PAESE :Italia AUTORE :Gianluca Veneziani
PAGINE :6
SUPERFICIE :28 %
PERIODICITÀ :Quotidiano
11 febbraio 2021
L'appello del professorValditara edi 320 accademici
«I fondi per la ricercavanno triplicati»
Ogni miliardo investito nell'università aumenta ii Pildi 4 miliardi. Parigilo ha capito
GIANLUCA VENEZIANI
• Ambiente, Sanità, lavoro, Im-
prese eScuola. Ai cinque punti fon-
damentali per il rilancio dell'Italia,
che dovrebbero essere i cardini
dell'azione di Mario Draghi, manca
un sesto,essenziale,anziprioritario:
e cioè Ricerca& lnnovazione. Esso
avrebbericadutepositive su tutti gli
altri, dal momento che un'universi-
tà più efficiente Forma docenti mi-
gliori, e una ricerca all'avanguardia
consentedi fronteggiaremeglioil vi-
rus, e permette alle impresedi inno-
varci generare lavoro e puntare su
tecnologie a migliore impatto am-
bientale. Oltre ad avere un enorme
benefìcio economico: ristai ha sti-
mato che ogni miliardo spesoin ri-
cerca fo aumentareil Pil di circa lo
0,2%ogni anno, cioèdi 4 miliardi.
Da questa constatazione viene
fuori l'appello del think tank Lettera
150,coordinato dal prof Giuseppe
Valditara, che sottopone al premier
incaricato Draghiun decalogodi ri-
forme urgenti davarare,una volta al
governo, in universitàe ricerca.11 te-
sto, sottoscrittodacirca 320accade-
mici, chiede un'azione congiunta
perdestinare più soldi a quel setto-
re, liberarlo da lacciuoli burocratici,
internazionalizzarlo, cambiarne i
meccanismidi valutazionee rechila-
mento, e collegarloa territorio e im-
prese.
Tra le altre cose si suggerisceun
aumento dei fondi del FFO (Fondo
Bnanziamento ordinario) e del POE
[Fondo ordinario per enti di ricer-
ca). «Sono i soldi che consentonoil
funzionamento dellamacchina uni-
versitaria e di chi fa ricerca», ci dice
Valditara.«Al momentol'Italia spen-
de appena 7,8miliardi annui in FFO
e 1,75in FOE,per un totale di quasi
IO miliardi, ossialo 0,5%del PL1.La
Franciaentro il2022 spenderàinve-
ce tra università e ricerca l'l% del
Pil,cioè28miliardi, e arriverà a spen-
derne 30nel 2026.Ciò significa che.
entro5 anni,se vorremoesserecom-
petitivi, dovremo triplicare i soldi de-
stinati aquel settore».
SBUR0CRATIZZAZI0NE
Ma, oltre a ciò, urge modificare il
funzionamento del sistema. Ecco
che allora ì firmatari di Lettera 150
chiedono mia sburocratizzazione
delleuniversità: «Adessooccorrono
troppe autorizzazioninel casosi vo-
glia avviare un nuovo corso di lau-
rea, ed è complicatofornireuna con-
sulenza o avviareuna startup univer-
sitaria. Queste regole ingessano il
mondo accademicoe gli impedisco- per il territorio ».
no di aprirsi al mondo esterno ». Perportare a terminequesterifor
Quellestessenorme limitano le uni- me,suggerisce Valditara,«occorreri-
versità nell'ottenereuna realee pro- scrivere il Recovery Pian, convo-
ficua autonomia. «Se fossero rese gliando sulla ricercale risorseora di-
davveroautonome,essepotrebbero sperse in rivoli inutili F,urge,da par-
Uberamentearruolare p rof, slabilire te di chiguideràilMinistero dell'Uni-
perciascun docente quante ore de- versità e Ricerca,uno scattoin avan-
stinare alla didattica e quante alla ti» rispetto al vecchio governo che,
ricerca,e reperire ulteriori fonti di pur guidalo da un accademico co-
Finanziamentosenzavincoli partico- me Conte,«evidentementeavevaal-
lari, L'autonomia lerenderebbe più tre urgenzepolitiche».
competitive senza sottrarle alla re- O«IHUIk)WjW [ saLRvaTA
sponsabilità: cosi esse darebbero
conto degli obiettivi raggiunti anzi-
ché della conformità alle procedu-
re- ». Ciò dovrebbeaccompagnarsia
un cambio radicaledel metodo di
valutazionedegli atenei:«Oggi», con-
tìnua Valditara,« s sa spettaail'Aii-
vur. Sarebberopreferibili agenziein-
temazionali accreditateche certifi-
chino la bontàdi un ateneo sulla ba-
se dei risultati ottenuti» .
IL CONCORSONON BASTA
In questaprospettiva bisognereb-
be anche rivoluzionare il criterio di
reclutamento dei docenti: «Anziché
basarsisolo suiconcorsi», avverte il
coordinatore di Lettera 150,« occor-
rerebbe per una certa quotalasciare
agli atenei la facoltàdi arruolare do
centi tramite una liberascelta, fon-
data sulla particolare competenza
di quelprof nel settorestrategicoper
quell'università». In tal modosi age-
volerebbe anche il reclutamento di
prof stranieri, provvedendoa un'In-
temazionalizzazione che consenta,
di converso,ai prof italiani di porta-
re leproprie competenzeall'estero e
alle università italiane di aprirvi se-
di. Reclutare meglio, insomma, ma
anchereclutare di più: oggi in Italia
il rapportotra prof estudenti univer-
sitari è tra i più bassinelTOcse,circa
uno ogni 31.«È prioritario perciò au-
mentare i postida professoree ricer-
catore», aggiungeValditara.
Da ultimo,duestrategieper avvici-
nare leuniversitàal mondo produtti-
vo. In primis urge investire nel tra-
sferimento tecnologico per incorag-
giare i brevettie farneprototipi indu-
strìalizzahili. « Creiamopochibrevet-
ti rispettoadaltriPaesiavanzati*,no-
ta il prof, «ma soprattutto abbiamo
miascarsapropensione a trasforma-
re quei brevetti in prodotti industria-
li. Perdiamocosìun'occasionedi tra-
sferimento di conoscenza, che sareb-
be un'occasioneenorme di innova-
zione perleimpresee di crescitaeco-
nomica ». In secondoluogo c'èla ne-
cessità di «valorizzarei dipartimenti
più innovativi di ogni università,
quelli che possonoesserestrategici
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