Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
net/publication/290392298
CITATIONS READS
0 990
1 author:
Rosa Romano
University of Florence
60 PUBLICATIONS 67 CITATIONS
SEE PROFILE
Some of the authors of this publication are also working on these related projects:
All content following this page was uploaded by Rosa Romano on 13 January 2016.
Viaggi Viaggi
nell’architettura Viaggi
nell’architettura Renzo Piano nell’architettura
con
Carlo Piano
Renzo Piano Renzo Piano
con con
Carlo Piano Carlo Piano
N N
NO NE
Costruire Costruire
l’architettura
NO NE
Costruire
l’architettura l’architettura
21 21 21 21
GIU GIU GIU GIU
21 21
MAG MAG
G 24 G 24
LU LU
01 MA 13 01 MA 13
G 19
LAT = 38° 50’ 11’’, 76 AGO G 19
LAT = 38° 50’ 11’’, 76 AGO
Federico Bucci
LONG = 16° 15’ 52”, 20 5 LONG = 16° 15’ 52”, 20 5
21 AP 23 21 AP 23
R AGO R AGO
18 6 18 6
Federico Butera
31 MAR SET 13 31 MAR SET 13
0 = 0’ 0 = 0’
16 8 16 8
21 MAR SET 23 21 MAR SET 23
0 E 0 E
15 9 15 9
13 MAR OTT 01 13 MAR OTT 01
Giovanni Calabresi
14 10 14 10
13 11 OTT 11 13 11 OTT 11
03 MAR 12 03 MAR 12
B NOV B NOV
10 FE 10 FE
Fabio Casiroli
02 02
N N
GE NO GE NO
21 V 21 21 V 21
DIC DIC
DIC DIC
Lorenzo Jurina
SO SE
Massimo Majowiecki SO SE
S
Giovanni Calabresi Gianni Ottolini S
Giovanni Calabresi
Fabio Casiroli Marco Sala Fabio Casiroli
Gianni Scudo
Lorenzo Jurina Lorenzo Jurina
Massimo Majowiecki Massimo Majowiecki
Gianni Ottolini Gianni Ottolini
Marco Sala Marco Sala
Gianni Scudo Gianni Scudo
169
169
28
72 58
2
17
2
17
169
169
4
19
18
4
19
64
64
169
169
169
169
Coperture
a cura di Marco Sala
408 Introduzione 422 Confronto tra le tipologie di solaio 438 Manto di copertura
di Marco Sala in laterizio armato 438 Lapideo
Solaio gettato in opera L’ardesia
410 Struttura e solai semiprefabbricati
440 Laterizi
di Marco Sala e Francesco Simoni Solai a travetti, a lastra e a pannelli
423 Confronto tra laterizio armato 442 Metallico
410 Strutture di copertura in legno
e altre tipologie 444 Ligneo
410 Legno massello
Laterizio armato e calcestruzzo armato
Il materiale
Le orditure
Laterizio armato e legno massello 445 Coperture piane
Laterizio armato e componenti integrati di Rosa Romano e Milagros Villalta
La capriata
in acciaio e legno stratificato 445 Tetto rovescio
412 Legno lamellare
423 Evoluzioni 446 Tetto verde
Come nasce il legno lamellare
Utilizzo del legno lamellare 424 Strutture di copertura in acciaio 448 Tipologie dei tetti verdi
415 Strutture di copertura 424 Caratteristiche del materiale 449 Tecnologia del tetto verde
in pannelli stratificati in legno Parametri strutturali
Resistenza meccanica, 451 Pavimentazione di copertura
Principio di realizzazione
dei pannelli stratificati duttilità e fragilità 451 Pavimenti in ceramica
Componenti in legno stratificato Resistenza fisico-chimica e durabilità 451 Pavimenti in cotto
Utilizzo del legno stratificato Leghe di acciaio
Il COR-TEN 452 Pavimenti rialzati
416 Strutture di copertura
in travi reticolari in legno 425 Elementi strutturali 453 Coperture fotovoltaiche
I principi costitutivi Elementi standard di Lucia Ceccherini Nelli
Utilizzo di strutture reticolari in legno Profilati pieni
Tubi 454 Membrane impermeabilizzanti
418 Strutture di copertura in bambù
Lamiere
418 Caratteristiche del materiale Cavi
455 Tetti industriali
418 Produzione del bambù 427 Prestazioni del materiale di Marco Sala e Francesco Simoni
Specie maggiormente impiegata Prestazioni meccaniche e durabilità
a uso strutturale 455 Elementi prefabbricati
Compatibilità economica e ambientale
Efficienza energetica per coperture industriali
427 Realizzazione di strutture di copertura
418 Utilizzo del bambù 455 Coperture prefabbricate
in acciaio
Usi non strutturali in calcestruzzo precompresso
Tipologie di struttura
Usi strutturali Coperture realizzate con elementi 455 Coperture centinate
Prestazioni strutturali strutturali standard 456 Coperture prefabbricate in acciaio
Comportamento al fuoco Coperture realizzate con elementi
Impiego del bambù 458 Shed per coperture industriali
strutturali ottenuti per assemblaggio
in strutture di copertura di elementi standard 458 Lo shed e le sue evoluzioni
Manto di copertura in bambù Coperture realizzate con elementi 458 Componenti shed
421 Strutture di copertura strutturali speciali
in laterizio armato 460 Complementi e lavorazioni
421 Generalità 430 Coperture inclinate di Rosa Romano
Definizione di Rosa Romano e Francesco Simoni 460 Principali elementi tecnici aggiuntivi
Tipologie di solai in laterizio armato 431 Architettura del trullo 460 Camino di ventilazione
421 Tecnica di esecuzione 432 Stratigrafia e prestazione
Solai gettati in opera 462 Le torri del vento iraniane
432 Generalità di Gianni Scudo
Solai semiprefabbricati
Solai a travetti 432 Coperture di ambienti esterni
Solai a lastre 433 Stratigrafia delle coperture tradizionali 463 Linee vita
Solai a pannelli di ambienti interni 464 Grondaie
Irrigidimenti trasversali 465 Tubo pluviale
435 Coperture ventilate
Collegamento alla struttura portante 465 Bibliografia
e realizzazione di aperture 436 Principali morfologie
Coperture Coperture inclinate
di Francesco Simoni e Rosa Romano
430
La tradizione di realizzare coperture inclinate è Anche in questi casi, lo studio empirico e La codificazione delle funzioni della copertura
generata dalle condizioni ambientali. convenzionale delle morfologie di copertura
Funzione fondamentale della copertura, infat- ha sviluppato modelli caratterizzati da media La codificazione UNI definisce la copertura
ti, è tradizionalmente quella di riparare gli am- pendenza (Fig. 96). come Unità Tecnologica, classificandola come
bienti di vita dalle precipitazioni e dall’eccessi- Oltre a quella di proteggere da fenomeni at- ‘Chiusura superiore orizzontale’, cui apparten-
vo irraggiamento, e di permettere la raccolta e mosferici e irraggiamento e favorire la raccolta gono due ‘Classi di elementi tecnici’: ‘Coper-
lo smaltimento o stoccaggio delle acque pio- delle acque piovane, funzione della copertura, ture’ e ‘Infissi esterni orizzontali’.
vane. Secondo le differenti fasce climatiche e in riferimento al benessere abitativo, è anche Tale classificazione tende a identificare la co-
i contesti regionali (vedi paragrafo Architettura quella di permettere il controllo dell’incidenza pertura come parte integrante dell’involucro
del trullo), la copertura può assolvere a una del vento, che ha generato morfologie diversi- edilizio, e può essere costituita da una com-
funzione ambientale prevalente o essere con- ficate in relazione alla necessità di limitarne o ponente opaca e da una trasparente, ognuna
cepita per rispondere a esigenze di protezione facilitarne il passaggio dall’esterno all’interno con specifici requisiti prestazionali e funzioni,
variabili in ragione delle stagioni. degli ambienti di vita. sotto il profilo della resistenza meccanica, del-
Nelle regioni a clima caldo secco, dove le Ruolo ambientale della copertura, infine, è la sicurezza e stabilità strutturale, del controllo
precipitazioni sono scarse e l’esigenza fonda- anche quello di permettere il controllo del- dei flussi energetici, del benessere visivo (at-
mentale è quella di ottimizzare la raccolta del- l’acustica degli spazi chiusi, della ventilazione traverso la regolazione dell’illuminazione diret-
le acque piovane, le tradizioni architettoniche interna o dell’illuminazione diretta o indiretta, ta) e della ventilazione, della protezione dalle
locali hanno sviluppato, per l’edilizia corrente con configurazioni tradizionali a volta o a cu- intrusioni, dell’ispezionabilità.
(per lo più residenziale), tipologie di copertura pola, spesso associate a claristeri o tamburi L’apparato normativo assegna, pertanto, alla
di limitata pendenza, ad andamento presso- con aperture. La copertura, tuttavia, anche copertura la fondamentale funzione di ele-
ché planare (Fig. 97). nelle sue forme tradizionali, non rappresenta mento di controllo degli scambi tra interno ed
All’opposto, in aree soggette a piogge di entità solo una ‘interfaccia’ tra interno ed esterno o esterno, in relazione all’efficienza energetica e
rilevante causate da fenomeni stagionali ricor- un dispositivo dedicato al controllo delle con- al comfort abitativo.
renti (Monsoni), le coperture tradizionali sono dizioni ambientali, ma costituisce anche un Dal punto di vista morfologico le coperture si
caratterizzate da pendenze elevate, cui si as- elemento la cui morfologia deriva da esigen- suddividono in due categorie, secondo la ca-
sociano configurazioni geometriche derivanti ze di rappresentatività e monumentalità o da pacità di tenuta all’acqua:
dalla fondamentale esigenza di concentrare, ragioni di tipo economico: esempi significativi - coperture continue,
allontanare e smaltire rapidamente cospicue sono individuabili nell’ambito dell’architettura - coperture discontinue.
portate d’acqua incidenti sui tetti in brevi in- gotica e barocca, dei revivals del XIX secolo, Le prime sono dotate di un manto a tenuta
tervalli temporali e per prolungati periodi. nell’uso abitativo dei sottotetti, a partire dalla stagna e possono essere realizzate con pen-
Nelle aree montane o comunque interessa- produzione di Jules Hardouin-Mansart. denze ridotte, mentre le seconde sono carat-
te da frequenti precipitazioni nevose durante L’evoluzione della tecnica costruttiva ha por- terizzate da pendenze funzionali che evitano
l’anno, l’inclinazione della copertura è legata tato a privilegiare gli aspetti legati al linguaggio infiltrazioni nei punti di discontinuità.
alla duplice esigenza di isolare superiormente architettonico o all’economia di costruzione ri-
l’edificio dal punto di vista termico e permet- spetto al controllo ambientale, soprattutto da
tere, contemporaneamente, uno smaltimento parte delle correnti di avanguardia dell’inizio
lento e costante dello strato depositato sui del XX secolo e del Movimento Moderno.
tetti dalle precipitazioni stesse: lo studio del- Le possibilità aperte dall’evoluzione della si-
l’inclinazione della copertura, tradizionalmente derurgia e della lavorazione del vetro, inoltre,
di tipo empirico e sedimentato dalle progres- hanno portato alla diffusione di coperture tra-
sive convenzioni costruttive, ha comportato sparenti, con successive evoluzioni legate al
la realizzazione di tetti con media pendenza, controllo dell’illuminazione diretta e dei para-
capaci di conservare uno spessore dello stra- metri ambientali, tra i quali i guadagni termici e
to nevoso sufficiente a sfruttarne le capacità la necessità di schermature e ventilazione con
isolanti, mantenendo l’aggravio sulla struttura l’apertura di sezioni nelle parti trasparenti.
entro limiti contenuti (Fig. 95). Nell’architettura contemporanea si registrano
In climi temperati, infine, la pendenza, l’an- significativi esempi in cui le funzioni ambien-
damento e configurazione geometrica della tale e rappresentative della copertura sono
copertura sono funzionali, tradizionalmente, inscindibili e costituiscono entrambi aspet-
a esigenze diversificate secondo i periodi del- ti fondamentali del progetto, valorizzando le
l’anno: protezione dalle precipitazioni, prote- possibilità aperte dagli sviluppi della tecnica
zione dall’irraggiamento, isolamento termico. edilizia.
Architettura del trullo
431
Fig. 98
Sezioni di edifici a trullo
Fig. 100 Figg. 101, 102
Soluzioni costruttive di pinnacolo Planimetria e vista prospettica di un esempio
rispettivamente in corrispondenza di trullo della Selva di Fasano: la distribuzione prevede
di sistema costruttivo a tholos e spingente al centro il soggiorno con focolare; intorno altri ambienti 2 Giorgio Simoncini, Architettura contadina di Puglia,
a magazzino e letto Vitali e Ghianda, Genova, 1960, 11
Coperture Coperture inclinate
di Francesco Simoni e Rosa Romano
Tegole di
cem
Coperture di ambienti esterni ent
o
40
Tegole d
i la
In regioni caratterizzate da clima caldo secco, a innesto terizio
Collocazione
strato di continuità e
Destinazione regolarizzazione; strato
(fascia climatica,
d'uso di supporto; strato di
microclima locale,
Dati
di colmo 4 Listellatura 1
prestazionali Manto di copertura
(funzioni copertura) in tegole portategole
Morfologia Stratigrafia
(funzioni strati)
Tecnologia
Tipologia Materiali e
strutturale componenti
(struttura portante)
Fig. 103 Fig. 106
Mappa concettuale delle Esempio di stratigrafia
relazioni tra i fattori che di copertura inclinata:
determinano la formazione particolare di gronda
di una copertura
5 Imprimitura 2 3 Travetto
bituminosa di falda
Coperture inclinate
433
Esploso di copertura
ricorrente durante l’anno (stagionale), la strut- in legno e coppi ventilata:
tura verticale è caratterizzata da maggiore possiamo vedere come
stabilità di quella orizzontale e può coincidere la composizione di ogni
con elementi portanti non dedicati, ai quali la strato sia pensata
in supporto e sinergia
copertura è direttamente ancorata o appesa. con gli altri: la scelta dei
L’uso prolungato di spazi esterni coperti ha Elemento di tenuta: materiali deve quindi
tegole in laterizio
generato, tradizionalmente, sistemi di coper- essere congrua sia con le
tura realizzati con materiali resistenti e durevo- prestazioni da raggiungere,
sia con la morfologia scelta
li: secondo le fasce climatiche e le destinazio- Strato di supporto:
listelli in legno
ni d’uso, questi ambienti sono utilizzati come
riparo di persone o merci da precipitazioni,
eccessivo irraggiamento o fenomeni legati a Strato di ventilazione:
caratteri specifici dei microclimi locali. listelli in legno
Manto in calce
Manto lapideo o in laterizio
Tavolato
o elementi in laterizio
Orditure in legno
Fig.111 Fig. 114
Orditure in legno
Fig.112 Fig. 115
Malta in calce
Manto in calce
Malta-pendenza
Volta
Fig.113 Fig. 116
Figg. 111 - 117
Le coperture costituite da volte, quando sono Stratigrafia dei materiali e
utilizzate in ambienti interni, sono general- componenti di copertura
mente caratterizzate, rispetto a quelle delle delle logge tradizionali Manto lapideo o in laterizio
logge o dei passaggi coperti, da un maggiore Tavolato o elementi in laterizio
spessore, funzionale al necessario isolamento
Orditure in legno
termico degli ambienti (Figg. 111, 112).
In generale, inoltre, gli elementi di involucro Spazio tampone
caratterizzati da grande spessore ed eleva- Volta
ta massa termica rappresentano un efficace
dispositivo di controllo passivo dell’edificio,
soprattutto nelle regioni a clima caldo secco,
con un funzionamento assimilabile a quello
dell’ardesia in regime estivo.
Quando le volte costituiscono la struttura
portante della copertura si forma uno spazio Fig. 117
intermedio (tampone) tra i due sistemi edilizi,
che contribuisce all’isolamento termico degli
ambienti interni sottostanti (Figg. 113 - 117).
La pratica di utilizzare spazi tampone per l’iso-
lamento termico degli ambienti è diffusa nel-
le varie fasce climatiche, dove è frequente la In generale le attuali tecnologie e i componenti
presenza di sottotetti non abitati, realizzati con diffusi in campo edilizio offrono prestazioni (in
solai o volte tra gli spazi interni e la copertura termini di isolamento termico e acustico, iner-
(Figg. 114, 115). zia, traspirabilità dei materiali, fonoassorben-
Fig. 118 Fig. 119
Le evoluzioni della stratigrafia dei materiali e za) sufficienti ad assicurare i necessari livelli di
componenti di copertura sono state genera- comfort abitativo dei sottotetti e degli ambienti Figg. 118, 119
te dalla diffusione dell’impiego dei sottotetti a diretto contatto con la copertura. In partico- Schema funzionale
come spazi abitabili e di requisiti di maggior lare, i tetti verdi, possono offrire, oltre a ele- Possiamo vedere il
ecomfort ambientale negli ambienti a uso in- vati livelli di comfort, prestazioni di durabilità funzionamento di due
tipologie di coperture
dustriale. (protezione della copertura), ritenzione idrica differenti:
Si possono distinguere quattro tipologie gene- (riduzione delle superfici impermeabilizzate), tetto caldo (Fig. 118);
rali di copertura, in relazione ai principali com- trattenimento delle polveri e un contributo al- tetto freddo (Fig. 119).
ponenti della stratigrafia: l’abbattimento dell’effetto ‘isola di calore’. Dallo schema possiamo
capire che a seconda
- coperture verdi; del posizionamento dello
- coperture ad andamento pressoché planare; strato isolante concorrano
- coperture inclinate di ambienti a uso non in- a realizzare le prestazioni
dustriale; di copertura, non solo lo
strato isolante ma tutti gli
- coperture di tipo industriale. elementi presenti.
Coperture inclinate
435
Le coperture ventilate sono realizzate in modo
da garantire la presenza di uno spessore de- Estate
dicato alla circolazione di aria all’estradosso
dello strato isolante (Fig. 120).
Nelle coperture tradizionali, immediatamente
sotto il manto costituito da elementi in laterizio
(coppi e tegole), sono presenti canali che per-
mettono una circolazione dell’aria (microven-
tilazione) per lo più unidirezionale, la cui for-
mazione è conseguenza delle caratteristiche
costruttive e materiche della copertura stessa
(Figg. 121 - 123).
Fig. 120
La particolarità della copertura ventilata è Funzionamento copertura
quella di garantire la presenza di un moto con- Inverno ventilata: comparazione
vettivo indotto, grazie alla presenza di un in- tra copertura ventilata e
tercapedine continua, all’interno della quale è copertura non vetnilata
possibile che l’aria circoli in tutte le direzioni.
Per le sue caratteristiche costruttive, pertanto,
la copertura ventilata riduce, eliminandola, la
formazione di condensa e contribuisce effica-
cemente all’abbattimento dei carichi termici
estivi. Il moto dell’aria all’interno del pacchet-
to di copertura assicura un rapido smaltimen-
to dell’umidità in eccesso e, in regime estivo,
evita l’esposizione diretta degli strati inferiori
alle alte temperature derivanti dall’esposizio-
ne a irraggiamento. Lo strato superiore della
copertura, soggetto all’incidenza diretta dei
raggi solari, trasferisce calore alla lama d’aria
sottostante, il cui aumento di temperatura in-
nesca il moto convettivo. Coppi e tegole alla romana
L’efficacia della copertura ventilata dipende
dalla dimensione dello spessore dello strato
d’aria. Una dimensione eccessiva può deter-
minare una diminuzione della velocità del flui-
Listelli per tegole
do (effetto Venturi) e, in regime invernale, un
abbassamento della temperatura all’interno
dello strato, tali da impedire l’innesco del ne-
cessario moto convettivo. Controlistelli per ventilazione
Rivestimento in cotto
Copertura isolata ventilata Elemento di tenuta Copertura isolata ventilata Elemento di tenuta
Microventilazione sottotegola
Elemento di supporto
Elemento di supporto
Microventilazione sottotegola
Elemento portante
(continuo o discontinuo)
Elemento portante
Strato di ventilazione (continuo o discontinuo)
Elemento termoisolante
Strato di tenuta all’aria
Strato di schermo al vapore (eventuale)
(eventuale)
Elemento termoisolante
Fig. 122 Fig. 123
Schema di funzionamento Schema di funzionamento
del tetto caldo del tetto freddo
Coperture Coperture inclinate
436
Principali morfologie
Figg. 134 - 139
Renzo Piano Building Workshop,
Coperture inclinate
437
Coperture Coperture inclinate
Manto di copertura Tipo di copertura Pendenza minima Interasse interventi di ristrutturazione in sostituzione
438
Lastra
mensioni geometriche miste o di dimensione
regolare di 80 × 80 cm. Lastra di partenza
La posa in opera delle lose avviene in tre fasi:
- posizionamento sul manto di copertura; Tavolato o caldana
Gancio 3 mm Lastra Lastra
- squadratura; di rame di partenza
- fissaggio mediante chiodatura alla listellatura o acciaio inox
sottostante.
C
9 cm
pendenza troppo accentuata, le lose possono B
essere semplicemente sovrapposte le une alle
57
57
B
Anche in questo caso la struttura di supporto 70
dovrà essere opportunamente dimensionata Fig. 141 Fig. 142
per sopportarne il carico proprio ed eventuali Esempio di copertura Esempio di copertura
mista in lastre di ardesia mista in lastre di ardesia
carichi accidentali quali neve, acqua e anche il allineate e alla francese allineate e alla francese
Coperture inclinate
439
Manuel G. Vincente © Foundation for the City of Culture of Galicia
Figg. 143 - 147
Eisenman Architects,
City of Culture of Galicia,
Santiago de Compostela,
Spagna, 1999-oggi
ROOFS R12 Baseboard of fireproof DMF panel , paint finish. exterior cap
Qm2 Roof perforated aluminum panel lacquered. R21 3mm aluminum magnesium panel for glass facades Al10 Anodized aluminum frame for organizing and guiding
Thickness 3mm, over anodized aluminum framing. (variable thickness) galvanized steel members for rough cut stone
Qm4 roof finish lacquered aluminum panel.
METAL MEMBERS WATERPROOFING, DRAINAGE AND INSULATION
Male-female joint, filled up with polyurethane foam.
Ac2 Laminated galvanized steel member I1 Asphalt roof waterproofing
Over aluminum framing.
Ac5 Folded galvanized stainless steel member I2 Liquid resin waterproofing
Qp 1 Roof finish of Cuarcita stone, natural cut.
Ac8 Welded galvanized steel member I9 Extruded rigid polystyrene thermal insulator sheet pro-
Medium thickness 5cm. Joints 1cm.
Ac11 Galvanized steel sheet tected by 10mm of mortar
Qp 2. Roof finish of Cuarcita stone, natural cut.
Ac14 Galvanized steel tube I10 Polyurethane foam thermal insulator
Medium thickness 20cm. Joints 1 cm.
Ac15 Stainless steel tube I14 Regulating cement mortar. Minimum thickness 2cm
STEEL STRUCTURE Ac19 Laminated painted galvanized steel member
GLAZING
M4 welded steel beam Ac22 Folded painted galvanized steel sheet
V1 Transparent insulated laminated glass
Ac23 Painted galvanized steel tube
CLADDINGS (8+8 / 20 / 6+6 mm), solar control.
Ac26 ∅6mm stainless steel anchorage for placing stone
R3 Water resistant drywall 15+15 mm. V2 Transparent insulated laminated glass (
with epoxy resin finish and 5cm of adjustable height
Interior steel framing 70mm, insulation of rockwool 100 mm. 8+8 / 20 / 6+6 mm), acid treatment on interior, solar control
Ac34 Self-supporting lacquered galvanized steel deck.
R10 Indented drywall panel 13+10 mm with rock wool. V6 Transparent laminated glass 10+10mm
Thickness=1.2 mm Depth=34 mm
R11 Reveal on the 8 × 8 grid, 2 drywall panels 15+15 mm. V17 Opaque glass (8+8 / 20/ 6+6mm), solar control
Al5 Fixed lacquered aluminum sheet framework with
Manuel G. Vincente © Foundation for the City of Culture of Galicia
Laterizi
440
Fig. 153
Schema di realizzazione
delle finiture per compluvio
3 G. L. Brunetti, Coprire per durare, in Costruire in laterizio con copertura in tegole
n. 116, marzo aprile 2007 marsigliesi
Coperture inclinate
- Tegole portoghesi. Le tegole portoghesi, di massima pendenza (Tab. 8). - tetti freddi, ventilati sia sottotegola, sia nel
441
formate da un coppo e da un embrice, sono Negli ultimi anni il settore delle coperture in sistema di sottocopertura.
messe in opera come le altre tipologie di te- laterizio è stato caratterizzato da una forte in- In una copertura in laterizio, lo strato isolante
gole, partendo dalla linea di massima penden- novazione tecnologica finalizzata a proporre va sempre posto al di sopra del solaio struttu-
za della copertura e seguendo un andamento soluzioni per il risparmio energetico. rale e nel caso di tetto ventilato al di sotto dei
diagonale (Figg. 150, 152). In questo tipo di In tal senso si è assistito a un aumento dello distanziatori per i coppi al fine di evitare ponti
coperture la parte piana dell’elemento in la- spessore delle stratificazioni delle falde con- termici. Gli strati impermeabili devono essere
terizio consente il rapido deflusso dell’acqua, seguente all’introduzione degli isolanti termici, posti sopra l’isolante termico per sovrappo-
mentre la parte curva conferisce all’elemento che in alcuni casi sono prodotti come elementi sizioni orizzontali, con lo strato superiore che
un’adeguata resistenza meccanica. di supporto alle tegole, quali lastre sottocop- sormonta quello inferiore di circa 10 cm.
- Tegole olandesi. Composte da una parte pia- po o sottotegola, che assolvono alla funzio- È consigliabile utilizzare membrane impermea-
na e una convessa, che gli conferiscono una ne di punto di ancoraggio degli elementi di bili traspiranti che consentono il passaggio del
particolare forma ondulata con un’arcuatura chiusura, garantendo la durata delle strutture vapore, ma bloccano le infiltrazioni d’acqua.
meno accentuata rispetto ai coppi e alle te- di sostegno. La necessità di incrementare le Di recente sono state immesse sul mercato
gole portoghesi, esse presentano un incastro prestazioni di resistenza al vapore ha portato soluzioni di copertura in laterizio che possono
a doppia tenuta che le rende particolarmente alla diffusione delle guaine al vapore e delle in- essere montate a secco, superando la tradi-
indicate per l’utilizzo in tetti a falde ribassate e tercapedini d’aria; queste ultime hanno avuto zionale messa in opera a umido e/o per gra-
in aree geografiche a clima ventoso. grande successo poiché oltre alla regolazione vità, e permettendo di realizzare coperture in
Le metodologie di posa in opera del laterizio, igroscopica permettono di migliorare le pre- laterizio con caratteristiche tecniche e presta-
normate dalla UNI 9460, si distinguono preva- stazioni termo-igrometriche del manto di co- zionali simili a quelle delle facciate ventilate.
lentemente in: pertura e di utilizzare anche materiali termoi- Possibilità che può spingersi fino all’adozione
- listellatura lungo la linea di gronda, in cui gli solanti porosi ed ecocompatibili che, grazie di soluzioni di copertura/rivestimento a giunti
elementi in laterizio sono posti con interasse alla riduzione dell’umidità nel sottocoppo, non aperti, creati senza la sovrapposizione degli
di 32 - 37 cm a partire dalla linea di gronda; sono soggetti a fenomeni di degrado. elementi di chiusura esterna e che permettono
- listellatura secondo la linea di massima pen- In relazione alle diverse caratteristiche igroter- di avere una continuità superficiale dell’involu-
denza, in cui gli elementi in laterizio sono posti miche possiamo distinguere: cro in cui la copertura si sviluppa come esten-
con interasse di 18 - 20 cm a partire dalla linea - tetti caldi, micro ventilati sottotegola; sione della facciata (Figg. 154 - 156).
5
© BODEGAS PHOTOS,SL
Figg. 154 - 156
Rogers Stirk Harbour+Partners,
Rogers Stirk Harbour + Partners
Metallico
442
© Roland Halbe
443
mo decennio è il sistema Riverclack (brevetta-
to da Iscom Spa) che si basa sull’adozione di Lastra piegata
un sistema a giunti di fissaggio in poliammide
Lattoneria di raccordo
rinforzato, drenante e portante, a cui sono ag-
ganciate le lastre che possono scorrere longi- Lastra Riverclack
tudinalmente per effetto delle dilatazioni termi-
che (Fig. 161) garantendo:
- impermeabilità, grazie al canale di drenaggio,
senza guarnizioni né sigillanti, il sistema è as-
solutamente stagno anche in condizioni estre-
me di tetto allagato;
- ancoraggio, il fissaggio delle lastre di coper-
tura alla struttura sottostante avviene senza
alcun foro passante consentendo così libere
dilatazioni termiche degli elementi; Fig. 161
- inalterabilità nel tempo, le lastre non hanno Finitura dei terminali laterali
necessità di manutenzione e mantengono inal- della copertura con i sistemi
terate le loro caratteristiche nel tempo; tutti gli Riverclack® e Rivergrip®
elementi di copertura sono riciclabili al 100%;
- pedonabilità, le lastre resistono senza defor-
marsi al peso accidentale di eventuali manu-
tentori;
- facilità di montaggio, non è richiesto l’utiliz-
zo di personale specializzato né di tracciature
preventive.
- autocentinabilità, le lastre si curvano facil-
mente seguendo l’andatura della copertura
sottostante e possono raggiungere raggi di
curvatura minimi di 25 m.
I tamponamenti metallici sono particolarmente
indicati per la realizzazione di coperture venti-
late. Grazie alla leggerezza del materiale e alla
facilità di messa in opera si prestano alla rea-
lizzazione di sistemi di copertura che possono
essere sovrapposti a tetti piani esistenti o di
nuova costruzione, integrando pannelli per la
produzione di energia termica o elettrica e/o
sistemi di schermatura, e contribuendo così
alla riduzione del carico termico dell’edificio e
al suo fabbisogno energetico.
Nel caso di integrazione del fotovoltaico si pre-
feriscono pannelli di silicio amorfo, più leggeri
e versatili dei pannelli tradizionali e adatti alla
produzione di energia elettrica, nei casi in cui
la copertura non possa beneficiare di un ade-
guato orientamento e di un buon irraggiamen-
to (coperture orientate a est e ovest, e quindi
soleggiate direttamente solo la mattina e la
sera, edifici realizzati in aree geografiche fred-
de). Particolare attenzione va posta nell’isola-
mento termico e nel controllo della condensa,
in quanto la lastra metallica costituisce una
barriera al vapore posta nel lato freddo della
copertura, dove non andrebbe posizionata la
barriera al vapore4.
Recentemente sono stati brevettati sistemi di
copertura in metallo, del tipo Riverclack, che
integrano la tecnologia dei tetti verdi (si tratta
di soluzioni a tetto giardino estensivo); in que- Figg. 162 - 164
sto modo si riesce a ridurre lo spessore della Marco Sala, Scuola elementare
stratificazione attraverso l’utilizzo di materiali di Masiano Empoli, tetto ventilato
totalmente riciclabili. in alluminio zincato, particolare del sistema
di schermatura mobile integrato
In alcuni casi (acciaio e alluminio) gli elementi
di metallo sono trattati con rivestimento su-
perficiale in alluminio naturale che, grazie al
suo potere riflettente, incrementa le prestazio-
ni termiche della copertura nei mesi estivi.
In relazione alla totale riciclabilità dei metalli
le coperture sopra descritte possono essere
considerate sostenibili e con un ciclo di vita
ecologico, in cui la fase ambientale maggior-
mente impattante è legata ai processi di estra-
zioni e lavorazione.
Fig. 166
Tipologie di scandole
in legno: la forma
© Nigel Young
© Nigel Young