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(1° parte)
Lucia FROSINI
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L. Frosini
f.e.m. indotta in ciascuna fase dello statore,, a rotore fermo: E10 = K 1Φ ffN 1
dove: K 1 = 2 k f f d 1 f r1
kf = fattore di forma del campo magnetico = 1,11 se è sinusoidale
fd1 = fattore di distribuzione dell
dell’avvolgimento
avvolgimento di statore
fr1 = fattore di passo dell’avvolgimento di statore (diverso da 1 nel caso di
passo raccorciato)
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(
Φ 1 (t ) = Φ M cos p pα + ω t ) α
ω0
Φ 2 (t ) = Φ M cos ( p p (α + θ m ) + ω t )
Φ 3 (t ) = Φ M cos ( p p (α + 2θ m ) + ω t )
Questa è l’espressione del campo rotante, che ruota con velocità ω/pp.
Il vettore spaziale
p B ruota a velocità ω/pp, ma lungo
g la circonferenza si
susseguono pp paia poli.
Dal p
punto di vista elettrico,, le f.e.m. indotte avranno sempre
p la stessa
pulsazione ω = 2πf .
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E1 (t ) = 2πfΦ M sin (ω t )
E 2 (t ) = 2πfΦ M sin (ω t + θ )
E 3 (t ) = 2πfΦ M sin (ω t + 2θ )
Quindi nelle tre spire si inducono tre f.e.m. di uguale ampiezza, ma sfasate in
ritardo l’una rispetto all’altra di un angolo elettrico θ = ppθm.
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E tot . = N 1 f d 1 E
dove: K 2 = 2k f f d 2
kf = fattore di forma del campo magnetico = 1,11 se è sinusoidale
fd2 = fattore di distribuzione dell’avvolgimento di rotore
A rotore fermo, la frequenza delle tensioni indotte nel rotore è quella di
alimentazione.
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ωr
ω0 (ω0 - ωr)
velocità campo
p velocità di ROTORE velocità campop
magnetico di STATORE = magnetico di ROTORE =
= ω0 = ω/pp ωr (ω0 - ωr)
A rotore fermo: ωr = 0 ⇒ s = 1
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f − fr
E2 = K 2Φ f N 2 = sE 20
f
N.B.: Le perdite nel ferro dipendono dalla frequenza del campo magnetico,
che è diversa a seconda che si tratti dello statore o del rotore.
rotore
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L. Frosini
• correnti magnetizzanti: Xm
Nella parte di circuito elettrico che rappresenta una fase di statore, la tensione
applicata è la tensione di fase V1f e la corrente totale è I1: I1 = I 0 + I '2
I0 è la parte di corrente che tiene conto delle perdite nel ferro di statore
(potenza attiva) e della potenza reattiva necessaria per produrre il flusso
magnetico.
ti E1 è la
l forza
f controelettromotrice
t l tt t i indotta
i d tt dal
d l flusso
fl magnetico.
ti
N.B.: La corrente magnetizzante (e quindi la potenza reattiva) non è
percentualmente piccola,
piccola perché si deve magnetizzare il traferro,
traferro che presenta
una riluttanza elevata. 19
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X2 R2 I2
E2
20
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reattanza X 2 = 2π f r L2 = 2π s f L2
⎧⎪ Z 2 = R2 + j s X 20 a rotore in
impedenza ⎨ movimento (s ≠ 1)
X 2 = s X 20
⎪⎩ Z 2 = R2 + s X 20
2 2 2
Valore
efficace
E sE 20 E 20 E 20 E 20
della I2 = 2 = = = =
Z 2 R2 + jsX 20 (R 2 s ) + jX 20 R 2 − R 2 + (R 2 s ) + jX 20 R2 + jX 20 + R2 [(1 s ) − 1]
corrente
secondaria
d i
E 20
I2 =
Z 20 + R 2 [(1 s ) − 1]
Questi
parametri
non
dipendono
X20 d ll
dallo
I1 R1 X1 I’2 R2 I2
scorrimento
I0
V1f E1 E20 ⎛1 ⎞
Rp R s = R2 ⎜ − 1 ⎟
⎝s ⎠
Xm
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L. Frosini
Circuito magnetico
Il circuito magnetico è rappresentato dal rapporto di trasformazione a rotore
bloccato:
X '20 = X 20 K 2
E1 K Φ fN 1 K N
K = = 1 = 1 1
E 20 K 2 Φ fN 2 K 2 N 2
R '2 = R2 K 2
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L. Frosini
V1 f
R 1 I1 La corrente di rotore riportata a statore
(corrente statorica di reazione) è data da:
− E1
I '2 − I2
ϕ1 I1 I '2 =
K
I0
Il diagramma vettoriale cambia al
Φ variare dello scorrimento.
LL’angolo
angolo φ1 è lo sfasamento tra le tensione e
R2
I2
s E 20
ϕ2 la corrente di statore, quindi il suo coseno
pp
rappresenta il fattore di p
potenza che il motore
jX 20I 2
I2
E1
presenta verso la rete di alimentazione.
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Potenza e perdite
Per valutare la coppia elettromeccanica prodotta dal motore, occorre calcolare la
potenza trasmessa dallo statore al rotore o potenza elettromagnetica Pem.
In generale, le perdite che si hanno nelle macchine elettriche si distinguono in:
perdite
d ohmiche
h h (nei
( conduttori
d elettrici)
l )
perdite principali: perdite nel ferro (nei circuiti magnetici)
perdite meccaniche per attrito e ventilazione
(solo nelle macchine rotanti)
perdite addizionali: dovute all’irregolare addensamento di corrente nei
conduttori elettrici, ma anche all’azione dei flussi magnetici variabili nel tempo
su parti
ti metalliche
t lli h conduttrici
d tt i i (es.
( parti
ti strutturali
t tt li delle
d ll macchine:
hi carcassa,
cuscinetti, albero, ecc.), che determinano correnti parassite. Queste perdite non
possono essere calcolate analiticamente,
analiticamente ma solo determinate sperimentalmente
o stimate convenzionalmente.
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L potenza
La t meccanica
i totale
t t l è quella
ll fornita
f it all’albero
ll’ lb meccanico,
i quindi
i di deve
d
essere depurata della potenza meccanica persa per attrito e ventilazione per
ottenere la potenza meccanica utile.
utile
In questo conto si trascurano le perdite addizionali di rotore e le perdite nel
ferro di rotore (queste ultime per il basso valore di frequenza sf, quando il
motore è a carico).
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Potenza e perdite
potenza elettrica assorbita
dallo statore Pass = 3V1 I 1 cos ϕ 1
perdite ohmiche di PJ 2 = 3 R2 I 22
rotore
potenza resa Pr
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PJ 2 = Pem − Pmecc = C em (ω 0 − ω r )
PJ 2 = sPem
PJ 2 ω 0 − ω e
= =s Pmecc = (1 − s )Pem
Pem ω0 28
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Pmecc = (1 − s )Pem
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I1 R1 X1 I’2 X20 R2 I2
I0
V1f E1 E20 ⎛1 ⎞
Rp R s = R2 ⎜ − 1 ⎟
⎝s ⎠
Xm
E R '2 = K 2 R2
K = 1
E 20
X '20 = K 2 X 20 = K 2 2πf L2
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t f
traferro
Z0 Z1 ⋅ Z 0
Veq = ⋅ V1 f Z eq = = Req + jjX eq
Z1 + Z 0 Z1 + Z 0
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traferro
Veq Veq
I '2 = I '2 =
Z eq + Z ' 2 (s ) 2
⎛
⎜ eq
R +
R '2 ⎞
(
⎟ + X eq + X '20 )2
⎝ s ⎠
R '2
3 ⋅ p p R '2 2 3pp s
C em = I '2 C em = Veq2
ω ⎛ 2
ω s
⎜ Req
R' ⎞
+ 2 ⎟ + X eq + X '20( )2
⎝ s ⎠
La coppia dipende
d d dal
d l quadrato
d d ll tensione di
della d alimentazione.
l
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R '2
3 s parabolica con lo scorrimento
p
≈ ⋅ 2
(Req )2 ( )
C em s→∞ V
ω0 + X eq + X '20 2 eq
Coppia massima
( )
R '2 R '2
= 2
+ X eq + X '20 2 sC max =
( )2
Req ma
sC max 2
Req + X eq + X '20
3pp Veq2
C max ≈
ω 2 (X '20 + X eq )
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Coppia massima
La coppia massima risulta inversamente proporzionale alla reattanza di
dispersione.
dispersione
Questa rappresenta quindi uno dei parametri chiave durante il progetto del
motore per definire la sovraccaricabilità della macchina,
macchina cioè il rapporto tra
coppia massima e coppia nominale.
Motori asincroni di tipo industriale presentano una buona capacità di
sovraccarico, ossia un rapporto:
C max
= 1,5 ÷ 2,5
Cn
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R2b R2a
Cavv
R2c
Cn
sc sb sa n0
0
s n
1 0
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V1 f
I '2 =
2
⎛ R '2 ⎞
+ ⎟ + ( X 1 + X '20 )
2
I1 I’2 R1 X1 X’20 R’2/s ⎜ 1
R
I0 ⎝ s ⎠
V1f E1
Rp Xm
R2 2 R'
3 I 2 3 2 I '22 V 2
Pem s s 3 R ' 1 f
C em = = = = 2
ω0 ω0 ω0 ω0 s ⎛ R '2 ⎞
2
⎜ R1 + ⎟ + ( X 1 + X '20 )
2
⎝ s ⎠
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Coppia e flusso
Poiché la tensione di alimentazione è proporzionale al flusso, si ha:
C 1,2 Φn
1,1 Φn
Φn Cmax
Cmax ∝ Φ 2
0,9 Φn
s
1200 1275 1350 1425 1500
n (g/min)
0, 0,05 0
2
(scorrimento di coppia massima sm = 5%) 42
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Corrente a vuoto
I1 R1 X1 I’2 X20 R2 I2 A vuoto, s circa uguale a 0,
I0
V1f quindi la resistenza fittizia di
E1 E20 ⎛1 ⎞
R s = R2 ⎜ − 1 ⎟
Rp ⎝s ⎠ rotore è quasi infinita (come se
Xm
fosse un circuito aperto).
V1f
I0
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gabbia semplice
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Il flusso disperso
concatenato con la gabbia
interna investe il traferro
solo parzialmente (μ
elevata)
rotore
L∝μ
gabbia esterna
h Rest ; Xest
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ω0 ω