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Uno scrittore inglese de/ secolo scorso diceva che le prefazioni ai libri

sono lette solo da chi le scrive, tanto piu se si tratta degli autori.
Tuttavia confidando che qualcun'altro abbia ancora la curiosita di co­
noscere motivi e scelte a/la base di questo lavoro ci sentiamo autorizzati a
richiamare a quasi vent'anni di distanza a/cune osservazioni gia presenti net­
la prima edizione.
lndubbiamente in questi anni, soprattutto nei piu recenti, molte cose so­
no cambiate nelf'ambito de/ Disegno Tecnico, e su questo torneremo piu
avanti, ma alcuni aspetti fondamentali mantengono ii loro significato.
If Disegno Tecnico nella semplicita de/la denominazione nasconde ii fat­
to di essere non una disciplina statica e codificata dalfe regale de/la geome­
tria descrittiva e dalfa normativa tecnica, bensi in realta un'area d'incontro
tra le innovazioni net settore degIi strumenti e dei metodi di rappresentazio­
ne ed ii nuovo approccio all'intero processo di progettazione e realizzazione
de/ prodotto industria/e, conseguente all'introduzione di mezzi sempre piu
potenti e sofisticati. che vanno da/le crescenti potenzialita di elaborazione
offerte dai personal computer al/a creazione di raffinati programmi di mo­
de/lazione tridimensionale, giungendo fino a/la realizzazione fisica degli og­
getti mediante le tecniche di prototipazione.
Resta sempre valido quanta si scriveva in origine, cioe che questo testo
non vuole essere un manua/e tecnico, ne una raccolta di tabelle e prescrizio­
ni, ne tanto meno un'enciclopedia di tutti i possibili tipi di disegno tecnico.
Vuole semplicemente essere una guida al/'uso corretto de/ disegno, nelfa sua
insostituibile funzione di strumento di elaborazione dei documenti grafici
che accompagnano ii prodotto industriale net suo ciclo di vita, dal/'ideazio­
ne fino all'eliminazione. E di conseguenza continuare ad essere un valido
strumento di supporto ai corsi che, nei vari live/Ii di formazione in lngegne­
ria, e non solo in questa, trattano le questioni relative ai diversi aspetti dell'
elaborazione e de/la gestione de/la documentazione tecnica progettua/e e
produttiva.
Per questo a/Ja trattazione teorica sono affiancati esercizi appropriati,
che possano consentire, entro certi limiti, anche una autopreparazione, resasi
necessaria anche nell'ambito dei corsi tradizionali da una crescente riduzio­
ne de/ tempo dedicato alf'insegnamento.
E stato confermato l'aspetto grafico con adeguato uso de/ co/ore, per una
piu immediata comprensione. Sono presenti argomenti complementari, che
ampliano la visione de/ disegno come comunicazione, grafica ed informa­
tizzata, inserita net cicfo di svi/uppo de/ prodotto ed e stata rivista la parte ri­
guardante la normazione (con un accurato aggiornamento dei riferimenti).
Proprio ii discorso sulle norme per ii disegno richiede una particolare at­
tenzione, perche anche in questo campo la crescente globalizzazione con-
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duce ad una riconsiderazione di aspetti gia consolidati ed una visione diver­
so de/le informazioni necessarie al/a realizzazione dei manufatti (ii crescen­
te uso de/la lingua inglese rappresenta solo un segnale di quanta sta
accadendo). Di conseguenza le parti di questo testo che toccano argomenti
Jegati al/a normativa in vigore presentano talora uno sviluppo in divenire,
anche se ci auguriamo possano fornire strumenti sufficienti ad orientarsi.

Per quanta riguarda i sistemi di model/azione 30, e stata aggiornata ed


amp/iota la parte dedicata al programma di modellazione solida SolidWorks.
In questo volume e stato inserito ii corso completo degIi argomenti base de/
software (modellazioni di parti, assiemi e messa in tavola), mentre nel se­
EMILIO CHIRONE condo volume sono stati riportati gli argomenti de/ corso avanzato (model­
Jazione avanzata, validazione progettuale, analisi cinematica e dinamica).
Portico/are importanza sotto l'aspetto didattico e la proposta e lo sviluppo di
esercizi di varia difficolta. Naturalmente, nell'ambito del/'intento di presen­
tare una guida didattica per la formazione dei tecnici di live/lo superiore, di­
versa quindi da un manuale professionale per progettisti, rimangono le
limitazioni e le rinunce legate a/le scelte degli autori, che, come gia scritto
nella prima edizione, si augurano che tali scelte siano comprese e condivise
da chi utilizza ii testo, cos/ come si augurano di continuare a ricevere proper
ste e suggerimenti. A tale proposito e doveroso rinnovare ii ringraziamento
a chi gia ha collaborato, a chi ha fornito incoraggiamenti e materiale didat­
tico per le precedenti edizioni, contribuendo al successo editoriale dovuto
all'apprezzamento di tanti col/eghi ed operatori de/ settore, oltre che al fa­
vore deg/i studenti. Ricordando innanzi tutto i colleghi di lngegneria de/le
STEFANO TORNINCASA
Universita italiane che, singolarmente od attraverso l'Associazione Disegric
e Metodi de/1'/ngegneria lndustriale (ADM) operano da anni per garantire le
sviluppo e /'adeguamento de/la materia al/'evoluzione de/ mondo produtri­
vo e de/la formazione superiore, un u/teriore ringraziamento va ai collegr
degli lstituti Tecnici e Professionali, con cui da anni si mantiene aperta urG
collaborazione nata dalle prime esperienze di insegnamento, potenziata ne-­
gli ultimi anni attraverso ii Concorso Scuole de/la citata ADM. Un doverosc
ringraziamento va anche rivolto agli studenti, che hanno apprezzato in que-­
sti anni ii lavoro a Joro dedicato.
EMILIO CHIRONE
Professore Onorario presso l'Uni­
versita di Brescia, gia ordinario di
Disegno Tecnico Industriale presso
la Facolta di Ingegneria.

STEFANO TORNINCASA
Professore ordinario di Disegno Tec­
nico Industriale presso il Politecnico > Per approfondimenti, integrazioni e ii download dei modelli presenta­
di Torino. ti nel testo, corisultare ii sito: http://webd.polito.it/workbook/

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