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• dispongono di importanti risorse ambientali (risorse idriche, sistemi agricoli, foreste, paesaggi
naturali e umani) e risorse culturali (beni archeologici, insediamenti storici, abbazie, piccoli
musei, centri di mestiere);
- Legge r. n. 1 del 02 marzo 2020 con la quale il Consiglio Regionale della Campania ha inteso
riconoscere il ruolo e la funzione della cooperazione di comunità quale modello
imprenditoriale, che ispirato al principio di sussidiarietà, contribuisce “allo sviluppo
sostenibile, alla coesione e alla solidarietà sociale delle comunità locali a rischio di
impoverimento sociale e demografico, con particolare riferimento a quelle situate in
territori montani e marginali”. Con tale provvedimento la Regione “promuove e sostiene le
cooperative di comunità che perseguono lo scopo di soddisfare i bisogni della comunità
locale, migliorandone la qualità sociale ed economica della vita, attraverso il
mantenimento dei servizi, la creazione di offerta di lavoro e lo sviluppo di attività
economiche ecosostenibili”.
Gli obiettivi della Scuola di cooperativa di comunità
L’idea della Scuola di cooperative di comunità nasce dalla volontà di fornire motivazioni e
strumenti per strutturare nelle comunità e nei territori un nuovo senso di appartenenza che
diventi, attraverso una formazione mirata, nuova partecipazione sociale, consapevole e
produttiva.
Dalle esperienze svolte da altre cooperative di comunità si è compreso che la strategia da mettere
in campo è quella di realizzare azioni innovative di riqualificazione e di ospitalità, mettendo al
centro dell’intervento la Comunità e il Territorio, secondo una logica intersettoriale, di
responsabilità pubblico-privata, in cui i saperi si sommano, i conflitti si eliminano e le risorse
vengono valorizzate sotto una regia condivisa. Pertanto, necessita un cambio di forma mentis dei
cittadini, nei loro differenti ruoli. Un percorso di risocializzazione ai beni comuni e al benessere
sociale, quale prodotto dell’impegno congiunto dei singoli. Un progetto di responsabilità collettiva
che nasce dalla consapevolezza del proprio ruolo nella comunità di appartenenza.
Attraverso un percorso formativo mirato si farà comprendere che è necessario individuare i punti
di forza e di debolezza del territorio comunale, oggetto della proposta progettuale della società
cooperativa. Da tale analisi conoscitiva si sviluppa la proposta progettuale di elaborazione e
costituzione della Cooperativa di Comunità, che necessariamente, dovrà interessare anche i
comuni vicini, per favorire una fattibilità socio-economica di un progetto integrato di area nel
quale sono ricompresi tutti i punti di forza e di debolezza dell’area territoriale di riferimento. “E’
essenziale sviluppare un’attività economica finalizzata al perseguimento dello sviluppo
comunitario e della massimizzazione del benessere collettivo (non solo dei soci)”2.
Obiettivo è, dunque, quello di individuare strategie per le “Cooperativa di Comunità”, replicabili e
adattive, finalizzato a costruire una rete locale di partenariato nelle aree interne, costituita da
soggetti pubblici e privati provenienti dal settore sociale, educativo, formativo, ed economico che
2
Tratto da “Lettera ai Sindaci della Regione Campania – Promozione dello strumento delle Cooperative di Comunità” –
prot. 121/20 del 9 luglio 2020 di Confcooperative Campania e Confcooperative Habitat Campania. Autore Antonio
Gesummaria.
condividono l’obiettivo di rendere resiliente la Comunità di appartenenza. Parte integrante di tale
modello sarà “dotarlo di un toolkit” di strumenti atti a misurare e monitorare (ex ante, in itinere
ed ex post) il reale impatto sociale delle azioni messe in campo.
Va ricordato che le tre strategie elettive per costruire Comunità Locali Sostenibili sono: 1.
Partecipazione attiva locale nelle Unità Territoriale Di Base; 2. Governance corale - Inveramento di
democrazia; 3. Etologia-ecologia Integrale.
Questo percorso istituzionale ispirato alla definizione strutturale di un territorio come “Comunità
Locale Sostenibile” può cogliere esplicitamente gli orientamenti e le raccomandazioni
internazionali più importanti in questo momento storico sul futuro delle Comunità Locali e del
Pianeta: i 17 obiettivi - Sustainable development goals - dell’agenda Onu 2030; economie
trasformative del Forum sociale mondiale; ecologia integrale della enciclica Laudato sì di papa
Francesco.
“Le comunità hanno bisogno delle loro istituzioni, di riti di conferma, rassicurazione, richiamo.
Occorre (ri)alfabetizzare la comunità. Esserne abecedario con gesti e azioni”3.
Con la Scuola di cooperative di comunità si vuole rispondere a tale esigenza, insieme a tutte le
istituzioni che condivideranno il progetto etico e formativo.
Partner proponenti il progetto
Ø Confcooperative Campania;
Ø Osservatorio per lo studio, la ricerca e la promozione dell’Economia civile – Regione
Campania;
Ø Osservatorio politiche sociali del Dipartimento di Studi Politici e Sociali, Università degli
studi di Salerno;
Ø Altri partner che aderiranno al progetto.
3
“Cooperatori nelle Comunità” di Giovanni Teneggi – referente Cooperazione di Comunità di Confcooperative.