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Pareggio in Commissione ferma il testo, la Lega spinge significativa. I due voti con cui ieri il
Parlamento, prima, ha negato l’ap-
provazione del decreto sul federali-
smo e, poi, ha respinto la richiesta di
ROMA. E’ la giornata dei voti Il quale necessita però della dop- Qurinale irritato perquisirel’ufficio di uno dei tesorie-
contrapposti. Ore 14, Commissio- pia firma del premier e del Capo ri di Berlusconi hanno illuminato,
ne bicamerale sul federalismo: 15 dello Stato, e così le tensioni per l’ultima forzatura con la massima chiarezza, la situa-
contro 15, parere contrario, il ancora una volta si scaricano sul Il malumore del Colle è forte. Il zione in cui si trova la politica
Parlamento è negativo. La legge Quirinale. Già, perché l’opposizio- federalismo fiscale doveva essere un italiana.Da un lato, unafondamenta-
tanto cara ai leghisti traballa peri- ne subito grida all’atto «incostitu- evento politico bipartisan e il mini- le riforma, destinata a modificare
colosamente. Ore 19, Aula della zionale» (Rosy Bindi) oppure stro Calderoli aveva molto lavorato a radicalmente la struttura istituzio-
Camera: 315 contro 298, i deputa- «eversivo» (Leoluca Orlando). «Un questo obiettivo fino all’ultimo secon- nale del nostro Paese, a incidere
ti respingono la richiesta dei pm inaudito schiaffo al Parlamento, do utile. Ma nell’opposizione sono sulle condizioni di vita degli italiani
di Milano sulla nota perquisizio- un vero atto di arroganza» lo prevalsi motivi più politici che di e sulle loro finanze, parte, se davve-
ne a carico di Silvio Berlusconi. Il definisce Pierluigi Bersani. Gior- merito: la testa di Berlusconi. E dire ro riuscirà a partire, male, senza
governo e il suo premier incassa- nata al cardiopalma, dunque. Um- che fino a ieri tutti, il premier in l’ampio consenso che sarebbe stato
no un’altra iniezione di fiducia. berto Bossi da due giorni è nervo- testa, avevano apprezzato l’ennesi- necessario. Dall’altro, i ripetuti ten-
Ma non è ancora finita. Ore 19,30, sissimo e le prova davvero tutte mo appello di Napolitano ad uscire tativi dell’opposizione di sconfigge-
il Consiglio dei ministri è riunito per salvare in extremis il decreto dalla «spirale insostenibile di con- re, in aula alla Camera, la maggioran-
d’urgenza per valutare il da farsi legislativo sul federalismo fiscale trapposizioni». Ora il Presidente za si scontrano puntualmente con
sulla strada del federalismo. E comunale. Va persino a trovare aspetta di vedere il testo del decreto numeri risicati, sì, ma compatti e
un’ora dopo è ufficiale: il governo, Gianfranco Fini, con il quale è in legislativo, e i suoi collaboratori spie- persino leggermente in aumento.
facendosi forte del parere positivo freddo da mesi, per convincerlo a gano che c’è un problema di metodo e Quella coincidenza, peraltro, non è
della commissione Bilancio del un sì. Tutto inutile. I leghisti di procedure. Il timore è che il decre- solo temporale, ma politica. Dimo-
Senato, vara il decreto legislativo. s’infuriano. L’opposizione brinda. to sia uno schiaffo al Parlamento. stra, infatti, come siano indissolubil-
mente intrecciate questioni legate al
futuro dell’Italia, al suo sviluppo
POPOLO «VERDE» EGITTO LA BATTAGLIA DEL CAIRO economico, alla sua coesione sociale
e nazionale, e problemi legati alla
figura del suo premier, Silvio Berlu-
La Lega non festeggia Retate in strada sconi. Perché i rappresentanti della
Lega e del Pdl, alla cosiddetta «Bica-
Bossi striglia Calderoli meralina» che doveva approvare il
e rassicura la base stranieri nel mirino parere sul federalismo, hanno dispe-
ratamente cercato di modificare il
testo proposto dal governo, pur di
ottenere l’assenso di qualche parla-
Non c’è da far festa, non c’è da Nelle strade del Cairo oramai è spondente della tv pubblica austria- mentare dello schieramento avver-
brindare. «Il federalismo municipa- caccia allo straniero. Non solo i ca Ors, Karim El-Gawhari, ha rac- so. Senza troppo badare alla coeren-
le che passa per decreto, sbattendo giornalisti, che sono diventati subito contato che un giornalista svedese è za dell’intento federalista e alle con-
il pugno sul tavolo, mentre il Parla- l’obiettivo dei manifestanti pro Mu- stato pugnalato alla gola e allo seguenze degli emendamenti propo-
mento lo boccia: che così non va è barak, ma chiunque non sembri stomaco ed è in condizioni gravissi- sti dall’opposizione. Con il risultato,
evidente...». Scuote la testa, la fon- egiziano. Tanto che anche l’Onu sta me. La situazione è tale che la Casa del resto, dinon raggiungere l’obietti-
te leghista che chiede l’anonimato evacuando il personale. Alcune testi- Bianca e il segretario generale del- vo sperato. Mentre il leader del Pd,
per dar voce al disagio profondo monianze dicono addirittura che l’Onu Ban Ki-moon hanno intimato Bersani, ha dichiarato, senza troppi
che, da ieri, non è più solo della uno straniero è stato linciato a morte al governo egiziano di non colpire i giri di parole, la sua disponibilità ad
base ma anche della dirigenza le- nella zona di piazza Tahrir. Il corri- reporter e rilasciare quelli arrestati. approvare il federalismo se il presi-
ghista. Bossi è scuro in volto, come dente del Consiglio si dimettesse. E’
tutti gli altri. «La Lega mantiene le vero che la condizione di precarietà
promesse» è tutto quel che conce- LA SORTE DEL FARAONE? e di confusione in cui versano il
de. Il Senatùr ha condotto le danze Parlamento e il Paese è dovuta an-
giorno e notte, compresa la frase che a errori tattici evidenti nella
sibilata a Berlusconi nel vertice
notturno, «se non c’è la maggioran-
za in commissione si va tutti a
Mubarak nelle mani dei gerarchi strategia delle forze che sostengono
il governo. Se il cosiddetto «lodo
Alfano» fosse stato proposto in for-
casa», ma temeva che andasse a me più accettabili e con legge costitu-
finire così: 15 a 15 nella bicamerali-
na. Del resto, Mario Baldassarri,
Il consiglio degli anziani piloterà la successione zionale, forse Berlusconi, oggi,sareb-
be già protetto dalle conseguenze
unico apparentemente tentennan- delle sue vicende giudiziarie. E se,
te dei finiani, aveva già detto ai Il secondo giorno della controrivo- che ormai tutti chiamano Resisten- per il federalismo, non si fosse ricor-
vertici del Terzo Polo venerdì scor- luzione di Mubarak, l’Egitto è sce- za e gli sgherri di Mubarak è so alla costituzione di una commis-
so a Todi che lui avrebbe votato no, so qualche gradino più in giù nel- difficile immaginarlo nell’angolo, sione «Bicamerale», nome che evoca
«troppe tasse e si rischia pure di l’abisso. Il luogo dove si gioca la il capo è nelle mani del consiglio già infausti ricordi di analoghi falli-
scassare le casse dello Stato». I partita è piazza Tahrir, della Libera- degli anziani. Quando il regime menti, la strada di questa riforma
finiani, ormai, si divertono a far zione, nel cuore del Cairo. La zona è si sente minacciato, gli anziani sarebbe stata più agevole. A questo
ballare non solo premier e mini- un’enorme arena dove si scontrano pensano al loro interesse colletti- punto, Bossi ha tutto l’interesse a
stri, ma anche la Lega. come gladiatori le forze di quella vo, pilotano la sua successione. rivendicare, una mezza vittoria.
2 VENERDÌ 4 FEBBRAIO 2011 LA STAMPA ANNO 145. N. 34
MOLTI ANEDDOTI, POCHI RIMORSI NELLE MEMORIE DELL’EX CAPO DEL PENTAGONO FLASH-ECONOMIA