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LE GUERRE D’ITALIA (1494-1516)

Alla fine del Quattrocento esistevano in Italia cinque stati principali: il Ducato di
Milano, la Repubblica di Venezia, la Signoria di Firenze, lo Stato della Chiesa e il
Regno di Napoli.

Nel 1494 il re di Francia Carlo VIII rivendicò il possesso del regno di Napoli, come
erede della dinastia degli Angioini spodestata dagli Aragonesi mezzo secolo prima.
Approfittando delle divisioni e delle lotte interne tra i vari Stati italiani, il re di
Francia riuscì ad attraversare senza troppe difficoltà la penisola e ad impadronirsi del
Regno di Napoli (Prima Guerra d'Italia).
Nel frattempo la Spagna e l'Austria, preoccupate per l'avanzata dei Francesi
costrinsero Carlo a ritirarsi, costituendo una lega alla quale si associarono anche
l'Inghilterra e gli Stati italiani ( Venezia, Firenze, Milano).
Alcuni anni dopo, nel 1498, il nuovo re di Francia Luigi XII tentò una nuova
offensiva e occupò Milano. Tra Francia e Spagna si accese un conflitto (seconda
guerra d'Italia) al termine del quale l’intero regno di Napoli passò a Ferdinando
d’Aragona ed in seguito al figlio, il futuro imperatore Carlo V.

Carlo V in un dipinto di Tiziano Vecellio

Con il possesso francese di Milano e quello spagnolo del regno di Napoli le guerre
d’Italia sembravano concluse, ma Francia e Spagna negli anni successivi si
scontrarono ancora numerose volte per il dominio in Italia e per l'egemonia in
Europa.
In conclusione la Francia perse parte dei suoi domini in Savoia, mentre la Spagna
rafforzò la sua presenza in Italia, mantenendo i precedenti domini (Sicilia, Sardegna,
Milano, Napoli) inoltre ottenne il controllo , della maggior parte degli stati italiani
(solo Venezia mantenne un'indipendenza totale, mentre i Savoia ed il Papato
mantennero un margine di iniziativa politica autonoma, passando dall'influenza di
Spagna o Francia a seconda dei periodi).

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