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DIRITTO
1.0 le relazioni giuridiche
Il rapporto giuridico è una relazione tra due o più persone
regolata dal diritto. Proprio perché disciplinato dal diritto
il rapporto giuridico deve svolgersi obbligatoriamente
secondo quanto stabilito dalla norma: il mancato rispetto
di una norma comporta l’applicazione al trasgressore di
una sanzione.
Esempi di rapporti giuridicamente rivelanti possono essere
i prestiti di vario genere.
1.1 elementi del rapporto giuridico
Gli elementi di un rapporto giuridico sono i soggetti
(attivi o passivi), l’oggetto e il contenuto.
Il soggetto è attivo se detiene il potere di far valere le
proprie pretese, passivo se invece è colui sul quale grave il
dovere giuridico di un tenere un determinato
comportamento.
L’oggetto può essere un bene materiale (beni mobili o
immobili) o immateriale (diritto d’autore, brevetto ecc.) o
in generale l’utilità a cui si riferisce il rapporto giuridico.
Il contenuto invece è il complesso di poteri e doveri
predisposti dall’ordinamento giuridico a protezione degli
interessi coinvolti nel rapporto.
I soggetti coinvolti nel rapporto giuridico (attivo o
passivo) si vengono a trovare in condizioni rilevanti per
l’ordinamento giuridico definito.
➔ Situazione giuridica soggettiva attiva: quando a un
soggetto viene riconosciuto e tutelato il potere di
pretendere un determinato comportamento e di far
valere il proprio interesse.
➔ Situazione giuridica soggettiva passiva: quando un
soggetto ha l’obbligo o il dovere di assumere un
determinato comportamento altrui.
Si tratta di situazioni tra loro corrispondenti nel senso che
al potere del soggetto attivo corrisponde l’obbligo del
soggetto passivo.
Al soggetto attivo vengono però riconosciuti
contemporaneamente sia diritti che obblighi.
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Esempio:
L’acquirente ha il diritto di pretendere la cosa acquistata
ma ha l’obbligo di pagare il prezzo al venditore, il datore
di lavoro ha il diritto di pretendere dal suo dipendente la
prestazione lavorativa ma ha l’obbligo di corrispondergli
la retribuzione pattuita.
1.7 il trasferimento
iL TRASFERIMENTO è UN ATTO, PREVALENTEMENTE UN CONTRATTO DI
COMPRAVENDITA, CON IL QUALE UN SOGGETTO DETTO ALIENANTE
TRASFERISCE LA PROPRIETà DEL BENE A UN ALTRO SOGGETTO DETTO
ACQUIRENTE. OLTRE AL TRASFERIMENTO I BENI POSSONO ESSERE
OGGETTI DI ALTRI ATTI DI DISPOSIZIONE.
eS. POSSO CONCEDERE UN BENE IN GODIMENTO.
es. CON IL CONTRATTO DI LOCAZIONE TRASFERISCE IL GODIMENTO
DEL BENE AD UN ALTRO SOGGETTO CHE SI IMPEGNA AL PAGAMENTO
DEL CANONE DI LOCAZIONE.
Trasferimento:
➔ beni mobili: il trasferimento dei beni mobili non
richiede una particolare forma ne pubblicità.
➔ beni mobili registrati: è richiesta anche per questi
beni forma scritta e trascrizione.
l’art. 815 sancisce che pur essendo beni mobili essi
ricevono un trattamento giuridico simile a quella dei
beni immobili. Il contratto deve avere forma scritta e
deve essere trascritto in un apposito registro.
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diritto di proprietà:
➔ assolutezza: il titolare può farlo valere versi tutti
(erga omnes);
➔ immediatezza: il titolare non ha bisogno della
collaborazione di altri soggetti per soddisfare il
proprio interesse;
➔ Pieno: il titolare ha sulla cosa ogni potere consentito
dalla legge.
➔ Esclusivo: il titolare ha il potere di pretendere che
nessuno ostacoli il libero e pieno godimento del
bene.
➔ Elasticità: il contenuto può essere limitato, ma una
volta cessata la limitazione riprende la primitiva
pienezza;
➔ Imprescrittibilità: il non esercizio prolungato del
diritto non determina la sua estinzione.
l’art 42 rimanda alla legislazione ordinaria per definire:
a. i modi d’acquisto e di godimento della proprietà
b. limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e
di renderla accessibile a tutti.
I limiti al diritto di proprietà vengono dati da:
a. codice civile (del 1942) prevalentemente per tutelare il
diritto degli altri proprietari;
b. costituzione (1948) all’art. 42 che introduce il concetto
di funzione sociale della proprietà.
lA costituzione introduce la possibilità che la legge
organizzi un sistema di programmazione economica che
posso influire sull’utilizzazione dei beni di proprietà dei
privati.
si parla anche in altri articoli (es. Art. 41) di utilità sociale
e che l’attività pubblica e privata possa essere indirizzata
e coordinata a fini sociali.
l’articolo 42 della costituzione dice che la proprietà
svolge una funziona sociale: attribuisce alla stessa un
fine più alto di quello puramente egoistico che attribuiva
vantaggi esclusivamente al proprietario. la proprietà
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1.15 LA Proprietà
l’ Articolo 42 della Costituzione: La proprietà è pubblica o
privata. I beni economici appartengono allo stato, a enti O
A privati.
La proprietà privata è riconosciuta in garantita dalla
legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento, e
i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di
renderla accessibile a tutti.
La proprietà privata può essere nei casi preveduti dalla
legge, e salvo indennizzo, espropriata per motivi
d'interesse generale.
- l'esclusività,
- la perpetuità,
- l'autonomia,
- l'elettricità
e come tutti i diritti reali:
- assolutezza,
- immediatezza,
- tipicità,
- patrimonialità con diritto di seguito.