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Quarta edizione
Relazione sugli interventi di restauro
Dalle macerie della seconda guerra mondiale, l'Italia imboccava la via di un grande sviluppo
industriale e conseguentemente un progressivo miglioramento delle condizioni economiche delle
famiglie.
Lasciate ormai alle spalle le tragedie del conflitto, gli Italiani avevano il desiderio di ritrovare
serenità e spensieratezza e la radio, con il suo carico di musica, informazione ed intrattenimento,
assolveva pienamente a questo compito.
A partire dalla fine degli anni '40 ed ancora di più durante gli anni '50 e '60, la produzione di
apparecchi radio conobbe uno sviluppo impetuoso.
Accanto ai marchi storici della radio, attivi anche prima della guerra, cominciarono ad apparire una
miriade di piccoli e medi produttori, attirati da un settore produttivo molto florido.
Della S.A.R.C.A. (Società Apparecchiature Radio Costruzioni Affini), costruttrice del ricevitore
oggetto di questo restauro, si sa veramente poco, dalle informazioni che sono riuscito a reperire,
grazie al prezioso aiuto di altri tecnici ed appassionati, dovrebbe aver iniziato l'attività verso la fine
degli anni '40 a Milano; dalla consultazione di un annuario dell'industria e commercio radio-tv del
1958-59, risulta che la ditta fosse di proprietà del Sig. Tibaldi Camillo, con sede in Piazza VI
Febbraio, 12.
La produzione dovrebbe essere durata per circa 25 anni, dalla fine degli anni '40 alla metà dei '70,
risulta traccia di una serie di apparecchi destinati all'esportazione in Germania e marchiati SARKA,
oltre alle radio vennero prodotte anche alcune fonovaligie e registratori a nastro in bobine.
A rendere ancora più difficile il reperimento delle informazioni sulla produzione concorre il fatto
che questo fabbricante non è mai comparso negli annuari ANIE.
Come per molti altri piccoli produttori, la componentistica veniva acquistata dai grossi fabbricanti
di parti radio come Geloso, Ducati ecc. ed il progetto ricalcava abbastanza fedelmente gli schemi
elettrici approntati dai grossi costruttori.
Il restauro
Inizialmente pensavo che qualche tecnico Dopo aver saldato il cavo dell'uscita
improvvisato, avesse tentato una anodica al pin 8, alla successiva
riparazione maldestra, saldando un filo riaccensione, misurando sul primo
nel posto sbagliato ma le saldature sullo condensatore, ho trovato la corretta
zoccolo apparivano assolutamente
ECH42
EF41
EBC41 Per primo ho provveduto a stabilizzare la
EL41 struttura del mobile re-incollando con del
AZ41 vinavil e con l'aiuto di morsetti per il
EM4 fissaggio, tutte le parti in legno distaccate.
Negli strati distaccati nel bordo del
Per lo schema elettrico, non essendo mobile ho usato sempre della colla
disponibile quello della Sarca, si può fare vinilica ma maggiormente diluita con
riferimento ad uno molto simile: modello acqua per permetterle di penetrare meglio
G134 della Geloso.
Grazie a:
Federico Mantovani per i suggerimenti
Gino Brizioli e Sandro Zucchet per le ricerche sul marchio Sarca
e naturalmente grazie all'A.I.R.E per l'organizzazione del
concorso.
Dopo