14 Giovedì 19 Febbraio 2015 Corriere del Trentino

TN

Il concerto entrambi con un brano arrangiato da una delle quattro

Se il jazz si tinge di rosa: al Well Café uno show al femminile
VIVERE C’è stato un tempo e un luogo in cui mettere quattro
cantanti jazz sullo stesso palco voleva dire esporsi al
LA rischio di un terribile cataclisma. Come testimonia Sarah
CITTÀ Vaughan, infatti, «era una lotta senza quartiere» e
l’esibirsi a rotazione veniva inteso a torto o a ragione
come un contest spietato corollato da voci grintose,
whisky e sequele di insulti. A Trento, invece, quando
Adele Pardi, Anna Mongelli, Alice Righi e Marina Zampa
canteranno insieme susseguendosi on stage o
sfruttando arrangiamenti a quattro voci — stasera alle
21 nel Well Café dell’auditorium Santa Chiara di Trento
— l’atmosfera sarà amabile e pienamente in linea con il
clima gioviale che caratterizza quello che ormai è un
circolo allargato di amici. Le loro principesche ugole
trentine — tre di Trento e una di Bolzano (Mongelli) —
offriranno al pubblico due set che termineranno
protagoniste, Boplicity (ad opera di Anna Mongelli) e
Señor Blues (arricchito dalla creatività di Adele Pardi). Le
ladies si conoscono bene e hanno studiato insieme al
conservatorio Bonporti di Trento proponendo poi questo
spettacolo con successo. A fornire un’ulteriore garanzia,
poi, c’è una back line d’eccezione composta da Luca
Poletti al pianoforte, Fabrizio Larentis al contrabbasso e
Andrea Polato alla batteria.
Lorenzo Sighel
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LA RASSEGNA Le date
l Il Trento Film
Sono 430 le pellicole del 2015, mai così tante Festival si
svolgerà dal 30
aprile al 10

Trento Film Festival

maggio

l Novità di
quest’anno

Un’edizione da record
Mancano più di due mesi al-
l’apertura dell’edizione nume-
ro 63 del Film Festival della
montagna eppure il presidente
Roberto De Martin e la direttri-
ce Luana Bisesti possono già
mettere in tasca il primo suc-
cesso: quella del 2015 infatti sa-
rà l’edizione con il maggior nu-
mero di film iscritti, ad oggi
430, e considerato l’incremen-
to del 20% di pubblico nel 2014
sembra profilarsi un festival
dal programma serrato e sale
affollate.
Sono state presentate ieri le
prime anticipazioni del Trento
Film Festival che si svolgerà, a
Trento e Bolzano, dal 30 aprile
al 10 maggio. A palazzo Rocca-
bruna Luana Bisesti e Roberto
De Martin hanno presentato
l’immagine ufficiale del festi-
val, la nuova rassegna Avvici-
namenti, il paese ospite per la
sezione Destinazione, che sarà
l’India, e i film d’apertura e
chiusura della manifestazione.
«Siamo molto contenti per la
percentuale d’incremento dei
film iscritti alla manifestazione
— ha commentato il presiden-
te De Martin — un exploit che
conferma come la cinemato-
grafia, invece che appassire,
trovi sempre nuovi motivi per
crescere, stimolare il territorio
e dare sempre maggiore rile-
vanza internazionale a Trento e
al Festival». Novità di quest’an-
no sarà la rassegna Avvicina-
menti, che ogni mercoledì dal
4 marzo al 22 aprile proporrà
delle proiezioni gratuite con
l’obiettivo di portare ancora di
più il Trento Film Festival tra i
giovani soprattutto nei luoghi
dove studiano, come ad esem-
pio l’Università. Durante l’in-
contro di ieri Luana Bisesti ha
presentato l’immagine ufficia-
le scelta per rappresentare
sarà la
rassegna
Avvicinamenti,
che ogni
mercoledì, dal
4 marzo al 22
aprile, proporrà
questa edizione del Film Festi- una serie di
val; si tratta di un’opera realiz- proiezioni
zata dall’artista portoghese gratuite con
Bernardo Carvalho che ha im- l’obiettivo di
maginato una montagna colo- rafforzare il
rata e viva, abitata da alberi sti- legame del
lizzati, rocce taglienti e minu- festival con i
scole capre che si arrampicano giovani
fino alla cima.
Dopo la Finlandia, la Russia,
la Turchia, il Messico, per la se-
zione Destinazione, il Paese
ospite di questa edizione sarà
l’India, in particolare i suoi ter- In arrivo sche avventure dell’eroe, il divo motive.
ritori interni, rurali e remoti e Un forzuto Bartolomeo Pagano, Anche la chiusura del Festi-
le comunità di culture, lingue e fotogramma sul fronte dolomitico della Pri- val, il 9 maggio, sarà affidata al
religioni diverse che li abitano, della pellicola ma Guerra Mondiale. cinema in bianco e nero, que-
lontane dalle grandi metropoli Berge im Kopf Il restauro è stato realizzato, sta volta con Vertigine bianca
e capitali. L’apertura della ras- in agenda in occasione del centenario del in anteprima mondiale dopo il
segna cinematografica sarà af- tra le proiezioni conflitto, dalla Biennale di Ve- restauro, realizzato dal Comita-
fidata al cinema muto; venerdì nezia in collaborazione con il to Internazionale Olimpico, il
13 maggio all’auditorium Santa Museo Nazionale del Cinema documentario ufficiale dei
Chiara verrà proiettato Maciste di Torino, e per l’occasione ver- Giochi olimpici invernali di
alpino. Il film del 1916 diretto rà accompagnato dalla rimusi- Cortina d’Ampezzo del 1956.
da Luigi Maggi e Luigi Romano cazione del jazzista Raffaele Maddalena Vialli
Borgnetto narra le rocambole- Casarano con il quartetto Loco- © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lo spettacolo
La parabola del successo
Sarti rispolvera Comedians
Renato Sarti fu uno degli arte-
fici, insieme a Paolo Rossi, Clau-
dio Bisio, Silvio Orlando, Gigio
Alberti, Antonio Catania, Bebo
Storti e al compianto Gianni Pal-
ladino, dello straordinario suc-
cesso della versione italiana di
Comedians andata in scena a
metà degli anni ottanta sotto la
direzione teatrale di Gabriele
Salvatores. A trent’anni di distan-
za, il drammaturgo e regista trie-
stino ha pensato di presentare
una nuova versione al femminile
del testo di Trevor Griffiths. Così,
una nuova versione di Come-
dians toccherà quattro teatri in
regione, tre in Trentino: il S. Pie-
tro di Mezzolombardo (24 feb-
braio, ore 21), il Comunale di
Pergine (il 26 alle 20.45) il Sartori
di Ala (il 28, ore 21) e uno in Alto
Adige: mercoledì al Cristallo di
Bolzano (ore 21). «Il testo di Grif-
fiths — spiega Sarti all’indomani
della prima, a Milano — non mi
è mai uscito dalla testa e quando
ho assistito a Stasera non escort
con Margherita Antonelli, Rita
Pelusio, Alessandra Faiella, e
Claudia Penoni ho pensato che
queste attrici avevano il ritmo, la
capacità di improvvisazione e
l’affiatamento giusti per affron-
tare Comedians».
L’adattamento «al femmini-
le» ha richiesto molte modifi-
che?
«L’impianto è rimasto quello,
sono cambiate le battute, poi,
ovviamente ogni attrice ha avuto
un approccio personale al te-
sto».
Lo spettacolo racconta di un
gruppo di aspiranti comici, al-
lievi di regista impegnato poli-
ticamente, alle prese con un
provino televisivo tenuto da un
esaminatore con idee opposte.
Farne una versione italiana
sembra fornire spunti interes-
santi...
«Quando Griffiths ha scritto il
testo, l’Italia era molto diversa, il
Paese aveva appena tirato fuori il
capino da una società conserva-
trice che potrei definire clerico-
fascista, mentre la versione di
Salvatores è stata rappresentata
mentre impazzava Drive In. Oggi
il Paese e la comicità sono molto
diverse. L’elemento femminile
fornisce quell’originalità neces-
saria per ripresentarlo al pubbli-
co».
Cosa è cambiato nella comi-
cità negli ultimi trent’anni?
«La televisione ha creato una
serie di comici a cui si chiedono
ritmo, velocità, battute e chiuse
facili. Personalmente, però, pre-
ferisco ancora la comicità di si-
tuazione in cui si ride per un in-
sieme di cose. Ovviamente la
battuta è importante, ma io ne
cito una della professoressa di
Comedians: Una battuta alimen-
tata dall’ignoranza riduce alla fa-
me lo spettatore».
Molti comici non sono riu-
sciti ad affrontare il successo
televisivo. Colpa della televisio-
ne o del successo?
«È uno dei temi più dolenti.
Un attore drammatico che recita
Amleto può credere che il suo
pubblico sia assorto per cogliere
al meglio la sua interpretazione,
anche se in realtà sta dormendo.
Il comico, invece, si accorge su-
bito se non funziona. È quindi
costretto a rinnovarsi sempre,
senza pause. Per questo è così
importante stare con le antenne
alzate per cogliere quanto la so-
cietà suggerisce».
M. B.
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