Sei sulla pagina 1di 10

Prefazione

Nel 2002, quando decisi di scrivere questo gine si rivelerà utile ai lettori.
libro in due volumi sull’attacco, avevo le Sono per mia natura uno scrittore e attribu-
idee molto chiare sul primo volume (espres- isco grande importanza all’estetica, ma mi
sioni, posizioni e strutture specifiche) men- rendo perfettamente conto che molti tra co-
tre per quanto riguardava il secondo sapevo loro che hanno deciso di acquistare il libro
soltanto, in breve, quali argomenti avrebbe lo hanno fatto nella speranza di migliorare la
dovuto trattare. Il primo volume esaminava propria forza di gioco. L’esperienza personale
le leggi della dinamica, fonte di ogni attacco, e le conversazioni avute con alcuni tra i mi-
e in qualche misura era un’opera originale; gliori giocatori al mondo hanno rafforzato la
il secondo volume invece è stato concepito mia convinzione che risolvere esercizi con co-
fin dall’inizio come un perfezionamento di stanza sia estremamente utile per migliorare.
altre opere sull’attacco già esistenti. Anche se un libro ben scritto può avere effetti
Nel corso degli anni ho letto decine di libri positivi sul vostro gioco, tali effetti saranno
sull’argomento e tutti parlavano di come molto più evidenti se lavorerete concreta-
abbattere di forza le difese del re una volta mente sul libro anziché limitarvi a leggerlo.
avviato l’attacco. Alcuni autori (o forse i loro Ecco perché ho inserito i diagrammi intro-
editori...?) sono arrivati persino a spacciare i duttivi all’inizio dei vari capitoli: vi invito
loro libri di esercizi per testi sull’attacco. Seb- a dedicare una decina di minuti a ciascuna
bene esistano alcuni libri sul mediogioco che posizione prima di iniziare a leggere il rela-
contengono alcuni accenni alle basi posizio- tivo capitolo. Per i Capitoli 1, 3, 4 e 5 ho
nali dell’attacco, non ho mai avuto la possi- selezionato 8 posizioni che considero interes-
bilità di consigliare ai miei allievi un testo di santi, mentre il Capitolo 2, essendo piuttosto
riferimento sul gioco d’attacco. In sostanza, lungo, ne ha 26. So bene che non tutti vor-
nessuno di quei testi spiegava a dovere come ranno spendere tempo su questi esercizi, ma
l’attacco aveva avuto origine: tutti si concen- almeno così i lettori capaci di auto-disciplina
travano più che altro sul sacrificio. Questo è ne avranno la possibilità. Per lo stesso motivo
ciò che ho tentato di realizzare nel Volume ho inserito 50 esercizi verso la fine del libro e
Uno, e credo anche con buoni risultati. altri 24 al termine del Capitolo 1.
Questo secondo volume si propone di af- Il completamento dei due volumi sull’attac-
frontare la tecnica dell’attacco, cioè cosa co ha richiesto sette anni; con la pubblica-
fare quando l’attacco è già in corso di svol- zione di questo volume ho realizzato un’im-
gimento. Ovviamente sarebbe impossibile portante ambizione personale. Originaria-
coprire interamente l’argomento in sole mente Quality Chess è nata appunto per la
420 pagine, ma si può comunque mettere pubblicazione di The Berlin Wall, Questions of
assieme un buon lavoro e ritengo di esserci Modern Chess Theory e Manuale dell’attacco.
riuscito. In questo volume esaminerò temi Sette anni dopo la nascita e l’inizio dello svi-
concreti come Distruggere la struttura difen- luppo di questi titoli, sono orgoglioso di po-
siva, Inchiodatura, Sovraccarico, ma anche ter dire che è davvero valsa la pena di lavorare
concetti più astratti come Il gioco creativo duro per realizzare questi quattro libri.
e Sacrifici intuitivi. Spero che ciò che mi è
parso meritevole di attenzione in queste pa- Glasgow, 22 dicembre 2009

5
Capitolo 1

Capire gli attacchi da matto

Diagrammi introduttivi: Il Bianco vince, ma come?


1222222223 Il Bianco gioca e vince
1222222223
A lato trovate 8 diagrammi con
 m m mdl5 m m mlm5
i momenti critici che vedremo m m mama

nel capitolo che andiamo a ini- ak maGaK
m m mama5 5
ziare. Vi consiglio di passare mam g m 5
  g m Kcm5
una decina di minuti a riflette-  g mamAm 5 5
re su ognuno di essi.  mdm  m H m m5
m m 5
Il simbolo  indica che le posi-  G Gm m J LA5
mcmA 5
zioni sono adatte ad essere gio-  G  m m mAm5
m mAL 5
cate contro un computer. m mDmDm 5k m j m 5

p. 22  
p. 29 

A un passo dal disastro


1222222223 Il Bianco vince Calcolare fino in fondo
1222222223
1222222223
 m m j l5  m mcjlm5  mem h m5
mcm H ja5 m j mama5 mambj gl5
am G m h5 am HbkaK5  m mamag5
mam K m 5 mam g mA5 m Gam m 5
 m m m m5  m mAm m5  m G m m5
m mCmaGe5 m mCmAm 5 mAHCJ m 5
AG m G G5 AGAm m m5  m m GAm5
m m J JF5 m L m JD5 mEm m L 5

p. 15  
p. 25  
p. 33 

Il Nero vince in una


1222222223 Il calcolo è fondamentale Un attacco preciso
1222222223
1222222223
 m m jlm5 dmcm jlm5  m i l j5
m m i ga5 m mbmaga5 mck jama5
 m g m m5 ambmam m5 am H g m5
mAmAg m 5 makaG m 5 mamAm m 5
Dm m mcm5  m m G m5  m m m m5
m m maGe5 m HCmBm 5 m m J m 5
 G I G G5 AGAK mAG5 AGAmEGAG5
m mEm JF5 m LDm mD5 m m J L 5

p. 17  
p. 26/7  
p. 36 

6
Capire gli attacchi da matto

Nel presente capitolo tratteremo le mecca- ne di Vuković, peraltro tecnicamente corret-


niche di base degli attacchi di matto e lo fa- ta, è praticamente nulla), esso ha avuto un
remo esaminando alcuni temi fondamentali impatto notevole sul modo in cui si parla di
ed elaborandoli per capire come funzionano scacchi ancora oggi, a più di quarant’anni
in pratica. Per iniziare, è bene partire dagli dalla stesura del libro. Credo che ciò sia da
elementi ordinari. attribuire alla grande vitalità e precisione con
cui Vuković riesce a chiarire diversi aspetti
del gioco d’attacco, comunicando ai lettori
matti tipici e punti focali alcune importanti intuizioni. Tuttavia non è
necessario conoscere una lunga serie di defi-
Non saprei dire con certezza se la nozione di nizioni per capire che, anche se solitamente
punti focali sia già stata utilizzata prima d’o- è più facile attaccare l’avversario in h7 che in
ra nella letteratura scacchistica, ma il testo g7 (soprattutto perché, partendo dalla posi-
in cui ne ho trovato menzione (e come me zione iniziale, h7 è facilmente raggiungibile
molti altri lettori, ancora oggi) è il celebre sia dall’alfiere f1 che dal cavallo g1), in gene-
L’arte dell’attacco negli scacchi di Vladimir rale un attacco su g7 risulta più forte perché
Vuković, da molti considerato il miglior li- il re ha meno possibilità di fuga rispetto a un
bro mai scritto sul gioco d’attacco. Si tratta attacco in h7. Non c’è bisogno di conoscere
di un mattone non da poco, datato 1965, una terminologia complessa per capire que-
che alterna ampollose descrizioni teoriche sto genere di cose, e fortunatamente anche il
nello stile di I pedoni anima degli scacchi di libro di Vuković può essere letto senza preoc-
Kmoch (un libro capace di ridurre il nume- cuparsi troppo delle definizioni.
ro degli scacchisti nel mondo...) ad alcune In un altro capitolo dello stesso testo, Vuković
sofisticate descrizioni di posizioni reali. propone alcune generiche posizioni di matto
Vuković definisce così i punti focali: che potrebbero sembrare più adatte a un libro
«Se l’attaccante minaccia, o effettivamente per principianti che a un testo avanzato sulla
dà matto in una di tali case, esse diventano strategia del mediogioco, ma che servono a
punti focali di matto. Se sono utilizzate in- gettare le basi per il resto del libro. Ne abbia-
vece solo per mettere il re sotto pressione, mo un esempio nella seguente configurazione:
o per irrompere nell’arrocco, le definiremo 
punti focali ausiliari. Può anche essere che si
concretizzi più di un punto focale di matto, jfm
nel qual caso parleremo di punti focali com- agM
positi. Se esistono invece molti punti focali mMm
(di matto e ausiliari) su case dello stesso co-
lore, parleremo di reticolo di case deboli.» MHE
Personalmente trovo questo paragrafo di 
Solo due capitoli dopo aver presentato que-
definizioni alquanto curioso, perché è com- sta semplice posizione, Vuković tratta a fon-
plesso e non particolarmente utile ai gio- do il sacrificio tematico con Cxh7+, Bg5+ e
catori pratici. Se inizio partendo da questa Eh5 in scenari tutt’altro che chiari: ha molto
citazione è perché dopo avere scritto alcune di suo da dire sull’argomento e vi consiglio
pagine nel tentativo di definire il gioco d’at- caldamente di leggere il suo libro per fami-
tacco invece di mostrarlo concretamente mi liarizzare con le sue idee, dal momento che
sono reso conto di non riuscire a esprimere è sempre utile conoscere più punti di vista
le mie idee in forma soddisfacente. diversi su uno stesso argomento.
Nonostante la base teorica del concetto di Naturalmente in questo libro intendo pre-
punti focali poggi su queste fondamenta sentare la mia comprensione delle varie tec-
piuttosto traballanti (l’utilità della definizio- niche e aspetti del gioco d’attacco. Sono fer-

7
Capitolo 1

mamente convinto che riflettere sui concetti La posizione ‘archetipo’. Impariamo ora a
possa aiutarvi a migliorare e che esaminare conoscere alcune varianti tipiche, che esami-
determinati schemi o reazioni standard pos- neremo più dettagliatamente nelle prossime
sa migliorare notevolmente la vostra forza di pagine (per comodità di esposizione consi-
gioco. Conoscere molte idee tematiche aiu- deriamo sempre il Bianco come attaccante,
ta indiscutibilmente a trovarle con maggiore ma naturalmente i principi sono altrettanto
facilità alla scacchiera. Se ad esempio sapete validi anche nell’altra metà campo).
che la risposta migliore a un attacco laterale è 
una reazione centrale, esplorerete questa pos-
sibilità con fiducia molto maggiore rispetto
kdl
a chi non ne ha mai sentito parlare. ama
Nel primo volume ho presentato le mie set- GaK
te idee globali, la cui conoscenza considero
fondamentale per chi vuole essere un forte
MHM
attaccante. Le ho presentate deliberatamen- Il Bianco ha 
appena portato il cavallo in g5 e il
te in modo così semplice da farle sembrare Nero dovrà cedere la torre per evitare il matto.
quasi comiche ed è per questo che ho inseri- 
to esempi in cui giocatori fortissimi le han-
no ripetutamente trasgredite. Naturalmente kMmdl
quegli scacchisti avevano altre idee che per Mmama
un motivo o per l’altro non hanno funzio- mMGaK
nato, ma è importante anche non soprav-
valutare l’abilità umana né sottovalutare la MmMIM
difficoltà degli scacchi: per giocare a livelli Il Bianco
può decidere la partita con 1.Eg7+,
dignitosi abbiamo bisogno di tutto l’aiuto che guadagna una torre a causa della posizio-
possibile e sviluppare un forte intuito per ne della donna in d8.
l’attacco imparando e padroneggiando quei 
sette principi è senz’altro molto utile.
È su queste basi che ci apprestiamo a procede-
Mmdl
re con il secondo volume, in cui esamineremo Jama
alcuni degli scenari tipici che si incontrano più MGaK
di frequente nell’esecuzione di un attacco di-
retto sul re avversario. Iniziamo da un tipico
mMmM
schema di matto, presente anche nel libro di In questa 
posizione il Nero non può di-
Vukovic. Tuttavia, come lui, anch’io non in- fendere f7, ma se anche ne avesse modo, il
tendo proporre semplicemente un esercizio Bianco avrebbe comunque il tatticismo de-
di matto in una, bensì prendere in esame lo cisivo 1.De8!, con deviazione/inchiodatura
schema tipico e studiarlo a fondo, dal punto di della torre in g8. Così facendo si prende il
vista sia dell’attaccante che del difensore. controllo della casa g7.
Nel primo schema abbiamo un pedone in 
f6 che attacca il re nemico in collaborazione
con la donna in h6.
mdl
ama
 GaK
mMl MmM
ama JMm
GaK 
Il Nero è riuscito a controllare l’importan-

8
Capire gli attacchi da matto

tissima casa g7, ma con il tratto al Bianco 25...Exf5?


avremmo 1.Exh7+! Fxh7 2.Dh4 matto. Se Se il Nero avesse preso in f5 di pedone non
però tocca al Nero, può difendersi con 1...g5! solo avrebbe evitato conseguenze negative,
seguita da 2...Dg6!, respingendo la donna. ma avrebbe anche avuto la possibilità di uti-
 lizzare la colonna ‘g’ aperta a scopi aggressivi.
mMmdl
26.Bh3! Eh5
emama Probabilmente a questo punto il Nero cre-
maGaK deva di avere tutto sotto controllo. La sua
MmMmA delusione dev’essere stata enorme alla vista
mCmMJ della prossima mossa del Bianco.


La posizione finale ci mostra una combinazio- 27.Bg5! 1–0
ne abbastanza rara. Qui il Bianco può decidere Il Nero non può difendere f7: se cattura la
la partita con 1.Exh7+! Fxh7 2.hxg6 matto. donna prende matto affogato.

Vi propongo ora 13 importanti esempi pra-


tici tratti da partite di forti giocatori. Nel 
corso della ricerca sono rimasto sorpreso mdl
notando che spesso vengono commessi er-
rori gravi. Se dovessi tentare di indovinare
Bma
il motivo, li attribuirei a un’insufficiente fa- Gak
miliarità dei giocatori con gli schemi in que- 
stione, senza dimenticare che il gioco degli Questo schema si incontra più spesso in po-
scacchi resta comunque difficile! sizioni in cui il Nero porta la donna in f8
per scacciare la donna nemica da h6, come
abbiamo visto in precedenza e come vedia-
berczes – widmer mo anche nell’esempio che segue.
Biel 2005
 kaenel – schauwecker
MmMmMmdl Campionato svizzero 2001
gMmMmama 
MgMmMGaK MmMmMjfm
hMmakCmM mcmMmema
MmMmMHMm amMmMhMm
mMmMmMmM GMmaiMmM
AmMmMmAG CmMHamam
mMmMmDLM mMmMGdGM
 MmMmMGMG
Il primo esempio inizia da una posizione in
cui il Nero è sul punto di mettere a segno IMJEmDLM
una clamorosa sorpresa contro un avversa- 
rio con oltre 300 punti Elo in più. Ma ecco Probabilmente a livello oggettivo qui il Bian-
un incidente di percorso: co sta abbastanza bene: non ci sono bersagli

9
Capitolo 1

facilmente attaccabili in prossimità del re La variante che ho analizzato include qual-


bianco, che pure a prima vista sembra vulne- che bel tatticismo e conduce alla patta:
rabile. La continuazione migliore è probabil- 30.g4! Bxg4 31.Dg1 Eg6 32.Ed2 Cxh2
mente portare l’alfiere in c6 per poi iniziare a 33.Cd7 Cxg1 34.Cxg4 Eh6+ 35.Fxg1
minare il lato di donna nemico, con l’idea di Eg6 36.Fh2 Ed6+ 37.Fh3 Eh6+
attaccare lateralmente l’ala di re in un secon- 38.Fg3 Ed6+ con una strana ripetizione
do momento. di mosse.
In partita il Bianco scelse una strategia di-
versa, che possiamo tranquillamente defini- 30...Eh3 31.Ef1 Bg4!
re suicida: cedere quello che sembra proprio
il suo pezzo migliore (il cavallo d4) in cam- 
bio di un pezzo di legno in f3 (sicuramente MmMmMjfm
inefficace pur essendo teoricamente di mag-
gior valore), trasformando per giunta il pe-
mcmMmMma
done g4, che intralciava il cavallo alleato, in amMmMmMm
uno spietato sicario in f3. GMmaiMmM
Si potrebbe obiettare che ciò ha dato origine
a un errore di calcolo, ma Kaenel non è uno CmMmambm
scacchista debole e non avrebbe commesso mMmMGaGe
un errore di questo genere se avesse avuto una
comprensione profonda dei temi rilevanti.
MmMmMGMG
IMJMmEJF
28.Bxf3? gxf3 29.Fh1 
Il Bianco sembra illudersi di poter difende- Il Bianco deve essere rimasto sconvolto alla
re il re. Tuttavia, se anche non avesse perso vista di questa mossa. Anche se probabil-
a causa del tranello avutosi in partita, en- mente aveva già visto un tema simile pri-
trare deliberatamente in una posizione così ma di allora, in un modo o nell’altro gli era
imprevedibile sarebbe comunque un errore sfuggito di mente. A questo punto cercò di
di valutazione, considerando che aveva una cedere una torre, ma lo svantaggio di mate-
posizione così promettente prima di pren- riale era davvero troppo ampio per ottenere
dere in f3. speranze di salvezza.

29...Ee6? 32.Dg2 fxg2+ 33.Exg2 Exg2+ 34.Fxg2


Il Nero commette un’imprecisione. Se in- Cxa1 35.Dxa1 Dxf2+ 36.Fh3 Cc8
vece 29...Eh5! 30.Dg1 Eh3 avrebbe rag- 37.Fh4 Dxh2+ 38.Fg5 Fg7 0–1
giunto la stessa posizione avutasi in partita,
ma senza consentire la possibilità segnalata A volte un balzo di cavallo in g4 può sem-
nel commento seguente. brare talmente forte da far cadere le braccia
all’avversario, azzerando la sua fiducia nelle
30.Dg1? proprie risorse: immagino sia stata proprio
Così il Bianco perde come già visto nell’e- questa la causa del disastro che stiamo per
sempio precedente, ma stavolta con la don- vedere, forse con la ‘collaborazione’ dello
na nella casa più tipica (f1). Si poteva invece Zeitnot.
difendere il re spingendo il pedone ‘g’: come
vedremo, si tratta di una possibilità difen-
siva piuttosto comune in questa posizione
generica.

10
Capire gli attacchi da matto

arakhamia-grant – peters trejo – fraschini


Port Erin 2000 Campionato argentino 2000
 1.e4 c5 2.Bf3 Bc6 3.d4 cxd4 4.Bxd4 e5
MmMmMjMl 5.Bb5 d6 6.B1c3 a6 7.Ba3 b5 8.Bd5
mcmMHMja Bge7 9.c4 Bd4 10.cxb5 Bxd5 11.exd5
amMGMmMh Ce7 12.Cd3 0–0 13.0–0 f5 14.Ce3 Bxb5
15.Bxb5 axb5 16.Cxb5 f4 17.Cd2 f3
mamMKMmM 18.g3 Db8 19.a4
MmMmMmMm 
mMmCmaGe MjckMjfm
AGMmMGMG mMmMiMga
mMmMJMJF MmMgMmMm
 mCmAgMmM
Di fronte alla forte minaccia ...Bg4, in
partita il Bianco non riuscì a trovare una AmMmMmMm
risposta all’altezza. Era necessario disturba- mMmMmaGM
re la coordinazione dei pezzi nemici per il
tempo necessario a trasformare il pedone ‘d’
MGMIMGMG
da semplice comprimario a protagonista de- JMmEmDLM
cisivo. Per riuscirci serviva un po’ di pensie- 
ro positivo: sorprendentemente la posizione Non ci soffermiamo sull’apertura, ma natu-
del Bianco è vinta dopo 36.Bf5!!. Sarebbe ralmente la partita era entrata nel vivo già
seguita 36...Bxf5 37.d7! e in vista della mi- da diverse mosse.
naccia Cxf5 sembra che il Nero non abbia
nulla di meglio che 37...Bh6. Qui però il 19...Dxb5!?
Bianco ha tempo per 38.Ee8 o 38.Ed6, Una decisione molto interessante, che in
entrambe decisive perché il pedone ‘d’ è seguito premierà il Nero offrendogli buone
inarrestabile. possibilità di attacco sulle case chiare.
Ho il sospetto che durante il gioco il Bianco Ciò nonostante, l’alternativa 19...Cd7! era
fosse in Zeitnot. In ogni caso, la strategia se- oggettivamente preferibile. Credo che la ri-
guita in partita non è altrettanto convincente. sposta più semplice per il Bianco sarebbe sta-
ta prendere subito di mira il pedone f3 con
36.Ee6?? Bg4 37.Exg4 Exg4 0–1 20.Da3!. A questo punto il Nero può pren-
dere in b5, con posizione tutta da giocare,
Mentre cercavo esempi pratici della nostra oppure rischiare con 20...e4?! (più ambiziosa
posizione fondamentale sono rimasto sor- ma in ultima analisi inferiore) che comporta
preso nel notare che, nelle partite in cui si è il serio pericolo di finire in posizione ipere-
avuto lo schema in esame, il salto di cavallo stesa. In quest’ultimo caso dopo 21.De1 il
in g5 (o g4) si è verificato soltanto in po- Nero non avrà mai il tempo necessario per
chissimi casi. Nella stragrande maggioranza cambiare gli alfieri e portare la donna in h3.
delle partite sono state le torri a coadiuvare
l’attacco, puntando contro h7 o inchiodan- 20.axb5 Ed7 21.Fh1
do la torre g8. Probabilmente il Bianco doveva giocare
21.Da3!. Il nostro principio basilare che rac-

11
Capitolo 1

comanda di coinvolgere tutti i pezzi, in attac- continuazione che segue, in cui domina la
co come in difesa, resta valido anche in que- torre nera privandola della libertà di mano-
sto secondo volume. Una possibile continua- vra e impedisce la combinazione basata su
zione era 21...e4 22.Fh1 e qui la migliore ...Exh2+ facendosi trovare pronto a sacrifi-
è probabilmente 22...Df5!?, anche se dubito care la donna in h5: 23.Ec2! Df5 24.Ec8+
che la valutazione finale sarà soddisfacente Cf8 (24...Df8 25.Ec7 Df5 26.Exe7! e il
per il Nero dopo 23.Dg1, che prepara g3-g4. Bianco vince) 25.Ee6+ Fh8 26.Ee8! Fg8
Anche dopo 22...Exb5 23.Cc3 il Bianco 27.b6 Dh5 28.Exh5 Exh5 29.b7 Il pedo-
sembra avere un vantaggio leggero ma dura- ne bianco raggiunge l’ottava traversa e deci-
turo. Il Nero però può ancora creare un at- de la partita, dal momento che il Nero non
tacco giocando un seguito un po’ pazzesco: ha più la potenza di fuoco necessaria per
23...e3!? 24.fxe3 f2 25.Fg2 Ed7 26.g4 Ch4 creare minacce efficaci contro il re nemico.
27.h3 h5 e anche se non credo molto nella Naturalmente la variante appena vista non è
posizione del Nero, devo dire che c’è ancora forzata. Era possibile ad esempio 25...Df7,
da aspettarsi una partita piuttosto vivace. ma il Bianco conserva ugualmente un van-
taggio decisivo con 26.Ee8, continuando a
21...Eh3? infastidire i pezzi neri.
Troppo ottimistica. Come vedremo nell’a-
nalisi, qui il Bianco avrebbe potuto senz’al- 23...Df5?
tro ottenere di più dai pedoni ‘b’. Il Nero va in cerca di una combinazione
Era buona 21...Exb5. Probabilmente il Nero standard e strada facendo si lascia sfuggire
continuerà con ...Cc8-f5-d3 per dominare le 23...Eg2+!
case chiare. Non è escluso che a gioco cor- 
retto il Bianco possa dimostrare di avere un
MmMmMjfm
vantaggio, ma non sarà facile riuscirci.
mMmMiMga
22.Dg1 Cg4 MmMgMmMm
mAmAgMmM
 DmMmMmcm
MmMmMjfm mMmMmaGM
mMmMiMga MGMIMGeG
mMmEmMJF
MmMgMmMm 
mAmAgMmM Questo scacco avrebbe guadagnato subito
un pezzo e la vittoria.
MmMmMmcm
mMmMmaGe 24.Ef1??
MGMIMGMG Un errore che testimonia come il Bianco
fosse davvero in giornata no, una di quelle
JMmEmMJF in cui non si riesce a vedere neppure i tat-
 ticismi più elementari. Non c’era motivo di
23. a4?
D soccombere così bruscamente.
Una svista di cui cade vittima anche il Nero, 24.Dxg4!
a dimostrazione che i giocatori non avevano Così il Bianco sarebbe rimasto in partita.
mai visto il seguente motivo tattico prima 24...Exg4
di allora. 24...Dh5? 25.Dh4! avrebbe dato al Bianco
Il Bianco poteva invece portarsi in vantag- il tempo necessario per eliminare il pedone
gio decisivo sia con 23.Ef1, sia con la bella f3, proteggendo così il re da g2.

12
Capire gli attacchi da matto

25.b6 Torniamo ora alla partita.


Qui entrambi i colori hanno le loro possi-
bilità: il Nero gioca per dare matto, mentre 
il Bianco ha un sano pedone in più in b6. MmMmMmfm
25...Dh5 26.Ef1 Cd8
Agli occhi di un computer, a prima vista la
mMmMiMga
posizione sembra all’incirca pari. Potete però MmMgMmMm
aiutarlo voi a trovare la splendida continua- mAmAgdmM
zione vincente che segue, oppure lasciargli
tutto il tempo necessario per trovarla da solo. DmMmMmcm
27.b7 Cc7 mMmMmaGe
 MGMIMGMG
MmMmMmfm mMmMmEJF
mAiMmMga
MmMgMmMm 
24... xh2+! 0–1
E
mMmAgMmd
MmMmMmem L’esempio seguente sembra più una com-
mMmMmaGM media degli errori che una partita seria, ma
MGMIMGMG non ingannatevi: Robert Bator è un Mae-
mMmMmEJF stro Internazionale solido e preparato, an-
 che se quel giorno non era di certo al meglio
28.Cg5!! della forma (ci siamo passati tutti...). Tut-
Sensazionale è dire poco. tavia, pur non essendo una grande partita,
28...Exg5 contiene alcune varianti interessanti ai fini
28...Dxg5 29.Eb5 cambia ben poco. del tema che stiamo studiando.
29.Ec4
Da qui la donna svolge tre diverse funzioni:
1) è pronta a portarsi in h4 a difesa del re; bator – j. andersson
2) attacca l’alfiere c7; Campionato svedese a squadre 2005
3) non è più in f1 e dunque non blocca
la torre g1, che sta per entrare in gioco con 
effetti decisivi. MmMmMiMm
Una possibile continuazione è:
29...Eh6 30.h4 Cb8 31.Ec8+ Ff7
GMmbmMla
32.Ed7+ Ff8 33.Ed8+ Ff7 MmMmMjam
 mMmMmemM
MiMKMmMm MmMGMmMm
mAmMmfga mMmMmaGM
MmMgMmMk
mMmAgMmd EmMmMGMG
MmMmMmMG mMmMJDLM
mMmMmaGM 
MGMmMGMm 29. h1?
F
mMmMmMJF 29.De3!, con l’idea di eliminare il fastidio-
 so pedone ‘f ’, avrebbe vinto più o meno
34.Da1! e il Bianco vince. sul colpo. Stranamente, spesso sembra che

13
Capitolo 1

i difensori preferiscano sostenere un forte Davvero un gran brutto risveglio: il Bianco


attacco anziché stroncarlo sul nascere resti- non si era reso conto che una volta mosso il
tuendo un po’ di materiale. pedone ‘g’ questo attacco diventa possibile. Il
matto è alle porte, perciò Bator abbandona.
29...Eh3 30.Dg1 Df5?
Una giocata meccanica, proprio come nella La partita che segue si differenzia dalla pre-
Trejo–Fraschini (vedi sopra). Quest’erro- cedente in quanto il Nero può giocare per il
re poteva costare al Nero la partita, invece vantaggio solo accettando la sfida. Ancora
l’avversario gli ha permesso di vincere quasi una volta vedremo i nostri temi di base in
immediatamente. un contesto dinamico.
Dopo la corretta 30...g5! la minaccia di Il Bianco ha ceduto diversi pedoni, ma in
matto si fa molto seria e il Bianco avrebbe cambio ha una torre in settima e un attac-
dovuto trovare 31.Ee6! per mantenere in- co molto concreto sul re avversario. Il Nero
certa la posizione. In altre parole, la forza valuta giustamente che l’unico modo per
dell’attacco del Nero è tale da guadagnare tentare di andare in vantaggio è accettare il
una donna intera, eppure così si riesce so- pezzo e cercare di superare la burrasca.
lamente a pareggiare il conto del materiale.

31.De4? burlacu – grunberg


Un errore non meno grave dei precedenti due. Brasov 2004
Il Bianco ottiene posizione facilmente vinta
con 31.Ee6!. La torre non può andare in h5 
senza permettere il cambio delle donne e la dmMmMjfm
normale combinazione con ...Exh2+ non
funziona, perché il Bianco può fare scudo al
mDmMmaia
re con Eh3. Dopo 31...Bf6 il Bianco può amMgMmaI
benissimo giocare 32.g4!, che chiude la par- mbgAmAmM
tita in vista di 32...Bxg4 33.Dxg4 Exg4
34.Dg1. Se anche il Nero potesse impedire MmMmMmMK
la promozione del pedone ‘a’, non riuscireb- mMmMmMmA
be a salvare la torre f5.
MmemBmAm
31...Dh5 32.Dh4 Dxh4 33.gxh4 mMmMmDLM
 
24... xe2 25. xg7 e3+!
E C E
MmMmMiMm Un’intermedia importante, che nega al
GMmbmMla Bianco la casa h6 (per ora).

MmMmMmam 26.Fh2
mMmMmMmM Come vedremo è importante che il re ab-
bandoni la prima traversa, ma anche in h2
MmMGMmMG non è certo in posizione ideale.
mMmMmame
EmMmMGMG 26...Fxg7 27.f6+ Fh8 28.De7!
Il Bianco attacca la donna nera e lotta per
mMmMmMJF la casa h6.

33... d6 0–1
C 28...Ed2!

14

Potrebbero piacerti anche