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1- L'autore.
Cenni storici.
Manuel de Falla (1876-1946) è stato un importante compositore spagnolo del Novecento, brillante
esponente del linguaggio compositivo legato all'impressionismo musicale francese.
A Madrid studiò composizione per quattro anni sotto la guida di Pedrell, che gli fece conoscere
Debussy.
Dal 1907 al 1914 soggiornò a Parigi, dove venne a contatto con Debussy e Ravel.
Scrisse soprattutto musica da camera e opere teatrali.
Le sue opere per chitarra vengono considerate tra quelle che hanno fortemente contribuito alla
nascita del moderno linguaggio compositivo per chitarra classica, sia per l'utilizzo timbrico che per
la "nobiltà" restituita allo strumento dopo l'oblio della seconda parte dell'Ottocento.
Le sue composizioni fino al 1922 vennero conosciute come "francesi" non intese nel senso
nazionalistico del termine, ma piuttosto nel senso del linguaggio compositivo.
Tale linguaggio aveva come modelli i capolavori di Debussy, Albéniz e Ravel.
Lo stile.
Lo stile di De Falla risulta fortemente influenzato dalla musica “impressionista” di Debussy e di
Ravel, con i quali egli fu a stretto contatto negli anni in cui soggiornò a Parigi.
Nelle sue composizioni si ritrovano quindi i caratteri tipici dell'Impressionismo musicale, come ad
esempio la tendenza ad allontanarsi dai modelli compositivi del Classicismo (sonata e sinfonia) e
dai sentimenti forti del Romanticismo, nel tentativo, riuscito, di rendere in musica, grazie anche al
raffinato utilizzo dei colori timbrici strumentali, quelle impressioni insieme immediate e
evanescenti, oniriche e irreali, tipiche di quell'affascinante movimento artistico chiamato appunto
“Impressionismo”.
Risulta anche essere una delle prime opere per chitarra del novecento scritta da un compositore
non chitarrista.
Falla ricevette una richiesta dalla rivista Revue musicale, diretta da Henry Prunières, di scrivere una
composizione per commemorare il lavoro di Debussy.
Nell'agosto del 1920 compose L'homenaje, "Piece de guitarre ècrit pour le tombeau de Debussy",
eseguito prima da Pujol e in seguito eseguito e registrato da Segovia.
Ritenuta una delle più belle opere della letteratura per chitarra classica moderna, il brano è
espressione tipica del linguaggio di De Falla.
In esso troviamo infatti una perfetta sintonia tra impressionismo francese e elementi ritmici e
melodici tipici del folclore spagnolo.
Alla fine del brano vi è una ripresa del tema “La soirée dans Grenade”, composizione per pianoforte
di Claude Debussy, contenuta nella raccolta Estampes.
L'Homenaje fu fondamentale, perché rivelò un aspetto della chitarra che prima non era mai stato
toccato: inizia nella storia della musica per chitarra la linea che potremmo definire "tenebrista",
ossia la percezione della chitarra "come di uno strumento che dà adito alla meditazione più
profondatamente e drammaticamente imbevuta di un indescrivibile senso del mistero". (Angelo
Gilardino).
Dal punto di vista della tecnica compositiva, si appoggia a Debussy e all'impressionismo francese,
sviluppandosi su “impressioni” musicali evanescenti e sfuggenti.
Struttura e analisi.
L'homenaje è un brano dal carattere fortemente impressionista e tenebroso carico di atmosfere
sfuggenti e quasi ipnotiche.
Tutto ciò grazie alla “circolarità” dell'intervallo di seconda minore del primo tema, all'insistenza
della cellula ritmica a ritmo di habanera e al geniale utilizzo dei movimenti armonici da parte di De
Falla.