se la tensione è uguale a 0, significa che l’uscita
contrassegnata dal segno — risulta collegata alla
massa. L’uscita dell’amplificatore, inoltre, deve essere col-
Se invece sul multimetro leggete una tensione di legata ad un carico che riproduca l’impedenza de-
qualche Volt, sia essa positiva oppure negativa, gli altoparlanti.
significa che l’uscita — è fuori massa. Normalmente viene utilizzato a questo scopo un
carico resistivo da 8 Ohm, che naturalmente deve
essere dimensionato in modo da smaltire la poten-
Nota: quando abbiamo eseguito le prove di funzio-
za erogata dai finali dell’amplificatore.
namento del VA abbiamo verificato che collegando
direttamente l’uscita di un amplificatore con uscita
fuori massa all’ingresso della scheda LX.1690 tra- A questo scopo potrete utilizzare la nostra sonda
mite un comune cavetto schermato, la componente di carico LX.1116 da 8 Ohm, come indicato in fig.4,
continua presente sull’uscita verrebbe cortocircui- che consente di eseguire in tutta sicurezza misure
tata a massa, rischiando di danneggiare l’amplifica- di potenza fino a 150 Watt.
tore.
Per questo motivo abbiamo introdotto la scheda La presa USB della scheda LX.1690 dovrà esse-
LX.1729 la quale, oltre a semplificare notevolmente re inoltre collegata alla presa USB del pc tramite
l’esecuzione della misura, prevede un condensato- un comune cavo USB per stampante.
re che elimina l’eventuale componente continua. Fate attenzione a rispettare il collegamento con il
Per questo vi raccomandiamo caldamente di utiliz- CH A e con l’uscita1 della scheda LX.1690 e a
zare questa scheda, unitamente alla LX.1690, e di non scambiare tra loro né i canali di ingresso né le
non effettuare i cablaggi in modo diverso da quello uscite della scheda perchè altrimenti la misura non
indicato. sarebbe possibile.
79
.
Il segnale necessario per eseguire la misura, infat- prima di eseguire la misura dovete verificare come
ti è presente solo sull’uscita 1 della scheda si comporta l’uscita del vostro amplificatore.
LX.1690, mentre la sottrazione dello spettro del
generatore viene eseguita solamente sul canale di Precisamente, se l’uscita dell’amplificatore risulta a
ingresso CH A. massa, come indicato in fig.5, la tensione misurata
dal VA sia con l’oscilloscopio che con il Voltmetro,
Ora prenderemo in esame ciascuna delle tre distin- corrisponde esattamente alla tensione presente sul
te misure nella loro sequenza di esecuzione. carico.
Come è noto, la potenza erogata da un amplificato- Se invece l’uscita dell’amplificatore risulta fuori mas-
re su un carico resistivo in regime sinusoidale dipen- sa, sempre posizionando l’attenuatore del CHA po-
de dal valore della tensione efficace secondo la se- sto sulla scheda LX.1690 in posizione x100, dovre-
guente formula: te regolare l’ampiezza del segnale BF in modo da
ottenere sul voltmetro un valore pari a 0,0707 Volt,
P = V2 / R cioè (14,14 : 2) : 100.
Per sapere quale tensione efficace corrisponde ad - ruotate il commutatore posto sulla scheda LX.1729
un determinato valore di potenza, ricaviamo dalla sulla posizione B (measure);
precedente formula la tensione V:
- ruotate il potenziometro R1 posto sulla scheda
V= 冪P x R LX.1729 completamente in senso orario;
Perciò se vogliamo erogare su un carico da 8 Ohm - ponete l’attenuatore presente sulla scheda
una potenza di 25 Watt dovremo avere una tensio- LX.1690 e relativo al canale CH A in posizione x10;
ne efficace in uscita dall’amplificatore di:
- lanciate il programma VA cliccando due volte con
V= 冪25 x 8 = 冪200 = 14,14 Volt il tasto sinistro del mouse sull’icona presente sul de-
sktop, vedi fig.12;
Una volta che avete stabilito il valore della tensio-
ne di uscita dell’amplificatore, dovrete provvedere - a questo punto vedrete apparire sul video la scher-
ad effettuare la regolazione della ampiezza del se- mata principale del VA riprodotta in fig.16;
gnale applicato in ingresso all’amplificatore, in mo-
do da ottenere questo valore. - controllate che la configurazione di tutti i parame-
tri corrisponda a quella riportata nelle figg.17-18-19.
A questo proposito dobbiamo fornire una doverosa Se così non fosse, modificate i parametri che non
precisazione. In precedenza vi abbiamo detto che corrispondono;
80
.
- cliccate sulla opzione device come indicato in fig.20 della sinusoide sullo schermo in modo da visua-
ed eseguite il riconoscimento della scheda come in- lizzarla meglio, vedi fig.36.
dicato nelle figg.21-22-23. Ponete molta attenzione, L’opzione Zoom consente di amplificare grafica-
perchè se il riconoscimento della scheda non avvie- mente il segnale sullo schermo ma non ne modifica
ne correttamente la misura risulterebbe falsata. l’ampiezza reale;
- per misurare la tensione di uscita tramite la - cliccate con il tasto sinistro del mouse sul tasto Set-
funzione Voltmetro del VA dovrete prima ese- tings posto in alto sulla barra del VA e si aprirà la
guire la calibrazione del VA utilizzando l’appo- finestra di fig.17. Spuntate la voce Voltmeter e ve-
sito circuito di calibrazione LX.1691. Per fare drete subito comparire il display del Voltmetro del
questo aprite la finestra di fig.25 e seguite le in- VA come visibile in fig.37. Selezionate l’opzione
dicazioni riportate a pag.102 della rivista N.232. RMS che vi darà direttamente la misura dei Volt ef-
Una volta eseguita la calibrazione, potrete me- ficaci.
morizzarla in un file .cal e richiamarla successi- Tenete presente che la tensione che vedete sul di-
vamente tramite il tasto Load. splay del voltmetro del VA è uguale alla tensione in
Non dimenticate inoltre ogni volta di premere il uscita dall’amplificatore divisa per il valore imposta-
tasto Apply per rendere attiva la calibrazione. to sull’attenuatore del CHA.
In questo caso, poichè l’attenuatore risulta sulla po-
- ora cliccate con il tasto sinistro del mouse sulla op- sizione x100, una tensione di 0,1543 Volt sul display
zione THD riportata in basso a destra, vedi fig.30 e del voltmetro corrisponde ad una tensione in uscita
vedrete aprirsi la finestra riportata in fig.31; dall’amplificatore di 15,43 Volt.
Quando abbiamo spiegato come si calcola la poten-
- All’interno di questa finestra dovrete selezionare za in uscita abbiamo verificato che la tensione di u-
l’opzione INT. Quindi selezionate la frequenza di la- scita corrispondente ad una potenza di 25 Watt su
voro desiderata, ad esempio 1.000 Hz, come indi- un carico di 8 Ohm corrisponde a 14,14 Volt effi-
cato in fig.32; caci.
Supponiamo, a titolo di esempio di eseguire la mi-
- portate il cursore contraddistinto dalla scritta MA- sura a questo valore di potenza.
STER OUTPUT LEVEL, che regola l’ampiezza del Dovrete perciò regolare il cursore MASTER OUT-
segnale BF, tutto a sinistra in modo da avere un se- PUT LEVEL in modo da leggere sul display del Volt-
gnale in uscita minimo; metro del VA un valore di 0,1414 Volt.
- cliccate sul tasto MEASURE e spostate a poco a - per regolare con precisione la tensione di uscita
poco verso destra il cursore MASTER OUTPUT LE- dell’amplificatore vi consigliamo di utilizzare la rego-
VEL in modo da aumentare leggermente l’ampiez- lazione fine. Se osservate la casella posta a fianco
za del segnale BF. del cursore MASTER OUTPUT LEVEL, noterete
Se avete configurato correttamente tutti i parametri che, spostando il cursore, compare un numero va-
dell’oscilloscopio e dell’analizzatore di spettro, ve- riabile da 0 a 100. Variando il numero nella casella
drete comparire sullo schermo del pc relativo all’o- di una unità alla volta, potrete regolare con precisio-
scilloscopio la forma d’onda del segnale sinusoida- ne il valore della tensione in uscita, facendola coin-
le a 1.000 Hz presente in uscita dall’amplificatore, cidere con il valore prefissato, vedi fig.38. Per una
vedi fig.33 e il suo spettro; maggiore accuratezza potrete utilizzare anche un
punto seguito da una cifra decimale. Inoltre per ag-
- spostate ancora il cursore aumentando ulterior- giustamenti ancor più fini potrete servirvi della rego-
mente il segnale in uscita dall’amplificatore. Poichè lazione del volume dell’amplificatore.
avete impostato l’attenuatore in ingresso al CH A
della scheda LX.1690 sulla posizione x10, ad un cer- - controllate sullo schermo dell’oscilloscopio del VA
to punto vedrete che la sinusoide tenderà a fuoriu- che il segnale sinusoidale in uscita all’amplificatore
scire dallo schermo dell’oscilloscopio, vedi fig.34; non risulti distorto;
- a questo punto spostate l’attenuatore del canale di - una volta fissato il livello della tensione di uscita fa-
ingresso CH A sulla posizione x100 e vedrete la si- te attenzione a non toccare più il cursore MASTER
nusoide rientrare perfettamente nello schermo, vedi OUTPUT LEVEL perchè l’ampiezza del segnale
fig.35; prodotto dal generatore BF dovrà restare identica
anche nelle due successive misure;
- ora, agendo sul tasto Zoom dell’oscilloscopio
potrete aumentare opportunamente l’ampiezza - ruotate il commutatore sulla posizione A (Calibra-
81
.
AMPLIFICATORE PC
CARICO
INPUT "L" OUT "L"
USB
USB
E1 U1 CH "A" USCITA
1
LX 1729 U3 LX 1690
U2 E2
Fig.7 Per rendere più agevole l’esecuzione della misura abbiamo previsto la realizzazione
della schedina LX.1729 che consente di semplificare notevolmente l’esecuzione dei colle-
gamenti. Per eseguire la misura non dovrete fare altro che seguire le indicazioni riportate
in figura. Nelle pagine successive troverete le indicazioni relative allo schema elettrico e al-
lo schema pratico della scheda LX.1729.
te) e portate l’attenuatore del canale CHA sulla po- - lasciate il potenziometro posto sulla scheda
sizione x1. Controllate nuovamente che il segnale LX.1729 completamente ruotato in senso orario;
presente sull’oscilloscopio non risulti distorto.
Se così fosse, portate l’attenuatore in posizione - ponete l’attenuatore presente sulla scheda
x10. Annotate con cura il valore di tensione che LX.1690 e relativo al canale CHA in posizione x1;
leggete sul voltmetro del VA e la posizione del- - poichè siete all’interno della finestra operativa di
l’attenuatore, perchè vi serviranno nel prosieguo fig.38, cliccate nuovamente sul tasto MEASURE per
della misura; abilitare la misura, e vedrete il segnale BF compa-
rire sullo schermo. Verificate che la sinusoide che
- cliccate nuovamente sul tasto MEASURE per di- appare sull’oscilloscopio non risulti distorta. Se co-
sabilitare il generatore, e siete pronti per passare al- sì fosse, portate l’attenuatore sulla posizione x10.
la misura successiva, quella della distorsione del ge- Fate molta attenzione a non modificare la posizione
neratore BF. del cursore MASTER OUTPUT LEVEL che aveva-
te impostato precedentemente;
MISURA della DISTORSIONE
del GENERATORE BF - prendete nota della percentuale di distorsione in-
dicata nella finestra;
Questa misura ha la funzione di ricavare lo spettro - ora cliccate sul tasto CALIBRATE, vedi fig.40, e
del segnale prodotto dal generatore BF del VA. attendete 5 secondi in modo che la funzione ven-
Lo spettro viene memorizzato dal Visual Analyser ga completata. Osservate il nuovo valore della THD
che provvederà automaticamente alla sua sottra- e vi accorgerete che ora risulta molto più basso (ve-
zione dallo spettro dell’amplificatore. di sempre fig.40);
Per eseguire la misura procedete come segue:
- cliccate ancora una volta sul tasto MEASURE di-
- lasciate il commutatore della scheda LX.1729 sul- sabilitando così nuovamente il funzionamento del
la posizione A (calibrate); generatore.
82
.
A questo punto la prima parte della misura è com- rire sullo schermo del pc il segnale sinusoidale a
pletata, perchè il software del VA ha acquisito lo 1.000 Hz prodotto dal generatore BF interno alla
spettro del segnale prodotto dal generatore BF. scheda LX.1690 e nella parte inferiore dello scher-
Ora dovrete eseguire la terza e ultima parte della mi- mo il suo spettro.
sura.
- ruotate ancora il potenziometro R1 fino ad ottene-
re sul voltmetro del VA lo stesso valore di tensio-
ne che avete annotato nella misura precedente, ve-
MISURA della DISTORSIONE di fig.41.
dell’AMPLIFICATORE AUDIO Fate molta attenzione a non modificare più la posi-
zione del potenziometro R1 perchè introdurreste un
Per eseguire la misura della distorsione dell’ampli- errore nella misura.
ficatore, dovrete procedere in questo modo:
A questo punto se leggete il valore della THD che
- ruotate il commutatore posto sulla scheda LX.1729 appare nella finestra, avrete il valore della distor-
sulla posizione B (measure); sione armonica totale del vostro amplificatore, mi-
surata alla potenza prefissata.
- ruotate il potenziometro R1 completamente in sen-
so antiorario;
PRESA PILA
R10 R11 C6
S1 C7 R9
C5 R8
DS1 R3 R2 USCITA
R7
DZ2 DS2 R1 R4 R6
R12 R13
DZ1 IC1 IC2
TR1
DS4 C2
C1 C4 C3
DL1 R14
K A DS3 R5
Fig.8 Per misurare l’ampiezza del segnale BF con il voltmetro del VA dovrete prima proce-
dere alla calibrazione, utilizzando il piccolo circuito LX.1691 rappresentato in figura. La pro-
cedura di calibrazione è illustrata a pag.102 della rivista N.232.
83
.
Se, invece, la misura viene eseguita a 500 Hz, la Eseguendo la misura vi sarete resi conto inoltre che
FFT verrebbe calcolata addirittura fino alla 39esima con questo software è possibile “pesare” esatta-
armonica. mente ciascuna delle armoniche che contribuisco-
no alla distorsione, misurandone frequenza, am-
Viceversa per valori superiori a 1.000 Hz il numero piezza e fase.
delle armoniche sulle quali è possibile effettuare il
calcolo si riduce necessariamente. Coloro che si dilettano nello studio del suono a-
vranno così a disposizione uno strumento molto in-
Ad esempio a 4.000 Hz possiamo prendere in con- teressante per le loro ricerche, visto che alcuni stu-
siderazione solo fino alla quarta armonica. Questo di su questo argomento affermano che per una ef-
aspetto deve essere tenuto ben presente ogniqual- fettiva valutazione della nostra percezione della di-
volta si esegue una misura di questo tipo, anche se storsione, è molto importante capire da quale ordi-
è bene ricordare che l’ampiezza delle armoniche de- ne di armonica è generata perchè, a parità di am-
cresce molto rapidamente via via che ci si allontana piezza, l’effetto negativo prodotto sull’orecchio u-
dalla fondamentale. mano dipende notevolmente dal tipo di armonica
presa in esame.
Le armoniche di ordine molto superiore rispetto alla
fondamentale risultano infatti talmente piccole da es- Inoltre è bene ricordare che la distorsione armoni-
sere praticamente ininfluenti, quando non si confon- ca non è un parametro costante, ma varia con il
dono addirittura con il rumore. variare della ampiezza del segnale applicato in in-
gresso all’amplificatore.
Se non si tiene presente la limitazione data dalla
banda passante si rischia di commettere degli er- Nella maggior parte dei casi il valore misurato ten-
rori. Per esempio, volendo ricavare la curva del- de ad aumentare parallelamente all’incremento del-
la distorsione in funzione della frequenza si no- la potenza di uscita dell’amplificatore, ma può risul-
terebbe che, al di sopra di un certo valore di fre- tare elevato anche nel caso di segnali in ingresso
quenza, il valore della THD comincia a ridursi in molto bassi, a causa della inevitabile presenza del
modo drastico. rumore.
Questo non è dovuto affatto ad un miglioramento E proprio per evitare l’interferenza di disturbi, è in-
della linearità dell’amplificatore ma semplicemente dispensabile, prima di effettuare la misura, adotta-
al fatto che le armoniche che contribuiscono alla di- re tutti gli accorgimenti atti a ridurre l’interferenza
storsione vengono via via eliminate man mano che da campi elettromagnetici esterni, disturbi della re-
aumentiamo la frequenza, perchè, proprio per il di- te elettrica, ripple degli alimentatori, ronzio di tra-
scorso che abbiamo appena esposto, vengono a sformatori, ecc., utilizzando sempre cavi scherma-
trovarsi al di sopra dei 20 kHz, cioè del limite di ban- ti e collegamento alle prese di terra, evitando di ag-
da della misura. giungere alla distorsione propria dell’amplificatore
quella prodotta da agenti esterni, come, ad esem-
Se osservate la fig.18, vedrete inoltre che è presen- pio, i 50 Hz della rete.
te una finestra contraddistinta dalla dicitura Avera-
ge, che significa Media.
SCHEMA ELETTRICO
La cifra riportata nella finestra indica il numero di
spettri sui quali si esegue una media e successiva- Osservando l’esiguità della scheda LX.1729, che è
mente la FFT, che consente di ottenere lo spettro formata da tre soli componenti, e cioè da un con-
che compare sullo schermo. densatore, da un potenziometro e da un deviato-
re, potreste essere tentati di non utilizzarla, e di rea-
Se provate a modificare questo parametro noterete lizzare in proprio tutti i collegamenti.
che, riducendolo, lo spettro risulta più “ballerino”
mentre aumentandolo appare più stabile. Se non siete abbastanza esperti, vi sconsiglia-
mo dal procedere in questo modo per due ordi-
Questo proprio perchè aumenta il numero di spettri ni di ragioni.
che vengono presi in considerazione per eseguire il
calcolo. La prima è che se l’amplificatore che volete misura-
re presenta un collegamento in uscita fuori massa,
Lo spettro richiede così un tempo maggiore per es- come vi abbiamo spiegato nel corso dell’articolo, po-
sere elaborato ma risulta, per contro, più preciso. treste danneggiarlo seriamente perchè la tensione
84
.
DA USCITA CARICO
AMPLIFICATORE 8 ohm
C1
R1
S1 USCITA 3 (U3)
B
A VERSO CH. "A"
LX 1690
E1 U1
DA USCITA VERSO
AMPLIFICATORE CARICO
8 ohm
C1
VERSO CH. "A"
R1 LX 1690
U3
B
VERSO INGRESSO DA USCITA 1
AMPLIFICATORE A S1 LX 1690
U2 E2
Fig.10 Schema pratico del progetto che vi sarà utile nella fase del montaggio.
85
.
Come potete notare osservando lo schema elettri- Nota: tenete presente che per il collegamento tra il
co, sulla scheda è inoltre presente il potenziome- PC e la scheda LX.1690, dovrete acquistare un ca-
tro R1 che ha la funzione, importantissima, di equa- vo USB per stampante reperibile presso qualsiasi ri-
lizzare il segnale prelevato all’uscita dell’amplifica- venditore di materiale informatico. Lo stesso discorso
tore ed il segnale proveniente dal generatore BF. vale per i due cavi muniti di connettore BF maschio.
Senza questa operazione la misura porterebbe a va- I prezzi sono comprensivi di IVA, ma non delle spe-
lori errati. se postali di spedizione a domicilio.
86
.
87
.
Fig.16 Sullo schermo apparirà la finestra principale del Visual Analyser, nella qua-
le sono presenti, nella parte superiore, lo schermo dell’oscilloscopio e nella par-
te inferiore lo schermo dell’analizzatore di spettro.
88
.
89
.
90
.
91
.
92
.
93
.
94
.
95
.
ACQUISIZIONE della CURVA di DISTORSIONE in funzione della FREQUENZA con il tasto ADD
96
.
97
.
98
.
99
.
100
.
Fig.59 Qualora sul monitor non comparisse il segnale del generatore BF, verificate che
i driver audio della scheda si siano installati correttamente. Per farlo cliccate su Start,
Impostazioni, quindi su Pannello di controllo. Cliccate sull’icona “Suoni e periferiche”
e nella finestra del Volume verificate che compaia la scritta “Conexant AMC AUDIO”.
In caso contrario cliccate sulla scritta Audio del menu e provvedete a selezionarla.
101