Sei sulla pagina 1di 2

Gli eucarioti (Eukaryota, dal greco εὖ eu «buono» e κάρυον káryon «nucleo»[1]) sono

uno dei due domini della classificazione tassonomica degli esseri viventi.
Costituiscono il dominio più complesso e includono cinque regni: piante, funghi,
animali, protisti e cromisti.

Il criterio per la distinzione dall'altro dominio, i procarioti, è la presenza di


un nucleo cellulare ben definito, isolato dal resto della cellula tramite una
membrana e contenente la maggior parte del materiale genetico rappresentato dal DNA
(una parte minore è contenuta nei mitocondri). Gli eucarioti possiedono inoltre un
sistema endomembranoso.

Indice
1 Altre differenze tra eucarioti e procarioti
2 Origine degli eucarioti
3 Sistematica degli eucarioti
4 Note
5 Bibliografia
6 Voci correlate
7 Altri progetti
8 Collegamenti esterni
Altre differenze tra eucarioti e procarioti
Gli eucarioti si distinguono dai procarioti anche per numerose caratteristiche a
livello molecolare. Ad esempio:

Diverse proprietà delle sequenze genomiche regolatrici;


Geni organizzati in introni ed esoni con conseguente processamento (splicing) del
trascritto primario;
Trascrizione e traduzione di un trascritto sono eventi separati nello spazio e nel
tempo;
I trascritti eucariotici non sono quasi mai policistronici, ossia portano una sola
ORF;
Percentuale di DNA non codificante molto più elevata;
DNA associato a istoni;
Diversa percentuale di G-C nel genoma;
Presenza di colesterolo nella membrana cellulare, tranne che nei funghi, nelle
piante e in alcuni protisti.
Solo negli eucarioti si ha riproduzione sessuale, che presenta due modi di
divisione: la mitosi e la meiosi. La mitosi è il processo di divisione che serve
principalmente all'accrescimento e al rinnovo dei tessuti, mentre la meiosi è
specifica delle cellule adibite alla riproduzione, dette gameti. Mediante mitosi
una cellula fa una copia di sé stessa con lo stesso numero di cromosomi, formando
così due cellule diploidi. La meiosi si svolge invece in due sequenze, in cui una
cellula diploide, con un metodo caratteristico, si sdoppia in due cellule aploidi
(ovvero con una sola copia di ciascun cromosoma) e poi, durante la seconda
sequenza, queste due cellule si dividono formando alla fine quattro cellule
aploidi.

La teoria più accreditata sull'origine eucariota ipotizza la fusione biologica tra


almeno due organismi procarioti: un archaea e un batterio.[2]
Origine degli eucarioti
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Endosimbiosi.
La transizione dai procarioti agli eucarioti ha rappresentato per molti studiosi
uno dei passaggi evolutivi più importanti, secondo solo a quello dell'evoluzione
delle cellule fotosintetiche. Il problema di come possa essere avvenuto questo
passaggio è stato argomento di accese discussioni. Secondo l'ipotesi più diffusa,
per circa 2 miliardi di anni, quindi per un tempo maggiore alla metà di quello
trascorso dall'inizio della vita, sono esistite solo cellule prokaryota.[3].
L'origine della cellula eucariota risalirebbe all'incirca a 1,5 miliardi di anni fa
in pieno precambriano, quando alcuni procarioti si stabilirono all'interno di altri
organismi in una sorta di "simbiosi interna permanente". Esistono sufficienti prove
che gli eucarioti derivano dai procarioti attraverso tale meccanismo di
endosimbiosi (Serial Endosymbiosis Theory), ipotizzato in forma completa da Lynn
Margulis negli anni sessanta del XX secolo.

Questa origine può essere distinta in due tappe:

la prima comporta la formazione del fagocita primario


la seconda la non-digestione degli organelli (mitocondri, cloroplasti).
Sistematica degli eucarioti

Ipotesi relativa alle relazioni tra organismi eucarioti


Secondo una tassonomia consolidata (anche se ormai obsoleta per vari aspetti), gli
eucarioti pluricellulari venivano ripartiti fra i tre regni degli Animali, delle
Piante e dei Funghi, mentre quelli unicellulari venivano di solito riuniti nel
regno dei Protisti (Robert Whittaker 1969, Carl Woese 1977).

Successivamente le alghe unicellulari sono state incluse dalla maggioranza degli


studiosi nel regno delle Piante e i rimanenti organismi unicellulari sono stati
divisi da alcuni scienziati in regni separati: (Chromista e Protozoa secondo Thomas
Cavalier-Smith).

Recentemente (per es. Sina et al., 2005[4] Keeling et al., 2005), sulla base di
caratteri strutturali e molecolari, è stato proposto di dividere gli organismi
eucarioti in sei grandi gruppi (chiamati supergruppi) accettati universalmente ma
le cui relazioni e la cui monofilia non sono ancora completamente chiarite:

Amoebozoa
Opisthokonta comprendente i vecchi regni Animalia e Fungi
Rhizaria, un piccolo gruppo di protisti con evidenti similarità nel DNA ma scarsa
somiglianza morfologica. Ne fanno parte, ad esempio, i foraminiferi e i radiolari
Archaeplastida (comprende il regno Plantae, le alghe rosse, le alghe verdi)
Chromalveolata (comprende, tra gli altri, alghe unicellulari acquatiche componenti
del fitoplancton, eterotrofi parassiti di animali, diatomee, alghe brune,
oomiceti).
Excavata che comprende diversi protisti flagellati, ad esempio, le Euglena.
Un'ulteriore proposta di classificazione[5] suggerisce che gli organismi eucarioti
possano venir suddivisi in due soli grandi cladi sulla base della loro derivazione
da organismi ancestrali con uno o due flagelli:

Unikonta (comprende Amoebozoa e Opisthokonta della classificazione precedente)


Bikonta (comprende tutti gli altri cladi)

Potrebbero piacerti anche