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Realizzare dei processi volti a rendere pienamente digitale la nostra amministrazione soprattutto in

questo momento in cui il 90% dell’attività lavorativa della PA si svolge on-line quindi ci si deve
attrezzare perché il futuro prevederà sempre di più che l’attività della PA si svolga on-line.
AGID Agenzia per l’Italia Digitale e della governance digitale e delle fonti dell’amministrazione
digitale-
Con il termine governance si deve fare riferimento ai soggetti che governano una determinata
attività quindi gli organi che decidono o attuano le scelte relative al digitale. Con il termine fonti ci
si riferisce agli atti che riguardano la digitalizzazione, cioè gli atti normativi che disciplinano
l’azione amministrativa in senso digitale (leggi, decreti legge, regolamenti o altri atti che regolano
l’amministrazione digitale).
La governance digitale fa riferimento all’agenzia governativa l’AGID che è una Agenzia della
presidenza del consiglio dei ministri che fino all’anno scorso aveva la competenza su tutta la
digitalizzazione della PA. L’Agenzia è un Ente Pubblico e quindi dipende sempre dal Ministero
(come l’INPS che è un Ente Pubblico ma diverso dall’Agenzia) pur essendo autonomo dal ministero
stesso. Il ministero da cui dipende l’AGID è cambiato. Fino all’anno scorso era il ministero della
funzione Pubblica della PAed il rapporto era basato sull’ordinario cioè vi erano delle direttive
europee, dei regolamenti europei e delle leggi italiane che prevedevano che l’unico organo
pubblico che dovesse occuparsi della digitalizzazione fosse l’AGID sotto la direzione politica del
Ministro della PA. Quindi Agid operava a 360° come esecutore tecnico. I servizi della
digitalizzazione riguardano i servizi pubblici digitali, la struttura dell’amministrazione come uffici
digitali, la possibilità dei cittadini di entrare in rapporto attraverso piattaforme digitali con la PA
(tipo speed) e altre piattaforme riguardo i pagamenti, ecc---
Nell’ultima fase del governo Renzi si era pensato bene di nominare un amministrazione
straordinaria (con a capo Piacentini il capo di AMAZON Italia)per il digitale perché riteneva che
l’AGID non fosse sufficiente (considerate che all’AGID si accede per concorso) che nomina dei
collaboratori. Nei 6 mesi in cui opera questa amministrazione straordinaria per il digitale si
moltiplicano i conflitti con AGID che si esauriscono perché AGID ha continuato a fare il suo
lavoro.
Con la nascita del governo attuale viene istituito il ministero dell’innovazione e della
digitalizzazione il quale decide, su indicazione del presidente del consiglio, di togliere al ministro
della PA la competenza sull’amministrazione digitale e di diventare il vertice politico dell’azione
amministrativa sul digitale. Questo ministro quando si è insediato ha detto che avrebbe fatto quello
che aveva detto di fare Piacentini che voleva dimensionare AGID che bisognava chiudere. Per
questo comincia a togliere competenze ad AGID non per legge ma per dpcm e dm. AGID viene
sostituito dal ministro con i suoi collaboratori ed un dipartimento interno al ministero (quindi
sempre un organo politico e non tecnico) in cui vengono scelte persone senza concorso ma da alcuni
mesi stanno organizzando per fare una selezione pubblica. C’è un problema di conflitto di interessi.
La governance è fondamentale per dei processi che funzionino ed oggi la governance è affidata a
questa struttura. Che è fatta di soggetti politici. Es. up immuni senza imparzialità, trasparenza,
buona fede…(deve sottostare al diritto e all’interesse pubblico)
Il costo vero del mal funzionamento della PA è un costo economico per i ritardi a causa della
politicizzazione. Per es sull’up immuni sosterremo un costo sanitario enorme soprattutto per i ritardi
per che poi sarà inutile.
Il presidente dell’inps compariva in televisione come docente di riferimento dei 5 stelle e poi viene
nominato presidente di uno degli enti più importanti d’Europa.

Tradurre in atti normativi delle ideologie: l’indirizzo politico e con atti di amministrazione generali
come direttive regolamenti, atti di programmazione stabilire quali sono le indicazioni di massima
che la pubblica amministrazione
C’è un ambito politico che è quello della definizione delle direttive e un ambito tecnico e
amministrativo che è quello dell’attuazione di quelle scelte.
Se questi ambiti si sovrappongono ad es. se chi deve gestire l’appalto lo affida a chi ha delle
credenziali politiche è ovvio che si sfascia tutto perché per realizzare l’appalto ci vogliono
competenze tecniche. L’ambito politico ha il potere di nominare i capi delle amministrazioni, non i
dirigenti, i vertici.

La tecnica è quanto di più autonomo dal soggetto politico ci possa essere. Sulla digitalizzazione
della PA si devono attuare scelte che sono in parte politiche ma in parte tecniche. Il politico deve
capire l’ambito e decidere se affidarsi a tecnici.
La governance sul digitale è cambiata nell’ultimo anno e che a fronte di un rapporto distinto tra
politica e tecnica che c’era nel precedente governo oggi c’è una commistione politico tecnica
ovviamente pericolosa. Il soggetto tecnico è demansionato (cioè l’AGID) e sulla base di valutazione
fatte da un soggetto che proveniva dal mondo privato (ex capo del team digitale) e quindi tutta la
gestione dell’amministrazione pubblica oggi è in mano a un soggetto politico in una materia
estremamente tecnica.
L’organizzazione amministrativa è fondata sui ministeri. Quando si parla di PA dobbiamo
immaginare una sorta di piramide al cui vertice c’è nun ministro e ai cui lati, verso il basso, vi sono
gli uffici dell’amministrazione. Lo stesso vale per le amministrazioni territoriali. Nelle regioni il
vertice territoriale è l’assessore e poi vi sono tutti gli uffici dell’assessorato e lo stesso per quanto
riguarda le amministrazioni comunali.
Vi sono tuttavia, sia a livello statale sia a livello regionale e locale anche altri soggetti che vengono
considerati PA e sono soggetti esterni che non fanno parte dell’organizzazione ministeriale o locale.
Questi soggetti sono hli enti pubblici largante intesi cioè tutti quegli organismi che in base alla
legge sono in qualche modo assimilati, rispetto alla loro disciplina, alle PA. Quindi
fondamentalmente funzionano come PA ministeriali che hanno organizzazione autonoma rispetto a
quelle ministeriali e i cui compiti vengono svolti strumentalmente rispetto al ministero di
riferimento. L’INPS è un ente pubblico di natura previdenziale e dipende strumentalmente dal
ministero del lavoro e della previdenza sociale. I vertici dell’INPS sono scelti dal governo e il
governo controlla l’operato dell’ente, dà direttive. Quindi il ministero conserva tutta una serie di
poteri di nomina e di controllo rispetto all’ente pubblico. Da un punto di vista strutturale è sganciato
ma è funzionalmente collegato al ministero. Altri enti pubblici di questo tipo sono INVITALIA
ecc…
L’AGID è generalmente riconducibile alla categoria degli enti pubblici però è più qualificabile
come soggetto pubblico perché oltre

Gli enti pubblici sono di proprietà pubblica in particolare dopendono da un ministero e che
svolgono le loro funzioni come se fossero uffici ministeriali ma hanno una loro autonoma
organizzazione e una loro autonoma personali tà giuridica. All’interno degli enti pubblici si
distinguono quelli che hanno una natura non economica e che svolgono attività previdenziali,
assistenziali, di reclutamento lavorativo, da enti che invece hanno una connotazione economica cioè
soggetti che si collocano sul mercato storicamente in posizione di monopolio (ma adesso non più) e
che stanno sul mercato insieme ad altri soggetti privati e che gestiscono per lo Stato alcune attività
di rilevanza economica in passato erano l’IRI , l’ENI (il capo di ENI viene nominato dal governo
l’ente deve essere sottoposto al controllo dei bilanci dalla Corte dei Conti), ecc… Dopo le
privatizzazioni degli anni 90 molti di questi enti pubblici economici sono diventate società private
anche se ENI ed ENEL rimangono in parte soggetti pubblici. Anche per le amministrazioni
regionali e localin sono tantissime le strutture pubbliche che sono assimilate in questo caso ci sono
una miriade di società private che tuttavia sono di proprietà dei comuni o delle regioni ad es. la
società di trasporti o alle società dei rifiuti. Sono soggetti che svolgono servizi pubblici e che hanno
una forma societaria privatistica ma hanno una disciplina pubblicistica
Quindi abbiamo enti pubblici in senso stretto che sono soggetti pubblici a tutti gli effetti e che
hanno una struttura pubblica simile a quella ministeriale
Poi degli enti pubblici in senso lato che sono delle strutture anche societarie che tuttavia hanno una
proprietà in tutta o in parte pubblica e che svolgono attività di interesse pubblico i servizi pubblici
in particolare. Attività che hanno rilevanza economica ma anche una connaturata rilevanza
pubblicistica e quindi rimangono in mano a soggetti pubblici.
Entrambi questi tipi di enti perseguono un interesse pubblico senza profitto.

Un’altra distinzione è fra organi di enti pubblici che sono enti pubblici che godono di un’autonomia
maggiore rispetto ai tipici enti pubblici in quanto il loro funzionamento deve essere sganciato
dall’influenza politica o in parte o in tutto. Cioè vi sono dei soggetti autonomi dal punto di vista
organizzativo rispetto ai ministeri e al governo, che lo sono in tutto o in parte anche dal punto di
vista strumentale cioè agiscono parzialmente o totalmente sganciati dal potere pubblico (il potere
pubblico però nomina i suoi vertici) ad es. le agenzie (es. AGID) e le autorità indipendenti (Garante
privacy, DCM , autorità per l’energia elettrica, Gas, la Banca d’Italia)
Che differenza c’è tra le agenzie e le autorità indipendenti? Ciò che li accomuna è la loro autonomia
non solo strumentale ma anche funzionale rispetto al governo, ma proprio in questo diverso livello
di autonomia sta la loro differnza. Mentre l’agenzia è uno strumento che si distingue ed è separato
funzionalmente dal Governo per la natura tecnica delle proprie attività (digitale, fisco, demanio)
anche se il governo ha il potere di indirizzo.
Le autorità indipendenti invece hanno un’autonomia completa rispetto al governo- Si chiamano
così perché non hanno alcun rapporto col Governo, cioè la loro attività è strumentale a sé stessa e
non ad un ministero perché operano per evitare possibili abusi anche del Governo sul mercato. Le
autorità indipendenti nascono quando negli anni 90 si comincia a privatizzare. Enti privati o enti
pubblici privatizzati che operano sul mercato e quindi c’è il problema di garantire che essendo
un’attività di libero mercato e non più sotto il monololio pubblico (pensate alla telefonia…SIP,
telecom in monopolio) questi enti non ledano l’interesse pubblico . Quindi lo Stato che non può
entrare materialmente sul mercato ha però bisogno di controllare che questi mercati operino
correttamente, cioè senza pregiudizi nei confronti dei cittadini. Quindi vengono costituite queste
autorità che sono indipendenti dal governo e non operano all’interno del mercato secondo un
indirizzo politico (questo minerebbe il mercato).
Il secondo problema è rendere indipendenti queste autorità per sganciarle da ogni condizionamento
si vuole evitare che nel mercato ci siano degli abusi da parte di società private e si vuole evitare
anche che non ci siano abusi da parte del potere politico, del Governo. Col tempo si sono create
delle autorità indipendenti volte a tutelare alcuni diritti fondamentali per evitare che lo stato potesse
condizionare l’esercizio di questi diritti (garante privacy, garante per i diritti dei minori, per lo
sciopero)
Il ruolo del governo nell’agenzia: nomina dei vertici (mantengono la loro politicizzazione)
Tutti gli enti pubblici hanno personalità giuridica
L’attività amministrativa si distingue in attività discrezionale e vincolante.
Una seconda distinzione è quella tra atti amministrativi ampliativi e restrittivi. Cioè vi sono degli
atti attraverso i quali la PA può ampliare la sfera giuridica o patrimoniale dei destinatari (es.
autorizzazione ) e degli atti che limitano la sfera giuridica dei destinatari, restrittivi, limitativi
(espropriazione).
Un’altra distinzione èn tra atti autorizzativi e atti non autorizzativi. Una caratteristica della PA è
l’autoritarietà, cioè la PA non ha bisogno di un giudice per rendere efficaci nei confronti dei
cittadini i propri provvedimenti. Se la PAordina di fare un qualcosa si deve obbedire, salvo che
l’atto sia invalido. Però non tutti gli atti della PA sono autoritari. Equiparabili ad atti negoziali, cioè
atti che vengono condivisi con
Atti adottati come se fossero soggetti privati, che la pa conclude come se fosse un soggetto privato
(non atto autoritativo).
Gli atti autoritativi hanno un efficacia immediata senza un ordine giudice e senza che occorra il
consenso del cittadino
L’atto negoziale la pa si trova in una posizione di parità con il cittadinoconsensuale
Gli atti normativi della pa sono i regolamenti adottati dal governo e che sono funzionali ad attuare
la legge ma oltre a quest ve ne sono altri che sono considerati delle fonti di diritto tra questi quelli
più consolidati sono gli atti di regolazione e regolamentazione delle autorità indipendenti. Queste
quindi possono adottare delle regole che vengono considerate fonti di diritto le quali disciplinano i
mercati di riferimento quindi atti della agicom sono atti che disciplinano dei settori (non
gestiscono), della privacy è disciplinato da alcu ni atti adottati dal garante privacy.

Differenziamo le agenzie AGID e ANAC hanno una competenza normativa delle cosiddette linee
guida, ch sono uno strumento che nasce non con un’efficacia normativa, dare indicazioni sulla
norma. La norma di riferimeno della digitalizzazione, affida il compito di disciplinare alcuni settori
tecnici es. identificazione, norme che hanno valore precettivovanno ad integrare le fonti del
diritto

Quali sono le fonti dell’amministrazione?  del governo i regolamenti, gli atti di regolazione e
regolamentazione, le linee guida di alcune autorità indipendenti ei di alcune agenzie.

Interessi legittimiInteresse privato diretto che la pa operi secondo l’interesse pubblico, se non
opera secondo l’interesse pubblico quello privato viene leso

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