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L'epoca postunitaria

(1861-1900)

Nel 1861 in Italia succede un cambiamento per quanto riguarda politica,


economia, società, ma anche la lingua e letteratura italiana.
L’anno 1861 si può guardare come anno in quale Italia nasce.
Unione d’Italia non è andata tanto facilmente. Italia era divisa in tanti piccoli
stati ( il Regno Lombardo-Veneto, il Regno di Sardegna, lo Stato della Chiesa e
il Regno delle Due Sicilie, i Ducati di Modena)
Giusepe Garibaldi (personaggio storico) combatté per liberare l’Italia dai
dominatori stranieri, che erano austriaci, spagnoli e francesi.
Con le sue armi riesce a unire il nord e il sud dell’Italia, che formano il nuovo
Stato Italiano.
Vittorio Emanuele II di Savoia viene proclamato Re d'Italia.
Con lo spostamento della capitale a Roma il processo di Unità era completato.
Nelle città si afferma una nuova classe sociale borghesia che sostituisce
l'aristocrazia e dà una carattersiticha nuova e principale alla Italia.
La classe politica italiana era divisa tra Destra e Sinistra. Gli uomini della Destra
propendevano un liberalismo più moderato o conservatore, mentre quelli della
Sinistra liberalismo democratico o radicale.
L' Italia postunitaria si trova a fronteggiare gravi problemi che provocano
povertà e miseria tra la popolazione del Regno.

I problemi dell'Italia postunitaria :

 lingue e dialetti diversi


 analfabetismo

 mancanza di mezzi di comunicazione

 monete diverse

 sottosviluppo industriale

 malattive infetive (malaria)

Dopo l’Unità molti Italiani parlavano solo il dialetto e pochi conoscevano la


lingua italiana. La lingua nazionale era uno strumento di comunicazione limitato
a una minoranza di persone colte. Il numero di analfabetti era altissimo.
Mancavano le strade, ferrovie e infrastrutture. Esistevano 236 diverse monete
metalliche.

Le tendenze poetiche nella seconda metà


dell'Ottocento
I cambiamenti del periodo sono evidenti anche nella letteratura italiana.
Nei primi deceni dopo l’Unità si affermano due tendenze fondamentali della poesia
italiana.

Nuove correnti letterarie :

- Scapigliatura
- Verismo

I generi di maggior successo sono : poesia, prosa, teatro

Poesia:

-lirica scapigliata
-lirica carducciana

La Scapigliatura è una tendenza letteraria che protesta contro la società borghese


(antiborghese)
Milano, che era centro dinamico dove trionfa borghesia, diventa il centro ideale del
movimento.
Il termine “scapigliatura” deriva dal titolo di un romanzo di Cleto Arrighi , La
scapigliatura e il 6 febbraio (1862).
La Scapigliatura era un movimento influenzato dall'esperienza dei bohèmiens (termine
che deriva da „boemo“, „zingaro“) metafora per una vita ribelle e disordinata.
Come in Francia bohème e bohèmiens, anche in Italia “scapigliatura” e “scapigliati”
indica il comportamento anticonformistico e ribelle, di alcuni giovani letterati nei
confronti della cultura e della società del loro tempo. Gli scapigliati non eranbo solo
scrittori, ma anche pittori e scultori.

TEMI
I temi principali della lirica scapigliata erano:
- il dualismo tra bene e il male, la virtù e il vizio tra bellezza e morte;
- il gusto del macabro, il senso del mistero;
- la corruzione della vita moderna, la mancanza di ideali.
- l'anticonformismo e la ribellione contro la società borghese.
I modelli di questa corrente erano i Francesi: Blazie, Flaubert e Charles Baudelaire.

Tra gli autori più significativi della Scapigliatura sono Arigo Boito e Iginio Ugo
Tarchetti.

La seconda tendenza è costituita dalla poesia carducciana che vuole ritornare le


forme classiche.

Giosuè Carducci
( 1835, Valdicastello – Bologna, 1907)

Il rappresentante più significativo di questo periodo.


Carducci viene definito l'ultimo dei classicisti e l'ultimo dei romantici.
La sua è una famiglia medio borghese.
Vive un'infanzia libera, a contatto con la natura selvaggia, che sentiva adatta al suo
carattere.
Insegna letteratura italiana a Bologna.
Nel 1890 viene nominato senatore dell'appena nato Regno d’Italia.
Nel 1906 riceve il premio Nobel per la letteratura.

La poetica di Carducci si basa sulla riscoperta della tradizione. Vuole legare insieme
cultura latina e quella italiana. La sua poesia è classica nelle scelta delle parole, nella
costruzione delle frasi e nelle forme metriche. Carducci allontana dagli ultimi
romantici e dagli ideali del suo tempo. Per lui classicismo significa armonia,
chiarezza. La poesia di Carducci è un'arte di tipo oggettivo ed è antiromantica.

Carducci viene considerato il poeta vate cioè il poeta capace di essere una guida per il
paese.

Tra le raccolte poetiche più importanti sono:

Odi barbare (1877-1889)

Rime nuove (1887)


Giambi ed epodi (1882)

Odi barbare- raccolte di poesie più famose che rappresentano simbolo di una
sperimentazione metrica definita „barbara“.

Metrica barbara- esperimento di adazione il sistema metrico antico e quello moderno.

Metrica antica è quantitativa (cioè si basa sulla lunghezza delle sillabe)

Metrica moderna è sillabica (cioè si basa sugli accenti e numero delle sillabe)

Carducci ha aperto strada alla poesia moderna.

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