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Rizzo Lezione 1

Processi/eventi fondamentali dell’età contemporanea: rivoluzione francese,rivoluzione industriale

Convergono intorno ad una novita’ di fondo che caratterizza ciò che accade nell’età contemporanea, ossia il
cambiamento radicale di significato che ha il concetto di individuo. Individuo come attore politico
rispetto al campo della cittadinanza e come ATTORE economico.

Individuo rispetto alla dimensione politica:

cittadinanza cosa intendiamo: regole che definiscono la collocazione dei soggetti.

Noi siamo abituati ad una cittadinanza democratica basata sull’EGUAGIANZA di tutti i soggetti presenti
nel recinto della cittadinanza. Questa idea è radicalmente nuova soprattutto rispetto ad una cittadinanza
di antico regime basato sull’idea di gerarchia. Quello che è per noi un concetto sgradevole,inaccettabile
per la nostra ideologia democratica (ossia è per noi inaccettabile l’idea che i soggetti abbiano uno status
diverso tra loro,che i loro diritti e doveri siano diversi in base ad alcune categorie e caratteristiche di cui
godono,questa è la regola nelle società d’antico regime).

Nelle società d’antico regime: partono dal presupposto che esista un ordine naturale e che questo ordine
sia gerarchico,cioè l’ordine sociale corrisponde ad un ordine gerarchico piu’ amplio che include
cosmo,l’universo a partire dal fatto che l’uomo è creato da dio e che anche l’autorita’ creata proviene da
Dio. Nonostante secondo la cristianesimo la differenza gerarchica tra Dio e L’uomo è immensa è
comunque possibile un amicizia e un armonia tra uomo e dio,dove gli uomini accettano e rispondono a
quelle che sono le loro caratteristiche di soggezione e inferiorita’,rapporto positivo.

In antico regime è considerato giusto trattare allo stesso modo persone appartenenti allo stesso “status
sociale”. Ingiusto ,invece, è trattare nello stesso modo persone appartenenti a stastus differenti. Quindi
la ricerca della giustizia nelle società d’antico regime consiste nel realizzare e nel trovare e dare a ciascuno
diritti e doveri CORRISPONDENTI al suo status.

Es: crimini : “chi ha compiuto il reato (identita’ soggettiva legata allo status sociale) e verso chi l’ha
commesso”, ed è tanto grave un crimine compiuta asseconda dello status di chi ha fatto e di chi ha subito il
crimine.

Tutto questo,questa idea di diversita’ di diritti e doveri fondati sull’appartenenza ad un corpo sociale
particolare,qualcosa è giusto in base alla sua natura. Questa idea è messa in discussione,dal 600,dai
giusnaturalisti ,che derivano il loro nome dall’idea che esista un diritto e diritti naturali,per natura sulla
base dei quali gli uomini nascono tutti uguali,razionali,liberi. C’è in questa corrente teorica di teorici dello
stato,non fondata sulle diversita’ ma su un comune natura uguale a partire dalla nascita,attraversa l’età
moderna e propugnata(sostenuto con forza e decisione) dai sostenitori dalle monarchie/teorici.

Contro cosa le monarchie assolute si costruiscono? Contro i poteri particolari,contro corpi sociali che si
regolano da soli,la monarchia assoluta è tale nel momento in cui conquista il monopolio del potere,l’unica
legge è quella emanata dal sovrano,tutti rispondono e obbediscono quella legge allo stesso modo,ALLA
PARI,TUTTI SUDDITI.

I teorici della monarchia assoluta introducono quest’idea di EGUAGLIANZA tra tutti i sudditi. Dicono che
si nasce liberi ma si ha bisogno (leviatano di hobbes) (siccome nello stato di natura si nasce liberi ma si è
esposti a tanti pericoli) di delegare a qualcuno tutti i propri diritti e mettendosi nelle mani di
qualcuno,rinunciando l’esercizio della forza e costituendo l’AUTORITA’.

Cosa ci interessa: l’idea che si nasca tutti liberi,uguali e razionali. Questa idea che circola nelle dottrine
politiche precedenti,con la rivoluzione francese diventa un elemento costitutivo,viene messa in
pratica,diventa una leva di azione politica CONCRETA.

In base a questi principi non piu’ aderire piu’ all’idea di DELEGARE ma piuttosto ESERCIZIO da parte di tutti
COLLETTIVAMENTE di una sovranita’ che APPARTIENE a tutti,ossia alla NAZIONE. E’ la stessa idea ma
mentre i giosnaturalisti = delega al sovrano ORA sovranita’ di TUTTI.

Sulla base di un idea di questo genere si generi un azione politica e di rifondazione del mondo . Qui fa
l’Ingresso di un nuovo concetto che sarà poi fondamentale nei 2 secoli successivi e fino a noi,ossia
l’ideologia. Una visione del mondo che mira,che si pone l’obbiettivo di trasformare concretamente tutto
l’ordine sociale e politico,esercitare un azione politica,è un progetto trasformativo della realta’,ideologia
è un discorso costruito intorno ad un idea che è volto/mira a trasformare la realta’. E con la rivoluzione il
carattere rivoluzionario ATTIENE alla rifondazione abinis,cioè rifondazione dalle fondamenta di tutto
l’ordine sociale sulla base di un idea,FARE TABU LARASA e ripartire da zero. Questa idea appartiene
all’idea della rivoluzione francese sarà la critica principale rivolta alla rivoluzione francese già pochi anni
dopo quando c’è una degenerazione radicali col terrore dei giacobini e robe spierre,arriva napoleone e
già nei primi anni dell’800 con napoleone al potere si dirà che l’errore della rivoluzione è stato quello di
aver voluto fare TABU LARASA. Ma soprattutto questa critica alla rivoluzione sarà molto presente in gran
bretagna,dove una rivoluzione molto prima era già avvenuta ma una rivoluzione parlamentale. E gli inglesi
sosterranno l’opportunità di cambiamenti e mutamenti che non facciano tabu larasa ma che cambino
gradualmente nel rispetto delle tradizioni. Cambiamento netto ma che tiene presente un ELEMENTO DI
CONTINUITA’. Idea di violenza legato con questa idea di TABU LARASA.

La rivoluzione francese mette in pratica questo principio di eguaglianza (liberté,regalité,fraternité )

Che significa affermare l’eguaglianza? Significa affermare l’irrilevanza di tutte le altre appartenenze
precedenti ,quegli status sociali che qualificavano la cittadinanza di antico regime. Diritti e doveri ora
sono UNIVERSALI ,appartengono a tutti i cittadini come tali.

Critica illuministica ai modi di trasmissione della proprietà fosse una critica che mirava a rifondare
interamente l’ordine sociale intorno ad un principio non gerarchico e come quella critica che prendeva
come mira la famiglia d’antico regime per le sue ineguaglianze,per il modello autoritario che esprimeva
prendeva di mira quella critica,la simmetria dei figli (il 1 figlio favorito agli altri),Sul terreno della
trasmissione del nome,dell’indentità sociale e la proprietà. Affermare l’egualianza di tutti i figli nel
momento in cui devono ottenere un eredità significa pensare ad un modello egualitario di società dove
TUTTI I FIGLI SONO UGUALI,questa è la fraternité di cui si parla,il padre non c’è piu’,tutti i figli sono
emancipati nel loro ordine e si prendono il loro pezzo di proprietà ,i figli cadetti sono autonomi non solo
rispetto al capo famiglia ma anche rispetto al primogenito.

La fraternità del motto della rivoluzione francese non si rifà solo all’idea di fratelli uniti emotivamente ma
anche di cittadini che sono alla pari. Ricorda: famiglia come cellula fondamentale della società.

Gli illuministi non fanno altro che immaginare il nuovo mondo,nuovo ordine non fanno altro che parlare di
riforma della famiglia. E questo ha,trattandosi sulla trasmissione della proprietà, anche una forte ricaduta
sul terreno economico,perché dividere la proprietà in parti uguali e renderla utilizzabile dai cittadini,che
ora la ereditano in gran quantità,significare anche preparare una società in cui i beni e ricchezze
circolano e vengono gestiti liberamente.

Il primo codice civile (quello di napoleone,1804) si basa sul diritto di proprietà ,sull’esercizio della libertà
e razionalità individuale nelle forte del contratto,lo scambio e contratto tra privati come espressione
della libertà ma anche come espressione della circolazione della ricchezza.

I principi: dichiarazione dei diritti dell’uomo e dei del cittadino

La costituzione del 1791 traduce in un testo gli individui e dall’altra nazione che è sede della SOVRANITà.

Costituzione è un termine chiave della storia contemporanea,esistenza stessa di una costituzione implica
che il potere non sia assoluto ma piuttosto che l’organizzazione del potere si articoli in un modo che
pone dei limiti a chiunque eserciti il potere ,in una costituzione si può anche dire che il re ha dei poteri
enormi ma il fatto stesso che sia scritto implica che quei poteri sono DEFINITI con certezza.

Dopo la caduta di napoleone alla fine del ciclo rivoluzionario,nella restaurazione,la ripresa del criterio di
leggitimità del potere monarchico da Dio,si dirà alla fine di queste rivoluzione le monarchie europee
diranno “torniamo al principio di legittimità (potere nel sovrano che deriva il suo potere da dio).

La lotta politica e il liberalismo degli anni fino al 48 sarà per la richiesta di costituzione .

Costituzione è importante perché definisce i poteri,la divisione e l’esercizio.

3 poteri: legislativo,esecutivo,giudiziario.

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