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DR.

SSA LORETTA BOLGAN


DEFINIZIONE DI VACCINO

Un vaccino è una preparazione biologica che migliora l’immunità contro una particolare
malattia.
Un vaccino tipicamente contiene un agente che assomiglia ad un microrganismo che causa
la malattia, ed è spesso costituito da forme indebolite o uccise del microbo, dalle sue
tossine o proteine di superficie.
L'agente stimola il sistema immunitario del corpo in modo che sia in grado di riconoscere
l'agente come estraneo, di distruggerlo e "ricordarlo", così il sistema immunitario sarà in
grado di riconoscere e distruggere più facilmente qualsiasi di questi microrganismi che
incontrerà successivamente. (definizione WHO)
IMMUNIZZAZIONE E VACCINAZIONE

Immunizzazione è il processo attraverso il quale una persona è resa immune o resistente


a una malattia infettiva, normalmente attraverso la somministrazione di un vaccino. I
vaccini stimolano il sistema immunitario del proprio organismo a proteggere la persona
dalle successive infezioni o malattie. (definizione WHO)

Vaccinazione: Iniezione di un organismo infettivo ucciso o attenuato con lo scopo di


prevenire la malattia
COMPOSIZIONE DI UN VACCINO

I vaccini sono costituiti da:


antigeni
adiuvanti
conservanti
eccipienti
Possono contenere impurezze
(residui di lavorazione e contaminazioni) chimiche, biologiche ed elementari
ANTIGENI

http://www.genscript.com/recombinant
-vaccine.html
VACCINO ATTENUATO DELLA POLIOMIELITE (SABIN)
Vaccines. 2015;3(2):320-343
ALLUMINIO ADIUVANTE

Ad oggi mancano studi tossicologici sull’alluminio adiuvante per


via iniettiva somministrato nella fascia di età pediatrica.
Studi effettuati in vitro e sugli animali confermano la
neurotossicità, genotossicità e immunotossicità dell’alluminio.

RISPOSTA EMA
«l'uso di idrossido di alluminio e fosfato di alluminio nei vaccini
come adiuvanti (usati per migliorare la risposta immunitaria) è
ormai consolidato da molti anni.
Una valutazione finale della sicurezza della nuova formulazione
del vaccino può essere condotta solo sulla base di studi clinici.»

Studio citato da EMA, FDA e OMS sulla tossicologia dell’alluminio:


Vaccine. 2011 Nov 28;29(51):9538-43.
Updated aluminum pharmacokinetics following infant exposures
through diet and vaccination.
Mitkus RJ1, King DB, Hess MA, Forshee RA, Walderhaug MO.
Le particelle sono state osservate in
tessuti e organi periferici fino a 270
giorni dopo la somministrazione,
inclusi il cervello, la milza e i linfonodi
RESIDUI E CONTAMINANTI

Contaminanti: qualsiasi materiale introdotto incidentalmente (di tipo chimico, biologico, microbico,
elementare) che non fa parte del processo di fabbricazione del principio attivo o del prodotto finito.
Impurità o impurezze: qualsiasi componente presente nella sostanza o nel prodotto farmaceutico che non è il
prodotto finale desiderato (principio attivo ed eccipienti dichiarati nella composizione) Potrebbe essere o
processo-correlato o prodotto -correlato.
Impurezze correlate al processo: impurità derivate dal processo di fabbricazione. Possono essere derivato da
substrati cellulari (ad esempio proteine di cellule ospiti, DNA di cellule ospiti), coltura cellulare (ad es.
induttori, antibiotici, o componenti dei medium), o elaborazione a valle (ad es. reagenti o sostanze rilasciate
dalle colonne di purificazione).
Impurezze relative al prodotto: varianti molecolari del prodotto desiderato (ad es. precursori, prodotti di
degradazione derivanti dalla fabbricazione e / o lo stoccaggio) che non hanno proprietà comparabili a quelli
del prodotto desiderato per quanto riguarda l'attività, l'efficacia e la sicurezza.
IMPUREZZE

VACCINI ESAMINATI: INFANRIX HEXA – HEXYON - GARDASIL 9 - PRIORIX TETRA

CONTAMINAZIONI CHIMICHE-PROTEICHE: presenza di contaminanti chimici noti e non noti (70-80%) in quantità non
residuale (contaminazioni provenienti dalle materie prime e cross-contaminazioni da altri processi produttivi, tossine
derivate dal processo di produzione: potenzialmente tossici e/o cancerogeni). Proteine e peptidi provenienti dalle linee
cellulari (umane, di pollo, batteriche: allergeniche e/o autoimmunitarie)

CONTAMINAZIONI BIOLOGICHE: virus avventizi: retrovirus endogeni (potenzialmente cancerogeni e autoimmunitari)

RESIDUI DI LAVORAZIONE: DNA/RNA fetale umano, DNA/RNA embrionale di pollo, DNA/RNA dei frammenti L1 del
papilloma virus

Contaminanti noti in numero rilevante e in quantità cumulative: effetto sinergico?


Contaminanti non noti: principio di precauzione? (quantità residuale sotto il limite di rivelabilità dello strumento)
RISPOSTE EMA

CONTAMINANTI CHIMICI

Il dossier fa parte del documento tecnico comune (CTD) e i dettagli di fabbricazione sono inclusi nel
Modulo 3. Va notato che la maggior parte delle informazioni del Modulo 3 è considerata
commercialmente riservata e l'agenzia non è in grado di rilasciare questo su richiesta di una terza
parte.
Sebbene non si applichino specifici limiti uniformi per la maggior parte delle sostanze elencate nella
richiesta, vi sono requisiti per le avvertenze nell'etichetta del prodotto in specifiche circostanze per un
certo numero di sostanze.
Si consiglia di consultare le Schede di sicurezza dei materiali per queste sostanze per ottenere
informazioni sui loro livelli tossici. Il sito Web dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA),
può anche fornire informazioni utili sui livelli tossici di tali sostanze in caso di ingestione orale.
IMPUREZZE DI MATERIALE BIOLOGICO

VIRUS AVVENTIZI:
Priorix tetra: Human endogenous retrovirus K, Avian leukosis virus, HERV-H/env62
Hexyon: Fago del tetano, Vettori utilizzati per il clonaggio
Gardasil 9: Molluscum contagious virus, Fagi, Murine leukemia virus, Human endogenous retrovirus K, Lievito e i
suoi virus

ICH Topic Q 5 A EMA


Il rischio di contaminazione virale è una caratteristica comune a tutti i prodotti biotecnologici derivati dalle linee
cellulari. Tale contaminazione potrebbe avere gravi conseguenze cliniche e può derivare dalla contaminazione
delle stesse linee cellulari di origine (substrati cellulari) o dall'introduzione accidentale del virus durante la
produzione.
deve essere dimostrato che qualsiasi virus o particella virale nota per essere presente nel brodo di coltura è
stata effettivamente inattivata o rimossa durante il processo a valle
IMPUREZZE DI MATERIALE BIOLOGICO

PRIORIX TETRA: DNA totale: 1.7-3.7 µg/dose di cui l’80% umano (DNA/RNA fetale umano proveniente dalla linea cellulare
MRC-5). Quantità di DNA tale da renderlo ingrediente principale del vaccino.
Sequenziamento genomico della linea cellulare: riscontrato genoma individuale completo, altamente modificato dal punto di
vista genetico e potenzialmente cancerogeno

Comparazione approssimativa tra il DNA


fetale (a sinistra) e il DNA delle cellule
HeLa (a destra)
Le traslocazioni delle cellule HeLa
rappresentate nel circos plot dalle linee
del nucleo, sono riferite all’intero genoma
(quindi parte codificante e non
codificante), mentre nel caso delle cellule
fetali vaccinali sono riferite solo ai geni
codificanti
IMPUREZZE DI MATERIALE BIOLOGICO

GARDASIL 9: Frammenti L1 del genoma del papilloma virus.


Sono stati sequenziati i frammenti L1 18, 16, 6
Le implicazioni legate alla presenza di questi frammenti
sono quelle già riportate dal prof. Lee nelle sue
pubblicazioni, e cioè che la presenza dell’alluminio ne
stabilizza la degradazione, potenziando la capacità di
attivare una potente risposta infiammatoria a lungo
termine e di essere trasportati attraverso il sistema linfatico
nei macrofagi in vari distretti dell’organismo.

RISPOSTA FDA: 21.10.2011


«La presenza di questi frammenti di DNA è prevista, non
rappresenta un rischio per i destinatari del vaccino e non
costituisce un fattore di sicurezza»
EFFICACIA

Nei vaccini contenenti alluminio adiuvante si è notata la presenza di


aggregati insolubili e indigeribili, in particolare in Infanrix hexa. Poiché
gli antigeni per poter stimolare la produzione di anticorpi specifici
devono essere digeriti dai macrofagi, questo pone un problema di
efficacia.

Problema di sicurezza: questi aggregati potrebbero essere trasportati


con l’alluminio attraverso il sistema linfatico in diversi distretti
dell’organismo
EFFICACIA
Nel genoma della parotite vaccinale sono state individuate 40 varianti minori rispetto al
genoma di riferimento utilizzato per l’analisi (genoma vaccinale Jeryl-Lynn), la maggior parte
localizzate nel gene-NP (proteina del nucleocapside) e aventi impatto basso sulla proteina
(varianti sinonime, cioè che non portano ad un cambio amminoacidico) o moderato (varianti
‘missense’ cioè che portano ad un cambio aminoacidico, ovvero a mutazioni non sinonime)
nella proteina codificata. Dal confronto tra le varianti minori della parotite trovate nei due
lotti emergono 4 differenze

Nel genoma della varicella vaccinale sono state individuate 245 varianti rispetto al genoma di
riferimento utilizzato per l’analisi (genoma selvatico del ceppo Dumas). Di queste varianti, 154
sono varianti ‘maggiori’ rispetto al virus selvatico supportate dalla totalità delle sequenze che
coprono il sito polimorfico, mentre le restati 91 sono varianti minori

RISPOSTA EMA
modificazioni nella sequenza genomica di un virus non necessariamente hanno un impatto
sulle determinanti antigeniche necessarie per stimolare la risposta immunitaria desiderata
nell’uomo

Virus wild-type Virus vaccinale efficacia: vaccino-resistenza


sicurezza: reversione della virulenza e maggiori complicazioni dall’infezione
NEUROINFIAMMAZIONE
Risposta locale e sistemica delle cellule immunitarie
al danno acuto o cronico del SNC.

In situazioni neuroinfiammatorie, sia acute (parte


superiore) che croniche (parte inferiore), il danno
parenchimale del SNC (linea nera) porta
all'attivazione delle cellule gliali e alla risposta
infiammatoria locale (linea rossa). In risposta al
danno acuto del sistema nervoso centrale, i leucociti
circolanti vengono reclutati nel sistema nervoso
centrale (linea blu) e partecipano alla risoluzione
della risposta infiammatoria innata. Quando tale
risposta non viene risolta, può portare a
neuroinfiammazione cronica, associata a tossicità
crescente e morte neuronale, come nel caso delle
malattie neurodegenerative croniche; la mancanza di
risoluzione riflette il reclutamento insufficiente di
cellule immunitarie che risolvono l'infiammazione
sistemica nel sistema nervoso centrale.

EMBO J. 2014 Jan 7;33(1):7-22


I metalli pesanti, gli antigeni vaccinali e le contaminazioni
inevitabilmente presenti nei vaccini somministrati, sono
responsabili dell’induzione dell’immunoeccitossicità, un
meccanismo implicato nello sviluppo dell’encefalopatia
postvaccinica.
L’immunoeccitossicità è un processo neuroinfiammatorio
progressivo dovuto ad una eccessiva reazione della microglia, la
componente macrofagica del sistema immunitario che protegge le
celluledel sistemanervosocentrale.
Quando queste cellule vengono stimolate in seguito ad un
trauma, virus (compresi i virus vaccinici), o sostanze tossiche
(alluminio, thimerosal, tossine inattivate e sostanze chimiche
residue dei prodotti di lavorazione dei vaccini, eccipienti
neurotossici, additivi alimentari ect) rilasciano dei mediatori
chimici, quali citochine proinfiammatorie (tumor necrosis
factor-alfa (TNF-α), interleuchine (IL-6), granulocyte-macrophage
colony- stimulating factor (GM-CSF), citochine Th1 (IFN-γ),
chemochine (IL-8), (NF-kappa) ed aminoacidi eccitotossici come il
foto fornite dal Dr.JosephRogers. glutammato e l’acido chinolinico, che causano un’infiammazione
progressiva del cervello (encefalopatia) e morte delle cellule
nervose.
GRAZIE

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