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Notizie su Israele 407 ■ 20 novembre 2007 ■ ESTRATTO

Così Hitler riscrisse Mosè — Rispuntano le tavole della legge


elaborate da tredici chiese luterane

Il tentativo di
«de-giudaizzare» il cristianesimo
di Marina Verna, La Stampa, 9 agosto 2006

BERLINO. Il programma stava già nel nome: crocifisso, ma il ritratto di Hitler. Inizialmente
«Istituto per lo studio e l'eliminazione degli in- impiegò ottanta persone – per lo più pastori e
flussi ebraici sulla vita religiosa tedesca». Co- professori di teologia – che nel periodo di mas-
munemente noto come «Istituto per la de- sima fioritura divennero duecento.
giudaizzazione». Era stato fondato nel maggio Il direttore dell'Istituto, Walter Grundmann, scris-
del 1939 a Eisenach – la città di Bach e di Lutero se un pamphlet celebrando «la lotta del popolo
– da tredici chiese regionali evangeliche, con lo tedesco contro il dissolvimento della sua vita e
scopo di eliminare qualunque traccia ebraica dal della sua natura a opera degli ebrei» e Hitler, en-
Nuovo Testamento e dal Libro evangelico dei tusiasta, lo nominò sul campo professore, fir-
Canti. mando la nomina di suo pugno.
Un vescovo sostenne nelle sue prediche che gli
La Bibbia antenati di Gesù erano arrivati dal Caucaso e per-
ciò lui non era ebreo. Diceva dal pulpito: «Il
Riscrisse i dieci comandamenti, facendoli diven- Gesù dei Vangeli può diventare il salvatore del
tare dodici e prescrivendo all'undicesimo: «Onora nostro popolo tedesco solo se non è colui che re-
il Führer e Maestro». alizza ed esaudisce i desideri degli ebrei, ma è il
Fece sparire dai sacri testi parole come «Sion» loro nemico e li combatte».
e «Osanna». Cancellò dagli scritti di Lutero le
parole «Gesù Cristo, Jehova Zebaoth», sostituen-
dole con «Gesù Cristo, salvatore nel momento
I comandamenti
del bisogno». E «Gerusalemme, tu città costruita I dieci comandamenti vennero rielaborati dai
in alto», divenne «Eternità, tu luce della città di- massimi teologi nel nuovo catechismo «Deutsche
vina». mit Gott» («Tedeschi con Dio»), pubblicato a
L'Istituto fu chiuso dalle gerarchie luterane nel Weimar nel 1941 dall'editore «Deutsche Chri-
1945 e opportunamente dimenticato. Le decine di sten» («Cristiani tedeschi»).
pubblicazioni ad altissima tiratura sparirono, ne Sparì l'introduzione «Io sono il Signore Dio tuo».
restano poche copie in qualche biblioteca all'este-
Il primo comandamento – «Non avrai altro Dio
ro.
fuori di me» – venne rielaborato in «Onora Dio e
Il dibattito storico nella Chiesa evangelica si aprì confida in Lui con tutto il cuore».
soltanto a metà degli anni Novanta e rimase sot-
«Non nominare il nome di Dio invano» divenne
totraccia. Ma adesso cinquanta studenti del Gin-
«Cerca il silenzio davanti a Dio».
nasio «Martin Luther» di Eisenach hanno dedica-
to un intero anno alla questione e, insieme ai loro Il terzo comandamento – «Ricordati di santificare
insegnanti, hanno allestito un'interessante mostra le feste» – perse completamente il suo significato
di documenti nel Municipio di Eisenach. e fu trasformato in «Evita ipocrisie e falsità».
L'«Entjudungsinstitut» era ospitato nella stessa «Onora il padre e la madre» lasciò il quarto posto
casa del seminario per predicatori evangelico- e ricomparve al settimo – eliminando «Non ruba-
luterani. Lungo le scale e nelle aule non c'era il

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re» – sotto la nuova formula «Onora il padre e la
madre e sii di aiuto e di esempio ai tuoi figli». commento
Al quarto posto spuntò il comandamento «Sacri ti
siano il corpo e la vita». «Non uccidere», divenne
Recentemente è uscito in Germania un libro dal
«Sacri ti siano il bene e l'onore».
titolo «Walter Grundmann. Ein Neutestamentler
Il sesto comandamento – «Non commettere atti im Dritten Reich», di Roland Deines, Volker
impuri» – divenne «Sacre ti siano la verità e la Leppin, Karl-Wilhelm Niebuhr, Leipzig 2007.
fedeltà».
Il quotidiano «Die Welt» ne dà notizia nel suo
L'ottavo – «Non dire falsa testimonianza» – sosti- numero dell'8 novembre scorso in un articolo dal
tuì in parte il nono («Non desiderare la donna titolo «Theologe des Judenhasses». Ne traducia-
d'altri») con la formula «Mantieni il sangue puro mo un estratto che dà qualche informazione su
e santifica il matrimonio». quello che è avvenuto nel dopoguerra al «teologo
Al nono posto comparve «Conserva e moltiplica dell'odio antiebraico».
l'eredità degli avi». L'ultimo comandamento – «La fine della guerra significò anche la fine di
«Non desiderare la roba d'altri» – divenne «Sii questo lavoro pseudoscientifico [di Walter
sempre pronto ad aiutare e perdonare». Grundmann]. Ma non fu la fine del ‹direttore
Spuntarono due nuovi imperativi: «Onora il Fü- scientifico› dell' ‹Istituto di de-giudaizzazio-
hrer e Maestro» e «Servi in letizia il popolo con il ne›.
lavoro e il sacrificio». Il vecchio compagno di partito perse, nono-
stante il tentativo di accattivarsi le simpatie
Completata l'opera di riscrittura delle Sacre Ta- dei nuovi padroni, la sua cattedra di professo-
vole, i teologi aggiunsero cinque parole di am- re, ma nel 1950 poté ottenere un posto di pre-
monimento: «Questo Dio vuole da noi». dicatore nella città di Waltershausen, in Tu-
ringia. In seguito, dal 1957 al 1975 Grun-
dmann è stato docente e rettore del Kateche-
Il redentore tenseminar a Eisenach, ricevendo inoltre l'in-
Poi si dedicarono al capitolo «Il redentore dei te- carico di insegnamento nella Kirchliche Ho-
deschi». E qui scrissero: chschule a Naumburg e nel Theologischer
Seminar a Lipsia.
«Nel suo messaggio e nel suo comportamento
Gesù di Nazareth in Galilea mostra uno spirito Con la casa editrice evangelica pubblicò negli
che si oppone all'ebraismo. La lotta tra lui e gli anni sessanta dei commentari agli evangeli. A
ebrei divenne tanto spietata da portare alla sua dire il vero, non sosteneva più tesi popolari
crocifissione. Per questo Gesù non può essere (völkisch), ma dopo il giudizio ricevuto dal
stato un ebreo. Fino a oggi gli ebrei hanno perse- teologo di Jena Wolfgang Schenk modificò la
guitato Gesù e i suoi seguaci con un odio insana- forma delle sue concezioni sugli ebrei, in-
bile. Invece gli uomini ariani hanno trovato in fluenzate da pregiudizi ideologici.
Gesù Cristo la risposta alle loro domande più In quel tempo, molti catechisti, parroci e pa-
profonde». stori della Turingia e altri collaboratori hanno
Il direttore del Ginnasio di Eisenach che ha cura- conosciuto Walter Grundmann come un inse-
to la mostra, Thomas Giesa, ha pronunciato paro- gnante che con la sua enorme memoria e il
le molto dure sull'atteggiamento della Chiesa lu- suo talento pedagogico ‹sapeva del tutto entu-
terana nel Terzo Reich: siasmare›, così ha commentato ‹Glaube und
Heimat›, settimanale evangelico per la Turin-
«Ha preso una strada sciagurata e si è resa col- gia, in occasione del centesimo anniversario
pevole davanti al mondo ebraico. Oggi noi curi- del discusso teologo, nel 2006.»
amo il dialogo tra le due religioni e, come cristi-
ani, sottolineiamo le radici ebraiche della nostra «Die Welt» riporta inoltre, in un trafiletto, un
fede. Rappresentare tutto ciò aiuterà a combattere giudizio sintetico del teologo Peter von der O-
l'antisemitismo». sten-Sacken: «Grundmann ha offerto la legitti-
mazione teologica dello sterminio degli ebrei». ■
L'impegno suo e dei ragazzi è stato premiato: la
mostra ha un grande successo.

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