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Ese Low Pasta 1704
Ese Low Pasta 1704
Ese Low Pasta 1704
I CONSIGLI
ALIMENTARI DELLA
FONDAZIONE
UMBERTO VERONESI.
LA PASTA:
SALUTE E
TRADIZIONE
SI INCONTRANO
LA SALUTE IN TAVOLA.
I CONSIGLI
ALIMENTARI DELLA
FONDAZIONE
UMBERTO VERONESI.
SOMMARIO
PERCHÈ PARLIAMO ANCORA TANTI MODI DI SERVIRE LA PASTA 36
DI SANA ALIMENTAZIONE 5
PATOLOGIE E CONSUMO DI PASTA:
A TUTTI VOGLIAMO DIRE CHE... 6 FACCIAMO CHIAREZZA 39
CARBOIDRATI:
INDISPENSABILI PER LA SALUTE 27
■ Perché il cibo va usato bene: può farci vivere a lungo, diminuire il rischio
di ammalarci oppure contribuire allo sviluppo di alcune gravi patologie.
Oggi l’Italia è il primo produttore mondiale di pasta, una delle eccellenze Viviamo in un’epoca in cui dieta, alimentazione e cucina sembrano esse-
italiane. re una “moda” collettiva. La realtà è che nutrirsi in modo corretto sarebbe
Più di cento anni fa, ad opera di un’altra eccellenza italiana, Nazareno un’occasione in più per migliorare e mantenere il più a lungo possibile il
Strampelli, veniva rilasciata la varietà di grano duro Senatore Cappelli, nostro stato di salute, e ignorare tale occasione resta una delle principali
che ha fornito un contributo concreto alla crescita della cerealicoltura cause di malattia in Italia.
e dell'industria agroalimentare italiana e che ancora oggi alimenta una Fin dall’immediato dopoguerra, grazie agli studi del dottor Ancel Keys, bio-
filiera dedicata allo sviluppo di prodotti sostenibili di alta qualità. logo e fisiologo americano, il concetto di dieta mediterranea andò a deline-
Attualmente il principale ente di ricerca italiano dedicato all’agroalimen- arsi non solo come stile alimentare salutare ma come una vera e propria
tare, vigilato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e foresta- arte di vivere. Gli aspetti nutrizionali benefici di tale dieta sono per la mag-
li, é il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia gior parte attribuibili alla sua componente vegetale tra cui frutta e verdura,
agraria (CREA). Il CREA comprende al suo interno alcuni centri che legumi, olio extravergine di oliva, frutta secca, semi e naturalmente cereali.
furono costituiti agli inizi del secolo scorso dall'allora Istituto Nazionale I cereali infatti, come il grano, l'orzo, il farro, l'avena, il mais, il riso, il miglio,
di Genetica per la Cerealicoltura al fine di dare impulso alla cerealicol- rappresentano la fonte principale di carboidrati, cioè la nostra benzina per
tura italiana, al tempo ancora assai arretrata. Grazie alla straordinaria eccellenza. Via libera dunque alla pasta, che grazie alle sue innumerevoli
attività sperimentale svolta in quelle “Stazioni Fitotecniche”, dotate di varianti può essere consumata da tutti, nel rispetto delle esigenze di gusto
una vasta rete di campi sperimentali e di laboratori di chimica, biologia e di salute e all’insegna di un’alimentazione varia, piacevole e sempre più
e tecnologia, furono conseguiti risultati ragguardevoli. consapevole.
Oggi, all’interno del CREA, con strumentazione sempre più all’avan-
guardia e competenze che spaziano dall’agronomia alla biologia, dal-
la genomica all’informatica, e con banche del germoplasma in cui è ELENA DOGLIOTTI
conservato il prezioso patrimonio genetico, si continua l’opera avviata Biologa Nutrizionista
più di un secolo fa da Nazareno Strampelli, per affrontare la domanda Divulgatore e Supervisore Scientifico per Fondazione Umberto Veronesi
crescente di cibo per una popolazione in continuo aumento. Le nuove
sfide della ricerca sono la costituzione di varietà che possano adattarsi
ai cambiamenti climatici e al continuo evolversi genetico e fisiologico
dei parassiti animali e vegetali, il miglioramento dei sistemi di coltivazio-
ne, la conservazione della biodiversità e l'utilizzo sempre più sostenibile
delle risorse naturali.
Dietro a un piatto di pasta, che ha contribuito a rendere la dieta medi-
terranea patrimonio culturale immateriale dell’umanità, si nascondono
quindi storia, caratteristiche, curiosità e tradizioni che questo quaderno
ha l’obiettivo di raccontare per rendere tutti un po’ più consapevoli e un
po’ più orgogliosi di questa eccellenza italiana.
PATRIZIA VACCINO
Ricercatrice del CREA
(Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria)
LA PASTA IN TAVOLA: SE NE DICONO
8
TANTE, MA COSA CI SARÀ DI VERO? 9
■ È vero che chi pratica sport può mangiare una quantità maggiore di
pasta?
■ Adoro la pasta ma ho un dubbio, meglio a pranzo o a cena? Le indicazioni della dieta mediterranea, e della maggior parte dei nu-
trizionisti a livello mondiale, sono chiare: salvo casi particolari, circa la
■ La pasta per i celiaci è quella che si acquista in farmacia? metà delle calorie quotidiane deve derivare dai carboidrati. Ben venga
quindi, tra le alternative possibili, la pasta condita in modo leggero e
■ Ho sentito parlare di pasta a trafilatura in bronzo e pasta ricavata da gustoso, che può essere portata in tavola persino in entrambi i pasti
macinatura a pietra. Di cosa si tratta? principali, purché nelle giuste quantità.
■ È vero che la pasta integrale può essere meno sicura rispetto a quella Dopo tanti dibattiti sul web, sui giornali, nei salotti, la pasta torna a
bianca per colpa dei pesticidi? ricoprire il ruolo assegnato da specialisti e scienziati: in quanto fonte
di carboidrati complessi, può essere considerata un alimento cardine
■ Come posso sapere la provenienza del grano nella pasta che acqui- dell’alimentazione salutare, senza paure e falsi miti.
sto?
■ È vero che il riso è più leggero e quindi più salutare rispetto alla pasta?
■ C’è differenza tra la pasta fresca e quella secca dal punto di vista
nutrizionale?
Chi ha inventato la pasta? Sembra siano stati proprio gli italiani e non i
cinesi, come talvolta è stato detto facendo riferimento a quanto riportato
da Marco Polo, tornato dal suo viaggio in Cina portando a casa anche
pasta, probabilmente di farina di riso.
Gli antichi romani, i greci e gli etruschi, infatti, conoscevano una qualità
di sfoglia di pasta che poteva somigliare all’attuale lasagna, farcita con
carne e cotta in forno. In ricettari risalenti all’epoca di Cristo, come il
“De re coquinaria” di Marco Gavio Apicio, ne troviamo accenni in alcune
ricette.
ITALIA 28
USA 9
BRASILE 6,1
RUSSIA 6
GERMANIA 5,5
FRANCIA 7,3
VENEZUELA 12,7
PERÙ 8,3
SPAGNA 4,6 ■ In Spagna e Francia la pasta viene consumata in preparazioni liquide/
brodose. La pastasciutta nasce in Italia e, in breve, diviene la più ambita
CILE 8,2 per la qualità dei grani, la tecnica di essicazione e l’uso della semola di
ARGENTINA 6,8 grano duro.
GIAPPONE 1,7 ■ Il primo piatto nasce a Napoli nel Settecento: la pasta, da alimento di
GRECIA 8,8 contorno, passa a essere protagonista, insieme al condimento.
TUNISIA 11,7 ■ Fino a pochi secoli fa la pasta era mangiata con le mani. Eppure la
forchetta era conosciuta dai Romani come arnese da cucina: il suo in-
BELGIO 5,7
gresso come posata è del 1004, in oro racchiusa in una custodia prove-
SVIZZERA 10,1 niente da Bisanzio. Inizialmente considerata “strumento infernale” per la
similitudine con il forcone del diavolo, diviene di uso comune intorno al
Settecento.
Fonte www.pasta.it
DAL 1998 OGNI 25 OTTOBRE SI CELEBRA IL WORLD PASTA DAY.
Vent’anni fa, il 25 ottobre è stato proclamato Giornata mondiale della pasta, cura-
PASTA: FORSE NON TUTTI SANNO CHE… ta dall’International Pasta Organization (IPO).
L’iniziativa è nata per celebrare la pasta e comunicarne i pregi nutrizionali at-
■ Il vocabolo latino “pasta” deriva dal termine păsta (m) e dal sinonimo traverso iniziative ed eventi che si svolgono parallelamente in diverse parti del
greco πάστα (pàsta-ein), per indicare ''farina con salsa o condimento''. mondo. Perché festeggiare la pasta? Perché è un alimento versatile, consumato
Deriva, a sua volta, dal verbo pássein, che significa ''impastare''. Questo in tutti i continenti, protagonista sia di cucine semplici che delle più ricercate spe-
termine comincia a essere impiegato in Italia intorno al 1500. rimentazioni in campo gastronomico.
La prima edizione, naturalmente, ha avuto luogo a Napoli. Da allora in poi l’ap-
■ Le paste corte nascono dalla passione per la miniaturizzazione me- puntamento è stato confermato ogni anno, spostandosi a Genova, Roma, New
dioevale. York, Barcellona, Città del Messico, Istanbul, Rio de Janeiro, Milano e San Paolo.
PARTIAMO DAL GRANO
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Dal punto di vista botanico il frumento, o grano, fa parte del genere Triti-
cum, compreso nella famiglia delle Graminacee di cui fanno parte anche
il mais, l’orzo, il riso e la segale (chiamati anche cereali in onore di Cere- Endosperma
re, dea delle coltivazioni). Dal frumento, che può essere tenero o duro,
si ricava, con la macinazione della granella, farina, genericamente per Crusca
pane, o semola per la pasta alimentare. (pericarpo)
ANATOMIA DI UN CHICCO
CRUSCA
protegge il seme.
Contiene:
• fibre
• antiossidanti ENDOSPERMA
• ferro, zinco, rame e magnesio riserva energetica
• vitamine del gruppo B del seme.
• fitonutrienti Contiene:
• carboidrati
• proteine
• vitamine e sali minerali
GERME
embrione e nutrimento
del seme.
Contiene: COME AVVIENE IL PROCESSO DI MACINAZIONE?
• vitamine del gruppo B
• vitamina E La macinazione inizia con una bagnatura (condizionamento) per un minimo di
• antiossidanti 24 fino a un massimo di 48 ore. Tale processo provoca l’aumento dell’umidità del
• fitonutrienti chicco, favorendo il distacco dei tegumenti esterni e la rottura.
• grassi insaturi
I cereali sono successivamente convogliati verso il mulino che, tramite un si-
stema di coppie di cilindri metallici che ruotano in senso opposto l'uno all'altro
(macinazione o molitura), dapprima spoglia il chicco della parte esterna e succes-
sivamente riduce l’endosperma in parti sempre più fini.
Dalla macinazione del grano duro si ottengono semola, semolato, semola inte-
grale di grano duro e farina di grano duro. Dalla macinazione del grano tenero si
ottengono farina, che, a seconda del grado di abburattamento può essere “00”,
“0”, “1”, “2”, e farina integrale di grano tenero.
I prodotti di scarto della macinazione (20-22% della materia prima) come il cru-
schello, la crusca e il farinaccio, possono essere impiegati per scopi zootecnici e,
se non trattati chimicamente, anche per scopi alimentari.
DALLA "RIVOLUZIONE VERDE"
DI STRAMPELLI AD OGGI
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Forse non tutti sanno che rappresentano due tipologie differenti di fru-
mento, il Triticum aestivum e il Triticum durum, che si distinguono per
coltivazione, tipologie di prodotti generati dalle rispettive farine e carat-
teristiche nutrizionali.
COLTIVAZIONE
Il grano tenero cresce in zone geografiche dal clima mite e in terreni fer-
tili; in Italia è coltivato specialmente nelle regioni del Nord e del Centro.
Il grano duro preferisce climi poco umidi e terreni argillosi: è prodotto
soprattutto nelle regioni meridionali e nelle isole.
TIPOLOGIE DI PRODOTTI GENERATI
Dal frumento tenero si ottengono tre differenti prodotti: la farina, la cru-
sca e il germe di grano. La farina propriamente detta, quindi, è sempre
ricavata dal grano tenero. Quando si parla di farina di tipo 00, 0, 1, 2 e
integrale, quindi, ci si riferisce sempre alla farina di grano tenero, con
una diminuzione progressiva di raffinazione, dalla 00 alla integrale. Altre
farine più o meno raffinate possono essere ottenute dalla macinazione
di altri cereali come per esempio il mais, il farro, il riso o la segale.
In Italia esistono circa 200 formati di pasta. Nella famiglia della pasta
lunga gli spaghetti sono senz’altro i più diffusi. Tra la pasta corta, penne
e rigatoni. In generale i formati più venduti sono quelli di pasta corta. Tra
pasta secca e pasta fresca vince la secca, che rappresenta il 91% degli
acquisti, contro il 9% di pasta fresca.
PASTA LUNGA
• a sezione tonda, come vermicelli o spaghetti;
• a sezione forata, come bucatini e ziti;
• a sezione rettangolare o a lente, come trenette e linguine;
• a spessore largo, come lasagne e reginette.
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PASTA CORTA
• lunghe, come rigatoni, sedanini, fusilli, penne e garganelli;
• medie, come pipe, conchiglie, ditali e orecchiette.
LA COTTURA
PASTA MINUTA O PASTINA
specifiche per minestre, come quadrucci, stelline e ditalini. La pasta deve essere cotta al punto giusto, né troppo cruda né troppo
cotta, e anche in questo gli italiani sono i veri maestri.
PASTA RIPIENA Se la pasta è poco cotta, la parte più interna resta cruda e i succhi dige-
come tortellini, ravioli, agnolotti e cannelloni. stivi non riescono ad attaccare l'amido poco idratato.
Se, viceversa, è cotta troppo a lungo, oltre ad essere troppo idratata,
PASTA FANTASIA diventa tenera e scivolosa: passa rapidamente nello stomaco e può
di forme assai varie e insolite. rimanere indigesta. L'acqua assorbita durante la cottura varia secondo
i tipi di pasta, formato, qualità del grano usato, ecc.
LA PASTA SI DISTINGUE ANCHE IN BASE ALLA "SUPERFICIE" L'aumento di peso è notevole: in media il rapporto pasta cruda/pasta
cotta è di 1:2,5, ma in alcuni casi può arrivare anche a 1:3. Ciò vuol
PASTA LISCIA dire che per un piatto di 200-220 grammi bastano circa 80-90 grammi di
leggera, poiché raccoglie meno condimento. pasta secca cruda. Le perdite di sostanze nell'acqua di cottura sono ab-
bastanza limitate per quanto riguarda amido e proteine, più significative
PASTA RIGATA per quanto riguarda fosforo e vitamina B1.
capace di trattenere i sughi.
NON SOLO GRANO. LA PASTA DI ALTRE FARINE.
IN BASE ALLA RUVIDEZZA
La ruvidezza cambia in base alla capacità di legare il sugo e in funzione Oggi si produce pasta utilizzando molte altre farine, non solo quella di
della tecnica o degli strumenti di produzione. grano duro (pasta secca) o tenero (pasta fresca). In commercio trovia-
Le più ruvide sono: mo pasta fatta con farina di mais, che ha un sapore dolciastro. La pasta
PASTA FATTA A MANO con tavola (spianatoia) e mattarello; con farina di farro, molto ricca di fibre e saporita, più indicata per chi
PASTA TRAFILATA AL BRONZO. deve tenere sotto controllo il carico glicemico. La pasta di riso, diffusa
in tutte le cucine orientali; la pasta creata con farina di grano khorasan,
conosciuto col marchio Kamut®, un cereale con alto valore nutrizionale
perché ricco di magnesio, zinco, selenio.
Apprezzata anche la pasta di grano saraceno, ottenuta dalla macinazio-
ne dei semi di una pianta della stessa famiglia del rabarbaro e dell’ace-
tosa, ottimo sostituto del grano per chi è sensibile al frumento o ad altri
cereali che contengono glutine.
Ed è anche possibile mettere in tavola veri e propri piatti unici, sce-
gliendo la pasta realizzata con farina di legumi, tra cui piselli, fagioli,
lenticchie, ceci, ricchissima di proteine, sali minerali, vitamine e fibre, e
ideale per i celiaci perché priva di glutine (se prodotta in stabilimenti che
non trattano altre tipologie di farine).
CARBOIDRATI:
INDISPENSABILI PER LA SALUTE.
26 27
POLLAME UOVA
1-2 porzioni 2-4 porzioni
Macronutrienti (Kcal %)
PESCE,
CROSTACEI, LEGUMI
MOLLUSCHI ≥ 2 porzioni
≥ 2 porzioni
FRUTTA A GUSCIO,
SEMI, OLIVE
ERBE, SPEZIE,
AGLIO,
20-35%
1-2 porzioni CIPOLLE GRASSI
per ridurre
CONSUMO il sale aggiunto
GIORNALIERO
LATTE E DERIVATI OLIO D’OLIVA 45-60%
10-15%
(preferibilmente a ridotto 3-4 porzioni
contenuto di grasso) (una porzione corrisponde CARBOIDRATI
2-3 porzioni a un cucchiaio, cioè 10 ml.)
PROTEINE
FRUTTA 1-2 porzioni VERDURA ≥ 2 porzioni PASTA, PANE, RISO,
COUSCOUS e altri cereali,
PASTI preferibilmente integrali 1-2 porzioni
PRINCIPALI
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FONTE www.my-personaltrainer.it
LE DIETE LOW CARBS.
PERCHÉ RINUNCIARE AI CARBOIDRATI
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FA MALE ALLA SALUTE.
La loro popolarità è iniziata alla fine degli anni ‘90 dopo il declino delle
diete low fat, i regimi alimentari basati sul consumo di alimenti a basso
tenore lipidico. Le diete low carb sono modelli alimentari che prevedono
un basso apporto di carboidrati a favore delle proteine: tra le più cono-
sciute la dieta Atkins, la dieta metabolica, la dieta Montignac, la dieta
Scarsdale, la dieta Dukan.
I RISCHI
PESCE
I nutrizionisti sono tutti concordi: la combinazione di nutrienti forniti dal
pesce, tra cui gli acidi grassi omega-3 a lunga catena (EPA e DHA), può
CONDIMENTI PER TUTTI I GUSTI ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. Il pesce è anche ricco di se-
lenio, un oligoelemento importante per il sistema immunitario. Pasta e
SUGO DI POMODORO, SIA CRUDO CHE COTTO pesce insieme, accompagnati da verdura, costituiscono un piatto unico
Il pomodoro è un ortaggio che ha pochi zuccheri ma è ricco di fibre, eccellente, che combina carboidrati, proteine e grassi e fornisce tutti i
vitamine (C ed E), e sali minerali come potassio e fosforo. Ottimo quindi nutrienti per una sana e gustosa alimentazione.
da usare a crudo in abbinamento alla pasta: in questo modo avremo un
condimento ricco in micronutrienti che non incide sulle calorie. I VANTAGGI DEL PIATTO UNICO
In più contiene molecole bioattive come i polifenoli, potenti antiossidan-
ti capaci di combattere le malattie dell’invecchiamento, e carotenoidi La vita stressante di oggi, i mille impegni professionali, personali e di
come il licopene, il pigmento che colora di rosso il pomodoro, poten- famiglia, obbligano praticamente tutti a organizzare i tempi in modo per-
zialmente coinvolto nel buon funzionamento del sistema immunitario e fetto: da qui il suggerimento, anche a tavola, di risolvere il pasto con
nella prevenzione di alcune forme di tumore. un comodo, ricco, nutriente e saziante piatto unico, sia a pranzo che a
In particolare il licopene viene maggiormente assorbito dal pomodoro cena.
cotto, ed essendo una molecola liposolubile, cioè veicolata bene dai Il piatto unico ideale è composto per metà da verdura cruda o cotta e
grassi, preparare un sughetto con un filo d’olio extravergine, aggiunto a frutta di stagione, mentre l’altra metà da cereali integrali, quindi anche
crudo, è il modo migliore per fruirne appieno i benefici. pasta che forniscono carboidrati e proteine vegetali, associati a un'altra
fonte proteica vegetale come i legumi, o al pesce.
LE VERDURE Il monopiatto è comodo anche se si pranza in ufficio: basta unire, per
Perfette con la pasta, stimolano la distensione gastrica, fattore che pro- esempio, pasta integrale, lenticchie e pomodori e condire con profu-
muove la sazietà immediata: e sono ricche di fibre, minerali e vitamine, mato basilico fresco, oppure cuocere la pasta integrale con due o tre
per un primo piatto o piatto unico davvero perfetto, anche dal punto di cucchiai di piselli freschi insaporendo con un pizzico di peperoncino. Il
vista della salute. piatto unico è comodo anche in famiglia: un primo piatto con verdure e
PATOLOGIE E CONSUMO DI PASTA:
FACCIAMO CHIAREZZA
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un frutto sono ideali per saziare tutti in modo salutare e con gusto. IL DIABETE
E, non ultimo, è un alleato di salute: i tempi di digestione del piatto uni- È la più comune tra le malattie metaboliche, ed è caratterizzata da un
co sono rallentati e l’insulina non viene stimolata in modo immediato e aumento del glucosio nel sangue (iperglicemia) per l’incapacità dell’or-
massiccio, tutto a vantaggio del controllo della glicemia. ganismo di metabolizzare in modo corretto i carboidrati. Questo può es-
sere dovuto a insufficiente produzione d’insulina da parte del pancreas
o incapacità delle cellule epatiche e muscolari di rispondere alla stessa.
La forma di diabete più comune è una malattia multifattoriale, scatena-
ta cioè dall’interazione di più cause, tra cui la predisposizione geneti-
ca e l’azione di fattori ambientali: tra questi ultimi, un ruolo importante
nell’insorgenza della malattia è svolto dal sovrappeso e dall’obesità (so-
prattutto di tipo addominale) e da un’alimentazione sbilanciata, ricca di
grassi saturi e zuccheri semplici.
LA CELIACHIA
È una malattia intestinale su base infiammatoria scatenata dall’inge-
stione del glutine in persone geneticamente predisposte. Il glutine è un
complesso proteico composto da due tipi di proteine: le gliadine e le
glutenine, presenti in grano, farro, segale, orzo, spelta, triticale, in tutti
gli alimenti da essi derivati come pane, pasta, pizza, e biscotti oltre a
quelli in cui vengono utilizzati glutine e farine come addensanti.
L’unica terapia al momento disponibile è l’esclusione totale e perma-
nente degli alimenti contenenti il glutine, ponendo attenzione anche alle
possibili contaminazioni crociate.
granulo di amido Tagliate le melanzane a cubetti e fatele saltare in padella con un paio
di cucchiai di acqua e lo spicchio di aglio. È consentito pochissimo
sale, vista l’aggiunta del concentrato di pomodoro.
> gliadina Aggiungete il prezzemolo tritato e quindi un paio di cucchiai di concen-
trato di pomodoro. Adesso oliate con olio EVO e mescolate.
> glutenina
Cuocete la pasta. Ripassatela una volta scolata nel sugo di melanzane
cospargendo di mandorle a filetti.
> bolle di gas
È molto gustosa l’aggiunta di uvetta sultanina.
granulo di amido
PIZZOCCHERI PROFUMATI
Il ruolo delle glutenine risiede nella loro capacità di legarsi le une alle altre per INGREDIENTI 2 spicchi di aglio
formare molecole sempre più grandi, e di avere una molecola strutturata in modo 350 g di pizzoccheri olio EVO
da potersi “allungare” senza spezzarsi durante la lievitazione.
250 g di peperoni rossi sale
Le gliadine invece interagiscono con i polimeri gluteninici, e influiscono soprattut-
to sulla viscosità degli impasti. 2 cipolle pepe nero
qualche rametto di timo
Uno dei test comunemente impiegati per valutare le caratteristiche viscoelastiche oppure di menta
delle farine è il test alveografico. Il test valuta il comportamento di un impasto
sottoposto a deformazione mediante insufflazione d’aria, che lo trasforma in una
bolla fino a provocarne la rottura, simulando quindi il comportamento dell’impasto Fate cuocere i pizzoccheri in acqua leggermente salata. Nel frattempo
durante la lievitazione. tagliate i peperoni rossi a listarelle e fateli stufare in una padella antia-
derente con un po’ d’acqua e il coperchio. Appena morbidi aggiungete
Non tutte le farine sono uguali: le loro caratteristiche di "forza" più o meno elevata un filo di olio EVO e le cipolle tagliate finemente e quindi l’aglio. Scolate
(identificata con il parametro W, che sempre più spesso si trova indicato sulle
confezioni in commercio) le rendono più adatte a prodotti a lievitazione prolunga- la pasta e unitela al condimento sul fuoco. Aromatizzate con abbondan-
ta come i panettoni (in questo caso serve un W elevato, es. 400), per il pane (W ti rametti di timo o menta e servite immediatamente, pepando un poco.
di 200-300) o per i biscotti (80-140).
LE RISPOSTE SCIENTIFICHE
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PASTA CON PESTO DI RUCOLA ALLE DOMANDE DI TUTTI. 45
E SALMONE CROCCANTE
www.fondazioneveronesi.it www.colturaecultura.it Il primo obiettivo della Fondazione Umberto Veronesi è, fin dalla sua
nascita nel 2003, promuovere il progresso delle scienze, risorsa del
www.sinu.it www.efsa.europa.eu benessere del singolo e della crescita etica, civile e sociale della col-
lettività.
www.aidepi.it Bressanini D. Ma il progresso scientifico deve diventare anche patrimonio di tutti: per
“Le bugie nel carrello” questo la Fondazione, oltre a dedicare energie e risorse a sostenere la
www.crea.gov.it (ed. Chiarelettere), 2013 Ricerca, si occupa in modo concreto di Divulgazione scientifica.
Diffondere le buone regole che possono aiutare a vivere in salute, far
conoscere a un pubblico sempre più ampio i corretti stili di vita, raccon-
tare come gli obiettivi raggiunti in questi ultimi anni dalla Ricerca hanno
cambiato in meglio la vita di moltissime persone, è il compito della
Fondazione, che si concretizza ogni giorno nei tanti progetti dell’area
della divulgazione.
Tra questi, oltre alle pubblicazioni, anche l’organizzazione di conferen-
ze di livello internazionale, di convegni sui temi più attuali della scien-
za, la progettazione di lezioni per gli studenti, di mostre, d’incontri con
gli esperti, ai quali si aggiungono le numerose attività online sia sul
portale della Fondazione, sia sui principali Social Network.
MODALITÀ DI DONAZIONE
■ Versamento Postale
Intestato a Fondazione Umberto Veronesi
c/c postale n.46950507
■ Versamento bancario
Intestato a Fondazione Umberto Veronesi
IBAN IT52 M 05696 01600 000012810X39
■ 5xMILLE
Scrivere il codice fiscale della Fondazione Umberto Veronesi
972 98 700 150 nella casella dedicata al "Finanziamento della Ricerca
Scientifica e dell'Università" e apporre la firma.
■ Lascito testamentario
Per informazioni telefonare al numero 02.76.01.81.87
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I contenuti pubblicati sugli opuscoli della collana “La salute in tavola”, dove non diversamente ed esplicita-
mente indicato, sono protetti dalla normativa vigente in materia di tutela del diritto d’autore, legge n. 633/1941
e successive modifiche ed integrazioni, e non possono essere replicati su altri siti web, mailing list, newsletter,
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Umberto Veronesi, qualsiasi sia la finalità di utilizzo. L’autorizzazione va chiesta per iscritto via posta elettron-
ica e si intende accettata soltanto a seguito di un esplicito assenso scritto. L’eventuale mancanza di risposta
da parte della Fondazione Umberto Veronesi non va in nessun caso interpretata come tacita autorizzazione.