L’industria è un organizzazione, tipica dell'età moderna, che attraverso
l'impiego di risorse finanziarie, tecniche e umane esercita un'attività volta alla produzione di beni o alla trasformazione di materie prime nel complesso delle imprese che operano in uno specifico settore: i. tessile, alimentare; in senso l’industria pesante è quella metalmeccanica e siderurgica l’industria leggera è quella che produce particolari beni di largo consumo. Il settore secondario comprende le attività economiche di tipo industriale. Il settore secondario è uno dei principali settori produttivi di un sistema economico. Un'altra origine fa risalire il nome «secondario» al fatto che i prodotti industriali sono destinati a soddisfare i bisogni secondari, quei bisogni che sopraggiungono quando sono già soddisfatti i bisogni primari . Appartengono al settore secondario le industrie di ogni tipo , l'edilizia e l'artigianato.Il settore metallurgico è specializzato nella lavorazione dei metalli. Uno dei principali prodotti dell'industria metallurgica è l'acciaio. Il settore chimico si occupa della produzione di sostanze impiegate nelle altre attività industriali. Uno dei principali prodotti dell'industria chimica è la plastica.Nel settore edile sono comprese tutte le attività di costruzione degli edifici, degli impianti e delle infrastrutture .Le risorse minerarie sono distribuite in modo irregolare sulla Terra. Molto ricche di minerali sono l’America settentrionale, vaste aree dell’America meridionale, l’Africa meridionale, il Sud-Est asiatico. Particolarmente ricchi sono alcuni grandi stati come USA, Canada, Russia, Cina, Australia, Sudafrica. Anche in Europa esistono considerevoli giacimenti di ferro. Importanti riserve sono state poi localizzate nei fondali marini, lungo le dorsali oceaniche e nell’Antartide, dove assumono la forma di noduli polimetallici. La disponibilità di queste risorse è alla base della produzione industriale. L’industria attuale utilizza un’ottantina di minerali, fondamentali per produrre merci e macchinari, circa venti dei quali sono considerati strategici (tra cui ferro, rame, bauxite, oro, piombo, argento e diamanti), cioè difficilmente sostituibili con altri materiali. Ecco perché il consumo di risorse minerarie, ancora limitato nell’Ottocento, è enormemente aumentato negli ultimi decenni. Per lo sviluppo economico, però, la disponibilità di minerali non è indispensabile. Accanto a paesi ricchi di materie prime divenuti grandi potenze industriali (USA, Regno Unito, Germania, Russia), esistono paesi che ne sono quasi del tutto privi eppure hanno raggiunto un elevato sviluppo industriale (Giappone e Italia)