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Federico Cluni
17 marzo 2017
m ẍ + cẋ + k x = F (t)
diviene:
ν k 2 x2max 1
W = = c ω 2 x2max
1 2
m ω1 2
α
In un ciclo l’energia dissipata è quindi:
2π
WT =W = π c ω x2max (1)
ω
Nel caso che la forza smorzante sia non lineare l’energia dissipata in un ciclo si indica con Ed .
Tale energia consente di determinare il valore dello smorzamento equivalente ceq (ovvero quello di
1
un dispositivo viscoso lineare che in un ciclo dissipa la stessa quantità di energia) uguagliandola
alla (1):
Ed
W T = Ed ⇒ ceq = (2)
π ω x2max
Ed = 4 Fa xmax
e quindi:
4 Fa
ceq =
π ω xmax
Di conseguenza,
2 Fa
νeq =
π k α xmax
Introducendo tale valore nell’espressione del fattore di amplificazione si ha:
F0 1
xmax = s
k
4 Fa
2
2 2
(1 − α ) +
π k xmax
Risolvendo per xmax si ottiene:
s 2
4 Fa
1−
F0 π F0
xmax =
k |1 − α2 |
e da questa:
2 Fa 1 1 − α2
νeq = s
π F0
4 Fa 2
α
1−
π F0
Si fanno le seguenti posizioni:
4 Fa
β=
π F0
1 1 β
νeq = − α p (3)
2 α 1 − β2
La (3) richiede che β < 1, ovvero:
4
F0 > Fa
π
In caso contrario la forzante esterna, sinusoidale di ampiezza F0 , F0 sin ω t, è troppo piccola
rispetto all’attrito e l’oscillatore rimane fermo.
2
1.2 Non linearità della reazione
Poiché l’oscillatore elementare modella comunque un problema fisico, quale una struttura sotto-
posta a carichi esterni, la non linearità della forza di reazione può essere sia di tipo geometrico
che meccanica. Il primo tipo è dovuto ad esempio al verificarsi di grandi spostamenti. Il secondo
tipo è legato al comportamento non elastico lineare del materiale.
In particolare la non linearità meccanica è dovuta ad un materiale che non segue la legge di
Hooke, o fin dall’inizio o a seguito del superamento della soglia elastica. Nel secondo caso inoltre
il comportamento della forza reattiva dipende dalla storia della deformazione.
Nel caso generale, le difficoltà nella trattazione conducono all’impiego di tecniche di integra-
zione numerica dell’equazione del moto. Nel seguito tuttavia si mostrerà un semplice caso che
può essere affrontato per via analitica.
• dalla condizione iniziale fino ad uno spostamento pari a xP segue un andamento lineare
(legge di Hooke) con pendenza pari a k (fase elastica);
• per spostamenti crescenti oltre xP la forza di richiamo rimane costante pari a k xP (fase
plastica);
• per spostamenti decrescenti ritorna ad un andamento lineare con pendenza pari a k (rientro
in fase elastica).
3
Il segno nella seconda equazione dipende dal fatto che si abbia plasticizzazione a trazione o
compressione.
Per semplificare la trattazione si consideri un oscillatore senza smorzamento in assenza di
forze esterne e soggetto a condizioni iniziali x0 = 0 e ẋ0 > 0.
Nella prima fase elastica l’equazione del moto è data da:
m ẍ + k x = 0 ⇒ ẍ + ω12 x = 0 (4)
La soluzione è la seguente:
ẋ0
x(t) = sin ω1 t
ω1
Se la risposta tende a superare il valore di plasticizzazione, ovvero se:
ẋ0
> xP ⇒ ẋ0 > ω1 xP
ω1
si ha l’uscita dalla fase elastica al tempo t1 tale che:
ẋ0 1 ω1 xP
sin ω1 t1 = xP ⇒ t1 = arcsin
ω1 ω1 ẋ0
Per valori t > t1 si è in fase plastica, l’equazione del moto è:
m ẍ = −k xP ⇒ ẍ = −ω12 xP (5)
la cui soluzione è:
ω12
x(t) = − xP t 2 + A t + B
2
dove A e B sono le costanti di integrazione determinabili dalle condizioni iniziali (al tempo t1 ):
ω12
x(t1 ) = − xP t21 + A t + B = xP
2
ẋ(t1 ) = −ω12 xP t1 + A = ẋ0 cos ω1 t1
da cui si ottiene:
4
La successiva fase di rientro in fase elastica è governata dalla seguente:
ẋ20
m ẍ + k x = k x∗ ⇒ ẍ + ω12 x = cos2 ω1 t1 (6)
2 xP
Si tratta di un oscillatore elastico sottoposto a forza costante F pari a:
m ẋ20
F0 = cos2 ω1 t1
2 xP
x(t2 ) = x2
ẋ(t2 ) = 0
Dalla soluzione per l’oscillatore elementare con forza costante, spostamento iniziale diverso
da zero e velocità iniziale nulla si ha:
F0 F0
x(t) = x2 − cos ω1 (t − t2 ) +
k k
e, notando che:
F0 m ẋ20 ẋ2
= cos2 ω1 t1 = 2 0 cos2 ω1 t1 = x∗
k k 2 xP ω1 2 xP
si ha:
x(t) = (x2 − x∗ ) cos ω1 (t − t2 ) + x∗ = xP cos ω1 (t − t2 ) + x∗ per t ≥ t2
ovvero si hanno oscillazioni sinusoidali intorno a x∗ di ampiezza massima pari a xP , per cui il
sistema rimane in campo elastico.
2 xP xP
x∗
x(t)
xP xP
0 t1 t2 1T1 2T1
t