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MASSIMILIANO
gara a chi faceva più danni” PEGGIO

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“In piazza eravamo 4 gruppi: una gara a chi faceva più danni”
Parla uno dei giovani arrestati per i disordini in centro di lunedì sera
“In piazza eravamo 4 gruppi: una di
MASSIMILIANO
gara a chi faceva più danni” PEGGIO

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MASSIMILIANO PEGGIO

PUBBLICATO IL
28 Ottobre 2020
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ORINO. Nizar, lei ha 18 anni, è nato a Torino, vive a Porta Palazzo:
lunedì sera è stato arrestato con l’accusa di resistenza, durante gli
scontri di piazza Castello. Che cosa ha combinato?
«Ho lanciato delle bottiglie alla polizia».

Perché sono scoppiati gli scontri?


«C’era una gara, a chi faceva più casino, tra gruppi di periferia».

Tra quali gruppi?

«Tutti della nostra età. I gruppi di Vallette, Barriera Milano, Mira ori, Borgo Vittoria.
C’erano questi quattro».

Perché è andato in piazza Castello?


«Per manifestare. Sono arrivati degli amici, e sono andato la con loro. Ma io non
ho fatto niente di male».

Chi sono i suoi amici?


«Gente che abita a Porta Palazzo e Barriera. Eravamo in piazza. Abbiamo iniziato a
scherzare tra di noi, nché è arrivata la polizia. Mi hanno messo le manette e mi
hanno portato via».

Quando è stato fermato?


“In piazza eravamo 4 gruppi: una
«Nella prima mezz’ora, quando sono scoppiate le bombe carta».
di
MASSIMILIANO
gara a chi faceva più danni” PEGGIO

Voleva manifestare o ha pensato subito di buttarsi nella mischia?


«Io e i miei amici litigavamo con altri gruppi. Mi è arrivata una bottiglia in faccia e
da lì è partito tutto. Ma c’erano anche gli ultrà del Torino, della curva sud».

LEGGI ANCHE:

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Torino
IRENE FAMA'

Li conosce?
«No».

C’erano gli ultrà della Juve?


«Ho visto solo quelli del Torino».

I vari gruppi si sono dati appuntamento in parti della città, voi dove vi siete
trovati?
«Noi a Porta Palazzo».

In quanti eravate?
«All’inizio in tredici. Quando siamo arrivati in piazza eravamo, trenta, quaranta».

Dei provvedimenti contro il Covid e delle restrizioni, che cosa ne pensa?


«Fanno bene a chiudere. È meglio. Così si ferma il coronavirus. Però la gente
soffre, non lavora».

Va a scuola o lavora?
«Sto studiando da elettricista. Voglio prendere il diploma e andare all’estero».

Dove?
«Vorrei andare in Olanda, là c’è più lavoro. Sono al secondo anno».
Secondo anno? È un po’ indietro.
«Ne ho persi tre. Mi impegno ma mi bocciano. Non è colpa mia».

“In piazza eravamo 4 gruppi: una di


La colpa sarebbe dei professori? MASSIMILIANO
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«Sì, come si dice... Scrivono che non permetto di svolgere le lezioni. Faccio un po’
di casino. Ogni tanto ci vuole».

Almeno sa riparare una presa della corrente a casa?


«No, a casa non so fare niente di elettrico».

È nato a Torino, per quale squadra tifa?


«Per il Napoli, mi piace da quando sono piccolo».

Gli scontri che sono successi a Napoli sono stati di ispirazione?


«Non mi hanno toccato».

Se voleva manifestare per la gente che soffre, perché la serata è nita con
violenze e saccheggi?
«Perché la polizia non doveva alzare gli scudi. Ma io coi furti non c’entro».

I manifestanti in piazza si sono mostrati aggressivi n dai primi momenti, non


crede?
«All’inizio no, erano paci ci».
Quando è stato fermato i suoi amici che cosa hanno fatto?
«Sono andati via, sono tornati a casa».

Conosce i due giovani arrestati per il saccheggio al negozio Gucci?


«Di vista. Sono fratelli. Sono di Barriera, di corso Giulio. Il più piccolo lo chiamano
“Ciccio panino”, tipo soprannome. Perché è un po’ grasso. Sono di Barriera. Brava
gente».

Che cosa rappresenta per lei Barriera?


«Tutto. Gli amici, la famiglia. La vita. Lì trovo rispetto».

Altrove non lo trova?


«Non sempre. Non in centro».
Trova giusto quello che hanno fatto?
«No, i negozi non c’entrano. Sfogati, urla, ma lascia stare i negozi».

E la polizia?
“In piazza eravamo 4 gruppi: una di
«Sono stati gentili. Mi hanno detto di stare bravo che non mi sarebbe successo
MASSIMILIANO
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niente».

È la prima volta che nisce nei guai?


«Mi era già capitato quattro anni fa. La mia prima denuncia».

Per che cosa?


«Per furto. Furto di... come si chiama... una bicicletta. Quelle gialle che sono in
giro».

E gli altri guai?


«Non li ricordo tutti».

Hai una danzata?


«No, sono brutto... ». —

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MASSIMILIANO
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