“…Prendi una posizione comoda sulla sedia, concentrati su di un
punto ed entra piacevolmente dentro te stessa… Chiudi gli occhi e segui il tuo respiro, lento e regolare… lento e regolare… …La tua mente lavora per te, come in un sogno, puoi guardare le cose con l’occhio della tua mente, puoi trovare un’armonia in questa posizione e dimenticare questa posizione… e dilatare te stessa oltre questa stanza, andare in una dimensione in cui il tuo corpo è leggero come una nuvola… puoi trovarti su questa nuvola e guardare giù e scorrere tutta la tua vita… …Puoi trovare un momento della tua vita in cui eri una ragazzina di quindici anni… la tua mente è in quel momento…sei una ragazzina di quindici anni, spensierata… …E puoi viaggiare più velocemente su questa nuvola di vapore acqueo ed essere una bambina di cinque anni, piacevolmente rilassata… …E ora sei appena nata e indietro, nel ventre di tua mamma… E il tempo può fermarsi e tu puoi vedere una porta e puoi aprirla… e una grande luce ti avvolge e sai di essere al posto giusto… nel momento giusto… …Puoi descrivere ciò che vedi con le tue parole… descrivi ciò che vedi con le tue parole… Soggetto: …Sono stata avvolta da questa luce e ho visto archi tutti d’oro… e sono avvolta da questa luce d’oro… e il mio corpo non c’è più e io sono parte di questa luce e provo un grande benessere… e ogni tanto vedo questi archi e queste porte d’oro e non c’è niente altro… sembra una moschea… Ipnotista: …Vedi qualcos’altro?… S: … Vedo pagliuzze d’oro dappertutto… non c’è nessuno con me… ma questo oro si muove. È energia pulsante… I: …Senti voci, odori?… S: … Non c’è niente di tutto ciò, non ci sono odori, non ci sono voci… solo benessere… E’ come se tutti fossero dentro questa luce dorata, ma non ci sono corpi… ma ho la sensazione di non essere sola… I: … Tu ci sei e non ci sei… S: …Io lo so che ci sono e sto molto bene, sento lo stomaco come quando andavo da piccola sulle giostre, sull’ottovolante… E’ un tutto d’oro che si muove… E’ una sensazione fluida… niente di solido e palpabile… I: … Ma come ti senti?… Sei curiosa?… S: …Mi sento molto bene, non c’è ansia, non c’è paura… è tutto fluttuante, sono tante nuvole fluttuanti… I: … Questa esperienza la potrai portare con te e richiamare ogni volta che lo vorrai… è il tuo punto di arrivo o di partenza…potrai partire da qui o rivivere questo momento, questa sensazione di benessere ogni volta che lo vorrai… …Ora puoi immaginare nuovamente di salire su quelle nuvole e farti piacevolmente trasportare avanti nel tempo… varcare la porta… tornare ai tuoi tempi, a stasera, al tuo presente… portando con te questo piacevole senso di benessere… … Quando lo vorrai, potrai aprire i tuoi occhi e tornare al tuo presente… in perfetta armonia con te stessa… con le persone che ti circondano… con l’ambiente che ti circonda… con i tuoi tempi… con i tuoi tempi…” I passaggi di questa regressione sono stati quelli della nuvola, per viaggiare a ritroso nel tempo e per ritornare al presente. Come metafora si può usare anche il calendario, l’orologio, il treno. Il passaggio alla vita precedente è fatto tramite il passaggio della porta con la luce, elemento fondamentale per annullare tempi e luoghi presenti, tempo e spazio.
Usando la metafora della nuvola, regredire la persona. La rotazione
del braccio o della sedia, o il dondolamento della e con la persona, aiuta a mantenere e ad approfondire lo stato di trance. Regredire la persona molto lentamente, partendo dall’età attuale della persona, giungendo fino ad un’età gradita dalla persona stessa o un’età stabilita in precedenza alla quale la persona vuole regredire, età in cui è successo qualcosa di significativo per lei. Nella de – trance riportare la persona, molto lentamente all’età attuale. A volte i soggetti regrediscono semplicemente perché sono toccati in una parte dolente del corpo. Alcune volte durante un massaggio terapeutico, la persona dice di aver vissuto come in un sogno; in realtà è andata in trance. L’ipnosi regressiva ha l’”inconveniente” di essere lunga, perché deve tenere conto dei tempi individuali del soggetto, dandogli il tempo per vivere la regressione. La trance è individuale, ognuno ha i suoi tempi e le sue modalità. Mandare in trance è andare in trance con l’altro. Quando l’ipnotista si pone dei dubbi circa la sua efficacia, alza la critica e sveglia anche l’altro. Il problema è dell’ipnotista, non dell’ipnotizzato. Se si entra in sincronia, tutto è più facile. Ognuno ha il suo modo personale di sincronizzarsi.
ALTRO ESEMPIO DI INDUZIONE REGRESSIVA
“…Assumete la posizione di partenza; cercate una situazione che vi permette di avere il miglior equilibrio con voi stessi, permettendo ai vostri distretti muscolari di rilassarsi completamente… Concentratevi sui vostri piedi e premeteli fortemente sul terreno, sentendo la tensione che aumenta nei vostri polpacci, quindi rilasciate la muscolatura e avvertitela mentre si rilassa… ora sentite la pressione dei vostri glutei sulla sedia, aumentate la pressione sulla sedia, lentamente, quindi rilasciatela e percepite il rilassamento…ancora potete sentire i muscoli del vostro addome, contrarli come se voleste schiacciare gli organi interni e poi, piano, piano rilasciarli… anche il dorso si rilassa, poi il torace, le spalle e le braccia contratte, piano, piano si rilasciano… e anche il collo si rilassa…e mentre trovate la posizione più giusta per il collo, potete premere la lingua contro il palato e poi rilasciarla, stringere gli occhi ed il rilassamento diventa sempre più profondo… …E ora potete concentrarvi sul vostro respiro e sentire l’aria che entra e che esce, e solo questo conta… l’aria che entra e che esce… e lasciare che il vostro respiro vi massaggi, entrando sempre più profondamente dentro voi stessi… …E potete ascoltare la mia voce, e la mia voce sarà la voce delle persone care che vi hanno guidato ed accompagnato nella vostra vita… e potete ancora immaginare di essere su quel prato verde e respirare ed essere lì rilassati, respiro dopo respiro, e vedere il cielo e gli uccelli e vedere ancora quella foglia che cade… ed incuriosirvi di come può salire più in alto, cadere più in basso, come in una danza… e quella foglia cade come in un vortice e in quel vortice potete entrare ancora più profondamente in voi stessi… …E la foglia si posa e voi la seguite e vedete per terra un bastone molto particolare, che per metà ha la corteccia e per metà è senza… e potete raccoglierlo e piantarlo nel terreno e camminare intorno al vostro bastone… e vi sentite presi da quel vortice e sentite la voglia di camminare sempre più velocemente intorno al bastone e ritornare ad un’epoca della vostra vita che ha avuto particolare importanza per voi… e ora avete voglia di correre intorno al bastone, sempre più velocemente, sempre più velocemente, fino a che, stanchi, vi potete fermare e sdraiare a terra… e potete ancora di più chiudere gli occhi e vedere dei numeri, e tornare ad un’età in cui imparavate a scrivere… poi potete aprire gli occhi, vedere il cielo e alzarvi… e riprendere a correre velocemente intorno al vostro bastone… sempre più velocemente… sempre più velocemente… e poi potete sdraiarvi ancora accanto al vostro bastone e ricordare quando eravate bambini… e vedere come eravate vestiti… e la sciarvi incuriosire dai vostri ricordi e sapere che il vostro inconscio può portarvi a rivivere quelle esperienze dimenticate da tanto tempo, che vi ritorneranno utili… … E poi potete nuovamente riaprire i vostri occhi e guardare il cielo… e ritornare qui ed ora… consapevoli che potete tornare in ogni momento a quei momenti della vita passata che hanno avuto così importanza nella vostra vita… e che vi ha insegnato qualcosa… e potete ritornare qui, aprire gli occhi… portando con voi tutte le sensazioni positive che questa esperienza vi ha dato… in perfetta armonia con voi stessi… con le persone che vi circondano e con la natura che vi circonda… con i vostri tempi… con i vostri tempi…” PROCEDURA EFFICACE PER MEMORIZZARE UN PERCORSO A RITROSO La parte fondamentale è il VIAGGIO, usando due metafore possibili: la NUVOLA o il TRENO. Il viaggio è uno spostarsi, quindi si può visualizzare una nuvola che viaggia spinta dal vento, dopo essersi sdraiati su di un prato verde, aver fissato il cielo e localizzato la nuvola stessa sulla quale salire per farsi trasportare; in alternativa si può salire su di un treno che viaggia a ritroso, stazione per stazione, anno per anno o a gruppi di cinque anni per volta. L’aggancio è fissare un punto, che permette di visualizzate la nuvola od il treno, poi chiedere alla persona il nome e l’età (che è il punto di partenza e di ritorno9 e di lì viaggiare a ritroso, fino al momento della nascita, per passare nell’utero materno e poi arrivare davanti ad una porta, dalla quale filtra una luce nella quale immergersi per passare ad una vita precedente. E’ importante lasciarsi COINVOLGERE dalla storia della nuvola o del treno, sviluppando un percorso a ritroso (essendosi accordati prima con il soggetto se lavorare sulla sua vita passata attuale o su di un’ipotetica vita precedente). La DE – TRANCE, permette di ritornare allo stato presente, all’età attuale, ripercorrendo le tappe al contrario, facendo aprire gli occhi, portando con sé tutte le immagini positive, in perfetta armonia con se stessi, il mondo circostante e le persone circostanti, rispettando i tempi della persona. La domanda: “Vuoi andare in trance con una tecnica conosciuta o con una tecnica nuova?” nasconde un DOPPIO LEGAME (M. Erickson); qualunque cosa la persona scelga, comunque andrà in trance. ANCORA UN’INDUZIONE REGRESSIVA Ipnotista: “Chi ha una cravatta da prestarmi?… Mi puoi bendare con la cravatta?… Ora non so dove tu sia, ma puoi mettere le tue dita sulla mia mano? (la mano dell’ipnotista ruota, facendo ruotare quella del soggetto da ipnotizzare) … Puoi lasciarti andare e rilassarti, hai gli occhi aperti?” Soggetto: … No chiusi I: … Bene, puoi sentire il tuo braccio diventare di plastilina e lasciarti andare sempre di più… e seguire il tuo respiro… e piano, piano puoi scordarti del tuo braccio sinistro e seguire il tuo respiro calmo e regolare… E puoi nuovamente sdraiarti su quel prato verde e vedere una nuvola… Io conterò da1 a 10 e tu piano, piano salirai su quella nuvola… La vedi la nuvola? …1… 2… 3… c’è una scala… 4… 5… 6… sali… 7… 8… 9… 10! Sei sulla nuvola e vedi le cose dall’alto, come non le avevi mai viste prima… e puoi tornare indietro nel tempo a quando avevi 20 anni… a rivivere un momento importante di quando avevi 20 anni… Lo vedi quel momento? …e puoi tornare a quando avevi 15 anni, puoi parlare se vuoi… o, abbassando la tua mano con me, tornare ancora più indietro a quando eri bambino, ti vedi?… (l’ipnotista abbassa un po’ la mano e ferma il movimento rotatorio con il quale accompagnava il soggetto fino a quel momento) … Puoi parlare se vuoi e raccontarmi quello che vedi, o se vuoi vivere la tua esperienza in privato… puoi raccontarmela poi, come mi hai raccontato quel sogno… … E puoi tornare ancora più indietro a quando avevi 3 anni… 2 anni… ancora più piccolo, 1 anno… nella pancia della mamma… e poi io conterò da 1 a 5 e tu potrai tornare ad una tua vita passata… e vedi quella porta con una grande luce… e man mano che conto… 1… tu abbasserai la tua mano con me e tornerai indietro… 2… ad una tua vita precedente…3… in cui hai imparato qualcosa di importante… 4… ad una vita precedente… 5! E puoi parlare e raccontare cosa vedi… S: …Vedo stranissimi fiori… I: Come sono fatti questi fiori? S: … Sono strani, perché fluttuano nell’aria e sembrano animati… I: Fluttuano?… Di che colore sono? S: … Ce ne sono alcuni gialli, poi c’è una specie di foresta… I: Com’è fatta questa foresta? Ci sono alberi alti?… E’ molto fitta?… Istante dopo istante è sempre più facile per te parlare e descrivere… S: …Sto camminando… I: Come sei vestito? Guarda i tuoi piedi… sei scalzo?… hai le scarpe?… S: … Sono nell’erba alta, non le vedo… I: E cosa c’è davanti a te?… Cosa c’è attorno a te? S: … Vedo ancora dei fiori, sono però su un ramo, non li vedo bene… I: Allora scegli il tuo fiore preferito S: …C’è una persona, però non la distinguo bene… I: Chi è? S: … Ha un maglione senza maniche… di lana grossolana… I: E’ vicino a te? S: … Molto vicino… I: Chiedigli chi è… come si chiama S: … La vedo bene… riesco a vedere il suo viso… I: Chiedigli come si chiama… puoi parlare con lei… con lui? S: … Non lo vedo bene… I: Riesci a vedere come sei vestito? S: … Vedo qualcosa, come dei rottami… I: Di cosa? S: … pezzi fusi da palombaro… è tutto bruciato… I: … Va bene, ricorda questa esperienza… il tuo fiore preferito… questo posto… e riporta con te quest’esperienza passata che il tuo inconscio ti ha voluto far ricordare… e ritorna alla porta… attraversala e con la tua mente ritorna alla tua nuvola… scendi la scala… ritorna sul tuo prato… respira profondamente… e ritorna al tuo presente… Sarà facile per te ricordare quest’esperienza ogni volta che vedrai una cravatta… ogni volta che vedrai questa cravatta… …E con i tuoi tempi puoi tornare al tuo presente… aprire gli occhi… in perfetta armonia … in perfetta armonia con te stesso… con le persone che ti circondano e con la natura che ti circonda… con i tuoi tempi… con i tuoi tempi…” INDICAZIONE DIDATTICA Il fatto di essere bendati, dà una sensibilità particolare e dà molto potere a chi si fa ipnotizzare, perché una persona bendata è innocua ed è molto più facile lasciarsi andare, lasciarsi guidare ed andare in trance. Chiedere alla persona: “…Puoi fare per me…” anziché usare un imperativo le dà sicurezza e voglia di collaborare. La rotazione delle mani è utile per il sincronismo tra ipnotizzatore ed ipnotizzato. DUE PRINCIPI DA SEGUIRE 1.Tutto il comportamento del nostro cervello è guidato da procedure che abbiamo appreso.Tutte le volte che si vuole, si può fermarsi un attimo e ripartire da una posizione diversa, quindi cambiare modalità per lavorare con la trance, creando curiosità e sorpresa. 2.Tutte le volte che utilizziamo la trance, viviamo quel sincronismo di fase con l’altra persona, come un’onda del mare, calmo, che ritorna sempre uguale e crea una sorta di ritorno, ripetitivo, che culla ed accompagna. Quindi nella trance si può giocare sul cambiamento continuo o sulla stabilità e ripetitività.