Iniziazione Di Gruppo PDF

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White Stone Publishing

Highden Manor, Private Bag 11081, Palmerston North, New Zealand.

Phone 64 6 324 7000.

whitestone@highden.org
www.shamballaschool.org

First published 2005

© Bruce Lyon, 2005.


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transmitted in any form or by any means without the prior permission of the author. Requests and enquiries should be directed to White
Stone Publishing.

National Library of New Zealand Cataloguing-in-Publication Data

Lyon, Bruce Philip, 1957-


Group Initiation / Bruce Lyon.
Includes bibliographic references.
ISBN 0-476-01477-8

Editor: Barbara Maré.


Cover Design by Bruce Lyon.
Printed by Carrington Print, Feilding, NZ.

2
Indice
Dedica ………………………………………………………………………....... pag. 5
Prefazione ………………………………………………………………………… ‖ 5

Prima parte …………………………………………………………………………… 6

Linee di Comunicazione ………………………………………………………………. 6


Rapporti di Gruppo Ashramici .………………………………………………………… 6
Archetipi ..……………………………………………………………………………… 8
L‘Archetipo Interiore …………………………………………………………… …….. 9
La Luce della Libertà .…………………………………………………………………. 9
Mantenere la Connessione ……………………………………….……………………. 10
La Situazione Mondiale ……………………………………………………………….. 11
Le Energie della Volontà ……………………………………………………………….. 14
Shamballa ……………………………………………………………………………… 15
La Riserva di Volontà ……………………………………………………………… ….. 17
Impressione di Gruppo …………………………………………………………………. 18
Corpo Causale di Gruppo ……………………………………………………………… 21
Le Torrette .…………………………………………………………………………….. 23
Direzione di Focalizzazione ……………………………………………………………. 25
Campo di Attesa ……………………………………………………………………….. 28
Radiazione e Magnetismo ……………………………………………………………… 28
Resa ………………………………………………………………………….………… 32
Integrazione di Gruppo ………………………………………………………………… 33
Comunione …………………………………………………………………………….. 34
Trasmutazione e Trasfigurazione ...……………………………………………………. 36
Mantram ...………………………………………………………………………….….. 38
Formula di Integrazione di Settimo Raggio …………………………………………… 39
Guarigione ………………………………………………………………………….….. 41
Il Principio Creativo …………………………………………………………………….. 42
Tensione ……………………………………………………………………………….. 43
Scelta ………………………………………………………………………….………... 44
Identificazione di Gruppo ……………………………………………………………… 45
Vita ………………………………………………………………………….…………. 47
Fusione ………………………………………………………………………….……… 48
Luce di Vita ……………………………………………………………………………. 50
Anima di Gruppo ……………………………………………………………………… 52
La Parola ………………………………………………………………………………. 54
Destino e Proposito ……………………………………………………………………. 55
Sintesi ………………………………………………………………………….............. 56

Seconda Parte …………………………………………………………………………. 58

Decisione ………………………………………………………………………………. 58
Integrazione di Gruppo ………………………………………………………………… 60
I Chakra di Gruppo ….…………………………………………………………………. 61
Tempo ed Esperienza Spirituale …………………….…………………………………. 62
Energie del Drago e del Serpente …………………………………………………… 64
Iniziazione di Gruppo ………………………………………………………………….. 66

3
Intimità Spirituale ……………………………………………………………………… 68
Identificazione con la Gerarchia ………………………………………………………. 69
Il Cristallo di Gruppo ………………………………………………………………….. 71
Volontà, Coscienza e Manifestazione …………………………………………………. 73
I Sette e i Cinque ………………………………………………………………………. 75
Denaro ………………………………………………………………………….……… 77
Trasmissione di Energia ……………………………………………………………….. 79
Sorgente di Forza ……………………………………………………………………… 80
Liberare la Luce .………………………………………………………………………. 81
La Croce Fissa ..………………………………………………………………………... 83
Astrazione ……………………………………………………………………………… 85
L‘Ashram di Sintesi ……………………………………………………………………. 87
Integrazione ……………………………………………………………………………. 88
Luce Superna …………………………………………………………………………… 88
Il Centro Ajna ………………………………………………………………………….. 90
Sacrificio …………………………………………………………………….………… 93
Formazione di Strutture Esoteriche ……………………………………………………. 94
Esteriorizzazione ………………………………………………………………………. 96
Costellazione …………………………………………………………………….…….. 98
Tutto è Bene …………………………………………………………………………… 99
Organizzazione ………………………………………………………………………… 100
Deporre i Semi ………………………………………………………………………… 102

Terza Parte …………………………………………………………………………… 104

Plenilunio di Aries: Conferimento di potere al NGSM ………………………………… 104


Plenilunio di Taurus: La Dualità di Volontà e Proposito ………………………………. 106
Plenilunio di Gemini: Le Tre Feste Spirituali …..……………………………………… 113
Plenilunio di Cancer: Il Cristo e le Otto Iniziazioni …………………………………… 117
Plenilunio di Leo: I Nirmanakaya e l‘Astrazione Atmica ……………………………… 120
Plenilunio di Virgo: La Sacralizzazione della Materia ………………………………… 123
Plenilunio di Libra: La Costruzione di Idee Viventi …………………………………… 125
Plenilunio di Scorpio: Ciò che può determinare un Cambiamento ……………………. 127
Plenilunio di Sagittarius: La Triplice Anima …………………………………… …….. 129
Plenilunio di Capricornus: La Vita Una ……………………………………………….. 132
Plenilunio di Aquarius: Invocazione del NGSM al Principio di Vita …………………. 135
Plenilunio di Pisces: Sacrificio ………………………………………………………… 142

4
Dedica

Dedicato al NUOVO GRUPPO DI SERVITORI DEL MONDO e a ―La Gloria dell‘Uno‖

Prefazione

Gli scritti che seguono sono stati ricevuti telepaticamente come parte di una serie più
ampia di trasmissioni, che si ritengono provenire dall‘ashram del Maestro Tibetano Djwhal
Khul, rese pubbliche sotto lo pseudonimo di ―Mercurio‖.
Questi messaggi sono essenzialmente istruzioni rivolte al gruppo interno della
Shamballa School, ricevute negli anni che vanno dal 2001 al 2005, quando il gruppo stava
cercando di fondare una scuola a Highden Manor in Nuova Zelanda per poi apprendere a
creare e mantenere un campo per la trasmissione ciclica di energie spirituali.
Essi vengono resi pubblici nella loro forma originale, dal momento che contengono
informazioni che potrebbero tornare utili ad altri gruppi impegnati nell‘esperimento di
iniziazione di gruppo nell‘Era di Aquarius.

Bruce Lyon
Shamballa School

5
Prima Parte

18 Aprile 2001

Linee di Comunicazione
Ci sono molti problemi che occupano le menti di coloro che osservano e guidano
dall‘interno. La capacità dell‘umanità di gestire la Volontà è solo uno di essi. Un altro è la
risposta all‘Aspetto Amore. Se solo poteste essere consapevoli della forza incredibile che
viene generata dal ritorno del Cristo mentre gli ashram si esternano. Tale energia è ciò che il
mondo attende, ma dal momento che non ne è pienamente consapevole, se non nei gradi più
elevati dell‘umanità, la risposta all‘afflusso di amore rimane in gran parte a livello inconscio e
crea la ―spinta a fondersi‖ in molte forme orizzontali, tra le quali la sessualità è la più ovvia.
Formazione di gruppi, fusioni d‘aziende, di valute e simili rientrano in questo processo. Da
qui scaturisce la necessità di rendere noto alla mente consapevole del pubblico ciò che sta
realmente accadendo, in modo che tutti possano rispondere in modo più consapevole
all’afflusso di energia. Questo sei in grado di farlo: hai la formazione psicologica, i piedi
piantati per terra, la dimostrazione data a Highden di un approccio attento ai mondi interiori.
Devi trovare il modo di comunicare tutto ciò in maniera intelligente. Ciò richiederà anche
sacrificio, fratello mio, perché rischierai di essere schernito e incompreso da coloro che sono
polarizzati mentalmente ma non ancora centrati nel cuore. Highden continuerà a crescere in
reputazione e forza magnetica. Attirerà attenzione. A questo penseremo noi. Quello che farete
di essa è di importanza cruciale. Quelle linee di comunicazione devono essere usate per
proporre al pubblico una presentazione intelligente della Gerarchia del pianeta, della nuova
psicologia, dell‘enfasi sul gruppo e dell‘aiuto che è disponibile in questi tempi critici.

25 Aprile 2001

Rapporti di Gruppo Ashramici


Il messaggio di oggi mira a stabilizzare la vita del gruppo facendo comprendere
qualcosa dei rapporti di gruppo ashramici. State tentando di unire diverse energie di raggio e
di sintetizzarle in una modalità di Settimo Raggio focalizzandovi su un luogo e un progetto
particolari. Highden rappresenterà un riflesso sul piano fisico dell‘archetipo interiore e le
energie archetipe fluiranno attraverso il corpo eterico del centro. Di conseguenza dovrete
essere in grado di adattarvi a questa configurazione: La Regola VIII per Discepoli e Iniziati è
importante a questo riguardo e permette il flusso delle sette energie attraverso i diversi livelli:

―Il gruppo trovi in sé la risposta ai sette gruppi maggiori che attuano la volontà gerarchica
con amore e comprensione. Il gruppo contiene tutti e sette, il gruppo perfetto. I sette minori,
i sette maggiori e i sette planetari formano un unico grande tutto, e il gruppo li deve
conoscere. Quando ciò è compreso e la Legge dei Sette Supplementari è capita, il gruppo
comprenda i Tre e poi l‘UNO. Vi perverrà con il respiro unito e il ritmo unificato.‖1

Col tempo ogni chakra dovrà avere un proprio triangolo che medita su uno dei diversi
Maestri, facendo dunque affluire una particolare energia di raggio. Per questo motivo ognuno
di voi potrebbe rafforzare il lavoro del proprio triangolo di studente. Il vostro triangolo è
1
Alice A. Bailey, I Raggi e le Iniziazioni, Lucis Publishing Comp. N. Y. 1960, p. 148 ingl.
6
come la testa o centro di sintesi del progetto e quindi deve rimanere in stretto rapporto con gli
altri triangoli. Il nostro è un progetto esoterico; dunque, non dovreste perdere troppo tempo a
cercare di radunare persone che sembrano avere le abilità necessarie nel mondo esterno ma
che in realtà non possiedono l‘allineamento interiore. Questo è un punto importante da tenere
a mente. Ciò che si sta manifestando va dall‘interno verso l‘esterno: l‘archetipo della
Gerarchia espresso tramite la disponibilità dell‘essere umano ad allinearsi con quell‘archetipo.
Potreste visualizzare ognuno dei sette chakra del centro che abbiano in mezzo un
triangolo con un flusso centrale di energia. Leggete la Regola VIII e anche la descrizione dei
chakra in Telepatia e il Veicolo Eterico.

I Centri e le Energie di Raggio

―Vi è un aspetto della Scienza dell’Impressione di cui non ho ancora detto niente; aspetto
costituito dai centri quali punti focali, quali trasmettitori delle energie dei sette raggi. Gli
esoteristi sanno che ciascuno dei sette centri viene a trovarsi sotto l‘influsso di una specifica
energia di raggio, ed è generalmente accettato il fatto che il centro della testa riceve e
trasmette energia del primo Raggio della Volontà o Potere; il centro del cuore è il custode
dell‘energia del secondo Raggio, Amore-Saggezza, mentre l‘energia del terzo Raggio,
Intelligenza attiva, creativa, fluisce attraverso il centro della gola, vivificandolo. Questi
Raggi d‘Aspetto si manifestano mediante i tre centri al disopra del diaframma e, su scala più
vasta, tramite Shamballa, la Gerarchia e l‘Umanità. È tuttavia ugualmente vero che
Shamballa è in primo luogo espressione del secondo Raggio, perché questo è il Raggio del
presente sistema solare di cui Shamballa è parte; e che il primo Raggio, o il suo dinamico
aspetto vita, è focalizzato nel cuore, perché il cuore è il centro della vita. Il grande centro che
chiamiamo l‘Umanità è governato in modo predominante dal terzo Raggio, della
Intelligenza Attiva. L‘energia di questo Raggio perviene al centro della gola mediante i
centri della testa e del cuore. Dico queste cose per due ragioni che dovrebbero essere
presenti al vostro pensiero mentre studiate questa scienza:
1. Tutti i centri vengono a trovarsi sotto l‘influsso di tutti i Raggi, e questo deve esservi
certamente chiaro in riferimento agli uomini di scarso e di medio sviluppo.
Se ciò non fosse, tali uomini sarebbero incapaci di rispondere all‘energia del primo, del
secondo e del terzo Raggio, poiché i centri al disopra del diaframma sono in essi inattivi.
2. Nel tempo e nello spazio, e durante il processo evolutivo, non è possibile dire quale sia il
centro che esprime l‘energia di un raggio particolare, perché vi è costante movimento ed
attività. Spesso, il centro alla base della colonna vertebrale è espressione di energie di primo
Raggio. Ciò può arrecare confusione, poiché la mente umana cerca di precisare tutte le cose,
di renderle stabili e di fissare certi rapporti o di assegnare certi centri a certe energie di
raggio, cosa che non è possibile fare.
Al termine del ciclo planetario, quando il Proposito divino sarà giunto a compimento, e
quando, in virtù del processo evolutivo, si saranno prodotti i mutamenti e gli assestamenti
necessari alla piena manifestazione del Volere di Sanat Kumara, la situazione sarà diversa e
gli uomini sapranno — come sanno i Membri della Gerarchia — quali centri esprimono le
energie dei sette raggi. Si ricordi, inoltre, che i Raggi di Attributo si spostano e cambiano
continuamente; ad esempio, l‘umanità, quale centro planetario della gola, è sotto il costante
influsso del settimo raggio, come pure lo è il centro del plesso solare del pianeta. A questo
centro, che ha sede al disotto del diaframma, non darò un nome. Sebbene il centro della gola
umano esprima in primo luogo energie del terzo raggio, è interessante notare al riguardo
che le energie di due Raggi dominano presentemente questo centro.
Il centro della gola della personalità integrata dell‘uomo medio è governato dal terzo
raggio e fortemente vivificato dalle sue energie (esse pure in numero di sette), mentre il
centro della gola degli aspiranti spirituali, dei discepoli e degli iniziati al di sotto della terza
iniziazione risponde principalmente all‘influsso del settimo raggio, e ciò particolarmente ora

7
che il settimo raggio è in incarnazione. I raggi che si manifestano in un dato ciclo influenzano
fortemente tutti i centri, oltre quello attraverso il quale si esprimono normalmente. Questo è
spesso dimenticato. È superfluo dire che, via via che l‘uomo progredisce sul Sentiero del
Ritorno, egli riceve sempre più l‘―impressione‖ del centro di cui è parte integrante e cioè, in
primo luogo, del centro della gola planetario, la famiglia umana. Poi, quale anima, perviene
sotto l‘―impressione‖ della Gerarchia, il centro del cuore planetario, e a questo punto
comincia a manifestare le energie combinate dell‘intelligenza e dell‘amore. Infine, sul
Sentiero dell‘Iniziazione egli perviene sotto l‘―impressione‖ di Shamballa, il centro della testa
planetario, partecipa al divino Proposito e diviene un Agente del Piano Divino.‖2

Impegnatevi a riconoscere e a porvi in relazione con l‘archetipo ashramico interiore e


questo porrà ordine sia nella mente che nel cervello. I sette centri della testa riflettono tutto
questo. Studiate inoltre il processo d’esteriorizzazione degli ashram, perché voi state
facendo la stessa cosa in miniatura.
Un altro punto d‘interesse per la vostra iniziativa è che, trattandosi di un centro di
Settimo Raggio è essenziale che voi bilanciate le energie con il Primo Raggio. Impegnatevi a
stabilire un rapporto più profondo e più stretto con la Scuola Egizia che è potentemente
presente a livello eterico, ma che non si manifesterà nel mondo esterno per diversi secoli
ancora. Pur tuttavia, esiste un forte legame tra il lavoro delle Scuole di Primo e Settimo
Raggio e la Scuola Interiore può essere una fonte di energia, ispirazione e soprattutto
Proposito che permetterà al vostro progetto di rimanere ancorato sul piano esterno. L‘occhio
di Horus è un simbolo potente di questa Scuola Egizia. Ponetelo nel triangolo, quando si
rende necessaria energia di questo tipo.

9 Maggio 2001

Archetipi
Molte cose stanno avvenendo all‘interno della Gerarchia stessa, per non citare le
turbolenze presenti nel vostro campo di gruppo. Vorrei ancora una volta sottolineare la
necessità che gli archetipi si ancorino. Archetipi, Archetipi, Archetipi. Realtà energetiche che
cercano di imprimersi sul piano materiale, riunendo e ordinando forme in conformità alla
legge. Le forme ovviamente si ribelleranno. Ascoltate queste proteste, ma mantenete ferma la
vostra volontà dalla parte degli archetipi.
Cercate di integrare il modello d‘energia archetipico con il modello di funzione o di
distribuzione geometrica di quell‘energia. Tenete incontri regolari del vostro nucleo in cui
possiate lavorare consapevolmente con la Regola VIII per Discepoli e Iniziati, allo scopo di
far emergere le energie archetipiche.
Fratello, fa che io possa sollevarti dal tuo mare di guai per introdurti nel nostro! Molte
cose stanno avvenendo, come ho detto, all‘interno della Gerarchia. I preparativi per la
Decisione sono ormai ovunque. Il Wesak è stato usato per far precipitare la crisi che
permetterà che delle decisioni vengano prese. Qualcosa sta avvenendo dietro le quinte che
porterà molti ad una scelta chiara. Tutto ciò riguarda, innanzitutto, il sistema finanziario ed è
tutto quello che posso dirvi su questo argomento al momento. Vulcano sta per avere un
impatto su Venere. L‘archetipo sta imprimendosi. Il Martello sta calando in basso e causerà
una riconsiderazione dei valori. Cos‘è più importante? Ovunque si pone questa domanda e la
risposta, elaborata a livello individuale e di gruppo, produrrà nel futuro una riorganizzazione
gerarchica dei gruppi. Non esistono scelte giuste o sbagliate, esistono semplicemente delle
scelte e le loro conseguenze. Highden deve essere un luogo dove gli archetipi si ancorano,

2
Alice Bailey, Telepatia e il Veicolo Eterico, Lucis Pub. Com. N. Y. 1950, pp. 135-7 ingl.
8
dove la legge spirituale ha un punto d‘appoggio.

Quest‘anno si rivelerà uno spartiacque nella storia del pianeta da un punto di vista
interiore. Si stanno piantando dei semi. Semi di distruzione, come pure di costruzione.
Conclusioni e inizi d‘avvenimenti sul piano esterno, un giorno lontano, faranno risalire le loro
cause a questo periodo, alle decisioni prese oggi.

16 Maggio 2001

L’Archetipo Interiore
Per quanto riguarda Highden, il centro subirà degli impatti energetici esterni di vasta
portata, nelle prossime settimane. È fondamentale che rimaniate connessi con grande calma
all‘archetipo interiore, durante tutto questo periodo, affidandovi alle vostre meditazioni
individuali e di gruppo, per far sì che emerga l‘archetipo, piuttosto che le svariate opinioni e
reazioni altrui. Medita, fratello mio, medita con gran forza e permetti a quelle energie di
riversarsi nella tua natura, tramite i centri nella testa. Porto la tua attenzione su essi, per una
ragione molto pratica.
Si tratta di un processo di sintesi e il Settimo Raggio è un raggio di sintesi. Il nostro
intento è avere un certo numero di sottocentri collegati al vostro centro ed in seguito ci sarà
una ―linea‖ diretta d‘energia verso ognuno di essi, proveniente dal Maestro e dal raggio
appropriato.

20 Giugno 2001

La Luce della Libertà


La Scuola sarà aperta fra poco. Noi che osserviamo e lavoriamo dai piani interiori ti
siamo accanto in questo sforzo. Sei riuscito in una delle imprese più delicate: l‘ancoraggio di
un piccolo quantitativo d‘energia della Libertà. È da quest‘energia e da questa soltanto che
dipenderà ogni successo esterno della tua impresa. Questo è l‘esperimento che la Gerarchia
sta effettuando con il vostro lavoro di gruppo. Introdurre l‘energia della libertà e accertarsi
della disponibilità o meno di coloro che sono disposti a sacrificare le loro piccole volontà, per
allinearsi alla Volontà planetaria a favore dell‘umanità, in formazione di gruppo. Custodite
strenuamente questa energia; sì, è questa la parola d‘ordine. Se la Luce della Libertà verrà
emessa da Highden, tutto il resto seguirà inevitabilmente.
Mantieni saldo il tuo triangolo nei prossimi due giorni: dona il tuo essere a sostegno di
tutti coloro che lottano per mantenere la loro posizione. Abbi compassione, fratello, per le
incertezze e le pressioni a cui sono sottoposti. Tu hai me per sostenerti. Loro hanno solo te e i
tuoi collaboratori. Dona loro la tua forza e, per tuo tramite, anche la mia. La Gerarchia sta
salda. Hai dietro di te la saggezza, l‘amore e la forza del fiore della razza umana. Chiedi il
nostro aiuto. Permettici di raggiungere, tramite te, il campo in via di creazione. Ama, fratello
mio, come non hai mai amato prima. Questa è la forza salvifica e l‘unica cosa che potrà far
mantenere unito un gruppo in questa impresa. Sii consapevole che, nonostante i problemi
esterni della personalità, ogni persona qui ha compiuto enormi sacrifici ed ha risposto, per
quanto debolmente, alla chiamata della Gerarchia per servire l‘umanità in questo momento.
Riversa le tue benedizioni su di loro come noi facciamo con te. Non dimenticare la fonte dei
tuoi successi. Decidi di abbandonarti ancora più completamente a quella che è la più limitante
e liberante delle leggi - la tua vita per la vita di questo centro, il tuo amore a tutti coloro che si

9
imbarcano con te in questo viaggio e la tua forza creativa nel trovare soluzioni alle molte
vicissitudini che potrai incontrare. Siamo con te e vi rimarremo fino alla fine d‘ogni tuo
sforzo, teso a mantenerti collegato a quello che tutti noi aspiriamo a servire.

18 Luglio 2001

Mantenere la Connessione
Quando la connessione con Noi s‘interrompe, la vita del nostro progetto comincia a
morire. Questo è del tutto evidente. Ci saranno naturalmente dei cicli, come avviene con
l‘anima e la personalità. Il trucco è riconoscere ed essere consapevoli di questi cicli: durante i
cicli ―oscuri‖, quando si verifica un distacco nella connessione, occorre esserne consapevoli e
cercare di passare a lavorare sui problemi che stanno alla base di tale incapacità di connettersi.
Nel vostro caso, avete raggiunto un successo parziale e l‘intero processo diverrà molto più
efficiente con l‘aumento della vostra fiducia ed esperienza. Il vostro compito è affermare i
principi e la Vita che tutti sosteniamo. Quando la vostra connessione con tale Vita
s‘interrompe, potete ancora ricordarvi della connessione e continuare a nutrire il vostro
impegno.
Passiamo ora al vostro processo d‘integrazione come nocciolo interno del gruppo.
Avrete bisogno di meditare insieme e condividere la comprensione di quello che state
cercando di raggiungere – e cioè; cos‘è l‘iniziazione di gruppo? Dopo di che, con questo
obiettivo in mente, lo studio e la messa in pratica delle regole potrà essere proseguito con più
facilità. Il risultato sarà l‘invocarci con un appello unito.
I vostri progetti di penetrazione di gruppo riguardano la scena globale e non tutti i
membri del gruppo interno saranno o dovranno esservi coinvolti. Il gruppo interno deve
seguire il proprio processo. Raccomando una meditazione sulla sintesi e uno sguardo alla
Regola XI per Discepoli e Iniziati:

―Il gruppo unito trasferisca nella Triade il fuoco che è nel Gioiello del Loto e trovi la Parola
che eseguirà quel compito. Con la sua Volontà dinamica distrugga ciò che è stato creato
nel punto di mezzo. Quando il punto di tensione sarà raggiunto dai fratelli, al momento
del quarto ciclo maggiore di realizzazione, questa opera sarà compiuta.‖ 3

―Sono uno con i miei fratelli di gruppo, e tutto ciò che possiedo è loro. Possa l‘amore che è
nella mia anima riversarsi su di loro. Possa la forza che è in me elevarli e aiutarli. Possano i
pensieri creati dalla mia anima raggiungerli e incoraggiarli.‖4

Dovete compiere tutti uno sforzo unito per contattarmi, senza considerare eventuali altre
connessioni personali con altri Maestri, lungo linee di raggio diverse.

3
Alice A. Bailey, I Raggi e le Iniziazioni, Lucis Publ. Comp. New York 1960, pag. 215 ingl.
4
Alice A. Bailey, Il Discepolato nella Nuova Era vol. II, Lucis Publ. Co. N. Y. 1955, p. 245.
10
19 Settembre 2001

La Situazione Mondiale
In questo momento, l‘anima di Secondo Raggio del pianeta sta cercando di esercitare la
sua influenza sulla personalità di Terzo Raggio. Il risultato, per quanto riguarda l‘umanità nel
suo insieme, è l‘opportunità di conseguire la Prima Iniziazione. Le energie di Vulcano e
Plutone sono all‘opera, per portare alla superficie gli aspetti resistenti della personalità e
spezzare la prevalente tendenza al materialismo di così lunga durata, tipica dell‘umanità sulla
Terra. Un risultato della loro azione potrebbe essere la liberazione delle riserve monetarie del
mondo.
Ciò che si richiede ai discepoli e agli iniziati sul pianeta è una dimostrazione del potere
magnetico dell‘anima di Secondo Raggio. Shamballa risveglierà gli uomini dal loro torpore
materialistico, in un modo o nell‘altro. Ciò fa parte della Decisione attualmente presa dalla
Gerarchia. Questa ha deciso che l‘umanità è pronta e che è in grado di comprendere e
rispondere con intelligenza alla netta distinzione fra valori spirituali e materiali. L‘opera
educativa della Gerarchia ha mirato a questo. In ogni dove le due posizioni possono ormai
notarsi chiaramente. Cosa SCEGLIERÀ l‘umanità dipenderà interamente da essa. Intendo dire
proprio questo, fratello mio.
La Gerarchia ha deciso che è giunto il momento di offrire questa opportunità. Siamo
preparati a rispondere con il massimo delle nostre capacità, se l‘umanità invocherà il nostro
aiuto; cosa che noi auspichiamo. Siamo pronti a controbilanciare gli effetti negativi derivati
da una sua possibile decisione d‘ignorare tale opportunità spirituale e rinforzare la vecchia
tendenza e abitudine alla sicurezza e al materialismo. Tuttavia, l‘umanità sarà sola nel
prendere tale decisione. Come potrebbe essere altrimenti? Ovunque, all‘interno dell‘umanità,
stanno emergendo dei leaders d‘entrambe le parti, che rappresentano il meglio e il peggio
dello sviluppo della mente e del cuore umani. L‘umanità può e deve scegliere il suo futuro. La
Gerarchia ha fatto la sua scelta e questa è definitiva. Ha deciso di dar fiducia all‘umanità,
affinché faccia la scelta più giusta per il futuro della razza e del pianeta. Rifletti su questo.
Ricordate che, sul pianeta e nel sistema solare, sono in programma piani ben più vasti
dei problemi centrati su di sé che l‘umanità si trova ad affrontare. La Gerarchia ha deciso di
sottoporre al rischio maggiore del libero arbitrio umano questi piani più vasti, e lo fa in misura
maggiore che in passato.
Non pensate che il potere del libero arbitrio, potere inerente all‘umanità, possa essere
applicato arbitrariamente – non può essere concesso e poi venire ritirato, se non viene usato
come noi della Gerarchia vorremmo. Ciò minerebbe le radici del potere stesso.
In sostanza, la Gerarchia ha deciso che si può contare sull‘umanità. Confida che, in
ultima analisi, coopererà con il bene maggiore. Questa è un‘affermazione straordinaria e una
decisione d‘eccezionale importanza. Stiamo dicendo che l‘umanità è stata educata ad
affrontare tali problemi e, nel suo insieme, è sufficientemente informata. La democrazia
richiede un popolo informato. La Gerarchia e l‘ashram di Secondo Raggio hanno lavorato
sodo negli ultimi cento anni, per diffondere le informazioni di cui l‘umanità ha bisogno per
poter prendere una decisione. Ora è giunto il momento di prenderla.
La concessione di tale libertà di scelta non è solo un atto di fiducia ma anche un atto che
fa precipitare le crisi. In qualche modo, anche se semiconscio, l‘umanità avverte il peso
dell‘accresciuta responsabilità. È questo che sta creando una crisi, perché l‘umanità sa che
non può evitare tale scelta, e che qualunque essa sia sarà decisiva.
Ciò che intendo con questo è che, se l‘umanità sceglierà di imporre il potere della
personalità planetaria di Terzo Raggio, tale scelta determinerà la fine di un ciclo e la
dichiarazione di una sentenza di insuccesso da parte dell‘anima planetaria nel raggiungere i
risultati propostisi in questo ciclo. Ovviamente, altri cicli offriranno altre possibilità, ma
questo sarebbe concluso e finirebbe probabilmente con la distruzione di gran parte della

11
famiglia umana incarnata. Avremmo una ripetizione, su una voluta inferiore della spirale, del
fallimento avvenuto sulla Catena Lunare e noi, come collettività, dimostreremmo di dover
ancora superare gli effetti karmici della tendenza materialistica esistente nell‘umanità e nella
personalità planetaria.
Se l‘umanità sceglierà di affermare il potere dell‘anima di Secondo Raggio, ciò avrà
come risultato quasi immediato l‘esternarsi della Gerarchia (e, per immediato, intendo il
prossimo quarto di secolo). La Gerarchia si è preparata costantemente a questa eventualità.
Non vedete che non può essere altrimenti? Una possibilità non può esistere senza l‘altra. È
quella che si potrebbe chiamare una situazione di ―o la va o la spacca‖. Se tutto ciò avrà
successo, avrà come conseguenza che l‘umanità come un tutto prenderà la Prima Iniziazione e
quindi la ―nascita‖ del Cristo e della sua Gerarchia nel cuore dell‘umanità.
Posso dirvi che vi sono alcuni membri della Gerarchia che hanno sconsigliato di
permettere all‘umanità di utilizzare la più preziosa delle energie solari, la Libertà. Ciò non
dovrebbe preoccuparvi più di tanto, poiché vi sono spesso punti di vista diversi sul modo di
procedere, pur mantenendo un‘unità d‘intenti. Il disaccordo sorge dalle stesse problematiche
inerenti all‘anima di Secondo Raggio del pianeta. Vi era stato detto che la situazione sulla
Catena Lunare era stata causata da una compassione prematura espressa dal nostro Logos
Planetario, il quale aveva accettato vite provenienti da quella Catena che non avevano
dimostrato d‘essere pronte ad assumersi le responsabilità di opportunità evolutive future.
Nella Gerarchia alcuni ritengono che l‘umanità, al momento, non sia pronta ad assumersi la
responsabilità di cooperare con la Gerarchia ed hanno espresso parere contrario a quelle che
definiscono ―tendenze troppo inclusive‖ dell‘anima di Secondo Raggio.
Vi sono alcuni, su linee di Primo Raggio, che ritengono che la Gerarchia dovrebbe o
―prendere una maggiore iniziativa‖ negli affari del mondo, o ritirare la propria ―energia che
produce crisi‖, in attesa che venga il tempo di momenti migliori in cui l‘umanità dimostrerà
maggior prontezza. In entrambi i casi, il risultato sarebbe una limitazione della piena
operatività del potere di libero arbitrio, che lascerebbe, nel contempo, libera l‘umanità di
decidere il suo destino all‘interno di un‘area più circoscritta. Ciò significherebbe che
l‘umanità sarebbe ancora in grado di prendere una decisione, ma che sarebbe in qualche modo
protetta dalle conseguenze di tale decisione – producendo così un processo evolutivo più
lento. (L‘umanità non sarebbe distrutta, da una parte; dall‘altra, la Gerarchia non si
esternerebbe così rapidamente).
Avendo studiato il problema da tutti i punti di vista, fu presa, infine, la decisione di
affidarsi alle energie positive del Secondo Raggio e di cercare di minimizzare le tendenze
all‘eccessiva inclusività. Questo significa che la Gerarchia, concedendo maggior libertà
all‘umanità, ha deciso di limitare la propria. La Gerarchia farà dunque tutto ciò che è in suo
potere per aiutare, ma solo se l‘aiuto sarà richiesto dall‘umanità. D‘altro canto, si è concordato
di limitare notevolmente la nostra influenza attiva, laddove tale invocazione non sia presente.
Inoltre, se l‘umanità nel suo insieme non farà appello alla Gerarchia, il che porterebbe alla sua
esteriorizzazione, la Gerarchia stessa ha deciso, concordemente, di accettare le conseguenze
di tale decisione. Hai idea di ciò che significherebbe questo, fratello mio? Prova, per esempio,
ad immaginare cosa sarebbe per l‘anima di un individuo osservare, impotente, la propria
personalità che persegue un percorso autodistruttivo. Questo è ciò che accadrebbe a livello
planetario.
In ogni caso – esteriorizzazione o ritiro – l‘anima di Secondo Raggio del pianeta, la
Gerarchia stessa, apprenderà l‘imparzialità. Vi sembra strano che la Gerarchia, nel suo
insieme, abbia qualcosa da imparare, come l‘umanità? L‘anima ha molto da imparare
dall‘incarnazione, nello stesso modo la Gerarchia planetaria ha molto da imparare dal
sovrintendere l‘umanità. E, nel caso di questa particolare Gerarchia, c‘è anche molto karma
nascosto nella storia del Logos planetario.
La decisione è stata presa dalla Gerarchia durante il Plenilunio del Wesak che ha seguito
l‘impulso iniziale in Aries. Il Plenilunio di Libra sarà il momento della decisione dell‘umanità

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in risposta a quella presa dalla Gerarchia. Libra è associata a Shamballa e la decisione
dell‘umanità farà in modo che la forza di Shamballa sia posta in azione in uno dei suoi due
aspetti. O dominerà Plutone, purificando l‘umanità in modo piuttosto drastico e creando le
condizioni per un ulteriore ciclo, oppure dominerà Vulcano, chiamato ad ancorare la
Gerarchia sulla Terra, in risposta alla decisione dell‘umanità di chiedere collettivamente
l‘assistenza dell‘anima.
Ciò mi porta a quanto può essere fatto, in questo momento, da un centro come Highden.
Vi trovate in un paese la cui anima risponde alle energie di Gemini -- la principale
costellazione tramite cui si riversano energie di Secondo Raggio. Il vostro lavoro potrebbe
essere importante nel dirigere consapevolmente un po‘ di quest‘energia animica
(collegandovi, in particolare, alle anime dell‘Australia, degli USA e della Gran Bretagna)
verso quei luoghi e gruppi che stanno invocando. La Gerarchia utilizza dei gruppi per
raggiungere altri gruppi. Se vi vedete quali sorgenti piuttosto che ricevitori d‘energia
gerarchica, dovreste chiedervi costantemente: dove sta la richiesta?
Non consideratelo un problema di carattere nazionale; state operando con energie
planetarie ma dirigendole tramite l‘anima nazionale e, quindi, ―colorandole‖ con le energie
magnetiche del Secondo Raggio. Inoltre, e questo è il punto cruciale di quello che potete
offrire, Gemini è connesso al corpo eterico, come anche Urano. Il vostro centro sta operando
intensamente con entrambe queste energie. Voi siete in grado di dirigere le energie dell‘anima
di Secondo Raggio nel CORPO ETERICO del pianeta. Il vostro lavoro meditativo dovrebbe
dunque, concentrarsi non tanto sul piano astrale o su quello mentale, bensì su quello eterico.
Per far questo efficacemente, avrete bisogno di rafforzare la vostra connessione ad atma.
Utilizzate la Volontà spirituale su voi stessi in quanto gruppo, in modo da essere una sorgente
d‘Amore per gli altri. Per la precisione, dirigerete forza buddhica nell‘eterico. Il risultato sarà
un rafforzamento dei corpi dell‘umanità -- un senso dell‘amore pervasivo dell‘anima che
opera a livello fisico. In tal modo, scoprirete che la richiesta invocativa sorge dai luoghi in cui
i corpi dell‘umanità soffrono e dove, come risultato, le emozioni e il pensiero della gente sono
colpiti gravemente. È difficile, amico mio, focalizzarsi sulle cose dell‘anima, quando la forma
fisica soffre la fame o è presa dal dolore. Voi potete aiutare esotericamente ad alleviare quel
dolore, liberando il concentrarsi dell‘attenzione dai corpi più bassi a quelli più alti ed aiutando
le moltitudini a concentrarsi sull‘elevazione dello spirito umano.
Vi chiederei, come gruppo, di considerare alcuni possibili sviluppi di ciò che vi ho
detto, di valutarne il merito e di vagliare come potreste rispondere al meglio ad una tale
opportunità. Tenete presente la limitazione volontaria che la Gerarchia sta imponendosi
intenzionalmente in questo momento – quella di non esercitare alcuna influenza e di non
inviare alcuna energia se non invocata o richiesta dall‘umanità. Quindi, se volete essere
d‘aiuto nel distribuire energia Gerarchica, focalizzatevi dove esiste una richiesta reale. Noi vi
sosteniamo, attendendo.
Questi rapporti fra Gerarchia ed umanità, come il nostro tra noi ed il vostro centro, sono
decisivi in questo momento. Il vostro destino è legato all‘umanità, qualunque sia il risultato.
Supererete la prova o cadrete insieme a loro. Il mio destino è con la Gerarchia. Mi esternerò o
mi ritirerò con Essa. I nostri destini convergeranno o divergeranno? Oggi questo dipende
dall‘umanità. I discepoli e gli iniziati devono fare del loro meglio per mantenere il canale
aperto tra la Gerarchia e l‘umanità. Devono fare del loro meglio per rispondere ai bisogni
dell‘umanità e ai principi della Gerarchia. Condividono la responsabilità dell‘umanità ma
anche, in un senso particolare, la limitazione auto-imposta della Gerarchia. Questi tempi
vedono l‘avvento, sulla scena mondiale, di un nuovo e potente potere – l‘intento congiunto
dell‘umanità. Ciò accresce l‘importanza del segno di Cancer – il segno connesso, sui livelli
più alti, alla Quinta Gerarchia e alla Quarta Iniziazione. Il discepolo mondiale si eleverà dalla
coscienza di massa o ritorneremo sotto il dominio dell‘Aspetto Materia? Lo scopriremo
insieme e non dovremo aspettare molto a lungo.

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5 Dicembre 2001

Le Energie della Volontà


Il messaggio che ho per voi oggi è di carattere più personale ed è diretto alla coscienza
centrale dell‘―anima di gruppo‖ di quelli che operano ad Highden. Scegliendo di allinearvi
con le energie di Shamballa, avete provocato un allineamento maggiore con il Primo Raggio e
con il Maestro Morya in particolare. Questo non era di per sé inevitabile, perché la Scuola
avrebbe potuto prendere altre direzioni, tuttavia, è uno sviluppo con grandi potenzialità e
anche con dei rischi maggiori. Di fatto, avete creato un nuovo e più elevato punto di tensione
spirituale che dovrà essere gestito con molta attenzione.
Morya lavora con l‘―energia‖ più che con la ―coscienza‖ e i nostri ashram cooperano nei
modi seguenti. Uno dei miei propositi principali, dal punto di vista educativo, è fornire
informazioni comprensibili su Shamballa e le energie della Volontà. Ciò serve a creare un
―canale di flusso consapevole‖ e può produrre l‘inizio di una risposta invocativa e intelligente
a Shamballa da parte dell‘umanità. L‘afflusso di Volontà nel mio ashram produce come
risultato la stimolazione e la vivificazione energetica sussidiaria e necessaria dei lavoratori di
Secondo Raggio. Il ―fallimento‖ esterno dei gruppi di nove discepoli (al tempo di AAB, NdT)
fu imputabile all‘incapacità di alcuni membri di tali gruppi di bilanciare in modo efficace il
Primo e il Secondo Raggio. L‘energia della Volontà era troppo nuova per essere utilizzata in
modo amorevole. In ultima analisi, è stata la riluttanza dei gruppi nel loro insieme a
SCEGLIERE LIBERAMENTE di invocare ed utilizzare la Volontà che, alla fine, ha prodotto il
fallimento. Ciò avrebbe richiesto un grado più elevato di sacrificio. È una verità occulta che
l‘educazione produce una maggiore capacità di scegliere, con un eventuale minor numero di
opzioni, fino al punto in cui il sentiero a filo di rasoio non richiede un coinvolgimento totale.
Più si procede e maggiori sono le conseguenze di un minimo errore di giudizio o di
motivazione. Non si può mettere il potere della Volontà nelle mani dell‘umanità senza
fornirle, contemporaneamente, una maggiore capacità di utilizzarla anche nel modo sbagliato,
sia per ignoranza che per un eventuale intento materialistico. Quel che è successo avvalora
tutto ciò.
Di conseguenza, la vostra scelta di allinearvi consapevolmente con la Volontà è
considerata come un segno promettente che, però, porta con sé le sue sfide. Sarà dunque utile
ricordarvi le lezioni che sono già state apprese a questo riguardo.

1. Purezza di movente – questo è un requisito fondamentale che richiede di essere


continuamente perfezionato, mentre si procede sul sentiero. Non costituisce un grande
problema nel vostro campo di gruppo, ma potrebbe diventarlo, quando la potenza del
gruppo aumenterà.

2. Il rifiuto di imporre la Volontà. Questo non è compito del mio ashram. Il lavoro da farsi è
trattenere l‘energia della Volontà in una riserva a disposizione di altri, quando la
richiameranno consapevolmente. Questa potrebbe essere la più importante lezione da
apprendere da parte del vostro gruppo ed è ben più sottile di quanto possiate pensare.
L‘energia della Volontà aumenta il potere della mente di gruppo. Con lo svilupparsi del
potere da parte del gruppo, il suo pensiero collettivo sarà in grado di produrre risultati
tangibili nel mondo esterno. Limitare e monitorare il pensiero costituirà, dunque, una
disciplina essenziale. Non trascurate questo punto poiché è già qui presente la possibilità di
sbagliare. Imponete la Volontà su voi stessi in quanto gruppo, non sugli altri.

3. Imparate a lavorare soggettivamente. Il Primo Raggio è quello dell‘energia e dell‘oc-


cultista. Il lavoro più potente che possiate svolgere in questo momento per il gruppo
mondiale è rafforzare il vostro lavoro e la vostra messa a fuoco soggettiva. In tutto il mio

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ashram e come risultato della stretta collaborazione con il Maestro Morya, esiste una
―spinta imperiosa alla sintesi‖.

Come gruppo, potreste cooperare in modo molto significativo a questa tendenza tramite
il conferimento di potere soggettivo. Se costituirete una riserva di Volontà nell‘anima di
gruppo, essa potrà essere messa a disposizione di altri, secondo la loro richiesta. Il modo
corretto di operare sarebbe quello di individuare e lavorare in modo consapevole anche con
coloro i quali fanno parte del mio ashram nel mondo. Fatelo però soggettivamente – teneteli
presente nelle vostre meditazioni e utilizzate il Secondo Raggio, per favorire la coesione di
gruppo e il riconoscersi come unità. Trattenete, per il momento, l‘impulso di creare contatti
esterni e progetti intesi a formare sintesi. Mantenete in vita quelli che avete già creato e
lavorate a livello soggettivo, per creare la riserva di Volontà. Man mano che questo lavoro
soggettivo maturerà, coloro che riconoscono e hanno bisogno dell‘energia della Volontà
saranno spinti a stabilire un contatto con il vostro gruppo soggettivamente e, in alcuni casi,
anche oggettivamente. Il Primo Raggio è il più magnetico di tutti i Raggi. Operate in modo
occulto, soggettivo ed nel silenzio occulto, fratelli miei, e vedrete apparire la sintesi. Non è
vostro compito tentare di crearla. Questo è il messaggio più importante che posso darvi oggi.

12 Dicembre 2001

Shamballa

Stamattina vorrei parlare di Shamballa e dei miei insegnamenti ad essa inerenti. Sono
l‘aspetto più importante del lavoro che ho svolto con l‘aiuto di Alice Bailey. Sono stati
concepiti per aiutare a mettere l‘umanità in rapporto consapevole con l‘Aspetto Volontà e con
il Proposito planetario. Potreste riflettere sul significato del renderli disponibili all‘umanità in
questo preciso momento. Ciò indica due cose:

1. La rapidità che l‘umanità ha dimostrato ad assumersi una responsabilità.

2. La richiesta da parte del Logos Planetario che l‘umanità realizzi il Suo proposito.

Vale la pena di riflettere su queste due forme di rapidità come aspetti gemelli di una
stessa realtà interiore. Segnano un momento particolare nella storia del pianeta in cui la
personalità planetaria entra nel discepolato e risponde quindi alla Volontà dell‘anima
planetaria e, perciò, alla Volontà del Logos Solare. Con ―personalità planetaria‖ non mi
riferisco all‘umanità, ma all‘entità che costituisce il centro di coscienza polarizzato sul piano
astrale cosmico.
Umanità, Gerarchia e Shamballa formano una trinità sul piano fisico cosmico. Tramite
questa trinità, l‘energia di piani più elevati è in grado di esprimersi nel fisico cosmico. Nella
situazione umana vi sono diverse forze che agiscono all‘interno dei corpi fisico ed eterico e
che lo spingono all‘attività. Vi sono forze inerenti alla materia stessa che poi, quando si
verifica un certo grado di integrazione tra il corpo eterico e quello fisico, rendono
quest‘ultimo lo strumento che esprime le forze che si muovono nel corpo eterico.
Questo è il processo che si sta verificando sull‘intero piano fisico cosmico man mano
che l‘umanità e la Gerarchia si stringono in un rapporto più stretto.
Quando il corpo eterico e quello fisico s‘integrano e possono funzionare come una
unità, questa entità viene utilizzata per servire la coscienza che opera sui piani più elevati.
Inizialmente, sarà il corpo astrale o del desiderio; poi quello mentale e, infine, le energie
monadiche e triadiche che saranno in grado di dirigere l‘attività sul piano fisico. Avrà luogo

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un processo di sostituzione energetica, per cui, alla fine, i quattro eteri presenti nel corpo
eterico umano verranno a trovarsi sotto il controllo diretto dei quattro eteri cosmici.
Lo stesso processo avviene sui livelli cosmici. All‘inizio, i quattro eteri cosmici sono i
recipienti dell‘energia che affluisce dal piano astrale cosmico, poi da quello mentale e così
via. Alla fine, col progredire dell‘evoluzione solare, il piano buddhico si troverà sotto il
controllo diretto del piano buddhico cosmico, l‘atmico sotto il controllo dell‘atmico cosmico,
e così via. I quattro ―eteri universali‖ controlleranno i quattro eteri cosmici che, a loro volta,
controlleranno i quattro eteri sul nostro piano fisico del fisico cosmico. Col tempo, infine,
l‘uomo è destinato a divenire uno strumento della Volontà del Logos Cosmico, del quale il
nostro Logos Solare, insieme con noi, è un componente. Siamo di fronte ad un‘ecologia
cosmica olografica.
L‘ingresso delle energie cosmiche nel corpo eterico viene controllato attentamente per
delle buone ragioni. Così come, per quanto riguarda il genere umano, alle forme pensiero
dell‘uomo medio non è permesso di arrivare a manifestarsi a causa del caos e della bassezza
che ne risulterebbero, allo stesso modo, a livelli cosmici, le forme pensiero e i desideri di un
Logos Planetario non si manifestano con facilità, fin quando non c‘è un adeguato grado
d‘integrazione della personalità e d‘allineamento con l‘anima. Ciò merita riflessione
profonda.
Se ai desideri generati sul piano astrale cosmico fosse permessa piena espressione sul
piano fisico cosmico, prima che questa integrazione fosse stata conseguita, se ne potrebbero
immaginare i risultati. Dobbiamo cominciare a vedere l‘Essere il cui corpo di manifestazione
è questo pianeta come un essere composito, proprio come lo è un essere umano. Egli è
normalmente polarizzato nel suo corpo astrale cosmico, sviluppando in questo sistema la
qualità dell‘Amore, che si esprime tramite il desiderio cosmico.
L‘essere umano è abituato ad usare la sua natura fisica come strumento per realizzare i
suoi desideri inferiori, prima che (e a volte dopo) un certo grado d‘infusione da parte
dell‘anima abbia avuto luogo. Un pianeta non-sacro si trova nella stessa posizione. Dietro alla
battaglia tra le forze della Luce e la cosiddetta fratellanza Oscura, stanno degli eventi che
hanno luogo sul piano astrale cosmico. Le forze materialistiche sono semplicemente quelle
energie ed entità sul piano fisico cosmico che sono sotto il controllo di forze che vengono
originate sui quattro sottopiani inferiori del piano astrale cosmico e di cui noi siamo parte,
controllate a loro volta da entità sui quattro sottopiani inferiori del piano mentale cosmico.
La fratellanza Bianca, d‘altro canto, sta lavorando con delle energie che provengono dai
tre sottopiani superiori dei piani astrale cosmico e mentale cosmico. Stanno ―lavorando per‖
l‘anima planetaria piuttosto che per la personalità planetaria.
La personalità e l‘anima planetarie perverranno ad un allineamento maggiore nel
momento in cui il pianeta entrerà più pienamente nel discepolato necessario per conseguire la
Seconda Iniziazione cosmica -- in particolare, il controllo del corpo astrale. Ciò porterà, alla
fine, alla cooperazione intelligente tra le cosiddette fratellanze Bianca e Oscura, quando
avverrà la cosiddetta ―solarizzazione‖ della personalità. Ne conseguirà che i quattro sottopiani
di ogni piano diventeranno i veicoli per la realizzazione della Volontà delle entità sui tre
superiori. Per quanto paradossale possa sembrare, il destino della Loggia Nera è realizzare
effettivamente ed efficacemente la Volontà della Loggia Bianca, il tutto sotto l‘azione sintetica
della Loggia Azzurra di Sirio. Ma il momento non è ancora giunto.
Nel processo planetario, attualmente ci troviamo nella sotto-iniziazione dell‘ ―Aria‖ che
porta al controllo del quarto sottopiano del piano astrale cosmico. Quando ciò avrà luogo, ed è
ormai imminente, il quarto sottopiano dell‘astrale servirà da punto d‘unione, attraverso il
quarto sottopiano del piano mentale cosmico, per le energie della buddhi cosmica, il quarto
etere universale, affinché raggiungano il nostro piano buddhico, il quarto etere cosmico. Ciò,
a sua volta, avrà degli effetti rilevanti sul risveglio dei corpi eterici negli esseri umani. È
proprio questo processo che sottostà anche alla rivelazione della quarta qualità della divinità.
Per vedere tale realizzazione manifestarsi più pienamente nella coscienza, se non in

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espressione attiva nell‘essere umano, possiamo guardare al 2025 e alle energie del Quarto
Raggio in arrivo.
Possiamo così vedere parte dell‘importanza della tempistica cosmica. Se l‘umanità
diventasse eccessivamente reattiva alle energie in arrivo dai piani cosmici superiori prima che
il Logos Planetario, che opera su quei piani, ne avesse acquisito la padronanza, le
conseguenze potrebbero essere davvero terribili per i ―prigionieri del pianeta‖. La guerra in
Atlantide segnò il punto di mezzo della battaglia per il controllo del quarto sottopiano astrale
cosmico. La seconda Guerra Mondiale ne fu una ricapitolazione nella Quinta Razza, e la
sotto-iniziazione planetaria imminente segnerà il punto in cui perverrà al dominio delle
energie nella Quinta Sottorazza della Quinta Razza radice della Quarta Ronda. A quel tempo,
due terzi della materia del quarto sottopiano del piano astrale cosmico sarà stata padroneg-
giata dal Logos Planetario. Quando riuscirà a dominare due terzi del quinto sottopiano e
dunque due terzi dell‘intero piano astrale cosmico, Egli conseguirà la Seconda Iniziazione
cosmica maggiore e questo accadrà nella prossima Ronda.
Gli insegnamenti di Shamballa sono impartiti per preparare l‘umanità a svolgere un
ruolo attivo in questo grande evento.
Alla sua Seconda Iniziazione, un essere umano ha un contatto breve ma importante con
la monade. È questo contatto che fornisce l‘energia necessaria per sconfiggere le forze del
corpo astrale. Fra la Seconda e Terza Iniziazione, l‘uomo deve dimostrare assenza di
rispondenza all‘energia astrale e questo deve farlo nell‘espressione esterna della sua vita nei
tre mondi. Le sue azioni devono pervenire ad essere controllate dalla mente.
Alla Seconda Iniziazione planetaria cosmica, la personalità del Logos Planetario riceve
un‘attenzione maggiore da parte dell‘anima planetaria sul terzo sottopiano del piano mentale
cosmico. È questa energia che permetterà alla Terra di conseguire la Seconda Iniziazione
cosmica divenendo così un pianeta sacro e dimostrandolo.
In quel momento, nell‘umanità dovrà esistere un nucleo di persone in grado di
rispondere direttamente all‘energia di Shamballa e, quindi, indirettamente alle energie della
Volontà che si riverseranno dai petali di Volontà del loto egoico planetario sul piano mentale
cosmico.
Tale nucleo dovrà essere forte abbastanza da mantenere l‘attività del genere umano in
allineamento con la Volontà planetaria e saper resistere al desiderio planetario. Questo nucleo
si trasformerà in un effettivo governo globale. Oggi siamo di fronte solo ai primi rudimentali
inizi di tale entità. Affinché essa si formi all‘interno dell‘umanità, questa deve essere istruita
sulla Volontà e su Shamballa. L‘Esteriorizzazione della Gerarchia, quale conseguenza di
questa istruzione, condurrà a tempo debito alla creazione di un corpo di governo di tipo divino
sul piano fisico, in risposta diretta a Shamballa, e, tramite Shamballa, alla Volontà del Logos
Planetario. Nel momento in cui il Logos Planetario riuscirà a conseguire tale risultato in
questo secondo sistema, Egli avrà compiuto i primi passi necessari che gli permetteranno di
utilizzare il suo corpo di manifestazione nel prossimo sistema, per ancorare ed esprimere una
parte del Piano del Logos Solare.

23 Gennaio 2002

La Riserva di Volontà
Ecco come funziona esattamente la ―riserva di Volontà‖. Ciò che viene raccolto nella
riserva è la sintesi futura di ogni gruppo, osservata sin dall‘inizio dalla coscienza centrale che
―vede il tutto come un‘unità‖. Le varie componenti del gruppo non apprezzano ancora la loro
interrelazione e così la Volontà dell‘energia centralizzante non può essere imposta, bensì viene
trattenuta fino a quando non si sviluppi il riconoscimento reciproco e la volontà di cooperare
delle varie componenti.

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In tal modo, l‘energia centrale di Volontà è sia la prima che l‘ultima energia di ogni
sistema. Costituisce l‘alfa e l‘omega di ogni gruppo. Inizia come sconosciuta, invisibile e
insospettata causa di coesione in ogni campo di gruppo e termina nella manifestazione
completa di un proposito portato a compimento quale risultato del riconoscimento, nella
coscienza, di quel proposito unito da parte di ognuno dei componenti.
Una riserva di Volontà si crea ogni qualvolta venga riconosciuto e valorizzato da una
coscienza centralizzante un rapporto più profondo e più coeso con il proposito Gerarchico.
Questo riconoscimento e questo impegno sono la fonte di una futura sintesi.
Quello che vi sto chiedendo di fare è di creare una tale riserva ed imparare a come
distribuirne il contenuto nel tempo e nello spazio. Elementi chiave per la sua creazione sono:

• Un allineamento verticale con un punto di sintesi superiore – in questo caso, me stesso


quale centro dell‘ashram.
• Una visione crescente del proposito completo per il quale l‘ashram è stato formato.
• Un riconoscimento degli altri individui e gruppi che sono anch‘essi in allineamento
verticale con me.
• Un impegno ad aiutare la realizzazione di quel proposito specifico.
• L‘assunzione di responsabilità spirituale per il completamento di qualche parte di quel
proposito.

Punti chiave per la distribuzione sono:

• Un riconoscimento della fase completata del proposito ashramico nel tempo e nello
spazio.
• Una valutazione del livello di consapevolezza e di responsabilità raggiunto da altri con
cui cercate di cooperare.
• Il conseguimento di un‘applicazione equilibrata e commisurata delle vostre capacità.
• Abile comunicazione che richiede un accurato equilibrio fra testa e cuore.

Quando queste due energie interrelate di ―Volontà al Bene‖ e ―Buona volontà‖ sono in
equilibrio, creano un‘accelerazione che costituisce la vita stessa del lavoro spirituale –
l‘inspirazione ed espirazione dell‘ashram.

6 Febbraio 2002

Impressione di Gruppo
L‘argomento di oggi verte sul fenomeno dell‘―adombramento‖ o della ―sovraillumi-
nazione‖, se preferite, e sul suo utilizzo nel processo di esteriorizzazione. La Gerarchia è alla
ricerca di strumenti stabili e disponibili tramite i quali possa preparare il campo della
coscienza umana alla Riapparizione. Gli elementi chiave sono:

1. La stabilità e il livello di integrazione della personalità. I tre veicoli devono


formare un triangolo stabile di energie sotto il controllo dell‘anima. L‘anima è l‘occhio del
triangolo e lo mantiene a un punto di tensione. È questa tensione che viene donata sul piano
buddhico a un‘altra anima, solitamente da un iniziato più avanzato del medesimo ashram, o
occasionalmente dal Maestro stesso dell‘ashram. È la buddhi, ovvero l‘elemento aria, che è in
grado di pervadere i tre mondi e di esprimersi in pensiero, parola e azione sincronizzati e
spontaneamente appropriati. È nella buddhi che avviene la ―comunione‖ di anime ed è quindi
―normale‖ che avvenga un libero interscambio fra loro. L‘illuminazione dall‘alto o
sovrailluminazione ha luogo quando l‘anima di una persona viene ―pervasa‖ nello stesso

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modo in cui una luce può splendere dietro un‘altra, aumentando la sua intensità totale. In
questo caso, l‘anima che illumina dall‘alto sostiene e presta forza al discepolo attivo
incarnato. In altri casi, il discepolo può, di fatto, tirarsi in disparte e passare il controllo della
sua triplice personalità a un‘altra anima. Questo è un fenomeno diverso e implica un elevato
livello di sintesi tra le identità in gioco – questa sintesi viene resa effettiva da una riconosciuta
unità di proposito e da un‘identificazione con il Piano dell‘ashram; ciò significa che esiste una
risposta unificata ad ogni situazione esterna con la coscienza più idonea a trattarla.
Immaginate che un ashram sia come una coscienza unita da un singolo proposito. Per
realizzarlo, l‘ashram ha a disposizione un certo numero di personalità incarnate ed anche un
certo numero di anime individualizzate, iniziate a vari livelli. Man mano che il proposito
fluisce attraverso l‘intero campo dell‘ashram, esso ―ordina‖ o organizza l‘ashram lungo linee
che sono state progettate per facilitare al massimo l‘efficace esteriorizzazione del proposito
stesso.
Più grande è la fusione nella coscienza, più efficiente sarà l‘utilizzo delle risorse e più
flessibile diventerà l‘ashram nel rispondere alle condizioni esterne, e più abile, quindi,
nell‘adempimento della Volontà del Maestro.

2. L’isolamento dei veicoli della personalità. Anche se è assolutamente importante che


vi sia un alto livello di ―fusione‖ e comunione fra le menti superiori e le nature buddhiche dei
membri dell‘ashram, è di uguale importanza che vi sia separazione e isolamento tra i loro
veicoli della personalità. Vi ho insegnato come ―sigillare‖ i veicoli, e ciò viene effettuato per
una ragione particolare. Molte anime incarnate hanno linee di connessione unite in modo
semi-permanente fra le loro menti, e specialmente fra i loro corpi emotivi. Tali linee
permettono il libero passaggio dell‘energia fra individui e creano ―configurazioni di
connessione‖ e comportamenti di gruppo. Quando l‘energia triadica viene riversata in un
individuo, essa automaticamente scorre lungo queste ‗linee‘ e crea ogni tipo di effetti nelle
vite degli altri. Questa è una delle ragioni di tutta la sofferenza nelle vite dei discepoli,
specialmente in prossimità della Seconda Iniziazione, quando essi cercano di tagliare questi
legami e di stabilire delle relazioni a un livello superiore. Il cuore è amorevole, ma non crea
gli stessi ―attaccamenti‖ del corpo emotivo.
Quando l‘energia dell‘anima scorre lungo le linee di connessione tra una persona e
l‘altra, è riconosciuta dal sistema della persona che la riceve per ultima come ―energia
dell‘anima‖, anche se non esattamente come ―propria energia dell‘anima‖, se si può usare un
simile termine separativo. Più stretta è l‘affiliazione ashramica fra le due persone, più chiaro è
il riconoscimento dell‘energia. Il problema è che si risponde a questa energia, come se
provenisse orizzontalmente nel sistema dell‘individuo dai tre mondi. Ciò provoca spesso
l‘insorgere di una risposta inconscia a tale energia. Il corpo emotivo della persona che riceve
risponde con il cuore e ―si va verso la fonte dell‘energia‖ (il corpo emotivo dell‘altra
persona), cercando di stabilire una connessione duratura. Questa funzione è inerente al corpo
emotivo ed è un aspetto del desiderio emotivo per l‘anima o la vita Cristica. Invece di essere
diretta verticalmente attraverso la vita dell‘individuo (dovendo trasformare necessariamente la
natura mentale, mentre penetra dall‘astralità a buddhi), viene diretta orizzontalmente verso ciò
che percepisce come fonte del suo nutrimento nei tre mondi. Questo fenomeno è in gran parte
alla base dell‘esperienza chiamata ―cadere innamorati‖, che avviene specialmente tra
aspiranti, e anche di molto di ciò che avviene fra insegnanti e i loro discepoli devoti.
Perciò, per fare in modo che l‘energia ashramica sia liberata in modo sicuro nella
personalità di un individuo, è importante che tale personalità sia ―isolata‖; altrimenti, la forza
magnetica dell‘energia servirà soltanto ad aumentare l‘annebbiamento e l‘illusione nella
persona e nel gruppo ai quali essa è affiliata. Questo isolamento o ‗segregazione‘ permette
all‘energia di essere trasmessa tra le menti più elevate degli individui, senza attivare così tanto
la mente inferiore e la natura astrale.

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3. L’allineamento dell’anima con il proposito centrale dell’ashram. Ho già
accennato a questo argomento. Più preciso è l‘allineamento tra la coscienza dell‘anima
dell‘individuo e il Maestro al centro dell‘ashram, tanto più facilmente la sua Volontà potrà
fluire nella personalità tramite l‘anima che fa da lente.

4. L’opportunità presentata dalla vita personale del discepolo. La Gerarchia sta


cercando di avviare certi cambiamenti nel mondo e di condizionare la coscienza dell‘umanità.
Questo richiede opportunità. Maggiore è l‘opportunità creata nella vita dell‘individuo,
maggiore sarà la probabilità che avvenga un‘illuminazione dall‘alto. Questa, però, è un‘arma
a doppio taglio, perché più un individuo è conosciuto nel mondo e quindi di maggiore
influenza negli affari degli uomini, e più è probabile che i suoi annebbiamenti e le sue
illusioni distorcano l‘energia in arrivo. Perciò, noi cerchiamo quelli che siano in grado di
rimanere puro nell‘isolamento, eppure in contatto con tutto il mondo.
Quelli le cui anime vibrano in risposta alla Volontà che proviene dal centro dell‘ashram,
ma che tuttavia sono in grado di controllare gli effetti di tale energia sulla loro personalità.
Quelli sufficientemente saggi da riconoscere sia le circostanze che richiedono l‘accettazione
di un aiuto interiore sia quando occorre mettersi in disparte e permettere alla coscienza di un
operatore più esperto d‘entrare in gioco, e quelli che sono in grado di agire completamente da
soli.
Un fenomeno più avanzato, che diverrà sempre più comune con l‘aumento dell‘energia
di Aquarius, sarà la sovrailluminazione di gruppi. Ciò è in via di sperimentazione in questo
momento e si ritiene che il gruppo che si sta formando ad Highden possa farne parte. È
necessario che molti dei medesimi criteri per l‘adombramento individuale siano applicati al
processo di gruppo, con un‘importante eccezione. Anche se è importante che il sistema
individuale della personalità sia ―isolato‖, ciò si applicherà al gruppo nel suo insieme ma NON
agli individui in seno al gruppo. È il gruppo stesso che viene ―isolato‖ da altri gruppi e non i
singoli individui che lo compongono tra loro stessi.
Il gruppo deve essere composto da individui che siano in grado di isolarsi, ma che
possano poi unirsi coscientemente fra loro non solo nella mente superiore ma anche
mentalmente, emotivamente ed etericamente. Questi gruppi diventeranno a tempo debito
gruppi di personalità, così come anche gruppi di anime. Molti problemi e difficoltà dovranno
comunque essere superati nel corso di questo processo.
Connessioni inconsce e co-dipendenti tra membri del gruppo mineranno tale processo,
ma fanno parte degli annebbiamenti e delle illusioni di gruppo e devono essere dissipate e
disperse. Tutte le connessioni tra individui basate sulla personalità e che, quindi, sono centrate
su questioni di sopravvivenza, autostima o conseguimento di conoscenze devono essere
interrotte. Riesci a comprendere la distinzione fra legami basati sulla personalità e quelli
basati sull‘anima, fratello mio? Il meccanismo della connessione è il medesimo – correnti
eteriche, astrali e mentali che uniscono membri del gruppo — ma la motivazione della
connessione e le energie entro cui fluiscono sono completamente diverse. Riflettici a fondo.
Questa è la ragione per cui i legami inconsci o semiconsci della personalità devono essere
interrotti e l‘individuo deve essere in grado di stare ben saldo sui propri piedi nella luce della
propria anima, prima che il vero lavoro di gruppo possa cominciare.
Questo lavoro procede dall‘alto verso il basso, piuttosto che dal basso verso l‘alto.
Innanzitutto, i membri del gruppo si uniscono sui piani mentali superiori – questa connessione
li attira poi in rapporto sui piani esteriori. Poi sviluppano legami sul piano mentale inferiore,
mentre smussano le differenze a livello ideologico – in questo modo, l‘Aspetto Intelligente o
manasico dell‘anima inizia a operare tramite la mente di gruppo. Seguono le connessioni
astrali al fluire della buddhi o natura d‘Amore che condiziona la vita emotiva del gruppo e
crea un collegamento fra i chakra del cuore. Da ultimo comincia a fluire attraverso il corpo
eterico la natura atmica o di Volontà dell‘anima, creando infine un ―corpo di fuoco‖ per il
gruppo. Il corpo di fuoco rappresenta la Volontà sul piano fisico ed è l‘origine della capacità

20
di manifestazione del gruppo, così come della redenzione e purificazione della forma.
Un gruppo iniziato, sarà in grado di operare infine come un organismo spirituale unito
nella coscienza ashramica, che si muove nei mondi interiore ed esteriore come uno stormo di
uccelli si muove attraverso l‘aria, guidato non da una connessione istintiva precedente
all‘individualizzazione, bensì dalla Volontà spirituale dell‘ashram che è successiva
all‘individualizzazione e sintetica.
I gruppi possono iniziare ad esplorare consciamente, esplicitamente e con coraggio le
connessioni esistenti fra loro – individuando quelle basate sulla personalità ed eliminandole
gradualmente, e sviluppando quelle che permettono una maggiore infusione di buddhi e di
coscienza ashramica. Si tratta di un processo di purificazione di gruppo che deve essere
intrapreso attivamente e coscientemente, per un certo periodo di tempo, da individui accura-
tamente selezionati.

8 Maggio 2002

Corpo Causale di Gruppo


Stiamo iniziando una nuova fase di lavoro con voi, sia a livello individuale che di
gruppo. Come giunge il momento in cui la focalizzazione sullo sviluppo della personalità
viene a cessare, per poi diventare gradualmente un prodotto secondario dell‘uso della
personalità da parte dell‘anima, così un processo simile avviene a livelli superiori. L‘anima
costruisce il corpo causale (lo sviluppa) nel corso di molte vite, finché giunge un momento in
cui lo sviluppo è completo e il corpo causale viene semplicemente utilizzato quale un
trasmettitore di energia e Proposito della monade. Come conseguenza secondaria, risultato
dell‘afflusso d‘energia, il corpo causale viene portato al massimo punto di sviluppo, diviene
radioattivo e infine è distrutto nel processo stesso. Questo è l‘esito finale del ―sentiero del
fuoco‖.
Invece di sprecare tempo a costruire ulteriormente nel campo causale, tramite lo studio e
la contemplazione, l‘enfasi si sposta sulla distribuzione. L‘―inspirazione‖ del corpo causale
non sorge più dai tre mondi – ma discende dalla monade. L‘espirazione penetra nei tre mondi
e anche attraverso il piano mentale astratto. Quando il ―respiro‖ è fatto discendere dalla
monade, l‘―identità‖ può ascendere. È come l‘equivalente di Settimo Raggio ad un precedente
processo di Sesto Raggio, quando l‘anima cerca di raggiungere o ―espirare‖ verso la monade.
Ora il legame è stato stabilito e il flusso è invertito. Al riversarsi dell‘energia monadica, che
alla fine distrugge il corpo causale, l‘uomo interiore viene gradualmente liberato dall‘illusione
di una identità fissa. La Legge di Fissazione governa il piano mentale e l‘identità è
―formalizzata‖ – in primo luogo ai livelli astratti come corpo causale dal quale l‘anima si
incarna e, secondariamente, in ogni vita come ―identità‖ personale sui piani fisico/eterico,
astrale e mentale inferiore. È l‘energia monadica che libererà l‘anima immortale, distruggendo
le illusioni di ―identità‖ minori. Questo è un punto importante – perché non è l‗identità della
personalità incarnata infusa d‘anima che sta cercando di ―ascendere‖ fuori dal piano mentale,
ma si tratta di ciò che rimane quando quelle identità sono state distrutte. Come individuo il tuo
compito sarà quello di aiutare gli altri a costruire quest‘antahkarana superiore – dapprima,
attraverso la personalità/anima che aspira e, infine, attraverso la discesa evocata di fuoco
elettrico nel campo causale. Lascia ad altri l‘insegnamento sulla costruzione dell‘antahkarana
inferiore tra l‘anima e la personalità. Cerca di spendere più tempo, ―libero‖ dal campo causale
– il che può essere fatto identificandoti con l‘ashram e cerca di ―vedere‖ il tuo corpo causale,
quelli del gruppo e quelli del gruppo mondiale con i quali sto lavorando, quali contenuti di un
unico campo. Questa è la visione che ha un Maestro e che può esserti di appoggio nella
coscienza, se riesci a rilassare il muscolo dell‘―identità‖. È quasi come nei libri dell‘―occhio
magico‖ – avviene un certo rilassamento della focalizzazione e appare quindi un‘immagine

21
tridimensionale. Avviene un certo rilassamento dell‘identità e poi, dapprima vengono
percepiti i corpi causali del tuo gruppo (ciò indicherebbe una collocazione di identità sul
primo sottopiano del piano mentale) e, in seguito, è ―visto‖ l‘ashram nel suo insieme, quando
la collocazione d‘identità (o dovrei dire quando è eliminato ciò che rimane dell‘essere, una
volta che essa sparisce) si trova sul piano buddhico. Ogni discussione sul fatto che esista o
meno una ―monade individuale‖ appartiene al piano mentale. Sul piano buddhico, esiste solo
una realizzazione d‘identità condivisa con l‘ashram e la percezione di maggiori
―identificazioni‖ che avranno luogo a livelli superiori. Esiste una ―scienza‖ che si riferisce
alla costruzione dell‘antahkarana superiore come pure di quello inferiore. Così come l‘anima
viene attivamente coinvolta, quando la personalità ha completato il delicato lavoro di contatto,
così la monade diventa attivamente coinvolta quando la fusione fra personalità e anima ha
raggiunto un certo livello. Sia la parte superiore che quella inferiore sono completate,
procedendo da entrambe le direzioni. Di fatto, è solo la coscienza che viene ad essere
completata; l‘antahkarana stesso esiste da sempre e infine è riconosciuto quale fonte stessa
della Vita, quando la coscienza è in grado di estendersi dalla monade al chakra basale del sé
personale.
Questa scienza superiore riguarda totalmente i misteri di Shamballa. L‘energia di
Shamballa esercita l‘impatto direttamente sull‘umanità. Ciò corrisponde alla monade che
esercita l‘impatto sulla personalità. Per completare il triangolo, la personalità deve essere in
grado di rispondere direttamente, chiudendo così il circuito. L‘uomo deve essere istruito, nella
sua coscienza di veglia personale, sulla relazione con la monade, ma questo deve avvenire
solo quando anima e personalità hanno raggiunto un certo livello d‘integrazione. La discesa di
energia dell‘anima nei veicoli personali, inizialmente, produce annebbiamento e illusione. La
discesa di energia monadica nell‘anima produce crisi. È vero anche il contrario – è la luce
dell‘anima che è in grado di disperdere gli annebbiamenti e le illusioni della personalità. È la
vita della monade che è in grado di risolvere le crisi dell‘anima incarnata. Prima della
Seconda Iniziazione, non vi è alcun contatto di natura cosciente con la monade. La crisi della
natura astrale al tempo del Secondo grado è così intensa che il punto di tensione creato, apre
per la prima volta, il canale alla monade. La crisi invoca una risposta. Una volta che il
discepolo comprende questo processo, può poi invocare energia monadica a volontà. La crisi
diventa adesso il risultato dell‘invocazione e non la sua causa. L‘anima viene in effetti
‗evocata‘ dalla monade. La ―Vita‖ che affluisce è divenuta molto più attraente per l‘individuo
e questa attrazione è abbastanza forte da neutralizzare le esperienze negative che la natura
inferiore sopporta come conseguenza. Questo processo culmina poi nella Quarta Iniziazione.
Per quanto riguarda il lavoro del vostro gruppo interiore, vi ho chiesto di costruire
consapevolmente una ―riserva di Volontà‖. Forse, cominciate a vedere come questo possa
essere utile al vostro gruppo più allargato. Come, sul piano mentale astratto, il gioiello agisce
da trasmettitore di fuoco elettrico al corpo causale, così possiamo immaginare lo stesso
processo che avviene nel loto emergente delle ―scuole‖. Il gioiello è l‘ultimo ad essere
rivelato perché tutti i petali lo avvolgono. Il corpo causale è costruito attorno al gioiello, ed è
sia la fonte della sua vita ed anche, quando giunge il momento, la causa della sua distruzione.
Se seguite questa linea di pensiero, potrete capire più chiaramente il ruolo della Shamballa
School quale entità energetica. Più sarete in grado di concentrare le energie della Volontà che
fluiscono attraverso i centri degli ashram sui piani buddhico e monadico, al centro del vostro
progetto, più velocemente si formeranno i ―petali‖ del progetto stesso. Una volta imparata la
tecnica, sarà qualcosa che sarete in grado di offrire ad altri progetti. Sarete anche in grado di
aiutare direttamente ―sulla livella‖ (cioè sullo stesso sottopiano di energia) le altre iniziative di
tutto il mondo che sono in armonia con il vostro lavoro e fanno parte della medesima
iniziativa ashramica.

22
31 Luglio 2002

Le Torrette

Il soggetto di questo scritto è il legame fra monade e personalità. Questo rapporto sarà al
centro dell‘insegnamento nelle nuove scuole esoteriche. L‘anima verrà studiata e sviluppata,
considerandola un meccanismo di collegamento, il cui scopo è di costruire il ponte fra l‘uomo
spirituale essenziale e il suo riflesso, il sé personale. L‘apertura della stanza superiore della
torretta della Shamballa School è un simbolo esteriore di questo punto focale interiore sulla
vita monadica e rappresenta l‘inizio di un nuovo stadio di lavoro nella vita della Scuola.
Come la Quinta Gerarchia Creativa è essenziale per la costruzione dell‘antahkarana
inferiore e crea il corpo causale dalla propria sostanza, così la Terza Gerarchia Creativa è
responsabile della costruzione della Via Superiore. Queste sono le Triadi, il ―fiore degli otto
precedenti e donatori del principio d‘immortalità alla Quarta Gerarchia, l‘anima umana.‖5
Possiamo considerare l‘opera degli ashram sul piano buddhico nel modo seguente:
l‘ashram riceve l‘Aspetto Volontà dai Chohan tramite l‘iniziato di Quinto grado o Maestro al
centro dell‘ashram. Questa Volontà, che è realmente l‘Aspetto creativo uscente del Proposito
custodito a Shamballa, è poi distribuita in tutto l‘ashram dagli iniziati di Quarto grado e,
infine, focalizzata nei tre mondi per opera di iniziati di Terzo, che operano o no
nell‘incarnazione. Il fuoco elettrico proveniente da Shamballa viene così ―solarizzato‖ dalla
Gerarchia nell‘ashram e poi ―focalizzato‖ nell‘umanità grazie all‘opera dei suoi membri
avanzati. Perciò, un iniziato di Terzo grado è considerato un membro avanzato dell‘umanità
(essendo un Maestro nei tre mondi), ma soltanto un apprendista nella vita della Gerarchia. Un
iniziato di Quinto grado è considerato tale dal punto di vista dell‘umanità e della Gerarchia
(essendo un Maestro dei cinque mondi), ma è soltanto un apprendista a Shamballa e così via.
Proprio questo modello si replica nel corpo causale stesso fra il gioiello, i petali e gli
atomi permanenti. È questo modello o archetipo che si sta formando nella vita della Scuola.
La torretta superiore rappresenta il gioiello; è un‘espressione cristallizzata a otto sfaccettature
delle vite triadiche ed è attraverso il gioiello che l‘energia di Shamballa e di Sirio sono in
grado di permeare il campo di gruppo in determinati periodi. Attualmente, i pleniluni di Leo e
di Aquarius sono i momenti dell‘anno in cui è possibile l‘approccio di gruppo. I pleniluni del
Taurus e di Scorpio potranno essere aggiunti col tempo.
Si deve ricordare che il ―gioiello‖ trasmette fuoco e distrugge il corpo causale; perciò, si
può operare con questa energia soltanto quando l‘impulso al ―sacrificio‖ sia forte entro
l‘anima stessa, come chiarisce la citazione che segue:

―Il Gioiello rimane occultamente statico e non ruota. È un punto di pace; pulsa ritmicamente
come il cuore dell‘uomo e da esso si irradiano otto correnti di fuoco vivente che si estendono
alle punte dei quattro petali dell‘amore e dei quattro petali del sacrificio. Questa energia
ottuplice è atma-buddhi. Questa irradiazione finale è quello che produce infine il
disgregamento del corpo dell‘Ego. I petali della conoscenza, non essendo più oggetto
dell‘attenzione del fuoco centrale, a tempo debito cessano di essere attivi; la conoscenza è
sostituita dalla saggezza divina e la forza dei petali dell‘amore è parimenti assorbita. Nulla
rimane alla fine, se non il desiderio di ―sacrificio‖ e, poiché l‘impulso vibratorio è di natura
affine al gioiello vivente, esso è sintetizzato nell‘unità vivente centrale e rimane solo il
Gioiello di fuoco.‖6

Il Mantram del Fuoco, la Tecnica della Presenza e l‘Ottava Superiore della Meditazione Uno e
Due sono utili in preparazione al lavoro con questa energia di astrazione e liberazione. Il
5
Alice Bailey, Trattato del Fuoco Cosmico, Lucis Trust Pub. Comp. New Y. 1925 p. 1199.
6
Alice Bailey, Trattato del Fuoco Cosmico, Lucis Trust P. Comp. New Y. 1925 p. 1118-9.
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―gioiello‖ è anche archetipale, nel senso spirituale di quel termine. Ciascuna delle sue
sfaccettature rappresenta un aspetto dell‘energia elettrica e sono dunque intensamente
―impersonali‖.
La torretta superiore, perciò, dovrebbe essere usata anche per l‘opera di formazione di ―una
riserva di Volontà‖ entro il nucleo centrale della Scuola. Questa riserva può essere usata, su
richiesta occulta, da unità di coscienza interne alla Scuola stessa e sempre di più anche da altri
centri in procinto di esteriorizzarsi sul piano esteriore.
Nel linguaggio dell‘iniziazione, il gioiello viene contattato per la prima volta al
momento della Seconda Iniziazione; può essere avvicinato in certi cicli successivi; diventa
stabile alla Terza Iniziazione e, alla Quarta, ne risulta la distruzione finale del corpo causale.
La torretta centrale è soprattutto un centro del cuore egoico nella vita della Scuola, che
trasmette qualità di coscienza triadica da anima ad anima e nella vita della personalità del
centro. Come tale, quando è completamente funzionante, è un centro costituito da dodici parti
e andrebbe usato per tutti gli aspetti della vita soggettiva della Scuola. I ―petali‖ di questo
centro saranno composti di discepoli a diversi livelli di sviluppo causale, ma uniti nel loro
sforzo di costruire determinate qualità nel loro ―Tempio di Salomone‖ e di vivere una vita di
servizio dedito allo sviluppo di altre anime e all‘integrazione delle personalità che
frequentano la Scuola.
Nella terminologia dell‘iniziazione, il loto egoico andrebbe utilizzato da una schiera di
discepoli, da quelli vicino alla Seconda Iniziazione a quelli che si stanno preparando alla
Terza. Loro compito sarà quello di ricevere l‘impressione dell‘anima dall‘ashram e di
riversare luce, amore e potere dell‘anima nei tre mondi. A questo scopo può essere usata con
piena potenza la Grande Invocazione.
La stanza della torretta inferiore è simile agli atomi permanenti. È il punto in cui il
Terzo Aspetto della vita della Scuola è mantenuto e sviluppato. Tutti gli individui possono
usare questa torretta come parte della loro espressione di vita esteriore, ma vi sarà
probabilmente una struttura organizzativa ruotante intorno a tre individui chiave che
assumeranno la responsabilità dei diversi aspetti dell‘operatività del centro di Highden. Questi
individui dovranno essere discepoli competenti nella direzione e nella distribuzione di forza
dell‘anima nei tre mondi.
I tre livelli della torretta, visti dal Primo Aspetto, sono: Distributori di fuoco elettrico,
fuoco solare e fuoco per attrito intesi come punti focali della monade, dell‘anima e della
personalità del centro.
Visti dal Secondo Aspetto, sono il triplice cuore solare: Distributori di atma, buddhi e
manas tramite i chakra coronale, del cuore e della gola del centro.
Visti dal Terzo Aspetto, sono: Tre stanze dalla forma ottagonale e poste una sopra l‘altra
al centro di un mandala di pietra nel giardino delle rose di Highden.

24
28 Agosto 2002

Direzione di Focalizzazione
Questa è stata una settimana significativa. L‘avete impiegata imparando qualcosa del
paradosso della libertà e continuando anche il vostro apprendimento della Fiducia. Ora il
processo di gruppo è entrato in una nuova fase e così è stato anche quello del vostro lavoro
con me. Impegnando e dedicando una parte maggiore del vostro tempo al mio lavoro, il
risultato sarà di beneficio per tutti. La Vostra coscienza sarà più libera dalle vostre
responsabilità esterne, ma sarà anche meno libera, in quanto la focalizzazione richiesta per
questo lavoro interiore esigerà un impegno maggiore. Una delle cose alle quali vi state
abituando è il cambiamento di direzione che l‘anima è tenuta a sostenere. Quando l‘anima
elabora il suo proposito attraverso il piano mentale ed esprime perciò il Volere e il Piano come
essa li percepisce, si avverte un‘esperienza di potenza da parte della personalità infusa
d‘anima. Il fascio di luce dell‘anima è focalizzato all‘esterno verso i tre mondi. Il
cambiamento al quale dovete abituarvi è la rifocalizzazione dell‘anima verso i tre piani
superiori, invece che verso i tre inferiori. Per un certo tempo in questo cambiamento di
focalizzazione si percepisce un‘esperienza di ―impotenza‖. Per consentire all‘energia
monadica di affluire nei tre mondi, occorre rinunciare alla capacità di influenzare e orientare il
lavoro esteriore.
Mi spiegherò meglio. C‘è un periodo in cui la personalità è al potere e durante cui
l‘anima opera dietro le scene, per integrare la personalità e renderla un veicolo adatto ad
esprimere l‘anima. La personalità aspira e l‘anima è focalizzata verso il basso. Segue un
periodo di progressiva infusione dell‘anima, culminante in una crisi, in cui si passa al
controllo da parte dell‘anima; dopo di che, questa è in grado di esprimersi direttamente
tramite la personalità completando il processo di fusione. È l‘energia della monade che
permette all‘anima di completare il processo di fusione. Allorquando ciò sia stato completato,
l‘anima deve riorientarsi verso la monade. La ―direzione‖ della focalizzazione dell‘anima
deve ruotare di centoottanta gradi. Questa è una transizione difficile. Ovviamente, vi sono
sempre un‘inspirazione e un‘espirazione. Quando la focalizzazione primaria dell‘anima è
verso i tre mondi, la concentrazione principale è sull‘espirazione. Quando la focalizzazione
primaria diventa quella verso la monade, la concentrazione principale deve essere
sull‘inspirazione.
Una delle ragioni di questa difficoltà di transizione è la mancanza di ―potere‖ percepita
nei tre mondi, mentre paradossalmente il risultato è un aumento di efficienza. Una seconda
ragione è che l‘anima si muove in direzione opposta rispetto a coloro che è sua responsabilità
servire. Una difficoltà simile è vissuta da una personalità che lotta per aspirare all‘anima, se è
circondata da personalità che sono focalizzate sul soddisfacimento di desideri personali.
Dovete ricordare che la focalizzazione corretta dell‘anima, il cui obiettivo è il Terzo Grado è
verso l‘esterno nei tre mondi. Questo volgersi verso l‘esterno sarà molto aiutato dal Settimo
Raggio e l‘arrivo di quest‘influenza permetterà a molti di conseguire questa iniziazione molto
più rapidamente rispetto a prima mediante il lavoro di gruppo.
Tuttavia, alla Terza Iniziazione, il punto focale dell‘anima deve cambiare e questo
cambiamento può essere vissuto sia dall‘anima individuale, che dalle anime che la
circondano, come una diminuzione d‘impegno, di concentrazione e di potere spirituale nel
mondo. L‘interesse all‘espansione di progetti esteriori cessa; eppure, in questa interruzione
accade qualcosa di peculiare. Mentre avviene il processo di astrazione, esso crea un
allineamento verticale più forte con la monade e lungo questo canale può scorrere una
quantità maggiore di energia spirituale nei progetti già avviati nel mondo. Il risultato esteriore
è proprio l‘espansione dei progetti sulla cui realizzazione un tempo l‘anima era focalizzata,
grazie all‘afflusso di potere monadico che deriva dal suo volgersi verso la monade, pur
rimanendo al tempo stesso collegata con la personalità. Alla fine, accade che non si cerca di
25
compiere assolutamente niente nel mondo esterno, ma, ciò malgrado, si giunge a piena
fioritura e a conseguire la Quarta Iniziazione.
Qui c‘è un mistero che può applicarsi anche al processo di Esteriorizzazione. L‘umanità
tende a pensare che la Gerarchia si stia esteriorizzando, per assumere il controllo del mondo
esteriore, in risposta ai bisogni dell‘umanità e questo da una certa prospettiva è anche vero. Vi
sono anche membri della Gerarchia che hanno il compito di mantenere il collegamento con
Shamballa. Insieme essi fanno parte di un progetto intrapreso dal Cristo, il cui obiettivo è
qualcosa di gran lunga più vasto dell‘inaugurazione di un‘era di illuminazione spirituale
nell‘ambito della civiltà della Terra.
Nel lavoro delle scuole occulte l‘allievo è l‘anima e non la personalità. L‘anima viene
educata in formazione di gruppo e sotto ispirazione Gerarchica a sviluppare le sue capacità in
tre direzioni.

• Verso l‘esterno, nel regno della personalità: i piani mentale, emotivo e fisico/eterico. Il
risultato è la piena espressione del progetto creativo individuale dell‘anima nei tre
mondi. Dio crea.
• Nei tre mondi della triade, l‘anima sviluppa coscientemente le sue relazioni di gruppo e i
suoi contatti ashramici. Il risultato nei tre mondi è lo sforzo cooperativo di gruppo
mentre gli ashram si esteriorizzano. Dio ama.
• All‘interno dei tre mondi della monade, man mano che l‘anima sviluppa coscientemente il
suo rapporto con Shamballa. Il risultato nei tre mondi è l‘espressione del Proposito
sconosciuto, non udito e non visto di Sanat Kumara. Dio Vuole.

Per i discepoli e gli iniziati, tutte e tre le direzioni si sviluppano secondo lo stadio
evolutivo e le tendenze di raggio. Sul sentiero della prova e del discepolato, l‘allievo è
realmente la personalità che lotta per giungere sotto il controllo dell‘anima. Sul sentiero
dell‘iniziazione, l‘anima impara a controllare il suo strumento e può cominciare la vera
educazione occulta. Non educazione sull‘argomento dell‘anima, ma educazione DELL‘anima.
Alla Prima Iniziazione, l‘anima assume il controllo tramite il centro della gola e comincia a
creare nei tre mondi. Alla Seconda Iniziazione, l‘anima assume il controllo tramite il centro
del cuore e diventa possibile lo sforzo di collaborare in gruppo. Ora l‘anima sviluppa contatti
coscienti con altri sul livello causale e comincia a rispondere alla nota ashramica. La monade
viene contattata al punto culminante della crisi del Secondo Grado. Alla Terza Iniziazione,
l‘anima assume il controllo tramite il centro della testa e porta a compimento l‘esprimersi
nella vita della personalità. L‘anima ora opera in tutte e tre le direzioni e comincia a
focalizzarsi più pienamente sulla vita monadica. Alla Quarta, la focalizzazione monadica
giunge al massimo e ogni focalizzazione esterna cessa, sebbene l‘anima sia un potente agente
trasmettitore entro la triade. Alla Quinta, l‘educazione dell‘anima cessa e comincia quella
della monade.
Nelle scuole preparatorie, avviene l‘educazione dell‘anima e il risultato del loro lavoro
sarà conferire alle anime il potere di esprimersi pienamente nei tre mondi. Esse
raggiungeranno i creatori coscienti, gli educatori, le guide della loro generazione e
contribuiranno a inaugurare nel mondo esteriore quei progetti che costituiranno i semi della
prossima civiltà.
Nelle scuole avanzate, che verranno in seguito, il lavoro sarà più distante dal piano
esterno. Ciò non significa, però, che sarà inefficiente nel mondo esteriore. Al contrario,
l‘impatto spirituale di chi opererà in quelle scuole sarà significativo. Questo perché i loro
studenti hanno già iniziato i loro progetti nei tre mondi in questa vita (e, in alcuni rari casi, in
vite precedenti) e v‘infonderanno ancora energia e potenza tramite il loro lavoro di
meditazione. Ovviamente, come parte del loro addestramento, saranno coinvolti in molte altre
attività meditative, ma ciascuno avrà un proprio progetto molto specifico da lui creato e
continuerà a servire ispirando, tramite il contatto telepatico diretto, coloro che in quel

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momento saranno incaricati del suo funzionamento nel mondo esterno. Naturalmente, quegli
iniziati saranno a loro volta ispirati da quelli più avanzati di loro, che hanno gettato i semi dei
loro sforzi autoiniziati, proprio come io ho gettato i semi della Scuola nella quale siete
impegnati e come io, a mia volta, vengo ispirato. Tale è la Gerarchia cosciente dell‘Era di
Aquarius.
Riflettete su tutto questo. Al Terzo Grado, un iniziato crea il suo ―capolavoro‖ esterno,
che è la somma delle esperienze della sua anima nei tre mondi lungo molte vite, e si autoinizia
in allineamento con l‘intento ashramico. Guardandosi intorno nel mondo, se ne possono
vedere molti. Sono le organizzazioni umanitarie ispirate dall‘anima che riguardano i
movimenti religiosi, gli affari moderni, la letteratura e l‘arte. Ogni progetto ispirato
dall‘anima ha nel suo nucleo centrale almeno un centro di fuoco solare e, in qualche caso, un
―gioiello‖ di fuoco monadico. Questo fuoco è ―ravvivato‖ dai mondi interiori, che stimolano il
progredire della vita e dell‘ispirazione per il lavoro esteriore tramite le menti e i cuori di
coloro che esercitano il ―controllo‖ all‘esterno. Quando costoro saranno consci della loro
ispirazione interiore, si potrà ottenere molto di più e cominceremo a vedere dimostrato questo
successo, quando sempre più iniziati andranno ad assumere posizioni di autorità esterna.
Ovviamente, coloro che creano progetti nel mondo esterno ispirati dall‘anima hanno
legami karmici con essi. Sono responsabili della loro nascita, della loro crescita e infine, dopo
aver raggiunto il loro scopo, della loro morte. Questa morte in senso occulto avviene
―triadicamente‖, quando si ritira la vita ispiratrice dell‘anima. Il potere della personalità di
Terzo Raggio del pianeta tende a mantenere in vita delle organizzazioni nei tre mondi per
molto tempo dopo che la vita interiore si è spenta. Nel migliore dei casi, come per la Luna, si
lascia che il processo di decadimento prenda il suo tempo. Quando l‘anima di Secondo
Raggio comincia ad esteriorizzarsi più pienamente, sarà compito della Gerarchia stimolare di
nuovo le organizzazioni che avranno ancora uno scopo da conseguire – per esempio, il
Maestro Gesù ha il compito di rivitalizzare e trasformare la Chiesa Cristiana. Egli lo farà
mediante l‘ispirazione interiore di iniziati esterni dal Quarto Grado in giù, e quando infine
sarà il momento giusto, assumerà il controllo esterno. Tuttavia, questo controllo esterno non
deve dare da intendere che egli siederà da qualche parte in un ufficio a dispensare istruzioni.
Ovviamente, Egli è impegnato in un‘opera molto più vasta del funzionamento direttivo di
un‘organizzazione esteriore sulla Terra. Quel che si vuole intendere tuttavia è che Egli sarà
riconosciuto come la sorgente e l‘ispirazione della vita spirituale che sostiene la chiesa
esteriore e sarà, perciò, consultato e invocato interiormente su argomenti inerenti ad essa.
I Maestri sono coloro che appartengono ad una stirpe di creatività su questo pianeta.
Essi possono far risalire il loro lavoro gerarchico al proprio progetto creativo, completato alla
Terza Iniziazione. Quel progetto avrà avuto i suoi semi in incarnazioni precedenti e molte
delle forze e debolezze del loro lavoro nella Gerarchia hanno le loro radici in tempi evolutivi
molto remoti, proprio come le tendenze dell‘adulto si possono vedere nel bambino. È in corso
un continuo processo di affinamento, e non dimenticate che i requisiti per diventare un
Maestro stanno progressivamente aumentando, man mano che in questa Quarta Ronda
l‘evoluzione procede. Il Cristo ha detto: ―farete cose più grandi di queste‖. La Gerarchia
spesso guarda divertita al concetto che ha di noi l‘umanità che aspira. Noi richiediamo
rispetto, sì, di essere ascoltati, ma mai di essere elevati a qualche rango simile a quello di una
divinità, al di sopra della portata dell‘esperienza umana. Questo ultimo atteggiamento è
spesso una scusa, per vivere una vita col miraggio del contatto, ma senza i requisiti per
esserne degni con i propri conseguimenti. Non offriamo tanto una mano che aiuta, quanto una
mano che innalza. Siamo lieti quando l‘afferrate, elevandovi con un po‘ più di sforzo da parte
vostra.

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4 Settembre 2002

Campo di Attesa
Vorrei ora comunicarvi alcune cose a proposito del centro di Highden. È essenziale che
venga stabilizzata l‘energia del nucleo centrale. Dovete prepararvi ad un influsso da parte di
altri, che comincerà gradualmente, ma accelererà a un livello che vi sorprenderà tutti. Ciò
potrebbe rivelarsi estremamente destabilizzante per l‘intero progetto, se il gruppo centrale non
sarà in grado di continuare a mantenere e a reggere il campo energetico. Questo esperimento è
potenzialmente sull‘orlo di un successo significativo ed esistono, perciò, considerevoli
interesse e disponibilità di aiuto da parte di coloro che osservano dai mondi interiori. Qui c‘è
un‘opportunità più grande di quanto possiate comprendere e, perciò, chiederei a ciascuno di
voi di accettare questa ipotesi. Quel qualcosa che sta cercando di accadere è di gran lunga al
di là della somma delle vostre capacità individuali e del vostro livello di sviluppo. Ciò
significherebbe che dovreste mantenere le vostre menti aperte a possibilità ben maggiori di
quanto vi sembrerebbe logico, senza perdere di vista le questioni pratiche quotidiane. Quello
che sto patrocinando è creare un ―campo di attesa‖, un campo di ―apertura a ricevere‖, un
campo di accettazione di energie che cercano di venire in aiuto.
Le limitazioni all’aiuto che possiamo dare sono quelle di ciò che credete possibile e
che mantenete sui livelli mentali, quale forma pensiero di gruppo.
Non sto sostenendo un atteggiamento d‘idealismo indiscriminato, ma un processo
scientifico col quale il gruppo offre se stesso quale veicolo che può essere usato nell‘ambito di
un proposito che va al di là di come è correntemente compreso o concepito. Ciò richiede un
livello di ―fiducia‖ e di resa che può rappresentare una grande sfida alla mente concreta. Vi
chiedo solo di fare l‘esperimento di sottoporvi alla mia impressione come gruppo e di essere
adoperati più completamente come un‘unità stabile all‘interno dell‘ashram. Questo non
danneggerà il vostro lavoro come Scuola, ma lo espanderà con maggior consapevolezza dello
scopo e della portata. Ma, per prima cosa, il gruppo deve stabilizzare e approfondire il livello
di ―riconoscimento‖ di se stesso quale gruppo. Non occorre ―fare‖ niente per facilitare questo,
se non essere disposti a riunirvi e invocare il vostro collegamento con me. Da quel momento
in poi, sarà un processo che consisterà nella disponibilità a liberarsi da qualunque cosa si trovi
sul cammino di una realizzazione più profonda e potente dell‘energia del nucleo centrale che
vi ha riuniti e vi sostiene. Fate in modo di accogliere più pienamente la mia presenza e la
presenza del principio Cristico nella vostra vita di gruppo.

11 Settembre 2002

Radiazione e Magnetismo
Il tema di oggi segue quello con cui stavate entrando in contatto questa mattina ―come
gruppo‖, – cioè quello della radiazione e del magnetismo. La direzione che state prendendo
come gruppo deve continuare, mentre vi rendete conto di essere stati riuniti sotto
l‘impressione delle vostre anime che cooperano con il lavoro del mio ashram. Il mio ashram,
tramite quello Sintetico è connesso con quello del Cristo che, preso nel suo insieme, è
l‘ashram di Sanat Kumara. Anche se ognuno di voi ha altre affiliazioni, il fattore sintetizzante
è il vostro collegamento con me. Perciò, dovrebbe esservi evidente che spendere del tempo
insieme come gruppo, cercando di portarvi coscientemente sotto la mia impressione, vi
metterà in grado di contattare e scoprire più pienamente il fattore unificante nel nucleo
centrale della vita di gruppo.
Il rapporto fra Primo e Secondo Aspetto possiede la chiave del mistero del magnetismo
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e della radiazione. Parte della mia opera è reintrodurre le regole per operare nel sistema
eterico – questo ha un‘applicazione naturale nel campo della guarigione a livello umano
tramite la Legge delle Corrispondenze. Tuttavia, il mio vero lavoro ha sede nel corpo eterico
del pianeta e, sempre più, del sistema solare. Il flusso d‘energia che scorre attraverso i chakra
e le nadi della vita planetaria richiede necessariamente di operare con gruppi che siano
―insiemi funzionali‖ entro insiemi più vasti. Perciò, come ho cercato di puntualizzare con i
miei insegnamenti, l‘opera dell‘Era di Aquarius riguarda fondamentalmente gruppi che
realizzano la loro identità sintetica all‘interno di un tutto più vasto.
Questo processo d‘identificazione col gruppo più vasto può essere alquanto accelerato,
solo nel caso che i discepoli seguiranno il principio dell‘obbedienza occulta. Sicuramente,
tutto lo scopo di sottomettersi all‘influenza di un Maestro è quello di ricevere istruzione e,
grazie ad essa, procedere più velocemente lungo il sentiero. L‘evoluzione spirituale procederà
in un verso o nell‘altro, come risultato diretto delle volontà planetaria e solare. Accelerare
quel processo è parte dell‘esperimento d‘iniziazione di gruppo che ho intrapreso. Esso
comporta esporre a settori dell‘umanità i propositi e i piani delle vite maggiori di cui fanno
parte. Questa educazione non ha per scopo la soddisfazione mentale di coloro che la ricevono,
ma l‘eventualità che possa essere evocata la loro collaborazione cosciente all‘evoluzione
planetaria. Questo è il grande esperimento educativo di Secondo Raggio che sto
intraprendendo. Anche se sono anzitutto un Maestro di Secondo Raggio, sono anche parte
dell‘Ashram Sintetico che include il Primo e il Settimo Raggio. Ed è il rapporto fra il Secondo
e il Primo l‘argomento che vorrei affrontare.
Una educazione che sfocia nella collaborazione cosciente è il metodo di Secondo
Raggio. Tuttavia, in certi gruppi, sto cercando di applicare un approccio più di Primo Raggio,
con la collaborazione cosciente del Maestro Morya. Questo approccio implica obbedienza alla
Volontà. In parole povere, si tratta di ―fare ciò che vi è stato detto‖, non per obbedienza
devozionale o timorosa, ma per un grande amore del tutto e un profondo rispetto per la
responsabilità spirituale accettata da colui che cerca di servire lo stesso Piano e lo stesso
Proposito che servite voi.
Io non chiedo cieca obbedienza, ma gruppi che siano disposti a impegnarsi in un
esperimento – gruppi disposti a ―provare e vedere‖, se la massima ―un iniziato conosce perché
lavora‖ sia un fatto ed una realtà. Un‘educazione che non è applicata è il grande problema nel
mondo e una delle ragioni minori che per far uscire precocemente il Quinto Raggio e
promuovere le nuove scuole esoteriche. Un problema che può essere affrontato da gruppi
disposti ad applicare il principio dell‘―applicazione senza educazione‖, ossia fare quello che
vi è stato chiesto e aver fiducia che la comprensione delle ragioni verrà in seguito. Il Primo
Raggio si spinge avanti in linea retta, mentre il Secondo opera con moto a spirale.
L‘applicazione del metodo di Primo Raggio a quello di Secondo Raggio produce un visibile
aumento di velocità e, perciò, di evoluzione spirituale. Il risultato dell‘integrazione di questi
due raggi viene dimostrato tramite il Settimo Raggio, quale azione spontaneamente amorevole
nei tre mondi, intrapresa ritmicamente. La nota fondamentale di queste energie interagenti è
―bellezza‖.
Vi descriverò come il procedimento di gruppo può essere accelerato, se avete voglia di
tentare un esperimento. Prima di tutto, vi chiederei un cambiamento di coscienza nel modo in
cui vedete la vostra identità. Una volta che abbiate superato la fase di ―accettati quale gruppo‖
indicate dalla Regola Due, ci deve essere un cambiamento d‘identità - proprio come il raggio
della personalità diventa un sottoraggio dell‘anima e il raggio dell‘anima diventa, a sua volta,
un sottoraggio della monade, così la vostra identità personale diventa un sottoinsieme della
identità di gruppo. È giusto che qui si faccia una separazione fra chi è pronto e chi no per
questo esperimento avanzato. Alla personalità questa ingiunzione suona come un tentativo di
limitare la libertà personale e la ―sovranità‖ individuale; finché una identità individuale è
ancora focalizzata nella personalità ci sarà naturalmente resistenza. Tuttavia, l‘anima ha insita
la coscienza di gruppo ed è in primo luogo questa coscienza di gruppo che vi ha fatti riunire.

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Il maggiore include sempre (e porta nel servizio pienamente attivo e allineato) il minore.
Cercate di identificarvi in una coscienza unica. Questo farà aprire maggiormente i vostri
campi causali l‘uno all‘altro e aumenterà l‘interazione telepatica nella vita di gruppo.
In secondo luogo, cominciate a pensare al vostro proposito di gruppo come a un
sottoinsieme del mio proposito. In realtà, c‘è un solo Proposito che tutti noi serviamo che è
quello della Volontà del Logos Solare. Questa volontà è tuttavia compresa progressivamente,
proprio come fa la coscienza che si espande. Tuttavia, la Volontà è l‘Aspetto ―Vita‖ e perciò la
―Vita‖ si accresce, se ci si allinea con la Volontà. La volontà della vostra anima è già allineata
con la mia Volontà, ed è per questo motivo che state lavorando insieme. Leggere le mie parole
può accrescere la vostra consapevolezza; l‘applicazione del proposito che sta dietro le idee
farà entrare in gioco il Primo e il Settimo Raggio. Potrete aumentare il vostro contatto con
l‘Aspetto ―Vita‖ studiando il mio proposito, così come ve l‘ho descritto nei vari libri. Studiate
questo proposito e adottatelo come vostro. L‘identificazione col mio proposito sta fra voi e
l‘identificazione con propositi più alti del mio. Il mio proposito è il vostro ―allinearsi‖ con
quei propositi più alti. Perciò, meditate sul mio proposito come ingresso verso la ―Vita più
abbondante‖.7 Dunque, studiate il mio proposito e adottatelo come vostro. Questo aumenterà
il vostro livello di consapevolezza. Poi cercate di applicare qualche parte di quel proposito nei
tre mondi. Questo aumenterà la vostra utilità al piano. Proprio come distogliete la vostra
focalizzazione dalla vostra identità individuale, focalizzandovi sull‘identità del gruppo, così
dovete trasferire l‘importanza che date al proposito del vostro gruppo, focalizzandovi sul
proposito dell‘ashram. Questo faciliterà una maggiore integrazione del vostro gruppo in
quello più ampio del quale io sono responsabile.
In terzo luogo, assumetevi responsabilità di gruppo per una parte del mio lavoro e
aumentatene progressivamente il livello. C‘è differenza fra l‘―identificazione‖ col mio
proposito e la responsabilità di realizzarne una parte. L‘identificazione permette alla coscienza
di fondersi col proposito del tutto maggiore. La responsabilità permette a quella coscienza di
realizzare quel Proposito in un circoscritto campo di servizio. Questi due concetti si
intrecciano nella Legge di Libertà. Per assumervi la responsabilità della riuscita di una parte
del lavoro nei tre mondi, di gran lunga più grande di quanto possa compiersi con le risorse di
cui disponete, è necessario che lavoriate con il Secondo e il Primo Aspetto insieme. L‘anima
permette al gruppo di lavorare soggettivamente con la coscienza e di collegarsi col principio
animico negli altri e di svilupparlo. Il contatto con la monade fa sì che si compia un processo
di ―sottoscrizione spirituale‖. Questo processo è vagamente legato all‘idea che un Maestro
abbia la responsabilità karmica delle azioni dei Suoi discepoli; ma lasciate che cerchi di
spiegarlo in modo più completo.
Un Maestro cerca di educare altri ad allinearsi col Suo proposito, il quale è allineato, a
sua volta, a un Proposito superiore. Egli cerca di farlo, allo scopo di accelerare il processo
dell‘evoluzione conformemente al Piano. Tuttavia, il principio del libero arbitrio fa sì che ne
possa derivare, altrettanto facilmente, l‘opposto del Suo proposito. L‘educazione può essere
usata da parte di coloro che la ricevono come un modo per rallentare l‘evoluzione. È per
questa ragione che il proposito planetario è strettamente custodito a Shamballa. Se venisse
rivelato a coloro la cui volontà è determinata a resistergli e ad impedirlo, la conoscenza del
proposito non farebbe che aumentarne la potenza. Allo stesso modo, le informazioni
esoteriche possono essere usate come un mezzo per gonfiare la personalità dei discepoli e
rallentare l‘evoluzione, che si compirebbe naturalmente, se i dubbi e le incertezze della vita li
spingessero alla ricerca di un significato più profondo nel servizio. Sottoscrizione Spirituale
significa assumersi la responsabilità delle azioni o mancate azioni di coloro che si educano,
lasciandoli, allo stesso tempo, assolutamente e totalmente liberi di scegliere qualunque tipo di
azioni preferiscano. Questa responsabilità tiene legato il Maestro al suo gruppo, fino al
momento in cui essi pervengono alla liberazione tramite un‘applicazione corretta.

7
Alice Bailey, Trattato del Fuoco Cosmico, pag. 125
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Le iniziative educative di cui sono responsabile hanno naturalmente portato a
responsabilità karmiche sia negative che positive – sebbene i termini ―positivo‖ e ―negativo‖
qui non abbiano alcun significato reale, non avendo alcuna vera realtà indipendente. Se
riflettete su queste informazioni, potrete capire più pienamente le ragioni per cui appoggio un
progetto come la Shamballa School. Questo progetto avrà successo nella misura in cui
dimostrerà il potere di allinearsi all‘Aspetto Volontà, mediante l‘obbedienza occulta e
l‘applicazione degli insegnamenti alla vita. Questi sono i princìpi di Primo e di Settimo
Raggio che sto cercando di introdurre con l‘esempio nel più vasto campo di Secondo Raggio
che è di mia responsabilità. Qui vi ho dato molto che merita la vostra saggia considerazione.
Quindi, l‘accettazione di una responsabilità spirituale comporta poi l‘accettazione della
piena responsabilità per la ―volontà‖ di coloro sui quali scegliete di investire la vostra
coscienza. Questa responsabilità deve essere accettata senza alcuna autorità, alcun obbligo o
alcun controllo sottile sulle decisioni di coloro per i quali vi assumete la responsabilità.
Perciò, essa non ―interferisce‖ in alcun modo con la loro indipendenza, ma ―sottoscrive‖ il
loro definitivo allineamento col Proposito. In effetti, quando accettate volontariamente la
responsabilità di liberare certe unità entro il Suo campo di responsabilità generale, vi
assumete parte della responsabilità del Logos planetario. La loro liberazione avverrà soltanto
mediante il loro allineamento con la Sua Volontà e perciò diventa vostra responsabilità
assicurare che, alla fine, essa abbia luogo senza violare in alcun modo il principio di Libertà.
Così come è difficile per la personalità rinunciare all‘―identità‖ e quindi cedere la
sovranità, allo stesso modo lo è per l‘anima rinunciare alla propria ‗libertà‘, sebbene questa
sia soltanto una libertà apparente – proprio come la sovranità personale sia solo apparente e,
di fatto, la sua esistenza indipendente dipenda completamente dall‘anima. Così, la libertà
dell‘anima è solo apparente e ―acquistata per lei‖ dal sacrificio di Sanat Kumara. Rinunciare a
quella libertà con l‘accettare una maggiore responsabilità spirituale è ciò che apre il ponte
superiore fra anima e monade, ed è anche ciò che permette di operare al principio del
magnetismo. L‘identificazione col principio d‘Amore permette di vedere l‘anima in un altro,
nonostante il fatto che nessuno dei due sia normalmente identificato con l‘anima. Questo
modo di vedere permette il passaggio dalla personalità all‘anima. Dimostrare al sé separato
personale il princìpio di Amore (che essi essenzialmente ―sono‖ a un livello più profondo),
consente un‘identificazione col principio Volontà – il quale consente di confidare nella
monade, la divinità essenziale nell‘altro. Assumersi la responsabilità per ciò che essi, in
quanto anime, non sono ancora pronti ad accettare, è un modo per affermare quel principio
monadico che risiede nel centro dell‘anima.
Effettivamente voi, come anime, vi assumete la responsabilità per il compimento finale
del loro proposito animico, fino al momento in cui essi lo accetteranno volontariamente da sé.
Essi percepiscono quest‘esperienza interiore come un innalzamento del proprio senso di
responsabilità interiore e, perciò, come un tipo di ―libertà‖. L‘esperienza di questo senso di
libertà è un magnete potente che richiama anime nel vortice dove quella responsabilità
spirituale è stata accettata. Qui si tratta di una scienza difficile da spiegare, finché la
comprensione e l‘esperienza del principio Vita non sia più pienamente fissato nella vostra
coscienza. Corro il rischio che non mi comprendiate e interpretiate erroneamente i princìpi
monadici in termini di personalità; ciò non farebbe altro che aumentare la stessa responsabilità
karmica che sto cercando di alleggerire con l‘educazione.
C‘è un tempo opportuno per ogni cosa e così nel frattempo vi incito, come gruppo, a
considerare le tre cose che vi ho chiesto di fare, e a iniziare un esperimento che, se avrà
successo, porterà risultati immediati in fatto di aumento di potere magnetico e irradiante.

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18 Settembre 2002

Resa

Il tema che è vivo nell‘ambito del gruppo è quello dell‘arrendersi alla Volontà di Dio.
Vorrei cercare di puntualizzare la differenza fra sottomissione e resa. Nella sottomissione
l‘identità del sottomesso è mantenuta. Il piccolo ―io‖ annulla coscientemente la propria
volontà, allo scopo di conformarsi ad una Volontà maggiore, sia questa quella dell‘anima o la
Volontà di un Logos. È presente quindi, un senso di dualità ben rappresentato dalla
affermazione del Cristo ―non la mia volontà, Padre, sia fatta, ma la Tua‖. Nella resa, non vi è
un‘esperienza di separazione nella volontà. Non c‘è alcun ―io‖ inferiore che debba
sottomettersi alla Volontà di un ―Io‖ più grande. C‘è solo la Volontà di Dio in azione. Perciò,
affinché avvenga la resa, ciò che gradualmente si deve arrendere è ogni rimanente
―identificazione‖ con l‘―io‖ minore. Nel processo di gruppo, ciò cui gradualmente si rinuncia
è un‘identificazione minore dell‘anima individuale a favore del ―proposito proprio
dell‘anima‖ e delle proprie inclinazioni creative. Dopo tutto, c‘è un unico proposito animico.
Il risultato dell‘attuazione di questa sintesi che avviene nell‘IDENTITÀ di un gruppo non è,
come il sé minore potrebbe pensare (il sé minore essendo, in questo caso, l‘anima incarnata e
non la personalità), un aumento di uniformità della vita di gruppo. Si riscontra, nei fatti, un
aumento nell‘espressione differenziata di gruppo, che emerge dalla realizzata unità di
proposito. Ma quest‘espressione differenziata non sorge dalla propensione individuale dei
membri del gruppo (che rafforzerebbe le identità individuali), bensì dalla singola ―volontà‖
espressa dal campo unificato del gruppo che si adatta a un‘espressione unica tramite il
materiale che è stato offerto per essere lavorato. In definitiva, l‘unica ―Volontà‖ è quella del
Logos Solare che si esprime via la monade tramite il Logos Planetario. Il campo unificato di
gruppo è l‘ashram sul piano buddhico, e il ―materiale‖ offerto si compone di anime coscienti
incarnate che si arrendono volontariamente alla loro fonte originaria; l‘ashram. È importante
notare la diversa prospettiva dalla quale è visto il corpo causale. Dal punto di vista della
personalità, il corpo causale è visto come l‘anima, qualcosa a cui aspirare e da raggiungere nei
momenti culminanti di contatto. Dal punto di vista della monade, il corpo causale è la forma
più bassa di contatto – è il Terzo Aspetto o Aspetto Materia della vita monadica e, perciò,
esprime il proposito individualizzato. Come la presenza sulla Terra entro un corpo fisico è
un‘indicazione che l‘anima, sui livelli causali, sta cercando di esprimere qualche proposito o
di sviluppare qualche qualità sul piano fisico, così la presenza di un corpo causale, sui livelli
mentali astratti, è l‘indicazione che una monade è incarnata in un ciclo molto più lungo, allo
scopo di adempiere il suo proposito. Quel proposito incarnato (incarnato sul piano mentale,
non necessariamente su quello fisico) è realizzato alla Terza Iniziazione, quando l‘anima
completa il suo capolavoro nei tre mondi, portando in espressione un piccolo pezzo di
proposito ashramico.
Ora vorrei darvi un nuovo frammento di informazione. Siete consapevoli del fatto che
un‘anima, individualizzatasi sul piano mentale, subisce una lunga serie d‘incarnazioni fisiche
culminante nell‘espressione del proposito dell‘anima. Ritenete ragionevole che la monade
abbia una sola incarnazione, nella quale si esprima mediante un corpo causale? Ovviamente,
l‘insegnamento deve essere presentato progressivamente, in modo da non sopraffare
l‘espansione graduale della mente umana. Considerate la lunghezza di un ciclo d‘incarnazioni
di una monade e poi considerate il fatto che la Seconda, Terza e Quarta Iniziazione possono
essere conseguite in una singola incarnazione fisica in una sottorazza, in una razza radice, su
un globo, in una catena, in uno schema, in un sistema solare. Non sembra più ragionevole
considerare l‘intero processo di individualizzazione (la costruzione di un corpo causale, per
esprimere un aspetto del proposito monadico) che si conclude infine con l‘iniziazione (la
liberazione da quel corpo causale) come un processo ciclico ricorrente innumerevoli volte nel

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ciclo di vita di una monade umana? Proprio come l‘anima, nel corpo causale, ha molte
incarnazioni nel piano fisico, intercalate da incarnazioni sui piani astrale e mentale, così la
monade ha molte incarnazioni in corpi causali, intercalate da incarnazioni sui due piani
superiori della triade.
I corpi causali sono assunti in successione da una monade umana, allo scopo di
dispiegare il proposito monadico in un ciclo molto più lungo di quello minore dell‘anima. Essi
sono le ―molte dimore della casa del Padre‖. Queste incarnazioni monadiche avvengono su
diverse catene e diversi schemi e si completano quando viene distrutto l‘equivalente del corpo
causale, sui livelli atmici, alla Sesta Iniziazione. Può sembrare incomprensibile dire che la
monade immagazzina ―tracce di proposito‖ (non so quali altre parole usare) d‘incarnazioni
precedenti (intendo con questo la monade che si incarna in un corpo causale) nel corpo atmico
o Tempio di Ezechiele, nello stesso modo in cui l‘anima immagazzina ―tracce di qualità‖ di
incarnazioni fisiche precedenti, nel corpo causale o Tempio di Salomone. Questa è una nuova
informazione colma di significato che farà parte dei nuovi insegnamenti sulla monade e, se
ben vagliata, aprirà un intero nuovo campo di indagine e speculazione riguardo al dispiegarsi,
nel tempo, del Proposito planetario e solare.

23 Ottobre 2002

Integrazione di Gruppo
Le iniziative educative di cui sono responsabile hanno portato, naturalmente, a
responsabilità karmiche sia negative che positive - sebbene troverete che i termini ―positivo‖
e ―negativo‖ qui non abbiano alcun significato reale, non avendo alcuna vera realtà
indipendente. Se riflettete su queste informazioni, potreste capire più pienamente le ragioni
per cui seguo un progetto come la Shamballa School. Questo progetto avrà successo nella
misura in cui dimostrerà il potere di allinearsi all‘Aspetto Volontà mediante l‘obbedienza
occulta e l‘applicazione degli insegnamenti alla vita. Questi sono i principi di Primo e di
Settimo Raggio che sto cercando di introdurre con l‘esempio nel più vasto campo di Secondo
Raggio che è di mia responsabilità. Qui vi ho dato molto che merita la vostra saggia
considerazione.8

Con questo paragrafo ripreso da un messaggio precedente cerco di cominciare una serie
d‘istruzioni tipo quelle date nei due volumi del Discepolato nella Nuova Era. La differenza
sarà che queste istruzioni non saranno rivolte a un gruppo di individui, ma al gruppo in quanto
individuo. Prendete nota chiaramente di questo cambiamento, poiché esso distingue il
procedimento dell‘Era di Aquarius da quello dell‘Era di Pisces. Cerco di rivolgermi al gruppo
come se fosse un‘entità singola, piuttosto che ad un‘entità composta – come se la fusione di
gruppo fosse già avvenuta. Questo è il modo con cui l‘anima integra la personalità.
Il gruppo è più vasto di quanto potreste pensare, con molti operatori interni che
assistono i sette che fra voi sono attualmente all‘opera sul piano esterno. Dovete cominciare a
pensare a voi stessi come a un sistema di chakra tramite i quali l‘energia dell‘ashram è in
grado di fluire. Inoltre, dovete cominciare a vedervi anche come un‘entità esterna così come
vi considerate uno in coscienza. Se un membro sarà sottoposto a difficoltà psicologiche, o
difficoltà finanziarie, o all‘esperienza di un‘iniziazione, anche il gruppo farà quell‘esperienza
in maggiore o minor misura. Tenetevi reciprocamente in contatto da questo punto di vista e il
gruppo crescerà in potenza, radiosità e capacità di funzionamento.
Il vostro prossimo compito è di ―accettarvi reciprocamente‖ in questo modo più

8
Vedere la trasmissione dell‘11 Settembre 2002
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profondo, come parti integranti di un unico essere. Come vostro Maestro, posso avervi
accettati ―come gruppo‖, ma questo non significa ancora che vi siate accettati l‘un l‘altro.
Affinché il mio lavoro abbia successo, mi occorre un campo di coscienza unificato. Le energie
che devono muoversi nell‘anima di gruppo sono transpersonali, archetipali. Esse richiedono
un campo di trasmissione stabile, che deve essere creato insieme nella vostra vita interiore.
Cominciate a pensare a questo aspetto del lavoro di gruppo in termini di energia, piuttosto che
di coscienza o di attività. Voi siete un centro entro il gruppo mondiale per l‘assorbimento, la
circolazione e la distribuzione di un tipo particolare d‘energia – l‘energia di sintesi che opera
all‘interno di un campo di Secondo Raggio ed è rivolta alla manifestazione sul piano fisico.
Riflettete su questo.
In quanto gruppo, quindi, siete nella fase di ―accettare il discepolato‖. L‘antahkarana
inferiore è stato costruito e il ponte fra la vostra vita interiore e quella esteriore ha prodotto
l‘integrazione della vostra personalità in un‘unità funzionante che serve l‘anima. C‘è uno
stadio nel viaggio individuale, nel quale l‘anima incarnata deve costruire l‘antahkarana
superiore, per accedere all‘energia della triade. Ciò avviene quando l‘anima stessa richiede
più energia come risultato del successo, nel contatto e nell‘integrazione della vita della
personalità. Nel caso di un gruppo, giunge un momento in cui il processo interiore
d‘integrazione del gruppo esterno è avanzato fino al punto in cui deve costruire
coscientemente una connessione più profonda con il gruppo interiore e l‘ashram. L‘afflusso
che attendevate come gruppo deve venire dapprima dai mondi interiori. Poi, dopo un periodo
di integrazione, avrete una riserva di energia molto più forte, che sarà in grado di tenere
insieme un gruppo esteriore più ampio.
Vorrei dunque che faceste due cose per accelerare il vostro processo d‘integrazione.

1. Rafforzare la vostra volontà di vedere il gruppo come un‘entità. Effettuare il


cambiamento di coscienza richiesto, per decentralizzarvi entro la vita del gruppo. Il risultato
sarà amore più grande e un aumento nel funzionamento telepatico della mente del gruppo.
Non solo comincerete a vedere diversamente ogni individuo come parte dell‘entità di gruppo,
ma l‘entità di gruppo comincerà allora a vivere più pienamente in ogni coscienza individuale,
sì che ogni membro SIA, in qualche modo che si sta sviluppando, il gruppo.

2. Dare spazio nella vostra vita interiore al gruppo interno. Esso è costituito da un
gruppo di anime che ho riunito, per addestrarlo nello stesso modo in cui ho riuniti voi tutti per
formare un gruppo. In questo momento, sto cercando di porvi in rapporto entrambi quali due
unità all‘interno dell‘ashram. Ciò richiede che voi troviate il tempo per tentare questo
collegamento. In questo momento, il gruppo interiore è ―orientato‖ verso di voi e voi troverete
una risposta certa ad un vostro sincero appello invocativo.

Quando questi due compiti saranno stati compiuti nella coscienza, allora potremo
progredire ulteriormente.

30 Ottobre 2002

Comunione
Vorrei attirare l‘attenzione su una distinzione nei vostri tentativi di contattare il ―gruppo
interiore‖ e di lavorare con esso. Mi riferisco, in particolare, ai contatti sul piano buddhico che
possono ovviamente avvenire sia con quelli che sono incarnati sia con quelli che non lo sono,
ma sono più comuni con chi non sta lavorando anche mediante un corpo nei tre mondi. Fra i
discepoli in incarnazione grande parte della comunione è telepatica e avviene sui livelli
causali del piano mentale. L‘energia dall‘ashram è ridotta a delle idee, che sono in realtà

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intenzione ashramica cristallizzata geometricamente. Discepoli sparsi nel mondo, che sono
affiliati a un ashram, in certi momenti ricevono un‘impressione simile. Questa è una forma di
comunione orizzontale– un tipo di traslazione d‘energia in una certa ―banda‖ o in un certo
piano. Il tipo di comunione che vorrei mettere in evidenza è più verticale – è una comunione
di collegamento con un gruppo formato espressamente per servire da intermediari fra un
gruppo in incarnazione e l‘ashram, come un vortice di coscienza Gerarchica e forza di
Shamballa.
È il tipo di collegamento che ha come prototipo il collegamento fra la Quarta e la Quinta
Gerarchia o fra Mercurio e Venere. Il risultato sarà l‘equivalente di gruppo del divino
ermafrodita – un gruppo fondato nell‘ashram e, tuttavia, in grado di esprimersi sui livelli
causali del piano mentale. Questo richiede necessariamente la collaborazione di due gerarchie
e anche di gruppi che siano entro e fuori dell‘incarnazione. Questa comunione è una parte
essenziale del processo d‘esteriorizzazione ashramica di cui sono responsabile. È un tentativo
di collegare coscientemente gli eteri cosmici con la coscienza contenuta, ma non limitata, nei
tre mondi. Un‘analogia utile sarebbe la relazione fra la struttura fisica di una rosa e la sua vita
devica animatrice. Il gruppo interiore è il deva animatore del vostro gruppo esteriore. La vita
devica costruisce la struttura e la imbeve del colore, della qualità e del proposito del suo
archetipo. Il vostro gruppo è stato formato nello stesso modo – è stato riunito mediante
risonanza con un archetipo e mediante le istanze interiori di ognuno di voi in quanto anima,
sperimentati nei vostri corpi causali durante la meditazione.
Mentre costruite una struttura di collegamento – il vostro comune lavoro esterno svolto
insieme, come pure la costruzione della vostra forma pensiero interiore e la vostra vita
meditativa – arriva un momento in cui quella struttura è abbastanza stabile per essere
―informata o permeata‖. Potete aspettarvi di percepire questo ―essere informati o permeati‖
nei modi seguenti.

1. Il sorgere di un maggior rapporto telepatico fra di voi. Dovreste cercare di riconoscere


l‘archetipo sottostante, che è la fonte di questo rapporto.

2. Una più potente infusione d‘energia nella vostra vita meditativa (e sempre più nella
vostra vita quotidiana). In un modo particolare, l‘ashram può essere visto come la
sostanza energetica del vostro collegamento. È ciò che vi ha riuniti ed è anche ciò che vi
tiene insieme. Man mano ne sarete sempre più consapevoli; il contenitore energetico di
cui fate parte vi apparirà sempre più evidente. Potreste raffigurarvi questo come il vino
dell‘ashram che viene versato nel calice di gruppo; o un‘immagine più precisa potrebbe
essere la cristallizzazione che avviene in una soluzione satura. Il calice non ha
un‘esistenza separata dal vino. Esso si forma infatti nel barile, in modo che il vino possa
essere contenuto e sperimentato da coloro la cui coscienza è ancora limitata dai tre
mondi.

3. Un maggiore flusso d‘energia fra i vostri corpi eterici e fisici. Il collegamento fra i gruppi
interni ed esterni ha la sua diretta analogia nel collegamento fra i vostri corpi eterici e
fisici e risulta nell‘attivazione di un particolare gruppo di agnichaitan che svolge una
funzione simile nell‘interfaccia fra il quarto e il quinto sottopiano (contando verso il
basso) del piano fisico.

4. Un senso di ―rinuncia‖ alla vecchia prospettiva, se riconoscerete il vostro gruppo come il


punto di esteriorizzazione di una montagna discendente, piuttosto che il culmine di una
che si innalza. Considerate queste parole. I vostri studenti dovrebbero avere la seconda
prospettiva e il gruppo centrale la prima.

Queste scuole sono punti d‘ingresso ashramico nei tre mondi. Dovreste cominciare a

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vedervi in questo modo e ad avere come vostra più alta priorità il mantenimento di un aperto
legame cosciente fra il piano mentale superiore e l‘ashram sul piano buddhico. Questo vi
metterà necessariamente in rapporto col gruppo interiore, prima di tutto durante i momenti
elevati della vostra meditazione, ma anche sempre più nella vita quotidiana della Scuola. Il
vostro gruppo infatti, non ha un‘esistenza separata dall‘ashram. Voi siete l‘effetto di una delle
prime fasi del processo d‘esteriorizzazione. Il vostro riconoscimento cosciente di ciò e
l‘accettazione nella vita di gruppo delle conseguenze di questa realtà saranno di grande aiuto
nella prossima fase di svolgimento del processo.

6 Novembre 2002

Trasmutazione e Trasfigurazione
Durante la settimana scorsa, c‘è stato molto progresso e appare evidente un più stretto
rapporto fra il gruppo interno e quelli esterni. Dovete abituarvi a considerare e consultare il
gruppo interno altrettanto coscientemente di quanto ora vi considerate e consultate fra di voi.
Quando questo rapporto si sarà ulteriormente consolidato, sarà possibile qualcosa di nuovo.
La mia responsabilità come Maestro è quella di trasmettere energia dal piano monadico
attraverso l‘ashram e nei tre mondi. Gruppi di corpi causali formano, perciò, il punto più
esteriorizzato dell‘ashram. Essi sono la ―punta della spada‖ che scende da Shamballa. Questa
energia di Volontà, abbassata di livello tramite l‘Ashram di Sintesi, è una forza potentissima e,
come sapete, può essere anche distruttiva per le forme che attraversa. Per questo è obbligo che
i gruppi interno ed esterno formino un solo tutto (fuso mediante il principio di Amore e
l‘impegno condiviso verso il proposito ashramico) prima di permettere all‘energia di
Shamballa di scorrere troppo liberamente nel gruppo. Se avvenisse prima, i pericoli di
scissione sarebbero grandi a causa della Grande Illusione. Il vostro lavoro di gruppo consiste
nel sostenere la prospettiva dell‘ashram, superando così la tendenza a pensare ―dal basso in
alto.‖ Se la vostra identità sarà polarizzata nei tre mondi, vi troverete all‘estremità ricevente
del potere distruttivo della forza di Shamballa, invece di permetterle di passare attraverso voi
e di rimuovere tutti gli ostacoli esteriori all‘esteriorizzazione dell‘ashram. Riflettete su questo
col massimo dell‘attenzione. Cercate cosa vi sia ancora nella vostra natura, come gruppo (e
con questo intendo aree nelle quali la vostra coscienza è ancora erroneamente identificata con
un aspetto di uno dei vostri veicoli), che tende ad ―assorbire occultamente‖ la forza di
Shamballa, invece di lasciare che vi attraversi.
Quando avrete determinato questo, potrete adottare il metodo della ―purificazione
mediante la trasfigurazione‖, che in realtà è la purificazione risultante da un intenso afflusso
di energia spirituale, piuttosto che da quello che lo precede. Questa purificazione deve essere
fatta coscientemente, isolando con chiarezza le aree che devono essere purificate e facendo sì
che esse assorbano poi le energie superiori, durante il processo di trasmissione. I risultati
saranno una breve ma potente scissione e ribellione delle parti del gruppo o dell‘individuo che
le assorbono con un‘identificazione errata. Affinché questa tecnica funzioni, occorre la
presenza nel gruppo di un forte campo d‘amore e che le scissioni siano previste e ricono-
sciute, quando avvengono. Esse saranno essenzialmente scissioni nella coscienza e dovranno
essere compensate da un aumento delle più profonde energie unificanti del principio di Vita e
mediante un incrollabile collegamento con l‘ashram.
In modo analogo, questa è la funzione che il gruppo sta svolgendo nel campo della
Scuola. Gli elementi del campo dello studente che oppongono resistenza alla dominante
cultura dell‘anima del centro, devono essere portati in superficie e trasmutati. Quegli elementi
che si trovano nel gruppo centrale e che si oppongono alla prospettiva e alla cultura spirituale
(se posso usare questo termine) dell‘ashram devono essere identificati e trasfigurati.
Nel caso della trasmutazione, le resistenze vengono elevate nella coscienza e redente

36
mediante la luce e l‘amore dell‘anima. Nel caso della trasfigurazione, le resistenze sono
isolate nella coscienza e poi annientate dall‘afflusso della Volontà spirituale. Per usare questa
seconda tecnica, occorre aver compreso che nulla di veramente reale potrà mai essere
distrutto. Ciò che viene annientato è l‘errata identificazione dell‘anima con la forma; il che
libera così l‘anima e impedisce alle energie più potenti dello Spirito di danneggiare la forma.
Il danno arrecato ad uno o più dei tre veicoli non deriva dall‘afflusso della Vita, ma dal rifiuto
o dall‘incapacità della coscienza di disidentificarsi dal veicolo in questione. Riflettete
attentamente su questo, dato che è importante comprendere questo processo, quando si lavora
con l‘energia della Volontà.
Se, alla luce dell‘informazione di cui sopra, considerate ciò che sta accadendo nell‘arena
del mondo in questo periodo di Scorpio, giungerete ad una comprensione più profonda degli
eventi attuali, in merito alla focalizzazione sul terrorismo. Plutone governa la purificazione
degli elementi della psiche globale, che sono eccessivamente identificati col lato forma della
vita, tramite il processo di scissione e ribellione, che porteranno poi alla liberazione o
all‘annientamento. Se il gruppo vuole ancorare pienamente una parte della forza di Shamballa
sul piano fisico/eterico, occorre, ovviamente, far passare quest‘energia attraverso la coscienza
del gruppo. Io sono in grado di dirigere l‘energia nel campo causale, ma il gruppo deve farla
passare dal piano mentale astratto attraverso la mente concreta e il corpo astrale, fino al corpo
eterico del sito fisico. Questo, naturalmente, è soltanto un aspetto del lavoro. Molto si può fare
e si sta facendo con la trasmissione di questa energia lateralmente sul piano della mente
astratta. Questa energia è ciò che collega e ispira i gruppi, passando tramite il gioiello nel loto.
Dato che il processo di Esteriorizzazione si estenderà necessariamente al piano fisico, esso
dovrà passare anche attraverso i veicoli, sia verticalmente che lateralmente. Questa discesa
verticale produce la trasfigurazione della personalità, sia dell‘individuo che, infine, del
gruppo. Questa è la Spada di Shamballa che scende sulla Terra, e io ho riassunto alcune delle
tecniche richieste per farla nella Regola X per i Discepoli e gli Iniziati.

Le regole per lavorare entro i veli di maya sono note e sono state usate. Il gruppo
allarghi tutti gli strappi di quei veli, lasciando entrare così la luce. Che l‘Esercito della Voce
non sia più udito e i fratelli avanzino entro il Suono. Conoscano allora il significato dell‘OM
e odano l‘OM come è fatto risuonare da Colui Che, posto al centro della Camera del
Consiglio del Signore, attende.9

La discesa dell‘energia di Shamballa sul piano fisico/eterico riguarda in modo


particolare la parte di Settimo Raggio dell‘Ashram di Sintesi ed ecco, quindi, l‘esperimento
nell‘area della Nuova Zelanda. Potreste considerare la cooperazione tra Primo, Secondo e
Settimo Raggio in questo processo di esteriorizzazione e assicurarvi che restino equilibrati
entro la vita di gruppo, anche se ciascuno prevarrà a turno, mentre si sviluppa il centro.
Ognuno può avere la precedenza in una fase particolare, ma tutti sono necessari e l‘equilibrio
fra loro dovrà essere mantenuto.
Nella fase attuale del processo d‘esteriorizzazione, è necessario che l‘unione fra i gruppi
interiori ed esteriori continui verso la fusione e che le energie di resistenza siano portate in
superficie ed eliminate. Procedete lentamente ed attentamente, riversando l‘energia
dell‘ashram su tutti gli ostacoli, assicurandovi che l‘allineamento sia mantenuto ad ogni costo,
mentre si presentano le realtà esterne.

9
Alice A. Bailey, I Raggi e le Iniziazioni, Lucis Publ. Comp. New York 1960, pp. 181-2.
37
13 Novembre 2002

Mantram
Vorrei darvi un mantram da usare. Esso è apparentemente semplice eppure il suo potere
è grande, se lo si usa con costanza e intento.

Non c‘è anima.


Non c‘è tempo.
Non c‘è spazio.
C‘è solo Vita.
Una Vita.
Questa Vita sono Io.
La mia volontà per tutti i miei sé minori,
è che mi conoscano nel loro nucleo centrale quale essenza,
inizio e fine della loro esistenza.
È così, come Vita Una, io VIVO.

Il proposito di questo mantram è quello di cooperare alla formazione cosciente (o dovrei


dire realizzazione) di una riserva di Vita nel nucleo centrale del processo di gruppo. Questo e
soltanto questo potrà sostenere e mantenere salda l‘anima del gruppo, quando comincerà a
trarre a sé, come parte del progetto creativo, gli elementi della vita della personalità, che
creeranno un contenitore in manifestazione. Proprio come la Gerarchia deve avanzare verso
Shamballa (e perciò comincia ad esserne assorbita), nello stesso momento in cui si
esteriorizza e si esprime verso l‘umanità, così, nella vita dell‘anima di un gruppo, ogni
tentativo di esteriorizzare deve essere compensato da un uguale tentativo di essere assorbiti
nel suo centro superiore. Senza ciò le risorse interiori del gruppo, costruite con cura, possono
essere spazzate via ed esaurite dall‘attività del Terzo Aspetto. Molti gruppi sono finiti così.
Ciò che si è perduto è il funzionamento di un canale verticale che possa essere usato per
l‘afflusso sostenibile dell‘energia spirituale. Questo può essere evitato, prestando uguale
attenzione alle energie di Primo e Settimo Raggio del gruppo, in questo momento decisivo.

38
27 Novembre 2002

Formula d’Integrazione di Settimo Raggio


Questa mattina, vorrei parlarvi della Formula d‘Integrazione per il Settimo Raggio. Il
gruppo sta cominciando a capire più pienamente il suo rapporto col gruppo interiore e col mio
lavoro. L‘afflusso d‘energia dall‘ashram sta avendo un effetto distruttivo e purificatore, prima
che si esprimano pienamente le energie di organizzazione. Tuttavia, questa organizzazione
deve essere una esteriorizzazione dell‘organizzazione ashramica ed è questo il punto che mi
riguarda in modo particolare. Vorrei che consideraste la Formula dal punto di vista di
un‘integrazione fra i gruppi interiore ed esteriore. Il gruppo esteriore, composto da membri
esistenti in corpi fisici, è l‘espressione ―personalità‖ della Scuola. Il gruppo interiore, scelto e
composto con cura, è l‘espressione ―anima‖. Sto tentando d‘integrare questi due ―campi‖, in
modo che formino un tutt‘uno, che esprimerà fedelmente l‘archetipo Gerarchico nei tre
mondi.
Il Settimo Raggio, come sapete, è il raggio di sintesi che può rendere effettivo il lavoro
di tutti gli altri raggi. Esso ha una particolare affiliazione con il Primo Raggio e da qui deriva
l‘opportunità di manifestare la Scuola e di lavorare in piccola parte con la forza di Shamballa.
La Scuola esterna deve considerarsi una parte esteriorizzata di Settimo Raggio di un archetipo
essenzialmente di Primo Raggio. La prima capacità che occorre sviluppare fra quelle nel
―campo‖ esterno è, dunque, la capacità di ascoltare e passare il SUONO quale è abbassato di
livello da Shamballa tramite la Gerarchia. Per compensare le energie della linea dura che
fluiscono dal Primo al Settimo Raggio, ho posto particolare rilievo sull‘organizzazione di un
campo predominante di Secondo Raggio, che serva da gruppo interiore. Il Settimo Raggio
sarà una componente preponderante nella costituzione di coloro che saranno attratti nella
parte esteriore del progetto, e dunque la necessità di un corretto ―orientamento‖ e
allineamento. Coloro che giungeranno al centro dovranno essere gradualmente educati
all‘idea di essere stati chiamati entro l‘anello invalicabile di una grande VITA, che ha al suo
centro la Volontà di Dio. Devono essere riorientati, non appena si siano stabilizzati in qualche
misura nel campo, a ―volgersi all‘esterno‖ e far sì che l‘energia della Vita li attraversi, così
come è abbassata di livello in modo protetto e sicuro, tramite la Gerarchia e il gruppo interiore
ed esteriore associati alla Scuola sul piano fisico.
Nel nucleo centrale del gruppo interno, composto di operatori per la maggior parte di
Secondo Raggio, si può trovare un piccolo gruppo di operatori di primo, il cui compito è
lavorare con la Volontà di Shamballa. Essi sono i detentori della ―riserva ashramica‖ di
Volontà, proprio come voi avete il vostro triangolo di ―Volontà‖ nella Scuola.
L‘intero gruppo esterno deve imparare a considerarsi come una parte essenzialmente di
Settimo Raggio di questo Ashram. Il ―pentagramma‖ nel quale state è il corpo causale ed è da
lì che lavorate. Questo ―star saldo‖ nel campo causale deve essere mantenuto e tutti i
collegamenti esteriori devono essere riportati a questo ―stare‖ nel punto centrale dell‘ashram.
Nulla nei tre mondi va considerato come detentore di maggiore priorità ―orientatrice‖ se non
il centro ashramico.
Ciò richiederà un continuo ―decentramento‖ nella coscienza del gruppo. Il
decentramento dalla personalità all‘anima dovrebbe essere già ampiamente avvenuto nei
membri del gruppo. Il ―riconoscimento‖ dell‘anima di gruppo quale centro ed il suo rapporto
col gruppo interno e l‘ashram stanno diventando un fattore funzionale maggiore nella vostra
coscienza. Al centro dell‘ashram si trova quel punto di tensione che io mantengo quale
Maestro. È questo punto di tensione che vi ha chiamati in modo semiconscio nel campo di
servizio del quale sono responsabile. È questo Volere centrale, o Proposito, del quale ho
assunto la responsabilità che mi collega al Maestro Morya e al Proposito centrale mantenuto a
Shamballa. La vostra relazione cosciente con il Proposito che risuona al centro dell‘ashram è
il punto di triangolazione che vi permetterà un accesso più completo all‘afflusso di potere

39
monadico emanante dal vostro essere essenziale.
Il mio lavoro quale Maestro è quello di educare quelle ―unità‖ (riferendosi a gruppi e
non a individui) che operano alla periferia esteriorizzantesi del mio ashram, in modo che siano
in grado di rispondere più coscientemente al Proposito centrale, ed essere agenti distributori di
quel Proposito nei tre mondi. Di conseguenza, avete a vostra disposizione una schiera di
esperti operatori interiori che agiranno, se lo consentirete, come vostri insegnanti e guaritori.
Il loro compito è quello di lavorare, prima di tutto, con l‘energia della buddhi, mentre il vostro
compito è quello di mantenere un centro saldo entro il campo causale. Il compito
dell‘operatore di Settimo Raggio è difficile, perché deve lavorare nella Materia senza
identificarsi con essa. Tutti i piani al di sotto del piano buddhico sono ―materiali‖ rispetto alla
dualità di Spirito/Materia; perciò, chi vi lavora deve saper mantenere il suo allineamento.
Come ―lavoratori nei campi più lontani‖ essi devono mantenere le loro linee di rifornimento
spirituale, aperte e funzionanti, da qui l‘enfasi sugli insegnamenti concernenti l‘antahkarana.
Vorrei, perciò, chiedervi di cominciare a vivere più coscientemente come se l‘ashram
fosse il ―centro‖ della vostra vita. Se sarete capaci di mantenere questo allineamento interiore
su una base più continuativa, decentrandovi dall‘anima e dal gruppo, vedrete il Piano prendere
forma e capirete più pienamente il vostro ruolo in seno ad esso.
Chi fornisce l‘energia per il successo dell‘esteriorizzazione è il Maestro di Settimo
Raggio nell‘Ashram di Sintesi. I campi materiali devono essere ―condizionati‖ in modo che
essi si riorientino volontariamente all‘influenza solarizzante della Gerarchia. Se ricordate che
il piano buddhico è il quarto etere cosmico, sarà chiaro perché il Settimo Raggio governa
l‘afflusso di forza buddhica nei tre mondi che costituiscono il corpo fisico del Logos. È il
Settimo Raggio che permette alla forma di far nascere il Cristo ed ecco quindi perché porre in
relazione Maria con quest‘energia. È la capacità del Settimo Raggio di ―orientarsi verso la
Volontà di Dio‖, pur essendo ancora nei tre mondi, che permette alla grazia di entrare nella
Materia e di renderla sacra, tramite ―la Volontà arresasi della pietra ardente‖.

Formula d‘Integrazione
―Cerco di riunire i due. Il piano è nelle mie mani. Come lavorerò? Dove porrò l‘enfasi?
Colui che È sta a grande distanza. Vicini sono la forma, l‘attività, la sostanza e il desiderio.
Posso connettere e foggiare una forma per Dio. Dove invierò il mio pensiero, il mio potere, la
parola che posso pronunciare?

Io, l‘operatore magico, sto al centro. Conosco certe regole, certi comandi magici, certe
Parole di Potere, certe forze che posso dirigere. Che farò? È pericoloso. L‘impresa non è
facile, ma amo il potere. Amo veder emergere le forme create dalla mia mente, compiere il
loro lavoro, attuare il piano e scomparire. Posso creare. Conosco i rituali del Tempio del
Signore. Come agirò?

Non amare il lavoro. L‘amore del Piano eterno di Dio governi la tua vita, la tua mente,
la tua mano, il tuo occhio. Opera per l‘unità del piano e del proposito che deve trovare in
Terra un posto permanente. Collabora al Piano, focalizzati sulla tua parte in quell‘opera
grandiosa.

Dall‘anima alla forma va l’Ordine: ―Sta al centro del pentagramma, tracciato nel
luogo elevato ad Oriente, entro la luce eterna. Opera da quel centro illuminato. Non lasciare
il pentagramma. Sta saldo nel suo centro. Traccia allora una linea tra ciò che sta fuori e ciò
che sta all‘interno e osserva il Piano prendere forma.‖10

10
Alice A. Bailey, Psicologia Esoterica Vol. II, Lucis Publishing Co. N. Y. 1942 pag. 375-6.
40
18 Dicembre 2002

Guarigione
Il messaggio oggi riguarda la ―guarigione‖ che, come sapete, è anche oggetto di grande
attenzione nel lavoro del mio ashram. Tuttavia, la prospettiva di cui cerco ora di parlarvi è
quella della guarigione di gruppo. Esistono grandi deva guaritori che cercano di operare a
livelli nazionali e internazionali. Essi cercano di guarire e di ristabilire le aree di conflitto
energetico esistenti nei veicoli mentale, emotivo ed eterico di nazioni, gruppi e
organizzazioni. Questo è un grande lavoro di Secondo Raggio.
Al prossimo plenilunio, che cadrà proprio prima del solstizio e di Natale, sarà in corso
uno sforzo ashramico, per riversare energia guaritrice nel campo mentale. Astrologicamente
questo processo è indicato dal trigono fra Giove in Leo e Plutone in Sagittarius. L‘energia
unificatrice del fuoco solare viene usata per assorbire e guarire quelle istanze irrisolte che
sorgono nel fuoco per attrito del campo mentale di gruppo.
Per rendere questa informazione utile al vostro gruppo, vorrei che consideraste il campo
mondiale di coloro che stanno operando con la specifica forma pensiero che ho creato con gli
scritti di Alice Bailey. C‘è un‘opportunità energetica di approfondire e accentuare l‘unità
esistente fra tutte queste menti che operano per palesare l‘energia della buddhi che sta dietro
le parole. Non è tanto un‘opportunità di sintesi (che verrà più tardi), quanto di unità.
Considerate come, in quanto gruppo, potreste favorire questo progetto, sia nelle vostre
comunicazioni soggettive che in quelle esterne.
Al gruppo mondiale che lavora con i miei insegnamenti: ―Fratelli, qualunque siano le
vostre differenze di punti di vista o di priorità, questo è il momento di riconoscere la vostra
risposta condivisa alla nota dell‘Amore-Saggezza. È questa risposta che vi ha chiamati a una
risonanza con questi insegnamenti e in questa risposta c‘è la promessa di una più profonda e
finale unità ashramica. Quale campo globale di individui e gruppi uniti sul piano mentale
astratto e che supera tutti gli ostacoli e i limiti minori di razza, sesso, cultura, economici e
politici, voi avete l‘opportunità unica di far risuonare nel mondo la nota dell‘Amore Saggezza.
Questa nota non è fatta risuonare solo dalla diffusione degli insegnamenti, ma più ancora dalla
dimostrazione fra di voi del loro effetto, quando vengono elaborati nell‘ impegno pratico
cooperativo. Vi chiamo a dimostrare l‘Amore-Saggezza. Il trigono Urano-Saturno permetterà
la disintegrazione delle vecchie forme pensiero separative e il trigono Giove-Plutone
permetterà la guarigione delle vecchie ferite emotive. Amore. Cominciate sul piano mentale e
operate verso l‘esterno, verso la forma.‖
Al gruppo di Highden: ―Voi siete un microcosmo entro un campo più vasto. Agite dove
siete. Esaminate la parte di natura separativa che ancora rimane nei vostri campi mentali ed
emotivi ed occupatevene. Utilizzate l‘allineamento col gruppo interiore. Dai mondi interni le
divisioni nel campo di gruppo sono più evidenti e con l‘invocazione molto di ciò che è
vecchio e profondo può essere eliminato, non solo da questa incarnazione, ma anche da
periodi di vecchie frequentazioni. Se giungerete in qualche modo alla liberazione e all‘unità
nel vostro campo, potrete essere in grado di contribuire a guarire il gruppo più vasto.
Rivolgetevi al gruppo interiore, rivolgetevi a me, rivolgetevi al Cristo. Amate con saggezza,
fratelli miei.‖

41
22 Gennaio 2003

Il Principio Creativo
Iniziamo ora un anno durante il quale, nella vostra vita di gruppo, saranno evidenziati il
Terzo ed il Settimo raggio. Durante il primo anno, avete lavorato con l‘energia della Volontà,
perché era necessaria per stabilizzare la Scuola in mezzo a molte forze che ponevano
resistenza a questo processo. Nell‘anno appena trascorso, è stata data la maggiore importanza
al principio d‘Amore e al suo rapporto con la Volontà. Le dinamiche dei rapporti personali
hanno creato l‘opportunità e la necessità di sviluppare questo principio nella vita del gruppo.
E così il terzo anno sarà un‘opportunità per sviluppare il principio Creativo.
Questa opportunità si sta presentando con la necessità, ora pressante, di fondare la
Scuola. Adottate l‘idea che le attuali circostanze sono uno sviluppo positivo che indica
proprio il terreno necessario, affinché i semi del vivere creativo possano germogliare. La
produzione occulta di denaro richiede che necessità, amore e potere magnetico siano presenti
simultaneamente. Amore e potere sono stati l‘oggetto della focalizzazione nei primi due anni.
La necessità sarà la forza motrice per la nota chiave di quest‘anno. Questo bisogno non indica
alcun fallimento, bensì il successo e l‘essere pronti a imparare ciò che riguarda un nuovo
principio. Il bisogno genera Creatività. Il punto cruciale è fare in modo che questa creatività
emani dall‘anima e non dalla personalità.
La creatività del sé personale (operante in proprio) è mossa dalla paura, sorge nel centro
basale e si esprime tramite il centro sacrale, tentando di trarre a sé quello di cui ha bisogno. La
creatività dell‘anima agisce tramite il centro coronale e si esprime tramite il centro della gola,
quale espressione e vivere creativi. Vi sono coinvolti il Terzo e il Settimo Raggio. Quando il
Settimo Raggio è riorientato verso il Terzo (riorientamento dimostrato nella Gerarchia e
perciò assicurato all‘umanità dall‘avanzamento di grado del Maestro R. da Maestro di Settimo
Raggio a Mahachohan), il centro sacrale serve allora il centro della gola e può essere usato in
formazione di gruppo, per attrarre risorse per l‘anima. Questo è un punto importante da
ricordare. Questa operazione congiunta deriva dalla fusione anima-personalità.
Vi è stato detto che le prime tre iniziazioni riguardano rispettivamente i centri
sacrale/gola, del plesso solare/cuore e basale/coronale. Questo visto dalla personalità. Dal
punto di vista dell‘anima, nell‘atto di manifestarsi la situazione s‘inverte. Nel primo anno,
l‘enfasi fu dal coronale al basale. Nel secondo, il cuore doveva controllare il plesso solare.
Nel terzo anno, sarà dato rilievo al controllo del sacrale, da parte della gola. Il centro sacrale è
stato chiamato ―la corte dei cambiavalute‖. Attualmente l‘ashram di Terzo Raggio, e in
particolare il Maestro chiamato ―regolatore delle finanze‖, agisce tramite l‘emergente ashram
di Settimo Raggio, a orientare in modo nuovo la situazione finanziaria mondiale. Questo
nuovo orientamento e la conseguente riassegnazione di priorità ai valori è qualcosa che deve
essere dimostrato nella vostra vita di gruppo, se dovete servire da modello per il nuovo
modello archetipale.
Ho richiamato la vostra attenzione sulla formula d‘integrazione di Settimo Raggio in un
messaggio precedente e torno a sottolinearne l‘importanza. Solo stando saldi nel
pentagramma e tracciando una linea ―da ciò che è fuori a ciò che sta dentro‖ il lavoro può
procedere.11 Soprattutto, non lasciate che il pentagramma sia mosso dalle forze della paura,
risvegliate nella vostra natura da apparenti circostanze esteriori. Avete il sostegno dell‘ashram,
il quale non può essere registrato da forme pensiero basate su paura e astralità. Qualunque
energia uscente emanata dal gruppo deve contenere il flusso creativo dell‘ashram e, perciò,
deve sgorgare da esso. Quanto più puro sarà l‘allineamento e quanto più grande sarà l‘amore,
tanto più potente sarà la risposta. La paura avrà come risultato soltanto un‘attività che
diminuirà la capacità e la qualità di allinearsi e di amare. Il Terzo Aspetto, cioè l‘umanità, la
11
Alice Bailey, Psicologia Esoterica, Vol. II, pag. 376.
42
personalità, è divino. Deve soltanto superare il timore per la sopravvivenza, inerente alla vita
incarnata, e mantenere saldo il suo orientamento verso l‘anima, per provare questo fatto e
diventare testimonianza vivente della gloria di Dio. Tali sono la sfida e l‘opportunità che vi
attendono questo anno.

29 gennaio 2003
Tensione
In quanto gruppo, state entrando in un periodo di attività intensa. Questo non è diverso
dalla situazione globale e rappresenta la vostra parte di sfida alla quale devono far fronte la
Gerarchia e l‘umanità in questa fase del processo di esteriorizzazione. I periodi d‘intensità
portano in superficie i ―complessi‖ semiconsci e inconsci della psiche e consentono di
esaminarli alla luce dell‘anima. La questione della guerra sta facendo meditare la gente sulla
conduzione della loro vita di pensiero e sentimento in un modo tale che, se correttamente
gestiti, quale risultato di conflitto e tensione, può portare la visione di un mondo unificato
all‘attenzione cosciente nella vita di quel centro che è l‘umanità.
Nel vostro lavoro di gruppo, la tensione e l‘incertezza di non sapere se la Scuola
possederà o no la proprietà terriera fornisce una simile opportunità. Se permetterete al
processo di continuare ad operare a livello profondo, troverete che fa emergere le questioni
principali alla base del duplice paradosso di Spirito/Materia in ciascuna delle vostre nature. Il
risultato potrebbe essere un confronto con quella che è stata chiamata ―la Grande Illusione‖ e
una vittoria su di essa.
Ciò che è necessario è mantenere un punto di tensione così a lungo in modo tale che le
questioni centrali diventino molto chiare. Verrà, comunque, un momento in cui la tensione
porterà frutto e giungerà il tempo della decisione e dell‘azione. La giusta coordinazione dei
tempi è un‘abilità fondamentale del Settimo Raggio.
In entrambi i casi la Gerarchia può ispirare, educare e guidare, ma la responsabilità della
decisione deve essere lasciata all‘umanità e, nel caso della Scuola, al gruppo esterno. In
nessun altro modo tutti e tre gli Aspetti della divinità possono entrare in un appropriato
rapporto reciproco. Responsabilità e potere sono intimamente legati. Nessuno dei due può
esistere a lungo senza far entrare in giuoco anche l‘altro.
Il vostro gruppo deve cominciare a operare più pienamente quale centro esoterico –
pensate alla distinzione fra il modo di operare del corpo fisico e quello del corpo eterico. Il
secondo è esoterico rispetto al primo e sta alla base del suo funzionamento.
In quanto gruppo, siete sette centri d‘energia che devono pervenire a una giusta
relazione di funzionamento fra di loro, allo scopo di permeare ed organizzare l‘ambiente
esterno con le superiori energie archetipe degli ashram.
Ponete attenzione a purificare i flussi d‘energia fra di voi, poiché sono questi flussi
energetici che soggiacciono ai pensieri e ai sentimenti che all‘essere interiore appaiono
materiali e densi e che possono riorientarli. Non cercate di materializzare troppo presto il
concetto della vostra interazione energetica, ma state saldi sui livelli causali e da lì lavorate
verso l‘esterno. Ricordate che la chiave per operare con la Grande Illusione è il riconoscere
l‘irreale per quello che è e non cercare di operare al suo interno. Può essere utile per voi
considerare le regole per il piano fisico/eterico contenute nel Trattato di Magia Bianca.

43
05 Febbraio 2003

Scelta
Questa è stata una settimana importante nella vita del gruppo e nel processo magico.
Quello che ora dovrebbe esservi diventato chiaro è la necessità che il gruppo funzioni come
un‘unità o un‘entità, come pure l‘importanza che ogni individuo nel gruppo s‘impegni
all‘opera di purificazione su di sé, che naturalmente scaturisce dalla tensione correttamente
mantenuta nella vita del gruppo.
Inoltre, il gruppo è solo un‘unità in un gruppo più vasto e, mentre il processo di sintesi
che avviene negli ashram continua, sarà più chiaro come ogni gruppo si adatta nel tutto di cui
fa parte, proprio come il vostro processo sintetico rivela progressivamente il ruolo chiave che
ogni individuo deve svolgere nel vostro gruppo.
La vostra domanda riguarda Highden e se esso continuerà ad essere il sito della Scuola.
Vorrei cercare di rispondervi sottolineando ancora una volta la necessità che rimaniate uniti in
questo processo come un gruppo. Highden venne alla luce perché coloro che vi erano
coinvolti volevano stare veramente nella corrente di Volontà, di forza di Shamballa,
permettendo così la costituzione di un punto di ancoraggio sul piano fisico. La sua nota chiave
è la disponibilità a servire il Volere di Dio. In un certo senso, è la volontà di servire come
meglio si può la necessità, che consente alla Volontà di agire in maniera più potente.
Quanti discepoli sono disposti e capaci proprio di raccogliere una parte di un simile
progetto ed agire per farne parte? È proprio questa ―disponibilità‖ che, in primo luogo, vi ha
portati in questo gruppo. Il Proposito è fisso, ma il Piano cambia continuamente, per
conformarsi a quel Proposito il più fedelmente possibile. L‘opera della Gerarchia tramite gli
ashram è quella di continuare a lavorare, per portare l‘umanità ad allinearsi con quel Piano. Vi
sono due tipi di operatori che cerchiamo di impiegare come ―operatori chiave‖ nei periodi di
cambiamento.
Il primo tipo è ancorato così fermamente che essi diventano centri stabili di vortici di
forza in una località particolare. Essi hanno solitamente profonde radici karmiche in luoghi,
famiglie, mezzi di sostentamento ed altro e non sono ―trasferibili‖ nel senso di ―poter essere
sistemati altrove‖.
L‘altro tipo di operatori importanti è il PIÙ ―trasferibile‖ in senso fisico. Essi hanno
regolato le loro vite esterne così bene che sono disponibili a ritirarsi e ad andarsene secondo il
comando interiore che ricevono dall‘ashram. Essi diventano ―punti di collegamento di forza
ashramica‖, piuttosto che ―punti d‘ancoraggio di discesa ashramica‖. Questi operatori sono in
grado di rimanere o di andare, secondo quanto richiesto dalla necessità dell‘ashram.
Vivete in un periodo nel quale dovrete fare una scelta. Come risultato di quella scelta
avrete la possibilità di diventare, sia come individui che come gruppo, ―operatori centrali‖
dell‘uno o dell‘altro tipo. Dal punto di vista della Gerarchia, possiamo impiegare operatori di
entrambi i tipi, per far progredire il senso di sintesi. Se vi legate più pienamente a Highden,
possiamo cominciare a usare questo centro come un punto stabile al quale possiamo mandare
altri operatori i quali potranno rimanere a rinforzare l‘ancoraggio, oppure andarsene, portando
energia nuova, quando arrivano, e portando via energia sintetica, quando se se ne vanno.
Il punto importante, affinché questo processo proceda, è che voi realizziate l‘importanza
della vostra propria ―volontà‖ quale gruppo esterno. Non è accettabile che vi limitiate a
sottomettervi a quella che potreste chiamare la ―Volontà di Dio‖ nel senso di ―ciò che sarà
sarà‖. Questo è un evitare la responsabilità, cosa che rinnega la divinità del Terzo Aspetto‖.
Voi dovete scegliere e poi mantenere quella scelta senza sforzo, arrendendovi e allineandovi
all‘ashram.
Ecco le vostre scelte come esse appaiono alla mia coscienza.

1. Scegliete di stare, ―come gruppo‖, a Highden. Da ciò risulterà successo o fallimento,

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nel senso di raggiungere il risultato desiderato di essere in grado di acquistare la proprietà, o
almeno restarvi a lungo. Il successo significherà che il progetto potrà essere usato dall‘ashram
come un vortice stabile. Il fallimento significherà che il gruppo potrà allora scegliere di
offrirsi come un‘unità per un altro servizio, oppure di sciogliersi e riformarsi in altri modi.
Ricordando, ovviamente, che in nessun lavoro spirituale intrapreso con intento allineato esiste
mai alcun vero ―fallimento‖.

2. Oppure scegliete ―come gruppo‖ di offrirvi, per essere impiegati come un‘unità
all‘interno del Piano come meglio possa servire allo spirito di sintesi e all‘intento Gerarchico
in questo momento. Il risultato di questa scelta sarà o che il gruppo si trasferirà in un altro sito
o addirittura in parecchi siti, oppure che riceverà l‘ordine di restare a Highden, oppure di
sciogliersi.

La prima opzione dà sicurezza di intento, ma incertezza per quanto riguarda l‘esito. La


seconda opzione dà sicurezza di esito (che sarete impiegati collettivamente o individualmente
per il massimo bene), ma incertezza per la direzione o l‘intento.
Qui la questione importante è prendere la decisione in quanto gruppo. Questa decisione
infatti, fa parte del vostro processo d‘iniziazione. L‘umanità deve imparare ad usare la
Volontà, cominciando dalla sua volontà personale, e vediamo questo processo all‘opera
proprio ora sulla scena mondiale. Nel caso del vostro gruppo, non si tratta tanto di una
distinzione fra uso giusto o sbagliato della Volontà. L‘unico uso sbagliato sarebbe il non
―scegliere‖ e, perciò, non usare affatto la Volontà. La distinzione è se usare la Volontà come
una forza discendente che si ancora nella materia, o come una forza ascendente che astrae.
Entrambe le direzioni fanno avanzare l‘altra come conseguenza, ma l‘apparenza esteriore non
è la stessa.

Scegliete, fratelli miei. Attendiamo la vostra decisione.

12 Febbraio 2003

Identificazione di Gruppo
Vi trovate al centro dello svolgersi di un processo d‘iniziazione di gruppo. Non è questa
l‘intenzione centrale di una scuola occulta? Nel prendere la vostra decisione, avete scelto di
riorientare la vostra coscienza, e così facendo, siete in procinto di trasferire la vostra identità
centrale dall‘umanità alla Gerarchia, dal Terzo al Secondo Aspetto. L‘iniziazione della
coscienza dalla personalità all‘anima è sempre ―auto-iniziazione‖.
Il Terzo Aspetto diventa sacro e dimostra la sua divinità, quando la coscienza
identificata con la forma (e ricordate che i pensieri sono forme) sceglie volontariamente di
identificarsi di nuovo con l‘anima. Come gruppo, siete in procinto di fare questo.
L‘iniziazione avviene nella coscienza e sono i cambiamenti nella coscienza che,
successivamente, hanno un effetto sulla vita della forma. A volte la coscienza cambia così
radicalmente che le vecchie forme non servono più e devono essere trasformate o
abbandonate. Il processo della morte è sempre un‘opportunità d‘iniziazione. La coscienza o si
aggrappa alla forma, col risultato di una morte ―inconscia‖, o la lascia con gioia e partecipa al
processo di astrazione, nel qual caso si ha una transizione cosciente.
Avendo preso la decisione in quanto gruppo, ora siete in un processo che non è stato
ancora completato e, perciò, non potete sapere quale sarà il suo esito. Io posso solo aiutarvi a
guidare la direzione della vostra coscienza, nello stesso modo in cui operano le guide che
aiutano l‘anima ad elaborare la transizione nel momento della morte.
Non esiste un‘anima individuale, proprio come non c‘è un‘―onda‖ individuale nel mare.

45
In realtà esiste solo l‘Anima – l‘unico grande Ashram della Gerarchia. In quel vasto mare ci
sono gli ashram, i sotto-ashram di raggio, punti di focalizzazione di ―qualità‖ entro la qualità
travolgente dell‘―Amore Saggezza‖, impressa dalla Volontà e risultante in Attività
Intelligente.
Nello stesso modo, in realtà, non esiste l‘―anima‖ della Shamballa School. C‘è solo un
punto focale nell‘oceano ashramico, un‘onda che si è elevata in allineamento con un proposito
specifico e ha attratto diverse coscienze individualizzate nell‘orbita di quel proposito
centralizzato.
Dall‘altezza del piano buddhico ogni forma è vista come illusoria, anche le forme
animiche esistenti sul piano mentale astratto e che consistono in raggruppamenti di corpi
causali. Gruppi di anime realizzano un metodo per condurre la coscienza identificata con
l‘illusione di un singolo corpo causale fino all‘illusione più allargata di un‘anima di gruppo.
Infine, tutte le distinzioni di coscienza, tutti i raggruppamenti e i sottoraggruppamenti devono
scomparire con la realizzazione della Vita Una che sottostà a tutta la coscienza. I Sette Raggi
di luce si fonderanno nel grande raggio sintetico color indaco, dietro cui ci saranno le tenebre
del puro Spirito da cui nasce tutta la luce.
Tuttavia, nel tempo e nello spazio, le illusioni sono dominate una alla volta, mentre
sfere sempre più vaste sono trascese entro l‘unica sfera della vita planetaria. Essendo riusciti
in qualche misura a fondere le vostre coscienze individuali in un‘entità di gruppo, ora la
direzione in cui la coscienza del vostro gruppo deve espandersi è verso il gruppo ashramico
globale. L‘entità individuale trova la propria funzione specifica nella vita maggiore, quando la
coscienza di quell‘entità si è espansa in un campo più vasto.
Ora vorrei consigliarvi di considerare l‘anima di gruppo come la forma di vita del vostro
―progetto‖. Questa forma esiste sul piano mentale astratto. La transizione che state facendo,
per poco che ve ne rendiate conto, è il trasferimento della vostra consapevolezza della forma o
―corpo‖ dalla collocazione fisica di Highden al ―corpo‖ causale del gruppo sui livelli mentali
astratti. La vita soggettiva o coscienza di gruppo si sta analogamente trasferendo dal corpo
astrale del gruppo al ―corpo‖ buddhico. La ―volontà‖ di gruppo si sta analogamente
trasferendo dalla ―forma pensiero‖ concretizzata del progetto della Shamballa School alla
Volontà del vostro Maestro focalizzata sul piano atmico.
Se seguite questo ragionamento vedrete che l‘identità del gruppo si sta spostando dai tre
mondi della personalità di gruppo ai tre mondi della triade. Questo trasferimento può avere o
no come risultato la perdita della personalità esterna, non solo del progetto ma anche del
gruppo (cioè quelle personalità individuali che costituiscono il gruppo ―esterno‖). Che lo
faccia o no dipende da tre fattori.

a. Il grado d‘attaccamento che ancora esiste nella coscienza di gruppo alle forme su tutti e
tre i piani della personalità. Considerate a questo scopo non solo i vostri attaccamenti al
luogo fisico, ma anche ai corpi astrale e mentale del gruppo.
b. La capacità che hanno le forme di servire da contenitori o espressioni della vita triadica
del gruppo.
c. Le considerazioni di primaria importanza del perenne cambiamento del Piano Gerarchico
che serve l‘immutabile Proposito.

Ora vi dò due ulteriori suggerimenti.

1. Cercate di espandere la vostra coscienza dell‘anima di ―gruppo‖. Questo vi condurrà ad


una più vasta prospettiva ashramica e, dunque, alla comprensione della precisa funzione
che il vostro gruppo può potenzialmente svolgere. Essa è una funzione buddhica che
conduce alla Ragione Pura e indica l‘Amore che attraversa il cuore causale e non tanto il
cuore astrale del gruppo.

46
2. Trasmettete il Proposito. Questo è qualcosa di diverso, fratelli miei, dall‘―allinearsi‖ con
esso. Voi potete allineare la vostra coscienza col Proposito, leggendo e meditando sulle
articolazioni del proposito che io, come vostro Maestro, ho indicato nei libri e in queste
trasmissioni, e vi sollecito a farlo. Questo processo condiziona il campo mentale e lo
allinea con quello atmico. Il proposito, tuttavia non è un concetto, ma un‘energia. È la
trasmissione di quest‘energia che ―trasfigura‖ la mente e libera la coscienza imprigionata
dalla Grande Illusione.

In conclusione, v‘incoraggio a mettere da parte ogni pensiero d‘insuccesso e ogni


preoccupazione riguardo al futuro e a raddoppiare il vostro sforzo e la vostra focalizzazione in
questo periodo cruciale di transizione. Lavorate come un gruppo, come un‘anima di gruppo,
sui livelli causali con lo stesso grado d‘unicità d‘intenti che vi fu richiesta sul piano fisico tre
anni fa, quando iniziò il progetto esterno.

19 Febbraio 2003

Vita

La trasmissione di questa mattina riguarda la Vita. Il periodo di Aquarius è quello in cui


si opera con la ―Vita più abbondante‖.12 Questa ―Vita‖ ha origine nel Proposito che portò in
incarnazione su questo pianeta il Signore del Mondo. È questa Vita che sostiene il vivere di
tutti i regni, sebbene la sua impressione influisca sui cinque mondi inferiori in due modi
diversi, tramite l‘energia della ―Volontà‖. Nei tre sottopiani inferiori del piano cosmico,
quest‘energia di ―Volontà‖ è diretta alla sopravvivenza fisica della forma. Nei regni della
triade, quest‘energia è diretta all‘adempimento del proposito triadico. Questi due ―punti
focali‖ della ―Volontà‖, uno sul piano atmico e uno sul piano fisico, sono in opposizione
diretta fra loro. Essi sono la ―volontà di sopravvivere‖ e la ―volontà di proposito‖ dei chakra
alla base e coronale. Queste due volontà possono essere bilanciate soltanto dal terzo centro
che trasmette ―volontà‖, la ―volontà di essere‖ del chakra del cuore.
L‘origine di questa terza ―volontà‖ sintetica è l‘energia della Vita stessa che nasce nel
proposito d‘incarnazione del Logos Planetario ed è dunque trasmessa tramite la monade, gli
ashram sul piano buddhico, il gioiello nel loto e infine il gruppo centrale di petali nel centro
del cuore.
Questi tre centri di ―Volontà‖, della corona, della base e del cuore, compongono un
triangolo entro il Terzo Aspetto, attraverso il quale può scorrere l‘energia della quarta qualità
della divinità. Essi, entro l‘entità solare, sono connessi ai pianeti Vulcano, Plutone e Terra.
Mediante questo triangolo l‘energia della Volontà solare può essere trasmessa tramite la
Volontà planetaria. Riflettere a fondo su questo può gettare un po‘ di luce sul ruolo di questo
pianeta entro il sistema maggiore.
Il corpo causale costituisce il centro dei cinque mondi ed è il chakra del cuore del
sistema monadico. È attraverso il cuore del corpo causale che deve fluire la ―Luce Superna‖.
Questa ―Luce‖, unita com‘è alle energie combinate di Aquarius e del Settimo Raggio, ha un
rapporto particolare col pianeta Urano. La Luce Superna può fluire dal piano atmico a quello
fisico solo quando le due energie della ―volontà di sopravvivere‖ e della ―volontà del
proposito‖ sono sintetizzate dalla terza energia della ―volontà di essere‖ proveniente dalla
monade, ma originata sul piano logoico del sistema. Ciò riunisce le energie del primo, terzo e
settimo piano tramite i ―corpi‖ sul secondo e quinto piano.
Il vero significato di Venere in Capricornus e del suo rapporto con la Terza Iniziazione

12
Alice Bailey, Trattato del Fuoco Cosmico, pag. 125 Il Libraio delle Stelle Velletri, 2007.
47
riguarda il ruolo svolto dalla Quinta Gerarchia nell‘integrare le tre ―volontà‖ che agiscono
tramite il Primo, il Terzo e il Settimo raggio di Capricornus. Il Quinto Raggio è il ponte
fornito dal corpo causale per l‘energia di ―Amore‖ che, attraverso la monade o centro
planetario del cuore, giunge direttamente dal cuore del Sole. È fondamentalmente energia di
Amore ―fissata‖ su una linea dura o piano della ―Volontà‖. Rappresenta perciò la sintesi di
Secondo Raggio che agisce all‘interno dell‘allineamento 1 - 3 - 5 - 7, e che consente così
l‘incontro del ―più alto e del più basso‖.
Venere è l‘energia dell‘Amore sacrificale solare che discende ad aiutare la ―volontà di
essere‖ della divinità planetaria. La sua importanza nella vostra vita di gruppo dovrebbe
essere evidente. Le energie di ancoraggio ed astrazione nel vostro processo sono evidenti.
Decidendo come gruppo di essere mobili piuttosto che immobili, avete scelto la ―volontà‖
emanante dal chakra coronale invece della ―volontà‖ emanante dal chakra alla base; avete
perciò effettivamente trasferito il vostro punto di equilibrio dall‘umanità alla Gerarchia. Il
punto di transizione avviene nel campo causale del gruppo. Ora ci si domanda se le forme
esistenti con le quali il gruppo ha lavorato, gli involucri mentale, astrale ed eterico/fisico,
possano essere trasformate o debbano essere abbandonate del tutto.
La trasformazione non è un processo graduale, bensì improvviso. La trasfigurazione è
l‘assorbimento improvviso dell‘anima di gruppo nell‘energia della ―Vita‖ stessa. Questa
energia è così potente che può servire a fondere anima e personalità, oppure provoca la morte
della personalità. Il processo di fusione avviene entro la forma tramite il chakra del cuore ed è
in effetti la fusione di due ―volontà‖, quella dell‘anima e quella del sé personale, in una sola
―Volontà‖.
La morte della personalità, o in realtà la disintegrazione delle forme che la
compongono, indica che la forma non è in grado di contenere l‘energia trasfigurante della
Luce Superna. È per questo che l‘iniziato al Terzo grado viene chiamato ―Il Conquistatore
della morte‖.13 Egli comprende che l‘energia della Luce Superna è la ―Vita‖ stessa. Egli non
sa se la discesa di quell‘energia avrà come risultato la frantumazione delle forme costruite ed
adattate con tanta cura oppure la loro trasfigurazione. Il vasaio che colloca una coppa di creta
in un forno ne è una buona immagine. Egli non sa se, una volta messa nel fuoco, essa sarà un
contenitore spaccato oppure cotto a perfezione.
L‘esperimento a Highden ―sta cuocendo nel fuoco‖. Il risultato sarà una trasfigurazione
o una frantumazione. Non c‘è un‘altra opzione quando fate appello all‘energia di Vita, che è
anche energia di morte. O l‘energia della Luce Superna si riverserà tramite il corpo causale di
gruppo e si farà strada fino al piano eterico e ai progetti esterni, ancorandosi così sul settimo
piano, oppure troverà il suo passaggio bloccato nella vita mentale, astrale o eterica della
personalità del gruppo e avrà come risultato la distruzione di quei campi. Se il risultato sarà
quest‘ultimo, l‘anima di gruppo tornerà alla ―lavagna‖ dell‘ashram. In entrambi i casi, la
―collocazione‖ del centro del gruppo si sposterà ai livelli causali, ma potrà avere o no una
personalità di gruppo con cui operare. Dalla prospettiva della triade, la ―personalità‖ di
gruppo consiste in una particolare configurazione energetica di corpi causali individuali. La
vera anima del gruppo è l‘ashram.

13
Alice Bailey, Astrologia Esoterica, Lucis Publ. Comp., New York 1951, pag. 333.
48
26 Febbraio 2003

Fusione
Ho detto che la ―personalità‖ del gruppo dovrebbe essere considerata come la coerente
identità causale che si forma sui piani della mente astratta. Per capire questo processo, può
essere d‘aiuto raffigurarsi il triplice sviluppo della coscienza – individualizzazione,
iniziazione e identificazione – come tre aspetti di uno stesso processo, visto da diversi livelli
d‘esperienza.
L‘iniziazione di gruppo, per esempio, comporta un‘identificazione che riguarda l‘anima
causale individuale. La coscienza solare individualizzata ―s‘identifica‖ col gruppo. Il processo
è un‘―iniziazione‖ per il gruppo nel suo insieme e un‘individualizzazione dal punto di vista
dell‘ashram. Un frammento di proposito ashramico si ―individualizza‖ mediante la
disposizione geometrica di un gruppo di corpi causali sul piano mentale superiore.
Questo processo di individualizzazione non è diverso in essenza da quello che si svolse
nella Terza Razza Radice, quando gli angeli solari animarono o individualizzarono l‘uomo
animale. In quell‘epoca, avvenne una gran distruzione di forme nei tre mondi, mentre allo
stesso tempo si svolgeva un processo di fusione sui livelli causali, che sfociò in un‘identità
―individualizzata‖, un‘identità che sarebbe stata sostenibile per tutta una serie di vite esterne e
infine avrebbe reso possibile un collegamento duraturo fra monade e personalità nel processo
di individualizzazione, iniziazione e identificazione.
Una personalità ―individualizzata‖ dal punto di vista dell‘ashram è, dunque, un gruppo
di corpi causali che viene formato in una struttura stabile che perdurerà per molte
incarnazioni, allo scopo di compiere uno specifico frammento del proposito ashramico. Essa è
l‘esteriorizzazione di una parte dell‘ashram fin sul piano mentale, dove viene ―fissata‖
l‘energia del Proposito. Questo processo richiede il consenso volontario dell‘anima causale
individuale. È il principio di Leo che si arrende ad Aquarius, in modo che possa risultarne un
più grande Leo o Sole di coscienza.
Questo processo avviene secondo la Legge del Destino, piuttosto che secondo quella del
Karma. Ci sono molti gruppi che sono riuniti da comuni precedenti karmici per scopi di
educazione, guarigione e crescita. Un gruppo che si riunisce secondo la Legge del Destino si
forma grazie al riconoscimento congiunto e all‘ impegno verso il proposito ashramico che sarà
assolto in una data futura. All‘adempiersi di quel destino, il corpo causale del gruppo si
frantuma e la coscienza si trasferisce nell‘ashram.
Questo proposito si svolge sempre per diverse incarnazioni ed è riconosciuto in modo
diverso dai membri del gruppo, secondo lo stadio di sviluppo dei loro antahkarana. Dal
momento in cui avviene questo processo di fusione o ―individualizzazione‖ è l‘impegno
congiunto delle anime dei membri del gruppo che porta avanti il progetto.
Fino a quel momento di ―individualizzazione‖, sono il proposito e la coscienza coesiva
del Maestro o dell‘iniziato che tengono unito il gruppo. Quando esso è avvenuto, la coscienza
iniziante viene liberata dalla sua funzione ritardante, e può inondare di luce la sua ―creazione‖
e operare per suo mezzo secondo la necessità.
Vorrei che vedeste questo molto chiaramente. Come gruppo esterno siete stati riuniti e
collegati con altre anime che non sono attualmente incarnate, per formare un campo di gruppo
che possa essere usato per esteriorizzare una parte del mio proposito ashramico. Questo
processo richiede da parte vostra l‘identificazione quali individui – ogni individuo deve
identificarsi con il tutto e non con la sua identità individuale (è per questo che mi rivolgo a voi
come entità di gruppo e non come a una riunione di individui). Esso richiede un‘iniziazione
quale entità di gruppo – l‘anima di gruppo è ciò che può iniziare la coscienza individuale a
quella dell‘intero gruppo. Poiché comporta l‘individualizzazione, essa è parte dell‘energia del
Proposito che giunge tramite la monade, che è ―incarnata‖ nel campo di coscienza coeso
dell‘anima di gruppo.

49
Questo è il reale esperimento intrapreso, che per avere successo richiede la ―volontà‖
della vostra anima incarnata (che è la personalità solarizzata). Io posso solo riunirvi ed
educarvi, mentre si svolge il processo. Affinché il risultato sia positivo, dovete indirizzare la
vostra ―volontà‖ verso la mia. Lasciate che ve lo dica in parole semplici. Siete disposti a
rinunciare non solo alle acquisizioni della vostra personalità, ma a qualcosa che per voi è
molto più prezioso: il raccolto accumulato di molte vite, il vostro corpo causale, il Tempio di
Salomone nel quale avete immagazzinato con cura l‘esperienza essenzializzata di un‘anima
individuale? Ognuno di voi è un‘anima con molta esperienza e voi siete tutti capaci di agire in
qualche misura come anime, altrimenti, non sarei stato in grado di riunirvi insieme per questo
lavoro. Volete diventare un‘anima sola, non in teoria ma di fatto? Volete far sì che il vostro
proposito incarnato e individualizzato come è nel vostro sé causale diventi uno con un
Proposito più vasto?
In questa fase, non prestate attenzione a ciò che accade nei tre mondi, l‘esterno
comincerà a ristrutturarsi soltanto dopo che le decisioni interiori saranno prese. Se avviene la
fusione, le forme richieste per l‘adempimento di quel proposito saranno costruite o attratte. Ci
sono tutti gli ingredienti della fusione meno uno: la volontà di tutti voi di lanciarvi avanti in
questo nuovo esperimento, la disponibilità ad abbandonare tutte le forme pensiero, gli
attaccamenti e i progetti individuali, per entrare nel centro energetico di questo esperimento.
Ne conseguirà che la nascita dell‘energia del Proposito emanata da Shamballa avverrà tramite
l‘anima del gruppo come prodotto secondario di questa resa. L‘iniziato deve applicare
l‘energia della Volontà a se stesso e non ad altri, e questa legge si applica anche al gruppo che
viene iniziato.

05 Marzo 2003

Luce di Vita
C‘è un tipo di luce detto ―luce della vita stessa‖. Questa luce sta cominciando ad entrare
nel campo del gruppo. Essa non riguarda l‘intelligenza o la coscienza, cioè come noi
normalmente consideriamo la luce, ma è associata con la Volontà e col proposito del Logos
Planetario. È una luce che non tanto illumina quanto ―vivifica‖. È la Luce Superna che
risveglia la ―luce segreta‖ entro la forma. Vi chiedo di focalizzarvi più coscientemente su
questa luce e di riflettere sul suo significato per il processo di gruppo.
Nel campo di gruppo, c‘è stato un nuovo e rapido orientamento che si è centrato sul
concetto basilare di ciò su cui è fondato un gruppo esoterico. Questo riorientamento è stato un
attacco significativo a ciò che viene chiamato la Grande Illusione e dovrebbe aver introdotto i
membri del gruppo ad un‘esperienza di unità isolata – quella strana esperienza nella quale il
discepolo si sente apparentemente spoglio, eppure unificato – solo, eppure unito con tutto il
mondo. Ogni membro individuale del gruppo sta diventando, in senso pratico ed empirico, il
gruppo stesso. Ciò permette una maggiore autonomia delle personalità dei membri del
gruppo, indicando nello stesso tempo una fusione più profonda a livello dell‘anima.
Questo gruppo fuso si è ―individualizzato‖ tramite il processo iniziatico. Ciò significa
che un ―seme‖ proveniente dall‘ashram può essere piantato ora entro il gruppo, per abitare la
forma dell‘anima di gruppo, per così dire. Questo seme porta con sé un proposito particolare
che è un sottoinsieme dell‘intento ashramico e un ―lavorare tramite‖ esso.
Affinché la ―luce di vita‖ – su un raggio della quale è piantato questo seme – sia
mantenuta, il seme deve avere accesso sia a sua madre che a suo padre. L‘anima fusa del
gruppo è il principio madre – il proposito ashramico è il principio padre. Il gruppo deve
nutrire il seme con attenzione cosciente e amorevole – e questo si realizza con la meditazione
ritmica. Così si crea e si mantiene un contenitore. Il seme sviluppa comprensione del mondo
tramite le diverse attività del gruppo. Queste attività sono le ―radici‖.

50
Quando un membro del gruppo si sente portato a procedere su un dato sentiero di
servizio nei tre mondi, la sua attenzione è concentrata all‘esterno. Questa attenzione esterna
porta ulteriormente la ―radice‖ nella terra dei tre mondi. Tuttavia, la radice consente anche che
le sostanze nutrienti viaggino a ritroso fino al seme e lo rendano più ―intelligente‖, nel senso
di essere ―permeato‖ tramite l‘azione esterna.
La maggior parte dei gruppi esterni focalizzano la loro attenzione all‘esterno,
nell‘estendere la struttura della ―radice‖ e occasionalmente, grazie all‘ispirazione e alla
meditazione, portano la loro attenzione fino al seme. Sto richiamando la vostra attenzione su
un processo superiore, nel quale il lavoro nei tre mondi è intrapreso con un diverso ―indirizzo
di coscienza‖. Lo sguardo del membro del gruppo deve essere mantenuto sul ―seme‖,
piuttosto che sulla terra. La radice crescerà sempre più rapidamente e in modi più magici di
quanto sarebbe possibile, se l‘attenzione fosse rivolta all‘esterno. Ne avete appena avuto la
dimostrazione in quanto gruppo.
Desidero riaffermarlo, perché è probabile che avrete bisogno di ricordarvi di continuo
questo riorientamento finché non diventi stabile nella vostra esperienza. L‘attività dei membri
del gruppo è designata a portare al seme comprensione e nutrimento e non a raggiungere
qualche manifestazione esterna nei tre mondi. Non dovreste focalizzarvi sulla realizzazione di
specifici progetti esterni come obiettivi in se stessi. Questo sarà ovviamente quasi impossibile
per voi, ma vi diventerà via via più facile. Il lavoro del gruppo di insegnare e scrivere e
manifestare NON consiste tanto nel portare gli insegnamenti all‘umanità, quanto nel portare
l‘umanità stessa agli insegnamenti. Riflettete su questo. Dal punto di vista dell‘umanità, la
Gerarchia si sta esteriorizzando, portando all‘umanità la luce, l‘amore e il potere dei mondi
interiori e inaugurando un‘età d‘oro di fratellanza sulla Terra. Dal punto di vista della
Gerarchia, l‘umanità è cibo. L‘anima ha bisogno di estendere le sue radici verso la personalità,
per acquisire sufficienti sostanze nutrienti e per fiorire verso l‘alto, verso la monade.
Fate conto di servire le necessità della Gerarchia piuttosto che i bisogni dell‘umanità. Il
maggiore include sempre il minore e troverete che l‘aiuto all‘umanità sarà grande, ma quale
―prodotto secondario‖ della focalizzazione della vostra attenzione.
Questo nuovo orientamento fa sì che la focalizzazione del Primo Aspetto della
personalità diventi quella del Terzo Aspetto della triade e avvenga sul piano mentale. La
meditazione sull‘anima è normalmente il Primo Aspetto nella trinità di meditazione, studio e
servizio, ma è il Terzo Aspetto nella trinità di Intelligenza, Amore e Volontà. Ciò non significa
che studio e servizio non siano considerati, ma che sono stati intrapresi con un orientamento
meditativo che indirizza tutti gli atti nei tre mondi al servizio della crescita dell‘anima.
Il Secondo Aspetto, o Aspetto Amore, si sviluppa mediante la ―comunione‖ come anima
– in questo caso come anima di gruppo. Nello stesso modo in cui i singoli individui entro il
gruppo hanno imparato a identificarsi come gruppo tramite la comunione dei corpi causali,
l‘anima di gruppo deve aprirsi coscientemente alla comunione con le anime di altri gruppi fusi
entro l‘ashram più vasto. Il vostro nuovo lavoro di meditazione quale gruppo avverrà lungo
queste linee.
Il Primo Aspetto di ―Volontà‖ è connesso ad atma e mantiene il flusso elettrico fra il
proposito di gruppo (che si esprime nelle sfaccettature dei propositi delle anime individuali) e
il proposito nel cuore dell‘ashram, che è quello del vostro Maestro. Potreste esprimere
chiaramente e mentalmente questo rapporto tra voi stessi, ma ovviamente l‘interazione reale è
energetica ed è la penetrante energia dinamica che carica l‘anima di gruppo e può essere
invocata ed evocata. Questa è la riserva di Volontà.
La luce stessa della vita è una luce sintetizzata che opera tramite le tre luci della triade
nello stesso modo in cui la luce dell‘anima opera tramite le tre luci minori della personalità.
Essa giunge attraverso la monade in senso individuale, nel senso del gruppo tramite il Chohan
o iniziato di sesto grado nell‘ashram nel quale trova posto il vostro Maestro, e tramite
Shamballa in senso planetario.
Nel concludere, vi ricordo che l‘attuale progresso nelle vicende della vita di gruppo ha

51
causato come conseguenza il distogliere la vostra concentrazione dal progetto esterno e
permettere al potere del ―seme‖ di trarre a sé quegli elementi e ingredienti di cui ha bisogno
per crescere. Ho già detto prima che la capacità di crescita di questo progetto (e ora intendo il
progetto dell‘anima) è vincolata dalle limitazioni delle vostre forme pensiero. Ora aggiungo
l‘elemento della ―direzione‖. Non si tratta soltanto delle vostre forme pensiero (che sono meri
contenitori per la coscienza), ma anche della direzione di quelle forme pensiero – sono forme
pensiero che ―si manifestano‖ e all‘accrescimento delle quali siete attaccati, oppure forme
pensiero che ascendono, che si sono arrese al ―seme‖ al centro dell‘anima di gruppo, una volta
che sono state costruite? Non vi sto chiedendo di diventare troppo astratti. Continuate a
operare nei tre mondi. Fate ciò che deve essere fatto, ma fate sì che la vostra coscienza
rimanga nell‘alto luogo dell‘anima ed entri con sempre maggiore frequenza nel ―luogo
segreto‖, la corte interna dell‘anima di gruppo che contiene il seme.

12 Marzo 2003

Anima di Gruppo

Solo quando le forme spariscono riusciamo a renderci completamente conto del nostro
attaccamento ad esse. Questo è vero sia che la forma sia un individuo, un luogo, una forma
pensiero o uno schema di rapporti. Questo è il dono della morte – la liberazione dalle nostre
illusioni e dai nostri ―investimenti‖. Niente di reale muore. Niente di reale finisce. Questo è
eternamente vero eppure occorre impararlo sempre a livelli diversi, poiché le forme diventano
sempre più sottili man mano che l‘anima evolve e accresce la sua esperienza. Vecchie forme
vengono ―incorporate‖ in forme nuove meglio adatte ad esprimere la coscienza ispiratrice e la
vita entrostante che non è altro se non un‘unica Vita.
In quanto gruppo, voi state subendo un processo di morte e dovrete attraversare i suoi
stadi fino a raggiungere la fase della gioiosa accettazione e del raccolto. Ciò che è stato creato
insieme a livello dell‘anima non può essere smantellato. Non può né essere minacciato, né ha
bisogno di essere preservato. Esso semplicemente è e si rivelerà col tempo in nuove forme.
Ciò di cui vi sto parlando è l‘―entità‖ che è un‘anima di gruppo e contiene in sé il seme del
proposito ashramico. È un‘entità sui livelli causali – un gioiello intorno al quale si formeranno
dodici petali. Naturalmente, questa entità avrà incarnazioni esteriori – forme che rifletteranno
ed esprimeranno il modello archetipo interiore – ma l‘entità non dovrebbe essere confusa con
alcuna delle sue forme, né con le personalità di coloro che ne faranno parte.
Non c‘è quasi alcun modo di spiegare il processo di formazione di un‘entità causale di
una Scuola entro il corpo causale di una nazione senza che quel processo si materializzi nelle
menti di coloro ai quali viene spiegato. Ciò nonostante voglio tentare.
Gli ashram, come sapete, esistono a livelli buddhici. La loro esteriorizzazione diventa
possibile quando nella mente superiore dell‘umanità esistono quelle forme pensiero illuminate
che rispondono alla ‗nota‘ del proposito qualificato che definisce l‘ashram. Queste ―forme
pensiero‖ sono un ponte fra il corpo emotivo dell‘umanità e il ―corpo buddhico‖. Sul piano
mentale inferiore, le forme pensiero sono più ―materiali‖ e hanno alla loro radice
l‘identificazione con una forma, sia essa quella di un individuo che di una nazione. Sul piano
mentale superiore le forme pensiero riflettono più pienamente l‘archetipo, tuttavia, esse hanno
ancora fili di collegamento coi piani fisico ed emotivo.
L‘anima di una nazione è quell‘entità amorfa composta dalle forme pensiero combinate
che si sono costituite sul piano mentale superiore durante molte generazioni. Quando questa
forma pensiero comincia ad avvicinarsi ad un ―archetipo interiore‖ che esiste sul piano
buddhico, allora può cominciare a verificarsi un flusso d‘energia dall‘alto verso il basso e il
campo causale diventa più ―definito‖. Quando questo campo causale raggiunge un certo

52
stadio, vi si può piantare un ―seme di Volontà‖. Questo seme ha origine nella monade e
contiene il Proposito che sarà espresso allorquando la coscienza si sarà più pienamente
sviluppata.
Il secondo sistema solare sta sviluppando il principio Amore o coscienza in modo tale
che possa essere piantato un seme di Volontà solare, che costituirà la base per il terzo sistema.
In modo simile vengono ―seminati‖ un pianeta, una nazione, un gruppo e un individuo.
L‘individualizzazione è paragonabile al piantare il seme, l‘iniziazione al suo fiorire e
l‘identificazione al processo del morire.
L‘ancoraggio dell‘archetipo della ―Scuola‖ è avvenuto nel corpo causale della nazione.
Una piccola porzione di ―Vita‖ di Shamballa, un raggio di Luce Superna, si è ―formulata‖ o si
è ―fissata‖ sul piano mentale superiore, nel campo dell‘anima nazionale. Ciò formerà una
riserva di Proposito intorno al quale si formerà un ―corpo di luce egoica‖. Nulla di tutto
questo riguarda in alcun modo le personalità coinvolte nell‘ancoraggio. Nello stesso modo,
l‘individualizzazione dell‘uomo animale non ebbe molto a che fare con la stessa identità
esterna dell‘uomo animale che fu ―individualizzato‖. Nella maggior parte dei casi la forma
esteriore si estinse, tuttavia, un ―vortice‖ di identità si fissò sui livelli causali, dai quali
vennero ―lanciate‖ molte incarnazioni successive.
L‘―entità‖ della Scuola ha utilizzato i vostri corpi causali allo stesso modo in cui un
vasaio utilizza uno ―stampo‖ per creare una forma. Lo stampo deve essere in grado di
mantenere una forma ormai determinata, nella quale possano essere versate le acque di buddhi
contenenti il seme di ―Vita‖. Una volta che il modello sia stato ―definito‖ o sottoposto al
―fuoco‖ del forno, lo stampo non è più necessario e può essere rotto o riutilizzato. È il
modello solidificato che rimane e non lo stampo nel quale fu versato. Riflettete su questo.
Ovviamente la forma si sviluppa e si evolve sempre per effetto della coscienza che opera in
essa.
Ora sarebbe utile distinguere fra l‘―anima di gruppo‖ e i corpi causali dei membri del
gruppo che di tanto in tanto possono agire entro l‘aura di quell‘anima di gruppo.
Un‘anima di gruppo NON è semplicemente la combinazione delle coscienze o dei corpi
causali di coloro che compongono il gruppo. Né è stata ―formata‖ dai corpi causali dei
membri del gruppo, sebbene si sia ―incarnata‖ nel gruppo. Essa è un‘entità triadica
indipendente che ha un proposito e una coscienza che trascendono il suo veicolo manasico.
Esisteva prima dell‘―incarnazione‖ entro un gruppo particolare di corpi causali e sopravviverà
all‘andirivieni di unità individuali entro quel modello sul piano mentale superiore e anche al
modello stesso.
Questa ―entità‖ causale richiede un ―punto di ancoraggio‖ fisico allo stesso modo in cui
l‘individualizzazione e l‘iniziazione possono avvenire solo durante un‘incarnazione fisica. In
un modo peculiare, quest‘entità è tanto strettamente connessa alla collocazione fisica di
Highden, quanto lo è ai corpi causali di coloro che hanno costituito parte della sua ―mente‖.
La Volontà si ancora lungo la linea 1, 3, 5 e 7. Coloro che vengono a Highden entreranno
nell‘―aura‖ eterica di quest‘entità, siano essi preparati o meno a contattare la sua coscienza o
il suo proposito. Allo stesso modo, la vita animica di questa ―entità‖ può essere contattata da
coloro i quali possono anche non aver visitato mai il luogo, o addirittura non essere ancora
incarnati.

53
19 Marzo 2003

La Parola
Quello di Pisces è il segno della fine e degli inizi – l‘andare e venire dalla casa del
Padre. Se esaminate attentamente gli eventi nella vita del gruppo degli ultimi due mesi,
troverete l‘emergere di una nota chiave. Questa nota si esprime in molti modi e può essere
riassunta nella frase: ―la Parola è risuonata‖.
Questa Parola è la luce stessa della Vita, il Primo Aspetto. È la Parola che ha riunito il
gruppo, anzitutto in risposta al grande Suono. È la Parola che trasporta l‘energia di Vita dalla
personalità alla triade. È la Parola che È il fuoco elettrico al centro del gioiello. È la Parola di
Morte e la Parola di Vita. È la Parola Perduta della Massoneria e il segreto dell‘alchimia. È la
Parola di Dio che, da Shamballa e attraverso l‘ashram, porta in manifestazione esterna un
dardo della Volontà di Dio.
Cosa ci si può aspettare quando ―la Parola è risuonata"?
In primo luogo, qualcosa è cominciato. ―In principio era il Verbo‖... qualcosa è stato
messo in moto, è avvenuta una genesi, una creazione, che ora seguirà il suo corso e, nel tempo
e nello spazio produrrà forme esteriori che infine esprimeranno quella Parola.
In secondo luogo, qualcosa è finito. La Parola è anche la ―tromba di Gerico‖. La Parola
è insieme la Parola di Vita E la Parola di Morte. Queste non sono parole separate, ma UNA
SOLA. La stessa Parola causa la distruzione di quelle forme che non sono in grado di
mantenere ed esprimere adeguatamente la Vita e causa l‘inizio, la coesione delle nuove forme
che possono contenere l‘energia della Vita. L‘energia di Vita entra e l‘energia della Vita esce
al ―risuonare‖. La Parola stessa è un vortice che consente il movimento dell‘energia essenziale
in due direzioni. Potete osservare voi stessi l‘esplicarsi di questo ―risuonare‖ di Shamballa in
questo momento nel mondo.
Nel processo d‘ancoraggio della Scuola si può dire che ―il risuonare della Parola‖
comprende i primi due anni e mezzo, la ―recitazione del mantram‖ i tre anni intermedi e la
―ripetizione della formula‖ gli ultimi due anni e mezzo del ciclo di manifestazione di sette
anni.
La ―recitazione del mantram‖ è la risposta della coscienza al ―risuonare della Parola‖,
l‘azione riflessa se preferite, ed è duplice. Un aspetto si muove verso la ―sorgente del suono‖
e l‘altro porta ―il suono nella materia‖. Potreste considerare questa duplicità come i due
aspetti della Scuola che stanno prendendo forma in risposta all‘emissione della nota di
Shamballa. Questi due aspetti costituiscono tuttavia una sfera di coscienza, armonizzata col
centro corrispondente al piano buddhico entro la sfera triadica. L‘OM diventa l‘AUM. La
coscienza, partita come duplicità, diventa una triplicità.
La ―ripetizione della formula‖ è l‘intelligente ―formulata‖ risposta del Terzo Aspetto al
Proposito che inizia e al duplice operare della coscienza.
Vi invito ad esaminare il processo di manifestazione lungo l‘intero periodo di sette anni,
indipendentemente dall‘andirivieni del personale e degli individui, dalle situazioni e dagli
avvenimenti che appaiono all‘esterno. Se riflettete su questo processo in anticipo, molte
difficoltà possono essere evitate, riconoscendo e favorendo l‘archetipo che cerca di esprimersi
secondo la legge.
I tre anni centrali di questo processo, come le tre razze radice centrali, sono
prevalentemente interessati allo sviluppo della coscienza. A metà della Terza Razza Radice
avviene l‘individualizzazione. Nella Quarta Razza, c‘è un conflitto fra le forze della luce e le
forze dell‘oscurità. Nella Quinta Razza, è stimolato il processo d‘iniziazione. Riflettete su
tutto questo.
Nell‘opera creativa di manifestare una Scuola sul piano fisico, si delinea l‘espressione
di un archetipo divino. Se presterete attenzione alla Volontà in fase di manifestazione di
questa entità, allora il processo di manifestazione potrà compiersi in bellezza e gioia.

54
26 Marzo 2003

Destino e Proposito
Il progresso continua. Come in tutti i processi che giungono alla fine, è necessario un
periodo di discriminazione che consenta la separazione del sé dal non sé. L‘anima diventa
consapevole dell‘erronea identificazione con gli involucri e li lascia uno dopo l‘altro. Gli
involucri contengono, nella stessa sostanza di cui sono composti, i semi del karma. È il
destino dell‘anima che esprime il suo rapporto con la monade, ed è il karma dell‘anima che
esprime il suo rapporto con le forme che ha costruito e abitato nel passato.
Shamballa connette l‘anima con la monade e, quindi, vi chiedo di considerare il vostro
destino. Basate qualsiasi cooperazione con i gruppi esterni sulla vostra capacità di compiere
quel destino. Se solo poteste vederlo dal mio punto di vista, vi rendereste conto della sintesi
che agisce nella vita interiore del gruppo, che produce necessariamente un‘accresciuta
differenziazione esteriore dei membri del gruppo. Riflettete su tutto questo.
Come gruppo siete in una fase in cui non è opportuno concentrarsi su un proposito
condiviso. L‘unità isolata dovrebbe diventare una realtà nella coscienza di ogni membro.
Quando la personalità tenta di contattare l‘anima, ha bisogno di sviluppare qualità
dell‘anima, essenzialmente qualità di Amore-Saggezza. Man mano che l‘identità si trasferisce
all‘anima, ci si rende conto che queste qualità sono innate. Essenzialmente, la personalità è un
sottoinsieme dell‘anima ed è quindi intrinsecamente Amore (ereditandolo dal Figlio).
Quando l‘anima tenta di contattare la monade, sviluppa qualità di Volontà e Proposito,
finché non si rende conto di essere intrinsecamente Proposito (ereditato dal Padre). La luce
della Vita inonda il campo dell‘anima e si sperimenta la realtà di Essere il Proposito. Questo è
il significato della parola di potere del Terzo Raggio ―IO SONO IL PROPOSITO STESSO‖.14 Questa
è la realtà che l‘anima sperimenta sul piano atmico, proprio come la personalità sperimenta la
realtà di se stessa quale anima sul piano mentale.
L‘anima realizza che È Proposito e che intrinsecamente non esiste separazione dal Padre
– non c‘è alcun bisogno di costruire o creare un ―proposito‖ – il Proposito esiste già.
Questa ―presa di coscienza del Proposito intrinseco‖ modella automaticamente i tre
mondi, una volta che sia costruito l‘antahkarana, per porli in allineamento col Proposito e
rivelarlo nella materia. Questo è uno stadio ulteriore rispetto a quello in cui l‘anima cerca di
condizionare la materia per poi fondersi con essa, allo scopo di portare a compimento il suo
proposito che ha scoperto ed appreso nei tre mondi. Questa è una distinzione importante da
fare. Sul piano mentale, l‘anima conosce se stessa quale Intelligenza, sul piano buddhico
quale Amore o Ragione Pura e sul piano atmico quale progetto inalterabilmente prestabilito o
Proposito.
C‘è differenza fra ―avere un proposito‖ ed ―essere Proposito‖. Questa è una differenza
che dovreste cercare di notare nei momenti elevati d‘integrazione e fusione. Siate Proposito.
Il piano atmico ―fissa‖ o formula il Proposito nello stesso modo nel quale il piano
mentale ―fissa‖ la coscienza. Il Proposito è quindi in realtà una qualità della monade, proprio
come la coscienza è una qualità dell‘anima. Il proposito dell‘anima è realmente quella parte di
destino della monade fissata sul piano atmico, che l‘anima triadica cerca di esprimere in un
―ciclo solare‖. Allo stesso modo, il corpo causale contiene quella parte di coscienza
dell‘anima che la personalità nei tre mondi cerca di esprimere in un ciclo minore.
Proprio come giunge il momento in cui il corpo causale diventa una limitazione e deve
essere trasceso, giunge un momento in cui, sulla Via Superiore, il ―corpo atmico‖ diventa una
limitazione e deve essere trasceso. Per questo ci è stato detto che il Proposito è soltanto
un‘energia mantenuta entro i confini della Camera del Consiglio.
La coscienza, mantenuta nell‘ashram della Gerarchia sul piano buddhico, è ―fissata‖ in

14
Alice A. Bailey, I Raggi e le Iniziazioni, pag. 517.
55
un corpo causale individuale. Il Proposito, mantenuto nella Camera del Consiglio di
Shamballa sul piano monadico, è ―fissato‖ nel corpo atmico.
La saggezza accumulata, conservata nel corpo causale o Tempio di Salomone per molte
vite, non è che un granello di sabbia se confrontato con la Ragione Pura dell‘ashram che è il
frutto di milioni d‘identità causali.
Il ―proposito‖ accumulato nel corpo atmico o Tempio di Ezechiele è minuscolo in
confronto all‘energia della Vita stessa accumulata a Shamballa. Questa grande riserva di Vita
è la parte di Proposito solare che può essere utilizzata dal Logos Planetario in un dato ciclo.
Quando contattate questa Vita direttamente, tutti i propositi minori sono perduti in
quell‘accecante ―luce della Vita stessa‖. Questo è il vero significato della ―parola di potere‖ di
Secondo Raggio ―VEDO LA LUCE PIÙ GRANDE‖.15 Questa luce è la ―luce della Vita‖ contattata
sul piano monadico. Qualche piccola parte di essa è stata rilasciata nel contenitore dell‘anima
di gruppo. Se quest‘energia deve essere utilizzata, le si deve permettere di alterare non solo
l‘orientamento della coscienza di gruppo, ma anche la coscienza stessa.
È la ―luce oscura‖ che deve apparire proprio al centro della luce dell‘anima. Non è una
―volontà‖ mentale (che è il riflesso di atma entro manas). Non è neppure la ―volontà‖
dell‘anima (che è proposito definito sul piano atmico). È in un modo particolare l‘assenza di
―volontà‖ a far sì che l‘energia della ―Vita‖ del Proposito solare entri nell‘anima. Questa
―Vita‖ è tenuta in una riserva, una specie di ―Proposito liquido‖, prima che venga focalizzata e
volontariamente diretta nei cinque mondi dell‘evoluzione umana. Cercate prima la Vita.
Una volta che quest‘energia si sia rivelata alla coscienza dell‘anima, il processo di
operare sinteticamente con tutti e tre i veicoli – monade, anima e personalità — comincia a
diventare poco alla volta possibile. L‘anima deve imparare a far circolare le energie di Vita,
Amore e Intelligenza in modo tale che una quarta qualità del divino possa diventare presente.
Spetterà ai gruppi che verranno in seguito lavorare coscientemente con questa quarta qualità.
Ciò nonostante, gruppi come il vostro possono cominciare a operare con essa inconsciamente
e con ciò intendo dire che possono diventare veicoli per l‘ingresso e la distribuzione di questa
qualità nel campo dell‘umanità impegnandosi nel lavoro sintetico. Troviamo un‘analogia
nell‘ape che si concentra sulla raccolta del polline, senza rendersi conto dell‘impollinazione
che avviene come prodotto secondario della sua attività.
Proprio come l‘energia della Volontà è stata largamente inconscia per gruppi e individui
e agisce tuttavia tramite l‘umanità nel suo complesso e in alcuni individui chiave (e infatti
causa tutta l‘attività indipendentemente dalla coscienza), così questa quarta qualità può
operare ed opera nella vita planetaria. La sua opera può essere percepita, anche se non è
conosciuta o capita.

02 Aprile 2003

Sintesi
Questa serie di trasmissioni diretta a questo gruppo particolare è finita. Esse potranno
avere valore per altri gruppi che operano in questa fase particolare del processo d‘iniziazione
di gruppo, e avranno valore per i membri individuali del gruppo che cominciano a costituire e
iniziare i loro gruppi. Riassumerò il processo per voi.
Un gruppo si forma, basato largamente sul destino o su una risposta sincronizzata a un
proposito condiviso, piuttosto che basato sul karma, come è il caso in stadi precedenti del
processo di gruppo. Ciascuno degli individui nel gruppo è chiamato dal punto sintetico
centrale della vita di gruppo, il Maestro o iniziato che sta formando il gruppo. Il gruppo
stabilisce un processo meditativo sincrono, formando un‘entità sui livelli mentali astratti,
15
Alice A. Bailey, I Raggi e le Iniziazioni, pag. 516.
56
l‘anima di gruppo. Quest‘anima di gruppo contiene energie archetipe che devono essere
messe in rapporto reciproco, per poter riconoscere una sintesi più profonda. Prima l‘uno, poi i
tre, i cinque e i sette devono raggiungere uno stadio di fusione riconosciuta, prima che possa
essere rivelato il mistero interiore che è connesso al gioiello e anche all‘Aspetto Vita. I molti
raggruppamenti di anime sul piano mentale sono esteriorizzazioni dei quarantanove ashram
sul piano ashramico, che sono essi stessi esteriorizzazioni dei sette ashram planetari, i cui
centri si trovano sul piano monadico. Questi sette hanno tre raggi sintetizzanti, il Primo, il
Secondo e il Settimo, e sono tutti sintetizzati dal Secondo Raggio di Amore Saggezza. Sono le
energie fuse di tutti i sette raggi che creano la ―Luce Superna‖, un‘espressione della luce della
Vita stessa, focalizzata e diretta nei cinque mondi tramite il piano atmico.
Quando la Luce Superna viene rilasciata nell‘anima di gruppo durante il processo di
iniziazione di gruppo, allora la settupla energia sintetica viene ―marcata a fuoco‖ entro il
campo. Individui diversi possono trovarsi a stadi diversi del processo d‘iniziazione
individuale e risponderanno perciò diversamente a quest‘evento; tuttavia, queste risposte
sembrano diverse solo nel tempo e nello spazio. Con questo intendo dire che ha avuto luogo
un evento iniziatico che sarà registrato diversamente dalle coscienze individuali che
costituiscono l‘unica coscienza unificata dell‘entità di gruppo, ma questo tuttavia non cambia
la realtà dell‘evento. Ne può essere un‘analogia una nuova scoperta scientifica. Tale scoperta
può essere registrata e compresa solo da pochi, tuttavia, essa può cambiare rapidamente la vita
di molti attraverso la sua applicazione. La Teoria della Relatività, ad esempio, non è ancora
ben capita dalle masse; eppure, sostiene parte considerevole della società moderna. Mentre
ogni coscienza percepisce nel proprio tempo e spazio ciò che Einstein comprese una volta
durante la formulazione della teoria, essa entra in rapporto con una realtà vivente che è al di
fuori della sua normale coscienza quotidiana.
Un processo simile avviene nell‘iniziazione di gruppo. Entra un‘energia nuova (nuova
per questo gruppo) che viene poi registrata nella coscienza, ma essa (e questo è importante)
influisce inconsciamente e indipendentemente da come viene percepita dai singoli membri del
gruppo. Riflettete a fondo su questo, poiché è un punto importante da comprendere.
La Luce Superna è una settupla energia sintetica che (parlando all‘interno del piano
fisico cosmico) scaturisce dal piano monadico, viene poi distribuita nei tre mondi tramite il
gioiello nel loto e trova espressione finale nell‘Era di Aquarius sul piano fisico/eterico.
Nel processo di gruppo, ogni individuo diventa ora un portatore di quest‘energia
sintetica che si è individualizzata olograficamente nel campo di gruppo. Il grado di sviluppo
dei loro loti individuali condizionerà l‘applicazione cosciente di quest‘energia sintetica nel
tempo e nello spazio.
Col passare del tempo, l‘archetipo si ripeterà. Ogni membro dovrebbe esserne
consapevole, sia che cerchi o non cerchi di favorire coscientemente questo processo. Ogni
individuo diventerà progressivamente parte di un triangolo, che diverrà infine un campo
settuplo, che subirà un analogo processo d‘iniziazione. Così la settupla energia sintetica
produrrà nel tempo e nello spazio un campo di quarantanove parti. Ciò accadrà, perché è nella
natura stessa dell‘energia. Quanto rapidamente accadrà dipende da voi. Gli esseri umani
possono cooperare con intelligenza a questo processo, e l‘iniziazione di gruppo consiste
nell‘esperimento di accelerare questa cooperazione tramite l‘esperienza diretta. Voi avete
appena vissuto tale esperienza e io aspetto ora la vostra cooperazione.
Per ora, al vostro gruppo non verranno inviate altre trasmissioni. Prendetevi invece un
periodo di gestazione e d‘integrazione, durante il quale vi chiederei di ripercorrere la vostra
esperienza e rileggere le trasmissioni che vi sono state date. Potreste trovare utile scrivere le
vostre conclusioni e quanto avete appreso, e formulare molto chiaramente, ognuno per proprio
conto, la proposizione mentale sintetizzata che servirà quale ―seme‖ centrale, capace di
contenere sul piano mentale astratto la qualità particolare di Proposito che sarà vostro compito
esteriorizzare in un settuplo campo.

57
Seconda Parte

30 Luglio 2003

Decisione

Avete avuto a disposizione un periodo di quattro mesi per assimilare le informazioni


precedenti e per analizzare la vostra esperienza, a tutt‘oggi, in quanto gruppo. Ora vorrei
proporvi un ulteriore esperimento. Esso richiederà da parte vostra, come gruppo, una
maggiore partecipazione cosciente e un maggiore allineamento. Questo dovrà essere un
processo libero e collaborativo; quindi, vorrei porvi un certo numero di domande - quali
membri individuali di questo esperimento di gruppo. Le risposte contribuiranno a farvi capire
se sceglierete o no di partecipare a questo futuro esperimento.
Dopo aver considerato attentamente l‘esperienza dell‘ultimo anno e le informazioni
ricevute con queste comunicazioni, valutate che questo gruppo sia attualmente sotto
l‘influenza e la guida di un membro della gerarchia?
La vostra risposta a questa domanda potrà ovviamente essere un‘accettazione con riserva,
ma in ogni caso dovrete prendere una decisione basata sulla vostra esperienza a tutt‘oggi. Vi
chiedo di usare la vostra sincerità e la vostra discriminazione. E, quindi, di scegliere. Questo
fa parte dell‘uso del ―potere occulto‖.
Se la vostra risposta sarà un NO con riserva - in altre parole, non siete pronti ad affermare
quanto sopra, sebbene possiate essere sicuri che qualcosa sta accadendo, allora vi chiederei di
dirlo e poi di ritirarvi dalla prossima fase dell‘esperimento.
Non preoccupatevi del fatto che potreste sfasciare in qualche modo il gruppo, se vi ritirate -
l‘archetipo può attirare membri sostitutivi che, dopo qualche integrazione nel campo, saranno
capaci di portare avanti il lavoro. Siate inoltre consapevoli che mi sto riferendo solo a questa
fase particolare dell‘esperimento di gruppo e NON ad altre attività dei membri del gruppo, né
al loro allineamento individuale con la propria anima e al collegamento con l‘ashram.
Se la vostra risposta sarà un SÌ con riserva, in altre parole potete riuscire a rispondere
affermativamente solo al 51 % , allora v‘inviterei a considerare quest‘altra domanda.
Ponendo che il gruppo sia sotto la guida diretta di un Membro della Gerarchia, sareste
allora disposti a dare maggiore priorità a quest‘esperimento nelle vostre vite?
Scendendo nei dettagli, vi chiedo un impiego del vostro tempo come segue. Un‘ora il
mercoledì mattina a cominciare dalle ore dieci, che sia dedicata esclusivamente a questo
lavoro di approfondire il contatto con me. Questa ora dovrebbe avere la precedenza su tutte le
altre attività esteriori, salvo autentiche emergenze.
Ma, cosa più importante, vi sto chiedendo un impegno cosciente. Ciò richiederà una
decisione dell‘essere interiore e l‘uso pratico della Volontà. Nel caso in cui abbiate deciso che
questo processo sia sotto le mie direttive, vi chiederei di disciplinare il vostro veicolo mentale
in modo che questa convinzione possa mantenersi salda per un periodo di sei mesi. Ciò è
collegato alla capacità di ―mantenere la mente salda nella luce‖. Non vi chiedo di sospendere
la funzione discriminante della mente, né un‘accettazione cieca - ma che siate responsabili
nella vostra coscienza nei confronti dell‘esperimento. Avendo preso una decisione, chiedo che
vi atteniate ad essa e che non la rivediate (specialmente nella vostra mente) durante il periodo
dell‘esperimento. Questo richiede un certo grado di distacco e capacità di pensiero diretto, che
già possedete a vari livelli, ma che non vi chiederei, se non avessi creduto che foste capaci,
individualmente e come gruppo, di riuscire a sottoporvi a tale disciplina. Questa è la
disciplina del ―silenzio occulto‖. Essa è essenziale all‘esperimento, perché una focalizzazione
stabile della coscienza è la piattaforma dalla quale si eleverà il lavoro più avanzato che sto
tentando di svolgere con voi. Se le fondamenta cedono, sicuramente i pilastri cadranno. Allo
scadere del periodo di sei mesi, che finirà con la Luna piena di Aquarius, vi chiederò di nuovo

58
di valutare il tutto, senza alcuna limitazione di pensiero.
Il terzo requisito, che è fondamentale per il successo dell‘esperimento, è il vostro proposito
ed il vostro impegno a seguire le informazioni e le istruzioni datevi e ad agire di conseguenza.
L‘iniziazione di gruppo è un processo d‘accelerazione, sotto la guida diretta della
Gerarchia. Per definizione voi non capirete, né sarete necessariamente inclini ad applicare le
istruzioni e i suggerimenti che darò. Vi sto chiedendo, quindi, di non dimenticare mai la
priorità del lavoro, di darmi il beneficio del dubbio e di seguire la mia guida, fino a che non
abbiate determinato, tramite la sperimentazione, se sia saggezza o follia. Questo non intacca
in alcun modo il vostro libero arbitrio in quanto anime – di fatto si basa proprio su di esso. In
quanto anime, dovrete scegliere liberamente se tentare in questo modo l‘accelerazione del
vostro apprendimento o no. In questo consiste la disciplina dell‘―obbedienza occulta‖.
Per concludere, lasciate che vi dia qualche cenno sul proposito di questo esperimento.
Il mio lavoro precedente con voi aveva principalmente a che fare con l‘acquisire una
fusione consapevole, almeno momentanea, con il livello causale. Questa fusione è
conseguenza di un riconoscimento animico, grazie alla rivelazione della settupla natura della
sottostante Vita sintetica. Mi sono rivolto a voi non come individui, ma in quanto gruppo,
perché era la sintesi sottostante della vita di gruppo che stavo cercando di realizzare. Quello
che cerco di fare ora è usare coscientemente il gruppo quale unità entro la vita di un gruppo
più vasto. Ciò richiede che il gruppo sia un‘unità sintetizzata e perciò differenziata. È un
settuplo archetipo che si può sperare operi come un prisma e rifranga la sottostante
espressione di Vita Una in sette correnti di coscienza. Da un punto di vista tecnico significa
che i sette corpi causali sono collegati fra loro dalla volontà dell‘anima individuale dei
membri del gruppo e dal Proposito emanante da me - un proposito che non appare ancora
pienamente all‘anima del gruppo, ma che si rivelerà man mano che l‘anima distribuirà
l‘aspetto Vita.
Tenterò di impressionare l‘intero campo del gruppo che opera all‘unisono sul piano
mentale superiore, piuttosto che trasmettere informazioni tramite un singolo campo causale
ricettivo. Questo significa che sperimenterete la mia energia come una pressione sul corpo
causale di cui diverrete consapevoli, e vi chiedo specificatamente che ciascuno cerchi di
aprirsi più pienamente ad un rapporto diretto con me.
Il collegamento a livello del campo causale mi permette di lavorare con voi senza rischi,
poiché le energie sono diluite su tutto il campo - esso mi permette, inoltre, di convogliare
energie e concetti molto più potenti di quanto qualsiasi singola anima sia in grado di
appropriarsi da sola. Affinché tali energie siano afferrate coscientemente dal gruppo, sarà
necessario sia un aumento di comunicazioni telepatiche fra voi che uno scambio esterno delle
vostre impressioni.
Quindi vi propongo due domande, la seconda delle quali comporta tre impegni. Vi invito a
ponderarle con cura e di scambiarvi vicendevolmente quali siano state le vostre decisioni.

(A questo punto dell‘esperimento di gruppo, un membro decise di non continuare, mentre


un altro membro vi aderì).

59
6 Agosto 2003

Integrazione di gruppo
Uno dei segni dell‘integrazione di gruppo si evidenzia quando i singoli membri che ne
fanno parte sono capaci di entrare ed uscire senza turbare la coesione essenziale del campo
causale. Questo dimostra che l‘enfasi dell‘identità si è trasferita all‘anima di gruppo, piuttosto
che focalizzarsi sull‘individuo. Ciò non nega in alcun modo l‘importanza dell‘individuo; anzi,
al contrario, permette all‘anima individuale un maggiore apprezzamento della particolare
energia differenziata con la quale essa contribuisce - il maggiore include sempre il minore.
Prevedo che in questo gruppo ci sarà poca difficoltà ad iniziare la prossima fase del lavoro
collettivo. Voglio darvi un consiglio su come rendere più facile il processo di fusione –
prestate particolare attenzione a qualsiasi ―contrazione di consapevolezza‖, quando meditate
insieme come gruppo. Per capire cosa intendo con queste parole, immaginate il processo di
fusione come uno spontaneo scorrere di fuoco fra i vostri corpi causali verso l‘esterno, che
forma una sfera di fuoco che è il campo di gruppo. Se questo flusso è in qualche modo
bloccato o incontra resistenza nel campo mentale astratto, ne risulterà un ―pensiero‖. Il
pensiero, in questo contesto, quando meditate o piuttosto ―siete in comunione‖, deve essere
visto come un‘indicazione che qualche parte della vostra coscienza si è ―contratta‖, o ha
cominciato a concretizzarsi in strati di sostanza mentale. Potete contrastare ciò, rifiutandovi di
prendere sul serio qualsiasi cosa vi troviate a pensare.
Prestate attenzione, come gruppo, alla sfera di fuoco che state formando insieme, o che
piuttosto vi sta evocando. Questa sfera è tanto importante per il vostro lavoro congiunto
quanto lo è un‘imbarcazione per un gruppo che issa le vele verso una terra lontana. Vi
abituerete a verificare l‘integrità della vostra ―barca che solca l‘oceano della Buddhi‖ e ad
eseguire ogni regolazione necessaria prima del vostro viaggio. Questo richiede il
riconoscimento di tre aspetti essenziali.

1. Ogni individuo avrà la responsabilità di ―far risuonare‖ chiaramente la nota della propria
anima e, perciò, mantenere la particolare posizione entro il tutto maggiore.

2. La relazione fra le posizioni dovrà essere tale da non creare alcun impedimento al flusso
di energia infuocata che mantiene coeso il campo.

3. Il campo, quale un tutto, dovrà rispondere sempre più sia alla nota fondamentale
emanata dal centro del campo, CHE al punto al centro, formato dal campo al suo interno - la
nota del Proposito.

Purificate il vostro campo individuale, purificate i vostri rapporti di gruppo, purificate la


vostra relazione col centro, con me vostro Maestro, almeno in questo esperimento e poi,
TRAMITE quel centro, cominciate a formare un rapporto con la più vasta nota del Proposito
intorno al quale orbita il vostro intero campo.

Quest‘ultimo rapporto di risonanza, fra il centro interno di qualsiasi entità e il centro


esterno intorno al quale essa orbita, è particolarmente connesso col piano buddhico e con la
coscienza quadrimensionale. Cercate di rendere questo rapporto un elemento importante nel
vostro lavoro meditativo di gruppo. Esso è la chiave che aprirà la porta che immette alla
prossima fase del lavoro che ho in mente per voi.

60
13 Agosto 2003

I Chakra di Gruppo

La Luce Superna è una luce settupla. Quello che sto cercando di fare è trasmettere questa
luce tramite voi ―in quanto gruppo‖. L‘analogia è fra l‘anima nel corpo causale (me stesso) e i
sette chakra del corpo eterico. Questa sarà l‘analogia più utile che potete applicare nel vostro
attuale lavoro in quanto gruppo. L‘anima agisce tramite i diversi chakra con differenti enfasi,
a seconda del momento. L‘attenzione dell‘anima non è sui chakra di per sé, ma sul proposito
che essa sta cercando di realizzare nel mondo esterno, per mezzo del flusso di energia. I
chakra stessi possono non accorgersi di questo proposito, se non tramite l‘esperienza
dell‘energia che si muove attraverso essi. Il loro lavoro è semplicemente l‘aprirsi in risposta
all‘afflusso ed essere trasformati come risultato (in questa analogia potreste pensare ai vostri
corpi causali come ai chakra e ai vostri chakra come ai petali - quasi come il Sole e i sette
logoi planetari). Inoltre, l‘anima attiverà in tempi diversi differenti flussi d‘energia fra i
diversi chakra secondo il suo proposito complessivo – questa è la scienza della
―triangolazione‖. Vi saranno anche flussi d‘energia attraverso il canale centrale, equivalenti al
circolare di kundalini nel sistema.
Vi ho riuniti in quanto gruppo, sebbene questa frase dia l‘impressione di un contatto troppo
personale - in effetti, il riunirsi si svolge secondo la legge e quale espressione naturale del
modo di operare dell‘energia –, siete stati riuniti PERCHÉ voi possedete già la differenziazione
di energia necessaria, affinché questo processo settuplo funzioni. La sintesi si differenzia ed è
per voi importante che ciascuno faccia risuonare la propria ―nota‖ senza indebiti confronti. Un
chakra della gola non si pone a paragone con il chakra coronale, poiché esso esprime
semplicemente la sua qualità innata d‘energia e si ritrova a cooperare con altri centri di
energia. La differenza fra i sette livelli di chakra eterici non è poi così grande se paragonata
alla differenza che esiste fra l‘anima e il corpo eterico nel suo complesso. Se voi farete
risuonare semplicemente le vostre proprie note generate dai vostri allineamenti individuali
con me, allora il lavoro di gruppo può progredire come un tutt‘uno. Questa è l‘enfasi su
―Leo‖, necessaria affinché abbia pieno effetto il processo iniziatorio di gruppo in Aquarius.
In Telepatia e il veicolo eterico ho dato alcune buone informazioni sulla scienza
dell‘impressione. La chiave per capirla è rendersi conto che il veicolo eterico del quale sto
parlando è il veicolo eterico planetario. Questo lavoro comporta il collegamento del veicolo
eterico (i piani di Shamballa e della Gerarchia) con l‘Umanità. Il luogo di questo
collegamento è la mente astratta o i raggruppamenti di corpi causali. Lo scopo di questo
collegamento è quello di produrre coscienza sul piano buddhico, dove sono situati i quattro
ashram inferiori. Tuttavia, l‘ashram di Quinto Raggio è sul piano mentale astratto ed esso non
va inteso solo come un ashram ―scientifico‖. La scienza della psicologia esoterica è una
scienza di Quinto Raggio e l‘intero processo di collegare il superiore con l‘inferiore fa parte
della scienza occulta. Il Quinto Raggio governa la Terza Iniziazione ed è in quel momento che
l‘anima è liberata dalla grande illusione e comincia ad essere in grado di agire sempre più
liberamente sul piano buddhico.
Questo gruppo ha la capacità di qualità e di sviluppo dell‘anima necessari per svolgere un
ruolo utile nel mio lavoro ed in quello dell‘Ashram Sintetico. L‘interazione telepatica fra voi
si svilupperà sotto l‘impressione del Proposito. È la Volontà sottostante la manifestazione
della Luce Superna che la spinge verso il piano eterico e verso la manifestazione. Quella
Volontà deve operare tramite i corpi causali in modo settuplo. Per questo, ho chiesto la vostra
―obbedienza‖ occulta in questo esperimento. Vostro compito, durante le sessioni del
Mercoledì, è quello di ―permettere‖ a questo flusso d‘energia di operare per mezzo del gruppo
– e, man mano che esso lo farà, creerà naturalmente quei collegamenti telepatici e quelle
sincronizzazioni di impulsi di pensiero che esprimeranno la sua sintesi sottostante. La sintesi

61
non ha bisogno di essere creata. La sintesi È. Il gruppo ne farà esperienza, non facendo o
creando qualcosa per proprio conto, ma arrendendosi volontariamente al Volere superiore
della Gerarchia che sta cercando di operare per suo tramite. Riflettete profondamente su
questo pensiero, poiché esso sarà cruciale per il successo dell‘esperimento.
Il vostro lavoro, in quanto gruppo, è quello di mantenere il canale aperto. Per farlo avrete
bisogno di fare attenzione ai vostri allineamenti personali, all‘area o campo di gruppo e
all‘allineamento col Proposito. Una volta conseguiti questi passi preliminari, basta che vi
lasciate andare e PERMETTIATE all‘energia sintetica di operare attraverso il campo,
OSSERVANDO se produce sulla vostra coscienza i dovuti effetti, sia buddhici che manasici, e in
quale direzione l‘energia stia cercando di andare. Gradualmente, il gruppo svilupperà
sensibilità in questo procedimento e sarà in grado di agevolarlo convenientemente, usando la
mente di gruppo per CONVOGLIARE consapevolmente l‘energia in quella direzione. Ma il
momento non è ancora giunto.
A questo punto, mi piacerebbe parlare del vostro allineamento individuale con me nel
corso di questo esperimento. Alla fine, potrò pormi in rapporto con ogni singolo chakra entro
l‘intero campo; perciò, non confidate solo sul processo di gruppo, ma ciascuno, nella sua
meditazione individuale, cerchi di volere il contatto e sia disposto ad attuarlo.
È un paradosso che, nelle fasi iniziali del processo d‘iniziazione di gruppo, non ci sia stata
focalizzazione sull‘individuo, ma soltanto sul gruppo. Tuttavia, una volta che il gruppo si sarà
differenziato, ci sarà una maggiore focalizzazione sull‘individuo, ma SOLO se questi forma un
chakra entro l‘intero campo e SOLO se quel campo stesso ha un significato nel più ampio
proposito dell‘entità del quale fa parte. Riflettere su questo chiarirà meglio l‘importanza
attuale di questo pianeta all‘interno del sistema più grande del quale fa parte.
Vorrei comunicarvi un‘ultima cosa. L‘enfasi sul Proposito trasmesso è un‘enfasi sulla
―funzione‖. È il potere di ―organizzazione‖ di Shamballa, canalizzato tramite un cristallo o
prisma di gruppo. Come tale esso è condizionato, cioè condizionato dalla capacità del gruppo
(e perfino un individuo è un gruppo) di trasmetterlo. La Vita Una permea tutto, ma la
trasmissione del Proposito di quella Vita è limitata alle strutture capaci di trasportarne la
corrente. Questa trasmissione si basa sul fatto che lo sviluppo dell‘aspetto Amore, e perciò
l‘aspetto dell‘amore di sé, è già avvenuto. Perciò, fate che il vostro collegamento con la vostra
divinità essenziale, e dunque col vostro valore personale intrinseco quali anime, sia rafforzato
e resti forte, per poter bilanciare la natura condizionata della trasmissione del Proposito. Il
vostro valore come lavoratore che opera con l‘energia è commisurato al bisogno. Il vostro
valore intrinseco è inattaccabile.

20 Agosto 2003

Tempo ed Esperienza Spirituale


L‘argomento odierno verte sul tempo e sull‘esperienza spirituale nei tre mondi
dell‘evoluzione umana.
Voglio provare a darvi una visuale dalla realtà dei piani superiori, i piani eterici del
sistema. Come sapete, nel processo di Magia Bianca, l‘anima porta la forma pensiero
completa solo giù fino al livello eterico e poi consente che i processi naturali di
manifestazione si concludano nella successiva esteriorizzazione sul piano fisico. Lo stesso
esatto processo è portato a termine dal Logos Planetario e dal Logos Solare, che praticano la
Magia Bianca all‘interno dei piani cosmici.
La forma pensiero, o ―idea‖, che il Logos Solare sta cercando di esteriorizzare dal piano
mentale cosmico, ispirata a sua volta dall‘ashram cosmico, viene precipitata tramite i sette
Logoi Planetari. Questa idea o, in altre parole… la Volontà di Dio, in un secondo tempo si
organizza sul piano buddhico, il quarto etere cosmico. Qui prende la forma di un modello… i

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quarantanove ashram. Questa è l‘espressione cosciente più bassa del proposito planetario nel
suo rispondere al proposito solare. Questa coscienza ha ovviamente ramificazioni sui tre piani
inferiori, ma questo è un inevitabile processo di elaborazione che avviene secondo la Legge di
Economia. Gli esseri umani s‘incarnano nei tre mondi e sembrano avere libera scelta in questo
processo di manifestazione…; essi possono rispondere o no all‘esteriorizzazione di questi
ashram in manifestazione esterna. Questo libero arbitrio è, tuttavia, circoscritto agli esseri sui
piani superiori, che operano in un continuum di tempo completamente diverso. Il Piano deve
compiersi…; l‘esperienza che quel Piano si manifesti ―nel tempo e nello spazio umani‖
dipende dalla risposta umana. La ragione per cui il Piano deve esternarsi è che esso è la
sostanza stessa di tutta la vita nei tre mondi. Questo è difficile da capire dal punto di vista
della coscienza che opera nei tre mondi, tuttavia lasciate che vi dia un‘analogia. Qualunque
anima può essere iniziata senza esserne consapevole o, perfino, senza esprimere quella realtà
nei tre mondi. Un‘anima di gruppo può essere iniziata senza che i suoi singoli membri lo
registrino. Un pianeta può diventare sacro senza esprimere pienamente la sua sacralità nei tre
mondi. Tutte queste verità si riferiscono alle realtà sperimentate sui piani eterici del piano
fisico cosmico.
Se dico per esempio che il pianeta Terra è sacro, potreste chiedere perché la massa
monetaria non è stata ancora condivisa equamente. Se dico che il vostro gruppo ha
attraversato un‘esperienza d‘iniziazione di gruppo, ogni singolo membro potrebbe domandare
perché non ne ha avuto esperienza. La realtà è che nei tre mondi voi siete nell‘effetto di cause
superiori… nell‘elaborazione di realtà interiori che sono inevitabili. Questo non significa che
si manifesteranno in tempi o modi prevedibili: significa solo che il modello è stato forgiato e
perciò il risultato finale è già determinato, perché è irrevocabilmente costruito nella sostanza
stessa della coscienza che lo sta elaborando.
Nel sistema solare, vi sono dei Logoi Planetari che sono definiti ―ribelli‖, dimostrando così
il principio della libera scelta che opera nell‘ambito della sfera solare. Tuttavia, questo libero
arbitrio è circoscritto, perché può sorgere soltanto dal sottostante volere del Logos Solare,
oppure in risposta ad esso. Il Logos Solare stabilisce il suo proposito, fornendo così la
sostanza stessa dell‘energia della Volontà entro il sistema. Un Logos planetario può utilizzare
questa energia, allineandosi con essa, oppure opponendovisi, esprimendo così la Sua Volontà
indipendente. Ma questa ribellione cosciente costituisce in effetti solo una parte della
estrinsecazione della Volontà Superiore. In ogni sistema di sette elementi, ve ne sono sempre
tre allineati e tre in opposizione, con un quarto in posizione mediana. Le forze d‘opposizione
formano solo una parte dell‘operare della Volontà superiore. Per questo, si dice che sul Sole la
Loggia Nera e quella Bianca sono viste come una cosa sola, aspetti duali di un continuum
spirito/materia, il cui proposito è la manifestazione di una Volontà sottostante o inerente che,
di fatto, è il fondamento della dualità.

Ora farò un‘affermazione che, pienamente compresa, funzionerà da chiave liberatrice.

Tutta la coscienza solare che va esprimendosi entro i tre piani inferiori del
sistema si trova in aperta ribellione al Proposito del Logos.
Questa ribellione ostinata genera, come conseguenza, il raggiungimento di
un Proposito superiore.
In questo consiste la Pace di Dio.

Un ulteriore cenno si trova nella contemplazione dei due gruppi in Shamballa… i


Registratori del Proposito ed i Custodi della Volontà. La Volontà è una settuplice espressione
che viene focalizzata tramite il piano atmico.

63
27 Agosto 2003

Le Energie del Drago e del Serpente


La Monade non solo è sorgente di luce per il genere umano, ma è anche ricevitore di
luce dal triplice Sole; essa è la lente tramite cui la luce del Logos solare può affluire al Logos
planetario, preservando e mantenendo saldi in quella luce la visione, il proposito, la volontà e
l‘intenzione creativa del Logos planetario16.

Questa citazione ha reale attinenza alla seconda ronda, all‘arrivo dell‘energia del Drago e
del regno dei rettili. Lasciate che vi mostri alcuni collegamenti.

Secondo Sesto
Piano Monadico Astrale
Schema Venere Giove
Catena Venere Marte
Chakra Ajna Sacrale

La seconda ronda è ―pre-conscia‖. La terza, la quarta e la quinta ronda sviluppano la


coscienza; perciò, dovremo attendere la sesta ronda prima che il mistero della seconda ronda
sia pienamente rivelato. Mentre stiamo sviluppando la coscienza, è facile ignorare la divinità
di ciò che risiede esternamente alla nostra sfera di consapevolezza. Le cose che a noi sono
nascoste esistono in entrambe le direzioni: quella del superconscio e quella del subconscio.
Formano una coppia unita: materia e antimateria e si risolvono reciprocamente. Il Proposito
che viene rivelato nelle ronde successive, per essere completato, richiede l‘energia accumulata
nelle ronde precedenti.
C‘è un accoppiamento peculiare dei due chakra inferiori, nello stesso modo in cui sono
accoppiati i due superiori. Le energie del serpente e del drago si riferiscono a questo
accoppiamento. Una è attiva, l‘altra latente o assopita. Così, come il centro ajna può essere
usato dalla personalità per bloccare il flusso di energia dell‘anima e produrre uno sviluppo
eccessivo della mente, allo stesso modo il centro sacrale può essere usato per bloccare
l‘energia di kundalini impedendole di salire. Entrambi questi chakra, in fin dei conti, hanno la
funzione di dirigere nel sistema l‘energia emanante dalla loro coppia. Il centro sacrale eleva
l‘energia di kundalini. Il centro ajna dirige la volontà dell‘anima nei tre mondi.
Lo sviluppo e il pieno funzionamento del terzo occhio nell‘uomo presuppone che sia
sviluppata una giusta relazione fra queste due paia di centri e che fra essi sia costruito
l‘antahkarana, attraverso i tre centri del torace, che rispecchiano le tre ronde centrali durante
le quali si sviluppa la coscienza.
L‘energia accumulata nei chakra inferiori deve riconoscere il proprio opposto polare, cosa
che non può fare, finché la forza vibratoria di quelli superiori sia tale che gli inferiori debbano
rispondere secondo legge. Quando si parla dei rapporti fra i chakra, è importante distinguere
fra coscienza e volontà. Voi conoscete il collegamento tradizionale fra centro sacrale e gola,
fra plesso solare e cuore e fra centro basale e coronale. Questo è il rapporto dal punto di vista
della coscienza, poiché ha a che fare con l‘anima. Il rapporto dal punto di vista della volontà
avviene, invece, dal plesso solare alla gola, dal centro sacrale al centro ajna e dal centro basale
al coronale, con il cuore quale punto centrale e sintetico nel sistema. Per questo, il cuore è
considerato come centro sia di Secondo Raggio che di Primo Raggio. Se riflettete su quanto è
stato asserito, molta luce sarà gettata sulle difficoltà e i paradossi che sorgono negli
insegnamenti concernenti in particolare la relazione fra il secondo chakra e il secondo piano e
fra quarto chakra e quarto piano. 24 è il numero di Shamballa ed esso è un centro sia di

16
Alice A. Bailey, Il Discepolato nella Nuova Era vol. II, pag. 400.
64
Amore che di Volontà ubicato sul piano monadico, o secondo etere cosmico.
Non posso essere più esplicito, dato che questo concerne materia d‘iniziazioni, ma posso
darvi dei cenni da seguire: il principio mediano è costituito dalla relazione fra il terzo e il
quinto regno, che crea come risultato il quarto regno o regno umano. Ciò comporta
un‘inversione. È in questo quarto regno e sul quarto piano che avviene l‘―allineamento‖ fra il
secondo e il sesto. Ne risulta che l‘energia del serpente del regno dei rettili viene restituita al
compito a cui era destinata. Non posso dire di più.
Nella prossima catena, quella di Mercurio o quinta catena, l‘individualizzazione avverrà
nella sesta razza della seconda ronda e potrà farlo perché il quinto principio avrà svolto la sua
opera. Similmente, in questa quinta razza radice, gli ego di sesta razza arrivati durante la
seconda ronda potranno individualizzarsi. L‘iniziazione di un regno avviene contemporanea-
mente alla individualizzazione in un regno superiore. Sono entrambe parti di un processo
duale che, visto contemporaneamente, è riconosciuto quale identificazione.
Lasciatemi tornare alla prima citazione, per collegarla alle informazioni che vi ho dato
nell‘ultima comunicazione. La Monade è il mezzo tramite cui la Volontà del Logos Solare
sostiene la Volontà del Logos Planetario, non importa se quella Volontà minore sia o non sia
in allineamento cosciente, quindi in ribellione con la Volontà superiore. L‘energia serpentina è
l‘energia della Vita e perciò della monade, a prescindere se la coscienza operante nel sistema
lo riconosca o no. Poiché questa energia è molto potente, essa viene repressa dalla coscienza,
fino al momento in cui l‘antahkarana è stato costruito e vi sia stato contatto con la monade.
Allora San Giorgio può uccidere il drago-serpente con la spada della Volontà, perché l‘energia
inferiore si è incontrata con la sua controparte superiore. È pericoloso svegliare il serpente,
finché non si ha nella propria coscienza l‘antidoto di antimateria alla sua potenza. È per
questo che la monade va sperimentata prima che abbia luogo la Seconda Iniziazione.
Considerate questo processo globalmente. La repressione dell‘energia del serpente o del
drago, tramite il Sesto raggio, fu uno sviluppo necessario nella coscienza dell‘umanità
(sebbene la sua demonizzazione non fosse necessaria ma, al contrario, fu deplorevole). In
questa quinta razza radice, l‘antahkarana planetario deve raggiungere un certo stadio di
sviluppo, prima che l‘energia della Monade sia in grado di affluire, per controbilanciare il
potere dell‘energia inferiore ed evocare la sua resa tramite il processo d‘iniziazione e
d‘individualizzazione che in realtà, da una prospettiva superiore, consiste semplicemente in
un‘identificazione, quando le due energie riconoscono la loro mutua origine.

Il Settimo Raggio permette l‘afflusso della Volontà tramite gli impatti di Shamballa.
Questo impatto sfocia, alla fine, nella resa e nell‘innalzamento del potere serpentino tramite il
centro sacrale fino al centro ajna, generando il Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo, i quali
agiscono poi collettivamente come lenti attraverso le quali la Volontà del Logos Planetario si
rende manifesta. Un processo simile avviene sui piani eterici cosmici e coinvolge la Monade.
Si potrebbe dire che l‘anima contribuisca alla distribuzione della Volontà del Logos Planetario
nei tre mondi e la monade, invece, alla distribuzione della Volontà del Volere Solare
nell‘anello invalicabile planetario degli eteri cosmici.
Ora lasciate che ponga in rapporto queste informazioni con il vostro lavoro di gruppo.
Come gruppo, vi state preparando alla Seconda Iniziazione. Questo non indica in alcun modo
il grado d‘iniziazione di singoli membri del gruppo. Un gruppo costituito da individui tutti più
avanzati del secondo grado non costituisce necessariamente un gruppo di secondo grado.
Tuttavia, è vero l‘inverso. Soffermatevi a riflettere. Ricordate che l‘esperimento nel quale
siamo impegnati è l‘iniziazione di questo gruppo ―come un‘unità‖ in un campo più vasto. In
questo esperimento io, quale Maestro, rappresento il punto monadico e voi, in quanto unità di
gruppo, rappresentate l‘anima o l‘aspetto coscienza. Le energie inferiori con le quali cerco di
collegarmi e d‘identificarmi, che cerco di redimere tramite questo gruppo non sono tanto nelle
vostre nature inferiori (quelle sono state vinte dalla vostre anime individuali), quanto nel
gruppo più vasto di cui siete parte. Il vostro training non avviene perché ne beneficiate

65
individualmente, ma perché possa essere realizzata qualcosa di maggiore importanza. Un
iniziato, come anche un gruppo iniziato, ―sa perché opera‖.
Per tale motivo, se ora dovete essere adoperati quale fattore cosciente di collegamento fra
l‘energia di Volontà e di sintesi (che emana per mio tramite) e le energie astrali del serpente
che esistono incontrollate nel vasto campo esterno, allora È ESSENZIALE che sviluppiate e
manteniate il vostro allineamento con me. È per questo che ho chiesto il vostro impegno in
questo processo, prima che esso cominciasse. È l‘impegno della vostra coscienza a mantenere
il rapporto con me e, nel caso non riusciate ad averne esperienza diretta, a supporre che esso
esista e a mantenere un atteggiamento di fedeltà a questa decisione fino alla fine
dell‘esperimento. Solo in questo modo l‘antahkarana che voi dovrete diventare potrà esser
mantenuto abbastanza aperto da permettere ad altri di accelerare il processo d‘iniziazione, per
effetto dell‘afflusso della Volontà di Shamballa.
Un ultimo chiarimento - non è vostro compito attaccare e dominare voi stessi le energie
astrali del gruppo. Voi siete un fattore di collegamento tramite l‘anima. L‘energia di Volontà
erogata tramite il vostro gruppo sarà distribuita attraverso i petali della volontà ed il gioiello,
favorendo un rafforzamento dell‘energia di Volontà in quelle anime con le quali siete collegati
karmicamente, o siete in rapporto per questo esperimento. Perciò, ancora una volta, è
importante che manteniate il punto di focalizzazione cosciente più in alto possibile e non lo
rivolgiate al piano astrale stesso. L‘esperimento consiste nel rendere limpido il piano astrale e
nel conferire potere alle loro anime, usando la Volontà e l‘identificazione. Questo
conferimento di potere le aiuterà a purificare e a dominare la porzione di piano astrale di cui
sono responsabili, ed in tal modo ne conseguirà la loro iniziazione.

2 Settembre 2003

Iniziazione di gruppo

Ho detto che vi state preparando, come entità di gruppo, alla Seconda Iniziazione. Questa è
prima di tutto un‘iniziazione di ―decisione‖, connessa com‘è alla quarta ed alla sesta
iniziazione. La Prima Iniziazione determinò l‘irruzione della Luce Superna nel cuore
cosciente dell‘entità anima di gruppo. La Seconda richiede che questa ―vita‖ sia ―scelta‖
coscientemente. Il discepolato è un processo consapevole ed è per questo che vi ho chiesto
individualmente e collettivamente, un maggiore impegno e la partecipazione attiva della
vostra volontà.
L‘anima ha coscienza di gruppo e opera prima di tutto sui livelli triadici, da dove cerca di
solarizzare la personalità e fondersi con i suoi aspetti. Trattando d‘iniziazione di gruppo, parlo
anzitutto di eventi che hanno luogo sui piani triadici. Pertanto, la ―prima‖ iniziazione è
l‘irrompere del principio di Vita sintetico nella ―mente‖ del gruppo - il corpo causale è il
chakra del cuore sui livelli mentali, proprio come il chakra eterico del cuore è sul secondo
sottopiano dei livelli eterici. Ciò permette alla mente di essere mantenuta ―salda nella luce‖.
Voi state attualmente praticando tutto questo in quanto gruppo. La Seconda iniziazione di
gruppo concerne il piano buddhico. C‘è un ―innalzamento‖ simultaneo o liberazione della
coscienza del gruppo nell‘ashram sul piano buddhico. Ciò si compie per mezzo di una
focalizzazione unificata sul Proposito dell‘ashram, rappresentato dal Maestro sul piano
atmico, che schiude per un momento un afflusso d‘energia dal piano monadico – un
microcosmico Impatto di Shamballa che è invocato coscientemente dall‘entità di gruppo,
allo scopo di liberare la coscienza dai tre mondi.
In realtà, è in corso un solo processo d‘iniziazione; quello del Logos Planetario. La
percezione d‘individui e gruppi diversi che passano attraverso diversi livelli di esperienza
d‘iniziazione è valida solo dal frammentario punto di vista dei tre mondi. Esiste un solo

66
gruppo, il grande ashram di Sanat Kumara, e una sola iniziazione. Questa esperienza è diluita
nel tempo, nello spazio e nella coscienza, in modo tale che questo gruppo è reso progressi-
vamente più consapevole della sintesi del processo. Il valore degli insegnamenti dati dalla
Gerarchia è che essi permettono all‘umanità di comprendere qualcosa di questo processo di
sintesi, col risultato o di collaborazione più intelligente, o di ribellione al processo da parte
dell‘umanità. Questa è la scelta che è offerta.
Sto cercando di lavorare tramite questo gruppo, allo scopo di realizzare parzialmente il
progetto di cui sono responsabile. Cerco di educare il gruppo, in modo da facilitare una
maggiore capacità di cooperazione e, perciò, un conseguimento più accelerato. L’intero
esperimento dell’iniziazione di gruppo dipende prima di tutto dall’allineamento
cosciente delle volontà. È un processo forzato, ma non nel senso di una volontà (la mia) che
imponga ubbidienza su un‘altra (quella del gruppo). Questo processo forzato è il risultato
della cooperazione, ma non ne è la causa. Per poter cooperare, deve essere sviluppata una
volontà indipendente. Per questo, è stato così importante che voi abbiate deciso, come gruppo,
se vi sareste impegnati nel futuro ad essere un gruppo fissato al territorio, o un gruppo mobile.
L‘impegno preso è stato un‘espressione di volontà indipendente, senza alcuna influenza da
parte mia. Se esiste capacità di volontà indipendente, diventa concreta la possibilità di
pervenire all‘iniziazione di gruppo, usandola. Se la volontà del gruppo si è consapevolmente e
deliberatamente arresa a quella del Maestro, allora quel gruppo diventa un avamposto di
quella volontà.
Il Maestro Morya è il capo della Scuola Unica Fondamentale. E, per questo motivo, è
un‘estensione della Sua Volontà quella che sta al centro di ogni iniziativa di educazione
esoterica facente parte della Scuola Unica. Affinché al centro dell‘anima di un gruppo vi sia
come energia la sua volontà, devono esserci elementi dell‘anima di quel gruppo che si siano
―arresi‖ a quella volontà. Non avere volontà non significa arrendersi. Non essere caparbi non
significa arrendersi. Vi chiedo di meditare sul vero significato della volontà che si è arresa.
In verità, non esiste un‘anima separata, né un principio di amore separato; è il Cristo che
ama dentro di noi. Esiste solo una Vita e perciò solo una Volontà. È Sanat Kumara che Vuole
dentro di noi. La capacità dell‘anima di un individuo o di un gruppo di permettere a quella
Volontà di operare tramite loro è ciò che s‘intende per ―commensura‖.
Vorrei invitarvi a sviluppare nel modo seguente la vostra capacità di operare con la settupla
energia della Volontà. Cercate di comprendere le interazioni di coscienza esistenti fra voi,
seguendo il semplice schema dei chakra qui di seguito.

1. B – Coronale
2. D – Ajna
3. V – Gola
4. S – Cuore
5. B – Plesso Solare
6. J – Sacrale
7. S – Basale

Non sto parlando di flussi d‘energia eterica, emotiva o mentale concreta, ma di pensiero
mentale astratto. Cercate di essere consapevoli, da un punto di vista impersonale, di quei
flussi interiori sui livelli causali. Progressivamente, vi accorgerete di fili d‘energia che
collegano e triangolano diversi chakra in diversi momenti, man mano che il gruppo si allinea
meglio, come espressione in miniatura di ciò che avviene fra gli ashram sul piano buddhico.
Cominciate a prendere visione, nello stesso modo, d‘ogni interazione fra questo gruppo e altri
gruppi, finché non sarete in grado di distinguere il chakra particolare che questo gruppo forma
nel campo più vasto di cui è parte. Questo è una disciplina di ―non-precipitazione‖. Con
questo intendo la resistenza cosciente a manifestare flussi d‘energia in forme pensiero
concrete o interazioni fra voi. Invece, cercate di innalzare quei flussi alla luce di buddhi,

67
cercando di capire il modello archetipo che sta dietro di essi. Il campo buddhico deve liberarsi
del campo mentale astratto, nello stesso modo in cui il corpo astrale ad un certo punto deve
essere in grado di funzionare libero dall‘eterico. Sarete in grado di prendere il vostro posto di
funzionamento cosciente quale unità di gruppo nel corpo eterico del pianeta e, quindi, di
conseguire la vostra Seconda Iniziazione di gruppo, solo quando saprete (come gruppo)
liberarvi dal manas.

10 Settembre 2003

Intimità Spirituale

Ritengo che il mio lavoro con voi in quest‘ultimo esperimento abbia appena avuto il suo
primo raccolto, il suo primo successo significativo. Ovviamente, questo vale dal mio punto di
vista e nell‘insieme dei propositi che sto cercando di realizzare e all‘interno dei quali, il
gruppo può fare la sua parte, ―se lo vuole‖. Sono riuscito ad utilizzare il gruppo come un
―centro‖ - un campo stabile sia per la distribuzione che per l‘astrazione - perché un centro ha
sempre una duplice funzione, nel permettere all‘energia di attraversarlo. Vorrei continuare
questo lavoro fino al plenilunio e, dunque, vi chiedo di rimanere strettamente intonati alla mia
energia e sensibili alla mia volontà per tutto questo periodo.
La rispondenza alla Volontà è un fenomeno nuovo nei gruppi e fa parte dell‘esperimento
che sto tentando. Essa è connessa all‘―istinto spirituale‖ e, quando opererà pienamente nel
centro che è questo gruppo, ne deriverà l‘attività indipendente, eppure sincrona, di ciascun
membro che risponderà alla Volontà nelle sue sette espressioni. Il proposito di gruppo vi sarà
così ―rivelato‖ tramite le realizzazioni e le azioni di ciascun membro viste sinteticamente.
Non scaturirà dalla coscienza del gruppo, ma sarà rivelato alla coscienza del gruppo. In questo
modo si spezzerà progressivamente la morsa del manas.
La coscienza di sé e la volontà indipendente sono successi evolutivi conquistati duramente,
ai quali non si rinuncia facilmente. La coscienza di gruppo e l‘arrendersi della volontà
possono veramente esistere solo quando la coscienza individuale è stata colpita oltre ogni
dubbio dal valore superiore, dalla prospettiva più ampia e dal proposito più inclusivo della Via
Superiore. Per questo, vi ho chiesto di fare l‘esperimento per un certo periodo e di ―renderlo
sacro‖ col vostro impegno. Alla fine di tale periodo, sarete in grado di valutarne seriamente i
risultati.
Addentrandovi più profondamente nell‘esperimento, è importante che lo facciate prima
verticalmente e poi orizzontalmente. Quel che intendo con questo è la vostra apertura, quali
anime, prima più pienamente verso di me quale energia centrale impulsiva, e dopo l‘uno con
l‘altro quali parti dello stesso campo. Non mi riferisco al processo costruttivo meditativo, che
costruisce dal basso verso l‘alto, ma a quello di rivelazione, che procede dall‘alto verso il
basso. La più profonda confidenza ed intimità delle vostre anime dovrebbe essere con me,
dopo di che non dovreste più aver timore di aprirvi in modo vulnerabile l‘uno con l‘altro.
Presentare realtà soggettive alla mente concreta degli altri non è mai facile e certamente,
quando inizia con giusta motivazione, è un atto di sacrificio. Quando ciò che avete contattato
è reale, state condividendo una parte della mente del Cristo, dandola in offerta per essere
crocifissa sulla croce dei quattro sottopiani inferiori del piano mentale. Tuttavia, è questa
crocifissione che redime l‘inferiore e libera gradualmente dal dubbio e dalla paura che
provengono dal campo mentale. Mantenere il vostro allineamento verticale vi darà maggiore
saggezza riguardo a cosa condividere e quando condividerlo.
D‘altra parte, quando qualcosa è condiviso nel campo anche da altri, è necessario che la
vostra mente discriminante funzioni, ma infusa dalla qualità dell‘amore. Osserverete del tutto
naturalmente quelle forme-pensiero in cui l‘archetipo si colorerà d‘annebbiamento o

68
d‘illusione, che potranno essere vostri o di altre persone - e questo avrà un effetto di riflesso e
purificante sul campo del gruppo. Il fuoco della vostra attenzione dovrà, comunque, essere
concentrato su quelle forme all‘interno delle idee condivise, che siano veramente luminose e
che esprimano l‘archetipo nella sua espressione più elevata. Sarete sorpresi di come
l‘archetipo possa manifestarsi velocemente tramite un gruppo, quando esso sia annunciato ed
onorato in tal modo.
Esistono una familiarità e una fiducia profonde che possono realizzarsi all‘interno di un
gruppo che sono precursori di una istintiva interazione telepatica. Ciò accade quando ci si
accetta veramente l‘uno con l‘altro, il che non significa accettare qualunque cosa gli altri
pensino, dicano o facciano, ma soltanto l‘evidenza che loro, in quanto anime, sono stati
chiamati in questo campo da me, e sono impegnati e capaci di mantenere il loro posto in
questo esperimento. In breve, che sono ―degni‖ del vostro amore e del vostro rispetto. Vi
prego di non prendere questo commento alla leggera. Ciascuno di voi esamini profondamente
e sinceramente la sua disposizione verso gli altri, che sta alla base del vostro rapporto
reciproco. Fate questo fino al momento del plenilunio con l‘intenzione di purificare il campo,
in modo che io possa utilizzarlo con potenza accresciuta.

17 Settembre 2003

Identificazione con la Gerarchia


La purificazione, nel suo senso triadico, è un processo distruttivo ed un‘espressione della
forza di Shamballa. In effetti è una sostituzione forzata, invocata coscientemente dall‘anima,
dell‘inferiore da parte del superiore. È collegata al processo di ―Individualizzazione per
mezzo della Volontà‖, che è il metodo d‘individualizzazione del terzo sistema. Ciò che viene
sostituito è la materia stessa dei veicoli inferiori. Nell‘eterico, come sapete, i quattro
sottopiani superiori devono riuscire a non opporre resistenza al flusso di energia dai quattro
eteri sistemici, cioè a quella buddhica, atmica, monadica e logoica. In questo sistema, quando
l‘energia monadica sarà in grado di scorrere attraverso il chakra del centro del cuore sul
secondo etere, allora saremo in grado di ancorare la Volontà della Monade, e quindi
Shamballa, sulla Terra. Questo comincia ad essere possibile in brevi occasioni dopo la
Seconda Iniziazione e più stabilmente dopo la terza, quando i veicoli della personalità,
compreso il corpo eterico, vengono ―trasfigurati‖ con energie triadiche. In altre parole, la loro
stessa sostanza viene mutata. Naturalmente, questi cambiamenti sfociano in effetti che si
ripercuotono anche sul corpo fisico, il quale impiega molto più tempo per adattarsi al fuoco
crescente del suo substrato, l‘eterico.
Considerate questo processo da una prospettiva cosmica. Il piano mentale è il sottopiano
gassoso del corpo logoico. Gli eteri cosmici - i quattro piani superiori - vengono a loro volta
trasfigurati dall‘Anima del Sole, che sta conseguendo la Terza Iniziazione cosmica. Il risultato
è un corrispondente afflusso di fuoco cosmico nei piani della triade e della monade. Questa
energia, a sua volta, ha importanti effetti sul corpo fisico, ed in questo caso l‘umanità è parte
di quel corpo fisico. Gli Agnishvatta sono l‘equivalente cosmico degli Agnichaitan che
costruiscono col fuoco la sostanza del corpo umano e vengono liberati come parte della
kundalini che sale ad incontrare i fuochi superiori. Seguite quest‘analogia e vedrete perché,
dal piano mentale, è possibile liberare quantità sempre più grandi di ―angeli solari‖ umani.
Qui abbiamo analogie dirette che troverete utile analizzare. Nello stesso modo in cui il
Mago Bianco viene a trovarsi in una delle situazioni più pericolose, quando cerca di mettere
in contatto la sua creazione con i tre antichi fuochi - lo stesso vale per il Mago Logoico. La
mente umana è l‘―antico‖ fuoco gassoso del corpo logoico. Il mago rischia di ―bruciare‖ e
deve fare appello all‘Angelo Solare, per disperdere la grande illusione. Raccomando a voi

69
tutti di rileggere le Regole Quattordici e Quindici nel Trattato di Magia Bianca, tenendo
presente l‘analogia di cui sopra. Esse si riferiscono direttamente alla fase nella quale si trova
ora il gruppo, nell‘intento di dare una base alla forma pensiero che sottostà alla Shamballa
School. Ciò si riferisce ad un certo numero di ―progetti‖ esteriori come Highden e S……,
come pure al processo interiore di rivelazione di nuove energie dell‘anima. La nuova forma
pensiero dell‘insegnamento è un ―fuoco‖ che, quando sarà interamente introdotto nel piano
mentale, si trasformerà in un ―incendio‖. Per impedire che questo ―incendio‖ si trasformi in
una conflagrazione, che potrebbe distruggere la nuova forma pensiero e colpire le menti di
coloro che la stanno introducendo, deve essere fatta una cosa importantissima - la chiamata in
soccorso dell‘anima.
Nel vostro caso, in quanto gruppo, l‘anima è l‘anima planetaria – la Gerarchia, e in
particolare il gruppo interiore, che è principalmente associato al vostro progetto. La vostra
unica protezione consiste nell‘approfondire il collegamento col vostro gruppo interiore, nel
fare appello alle energie che per prime iniziarono il processo creativo – i vostri Maestri.
Dovete rendervi conto che fate parte di un processo planetario di Magia Bianca che ho
denominato l‘Esteriorizzazione della Gerarchia. Un aspetto di quest‘Esteriorizzazione sarà la
Restaurazione dei Misteri ed è con questo ultimo aspetto che il gruppo ha particolarmente a
che fare. Il vostro gruppo deve entrare in un nuovo livello d‘oblio di sé – un sé che ora ha
bisogno di essere dimenticato a favore di un sé superiore, più espansivo, che è il sé del
gruppo. Fate che il gruppo protegga se stesso, sacrificando la forma pensiero del gruppo.
Capite il senso di tutto questo? La vostra unica protezione è la Gerarchia. Per questo, dovete
diventare voi stessi la Gerarchia, almeno per un momento nel tempo e nello spazio tramite il
processo di ―identificazione‖. Ciò è diverso dall‘identificarsi con l‘umanità, lei stessa un
centro divino. Difatti, l‘―identificazione‖ con l‘umanità in questa fase cruciale aumenterebbe
solo il pericolo di bruciare. L‘identificazione con la Gerarchia ―innalza‖, per un certo periodo
di tempo, la vostra ―identità‖ dai mondi inferiori. Questa ―identità‖ incanala l‘energia. Pensate
all‘analogia con l‘elemento di una stufa elettrica. Se una tendina di stoffa gli è troppo vicina,
quando la si accende si sviluppano delle fiamme, se la distanza fra l‘elemento e il tessuto è
sufficiente, si provocherà il suo riscaldamento, ma non delle fiamme. L‘anima umana è
l‘elemento; i tre mondi sono la tendina. Quando la corrente passa attraverso l‘elemento che è
il gruppo, è importante che esista una distanza sufficiente a prevenire la conflagrazione.
Perciò, quando la creazione arriva al punto di formare per sé un involucro esterno di fuoco,
l‘―identità‖ del mago deve spostarsi verso il centro spirituale della Gerarchia e la salvaguardia
del fuoco centrale di Shamballa, mentre l‘―attenzione‖ è focalizzata verso l‘esterno sulla
creazione. Pensate al gruppo come ad un ―occhio‖. Quell‘occhio deve focalizzare la luce
proveniente dai piani superiori in quelli inferiori. Io, in quanto vostro Maestro, sono nel punto
centrale. La mia identificazione con la Gerarchia è irremovibile e, se ciascuno di voi è capace
di mantenere un collegamento con me, voi parteciperete a quell‘identificazione. Per tale
motivo, a questo punto, ho fatto un preciso tentativo di approfondire il mio contatto con voi
come centri individuali entro il centro del gruppo. L‘occhio deve restare aperto. Esso può
essere chiuso oppure offuscato dal tessere della mente inferiore. Se ciò accade, la forma
pensiero spirituale viene separata dal suo creatore, perde la sua vitalità e nasce morta. Al
contrario, se l‘esposizione al fuoco di Shamballa è troppo forte, avviene la conflagrazione,
perché i fuochi della resistenza salgono dal piano mentale per distruggerla. La risposta è un
aumento del ―fuoco solare‖. Fate che l‘energia della Gerarchia si riversi attraverso il gruppo.
Rifugiatevi, ossia consentite alla vostra ―identità‖ di rimanere indietro e di fondersi per
qualche tempo nella vita della Gerarchia, - fate sì che la goccia entri nell‘oceano e le energie
solari fluiranno attraverso il piano mentale astratto del gruppo più ampio, condizionandolo a
ricevere l‘impatto della rivelazione.
La nascita nei tre mondi equivale ad un‘uscita dai mondi interni, e ciò è dovuto alla
separazione creata dalla Grande Illusione. Solo un‘anima che abbia conseguito il Terzo Grado
è capace di transitare attraverso questo grande velo e mantenere il collegamento. Dunque,

70
ogni nuovo nato umano che viene al mondo è insieme una nuova rivelazione del Cristo, e
perciò della Gerarchia per l‘Umanità, E un esule dalla Gerarchia. Ogni nuova espressione
degli Insegnamenti è insieme una rivelazione entro il corpo gassoso del pianeta (cioè, la
mente dell‘umanità) e un esilio dal vero Insegnamento, che è l‘energia stessa. La Parola si è
fatta carne e, se l‘―occhio‖ non è mantenuto aperto, la Parola soccombe alla Grande Illusione
che opera nei mondi inferiori. Se il collegamento col suo genitore è mantenuto, la Parola
rimane la parola di Dio e diventa dispensatrice delle acque di vita, cioè dell‘Amore e della
Vita degli eteri planetari.
Vorrei che tentaste di raffigurarvi la mia triplice rivelazione degli insegnamenti nella mente
dell‘Umanità come un‘unità compiuta in sé entro il Piano per la Restaurazione dei Misteri.
Le tre fasi dell‘Insegnamento fanno parte dell‘Unico Insegnamento che si esprime tramite
esse, nello stesso modo in cui l‘anima usa la personalità. Questo Insegnamento centrale
pervade le tre rivelazioni alla mente dell‘uomo eppure le trascende, allo stesso modo in cui il
Logos Solare si esprime per mezzo di tre sistemi solari, restando tuttavia distaccato dalla Sua
creazione. Mantenete saldo e forte il vostro collegamento con me, col punto centrale, con
l‘occhio e osservate il Piano prendere forma.

24 Settembre 2003

Il Cristallo di Gruppo
Questo gruppo è stato messo alla prova nel periodo del plenilunio di Virgo e vorrei ripetere
che sono compiaciuto dei risultati e incoraggiato dalle possibilità esistenti in questo
esperimento di portare avanti parte del mio lavoro e del mio proposito. L‘immagine che
voglio proporvi è quella di una corrente fatta passare attraverso un cristallo. Potete
raffigurarvela come una ―trasmissione radiofonica‖. Il cristallo è la settupla anima di gruppo e
la corrente è l‘―energia‖ del proposito, l‘energia di Shamballa. Per questo vi ho detto che
―trasmettere il proposito‖ è molto diverso da ―allinearsi col proposito‖. Attualmente, sono
davvero pochi i gruppi ai quali è affidata l‘energia della Volontà. Questa nuova e potente
energia di Shamballa, nuova cioè nella coscienza dell‘umanità, è ciò che porta ―vita‖ ai tre
mondi. È connessa all‘ingiunzione di settimo raggio ―Eleva il morto alla vita!‖ Alla fine,
gruppi come il vostro diventeranno ―strumenti di resurrezione‖. Riflettete su questa
definizione.
Passando attraverso il cristallo, la corrente porterà ovviamente alla luce le impurità insite
nel cristallo stesso. Esse, per voi che siete proprio la sostanza del cristallo, saranno percepite
come insuccessi, parti della ―sostanza del cristallo‖ che non sono in grado di far passare la
corrente senza incrinarsi, e così vi accorgete di queste scariche distruttive. Mi permetto di
rilevare che molti di voi possono aver sperimentato brevemente l‘affiorare, nella propria
natura personale, di vecchi modelli di comportamento ritenuti purificati da un pezzo. Questo
affiorare non è il risultato di un ―arretramento‖, ma di un avanzamento. Il far transitare una
―corrente‖ maggiore ―mette alla prova‖ il sistema. Poiché ciò è il risultato di un avanzamento,
esistono però risorse maggiori, per trattare e risanare le ―impurità‖. Tuttavia, per accedere a
queste risorse dovete ―rendervi conto‖ del vostro successo. Per questo motivo ho insistito che,
tramite l‘identificazione, proviate a mantenere la prospettiva dal punto di vista della
Gerarchia, piuttosto che identificarvi con l‘umanità. In realtà, questa è una prospettiva che
scaturisce dal punto di vista della triade, piuttosto che da quella basata sulla personalità. Se la
triade immette energia trasfigurando la personalità, essa deve assimilare tutta la corrente che i
tre veicoli sono in grado di ―accogliere‖ senza deteriorarsi completamente.
Tenendo presente l‘analogia del cristallo, vi sono due forze che dovreste considerare. Se
queste forze si disgiungono allora anche il cristallo s‘incrina e l‘esperimento avrà fine. Lo

71
scopo è quello di far passare attraverso il cristallo abbastanza corrente da purificarlo e
trasmettere energia ai tre mondi, ma non in quantità tale da frantumarlo. Capite?
Le due forze sono le seguenti. La prima è quella che collega ognuno di voi come anime a
me, vostro Maestro. La dinamica di questa forza tiene insieme il gruppo ed è ―Proposito‖. La
vostra ―distanza‖ occulta da me sarà determinata dal grado di ―Proposito‖, o di corrente, che
ciascuno di voi sarà in grado di far passare attraverso il suo sistema individuale. Perciò, col
tempo, sarete ―posti ciascuno al proprio posto‖ dall‘―energia di Shamballa‖; in altre parole,
troverete la vostra ―distanza occulta‖ ideale dal centro dell‘ashram basato sul Proposito.
La seconda forza è in rapporto con l‘attrazione e la repulsione fra voi, in quanto
―componenti funzionali‖ del cristallo. Non esistono legami ―personali‖, ma solo legami
―organizzativi‖. Siete uniti non solo dal vostro impegno verso di me come vostro maestro, ma
anche dai vostri impegni reciproci nella vostra ―funzione‖ entro il cristallo, la specifica
―posizione‖ che occupate. Vorrei insistere sul fatto che sto parlando dal punto di vista
dell‘aspetto ―volontà‖ e non da quello dell‘―amore‖. Si presume che il principio dell‘amore e
della coscienza sia stato già sviluppato in qualche misura e portato a rapido incremento,
tramite la Volontà.
Dal mio punto di vista, posso valutare il gruppo in molti modi. Il primo riguarda l‘intensità
della corrente che sono in grado di far passare al suo interno. Questo si rapporta ad atma.
Troppa corrente e la forma si frantuma. Vorrei a poco a poco aumentarne l‘intensità. Perciò,
ogni tanto, troverete dei ―difetti‖ nella struttura del cristallo. È cruciale che li vediate nel
contesto dello schema dell‘esperimento quali opportunità per rafforzare le due forze di
coesione. Io stesso deciderò quando e se l‘esperimento complessivo riuscirà o fallirà, e avrete
l‘opportunità di riesaminare, ogni tanto, la vostra partecipazione durante il suo sviluppo.
Il secondo modo in cui posso valutare l‘esperimento si rapporta alla buddhi e riguarda la
―qualità‖ della corrente che fuoriesce dall‘altro lato del cristallo. La corrente affluisce al
centro del cristallo, da dove poi è irradiata attraverso ciascuna delle ―faccette‖ triangolari
dell‘ottaedro. Dalla qualità di ciascun raggio irradiato, paragonata a quella dell‘archetipo,
sono in grado di valutare la purificazione richiesta, affinché l‘erogazione sia armonica con
l‘alimentazione.
Il terzo modo in cui sono in grado di valutare il cristallo è quello di valutare quanto
profondamente i raggi di luce che emergono possono penetrare nei tre mondi. Questo mi aiuta
a stabilire la ―chiarezza‖ del gioiello, il suo grado di trasparenza ha rapporto con l‘aspetto
manasico della triade.
E così, dal punto di vista della triade, ho tre modi di valutare il gruppo – la potenza, la
qualità e la chiarezza. Vi raccomanderei di confrontare questo processo con lo studio dei
gioielli preziosi. Considerando lo sviluppo della radioattività, si potrà trarre molto vantaggio,
dal paragonare il regno minerale a quello umano. Le pietre preziose sono lo stadio più alto
dello sviluppo del piano fisico. I gioielli umani sono lo sviluppo più avanzato del piano fisico
cosmico, visto dal punto di vista della materia. Considerate il gioiello alla sommità della
verga dell‘iniziazione così come è visualizzato da coloro che sono nel mondo fisico e potrete
trarne qualche indizio della composizione della vera ―verga‖ brandita da Sanat Kumara.
Ciascuno di voi deve diventare un ―gioiello‖ nella corona della vita di gruppo, così come il
gruppo costituirà un ―gioiello‖ della corona di un gruppo più vasto. Avverranno cambiamenti
nella composizione del gioiello individuale e di quello del gruppo, ma non vi sarà alcun
cambiamento nel modello archetipo. Capite tutto ciò? Su questo punto devo insistere. Non ci
sarà alcun cambiamento nel modello archetipo. Esso non potrà adeguarsi e non si adeguerà a
beneficio di un singolo individuo o di un singolo gruppo. L‘archetipo non risponde o reagisce
alle forme che sono costruite dentro di esso. Quello è il compito della Gerarchia - adattare le
forme mutevoli all‘archetipo immutabile di Shamballa. L‘archetipo di Shamballa è
―riassunto‖ nel numero 24. Avrete bisogno, col tempo, di porre in rapporto la settupla natura
della luce o coscienza con il numero 24.
1 Ottobre 2003

72
Volontà, Coscienza e Manifestazione
Vorrei darvi alcune informazioni pratiche sul lavoro che dovete svolgere insieme entro la
sfera esoterica di fuoco, che è il campo dell‘anima di gruppo.
Proprio come una malattia nel corpo fisico è, prima di tutto, il risultato di distorsioni subite
dall‘energia che affluisce dai corpi eterico, astrale e mentale, così la ―malattia‖ nei tre mondi
della vita della personalità ha a che fare con distorsioni delle energie che affluiscono dal
manas superiore, dalla buddhi e da atma. Vi sono ovviamente delle tendenze all‘interno della
materia che cercano di opporre resistenza all‘afflusso e a bloccarlo, come anche problemi di
integrazione dei veicoli, ma entrambi si possono superare facilmente, se si comprende una
premessa fondamentale.
I problemi nei tre sottopiani inferiori del piano fisico – sia esso sistemico o cosmico – sono
affrontati nel migliore dei modi dal corrispondente livello eterico. Se si considerano i cinque
piani inferiori, le corrispondenze sono le seguenti:

Manas inferiore - Manas superiore


Astrale - Buddhico
Eterico/fisico - Atmico.

Queste sono le corrispondenze secondo la Volontà, o quelle concernenti il Primo Aspetto.


Ci sono poi le più conosciute corrispondenze secondo la coscienza:

Manas superiore - Atma


Astrale - Buddhico
Eterico/fisico - Manas inferiore.

Una corrispondenza concerne la trasformazione e l‘altra la trasfigurazione.


Vi avevo indicato corrispondenze simili riguardo ai rapporti tra chakra. In particolare, oggi
vorrei considerare le relazioni duali del sistema dei chakra. Esse sono, dal punto di vista della
coscienza:

Coronale - Basale
Cuore - Plesso solare
Gola - Sacrale.

Noterete che, in questo caso, il centro ajna ha una funzione di collegamento fra le tre
coppie di dualità, formando così un triangolo con ciascuna coppia.
Le corrispondenze della Volontà che vi avevo precedentemente indicato sono:

Coronale - Basale
Ajna - Sacrale
Gola - Plesso solare.

In questo caso, è il centro del cuore ad essere isolato e a costituire triangoli con le tre
coppie.
Nel duplice funzionamento di queste tre dualità, ci si avvicina ad alcuni misteri. Essi
riguardano:

1. Il rapporto esoterico fra il 2 e il 4;


2. La dualità sperimentata nei piani atmico, mentale e astrale;
3. L‘inversione delle gerarchie di Capricornus e di Sagittarius.

73
Riflettete su queste dualità, e la relazione fra Volontà e Coscienza vi apparirà più chiara. Si
chiarirà anche tramite il lavoro pratico che svolgerete in gruppo. È importante che teniate
presenti queste relazioni, mentre svolgete il vostro lavoro di meditazione ed il lavoro
esteriore, ma non cercate di ―applicarle‖ consapevolmente. Vi ho chiesto di fare attenzione ai
flussi di energia fra di voi e fra il vostro e gli altri gruppi a livello ―triadico‖. Quando
sviluppate i rapporti interiori - o più correttamente, quando riconoscerete grazie alla
rivelazione le relazioni triadiche già esistenti, tale riconoscimento condizionerà la mente
superiore e, quindi, i tre veicoli della personalità. Affinché avvenga la trasfigurazione
dell‘inferiore da parte del superiore, occorre che la mente inferiore sia stata sviluppata.
Tuttavia, adesso la mente è usata principalmente come l‘aspetto più basso della triade e NON
come quello più alto della personalità. La mente astratta è il ricevitore dell‘archetipo triadico e
quest‘archetipo naturalmente, quale risultato del lavoro precedentemente svolto
d‘integrazione della personalità, ha un effetto automatico sui tre mondi. Questo effetto diventa
―subconscio‖, perché la coscienza è focalizzata verso la monade e non verso il piano fisico.
Riflettete su questo, ad esempio in relazione al denaro, tema che riguarda questo gruppo
ora che entra nell‘esperienza ciclica di Libra. Saturno governa l‘attenzione ai dettagli e ha una
funzione sia sul piano mentale che su quello atmico. Nel caso precedente, esso si preoccupa di
assicurare che il piano più basso, il fisico eterico, possa essere disciplinato dalla mente. Il
risultato pratico esteriore è la capacità di preventivare, pianificare e spendere delle risorse in
conformità alla Legge di Economia e così via. È ―gestione‖ in tutte le sue numerose forme ed
espressioni. Questa fase riflette il collegamento fra il piano mentale e quello fisico dal punto
di vista della coscienza. Dal livello atmico, Saturno è usato per l‘impiego della settupla
energia della Luce Superna sul piano fisico eterico. La gestione economica personale si
esplica dal piano mentale. La gestione economica transpersonale – riguardante, come fa, il
bene collettivo e il bene maggiore – si esplica dal piano atmico. Capite questo?
Una personalità di gruppo o una personalità individuale, perciò, che incontri difficoltà
finanziarie userebbe la mente concreta, per organizzare i piani eterici (i quattro piani mentali
inferiori si riflettono attraverso l‘astrale nei quattro eteri superiori), e ciò avrebbe un effetto
corrispondente sul piano fisico. Un‘anima di gruppo (poiché un individuo, anche se lavora in
maniera transpersonale, fa sempre parte di un gruppo) che incontri difficoltà finanziarie si
trova in una situazione diversa. Se i componenti si sono impegnati in un processo di magia
bianca e di manifestazione, essi sono riusciti a portare una parte dell‘archetipo ai livelli eterici
ed adesso affrontano il richiamare risorse, cioè denaro, dal piano fisico per ―conformarsi‖ a
quell‘archetipo. Un gruppo in questa seconda situazione non ha bisogno di focalizzare la
coscienza sul piano fisico esteriore. Paradossalmente, esso deve AUMENTARE la propria
focalizzazione soggettiva, cercando di penetrare assieme più profondamente nell‘energia di
atma. L‘energia atmica, come risultato, affluirà nel campo mentale e, attraverso i canali
predisposti di coordinazione mentale/eterica, avrà conseguenze sul piano fisico. Vedete? Vi ho
dato molto qui che, se contemplato, sfocerà in un aumento di luce ma, ancor più importante,
se applicato si concluderà con un aumento di potenza sul piano fisico.
La mia opera in questa terza fase degli insegnamenti verte principalmente sul rapporto fra
l‘aspetto Coscienza, o anima, e l‘aspetto Vita, o monade. Questo non perché la natura della
forma sia considerata meno importante, ma poiché si presume che l‘anima e la forma siano
―unificate‖ in modo tale che i cambiamenti nella coscienza abbiano un effetto automatico
sulle forme che sono permeate da questi cambiamenti. In pratica, per molti le cose non stanno
ovviamente così ma, quando questi insegnamenti saranno studiati e applicati su scala più
ampia da coloro che avranno integrato ed applicato quanto indicato in precedenza, questa
―unificazione‖ sarà sempre più evidente nell‘espressione delle loro vite.

74
7 Ottobre 2003

I Sette e I Cinque
È da notare che esistono sette forme di luce, connesse alla sostanza dei sette piani. Esse
sono stimolate ed esaltate dalle dodici forme di luce delle dodici Gerarchie creative, ciascuna
delle quali è connessa a uno dei dodici segni zodiacali. Su ciò non mi posso soffermare, in
quanto concerne i misteri iniziatici superiori. Mi limito a enunciarlo, affinché possiate
considerarlo come fatto occulto, però non suscettibile di verifica da parte vostra.
Analogamente, si può affermare che la luce dei sette centri dell‘uomo (quando eccitati dalla
luce dei sette centri planetari) e i cinque regni di natura (7+5=12), sommati alle dodici luci
dello zodiaco, produrranno una perfezione di efficienza ―luminosa‖ che renderà possibile
l‘espressione del tutto. Ciò per mezzo dell‘umanità. Questa affermazione per ora ha poco
senso per voi, ma nel prossimo secolo costituirà il pensiero seme, o ―nota fondamentale‖ per
la prossima rivelazione della Saggezza Eterna.17

Voglio ora portare l‘attenzione della vostra consapevolezza in quanto gruppo al rapporto
esistente fra i sette e i cinque. Finora, il mio obiettivo è stato quello di costituire un gruppo
che potesse cominciare a operare in certo qual modo sinteticamente e fornire nel microcosmo
un riflesso dell‘archetipo che esiste nel macrocosmo. Per farlo, ciascuno di voi deve essere
consapevole del tipo di luce che è intrinsecamente e col quale può operare. Dopo di che,
dovrete porvi in un tale ―rapporto‖ reciproco che ne risulti un tutto funzionante. Voi siete
differenziati in quanto risultato di una sintesi, e capirete di essere più profondamente
identificati col vostro ―sé‖ che in uno stato indifferenziato. Un ―sé‖ esiste veramente solo in
rapporto con altri sé, così come con il Sé o Vita Una.
Affinché il tutto funzioni come un‘unità, deve anzitutto essere posto in rapporto con i sette
planetari – le energie archetipe dei Logoi Planetari, che sono essi stessi riflessi dei sette Rishi.
Ciò richiede la procedura detta ―resa dei centri‖. Il modello minore si arrende a quello
maggiore e scopre come risultato che è allineato più strettamente con la propria vera natura.
Le energie di raggio e zodiacali devono essere poste, poi, in rapporto più stretto. I sette
centri nel corpo eterico devono diventare trasmettitori delle dodici energie che operano per
mezzo del loto egoico. Ciò comporta una ―fusione di luci‖ – la luce dell‘anima e la luce della
forma. Quando queste luci sono fuse e amalgamate, l‘anima si manifesta completamente – e
la ―Parola è fatta carne‖. Ogni chakra esprime pienamente una combinazione particolare di
energie dell‘anima e, perciò, ―organizza‖ la materia sul piano fisico secondo il modello
archetipo. Il centro del cuore coi suoi dodici petali occupa un punto di sintesi (in rapporto con
l‘anima) e perciò un punto di regolazione entro i sette inferiori. Ognuno dei suoi petali deve
diventare un distributore di una delle dodici energie solari.
Vi sono sette segni zodiacali con cui ci si può collegare più facilmente e che si esprimono
sui sette piani del piano fisico cosmico. Con le cinque gerarchie creative che si esprimono sul
piano astrale cosmico ci si può connettere soltanto tramite il gruppo più ampio, o ―regno‖ di
cui esse sono l‘energia ―animante‖. Perciò, il rapporto dei sette con i cinque riguarda il
rapporto tra la forma e la sua quintuplice ―vita‖ animante. I regni hanno ―un‘anima‖. Il regno
umano deve saper integrare la vita animica dei tre regni inferiori. Rifletteteci. I vostri chakra
sono in rapporto con l‘uno o con l‘altro dei regni e sono influenzati da una delle cinque
Gerarchie liberate. Il rapporto dei sette con i cinque e con i dodici è connesso con la scienza
dei triangoli. Il mio lavoro con questo gruppo è ―pratico‖, è occultismo applicato, quindi
voglio darvi un‘istruzione che vi aiuterà a rendere più tangibile questo rapporto e anche a
rendere questo campo un migliore ―trasmettitore‖ per la Gerarchia. Vorrei che usaste le
seguenti corrispondenze dei raggi coi chakra ai quali ciascuno di voi è stato ―assegnato‖:
17
A. Bailey, Astrologia Esoterica, pag. 563.
75
I. Centro della Testa…………... Shamballa………………………... l° Raggio
Razze 1ª e 7a…………………. La meta: Volontà.
Energia di Vita. Sintesi.
Sette centri desti e operanti.
Nella prima razza-radice è vivo ma vibra debolmente.
Nella settima razza-radice è perfettamente ridesto.

II. Centro del cuore…………… Gerarchia………………………… 2° Raggio


6ª Razza-radice………………. La meta: Amore.
Energia dell‘Identificazione. Pervenire alla fusione.
Sei centri sono attivi.
Punto focale della coscienza egoica divina.
Quinto regno. Il Regno di Dio.

III. Centro Ajna……………….. Umanità………………………….. 5° Raggio


5ª Razza-radice………………. La meta: Intuizione.
Energia dell‘Iniziazione. Sviluppo dell‘inclusività.
Cinque centri in rapido risveglio.
Punto focale della personalità.
Regno umano. Quarto regno di natura.

IV. Centro della Gola…………. Regno Animale………………….. 3° Raggio


3ª Razza-radice..……………... La meta: Intelletto.
Energia di Illuminazione. Creare nella luce.
Quattro centri funzionanti.
Punto focale della coscienza istintiva.
Terzo regno di natura.

V. Plesso solare……………….. Regno Vegetale………………….. 6° Raggio


4ª Razza-radice………………. La meta: Istinto.
Energia dell‘Aspirazione. Sviluppo della sensibilità.
Tre centri operanti.
Punto focale di rispondenza psichica.
Secondo regno di natura.

VI. Centro sacrale……….……. Evoluzione dei Deva..……………. 7° Raggio


2ª Razza-radice..……………... La meta: Rispondenza.
Energia del Magnetismo. Facoltà di costruire.
Due centri attivi: cuore e sacrale.
Punto focale di risposta vibrante all‘―occhio di Dio‖.

VII. Base della spina………….. Regno Minerale………………….. 4° Raggio


7ª Razza-radice………………. La meta: Sintesi.

76
Energia della Sintesi di base. Compiutezza.
Tutti i centri funzionanti all‘unisono.
Punto focale dell‘evoluzione.
Primo regno di natura.18

Vorrei che ognuno di voi approfondisse il suo collegamento cosciente all‘energia di raggio
indicata e alle tre costellazioni zodiacali connesse al raggio in questione. Esse sono:

Primo Raggio: Aries, Leo, Capricornus;


Secondo Raggio: Gemini, Virgo, Pisces;
Terzo Raggio: Cancer, Libra, Capricornus;
Quarto Raggio: Taurus, Scorpio, Sagittarius;
Quinto Raggio: Leo, Sagittarius, Aquarius;
Sesto Raggio: Virgo, Sagittarius, Pisces;
Settimo Raggio: Aries, Cancer, Capricornus.

Non cercate di capire tutti questi rapporti troppo minuziosamente con la mente concreta. Vi
chiedo semplicemente di stabilire un ―rapporto‖ nella vostra coscienza con i particolari regni,
e le energie di raggio indicati. Lavorate con gli aspetti superiori del Quinto raggio piuttosto
che con quelli inferiori. Sperimentate qui con la ―luce‖ e perciò con la coscienza, e non con la
―materia‖. Ne risulterà la rivelazione dei modelli archetipi alla mente inferiore. Per stimolare
il vostro approccio intuitivo, vorrei che contemplaste il brano seguente dall‘Antico
Commentario.

―Nella camera della morte, la luce azzurra del giorno nascente rivela il gruppo che opera
per risuscitare il defunto. A nulla valgono i loro sforzi finché non fondono assieme le cinque
grandi forze del Signore della Magia. Quando operano così come uno solo, il lavoro si
compie in unione completa; fondono la forza che dà la vita; il morto risuscita e la costruzione
procede. Il tempio può essere glorificato e la Parola pronunciata in un ambiente di forza
datrice di vita e non di morte. Giungere alla vita tramite la morte, costruire nella luce dopo
aver lottato nella tenebra! Tale è il Piano. Così entriamo nella vita che è morte; avanziamo
passando attraverso la porta i cui pilastri gemelli stanno per sempre in segno di forza e di
verità divina; così entriamo rapidamente nella tomba e moriamo. Così risuscitiamo ad una
Parola divina, ad un segno quintuplice e, balzando fuori, viviamo‖.19

15 Ottobre 2003

Il Denaro
Quello che sto cercando di fare con questo gruppo è organizzare della materia, tramite la
mente dei membri del gruppo, in schemi che riflettano un modello archetipo. Ciò contribuirà
alla precipitazione o esteriorizzazione di quel modello nei tre mondi. In modo simile, voi siete
coinvolti in un processo di manifestazione che cerca di esternare il modello della vostra anima
sul piano fisico concreto. A un certo stadio del processo di manifestazione, i modelli energe-
tici che hanno condizionato l‘eterico devono attrarre a sé le forme esteriori.
Sul piano fisico, la risposta della forma al modello eterico avviene secondo la Legge di
Attrazione e il flusso d‘energia che ne risulta può esser visto, da chi sia in grado di farlo,
come un flusso di denaro. Per questo, ho detto che il denaro è prana materializzato.

18
Alice Bailey, Astrologia Esoterica, pag. 456.
19
Alice Bailey, Psicologia Esoterica Vol. I, pag. 264 Il Libraio delle Stelle Velletri 2007.
77
Oggi voglio che consideriate la seguente domanda. Quale è l‘equivalente del denaro sul
piano fisico cosmico? Nel proporre questa domanda, vorrei chiarire alcuni fatti riguardanti i
cinque piani dell‘evoluzione.
La Legge di Sintesi è particolarmente attiva sul piano atmico e governa il rapporto degli
ashram col Proposito, così come esso è mantenuto al centro dal Maestro.
La Legge di Attrazione governa i rapporti entro l‘ashram e fra i gruppi interiori e quelli
esteriori. Il suo potere è esercitato dal piano buddhico.
La Legge di Economia governa il rapporto fra i gruppi sul piano esterno. È
particolarmente attiva sul piano mentale.
Il denaro ha un legame peculiare con i fuochi sacrali o fuochi del desiderio, che si
esprimono tramite il corpo eterico. Un processo equivalente si svolge sul piano mentale e sul
piano atmico. Quando questi tre processi sono visti come parte di un unico processo, avviene
l‘allineamento, irrompe la Luce Superna e l‘organizzazione del piano fisico riflette il
Proposito mantenuto sul piano atmico tramite il piano mentale quale collegamento ed
intermediario.
Prendendo in considerazione quanto sopra, vorrei che ognuno di voi desse chiaramente una
risposta alla domanda che ho proposto. Il processo di per sé sarà di grande aiuto al gruppo nel
suo complesso, per capire il lavoro che cerco di compiere per suo tramite, impiegandolo quale
un centro all‘interno del mio ashram.
Ora vorrei darvi alcune informazioni sulla situazione finanziaria del pianeta. Voi vi trovate
attualmente in Svizzera – serbatoio di una gran parte delle risorse finanziarie del mondo.
Considerate quello che vi ho spiegato sul fatto che l‘energia serpentina è l‘energia vitale
subconscia dell‘anima. Analogamente, potremmo paragonare le vaste somme di denaro
immobilizzate nelle banche, come materia a tutt‘oggi non solarizzata e non penetrata dalla
coscienza dell‘anima, ad una forma di energia di kundalini. La Kundalini sale, quando è
riconosciuta come non separata dall‘anima. Essa è riconosciuta quale spirito nella forma e non
è più repressa, quando la coscienza dimorante all‘interno è maturata quanto basti per
riconoscere questa identificazione. Allo stesso modo, le riserve finanziarie del mondo devono
essere ritenute dai discepoli e dagli iniziati come energie di Vita e perciò spirituali, indipen-
dentemente dalla coscienza che vi è coinvolta – questo riconoscimento sarà evidente nel loro
elevamento o innalzamento nelle mani della Gerarchia. Per lo spirito è più facile operare per
mezzo di una materia che sia completamente solarizzata o non lo sia affatto. La semicoscienza
produce un necessario dualismo fra la trazione inerente esercitata della vita intelligente della
materia (o impulso istintivo) e l‘impulso spirituale.
Se rifletterete su ciò, noterete la necessità per i gruppi di discepoli che abbiano solarizzato
completamente i propri sistemi (in altre parole, che abbiano raggiunto il Terzo grado) di
impiegare l‘energia della Volontà per liberare l‘energia di Vita, e quindi il denaro, da quei
gruppi che non hanno raggiunto una completa solarizzazione. Cosa intendo dire con questo?
Gli aspetti della vita della personalità che cercano di restare separati devono nascondere le
loro motivazioni e risorse alla luce unificatrice dell‘anima, sia in senso individuale che
planetario. Segretezza e oscurità sono comuni sia alla vita superconscia che a quella
subconscia. Penetrare nella prima permette ed è un prerequisito per penetrare nella seconda.
Quello cui stiamo assistendo su scala globale è una pulizia del denaro. Ciò può avvenire
mediante un nuovo processo d‘orientamento spirituale, se si comprende che ciò che è stato più
profondamente nascosto nella forma è l‘equivalente energetico (sebbene con polarità
invertita) di ciò che ci aspetta in alto. In effetti, è l‘energia che permetterà al Proposito di
manifestarsi. Osservate e guardate. I gruppi che operano con la coscienza educano gradual-
mente la materia allo spirito e così la solarizzano. I gruppi che operano con la Volontà usano
la polarità di spirito e di materia per produrre risultati nella coscienza. Riflettete su come ciò
si collega al metodo d‘individualizzazione che sarà usato nel prossimo sistema, poiché potrà
derivarne qualche anticipazione sul tipo di lavoro che ho in mente per questo gruppo.

78
22 Ottobre 2003

Trasmissione di Energia
L‘iniziazione è il risultato della trasmissione d‘energia in un ambiente di gruppo
predisposto. Il mio scopo principale per questo esperimento è fare di voi dei distributori, non
solo di notizie sull‘iniziazione, ma dell‘iniziazione stessa. Cerco di fare di voi una ‗verga di
iniziazione‘. La struttura di questa verga non ha forma, ma è composta solo di materia
mentale.
Per mezzo di queste trasmissioni, cerco di collaborare alla costruzione di forme pensiero
che riflettano modelli archetipici superiori. Quando queste forme pensiero e questi rapporti
diventeranno stabili e consistenti, potranno essere utilizzate come una struttura luminosa
tramite la quale potrà fluire l‘energia dell‘iniziazione. Voi non siete affatto l‘unico gruppo col
quale sto lavorando in questo modo. La Massoneria, per esempio, è specificamente designata
a servire in questa maniera.
Vi ho incoraggiati a considerare voi stessi come un chakra in un‘entità di gruppo e a
costruire entro quel campo relazioni basate su realtà astrologiche e ―di raggio‖. Ciò creerà
infine un piccolo riflesso nel microcosmo, che per risonanza potrà trasmettere le energie
macrocosmiche nei tre mondi. Il risultato sarà l‘adeguarsi della forma, un nuovo riorien-
tamento della coscienza e la finale resurrezione dell‘anima.
In poche parole, per mezzo del gruppo io cerco di risvegliare delle anime – di far risorgere
i morti alla Vita.
L‘energia che cerco di impiegare tramite voi è la ‗Luce Superna‘, una luce sintetica che
opera in un modo settuplice. Ognuno di voi diventerà un punto di trasmissione per un aspetto
di questa settuplice energia. Utilizzerete o eserciterete questo aspetto nei vostri progetti
personali e insieme con altri individui. Insieme impiegherete questa energia come un tutto
sintetico e potrete applicarla allo specifico progetto della Shamballa School e nella collabo-
razione con altri gruppi.
La trasmissione di questa energia, nell‘individuo come nel gruppo, avviene in tre modi.

1. Invocazione. Si percepisce un richiamo da un‘altra anima, un altro individuo o un altro


gruppo al quale si risponde a livello dell‘anima.

2. Radiazione. Questa non è direzionale ed è il risultato della stimolazione dell‘aura


dell‘anima di gruppo che sta diventando radioattiva.

3. Evocazione. La vostra coscienza in quanto gruppo è evocata da me, vostro Maestro.


Richiamo la vostra attenzione, per poter impiegare l‘energia tramite il gruppo. Questo è
attualmente il modo più rapido di insegnare e costituisce il nocciolo della terza fase della
mia presentazione educativa, riassunto nella frase ―un (gruppo) iniziato sa perché lavora‖.

Non dovete cercare in alcun modo di dirigere voi stessi questa energia, in particolare con la
formulazione concettuale d‘idee su dove sia necessaria o via dicendo. Rispondete alla
chiamata interiore percepita, permettetele di essere diretta tramite voi o, semplicemente,
irradiatela in tutte le direzioni attraverso il campo animico.
È importante ricordare che non state distribuendo energia dell‘anima a personalità che
siano gruppi o individui. Voi state distribuendo l‘energia della Vita – il terzo aspetto della
monade – a gruppi e individui che stanno attraversando una crisi dell‘anima e cercano
maggior potere per esteriorizzarsi nel servizio. Gran parte di questo lavoro è soggettivo – esso
implica il flusso circolatorio divino inteso in senso esoterico. Ad una richiesta di maggiore
aiuto viene risposto con energie superiori distribuite attraverso punti chakrali risonanti,
insieme o no, con una comunicazione scritta od orale. Potrebbe essere di aiuto pensare al mio

79
lavoro tramite voi come a un lavoro in due ottave:
Una è Mercurio – il messaggero, il comunicatore degli insegnamenti tramite l‘intuizione
alla mente ricettiva e aperta.
L‘ottava superiore è Urano – il balenare dell‘energia della Vita, che va oltre la
comprensione e il capire, senza tempo, senza spazio, l‘eternamente presente fondamento del
mondo.
Vorrei che consideraste il lavoro di rendervi disponibili e idonei alla distribuzione di
energia come vostra massima priorità – superiore alla costruzione e al mantenimento di
qualsiasi forma nei tre mondi. Non ho detto solo priorità, ma massima priorità. Almeno parte
del tempo per la meditazione del mercoledì dovreste impiegarla stando collegati in gruppo e
rendendovi semplicemente disponibili alla trasmissione. Sarebbe ideale che le tre forme di
distribuzione avvenissero in tre momenti diversi della settimana. Il Mercoledì dovrebbe essere
prima di tutto la risposta all‘invocazione – la distribuzione cosciente di energia. Il Giovedì
dovrebbe enfatizzare la radiazione di gruppo e la Domenica il gruppo dovrebbe arrendersi per
essere impiegato secondo la Volontà della Gerarchia, incanalata principalmente tramite il
Maestro Morya.
Nell‘usare il gruppo quale campo per la trasmissione, è importante che non si cerchi di
controllare il processo in alcun modo – ed è per questo che ho insistito sul concetto di volontà
‗arresa‘. Forse, un giorno sarà possibile sviluppare una qualche consapevolezza di dove
l‘energia si stia dirigendo. Tuttavia, nelle prime fasi, il duplice processo della consapevolezza
non funziona e, a causa dell‘antica inclinazione verso la forma, vi chiedo di mantenere la
vostra consapevolezza rivolta verso di me come vostro punto centrale di sintesi e vostra
sorgente, durante questi periodi d‘addestramento alla trasmissione.

29 Ottobre 2003

Sorgente di Forza
Un verso tratto dal Mantram del Discepolo si riferisce in modo particolare al Lavoro che
ho in mente per questo gruppo:

―Io sono una sorgente di forza che li rende capaci di star saldi‖20

Le anime, individuali e in gruppo, emettono una ―nota‖ particolare quando sono sottoposte
a grande tensione. È questa nota che il gruppo deve esercitarsi a udire e alla quale rispondere.
Non è una nota di difficoltà della personalità, ma del principio centrale o mediano che cerca
ad ogni costo di tenere insieme ―cielo e terra‖. La personalità si occupa principalmente di
purificare se stessa, in modo da poter servire come veicolo idoneo all‘espressione dell‘anima.
L‘anima deve seguire una forma di yoga completamente diversa – deve riunire due correnti
largamente divergenti (nella coscienza) e questo tramite il sacrificio della propria sostanza, la
vita solare. Quando la tensione diventa troppo grande l‘anima deve scegliere di allinearsi con
l‘uno o l‘altro dei poli, oppure essere lacerata in due, e questo è il modo in cui essa apprende
tramite l‘esperienza dell‘incarnazione.
È la dedizione della personalità che fa scaturire l‘aiuto dell‘anima. È l‘estrema tensione
dell‘anima nel servizio – il rifiuto di abbandonare il campo di battaglia – la disponibilità ad
essere fatti a pezzi o crocifissi se necessario, che richiama la monade.
Questo gruppo può aiutare a distribuire lampi di energia monadica ad anime che sono sotto
tensione. Dopo il secondo grado, il processo d‘iniziazione è essenzialmente questo. È l‘anima
che viene iniziata grazie all‘afflusso di energia monadica. Il maggior potere dell‘anima che ne

20
Alice A. Bailey, Il Discepolato nella Nuova Era vol. II, pag. 175.
80
deriva le permette di prendere pieno possesso del suo veicolo, la personalità, e di conseguire
la Terza iniziazione.
Cercate di esercitarvi ad essere ricettivi al grido di un‘anima, individuale o di gruppo, sotto
tensione. Questa abilità è l‘ottava superiore della comune capacità di accorgersi dello stress e
della tensione emotivi nella personalità, quando il corpo emotivo cerca di fare da ponte fra
mente e corpo. La psicologia normale opera con questo ultimo; la psicologia esoterica opera
con la prima.
In una trasmissione precedente, ho detto che l‘unica vostra protezione è l‘identificarvi con
la Gerarchia. Anche il gruppo deve perdere se stesso per ritrovare SE STESSO e vorrei
chiedervi di mettere in pratica, durante i vostri momenti di focalizzazione esterna, l‘oblio di sé
in quanto gruppo. Durante il periodo di concentrazione interiore, chiedo che vi arrendiate e
durante i momenti di focalizzazione esteriore, chiedo che dimentichiate voi stessi. Entrambe
queste discipline portano ad una diminuzione di autocoscienza, o del principio ahamkara, e
perciò ad una maggiore liberazione della natura essenziale dell‘anima dal suo rivestimento
mentale o costruzione della propria identità.
Una delle energie di Shamballa è l‘―organizzazione‖ esotericamente intesa, e questa
energia è potentemente all‘opera dietro le scene, portando gruppi di anime in rapporto
funzionale fra loro. Il ―corpo del Cristo‖ si sta organizzando. I Maestri stanno operando per
creare legami produttivi fra i loro vari e diversi gruppi, man mano che l‘energia di sintesi
fluisce più potentemente. Questa è una sintesi nella coscienza che porta ad una
differenziazione di funzioni. Riflettete attentamente su questo, perché esso è un pensiero
chiave per l‘era di Aquarius.
Quando l‘identità si sviluppa, ha bisogno di essere in qualche modo separativa per definire
se stessa – questa è l‘individualizzazione. Quando l‘identità è formata, essa può tornare ad
arrendersi al tutto – questa è l‘identificazione attraverso l‘iniziazione progressiva in ―insiemi‖
sempre più grandi. L‘identità è un‘imbarcazione costituita da sostanza solare, per far viaggiare
lo spirito o la divinità essenziale da una sponda all‘altra del fiume. Una volta effettuato il
traghettamento, l‘imbarcazione non è più necessaria.
Cercate, come gruppo, di fondere la vostra identità più pienamente con la Gerarchia e date
aiuto al Nuovo Gruppo di Servitori del Mondo, ogni qualvolta sarete ―chiamati‖ a farlo.
Questo aumenterà la vostra capacità di rispondere all‘invocazione e risulterà in un maggiore
decentramento. Risulterà anche in una maggiore comprensione del vostro ―posto‖ e della
vostra funzione differenziata entro il corpo del Cristo.

5 Novembre 2003

Liberare la Luce

Le cose non sono ciò che sembrano essere. Sicuramente questa è l‘essenza della Grande
Illusione. Per questo, coloro i quali sono imprigionati nei tre mondi cercano l‘allineamento
con la Gerarchia e con ciò che è l‘essenza di tutti i suoi insegnamenti - la presentazione della
realtà così come appare a coloro che sono stati liberati dalla Grande Illusione. Verità e
illusione non possono coesistere. La presentazione della verità, se ascoltata e posta in atto,
DEVE disperdere l‘illusione. Vorrei, a questo punto, che consideriate il fatto che Mercurio è il
governatore gerarchico di Scorpio. È Mercurio che genera la luce della Vittoria. È questa
―luce‖ che disperde l‘illusione. È la liberazione di questa ―luce‖ in un campo più vasto,
tramite questo e altri gruppi, quel che sto cercando di compiere.
Tutti gli insegnamenti, una volta formulati in parole, diventano parte della Grande
Illusione. Essi sono utili solo nella misura in cui contengono ancora la ―luce essenziale‖ che
ispirò la loro formulazione. Questa luce ha un ―periodo di dimezzamento‖, se usiamo un

81
termine preso dal campo della radioattività. Essa decade progressivamente, mentre il campo
mentale dell‘umanità assorbe la sua essenza luminosa e si ―familiarizza‖ con la presentazione
della verità. Se non fosse così, non ci sarebbe la necessità di ulteriori insegnamenti.
Soprattutto, cerco di portare all‘umanità questa ―luce di vittoria‖. È una ―luce‖ che nasce
dalla combinazione della luce dell‘anima con la luce della monade – l‘essenza dei piani
monadico e buddhico. Non è semplicemente la luce di buddhi. È una ―luce liberatrice‖ poiché
contiene l‘essenza della Volontà monadica. In effetti, è il risultato dell‘―unificazione‖ fatta dal
Cristo fra Gerarchia e Shamballa. È la luce della Vita o di Shamballa rivestita, per così dire,
della luce della Gerarchia o della luce dell‘amore. Il diffondersi dei miei insegnamenti tramite
questo gruppo, al momento del plenilunio di Scorpio, è solo un simbolo esterno della
liberazione di quella luce. NON è l‘evento principale, e vi chiedo di rimanere focalizzati sul
lato esoterico di ciò che sto cercando di fare.
Vi ho chiesto di ―dimenticare voi stessi‖ come gruppo. Questa è l‘essenza della Seconda
Iniziazione, sia in senso individuale che di gruppo. Il piccolo sé è perso di vista nella
focalizzazione dell‘anima sul servizio tramite la personalità. In questa analogia io, quale
vostro Maestro, esplico la funzione di anima del gruppo e il campo di fuoco che avete creato
sui livelli mentali astratti esplica la funzione di ―personalità‖ – un‘identità distinta per mezzo
della quale l‘anima cerca di operare. Per fare in modo che ciò accada, la personalità deve
arrendersi all‘anima. Questa è la sua vittoria. L‘anima deve essere abbastanza saggia,
amorevole e ostinata da produrre l‘arrendersi della personalità. Questa è la vittoria dell‘anima.
La luce della vittoria è il risultato della fusione di queste due vittorie e, al tempo stesso, è il
risultato della luce sottostante della Vita stessa e la rivela. È per questo che vi ho detto che i
miei insegnamenti su Shamballa sono forse quelli più importanti dati in questo momento. Sto
educando il Terzo Aspetto, in modo che sia in grado di sostenere una maggiore quantità di
Primo Aspetto, mentre esso viene incanalato tramite il principio mediatore della Gerarchia. Io,
come Maestro, ho una responsabilità particolare a questo riguardo, dovuta a una
combinazione unica di energie di raggio.
Se voleste cercare di servire il mio proposito, allora vi chiederei di distogliere completa-
mente la vostra attenzione dal pronunciare parole all‘esterno. Esse sono semplicemente gusci
che sono diventati in qualche modo trasparenti a causa della luce che hanno cercato di
esprimere. Focalizzate i vostri cuori, le vostre menti e le vostre volontà su di me e tramite me
su Shamballa. Se farete questo spinti dalla motivazione del servizio alle vostre sorelle e ai
vostri fratelli, allora libererete una grande luce. Quando altri volgeranno la loro attenzione ai
gusci delle parole, attraverso la loro trasparenza percepiranno questa luce. Permettetemi di
insistere su questo punto. Qui NON SI TRATTA DI INSEGNAMENTI, MA DELLA LUCE CHE STA
SOTTO DI ESSI ED È IN GRADO DI SPLENDERE TRAMITE ESSI. Questa è una luce vivente e
dinamica, e la terza fase dei miei Insegnamenti consiste nell’addestrare gruppi a
rispondere direttamente a questa vita.
Questo, se esaminate attentamente quanto vi ho detto negli ultimi tre anni, è la formazione
alla quale vi ho sottoposti. Ora è tempo che siate messi alla prova, per dimostrare cosa avete
imparato. Potete dimenticare voi stessi e mantenere un allineamento unito verso colui che vi
ha sostenuto e ispirato? Può la personalità di gruppo, nel suo senso superiore e raffinato,
perdere la battaglia contro l‘anima e così ottenere la vittoria? Una vittoria, se solo poteste
saperlo, che è risultato e parte integrante della vittoria planetaria. La vittoria non viene creata,
essa viene riconosciuta nel tempo e nello spazio. La vittoria È.
Dopo questo periodo di prova, avrete sperimentato e realizzerete più pienamente ciò che
ora percepite solo debolmente. I gruppi che sono in procinto di essere iniziati formano parte
integrante dell‘opera della Gerarchia. Quindi, la loro formazione non è teorica né segregata in
un ambiente scolastico. Quella è la formazione al discepolato. La Scuola alla quale siete
iscritti è l‘opera della Gerarchia stessa. Voi imparate, perché siete coinvolti nel lavoro e ne
costituite parte integrante. Così i vostri successi e i vostri fallimenti non sono solo rilevanti
per voi, ma creano fili karmici nella storia evolutiva della vita planetaria. Sotto la Legge del

82
Destino gli operatori gerarchici condividono la responsabilità per il karma planetario – la sua
creazione e la sua risoluzione.
Ho usato il nome ―Mercurio‖ consapevolmente. È mia particolare funzione all‘interno
della Gerarchia distribuire, in congiunzione coi Maestri Morya e R., la luce liberatrice che
porta all‘iniziazione. Potrete partecipare al mio proposito, nella misura in cui vi equipaggerete
in modo tale da essere veicoli tramite i quali possa avvenire quella distribuzione. Vi do questo
incarico. Starò con voi e dietro di voi, nella misura in cui vi sforzerete di raggiungere questo
fine. Posso prendermi questo impegno solo perché esso poggia sull‘impegno del Signore del
Mondo di stare dietro noi tutti incondizionatamente. Questa è un‘estensione del patto solenne
col Padre. Una cosa sola può derivare da un simile patto. Liberazione. Per questo dico che la
Vittoria È. Volontà minori possono solo creare e perpetuare l‘illusione dell‘imprigionamento
nel tempo e nello spazio. Non è mio compito specifico lavorare con volontà non allineate, ma
lo è quello di lavorare con quelle anime e gruppi che si siano arresi volontariamente e
volonterosamente.
Per concludere, vi chiedo ancora di dedicare le vostre coscienze a questo lavoro elevato nei
cinque giorni del periodo del plenilunio. Durante tale periodo, vi raccomando il mantram
seguente.

―Possano i Grandi Esseri dei Quali sono discepolo mostrarmi la luce che cerco; darmi il
potente aiuto della Loro compassione e della Loro saggezza. Vi è una pace che supera ogni
comprensione; essa dimora nei cuori di coloro che vivono nell‘Eterno. Vi è un potere che
rende nuove tutte le cose; esso vive e opera in chi riconosce che il Sé è Uno. Che quella pace
ci sovrasti, che quel potere ci elevi finché non staremo dove si invoca l‘Unico Iniziatore,
finché non vedremo splendere la Sua stella‖.21

Evitate di farvi irretire dalla sua familiarità, ma cercate invece di contattare la luce che sta
dietro di esso. La luce del mondo.

(A questo punto del processo, un membro lasciò il gruppo e non fu sostituito).

12 Novembre 2003

La Croce Fissa

Vorrei cominciare con alcuni commenti sulla Croce Fissa. Le quattro energie in questione
unite costituiscono un veicolo per la luce di liberazione. Questa luce ―entra‖ al momento del
plenilunio del Wesak in Taurus. Essa proclama la sua identità al plenilunio di Leo. Viene
rilasciata al plenilunio di Scorpio, mediante la distruzione dell‘identità. Diviene parte del tutto
al plenilunio di Aquarius.
Questa croce è definitivamente collegata con l‘anima e con i suoi cicli di vita. L‘anima È
questa luce – essa entra nel mondo mediante l‘amore sacrificale, costruisce una forma (il
corpo causale) che serve da passaggio obbligato per l‘introduzione di quella luce nei tre
mondi. Essa distrugge la forma e libera la sua luce, che poi è quella condivisa della Gerarchia.
Questi sono i quattro punti nel ciclo di vita dell‘anima – il suo ingresso attraverso il cuore
solare (Taurus), la costruzione del corpo causale – individualizzazione (Leo) – la graduale
liberazione dell‘anima dal corpo causale – iniziazione (Scorpio) e infine l‘assorbimento di
quella luce nella luce del mondo – identificazione (Aquarius).
Questi quattro periodi di plenilunio (particolarmente potenti, quando cadono in prossimità

21
Alice A. Bailey, Il Discepolato nella Nuova Era vol. 1, pag. 359.
83
della parte centrale del segno) possono essere impiegati coscientemente nel lavoro di
distribuzione della Scuola e devono esser visti come un tutto unificato nel ciclo annuale. Essi
formano la croce di Sant‘Andrea fra gli equinozi e i solstizi e, così, costituiscono l‘ottuplice
campo iniziatorio.
Dovreste cercare anche di raffigurarvi questi ―insiemi‖ annuali entro il ciclo maggiore di
sette e quarantanove anni. Un ciclo ebbe inizio al plenilunio di Aries nel 2000 e completerà il
suo settimo anno in Pisces nel 2007. Perciò il ciclo della ―luce‖, o dell‘anima, ebbe inizio al
Wesak del 2000 e così il plenilunio di Scorpio del 2003 determina il punto di mezzo di questo
ciclo di sette anni. Il plenilunio di Scorpio del 2025 determinerà un analogo punto di mezzo
nel ciclo maggiore di quarantanove anni. Riflettendo su questo, potrete giungere a una certa
comprensione di come una luce settupla si distribuisca attraverso un campo costituito da
dodici parti e le sue tre croci.
Rispetto al gruppo stesso, vi ricordo il mio commento sul fatto che esso si sta sottoponendo
alla seconda iniziazione di gruppo e che questo processo coinvolge il campo più ampio di cui
il gruppo fa parte. Al momento del Secondo grado individuale, è richiesto un contatto con la
monade, per poter dominare la potenza del campo astrale. Il gruppo (insieme ad altri gruppi)
ha proprio fatto parte della liberazione di una piccola porzione di energia di Shamballa (o
energia monadica planetaria) nel campo del gruppo più vasto. Avrete a che fare con gli effetti
di quel rilascio da adesso fino al plenilunio di Aquarius, nel ciclo annuale, e fra oggi e il 2007,
nel ciclo settennale – il ciclo di primo Raggio nel ciclo dei quarantanove anni.
L‘energia di Shamballa produce sempre crisi, dato che la natura della forma reagisce con la
contrazione - l‘intelligenza entro la forma resiste all‘afflusso, si polarizza contro di essa e
cerca di espellerla. Questo è ciò che crea l‘energia della battaglia. L‘opera dell‘anima, in
quanto principio mediatore fra queste due ―luci‖ – quella di Shamballa e quella inerente alla
forma – non consiste nell‘ingaggiare la battaglia stessa, ma nell‘innalzare la sua attenzione
verso la monade e verso il proposito. Vorrei anche ricordarvi che questa focalizzazione sul
proposito creerà il necessario ―isolamento‖ intorno al gruppo, permettendogli di servire da
utile conduttore di energia. Ricordate che voi non siete isolati dagli effetti energetici
internamente al gruppo, ma ―come gruppo‖ potete essere in qualche modo isolati dal campo
più vasto nel quale servite, se mantenete la focalizzazione e l‘attenzione del gruppo
fortemente indirizzate verso il mio proposito per il gruppo.
Shamballa prepara la via alla Gerarchia e, una volta avvenuto l‘impatto del primo aspetto,
la cosa più necessaria sono le energie del Secondo Raggio per mitigare gli effetti più aspri
dell‘impatto. Perciò sia all‘interno del gruppo che in qualsiasi comunicazione con altri
individui o gruppi, fate in modo che in quel momento siano evidenziati il Secondo Raggio e il
cuore.
Come vostro Maestro e tramite il gruppo interiore, durante la prossima settimana
accentuerò questo afflusso di Secondo Raggio; fate in modo di riservarvi del tempo per
assorbirlo, permettendo la guarigione e il ringiovanimento all‘interno dell‘area di gruppo,
affinché la sua coesione interna possa aumentare ed essa possa servire come un calice per la
sua distribuzione nel gruppo più vasto nel quale servite.

84
19 Novembre 2003

Astrazione
Il collaudo del gruppo come trasmettitore di energia sta ora entrando nella fase finale. Il
primo passo è stato quello della purificazione del cristallo di gruppo, preparandolo a ricevere
la corrente. Poi, è seguito il rilascio dell‘energia stessa. Durante l‘ultima settimana è stato dato
rilievo al farsi permeare dal Secondo Raggio, per controbilanciare la reattività riflessa
dell‘aspetto intelligenza. Ora, entriamo nella fase di astrazione. L‘energia, che ha raggiunto la
sua penetrazione più profonda nell‘aspetto materia, cosmicamente considerata, viene ritirata.
La ―direzione‖ della corrente è invertita e ne risulta un effetto di vuoto sul piano mentale.
La procedura si svolge così: la luce irrompe sul piano buddhico quale risultato della
fusione di energie monadiche e buddhiche – e poi irrompe nel contenitore dell‘ashram. Tale
luce penetra, poi, nei campi causali dei gruppi egoici e viene registrata nelle menti e nei
cervelli dei discepoli come ―luce rivelatrice‖. L‘impatto di questa luce frantuma vecchie
formulazioni esistenti nei corpi mentali, emotivi ed eterici di gruppi e d‘individui. Questa
frantumazione rilascia l‘energia finora organizzata in quei modelli di pensiero e comporta-
mento. Questa energia può ora essere organizzata in nuovi modelli, che riflettano meglio
l‘archetipo vivente. Ciò si ottiene dal rapporto fra le energie rilasciate e la sorgente
dell‘infflusso.
In linguaggio iniziatico, al Terzo Grado il chakra basale viene collegato a quello coronale
tramite l‘influsso monadico. Il risultato è l‘elevarsi della kundalini che cerca di collegarsi alla
sorgente del flusso. I fuochi di kundalini, salendo, attivano e potenziano i chakra e bruciano le
reti che separano i centri. Questo gruppo attualmente sta passando per la Seconda Iniziazione
ed è utilizzato per contribuire ad elevare le energie astrali nel campo di gruppo più vasto
tramite l‘afflusso di luce buddhica impregnata di un po‘ di essenza della luce oscura di
Shamballa. Come tali, le energie elevate sono quelle del serpente astrale. Affinché siano
elevate, la luce deve irrompere in basso verso il piano mentale e raggiungere l‘astrale. Le
energie astrali, riconoscendo la loro natura essenziale, rispondendo salgono e contribuiscono a
dissolvere il principio ahamkara liberato dal campo causale nel piano buddhico.

Può essere interessante conoscere la denominazione applicata ai deva del fuoco, il cui
compito è quello di accudire ai fuochi che distruggeranno in seguito il corpo causale.
Dobbiamo ricordare che è il balzare in alto del fuoco latente della materia e il suo fondersi
con altri due fuochi a causare la distruzione. Questi elementali e deva sono chiamati gli
Agnisuryan, e nella loro totalità sono le essenze infuocate della buddhi; quindi la loro
manifestazione più bassa è sul sesto piano, l‘astrale.22

Come ho detto in precedenza, non è compito del gruppo combattere direttamente queste
energie astrali. Sarete isolati da esse, nella misura in cui avrete dominato il vostro proprio
campo astrale e nella misura in cui rimarrete focalizzati sul mio attuale proposito per il
gruppo. Non sarete isolati dal vostro personale campo astrale o da quello del gruppo e potrete
perciò, come prodotto collaterale del vostro lavoro più ampio, innalzare e controllare il campo
astrale del gruppo quale un‘―entità‖. Potrete considerare quest‘entità come tutte le parti non
redente dei vostri campi individuali riunite insieme e bisognose della volontà unificata del
gruppo per essere elevate. Questa elevazione avviene come risultato del restare saldamente
coscienti nel campo causale e mantenendo chiaramente nella coscienza due rapporti. Il primo
è con il gruppo interiore, l‘ashram e il Maestro. Il secondo è col piano astrale. Dovete essere
consapevoli delle energie inferiori e in rapporto con esse, ma non essere ―identificati‖ con
esse. Qualsiasi identificazione sfocerà naturalmente in una battaglia che ha origine sul piano

22
Alice Bailey, Trattato del Fuoco Cosmico, pp. 67-68. Il Libraio delle Stelle Velletri 2007.
85
astrale. Tenete presente che l‘energia che fluisce attraverso i piani monadico, buddhico e
astrale è sostanzialmente un‘energia sola che si esprime tramite la dualità. Sul piano astrale
questa dualità combatte, su quello buddhico essa si unifica e su quello monadico viene
realizzata la sua identità essenziale.
In meditazione, visualizzate il vostro gruppo, saldamente allineato sui livelli causali entro
il mio ashram, come un punto entro una stella a sei punte. Il punto centrale è un punto di
transizione. Al di sopra di quel punto centrale visualizzate me, vostro Maestro; al di sotto di
esso visualizzate i gruppi che sono connessi all‘energia dell‘ashram sui livelli astrali. In effetti
state formando un vortice di energia che potrà contribuire all‘elevamento e alla purificazione
della coscienza in un‘area più vasta. Tutti coloro che rispondono agli impulsi provenienti dal
mio ashram ne fanno parte in senso più ampio, a prescindere dalle distorsioni mentali e astrali
delle loro risposte. L‘innalzamento della coscienza è intrapreso quale espressione della Legge
di Sacrificio. Il superiore si connette all‘inferiore – il piano mentale si estende nell‘astrale
tramite l‘identificazione amorevole. Non cerca di giudicarlo né di reprimerlo, ma di elevare
quelle energie nella luce della buddhi, come risultato di una superiore identificazione con la
monade.
In meditazione, formate prima il rapporto con me all‘apice e poi cercate di permettere
un‘identificazione inferiore con le energie che cercano di essere elevate da sotto il punto
centrale. Ora, gettate il peso della vostra volontà dal lato di questa elevazione connettendovi
come gruppo e con altri gruppi tramite il gioiello che esiste nel campo egoico.
Ora, vorrei richiamare la vostra attenzione sul Secondo Punto di Rivelazione che interessa
in questo momento al gruppo.

La Volontà è un‘espressione della Legge del Sacrificio.

Il secondo Punto di Rivelazione è particolarmente interessante. Riguarda il primo contatto


stabilito tra il discepolo iniziato e l‘energia che emana da Shamballa, trasmessagli mediante
il Maestro dell‘Ashram al quale è associato in quel momento. A questa Seconda Iniziazione
riceve una certa qualità di stimolazione che gli permette di ―vedere‖ il piano astrale com‘è
essenzialmente; con questa rivelazione giunge anche il riconoscimento della fondamentale
necessità umana di ―santificare‖, o di ―rendere sacro‖ ciò che produce l‘elemento più
perturbatore nell‘esistenza dell‘umanità.

… A questo punto il discepolo sa che, inevitabilmente, deve contribuire in qualche modo.


Egli comprende che deve lavorare con intelligenza per separare il piano astrale dai sei piani
della creazione divina. Ricorda, fratello mio, che la stella della creazione è quella a sei punte
e non a sette punte.

… Man mano che nel cuore e nella mente dell‘iniziato penetra il riconoscimento del
servizio che deve essere reso, simultaneamente gli viene rivelato il metodo. Questo metodo
consiste nell‘impiego di un ―punto di luce che avanza‖; è tuttavia una forma di luce che può
essere messa in atto solo dalla volontà che, a sua volta, può rendere effettiva la sua funzione
unicamente quando tutti e tre gli aspetti della volontà, come esemplificato nei tre punti della
Triade Spirituale, siano stati successivamente impiegati…

Egli scopre che deve riconoscere la natura divina dell‘aspetto distruttivo della Volontà;
impara che, quando si manifesta sotto quest‘aspetto particolare, non ha relazione con la
determinazione o intento stabilito, ma che è un‘energia fluida che può essere diretta verso il
piano del desiderio ovunque e in qualunque momento avvenga il contatto con quel piano.
Scopre anche che, per combattere questo vasto e vibrante mondo astrale, è necessario
utilizzare un aspetto della luce e, quindi, gli si offre la prima opportunità di operare con la
Luce, ispirato dalla Volontà, come fanno tutti i membri della Gerarchia. Si rende conto, di

86
conseguenza, che deve impiegare questo aspetto della luce sotto l‘azione, definitivamente
guidata, della Volontà, perché il mondo astrale scompaia come entità cosciente e senziente.
Sa di dover in primo luogo distruggere i fenomeni astrali della cui creazione è responsabile e,
fatto questo, dimostrare la sua completa libertà dal contatto fenomenico del piano astrale alla
seconda, terza e quarta iniziazione.
Questo deve essere fatto per mezzo della ―luce che avanza‖, contenuta nella sostanza
mentale inferiore, e dell‘attività del livello buddhico; quindi deve aggiungere il potere
distruttore del livello atmico dell‘attività. In questo processo deve tenere conto di un certo
grado di responsabilità, così potrà finalmente distruggere (per mezzo della luce che avanza
del piano atmico) una certa parte della sostanza astrale della quale non è individualmente
responsabile, ma che nondimeno è collegata col gruppo o la nazione ai quali appartiene per
nascita o inclinazione. L‘impiego unito e sintetico delle tre espressioni di energia della Triade
rende effettivo il lavoro dei servitori del mondo.23

Voi, come gruppo, avete avuto successo nel dirigere una porzione di questa Luce nel più
vasto campo del gruppo di cui fate parte. Il risultato è stato la distruzione di certi modelli che
erano prevalenti sia sul piano mentale inferiore che sul piano astrale. Il lavoro sarà ora quello
di innalzare le energie rilasciate ad un rapporto diretto con le realtà esistenti sui piani
superiori. Ne deriverà un aumento significativo nel potenziamento verticale del gruppo più
ampio nel suo complesso. Per ottenere questo, occorre applicare coscientemente la Legge di
Sacrificio.

26 Novembre 2003

L’Ashram di Sintesi
Permettetemi di cominciare con alcune affermazioni intese ad orientare il vostro pensiero
in questo periodo di transizione. Vi è stato chiesto, in quanto gruppo, di rinunciare
all‘identificazione con la forma pensiero di gruppo e di aumentare l‘identificazione con la
Gerarchia, decentrando in questo modo la vostra coscienza.
Vi è stato chiesto di vedervi nella funzione di trasmettitore dell‘energia d‘iniziazione o
Luce Superna nel campo più ampio del mio ashram. Vi è stato chiesto di mantenere
l‘allineamento con me e tramite me col mio proposito, come una decisione scelta
consapevolmente.
Nella misura in cui avete avuto successo in questo processo, dovreste cominciare ad
acquisire una maggiore percezione della ―nota‖ particolare che cerco di far risuonare tramite
questo gruppo. L‘energia d‘iniziazione liberata nel gruppo, nella prima fase dell‘esperimento,
ha avuto come risultato la possibilità di una differenziazione sintetizzata nella vita di gruppo.
Siete riusciti ad assumere delle posizioni di chakra nel gruppo senza generare in voi stessi un
senso di separazione dal proposito nel suo insieme. Ora, in questa seconda fase
dell‘esperimento, vi si chiede di fondere la coscienza del gruppo con l‘ashram – nella misura
in cui otterrete ciò, il gruppo stesso troverà la sua funzione differenziata nel più ampio campo
di gruppi che rispondono alla ―nota‖ dell‘ashram.
Il vostro rapporto principale è con me, in quanto Maestro di Secondo Raggio, poiché il
campo di lavoro nel quale siete impegnati è educativo nel senso più ampio del termine.
Tuttavia, il gruppo dovrà lavorare sempre più con l‘energia di sintesi e l‘Ashram di Sintesi.
Perciò, a questo punto, vorrei chiedervi di rafforzare il collegamento triangolare sia con
l‘energia del Maestro Morya che con quella del Maestro R. Passando in rivista il vostro lavoro
quale gruppo, potreste considerarne i tre aspetti come segue.

23
Alice A. Bailey, Il Discepolato nella Nuova Era vol. II, pp. 376-9.
87
• La trasmissione di energia mediante la meditazione occulta - Primo Raggio.
• La funzione di insegnare tramite scuole e la diffusione di scritti - Secondo Raggio.
• La dimostrazione spirituale sul piano fisico per mezzo dei centri
che fanno risuonare la nota chiave della prossima civiltà - Settimo Raggio.

Durante l‘ultimo anno, c‘è stata un‘attenzione crescente alla componente di Primo Raggio
del vostro lavoro, che è stata necessaria per facilitare un‘espansione dell‘aspetto di Settimo
Raggio. La penetrazione in una direzione permette una maggiore espressione nell‘altra. Avete
già in atto un triangolo che opera con la corrente di energia attraverso il materiale della
Cedercrans ed il Maestro R. Vorrei chiedervi di considerare la possibilità di avere un
approccio ritmico più consapevole lungo la linea di primo raggio e attraverso un secondo
triangolo – B, D, J – e utilizzando gli insegnamenti dell‘Agni Yoga. Entrambi i triangoli
dovrebbero considerare il loro lavoro come portatore di una corrente d‘energia nel campo di
gruppo nel suo complesso, centrato intorno alla nota sintetica di Secondo Raggio del mio
ashram.
Dovreste anche considerare qualsiasi triangolo creato con altri gruppi in questo modo
sintetico, e permettere al tempo e al processo di rivelazione di indicare la nota particolare e la
qualità dell‘energia che ciascun gruppo, come un tutt‘uno, riversa nel campo più ampio entro
una vita più grande.
Il gruppo sta entrando in una nuova fase del suo lavoro e vi chiedo di fare uno sforzo
cosciente per continuare il processo di decentralizzazione, in modo che un più ampio
proposito possa rivelarsi. Ciò richiederà una focalizzazione duplice, il mantenimento
dell‘integrità dell‘area del gruppo mentre vi disponete, contemporaneamente, ad assimilare ed
operare con le energie del campo più vasto nel quale potete formare una parte funzionale.

3 Dicembre 2003

L’Integrazione
In questo momento, non ho altro da trasmettere al gruppo. Vi trovate in un periodo
d‘integrazione che segue l‘esperienza avuta durante Scorpio. La mia raccomandazione è
quella di riposare prima di iniziare una concentrazione sostenuta al Plenilunio, quando per il
gruppo sarà possibile ricevere una visione più chiara del lavoro che lo aspetta.

10 Dicembre 2003

La Luce Superna
Il compito di liberare e innalzare è ora completato e la focalizzazione dell‘attenzione del
gruppo deve perciò spostarsi verso il ciclo di Aquarius, in cui il riconoscimento di quella luce
si registrerà più potentemente nella coscienza collettiva. Prestate particolare attenzione ai cicli
della Croce Fissa, dato che essi servono a rivelare la natura del lavoro di gruppo che inizia
ogni anno col ricevimento della luce al momento del Wesak. Al di sopra di tutto il resto,
questo gruppo dovrebbe essere visto come un distributore di Luce Superna – quella qualità
particolare di luce che risulta dalla sintesi di sette raggi. Il quinto punto di rivelazione
dovrebbe essere studiato e adottato dal gruppo come un motto o mantram, dato che ha
particolare e significativo rilievo per il proposito che sto cercando di attuare, lavorando con
voi in questo modo.

88
Quando la luce dei sette Raggi si fonde con il Settimo Raggio, allora può essere
conosciuta la Luce Superna.24

Se seguirete attentamente le istruzioni che vi ho dato vedrete che la prima serie di


istruzioni era specificamente predisposta per produrre l‘irrompere di questa luce nel processo
di gruppo, mediante la fusione di sette energie, focalizzate com‘erano su un progetto di
manifestazione. Questa seconda serie d‘istruzioni è designata a insegnare al gruppo la
distribuzione di questa luce nel gruppo più ampio in tre modi sintetici: trasmissione diretta;
educazione di altri al processo e diffusione dell‘insegnamento; generazione di un progetto
esteriore inteso a portare quest‘energia sul piano fisico. Un buon inizio è stato fatto in ognuna
di queste tre aree chiave. Nell‘introdurre altri a questo lavoro, un punto che vorrei sottolineare
è che la focalizzazione esteriorizzante del Settimo Raggio è cruciale per il successo nel
raggiungere il primo stadio – l‘irruzione della Luce nel campo del gruppo.
Ora, vorrei darvi alcune informazioni che vi aiuteranno nel prossimo stadio del processo di
gruppo. Man mano che l‘energia è fatta scorrere attraverso la verga del gruppo ne consegue,
dalla fusione sperimentata al centro di ogni chakra, la creazione di un sentiero o un canale.
Una volta stabilito il canale, diventa sempre più facile usarlo e la stessa verga composta dai
membri del gruppo può diventare più intelligente e flessibile nel modo di lavorare con
l‘energia che scorre attraverso di essa. Nel frattempo vi ho chiesto, di non fare alcun tentativo
di dirigere l‘energia, ma di limitarvi a permetterle di essere diretta tramite voi.
Un altro risultato del flusso di energia è che esso spezza ed espelle naturalmente le energie
incorporate nella verga stessa che non sono conduttrici del flusso e che richiedono un
affinamento. Questo è spesso sperimentato come disturbo energetico in un‘area particolare dei
chakra. Il gruppo dovrebbe meditare attentamente, per esempio, sul significato più profondo
del ritiro/esclusione del chakra della gola o punto di Terzo Raggio, appena prima
dell‘erogazione di energia tramite il gruppo. Analogamente, dovrebbe essere prestata
particolare attenzione a disturbi nei chakra sperimentati nei sistemi individuali. Questa
attenzione dovrebbe essere breve ma rivelatrice. Invocando Mercurio e i poteri
dell‘intuizione, cercate di capire quali energie nel sistema debbano essere espulse o
trasformate, affinché esso diventi un migliore conduttore. La stessa intuizione dovrebbe essere
cercata ugualmente con lo sforzarsi di capire il processo in entità più grandi, come una catena
planetaria o uno schema planetario. Qui avete un‘indicazione. Ricordate che non esiste
insuccesso, solo affinamento. Questo sarà un grande aiuto per il vostro procedere psicologico.
Dopo l‘erogazione di ciascuna corrente di energia aspettatevi ogni giorno, ogni settimana,
ogni mese, ogni anno, di andare incontro a un periodo di adattamento e affinamento.
Ho fatto notare che il gruppo dovrebbe anche cercare di rendersi conto della ―nota‖
differenziata che fa risuonare nel gruppo più ampio, e per aiutarvi in questo, vorrei darvi
alcune informazioni sull‘iniziativa in corso da parte della Gerarchia, che noi chiamiamo
―Conferimento di potere al Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo‖. Questo è un
procedimento definito e pianificato, collegato all‘erogazione di energia da Shamballa e alla
circolazione di questa energia attraverso i tre centri planetari maggiori. Visualizzate il Nuovo
Gruppo di Servitori del Mondo come un cerchio di luce formato al centro del triangolo fra
Shamballa, Gerarchia e Umanità, costituito dalla quantità crescente di personalità infuse di
anima attive nel servizio sui piani interni ed esterni. Entro questo centro di luce visualizzate
un nucleo pulsante bianco/blu e con determinazione fate il tentativo definito di entrare con la
meditazione e come gruppo in quel nucleo riconoscendo sempre di più altri gruppi risuonanti
una nota simile. Il simbolo del Nuovo Gruppo di Servitori del Mondo è un triangolo
contenente una croce a braccia uguali, sormontata da un diamante e dal motto datogli che è
―La Gloria dell‘Uno‖. La croce rappresenta la Croce Fissa ed è con l‘erogazione di energia
che parte dal suo centro che il gruppo può compiere la sua parte.

24
Alice A. Bailey, Il Discepolato nella Nuova Era vol. II, pag. 439.
89
Al terzo grado, il processo d‘infusione di anima richiede che la volontà della personalità si
arrenda volontariamente, dopo che essa si è formata con il processo d‘espressione nei tre
mondi. La nota fondamentale, a questo punto, è la resa spontanea e volontaria. Questo
processo implica il rapporto fra il centro ajna e quello coronale e l‘eliminazione progressiva
del principio ahamkara, che fino a quel momento ha diretto l‘energia dell‘anima nei tre
mondi. Considerate questo su scala planetaria, comprendendo il ruolo del Nuovo Gruppo di
Servitori del Mondo dal punto di vista dei chakra.
Le iniziative spirituali (nel senso più ampio che comprende tutte le aree dell‘attività
umana) sono intraprese nei tre mondi da delle personalità sotto l‘impressione dell‘anima.
Tuttavia impressione dell‘anima non significa controllo da parte dell‘anima. La Gerarchia, in
quanto anima del mondo, cerca sia di ispirare che di rafforzare le iniziative intraprese
dall‘umanità conformemente al Piano. Poiché il controllo di queste iniziative rimane tuttavia
in mano all‘umanità che comincia a dimostrare la propria natura divina, il procedimento è
necessariamente lungo. La Gerarchia appoggia molte iniziative, ma deve continuamente
ritirare quel sostegno, quando esse si cristallizzano o procedono in direzioni che contrastano
col Piano. L‘appoggio va e viene, cresce e decresce, secondo il proposito irremovibile e il
piano adattabile. Solo quando l‘umanità sarà in grado di mantenere una stabile e volontaria
resa del controllo alla Gerarchia, quell‘anima avrà il dominio. Questo è un processo graduale
entro la vita del pianeta. Il NGSM mostra lo spettro di questo processo evolutivo. Da una
parte, ci sono gruppi che hanno promosso attività e formato centri energetici che sono
principalmente sotto il controllo della volontà della personalità. Dall‘altra parte dello spettro,
ci sono iniziative principalmente sotto il controllo della Gerarchia. Questo controllo è
possibile soltanto con la stabile resa volontaria della volontà della personalità sviluppata dei
gruppi coinvolti. Riflettete su questo e ne potrà emergere una comprensione più profonda
dell‘addestramento di questo gruppo.
La Gerarchia ha bisogno di una quantità sempre maggiore di gruppi disposti a sottoporsi al
suo controllo per mezzo dell‘impressione. Molti di questi sono focalizzati nell‘astrale (con
tutte le distorsioni che li accompagnano), perché il piano astrale si trova lungo la linea di
ricettività 2 - 4 - 6. Sono relativamente pochi quelli che hanno un forte sviluppo mentale. Ciò
è dovuto alla natura della mente stessa che, fino al terzo grado, è un fattore dominante nei tre
mondi. Campi mentali sviluppati che siano focalizzati nei tre mondi lungo linee politiche,
economiche, umanitarie o scientifiche sono sempre più comuni e possono essere potenziati
dalla Gerarchia, mentre sono veramente pochi i campi mentali sviluppati, la cui funzione
principale sia essere ricettivi alla Volontà della Gerarchia e possano perciò fungere da
trasmettitori di quel potenziamento.
Queste informazioni dovrebbero bastare per orientare e stimolare il vostro pensiero e la vostra
meditazione in quanto gruppo. Successivamente, tratterò questi temi in modo più ampio.

17 Dicembre 2003

Il Centro Ajna

Voglio continuare a darvi informazioni sul ruolo del centro ajna, che voi potrete
considerare sia all‘interno del vostro gruppo sia nella vita planetaria. Il centro Ajna
corrisponde nella vita della triade al centro del plesso solare nella vita della personalità. A un
certo stadio della vita della personalità, proprio prima della Seconda Iniziazione, le energie
della personalità vengono raccolte e concentrate nel plesso solare, prima di essere innalzate al
centro del cuore. In modo simile, prima della Terza Iniziazione, avviene un processo analogo,
in cui il centro ajna diventa il punto di focalizzazione dell‘attenzione. Chiariamo meglio
questo con due diagrammi.

90
Cuore (2)
Sacrale (3)
Basale (1)

Chakra sintetizzante – plesso solare (5)

Coronale (2)
Gola (3)
Cuore (1)

Chakra sintetizzante – ajna (4)

Qui si trova qualche indizio del motivo per cui il centro del cuore è visto come un canale
sia per il primo che per il secondo aspetto e perché si può pensare a Shamballa come a un
centro di Secondo Raggio. Il chakra coronale, prima della Terza Iniziazione, è combinato con
il corpo causale stesso, formando un ―cuore‖ entro il sistema monadico. Ne consegue che il
centro eterico del cuore agisce quale un chakra basale e il chakra della gola è l‘ottava
superiore del centro sacrale, che incanala il Terzo aspetto o aspetto creativo.

Il centro della testa dell‘Occidente comincia a reagire all‘energia di Secondo Raggio e


il centro ajna all‘energia di Quarto Raggio; in ciò sta la speranza del genere umano.25

Vorrei puntualizzare che, proprio come le energie rilasciate usando le prime tre frasi
dell‘Invocazione, si riferiscono ai centri della Testa, Shamballa; del cuore, la Gerarchia; e
della gola, l‘Umanità, così l‘uso corretto di questa quarta frase porterà in attività cosciente e
funzionante il centro fra le sopracciglia, il centro ajna nel singolo uomo e nell‘umanità nel
suo complesso. Questo centro comincia a diventare attivo e a funzionare dinamicamente,
governando e dirigendo le energie individuali, allorquando sia stata raggiunta una qualche
misura effettiva di integrazione della personalità. Come sapete, esso è il quarto centro che nel
corpo umano si trova sopra il diaframma, e la frase che lo risveglia (sia individualmente che
nel gruppo) è la quarta. Vi è perciò una relazione numerica. Quando essa sarà usata
saggiamente e con intelligenza dagli esseri umani, s‘invocheranno molte delle potenzialità
fuse insieme che le prime tre frasi hanno reso disponibili, sia all‘individuo che al gruppo.
Potranno allora essere focalizzate per essere usate nel centro ajna. Questa quarta frase della
Grande Invocazione è perciò in molti modi di estrema importanza, sia per l‘individuo che per
l‘umanità, invocando, come essa fa, grandi potenze vitali e indicando processo (Sacrificio) e
proposito, più l‘identificazione dell‘unità e del gruppo con l‘intento basilare della
manifestazione.26

Una volta che il centro ajna funzionerà nel giusto modo, i leaders dell‘umanità
focalizzeranno tutta la loro attenzione riunita, fungendo da centro ajna del pianeta e
diverranno l‘influenza che guida e dirige entro la vita dei tre mondi. L‘espressione esteriore di
ciò può vedersi nella sintesi progressiva del meglio del pensiero umano sui principi guida che
dovrebbero essere alla base dell‘esistenza planetaria. Lo si vede nei numerosi gruppi che
costruiscono forme pensiero sui giusti rapporti umani, statuti ambientali, governo globale e
legislazione internazionale. Alla fine, questi gruppi si riuniranno e diverranno in effetti un
corpo sintetico che governerà l‘umanità. La loro autorità non deriverà da alcuna affiliazione

25
Alice Bailey, Il Destino delle Nazioni, Lucis Trust Pub. Com., New York, 1949 pag. 102.
26
Alice A. Bailey, L‘Esteriorizzazione della Gerarchia, Lucis Trust N. Y., 1957, p. 168-9.
91
organizzativa, ma dalla chiara nota del pensiero illuminato, guidato dal principio del bene
maggiore e, dunque, sotto l‘impressione dell‘anima. La nota chiave del gruppo è, come ho
detto, ―La Gloria dell‘Uno‖, e la qualità che irradieranno sarà il perdono. In questo caso, il
perdono non va inteso nel senso comune di salita dell‘energia dal plesso solare al cuore.
Questa è l‘ottava inferiore per l‘umanità. Il senso superiore del perdono è ―donarsi per‖, ed è
un‘espressione della Legge di Sacrificio. Avendo acquisito potere (il potere mentale conferito
dal centro ajna, da non confondere col potere emotivo esercitato attraverso il centro del plesso
solare) e un punto di sintesi, quel potere è ceduto volontariamente al bene del tutto. Esso
viene impresso sulla coscienza tramite la volontà dell‘anima o atma.
Nella situazione globale, questo permetterà una fusione maggiore fra i centri ajna e quello
coronale. Il centro ajna ha sintetizzato i cinque chakra inferiori e perciò diventa ciò che
rappresenta il meglio del Terzo Aspetto, l‘Umanità. La Gerarchia è ora rappresentata dalla
triade che opera per mezzo del corpo causale e Shamballa rappresenta energia che fluisce
dalla monade planetaria. I Maestri di Quinto Grado, che trovano il loro luogo di operatività
sul piano atmico, stanno come punto di fusione fra la Gerarchia e Shamballa. Essi sono
collegati con gli iniziati di terzo grado, che rappresentano il punto di fusione fra la Gerarchia e
l‘Umanità. La Volontà dell‘Umanità è allineata con la Volontà di Shamballa tramite la Volontà
della Gerarchia. Questo allineamento di volontà è necessario per l‘entrata in campo del
Quarto Raggio e molto ci dovremo aspettare su questa linea prima del 2025. Ricordate anche
che le Nazioni Unite sono fondamentalmente un‘organizzazione di Quarto Raggio.
Affinché la nota chiave del perdono risuoni più fortemente nel centro ajna, deve essere
sviluppato più pienamente il secondo aspetto. Il centro del cuore allarga la focalizzazione
individuale del plesso solare. L‘anima stessa allarga la focalizzazione individuale del centro
ajna. Di conseguenza, cerco di riunire queste tre idee nelle vostre menti:

• Luce Superna (l‘energia direttiva);


• Perdono o abnegazione (qualità coscienziale che si sta sviluppando);
• Centro Ajna (punto focale per la trasmissione dell‘energia).

Queste tre idee sono collegate tramite il pianeta Mercurio, che governa il centro ajna
proprio poco prima della Terza Iniziazione. Dovreste considerare anche che Venere è connessa
col centro del plesso solare, rappresentando la discesa sacrificale di energia solare nei tre
mondi inferiori, prima della sua ascesa al cuore e infine al corpo causale. I due occhi sono il
simbolo della duplice attività di Mercurio e di Venere, la Quarta e la Quinta gerarchia. Per
quanto riguarda la distribuzione di energia entro i due triangoli dei chakra superiori e inferiori,
essi formano i punti centrali. Il funzionamento duale degli occhi collega il Quattro e il Cinque
e li porta sotto la direzione di atma, che oltre ad essere l‘aspetto volontà dell‘anima è anche il
Terzo aspetto della monade. La Luce Superna è quindi un‘energia sintetica che è espressa in
modo duplice, nell‘essere inferiore, mediante i centri ajna e del plesso solare.
Come gruppo, dovreste ora distogliere l‘attenzione dalle questioni relative alla Seconda
Iniziazione, che culminarono al momento del plenilunio di Scorpio, a quelle relative al Terzo
Grado, che implicano il sintetizzarsi del campo mentale, quale punto di trasmissione per le
energie dell‘anima, tramite il gruppo interiore e l‘ashram. Questo vi porterà in allineamento
crescente con i princìpi e le energie fondamentali che stanno alla base dell‘anima di gruppo e
che sono collegati con il mio proposito per la vostra formazione. Per questo, vi ho chiesto di
prestare particolare attenzione alla nota rivelatrice del Proposito che sta risuonando tramite il
gruppo e di permeare l‘area di gruppo con la qualità del ―perdono o abnegazione‖, così che
l‘entità formata del gruppo stesso possa annullarsi nel più vasto campo del servizio al tutto.

92
24 Dicembre 2003

Sacrificio
Il Cristo, l‘anima del mondo, è il grande simbolo del ―donarsi‖. Il dono più significativo è
il dono dell‘anima stessa. Dare la propria anima per l‘umanità è dare l‘essenza stessa del porre
in rapporto (qualità unica dell‘anima), in modo che l‘anima diventi un elemento del grande
ponte fra l‘umanità e Shamballa. Questa è l‘azione particolare che il Cristo dimostrò per noi e
che ci chiama ad emulare. Riflettete su questo pensiero, fratelli miei. Non si può dare ciò che
non si possiede e non si può essere e possedere contemporaneamente una stessa cosa. Per dare
la propria anima, deve già esserci almeno un fievole riconoscimento che esiste qualcosa di più
– che si è qualcosa di più e che l‘anima è il semplice rivestimento, il guscio, di qualcosa di
ancora più essenziale. Come la vita della personalità è sacrificata all‘anima, nonostante questo
sacrificio non sia realmente un donare, ma un abbandonare per raggiungere qualcosa di più
elevato, similmente la triade è la personalità dell‘essere essenziale e deve essere sacrificata,
per poter raggiungere uno stato superiore. Quando si è stanchi delle cose del mondo materiale
e ci si identifica con l‘anima, allora possedimenti inferiori, denaro, emozioni, idee, sono
ceduti a coloro i quali ne hanno più bisogno. Quando si è stanchi dei beni della triade, essi
sono donati nello stesso modo – tutto viene sacrificato per raggiungere ciò che si ritiene più
essenziale. Perciò si potrebbe dire che, per coloro che si trovano sul sentiero più rapido, il
sacrificio è beatitudine. C‘è solo un gioioso abbandono di indumenti consunti per rivelare la
bellezza splendente di colui che sotto li indossava. Anche se questo stadio di liberazione dalla
triade è ancora molto lontano nel tempo, sarà utile orientare la coscienza in questa direzione e,
nei momenti culminanti della meditazione, cercare volontariamente di sentirsi sempre più
liberi dai propri veicoli. Questa pratica aumenta la capacità di allineamento verticale,
ricordando che la capacità di contattare la monade non significa essere identificati con essa.
Quando, durante la meditazione, la coscienza si è un poco stabilizzata sul piano buddhico,
allora si può percorrere l‘antahkarana superiore con l‘assistenza di un Maestro, che costituisca
egli stesso la porta di accesso e possa rinforzare il filo monadico. Mentre ascende, il Terzo
Raggio cerca di dominare completamente la sostanza di ciascun piano, finché non sia in grado
di manipolare il materiale che vi ha trovato. Anche il Secondo Raggio tende all‘espansione e
al funzionamento inclusivo di un piano coi piani che si trovano al di sopra e al di sotto. Il
Primo Raggio tende a focalizzarsi principalmente sulla discesa e sul ritorno, aprendo il canale
centrale con poca espansione di coscienza sul piano stesso, mentre viene attraversato. Questi
sono i tre raggi principali della monade e ciascuno è necessario per uno sviluppo completo.
L‘attuale è anzitutto un sistema di Secondo Raggio e io sto cercando di sviluppare il rapporto
fra il Secondo e il Primo Raggio; il Terzo Raggio, invece, essendo quello della personalità
planetaria, è stato completamente sviluppato nel primo sistema. La conseguenza dello
sviluppo del Terzo Raggio porta spesso ad un‘eccessiva evoluzione del piano mentale, tanto
da divenire una barriera per le energie superiori dirette verso i tre mondi. Per questo motivo,
molti di coloro che studiano esoterismo possono cristallizzarsi in un eccessivo impiego della
mente ed è questa tendenza che cerco di controbilanciare insistendo, nella terza fase del mio
lavoro d‘insegnamento, su Shamballa e la monade.
Ora voglio darvi alcune istruzioni pratiche per il lavoro del vostro servizio meditativo. Ho
detto che voglio che evitiate di cercare di dirigere l‘energia che passa attraverso il campo del
gruppo e che, invece, manteniate semplicemente l‘intenzione di offrire il campo per la
trasmissione. Cerco di approfondire un poco questo fatto, facendo un esperimento. Il progetto
di manifestazione esterno ad Highden ha superato la sua maggiore crisi di transizione ed è in
corso una nuova fase d‘espansione. Il gioiello essenziale ha attratto a sé un campo di fuoco
che continuerà a crescere e ad espandersi e ora richiede ―pulsazioni‖ ritmiche regolari dal
gioiello e la formazione di altri che rilevino in seguito questa funzione. Lo sviluppo dell‘entità
S--- ha preso un corso in qualche modo diverso. Il campo di fuoco esiste già e ora il compito è

93
di sostanzializzare un ―gioiello‖ nel centro, per focalizzare le energie di Shamballa.
Contemplando il diverso sviluppo evolutivo delle due entità si può gettare luce sui diversi
metodi di raggio, per la formazione e la successiva distruzione di corpi causali, sia individuali
che di gruppo.
Ho cercato di espandere l‘identificazione di questo gruppo in un più ampio campo di
gruppo per diverse ragioni. Una è che, man mano che l‘intensità dell‘energia che passa
attraverso il gruppo continua a crescere, essa produce effetti distinti nei mondi inferiori.
Questi effetti sono prodotti dall‘indirizzo della mente. Quando la mente dei membri del
gruppo, come parte della sua manipolazione quotidiana da parte della coscienza che vi risiede,
si fissa su un progetto o una posizione particolare nei tre mondi, le energie superiori si
riversano verso quella focalizzazione. Troppa concentrazione sul campo Highden provoca una
situazione nella quale le forme, che vanno ora costruite intorno all‘energia essenziale, non
possono coagularsi, perché vengono continuamente frantumate dall‘energia di Vita che
affluisce. Questa situazione era desiderabile negli anni iniziali di vita del progetto, ma
risulterà controprodu-cente se protratta, specialmente se l‘intensità dell‘energia trasmessa
continuerà ad aumentare. Perciò, cerco di spostare in qualche misura la focalizzazione del
vostro pensiero. Individualmente, questo è facilitato da una positiva preoccupazione (notate
questa parola) per lo sviluppo dei progetti autoiniziati di ciascun individuo che predispongono
le basi per i loro ―capolavori‖. Nel vostro lavoro di gruppo, vorrei che tentaste per qualche
tempo un trasferimento generale dell‘attenzione dal campo Highden al campo S----. Questo in
quanto tentativo sperimentale. S---- sta attraversando un periodo d‘intensificazione nel suo
sviluppo e potrebbe trarre beneficio da questa attenzione, se essa sarà diretta con cura. Vorrei
che manteneste delicatamente l‘immagine di un gioiello o di un cristallo che si forma nel
campo di fuoco che è l‘energia sovrailluminante. Un‘altra immagine è quella di un ―seme‖
entro un fuoco. Questo seme, già presente ma non completamente formulato, può giungere ad
una maggiore definizione, grazie a quest‘attenzione cosciente. Vorrei sottolineare che non
spetta a voi dirigere energia entro il campo, ma piuttosto ―mantenere uno spazio‖, perché un
seme vi appaia. Questo aiuto giunge tramite un processo di risonanza. Tentate questo lento
trasferimento di focalizzazione nel vostro lavoro meditativo e nei vostri pensieri quotidiani
per un certo tempo e scambiatevi reciprocamente qualsiasi impressione o risultato evidente.

31 Dicembre 2003

Formazione di Strutture Esoteriche


Mentre ci avviciniamo al plenilunio di Capricornus, vorrei darvi qualche informazione
sulla formazione delle strutture esoteriche. Capricornus è connesso exotericamente al sistema
scheletrico ed esotericamente all‘iniziazione. Questi due processi sono collegati. Lasciate che
vi dia alcuni esempi. Nel mondo biologico, vediamo un graduale sviluppo da organismi
amorfi a quelli con sistemi strutturali più elaborati. Per esempio, nella stella marina una
struttura scheletrica a base di calcio è disposta lungo linee geometriche. Potremmo
immaginare che i prototipi eterici di queste creature furono modelli di energia
progressivamente sfociati nella calcificazione di questi modelli stabili nella forma. Un
processo simile avviene nella triade dove, ovviamente, il piano più fisico o denso è il piano
mentale. I gruppi di meditazione impressionati dall‘archetipo formano e mantengono modelli
di interconnessione cosciente. Alla fine i modelli, se mantenuti sufficientemente a lungo, si
―calcificano‖ in linee di sostanza-pensiero, o materia mentale. Questa struttura mentale, come
tutte le strutture, serve al tempo stesso sia a limitare che a liberare la coscienza. Limitare,
perché, una volta che una struttura è formata, la flessibilità dell‘organismo diminuisce.
Liberare, perché, quando la struttura è stata creata, le risorse conscie dell‘organismo sono

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libere di lavorare nella sostanza superiore.
Un altro esempio della costruzione di questo processo strutturato di costruzione di forme-
pensiero si può notare nell‘apprendimento. La matematica, per esempio, storicamente, nei
primi stadi, implicava molto apprendimento a memoria. Molte generazioni di bambini hanno
recitato le tabelline. Una volta che questi schemi siano stati ―fissati‖ nella coscienza,
costituiscono la struttura che permette alla mente di procedere ulteriormente a comprendere,
per esempio, l‘algebra o il calcolo. Allo stesso tempo queste strutture sottostanti creano alla
flessibilità del pensiero delle limitazioni che sono necessarie e diventano inconscie.
Periodicamente, il modo in cui queste strutture si producono si trasforma e si hanno, per
esempio, nuove matematiche che cercano di porre in risalto associazioni flessibili, numeri
intesi come ―campi‖ o qualità, piuttosto che quantità fisse. Col passare di ogni generazione
nelle fondamenta del pensiero vengono create strutture più complesse e flessibili che
migliorano e, nello stesso tempo, limitano la coscienza di quella generazione.
Nella formazione di gruppi esoterici, come il Nuovo Gruppo di Servitori del Mondo,
avviene un processo analogo. Il mio lavoro nel formulare l‘iniziativa della rete dei triangoli ha
le sue radici proprio in questo processo. Come vi ho detto in altra occasione, si sta
producendo un cambiamento nella struttura esoterica fondamentale del pianeta da una rete di
quadrati ad una di triangoli, man mano che la personalità del pianeta è rimodellata dall‘anima
planetaria. Questo è parte necessaria del processo di Esteriorizzazione.
Nella costruzione della struttura esoterica della Shamballa School, il modello originario era
un triangolo che si era formato saldamente nel suo nucleo. Questo modello fu ―ancorato‖ nel
campo di apprendimento dell‘organismo. Nell‘esaminare modelli di questo genere, è
importante rendersi conto che nella memoria è preservata la struttura archetipale e non le
cellule o unità che entrano di tanto in tanto ad edificare quella struttura. Nel mondo fisico, le
cellule sono regolarmente sostituite nel corpo, ma se ne conserva la struttura. A questo stadio
della vita del gruppo, un‘altra struttura è stata costruita e messa alla prova ed ora è pronta per
essere ―ancorata‖ nella psiche dell‘organismo. Quella struttura è una stella a sei punte,
composta di due triangoli interconnessi e costruita intorno a un settimo punto di sintesi. Nella
fattispecie, si hanno un triangolo di primo e uno di settimo raggio strutturati intorno a un
punto di Secondo Raggio, che porta in campo le energie della sintesi. Questa formazione è
stata provata al plenilunio di Scorpio e le energie superiori passarono attraverso il cristallo,
per così dire. Il modello energetico ora è pronto per essere sigillato nella ―memoria‖ del
gruppo, al momento del Plenilunio di Capricornus.
Per questo motivo, Capricornus è associato all‘iniziazione. L‘iniziazione è un‘espansione
di coscienza, ma questa espansione è facilitata da una simultanea solidificazione di modelli
nella coscienza. Nei periodi fra le iniziazioni, la coscienza dell‘individuo o del gruppo lotta
per mantenere un punto più elevato di vibrazione o tensione – all‘inizio, mantenuto soltanto
nei momenti culminanti della meditazione, ma infine sostenuto come focalizzazione stabile
nella consapevolezza di ogni giorno. L‘iniziazione sigilla questa ―lezione vibratoria‖, in modo
tale che le risorse dell‘individuo o del gruppo siano in grado di usarla come base per ulteriori
espansioni.
Queste istruzioni sul processo di gruppo saranno preziose per altri gruppi specialmente
perché trattano della precipitazione degli archetipi nella forma. Diversi ashram e gruppi
esprimeranno modelli differenti, ma il processo è lo stesso. La Gerarchia cerca di generare
riflessi di archetipi che precipitano nella coscienza dell‘umanità e, in seguito, esteriorizzando
per mezzo di queste formazioni archetipali una parte del Piano, essa costruisce
―apprendimento‖ nella memoria della razza.
Anche per questo ho chiesto al gruppo di focalizzare la consapevolezza sul campo S----, in
questo momento. I campi energetici sono come gli organismi biologici amorfi proprio prima
della calcificazione di uno scheletro. La configurazione del modello può essere aiutata con un
processo che Rupert Sheldrake ha definito ―risonanza morfica‖ che, in effetti, è un‘accelera-
zione di schemi di apprendimento per induzione vibratoria. Un processo simile avviene in

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chimica, quando un cristallo è lasciato cadere in una soluzione eccessivamente satura.
Come sapete, le scuole esoteriche esterne sono state strutturate su un ciclo di luce e
oscurità percorso nel corso dell‘anno – una inspirazione ed una espirazione. Nell‘emisfero
settentrionale, il ciclo è opposto a quello dell‘emisfero meridionale. Il Capricorno è un segno
di inizi e di fini. La lezione dei triangoli interconnessi è la capacità di vedere entrambi i poli
quali espressioni di un unico processo sottostante. Capricornus e Cancer sono le porte di
ingresso e di uscita. Astrazione e precipitazione, ascesa e discesa della coscienza fanno parte
di un solo processo. Avete avuto esperienza diretta di questo nella vita della scuola,
quest‘anno. Il mistero è intrinseco all‘esteriorizzazione e alla riapparizione. La precipitazione
di archetipi solari nella forma coincide con la penetrazione dell‘anima nelle sfere monadiche.
Essi costituiscono un unico e stesso processo ed è questo processo che permetterà al Cristo di
―riapparire‖ su scala globale. Riflettete su questo, poiché esso sottostà al campo settuplice.
Spirito e materia formano un accoppiamento interconnesso e complementare di Shiva e
Shakti. Questo è sempre stato vero, ma deve essere ―realizzato‖ dall‘anima che si trova nel
punto di mezzo. È questa ―realizzazione‖ che cerco di ―sigillare‖ nella vita di gruppo - non
come concetto teorico, ma come fatto ben dimostrato e provato dall‘esperienza pratica che si
manifesta per favorire il Piano. Riflettete, a questo riguardo, su quanto è avvenuto ad
Highden.
Di conseguenza, vorrei che, al plenilunio, nella vostra coscienza di gruppo teneste
saldamente questo modello della stella a sei punte e che lo offriste in servizio alla Gerarchia,
disposti a favorire che sia ―impresso a fuoco‖ nell‘organismo del gruppo. Mantenete la vostra
focalizzazione interiorizzata entro l‘anello invalicabile di gruppo prima di un‘espansione nel
campo più ampio, durante Aquarius. Fate poi che la vostra attenzione abbandoni questo
simbolo e mantenetevi aperti alla successiva fase di apprendimento. Lasciatela cadere sotto la
soglia della coscienza, per così dire, in modo simile a quel che avete fatto dopo aver appreso
le tabelline. Verrà poi ―incorporata‖ e farà parte della saggezza solare istintiva del gruppo.

07 Gennaio 2004

Esteriorizzazione
Ho poco da comunicare al gruppo riguardo al suo attuale funzionamento interno. Il punto
di tensione richiesto viene mantenuto e dovrete soltanto continuare a mantenerlo per tutto il
periodo del plenilunio. In questo momento va molto ricercata la ―quiete‖, soprattutto perché è
connessa al campo mentale. Come sapete, i raggi di Capricornus sono 1, 3, 7 ed è necessaria
la quiete focalizzata del Terzo Raggio, che permette alle energie del Primo Raggio e del primo
piano di penetrare nel fisico eterico ed ancorare nella forma le energie spirituali archetipali.
Lasciate che vi dia adesso alcune prospettive dal punto di vista Gerarchico sul lavoro a
livello planetario. Il processo di Esteriorizzazione è bene avviato, e dai mondi interni l‘opera
educativa della Gerarchia traspare ovunque nel campo mentale superiore colmo di luce del
pianeta. Ovunque si possono vedere reti basate sul principio della buona volontà, e vi è un
percepibile trasferimento di potere dalle vecchie reti basate e controllate da personalità a
quelle operanti a diversi gradi di controllo dell‘anima. A questo punto del periodo evolutivo,
una cosa è precisamente richiesta per accelerare questo processo, che potrebbe essere
chiamata ―organizzazione spirituale‖. Come sapete, l‘―organizzazione‖ è una delle tre qualità
di Shamballa, anche se si esprime in modo completamente differente da quello con il quale il
termine è comunemente inteso dal punto di vista della personalità. L‘analogia più utile è la
formazione del sistema nervoso nel corpo umano. Dal punto di vista della triade, il campo
mentale superiore è il corpo fisico, organizzato in gruppi egoici. Il campo buddhico è il corpo
astrale triadico e unifica l‘operato dei gruppi egoici, infondendo loro l‘energia coesiva
dell‘amore. Questa mente amorevole permette ai gruppi egoici di ―vedersi‖ nell‘insieme
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inclusivo dell‘ashram. Il campo atmico trasmette l‘energia della Volontà nel corpo astrale e
nel corpo fisico della triade.
All‘occhio interiore i gruppi egoici appaiono come forme geometriche specifiche, infuse e
circondate da correnti ashramiche che li unificano e le informano dal piano buddhico.
Strutture stabili di coscienza entro un campo illuminato, la sfera dell‘unico grande ashram.
Entro questa grande sfera, il sistema nervoso che comunica la volontà di Dio è visto come un
fuoco elettrico bianco azzurro, lampeggiante attraverso correnti cicliche a spirale, che
connettono raggruppamenti egoici tramite i gioielli che esistono al centro di tutte le strutture,
che sia un ashram o un singolo loto. In essenza esiste un solo gioiello, ed è questa identità
unica che realizza se stessa e che risponde all‘energia di Shamballa che sottostà all‘idea della
―conoscenza diretta‖. La Volontà di Dio è registrata simultaneamente nell‘intero sistema, non
come percezione intellettuale, ma come galvanizzazione del sistema nel suo complesso, in
azione concertata e in allineamento con la Volontà ispiratrice. L‘ashram ―vibra‖ e la sintesi
sottostante è rivelata alla coscienza dell‘insieme sotto forma di visione posticipata. L‘analogia
col sistema della personalità si può notare nei momenti di grande pericolo per la
sopravvivenza dell‘organismo. La galvanizzazione inizia dall‘espressione istintuale inferiore
della volontà, si agisce con immediatezza e quando la crisi è passata spesso segue un periodo
di adattamento (la sindrome da stress post-traumatico), nel quale le emozioni e la coscienza
cercano di comprendere ciò che è accaduto e di riprendersi dagli effetti di un afflusso
improvviso di volontà.
L‘area dell‘ashram subisce un analogo processo di adattamento alla Volontà di Shamballa
che affluisce. Col tempo, la coscienza è in grado di sostenere impatti maggiori e regolari,
mentre la natura ciclica a spirale risponde positivamente all‘energia della Volontà indirizzata
in linea diretta. I lampi occasionali di fuoco elettrico sono progressivamente sostituiti da
correnti costanti di energia elettrica che diventano i nervi della vita triadica e consentono
l‘afflusso continuo dell‘energia organizzativa di Shamballa. Riflettete su questo. I ―lampi‖ di
Volontà che di tanto in tanto balenano, non sono il risultato della natura della Volontà. Essa
non ―lampeggia‖, accendendosi e spegnendosi. Il ritmo è un risultato della coscienza e non
della VITA. LA VITA È, persistente, eterna e sempre presente. La capacità della forma di
rispondere alla VITA è tuttavia inconsistente e intermittente. La coscienza buddhica, che
collega forma e Vita, opera a spirale, per aumentare la capacità della forma di rispondere alla
Vita, per mezzo di un crescente ritmo di contatto. Man mano che la coscienza riesce a
identificarsi sempre più col principio vita, diminuiscono gli intervalli di contatto, finché la
corrente viene mantenuta costante.
Una volta che queste reti costanti d‘energia di Volontà nella vita della triade saranno
stabilite e saranno espresse nel mondo esterno tramite il Nuovo Gruppo di Servitori del
Mondo, vedrete precipitare rapidamente la cultura e la civiltà emergenti fondate sulla risposta
cosciente e diretta alla volontà di Dio.
Lo scopo di questo discorso è porre in luce nella vostra coscienza la focalizzazione del
lavoro che si sta attuando. Cercate di costruire la vostra capacità di diventare sempre più una
parte coscientemente attiva di questa costruzione ritmica dei nervi della Volontà-di-Bene entro
il corpo planetario della Buona Volontà, tenendo presente che la Volontà di per sé non è in
essenza ritmica, ma lo è solo nell‘espressione e che quest‘ultima è il risultato dello stretto
collegamento fra Primo e Settimo raggio.

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14 Gennaio 2004

Costellazione
Il plenilunio ha visto il ―formarsi della costellazione‖ del modello archetipo della stella a
sei punte nel campo del gruppo. Le costellazioni, così come sono comprese dall‘umanità,
hanno normalmente qualcosa a che fare con la proiezione nei cieli di una forma pensiero che
collega insieme certe formazioni stellari intorno a una storia o un mito particolare. Una vera
costellazione è creata dalla coscienza e dalla volontà degli esseri che sono la vita delle stelle,
per proiettare unitamente qualche proposito o archetipo nella mente dell‘umanità. In realtà,
vien detto che le stelle ―danno nome‖ a se stesse.
Come gruppo, state costruendo il completamento di questa seconda fase del lavoro
d‘iniziazione nel quale vi ho finora guidati. Lasciate che vi ripeta il processo a tutt‘oggi. La
prima fase aveva a che fare con l‘introduzione di un tipo particolare d‘energia nel campo del
gruppo. Questa energia è la ―Luce Superna‖, ossia la luce della Vita stessa. La prima fase del
lavoro è stata completata, quando quell‘energia è stata liberata nel gruppo, rendendo ciascuno
di voi un ―trasportatore‖, in senso olografico, di questo archetipo, anche se esso non fu
registrato nella vostra coscienza.
La seconda fase del processo d‘iniziazione di gruppo riguardava la liberazione di questa
energia nel più ampio gruppo mondiale di cui fate parte. Tutto ciò implicava un processo
consapevole d‘impegno, non tanto in un progetto esterno come nella prima fase, ma con me, il
punto interiore di coordinamento e di proposito della vita del gruppo. La Prima iniziazione di
gruppo mirava a far nascere un‘energia all‘interno del gruppo. La Seconda implicava che il
gruppo servisse questa energia, diffondendola nel servizio. Vi trovate nelle fasi finali di questo
processo, dato che costruite per il prossimo plenilunio di Aquarius. Al plenilunio di Scorpio,
la luce fu liberata; il che produsse polarizzazione, quando il campo più ampio si aprì in
risposta all‘energia, o la respinse. Completato il processo di sperimentazione, l‘ancoraggio
dell‘archetipo fu completato in Capricornus. Ciò che resta è la condivisione nell‘―acqua di
Vita‖ con la comunità di coloro che vi risponderanno, al momento del Plenilunio di Aquarius.
C‘è una terza fase di queste istruzioni sull‘iniziazione di gruppo. Comporta l‘operare di
questa energia tramite una ―costellazione di costellazioni‖. Questa è una delle ragioni per cui,
in questo periodo, ho richiamato la vostra attenzione sul campo SF; quel campo sta ―creando
costellazioni‖ nello stesso modo in cui le stelle nascono da nuvole di gas. Una stella è la
precipitazione e la focalizzazione della luce generalizzata che si trova sul piano buddhico in
una lente specifica per il servizio nei tre mondi. Mentre il ―campo di fuoco‖ che è l‘entità SF--
- si manifesta, esso richiede l‘organizzazione di quel campo in una costellazione di soli. Ogni
Sole è formato coscientemente intorno ad un proposito specifico, un proposito quantificato in
relazione al progetto esteriore.
Una certo numero di entità come Highden e SF--- si trovano in diverse fasi di
manifestazione. Propongo di lavorare con una costellazione di tali entità costellate nella
prossima fase di questo lavoro. Ogni entità avrà la propria nota chiave, ma la nota che esse
condivideranno è la connessione con l‘energia della ―Vita‖ e della ―Luce Superna‖. La
liberazione di questa luce dal gruppo della Shamballa School, in questo momento, funziona da
richiamo. La risposta ad una nota è il risultato della similarità della vibrazione intrinseca.
Perciò ora il vostro lavoro è quello di condividere un senso più ampio di comunità e di
prestare attenzione laddove siano evidenti somiglianze di vibrazione. Tuttavia, è necessario
solo riconoscere tali somiglianze, senza intraprendere pensieri o azioni di qualsiasi natura
organizzativa. Quella funzione spetterà a me, e comporterà la collaborazione di almeno altri
due Maestri.

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21 Gennaio 2004

Tutto è Bene
Fratelli miei nel lavoro di esteriorizzazione, perché tali posso chiamarvi ora, è tempo che
stiate insieme e testimoniate i risultati delle vostre fatiche durante l‘ultimo ciclo.
Vi ho chiamati ad un grande esperimento che non è stato esente da tribolazioni e da prove.
Nel corso di questo periodo, ho formato un allineamento più profondo e diretto con ognuno di
voi e sarete in grado di riconoscerlo e di registrarlo nei vostri sistemi individuali, ciascuno a
modo suo. Sono compiaciuto dei risultati dell‘esperimento e la mia posizione mi consente di
valutare quel risultato in termini di proposito e di un più vasto progetto ashramico. Accolgo
con gratitudine e apprezzamento il vostro allineamento con quel progetto e la vostra
disponibilità ad aprirvi ad esso con impegno e senza averne un‘adeguata visione. L‘energia
che è entrata nel campo del gruppo e che da lì è stata distribuita è molto sottile e, nello stesso
tempo, ha un effetto estremamente potente. Questo effetto scende dall‘alto verso il basso ed
occorre tempo finché esso si faccia sentire nei campi esterni sollevando resistenza e facendo
strada alle acque di Vita.
L‘immagine del gruppo quale un calice traboccante sarà ora il simbolo più efficace per voi.
I tempi della sfida più grande, nel ciclo di lavoro che ho cercato di compiere tramite il gruppo
sono ormai passati. Il tempo del conseguimento è a portata di mano. Le forze di resistenza
sono state spezzate e vi rimane da far fluire le acque guaritrici attraverso i campi di gruppo
più ampi di cui fate parte.
Adottate il seguente atteggiamento mentale: ―La vittoria (per questo ciclo) è stata
ottenuta‖. Ciò avrà significati diversi per ciascuno di voi e anche a voi sconosciuti. Fate sì che
i vincitori siano magnanimi nel loro conseguimento e riversino le acque donatrici di Vita a
tutti coloro che si sono impegnati nella battaglia su un qualsiasi fronte. Nei vostri sistemi
personali, fate in modo che la buddhi scorra attraverso le parti della vostra natura che hanno
―ceduto‖ le loro realtà inferiori alla vita affluente e vedrete che, quando l‘anima è vittoriosa,
TUTTI prendono parte alla vittoria. Negli insegnamenti dell‘Agni Yoga, si menziona il ―calice
del conseguimento‖ che trabocca da quattro lati. Cominciate a versare, fratelli miei, poiché il
calice è colmo.
Chiedendovi di adottare questo atteggiamento, vi chiedo un impegno analogo a tenere
salda la mente nella luce, come chiesi all‘inizio dell‘esperimento, quando decideste che il
vostro contatto con me era reale. Vi dico che la vittoria è stata conseguita e il vostro compito è
quello di mantenere salda questa realtà, nonostante qualsiasi apparenza contraria nei tre
mondi. La vittoria interiore sta ancora operando e le vostre menti sono il mezzo che dirige
quel flusso. Nella misura in cui siete in grado di mantenere i vostri veicoli sotto il controllo
dell‘anima, vi chiedo di avere solo questo pensiero-seme per il prossimo mese: ―Tutto va
bene. Tutto va molto bene. Io riverso nel mondo la grazia e la benedizione di questo
benessere‖. Questa non è un‘affermazione di pensiero positivo, ma il nascente riconoscimento
di un risultato coronato da successo di un ciclo di duro lavoro. Naturalmente, questo
―benessere‖ esiste nella sua completezza a Shamballa ed è un‘espressione di quella Luce
Superna e della pace che supera ogni intendimento. Portando quell‘esperienza di ―benessere‖
in tutta la triade e mantenendola salda sul piano mentale superiore, il gruppo sarà in grado di
essere un condotto di quella energia nei tre mondi.
Vi ho chiesto di trattare questo processo come un esperimento scientifico e poi di valutarne
i risultati. Questa è la fase finale dell‘esperimento. Verso la fine del mese, sarete in condizione
di ―conoscere‖ ciò in cui avete dovuto finora aver fede. Lasciate che l‘esperimento segua il
suo corso e poi valutate. Questo è il punto in cui posso permettermi la soddisfazione di un
insegnante, la soddisfazione di sapere che non solo ciò che avete cercato e in cui avete creduto
nella parte più profonda del vostro essere è reale, ma anche che questa realtà vi sarà rivelata in
modi che supereranno le vostre speranze e forniranno un solido fondamento alla vostra

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prossima ascesa nelle realtà spirituali. Al medesimo tempo e con importanza ancora maggiore,
le energie superiori avranno veicoli stabili tramite i quali potranno riversarsi nel mondo. Così,
crescono nei giardini dei Maestri degli affidabili collaboratori che partecipano all‘evoluzione
del pianeta. Così potrete analogamente far crescere coloro che con fede ed impegno
giungeranno a voi. Chiedete il loro impegno. Chiedete che sospendano temporaneamente, e a
titolo d‘esperimento, i loro dubbi e timori. Cercate la loro disponibilità a diventare
collaboratori e a dar forma al calice del conseguimento. E, una volta che questo sia formato,
versatevi le acque di Vita e d‘Amore che a loro volta sono state versate a voi. In piena misura.

Una parte dell‘antico mistero è chiamata ―il Calice del Conseguimento‖. Un calice con
quattro lati era riempito col succo della melagrana. La superficie interna del recipiente era
ricoperta d‘argento e l‘esterno era di rame rosso. L‘affermazione del conseguimento era
indicata dal sollevamento del calice. Dopo di che si versava il succo da tutti e quattro i lati,
come simbolo della disponibilità a servire senza fine il bene generale.
Helena Roerich, Agni Yoga, Sutra 462.

Una condizione di completa semplicità


Che costa meno che niente
e tutto sarà bene
e ogni genere di cose sarà bene
quando le lingue di fiamma avvolgeranno
il coronato nodo di fuoco
e il fuoco e la rosa saranno una cosa sola.
Thomas Stearns Eliot, Little Girding da Quattro Quartetti.

28 Gennaio 2004

Organizzazione
Nell‘evoluzione dell‘organismo spirituale, che è il complesso Gerarchia/Umanità, vi è un
processo graduale di ―organ-izzazione‖ che è una delle tre energie chiave di Shamballa.
Affinché si formino degli organi, occorre far intervenire cellule che da una funzione più
generica nell‘organismo passino ad un‘altra più specifica. Questa è la natura dell‘evoluzione
da organismi unicellulari all‘unità complessa che è un essere umano. Alcune cellule sono
chiamate a un lavoro superiore. Dall‘umanità si sta formando il Nuovo Gruppo del Servitori
del Mondo. Dagli ashram va formandosi l‘Ashram di Sintesi. Dalla rete della Buona Volontà
devono formarsi i nervi che trasportino la Volontà-di-Bene. Dai molti gruppi esoterici nel
mondo devono essere organizzati quelli che rispondono alla ―Luce Superna‖. Tutto ciò
richiede un‘elevazione - un innalzamento di cellule ad una funzione superiore, affinché siano
capaci di trasportare più energia spirituale in servizio al Piano. La Vittoria di cui parlai la
settimana scorsa riguarda il sostegno prolungato ad un‘energia superiore in presenza di
un‘altra inferiore cosicché la resistenza insita nel modello di quest‘ultima si spezzi e le cellule
possano trasferirsi in uno schema superiore. Questa è una forma d‘iniziazione.
Sul sentiero dell‘iniziazione, i modelli che una volta servivano il bene maggiore diventano
rapidamente limitazioni dalle quali ci si deve liberare, se la vita entrostante deve continuare ad
ascendere. Questo è vero sia nella vita individuale che in quella di gruppo. L‘anima planetaria
deve liberare i ‗prigionieri del pianeta‘.
La libertà non è possibile, quando parti della coscienza sono ancora contenute o
identificate in una forma pensiero. Può trattarsi di una forma pensiero materialistica che tende
all‘involuzione, o di una forma pensiero spirituale che tende all‘evoluzione. Tuttavia, tutte le
forme pensiero sono forme e, finché la coscienza è identificata con esse, la coscienza non è

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libera. Organizzazioni e tradizioni esoteriche, incluse quelle accentrate sul mio lavoro, sono
vivai per la crescita di anime liberate. Esse possiedono forme pensiero relativamente
illuminate che gradualmente aiutano a liberare coloro che ne fanno parte. Esse sono ‗materia
consacrata‘, che si oppone a materia non consacrata, ma sono comunque materia.
In ogni epoca vi sono delle anime che, malgrado operino all‘interno di diverse forme
pensiero, si trovano già nella fase in cui sono pronte a trascenderle. Esse stanno rispondendo
alla nota sintetica della ‗Luce Superna‘ o alla nota chiave della Vita stessa. La loro coscienza
attende la liberazione o l‘iniziazione in altri mondi. Sono nella fase in cui, nella tradizione
Cristiana, Dio disse al Faraone d‘Egitto, tramite Mosè: ―Lascia andare il mio popolo, affinché
possa servirmi‖. Ora, l‘Egitto era una società molto strutturata e illuminata che serviva le
forze evolutive del pianeta e, tuttavia, Dio voleva liberare il ‗suo‘ popolo, affinché vagasse nel
deserto. Non chiedeva quella libertà per tutti i membri del suo popolo, perché non sarebbe
loro servita. Fu selettivo, non per favoritismo o tribalismo, ma per riconoscimento della loro
capacità a servire una particolare funzione. Stipulò un ‗accordo solenne‘ col suo popolo sulla
vetta della montagna. Una relazione speciale. Al Terzo Grado, l‘anima è liberata dalle
limitazioni della personalità. Queste limitazioni non sono tutte eliminate, bensì ‗trascese‘.
Dopo il Terzo Grado, le anime ‗voltano le spalle‘ a questa ‗Luce Superna‘ per servire nei tre
mondi, ma questo ―accordo solenne‖, questa relazione speciale con la monade o aspetto Vita,
rimane.
Dai diversi gruppi e organizzazioni del mondo che hanno risposto al mio insegnamento ora
sto tentando di innalzare ad una relazione spirituale cosciente quelle anime che sono pronte a
rispondere alla nota della ―Luce Superna‖. Questa risposta trascende ogni considerazione
politica, ideologica e organizzativa. Non vi è alcun tentativo di costruire alleanze di qualsiasi
tipo. È semplicemente una risposta unitaria alla nota della ―libertà‖. Le anime che si trovano a
questo stadio sono intensamente sensibili alle limitazioni del pensiero, a prescindere di quanto
possa essere illuminato e vogliono liberarsene. Esse rispondono, per quanto poco possano
essere coscienti di ciò, alla nota della prossima sesta sottorazza e potranno formare parte del
seme di quella sottorazza, se saranno capaci di scegliere con intelligenza l‘intuizione invece
dell‘intelletto posizionando così la loro identità sul piano buddhico. Là si troveranno
raggruppate e capaci di sottoporsi alla vera impressione e diventare distributori dell‘energia
dell‘iniziazione entro il campo manasico della quinta sottorazza. Opereranno nella mente, ma
la loro fonte sarà posizionata al di là di essa. Così saranno in grado di indirizzare il pensiero
dell‘umanità, non per mezzo del pensiero stesso, ma tramite l‘energia che ispira e si riveste di
pensiero.
Questo sentiero conduce fuori dalle strutture organizzative della mente nel deserto dove la
Parola di Dio può essere udita direttamente, piuttosto che filtrata attraverso le tradizioni e i
sacerdozi della società. È in questo deserto che l‘anima individuale entra in rapporto diretto
col Padre, con la monade, e sviluppa la ‗conoscenza diretta‘ o il lampo fulmineo
dell‘intuizione. Man mano che riconoscerete questa capacità crescere dentro di voi, la
riconoscerete più prontamente negli altri, finché si formerà una rete energetica più cosciente,
composta di questo fuoco azzurro lampeggiante. Sto facendo risuonare questa nota di ―Vita‖
in tutto il mio ashram e vi saranno coloro che saranno attirati da essa, provenendo da molte
forme esterne. Arriveranno a questa colonna di fuoco nel deserto, non tanto perché
insoddisfatti delle forme di organizzazione in cui stanno servendo, ma perchè anelano a
qualcosa di più. Continuate a versare queste acque benedette dal calice del gruppo e
aggiungetevi la nota della Volontà ―Lascia andare il mio popolo, così che possa servire la
VITA‖, intendendo nel fare ciò solo la libertà di coloro che sono pronti per il deserto.

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4 Febbraio 2004

Deporre i Semi
Una data di buon auspicio, per concludere questa serie di trasmissioni concernenti il
rapporto dell‘anima con la monade, di Shamballa con la Gerarchia, del quarto col secondo
piano. Durante le due ultime settimane, vi ho chiesto di versare coscientemente le acque
datrici-di-Vita della buddhi dal calice, arricchendole con la spada della Volontà monadica. In
questo sistema solare, l‘energia della Volontà può essere manipolata senza pericolo proprio
entro il campo generato dalla buddhi. Nell‘ambito del mio ashram, le energie di Shamballa
vengono affievolite per opera della Gerarchia e nel suo interno, dunque, la Volontà non viene
imposta. Essa viene per così dire ‗mantenuta in soluzione‘, un flusso di energia più sottile e
potente, distribuito come una corrente nel vasto lago della buddhi. Viene poi lasciata
all‘umanità la facoltà di percepire questa corrente e di aderirle, come un pesce che la stia
risalendo.
L‘uso combinato di queste energie ha un effetto profondo sul sesto piano o piano astrale,
per azione riflessa. La corrente che procede dal secondo al quarto piano dà inizio ad un flusso
corrispondente dal quarto al sesto. Questo secondo afflusso produce cicli di intenso conflitto e
tensione sul piano astrale, prima di una vittoria finale che genera un sempre maggiore afflusso
di effetti armonizzanti di Quarto Raggio.
L‘esperimento nel quale il gruppo è stato impegnato è stato quello di impiegare queste
energie in un campo più vasto, favorendo lo sviluppo dell‘abilità della loro applicazione
cosciente nel servizio. L‘esperimento in sé è ora finito, sebbene continuerete a percepire
l‘elaborazione degli effetti del vostro lavoro nei tre mondi. Vorrei che entraste in un periodo di
riesame del procedimento seguito negli ultimi sei mesi. Chiarite e formulate a voi stessi la
parte essenziale che avete appreso. Rileggete le trasmissioni per intero e riflettete su qualsiasi
cambiamento avvenuto nella vostra coscienza, come pure su quelli verificatesi nella vostra
vita esteriore. Cercate di chiarire a voi stessi i passi lungo questo particolare percorso, perché
lo ripercorrerete ancora più e più volte in compagnia di parti sempre maggiori dell‘umanità.
Nel processo d‘iniziazione di gruppo, durante lo svolgimento del lavoro sperimentale
attuato con gruppi come questo, vi sono tre fasi che sto cercando di ‗seminare‘. Tutte queste
fasi richiedono un certo grado di coscienza buddhica, perché è solo sul piano buddhico che
l‘uomo acquisisce completa coscienza di gruppo e diventa, dunque, capace di partecipare
all‘opera della Gerarchia da membro della Quarta gerarchia, o gerarchia umana.
La prima fase del lavoro consiste nel porre in contatto le energie del piano atmico e del
piano mentale superiore. Questo determina la diffusione della Luce Superna nel suo aspetto
creativo entro il campo egoico del gruppo e, conseguentemente, entro ogni campo egoico
individuale. Questa diffusione può essere registrata o no entro la coscienza dell‘individuo e
ciò dipende da una serie di fattori, ma i suoi risultati sono tuttavia di vasta portata, rendendo
l‘anima un ―vettore‖ dell‘energia della sintesi.
La seconda fase dell‘opera consiste nel porre in contatto l‘energia del piano monadico con
quella del piano astrale, e questo avviene lungo il filo dell‘antahkarana o canale che è stato
aperto nella prima fase. Tutto ciò implica necessariamente un‘estensione di gruppo più vasta,
poiché i nostri collegamenti astrali sono più estesi.
La terza fase del lavoro richiede un processo di gruppo ancora più ampio, dato che implica
il collegamento di un filo sottile di energia logoica, o del primo piano, con il piano più basso,
o settimo piano. Ancora una volta ciò è attuato mediante il canale costruito nelle prime due
fasi del lavoro e ha risultati rilevanti sul piano esterno. Questi risultati esteriori sono
accompagnati dalla registrazione completa del tri-plice processo entro il cervello eterico. Nel
loro insieme, questa serie di processi iniziatici consente al più alto e al più basso d‘incontrarsi
ed è il risultato dell‘effetto dell‘azione del Settimo Raggio sulla quarta gerarchia, o gerarchia
umana, durante l‘Era di Aquarius. Riflettete su questo, perché può scaturirne la comprensione

102
dell‘intero processo d‘iniziazione che si sta svolgendo e al quale l‘umanità si sta
sottoponendo, nonché della fondazione sul piano fisico del Tempio del Potere, che è il seme
per le future scuole d‘iniziazione e, infine, farà sì che la Prima Iniziazione sia conseguita in
massa nel corte esterna della coscienza quotidiana.
Lavorando con gruppi come questo, sto sperimentando nuovi metodi d‘insegnamento, dato
che una nuova generazione di discepoli risponde al mio lavoro con un equipaggiamento
diverso e sto spargendo i semi che col tempo fioriranno completamente nei gruppi futuri,
nello stesso modo in cui il lavoro con i miei gruppi precedenti viene utilizzato pienamente
adesso.
Come ciascuno di voi saprà per propria esperienza, c‘è sempre un particolare
apprezzamento del maestro per quelli che VOGLIONO essere pionieri in un nuovo processo di
apprendimento. Da parte mia, ritengo che il lavoro finora svolto abbia avuto successo, avendo
ottenuto un certo risultato che può essere considerato come la liberazione di un tipo
particolare di energia entro il campo. Per ciò che riguarda la componente educativa, sono in
grado di fare qualche valutazione, osservando lo sviluppo causale; comunque, l‘esperienza
che riguarda la coscienza di chi vi sia stato coinvolto è apprezzabile e così vorrei fare una
richiesta che può sembrare strana. Vorrei che condivideste i risultati del vostro esame
reciprocamente e anche con me. Come si può fare, potreste chiedere? Parte dell‘adde-
stramento nell‘ultimo ciclo fu un‘intensificazione del contatto individuale con me come
vostro Maestro. Questo è necessario, se devo usare il campo come un‘unità sintetizzata,
eppure differenziata. Avete sperimentato in diversi modi l‘aumento di questo contatto,
secondo i raggi della vostra costituzione e il vostro sviluppo. Semplicemente, cercate di usare
il canale di collegamento già stabilito il mercoledì mattina ed invertite il flusso – invece di
aprirvi all‘impressione, cercate di inviarmi, sotto forma di pensieri, parole, immagini e così
via, i risultati della vostra esperienza. Questo sarà di beneficio ad entrambi.
L‘umanità sta cominciando a percepire la propria divinità innata e, col tempo, dovrà
prendere il proprio posto quale partecipante alla pari nel triangolo con la Gerarchia e
Shamballa. In un modo simile, i gruppi iniziati all‘interno dell‘umanità sono una sorgente di
informazioni e di energia che fluiscono nella Gerarchia come fuori da essa. Sperimentate e
osservate.

103
Terza Parte

5 Aprile 2004

Plenilunio di ARIES
Conferimento di Potere al Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo.
Avete trascorso un periodo di riesame che è stato di aiuto ad entrambe le parti di questo
rapporto e segna l‘inizio di una cooperazione più stretta con l‘opera della Gerarchia. Come vi
avevo già detto, sto cercando di fare di questo gruppo un canale di energia Gerarchica,
specificatamente dell‘energia della Luce Superna. Il processo educativo è un prodotto
collaterale di questo esperimento che mira a trasmettere energia, e non l‘obiettivo principale.
Ora vorrei cominciare una nuova serie di trasmissioni al gruppo, che saranno date nel periodo
del Plenilunio. Continuate con i vostri allineamenti del Mercoledì, che fanno parte del vostro
allineamento individuale con me e dello sviluppo del tipo di lavoro da voi prescelto entro
l‘attività di gruppo. Queste trasmissioni mensili vi daranno più tempo per assimilare e
applicare le informazioni. Esse si focalizzeranno sul gruppo nel suo insieme e riguarderanno
le relazioni fra gruppi. Un progetto specifico al quale tutta la Gerarchia è attualmente
interessata è ―Il Conferimento di Potere al Nuovo Gruppo di Servitori del Mondo‖. Il NGSM
agisce da centro ajna nella vita planetaria e riceve una duplice corrente d‘energia, sia dalla
Gerarchia che da Shamballa. Il NGSM agisce come una lente, tramite cui l‘energia di questa
duplice corrente entra nella vita dell‘umanità. Anche il lavoro che cerco di presentarvi in
quanto gruppo è duplice.

1. Cerco di rafforzare la vostra capacità di servire l‘Ashram di Sintesi, col dirigere


coscientemente l‘energia. Questo è un processo dinamico e sviluppa la Volontà.

2. Cerco di integrare il gruppo all‘interno di un gruppo più grande. Questo è un processo di


rivelazione, che richiede ricettività e sfocia in una relazione più profonda col Proposito.

1. Il primo esperimento implica l‘applicazione pratica delle capacità che il gruppo ha man
mano sviluppato. Finora, vi ho chiesto di non dirigere consapevolmente le energie che si
riversano nell‘anima del gruppo e attraverso la stessa. Per questo esperimento, cerco di
sviluppare la vostra cooperazione accurata e cosciente. La Gerarchia opera tramite discepoli e
iniziati incarnati sul piano fisico, poiché essi sono più profondamente integrati nella civiltà di
cui sono parte integrante. Vi chiedo di fare il seguente esperimento concreto. Ogni membro
del gruppo è tenuto a scegliere sei altri gruppi od organizzazioni che ritenga possano far parte
del NGSM e che desideri potenziare. I gruppi possono trovarsi in qualsiasi campo del lavoro
umano. Non importa se ci sono sovrapposizioni fra membri dei gruppi. Ciò che è critico è il
processo di selezione che deve essere una miscela di mente e di cuore. I gruppi scelti non
devono solo attirare la vostra ragione, ma anche evocare dal cuore una risposta sentita. Il
processo di selezione sarà così una prova della facoltà intuitiva. Una volta fatta la selezione,
anche il processo di conferimento di Potere dovrà assumere una forma duplice:

a. Potenziamento soggettivo;
b. Potenziamento finanziario.

La domenica è il giorno assegnato sia al Primo Raggio che alla meditazione sul denaro. È
specificamente il giorno della settimana associato al ―conferimento di Potere‖. Vi è stato detto
che il cuore è un centro sia di Primo che di Secondo Raggio. È anche un centro di
distribuzione di Settimo Raggio, come si può vedere dalla struttura di raggio del Signore di

104
Giove. C‘è anche una connessione significativa fra Domenica e Giovedì, il Sole e Giove,
l‘anima e il cuore. Il denaro è l‘energia e l‘espressione concreta dell‘Amore. Collegando il più
alto e il più basso porta in piena espressione i due raggi di Aries - il Primo e il Settimo -
attraverso il gruppo che funge da centro del cuore di Secondo Raggio. Ogni mese, ogni
membro del gruppo dovrebbe destinare una certa somma finanziaria al fondo del gruppo.
Questa somma e la modalità con cui è distribuita dovrebbe essere accertata con un‘accurata
considerazione di mente e di cuore e sarà necessariamente diversa per ogni membro.
L‘importante è dare inizio ad un flusso e stabilire un ritmo. Per il processo di potenziamento
soggettivo, create un mandala dei diversi gruppi che formi una stella a sei punte intorno al
vostro gruppo. La distribuzione d‘energia dovrebbe avvenire tramite il centro ajna dei membri
del gruppo. Il centro ajna dovrebbe formare l‘apice di un triangolo che collega il cuore al
gioiello nel corpo causale. Questo triangolo inferiore ha una corrispondenza superiore che ha
come base il campo causale del gruppo, il corpo atmico (l‘aspetto creativo della monade) alla
corona e l‘Ashram di Sintesi all‘apice.

2. Nel primo esperimento il gruppo è situato al centro, malgrado la focalizzazione sia al di


fuori del gruppo stesso e si guardi anche all‘applicazione dell‘energia nel servizio. Nel
secondo esperimento il gruppo non sarà al centro. Il centro sarà l‘Ashram. Spetterà al gruppo
trovare la sua giusta relazione quale una delle punte di una stella ashramica a sei punte.
Questo processo comporta anche l‘uso applicato dell‘intuizione, ma la focalizzazione non è
verso l‘esterno nei tre mondi. Lo sguardo del gruppo è diretto verso l‘ashram e, tramite
l‘ashram, verso Shamballa. Man mano che la coscienza di gruppo tenderà ad avvicinarsi
sempre più a quel centro dinamico, diventeranno di conseguenza evidenti i giusti rapporti con
altri gruppi.

La corrispondenza superiore di questo duplice modo di operare è il lavoro dei Registratori


del Proposito e dei Custodi della Volontà a Shamballa. Questa dualità superiore opera sul
piano atmico e, pertanto, necessita di libertà dall‘identificazione con quel piano. Il vostro più
basso e duplice operare come gruppo si svolge sul piano mentale e richiede, perciò, lo
sviluppo di una polarizzazione buddhica, che può ottenersi sequenzialmente e ritmicamente.

105
5 Maggio 2004

Plenilunio di Taurus (Wesak)


La Dualità di Volontà e Proposito
1. I Custodi della Volontà.

Comincerò ripetendo una citazione dell‘ultima serie di trasmissioni.

Quello che stiamo per vedere su scala globale è un rivalutazione del denaro. Ciò può
avvenire mediante un nuovo processo di orientamento spirituale, quando si comprenda che
ciò che è stato nascosto più profondamente nella forma è l‘equivalente energetico (sebbene
con polarità invertita) di ciò che ci aspetta in alto. Infatti, è l‘energia che permetterà al
Proposito di manifestarsi. Osservate e guardate. I gruppi che operano con la coscienza
educano gradualmente la materia allo spirito e così la solarizzano. I gruppi che operano con
la Volontà usano la polarità dello spirito e della materia, per produrre risultati nella
coscienza. Riflettete su come questo si colleghi al metodo d‘individualizzazione che verrà
usato nel prossimo sistema, poiché potrà derivarne qualche delucidazione sul tipo di lavoro
che ho in mente per questo gruppo.27

Vorrei che rifletteste con attenzione su ciò che segue: C‘è un rapporto diretto fra piano
atmico e piano eterico. Questo rapporto si trova fuori della coscienza, dato che riguarda il filo
della Vita, ma ha risultati NELLA coscienza. Con il mio lavoro cerco di porre in rapporto le
energie di questi piani mediante il mio lavoro con questo gruppo. Esistono alcune verità
fondamentali che saranno utili nell‘orientarci verso questa realtà.
L‘anima è un campo di coscienza fra l‘oscurità della materia non solarizzata e l‘oscurità
della monade. In questo secondo sistema solare, l‘anima sta cercando di espandersi in due
direzioni. Esternamente, ottiene la solarizzazione della personalità e, all‘interno, produce
come conseguenza il conferimento di potere all‘anima come pure la sua eliminazione finale.
Al Terzo Grado, e in misura minore al Secondo, l‘anima deve fare appello alla monade, per
aver ragione delle forze che oppongono resistenza nella personalità e che sono pienamente
ancorate nel chakra alla base della spina dorsale. Il motivo per cui deve fare appello al potere
superiore è che la resistenza inferiore ha lo stesso valore energetico del potere superiore.
L‘anima, da sola, non ha il potere di soggiogare lo ―spirito nella materia‖ senza l‘aiuto dello
―spirito senza forma‖. Il più basso spirito senza forma o espressione di ―Vita‖, che può in
qualche modo essere ―capito‖ o col quale si può lavorare ―coscientemente‖, è atma che,
essendo il Terzo Aspetto della monade, è la ―forma‖ presa dallo spirito senza forma, se si può
applicare a questi termini un uso così relativo. Atma è spirito senza forma ―rivestito‖ di
coscienza, l‘àncora della vita nell‘anima, così come l‘anima si àncora tramite il corpo causale
nell‘espressione della personalità.
Nel campo d‘espressione che è l‘umanità, c‘è una capacità crescente di lavorare con le
energie animiche di Luce e di Amore. Questo può desumersi dalla solarizzazione dei corpi
mentale ed astrale dell‘umanità nel suo complesso. L‘energia che la Gerarchia sta cercando di
introdurre più pienamente nella coscienza e nella capacità dell‘umanità è quella della Volontà
o Potere. Quando questa energia sarà assimilata, la sintesi delle tre energie rivelerà ciò che sta
loro dietro.
La mancanza d‘equanimità che l‘umanità sta dimostrando nella distribuzione delle risorse
economiche del pianeta sta in rapporto diretto con la mancanza di assimilazione dell‘energia
della Volontà o atma. Il flusso del denaro del mondo è attualmente bloccato nel fluire, a causa

27
Vedi la trasmissione del 15 Ottobre 2003.
106
della paura contenuta nell‘intelligenza inconscia o semiconscia del corpo stesso. L‘amore non
supererà questa paura inferiore; solo la Volontà può farlo - la volontà dell‘anima.
I discepoli e gli iniziati fino al Terzo Grado sono ancora dominati in molti modi sottili da
questa paura che, in realtà è una paura istintiva della morte, il riflesso inconscio nella materia
dell‘istintiva assenza di paura dell‘anima. Il risultato combinato di questa paura è una
impotenza sul piano fisico. Tale impotenza si esprime nei molti gruppi spirituali nel mondo
che danno Luce e Amore e vivono, tuttavia, l‘esperienza del bisogno di denaro. Essi sono, nel
loro complesso, il discepolo del mondo non ancora iniziato.
Per questa ragione si dice che il vero insegnamento deve essere elargito in forma gratuita.
L‘insegnamento dato da un iniziato è dato gratuitamente, come il Sole dà la luce. È una
distribuzione energetica animica delle energie combinate di Luce, Amore e Potere e non un
baratto di materia solarizzata (manas infuso di buddhi ed astralità) in cambio di materia non
solarizzata. La solarizzazione del denaro nel mondo non avverrà per mezzo della sua
ridistribuzione forzata, non importa quanto sottile, ma dalla sua risposta liberamente espressa
suscitata dall‘Amore potenziato dalla Volontà. Questo è un gruppo di Secondo Raggio che
cerca di lavorare con energie di Primo e Secondo Raggio. Vostro obiettivo principale è
l‘educazione delle anime e non la produzione di eventi esteriori, fosse anche a spese del
principio Amore. Quello, se mosso da un principio superiore è il lavoro dell‘ashram di Primo
Raggio.
Nella prima serie di trasmissioni, vi ho chiesto di dirigere spontaneamente la vostra
attenzione mentale alla mia volontà. Nella seconda, vi chiesi di mantenere le vostre energie
mentali e astrali in allineamento con tale volontà e utilizzai il campo del gruppo, per chiarire
una parte del campo più vasto nel quale lavorate. In questa serie, vi chiedo, fra altre cose, il
vostro denaro. Come prima, dovete distinguere fra sottomissione e volontà arresa. Ciò che è
sottomesso è privo di potere. Ciò che è arreso è restituito. In questo caso, io sto restituendo il
denaro, affinché voi lo distribuiate secondo la volontà della vostra stessa anima, che è
intimamente unita, sebbene differenziata, alla mia. Così l‘energia del denaro sarà ―purificata‖
- tramite il ―sacrificio‖, o il renderlo sacro.
Come ho già detto prima, nei miei insegnamenti di questa terza fase, cerco di lavorare con
gruppi che siano capaci di prendere una ―direzione‖. Ciò richiede gruppi che abbiano già
sviluppato una volontà propria e, dunque, possano essere spontaneamente disposti ad essere
diretti. La loro educazione è la conseguenza naturale di tale atto di volontà. Dovreste riflettere
bene sulla vostra partecipazione, come all‘inizio di ognuna delle trasmissioni precedenti. Se
non siete in grado di arrendervi volontariamente, è meglio che non partecipiate. In modo
analogo, se partecipate, fatelo ad un livello che accresca, ma non oltrepassi, la vostra
―volontarietà‖.
Tramite la vostra collaborazione, cerco di potenziare il NGSM che è costituito da uomini e
donne di buona volontà che cercano sinceramente di beneficare la vita planetaria nella sua
totalità. Essi hanno sviluppato un discreto grado di coscienza planetaria e, dunque, di
coscienza dell‘anima e da quest‘ultima sono motivati all‘azione nei tre mondi. Conferendo
loro potere, la Gerarchia cerca di aiutare sia dall‘alto che dal basso il livello di coscienza dal
quale essi operano. Coloro che hanno costruito l‘antahkarana verticale possono essere
utilizzati per distribuire quel conferimento di potere.
Se vi esaminerete accuratamente in quanto gruppo, scoprirete di stare lavorando
principalmente nella coscienza. Io cerco di estendere il vostro lavoro in due direzioni.
L‘aspetto superiore concerne la distribuzione di atma tramite l‘anima di gruppo. La coscienza
del gruppo si arrende temporaneamente, in modo che essa possa ―essere usata‖, agendo così
quale campo di distribuzione per la Luce Superna liberatrice. Questa energia, che tramite il
gioiello entra in un campo preparato, le conferisce potere galvanizzando l‘anima, aumentando
il suo potere radiante e stimolando l‘apertura dei petali dall‘interno. È l‘aspetto di ―Primo
Raggio‖ del vostro lavoro.
La distribuzione del denaro conferisce loro potere dal basso e ne consegue l‘elevazione e la

107
trasmutazione della paura inconscia ad un livello tale che vi sorprenderebbe. Il denaro è
certamente necessario per il lavoro, ma, quando esso è utilizzato come un‘energia spirituale,
ha effetti di vasta portata nella coscienza. La maggior parte dei membri del NGSM ha una
qualche cosapevolezza della Gerarchia, sebbene non tutti userebbero questo termine. Essi
sono consapevoli di forze spirituali che operano e dalle quali sono aiutati in modi inaspettati
ma, a causa dello stadio di solarizzazione del pianeta e della scissura nella sua coscienza che
le accompagna, le forze spirituali sono largamente interpretate come ―eteree‖ e ―discendenti
dall‘alto‖. Gli iniziati sanno che tutto è spirito dalle profondità alle altezze e perciò possono
dirigere consapevolmente sia le energie delle prime che delle seconde.
Shamballa dirige tutte le energie del pianeta, consce e inconsce, ma la Gerarchia può
dirigere soltanto quelle solarizzate. Quando il denaro è utilizzato da gruppi come il vostro
contemporaneamente all‘energia di atma, esso ha un effetto peculiare su coloro i quali lo
ricevono. Avendo origine dalla stessa fonte, essi contengono energeticamente in sé una
riconciliazione delle dualità fondamentali di anima e materia, coscienza e forma. Questa
riconciliazione ha un effetto profondo sull‘allineamento della coscienza ricevente, sia essa
realmente consapevole o no del processo. La coscienza, o principio anima, è ―alimentata‖
dagli aspetti Padre e Madre contemporaneamente e produce qualcosa che posso solo
descrivere come ―pace dell‘anima‖. In quella ―pace‖ l‘anima fiorisce e cresce in un modo che
nessun altro conferimento di potere potrebbe produrre da solo.
Tutto ciò rappresenta un‘interazione dinamica delle energie di Primo e Settimo Raggio che
riconcilia il disaccordo in coscienza sperimentato nella transizione dall‘―adorazione‖ della
Domenica al ―lavoro‖ del Lunedì. Riflettete su questo.
Occupandovi di questo duplice lavoro di potenziamento, ne risulterà un allineamento nella
vostra stessa coscienza (e un‘accresciuta consapevolezza di qualunque cosa sia fuori
allineamento) fra il terzo e il settimo piano, passando per il quinto. Il corpo causale è il ponte
fra il corpo atmico, o rivestimento fisico della monade, e il corpo o rivestimento fisico della
personalità. È l‘anima dei cinque piani inferiori ed è crocifisso sul piano mentale superiore, in
quanto fa parte del processo di unificazione fra le loro energie. Ricordate che i gruppi operanti
con l‘energia della Volontà lavorano con quelle della vita superiore e della vita inferiore (che
sono intrinsecamente una), per produrre effetti nella coscienza. Alcuni degli effetti finali nei
vostri sistemi saranno i seguenti.

Una maggiore consapevolezza della paura che ha le proprie radici nel veicolo fisico e la
liberazione da essa.
Un conflitto e successivamente una pace più profonda sperimentati nel campo dell‘anima
o coscienza.
Una maggiore identificazione con altri gruppi o progetti, con conseguente potenziamento
dei vostri.
Maggiore attivazione e magnetismo di kundalini.
Un maggiore afflusso di denaro nelle vostre mani.

Qui vi ho dato sufficiente materia da assimilare e sulla quale riflettere profondamente.


Siete impegnati in un esperimento e avete alcune indicazioni sulla sua ragion d‘essere, nonché
sui risultati che ci si aspetta. Dopo averlo cominciato, il vostro lavoro consisterà nel seguire
tutto lo svolgimento del processo, ripensare e valutare i risultati da voi stessi. Questa è una
fase iniziale, e un inizio richiede sempre volontà. Libera Volontà. Il lavoro attualmente è
completo in sé e non si fanno congetture sulla continuazione della partecipazione dei vari
membri del gruppo. Questo è un argomento che ognuno deve stabilire da sé. Vorrei solo
auspicare una decisione sentita e sincera.

108
(… continuazione del 12 Maggio 2004)
2. I Depositari del Proposito

Vi è una precisa distinzione fra Proposito e Volontà; è davvero sottile, ma ben definita
per l‘iniziato avanzato, cosicché la natura dualistica della nostra evoluzione planetaria e
della nostra espressione solare appare anche in questo. I membri del Consiglio a Shamballa
riconoscono questa distinzione e perciò si suddividono in due gruppi, che nel linguaggio
antico sono denominati Depositari del Proposito e Custodi della Volontà. La Volontà è attiva.
Il Proposito è passivo, in attesa dei risultati dell‘attività della volontà. Questi due gruppi si
riflettono in cerchi gerarchici nei Nirmanakaya o Contemplativi planetari e nei Custodi del
Piano. La funzione dei Depositari o Registratori del Proposito è quella di mantenere aperto il
canale tra la nostra Terra, il pianeta Venere e il Sole centrale spirituale. La funzione dei
Custodi della Volontà è quella di collegare il Consiglio, la Gerarchia e l‘Umanità, creando
così un triangolo fondamentale di forza fra i tre centri principali della Vita planetaria. Questa
è l‘espressione superiore (simbolica se volete) della stella a sei punte formata dai due
triangoli intrecciati.28

Sto usando questa dualità nelle istruzioni per voi, perché essa si basa sulla dualità che si
esprime tramite il centro fondamentale della vita planetaria: Shamballa. Mentre la
partecipazione cosciente alla vita di questo centro planetario è ancora molto distante, esso è
tuttavia un archetipo che può essere usato e capito, avvicinando così sempre di più quella
partecipazione.

Lasciate che vi chiarisca maggiormente la distinzione fra Proposito e Volontà. La


triplice espressione di monade, anima e personalità costituisce tre espressioni di energia
direttiva. La personalità è qualificata dall‘―intenzione‖. La personalità ―si prefigge‖ un
proposito nei tre mondi. A causa del vuoto nell‘antahkarana fra l‘unità mentale e il corpo
causale, questa intenzione nei suoi stadi iniziali non è necessariamente allineata con la volontà
dell‘anima, ma nondimeno deriva da essa. Un discepolo crea coscientemente un allineamento
fra l‘intenzione della personalità e la volontà dell‘anima. Un iniziato è capace di estendere
quest‘allineamento al centro del proposito planetario, Shamballa, tramite la monade.
L‘intenzione della personalità non è la volontà dell‘anima e la volontà dell‘anima non è
il proposito planetario, ma in entrambi i casi l‘inferiore deriva dal superiore. Quando
l‘antahkarana è costruito completamente, i livelli superiori del proposito vengono precipitati
coscientemente in un livello inferiore e lo pervadono. Il proposito planetario è un‘energia
immagazzinata a Shamballa, così come il principio Vita è ancorato nel cuore. I nostri Logoi
Planetario e Solare sono sul sentiero dell‘iniziazione cosmica e, dunque, non vi è alcun errato
allineamento fra la volontà dell‘anima e l‘intenzione della personalità, sebbene, nel caso del
Logos planetario, questo allineamento debba ancora completarsi sul piano fisico. Il Logos
Planetario sta tentando di perfezionare una parte della Volontà solare ed ha perciò ancorato
nella Camera del Consiglio l‘energia richiesta per attuare questa Volontà. Là essa è percepita
come pura energia, l‘energia della Vita stessa e coloro che partecipano a tale Vita la
conoscono come quella che sostiene e pervade la manifestazione incarnata del Logos.
Questa energia del Proposito non è Volontà come noi la conosciamo, ma la sua presenza
a Shamballa è il risultato di una Volontà superiore. Il piano atmico è quello che trasforma il
Proposito in Volontà, nello stesso modo in cui il piano mentale trasforma buddhi in manas o
con esso lo riveste. La Vita senza forma del piano logoico è combinata con la vita coesiva del
piano monadico e poi fissata in un punto di Volontà focalizzata, che è l‘essenza del corpo
atmico. Il piano atmico si trova dove il Piano viene formulato e rappresenta, quindi, il centro

28
Alice A. Bailey, I Raggi e le Iniziazioni, Lucis Publ. Comp. New York 1960, pag. 69.
109
creativo della gola della nostra divinità. Gli iniziati di Quinto grado partecipano alla
formulazione del Piano, ma il Piano non è il Proposito. È semplicemente un‘espressione di
quel Proposito all‘interno di un più limitato anello invalicabile di tempo/spazio dei cinque
mondi. Il Proposito è fisso e immutabile ed è già completo, anche se non è ancora manifesto.
Il Piano è modificabile, a seconda degli effetti della Volontà sui tre mondi inferiori.
Anche se il Piano è mutevole dal punto di vista della monade o di Shamballa, nondimeno è
relativamente stabile dal punto di vista della personalità o dell‘Umanità. Una parte del Piano
Gerarchico è elaborata nei cicli minori di spazio e di tempo, dei quali si ha esperienza nei tre
mondi. Permettetemi di chiarirlo per analogia con i tre aspetti dell‘essere umano. Una monade
è energia essenziale incorporante un proposito, che ricopre tutto lo spazio-tempo d‘incarna-
zione nei tre sistemi solari. È una duplice espressione di manifestazione planetaria e solare
lungo uno dei raggi primari della vita monadica. Diciamo che quest‘energia essenziale è di
Secondo Raggio e che quindi la monade ha un‘affinità particolare con il secondo sistema
solare, esprimendo così la natura essenziale di Amore del Signore Solare. Questa natura
essenziale di Amore è poi espressa entro l‘anima o rivestita di anima nei regni della triade. La
volontà dell‘anima è un sottoinsieme del proposito della monade nei cinque mondi. Diciamo
che l‘anima si trova sulla linea di Primo Raggio, rivestendo così la natura essenziale di Amore
in un‘espressione risoluta. Il Proposito è Amore ed il Piano è un‘espressione volitiva di
quell‘Amore, così da continuare a rivelarlo in una lunga serie d‘incarnazioni. Supponiamo che
l‘anima, in un‘incarnazione particolare, si sia espressa con una personalità di Quarto Raggio
nella fase di discepolato che conduce alla Terza Iniziazione. Durante la vita, la personalità può
formulare una certa quantità di ―intenzioni‖ fluttuanti che saranno forzatamente sostenute o
distrutte dall‘anima, a seconda se siano o meno in allineamento col piano sul quale l‘anima sta
lavorando in tutta una lunga serie d‘iniziazioni. A mano a mano che le intenzioni della
personalità si allineano sempre di più con la volontà dell‘anima, alla coscienza incarnata si
rivela sempre di più quella volontà o quel piano. Alla Terza Iniziazione, quel piano è
compreso nella sua interezza e ciò che si rivela è il proposito della monade che sottostà a quel
piano, creando così un allineamento fra proposito, volontà e intenzione.
Su scala planetaria, l‘Umanità è il discepolo mondiale. Prende decisioni e ha ―intenzioni‖
basate su un libero arbitrio che opera indipendentemente, che è nondimeno derivato dal centro
della vita planetaria. Quando questa ―intenzione‖ è allineata col piano custodito dalla
Gerarchia, allora si rafforza. Le cosiddette ―Forze della Luce‖ aiutano quelle sezioni
dell‘umanità che stanno mantenendo e cercando di perfezionare una visione che è in accordo
con la volontà della Gerarchia. Quando si avrà fiducia che l‘umanità comprenda e attui quella
Volontà, il Proposito che sta dietro quella Volontà potrà essere rivelato. Questa rivelazione del
Proposito si sta svolgendo progressivamente fra le fila dei discepoli e degli iniziati che
formano il Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo. Non è un proposito che, quando sia
rivelato, possa essere adottato o compiuto da un individuo o un gruppo; questa sarebbe
un‘interpretazione errata del proposito planetario, a livello di intenzione personale. Un
gruppo, grande anche come il Nuovo Gruppo dei Servitori del Mondo, non può attuare il
Piano, ma soltanto quella sua parte che riguarda il periodo in cui i suoi membri sono incarnati.
Il Proposito riguarda una scala ancora più vasta. Non è sperimentato allora come
―direzionale‖. Non è un‘intenzione da portare a compimento, né un piano al quale
conformarsi, ma è l‘esperienza sopraffacente dell‘energia della Vita che si trova dietro il
Piano e lo sostiene, e può pervadere l‘intenzione formulata per l‘incarnazione. L‘iniziato sa
che ―tutto è bene‖ non in teoria, ma tramite il contatto diretto con la ―pace che oltrepassa ogni
intendimento‖.29 Da quel momento ogni dubbio cessa, la paura finisce e la gioia cosparsa di
occasionali esplosioni di beatitudine diventa il basilare fondamento psicologico della vita.
Prima di questa esperienza, il discepolo è sotto costante tensione interiore, nel tentativo di
mantenere l‘allineamento con la Volontà, di realizzare la sua intenzione e di cooperare con il

29
Alice A. Bailey, Iniziazione Umana e Solare, Lucis Trust Pub. C. New York, 1922, p. 77.
110
Piano. È una lotta per la vita o per la morte, nella quale tutto può essere perduto o guadagnato.
Dopo l‘esperienza diretta della Vita stessa – anche momentanea come avviene nella Seconda
Iniziazione, e più stabilmente nella Terza – tutto cambia. L‘iniziato sa che nulla di ciò che fa o
tralascia di fare può fare la minima differenza nel compimento dell‘elaborazione del
Proposito. Il Proposito È. È la Vita stessa ed è proprio il nocciolo del proprio Essere. Egli è
venuto in contatto diretto col Padre e sa che tutto è in mani sicure. Potrà diminuire il suo
allineamento, mancare nelle sue intenzioni, ma non può negare l‘esperienza che è
fondamentale e che col tempo diventa il fondamento, la roccia sulla quale la sua vita è
ancorata. In verità, era sempre stato il fondamento, ma ora questo è compreso. Ovviamente, la
conoscenza teorica di questa verità fondamentale non può mai essere usata come una scusa
per non ingaggiare la lotta intensa e prolungata del discepolato che deve essere conquistato
attraverso lotta e prove, finché non sia sperimentato direttamente. La Grande Illusione della
separazione è spezzata alla Terza Iniziazione, mentre l‘unificazione col Padre avviene più
avanti nella Quarta e la partecipazione cosciente come agente dirigente del Piano diventa una
realtà nella Quinta.
Il Terzo Grado è l‘iniziazione che è associata più strettamente al NGSM, il quale forma il
centro ajna della vita planetaria. Loro ricevono lì la visione sulla cima della montagna,
l‘incrollabile realizzazione che essenzialmente SONO il Proposito, rivestito d‘amore o
coscienza e impegnato ad esprimere quella dualità attraverso l‘azione nei tre mondi
dell‘attività umana.
Mi sono dilungato in questa spiegazione così dettagliata, perché essa è alla base del lavoro
che sto cercando di svolgere con questo gruppo e con altri. La Luce Superna è una luce
settupla che contiene in sé l‘espressione sintetica dell‘energia della Vita stessa. Essa è Volontà
infusa di Proposito. È l‘energia d‘iniziazione, perché produce nella coscienza la rivelazione
del Proposito essenziale della divinità. È il Padre giunto in aiuto al Figlio che lavora in un
paese lontano, i tre mondi dell‘esistenza umana manifestata. È la ricchezza del Padre, l‘eredità
del Figlio, che viene a inondare le sue mani. Essa porta Pace.
Il vostro lavoro, in quanto gruppo, è quello di distribuire questa ricchezza e di costituire un
canale lungo il quale questo dono possa fluire, un filo che colleghi i poli positivo e negativo
del piano fisico cosmico. Quando attraverso quel filo passerà abbastanza corrente, il risultato
sarà la Luce – una radianza magnetica risultato del flusso di corrente e non più una meta in sé.
Come individui, vi trovate a vari stadi del vostro trasferimento di identità dalla personalità
all‘‘anima, dall‘identificarvi con l‘umanità all‘identificarvi con la Gerarchia. Come gruppo,
siete in grado di formare un ponte effettivo. Dovete imparare ad identificare coloro i quali è
vostro compito e privilegio aiutare, quelli coi quali dovete collaborare e quelli ai quali dovete
rivolgervi per aiuto.

1. Il vostro campo di servizio è costituito dai gruppi che operano in seno al Nuovo Gruppo
di Servitori del Mondo, ma che sono principalmente identificati con l‘umanità. La loro
nota chiave è discepolato e lotta. Essi sentono una forte empatia per le condizioni
dell‘umanità e cercano di alleviarle in qualche campo di interesse. Essi oscillano fra una
determinazione spesso piena di zelo nel portare avanti la loro causa o perfezionare la loro
visione, e la disperazione per la mancanza di progressi o la prospettiva d‘insuccesso.
Stanno tentando di ―salvare il mondo‖ e sentono fortemente la responsabilità del compito
che hanno scelto. Per quanto è loro possibile chiedono aiuto e il loro grido può essere
udito sia nel mondo interiore che in quello esteriore.

2. Il vostro campo di sforzo cooperativo è situato anch‘esso in quello più vasto del NGSM,
ma con gruppi che s‘identificano principalmente con la Gerarchia. Essi sono caratterizzati
da un‘aura di gioia, da incrollabile positività nonostante le circostanze esterne, e da una
persistente e lunga dimostrazione di aiutare, senza attendere in ritorno riconoscimenti o
vantaggi seppur di tipo sottile. Essi non stanno cercando di ―salvare il mondo‖, perché

111
sanno che esso è già salvo e questo salvataggio si sta semplicemente manifestando
all‘esterno, tramite gruppi come i loro. Sono in contatto in misura più o meno grande con
il principio Vita. Sono ―vivi‖ e, perciò, sono diventati strumenti attraverso i quali può
essere effettuata la resurrezione di altri.
Dovete imparare a dissociarvi dal primo gruppo, per il quale però resterete una fonte di
aiuto, e aumentare la vostra identificazione e associazione con il secondo.

3. Vorrei introdurre nella vostra consapevolezza una particolare fonte di aiuto con la quale
questo gruppo può entrare in rapporto. Nirmanakaya è il nome dato al gruppo che
costituisce il collegamento fra la Gerarchia e Shamballa, nello stesso modo in cui il
Nuovo Gruppo di Servitori del Mondo fa da ponte fra la Gerarchia e l‘Umanità. Potete
leggere le informazioni che ho fornito su questo gruppo in altri miei scritti, ma
essenzialmente il loro compito è d‘infondere il Piano con il Proposito. Sono chiamati
―Contemplativi divini‖30, un termine che significa letteralmente ―quelli che costruiscono
un tempio con‖, ed è con loro e con un gruppo superiore di ―Nirmanakaya‖ che opera sul
piano logoico con il quale il Nuovo Gruppo di Servitori del Mondo deve imparare a
lavorare. Come risultato degli sforzi combinati di questi tre gruppi, l‘antahkarana
planetario farà da canale di alimentazione, affinché l‘energia del Proposito dal piano
logoico attraverso i piani atmico e mentale superiore giunga infine nel piano eterico della
manifestazione fisica.
I Nirmanakaya possono essere contattati in meditazione e la trasmissione d‘energia
risultante sarà essenziale nel lavoro da voi pianificato. In tal modo, disporrete di due
potenti linee di energia che penetreranno nell‘anima di gruppo: quella della Volontà
dell‘ashram, inviata da me vostro Maestro, e quella dell‘energia del Proposito che
potenzierà quella Volontà, poiché proviene dai Nirmanakaya.

Man mano che v‘impegnerete a fare le suddette tre distinzioni e ad entrare in rapporto più
profondo con il principio Vita, sia la vostra sfera di lavoro che i gruppi, coi quali vorrei che
cooperaste, nella prossima fase vi appariranno sempre più evidenti.

30
Alice A. Bailey, Il Discepolato nella Nuova Era vol. II, pag. 210.
112
8 Giugno 2004

Plenilunio di GEMINI
Le Tre Feste Spirituali
Ci sono tre segni, che precedono questi, che forniscono le realtà sottili o soggettive della
volontà di essere (Aries), del desiderio di conoscere (Taurus) e dello stabilire rapporti
(Gemini), e che costituiscono il triplice incentivo alla manifestazione dell‘uomo e del regno
umano. Essi corrispondono cosmicamente ai piani logoico, monadico e spirituale ai quali ha
accesso l‘iniziato di grado superiore o, se si considera l‘intero concetto su una voluta più
bassa della spirale e in rapporto con l‘uomo ordinario, corrispondono ai veicoli mentale,
astrale ed eterico dell‘uomo. Essi sono perciò in relazione con le più alte e le più basse
espressioni della vita umana. Nelle idee appena esposte vi ho dato molti cenni di vitale
importanza.31

Le tre feste spirituali di Aries, Taurus e Gemini sono un tutto sintetico, una triplice
espressione dell‘impulso dell‘anima nel corpo eterico cosmico. Esse sono in relazione con i
primi tre eteri cosmici e perciò con i tre centri di Shamballa, della Gerarchia e dell‘Umanità.
Quando sarà compresa l‘unità sottostante a queste tre espressioni, la quarta qualità della
divinità sarà rivelata. Quella quarta qualità è connessa col piano buddhico cosmico.
Chiarirò meglio le corrispondenze cosmiche: il segno di Gemini, come sapete, è in
rapporto con il corpo eterico e in particolare col terzo etere e con il chakra della gola e quindi
con l‘umanità. Il corpo eterico è il trasmettitore delle energie dai piani superiori al piano
fisico. Esso permette la coordinazione della personalità tramite l‘integrazione in successione
delle energie eterica, astrale e mentale con l‘espressione fisica. Quando ci si avvicina alla
Terza Iniziazione, il corpo eterico diventa anche il trasmettitore di energie provenienti
dall‘anima.

Il segno di Gemini, ora potete cominciare a capirlo, è in rapporto con il corpo eterico;
custodisce l‘energia condizionante e funge da intermediario fra anima e corpo nella misura
in cui gli elementi essenziali sono interessati. Questi sono i due fratelli alleati. Nell‘uomo
medio, il veicolo eterico è il trasmettitore dell‘energia psichica, coordina e vivifica il fisico
denso e così consente il controllo emotivo e mentale della personalità. Per chi segue il
sentiero del Discepolato, e procede quindi in senso antiorario verso l‘iniziazione, il corpo
eterico trasmette invece energia egoica e non forza personale…32

Il Logos Solare è in procinto di assumere la Terza Iniziazione cosmica e, perciò, le energie


dalla triade cosmica cominciano a riversarsi attraverso il corpo eterico del sistema solare.
Sulla Terra, il centro di Shamballa risponde alle energie provenienti dal piano astrale cosmico,
il centro della Gerarchia risponde alle energie provenienti dal piano cosmico astrale e il centro
dell‘Umanità risponde alle energie del fisico cosmico. Questi tre centri, entrando in mutua
interdipendenza, cominciano a esprimere la Volontà sintetica del Logos Planetario emanante
dai livelli egoici. Il Logos Planetario è un discepolo del Logos Solare che sta cercando di
fondere triade e personalità.
Il periodo in cui avviene questa fusione sui cinque piani cosmici inferiori dura tre sistemi
solari. Nel primo, il manas superiore e quello inferiore sono stati fusi e perciò fu un sistema
nel quale predominava il manas. Nel secondo, sta avvenendo la fusione fra i piani buddhico e
astrale. Nel terzo sistema, avrà luogo la fusione fra le energie di atma e del piano eterico. Se

31
Alice A. Bailey, Astrologia Esoterica, pag. 320.
32
Alice A. Bailey, Astrologia Esoterica, pag. 352.
113
rifletterete su questo, vi si chiarirà l‘importanza dell‘umanità della Terra nel terzo sistema
come punto di ancoraggio per la Volontà solare.
Nei tre mondi, man mano che la personalità s‘integra, è Shamballa la nota dominante. Nei
cinque mondi, è l‘Umanità la nota dominante. Riflettete su questo, poiché si tratta di
un‘affermazione di grande importanza. Il terzo centro divino sarà la nota dominante del
quinto sistema solare. (Ce ne sono stati altri due che hanno preceduto l‘attuale triplice
sistema). Quando i sette piani cosmici saranno pienamente integrati, Shamballa diventerà
ancora una volta la nota dominante, poiché trasmetterà energia dal piano superiore o adi
cosmico.
Perciò, i tre centri sono in relazione con i raggi e i piani nel modo seguente.

Shamballa: 1, 5.
Gerarchia: 2, 4, 6.
Umanità: 3, 7.

Nei primi tre sistemi, la relazione fu la seguente.

Shamballa: 5.
Gerarchia: 6.
Umanità: 7.

Nei tre sistemi centrali la relazione è la seguente.

Shamballa: 5.
Gerarchia: 4.
Umanità: 3.

Nei tre sistemi finali la relazione sarà la seguente.

Shamballa: 1.
Gerarchia: 2.
Umanità: 3.

L‘umanità è un centro divino e, nel prossimo sistema, avrà un ruolo determinante nella
discesa di energie atmiche cosmiche nel piano fisico, permettendo al Logos Planetario di
manifestare la Volontà del Logos Solare. Il ―seme‖ di quella Volontà si sta ora ancorando nel
sistema attuale o mediano.
Trasferiamo l‘analogia nel sistema umano. Quando il discepolo ha fissato la sua identità
sui livelli causali, il corpo causale diventa l‘intermediario nel processo di fusione fra
personalità e triade. La mente inferiore è irradiata dalla mente superiore. Buddhi infonde il
corpo astrale, e il corpo eterico è vitalizzato con l‘energia di atma. In particolare, i quattro
piani eterici diventano gli agenti trasmettitori per i quattro piani inferiori del piano atmico.
L‘elevarsi dell‘energia di kundalini dalla base al centro coronale nel corpo eterico è un
risultato e un riflesso diretto della discesa del Proposito attraverso i livelli del piano atmico.
L‘uomo diventa un agente creativo per il Piano sul piano fisico. Quando il gioiello comincia a
rivelarsi maggiormente, entra in gioco l‘energia della monade che, agendo attraverso buddhi,
infonde l‘insieme dei tre piani inferiori, rivelando una sintesi sottostante. Al Quarto Grado, il
corpo causale ha esaurito il suo ruolo d‘intermediario e viene abbandonato, mentre l‘ashram
sul piano buddhico diventa il punto di collegamento per tutti e sette i piani.
Ho sottoposto alla vostra attenzione questi rapporti, perchè possiate formulare un
pensiero sintetico nel vostro approccio alle tre feste e alla distribuzione di energia. Da una
certa prospettiva la festa di Aries è la più importante, ma da un‘altra lo è la festa di Gemini e

114
da una altra ancora lo è la festa del Wesak. Dietro queste prospettive, esiste una sintesi, ed è di
questa sintesi che vorrei vi occupaste. Sono tre aspetti dell‘espressione di una sola realtà, che
ha le sue origini sul piano buddhico cosmico.
Porterò ora questa discussione al livello del vostro lavoro di gruppo. Ho detto che ora,
come gruppo allo stadio del discepolato, dovreste occuparvi di questioni del Terzo Grado.
Siete perciò un centro sui livelli causali, attraverso il quale è già stato stabilito un certo
numero di relazioni. Le menti superiore ed inferiore sono state messe in rapporto. I livelli
buddhico e astrale sono stati in qualche modo integrati. Ora si lavora sui livelli atmico e
fisico. Questa rapporto è facilitato dal funzionamento del piano mentale stesso, che fa da
ponte fra il terzo e il settimo piano. Ciò porta in relazione cosciente le energie della Terra e di
Saturno, tramite la coppia di energie intermediarie di Mercurio e Venere. Mercurio, Venere e
la Terra sono i governatori del segno di Gemini. Venere e Saturno sono l‘Angelo e il
Guardiano, incontrati e unificati prima di tutto sul piano mentale, con l‘integrazione della
mente superiore e di quella inferiore tramite Mercurio sul quarto sottopiano.

Vi è un terzo aspetto di Mercurio che comincia a funzionare, quando gli altri due sono
perfezionati o in corso di rapido perfezionamento. Mercurio, in questo caso, è la mente
astratta, rimossa da qualsiasi forma di contatto come lo intendiamo noi - e connette anima e
spirito, e questo di nuovo in due fasi. Mercurio è il rivelatore della Triade Spirituale (atma -
buddhi - manas, o volontà spirituale, amore spirituale e mente superiore) all‘anima, e questo
porta i discepoli allo stadio della Terza Iniziazione, poiché è il rivelatore dell‘aspetto vita
durante i processi delle iniziazioni superiori.…33

Per entrare in questo mistero, dobbiamo guardare il piano fisico cosmico nella sua
interezza e l‘interrelazione di energie in particolare fra il primo, il terzo, il quinto e il settimo
piano. La Gerarchia di Cancer come sapete è la quinta, e si trova in procinto di liberarsi
completamente dal piano fisico cosmico. C‘è un legame particolare ogni anno al Wesak fra
questa liberazione ed il ritorno del Buddha, per dare aiuto all‘opera del Cristo. Il Buddha,
come sapete, al momento della Decisione, scelse di non lasciare la Terra e di rinviare la sua
dipartita a causa della sua compassione per l‘umanità. Ciò lo collega in modo particolare con
Saturno e la Luna, entrambi i quali costituiscono ponti fra i tre primi sistemi e i tre intermedi
nelle loro rispettive enumerazioni.
Perciò, la quinta Gerarchia (che vela il Cristo) rappresenta la natura di Amore del Logos
che opera attraverso il piano astrale cosmico sui sottopiani fisici cosmici superiori. In modo
specifico, i tre sottopiani superiori di Adi risuonano con l‘energia di questa Gerarchia. È la
sostanza per mezzo della quale i Nirmanakaya superiori si adoperano per mantenere aperto il
canale fra la nostra Terra, Venere e il Sole. Dai tre piani superiori, questa energia si riflette nei
tre sottopiani inferiori del piano atmico, e da lì nei tre sottopiani superiori del piano mentale e
infine nei tre sottopiani inferiori del piano fisico. In tal modo Venere, o la Quinta Gerarchia, è
posta in relazione con il primo, il terzo, il quinto e il settimo piano. Mercurio, o la Quarta
Gerarchia, è in relazione con il secondo, il quarto e il sesto. Insieme formano l‘antahkarana. Il
significato della relazione fra il Cristo e il Buddha come rappresentanti della dualità Venere -
Mercurio sarà evidente, se si considera l‘influsso planetario al tempo delle tre festività.
Sul primo e sul quinto piano, Venere opera come la stella a cinque punte con l‘apice volto
verso l‘alto. Sul terzo e sul settimo piano essa opera come la stella a cinque punte capovolta o
―caduta‖. Sul quinto piano, sono entrambe riconciliate per mezzo della rivelazione fornita da
Mercurio.
Sul piano mentale, Saturno governa i tre sottopiani inferiori, cioè la mente concreta, mentre
Venere governa i livelli causali. Sul piano atmico, la situazione è invertita. Saturno governa i
tre sottopiani superiori (Saturno esoterico), mentre Venere opera sui tre inferiori. Sul piano

33
Alice A. Bailey, Astrologia Esoterica, pp. 353-4.
115
fisico, Venere è responsabile dell‘attrazione dell‘uomo verso la materia dei tre sottopiani più
bassi di tutti. Riflettete su tutto questo e potrà apparirvi più chiara la funzione della Quinta
Gerarchia entro il piano fisico cosmico. Le energie del Saturno esoterico che governano i tre
sottopiani superiori del piano atmico, tramite la duplice Decima Gerarchia al momento della
Terza Iniziazione, sono messe in rapporto diretto con la Terra, ossia con le energie dei tre
sottopiani inferiori del piano fisico. Quando esse sono collegate correttamente, ne consegue
una elevazione delle energie di kundalini per opera di un certo gruppo di agnichaitan, che
sono la corrispondenza inferiore degli agnishvatta. Così, le risorse fisiche della personalità
sono poste pienamente sotto l‘aspetto Volontà dell‘anima o atma.
Ho chiesto a voi, in quanto gruppo, di servire come distributori di energie sia di terzo che
di settimo piano, l‘energia di atma e l‘energia del denaro. Per operare con queste energie
simultaneamente, deve aver luogo un‘unificazione fra Mercurio e Venere, la Quarta e la
Quinta Gerarchia. La mancanza di quest‘unificazione nell‘umanità è la causa diretta della
divergenza fra il Piano e la sua espressione nei tre mondi. Il discepolo è una triplice
manifestazione della Quarta, della Quinta e della Sesta Gerarchia (parlando adesso delle
Gerarchie che si manifestano sul piano fisico cosmico). Egli è il ponte fra la Terza e la
Settima. Più tardi, come iniziato, diventerà la triplice manifestazione di atma - buddhi -
manas, o della Terza, Quarta e Quinta Gerarchia pienamente dispiegate.
In questo periodo in cui Venere viene occultata dal Sole nel segno di Gemini, avete
un‘opportunità speciale di rivelazione per quel che riguarda il rapporto fra la Quinta Gerarchia
e la sua duplice espressione tramite la Decima. Le porte di Cancer e di Capricornus sono
esotericamente aperte.

(A questo punto, un altro membro del gruppo ha abbandonato il gruppo e non è stato
sostituito. I cinque membri rimasti hanno tutti proseguito fino al termine del processo).

116
01 Luglio 2004

Plenilunio di CANCER
Il Cristo e l‘Ottava Iniziazione
Comincio questa trasmissione con alcune informazioni più teoriche (per voi), proseguendo
poi eventualmente a scendere al vostro lavoro pratico di gruppo, per me.
Il segno di Cancer, come sapete, è connesso al Settimo Raggio e alla Quinta Gerarchia
liberatrice che sta conseguendo l‘Ottava Iniziazione.
Il Cristo stesso si sta preparando all‘Ottava Iniziazione, che in un certo qual modo è la sua
iniziazione, proprio come la Quarta Iniziazione è la più rilevante per la Gerarchia umana.
Potete notare che altrove ho indicato che il Cristo sta per conseguire (o è in corso di
conseguimento, o ha completato) la Settima Iniziazione della Resurrezione. Ora vi sto
dicendo che si sta preparando all‘Ottava. A questo mistero ci si avvicina, comprendendo che
l‘iniziazione è un processo e non va considerata come un evento. Proprio come un discepolo
può conseguire la Seconda Iniziazione, ma contemporaneamente può anche prepararsi alla
Terza, così è sui livelli superiori. L‘evento planetario che chiamiamo la Riapparizione del
Cristo segnerà il completamento della Settima Iniziazione, ma rivelerà anche che il Cristo è
pronto all‘Ottava Iniziazione.
Dal punto di vista umano, la Riapparizione ha attinenza con la vita nei tre mondi e
l‘esteriorizzazione della divinità. Tuttavia, per tutti gli iniziati al di sopra del Quarto Grado
sono gli effetti dell‘opera del Cristo sui tre piani più alti del piano fisico cosmico, e non sui
più bassi, quelli che li riguardano. È il dominio che il Cristo ha del piano monadico a far sì
che la sua presenza sia sentita sul piano astrale, e la sua crescente padronanza dei quattro
sottopiani più bassi del piano logoico ha un‘influenza corrispondente sui quattro eteri del
piano fisico. Il dominio che Egli, alla fine, avrà dei tre sottopiani più alti del piano logoico
risulterà nella sacralizzazione dei tre sottopiani del piano fisico; in altre parole di ciò che
exotericamente chiamiamo ―materia‖. Lo stesso processo può essere affermato per il Cristo
Cosmico sui piani cosmici superiori, e si noterà che gli esseri umani focalizzati nei tre mondi
fanno parte della ―materia‖ di questo sistema cosmico.
All‘Ottava Iniziazione, si rivelano la natura e il proposito della dualità che, però, è molto
più alta di quanto possiamo comprendere coscientemente. Il riflesso di questa dualità
superiore permette di riunire la dualità dell‘aspetto forma sul piano fisico cosmico. Ciò che
chiamiamo ―spirito‖ e ―materia‖ sono in realtà aspetti gemelli della sostanza. La funzione
della Quarta Gerarchia, o Gerarchia umana, è quella di agire quale ―Figlio‖, o aspetto
coscienza, di questi due genitori e riunirli, col risultato di un‘unificazione sul piano fisico.
Questa unificazione procede in due direzioni dal piano buddhico, unendo atma con manas,
energia monadica con energia astrale e infine energia logoica con energia fisica/eterica.
Quando ―il più alto dei superiori (i tre sottopiani più elevati del piano logoico) e il più denso
dei densi (i tre sottopiani più bassi del piano fisico) verranno riuniti, allora si completerà il
lavoro di sacralizzazione, mediante solarizzazione.
Normalmente, in questo secondo sistema, un iniziato sceglie il suo Sentiero per entrare nel
piano astrale cosmico al Sesto Grado e ―operando la transizione‖ dal piano monadico. La
padronanza del piano logoico è largamente lasciata al futuro terzo sistema, nel quale diverrà il
piano di transizione dal piano fisico cosmico. Tuttavia, coloro che scelgono il Sentiero del
Servizio sulla Terra si sottopongono volontariamente alle iniziazioni superiori, pur rimanendo
entro l‘anello invalicabile del pianeta. Essi alimentano il seme della Volontà che fiorirà nel
prossimo sistema e allo stesso tempo formano parte del governo Shamballico del sistema
corrente.
L‘Ottava Iniziazione in questo sistema e su questo pianeta è davvero dura, sebbene non con
lo stesso senso di sofferenza come per la coscienza dell‘anima al Quarto Grado, o per il corpo

117
emotivo al Secondo. Si tratta di una ―sofferenza‖ monadica, se si può usare un simile termine
per descrivere i processi vitali che si svolgono sui piani superiori. L‘iniziato monadico è steso
sul sutratma planetario proprio come l‘iniziato di Quarto Grado è steso sull‘antahkarana
planetario. L‘energia di Vita, che è l‘essenza della monade, viene chiamata alle altezze tramite
i corpi causali solare e planetario, nello stesso momento in cui discende nelle profondità del
piano fisico cosmico. Vi sono bodhisattva della Vita che operano sui piani logoici superiori,
proprio come vi sono bodhisattva dell‘Amore sui piani triadici. Riflettete su ciò intensamente
e ne potrà derivare qualche luce sul significato della Gerarchia di Cancer, che ―vela il Cristo‖.
Facciamo scendere questo pensiero al livello del lavoro attuale del gruppo. Proprio come
col Cristo sul suo alto livello, o con l‘iniziato di Quarto Grado sul suo, il compito del
discepolo o del gruppo che si approssima al Terzo Grado è quello di ―unificare‖ le energie più
alte e quelle più basse dei piani entro cui siamo in grado di lavorare. Questi sono i cinque
piani più bassi del piano fisico cosmico. Occasionalmente vi è il contatto con energie del
piano monadico, che diventa più stabile dopo il Terzo Grado, tuttavia, questo contatto è
raggiunto quale risultato della suddetta unificazione.
Il discepolo che si approssima al Terzo Grado è polarizzato entro il suo corpo causale e
lavora per fondere i piani triadici con quelli della personalità. La mente superiore e quella
inferiore operano come un sistema unificato, la buddhi fluisce attraverso il corpo astrale e
frequentemente l‘energia di atma si fa sentire per mezzo dei fuochi eterici. Sono i tre
sottopiani superiori del piano atmico che operano come agenti sintetizzanti per tutti i cinque
piani inferiori. L‘energia che ne deriva deve essere trasportata fino all‘eterico, dove in risposta
ad essi si ottiene la liberazione di energia dai tre piani più bassi. Non è l‘energia della Vita dei
piani più bassi che viene liberata, a questo stadio del processo di unificazione, ma l‘aspetto
―Amore‖ o coscienza. Perciò, capirete il motivo per cui c‘è un collegamento fra la Luce
Superna, che emana dal campo atmico superiore, e il denaro, che sorge dal piano fisico.
Questi sono due poli dell‘espressione dell‘aspetto Amore o coscienza. La Luce Superna è
l‘essenza della luce o coscienza, e il denaro è la precipitazione o espressione concreta della
coscienza. L‘afflusso simultaneo di queste due energie polari nei cinque mondi produce
―pace‖ e il trasferimento di polarizzazione dal piano mentale superiore al piano buddhico.
In un modo particolare è l‘influenza del segno di Cancer, che produce sia il nutrimento
fornito dalla forma che il ritardo dello sviluppo della coscienza, a causa della dipendenza da
quel nutrimento stesso. Pensate al Buddha che rimandò la sua dipartita dalla Terra per
compassione verso l‘umanità. Il suo ritorno periodico fornisce un nutrimento spirituale nel
settimo piano o piano fisico cosmico, che permette in qualche modo all‘umanità di crescere
più velocemente. Nello stesso tempo, si potrebbe dire che, senza la sua presenza, l‘umanità
dovrebbe sviluppare maggiormente le qualità che egli porta fra i suoi membri, e si potrebbe
dire che questo abbia un effetto ritardante.
Questa dualità dovrebbe essere tenuta presente, ogni qualvolta qualcuno fornisca risorse di
qualsiasi tipo. Il flusso di denaro e di energie superiori contribuirà ad aumentare l‘utilità dei
gruppi che lo ricevono, o favorirà dipendenza, indebolendo così la creatività naturalmente
prodotta dalla Legge di Economia? La risposta a questo difficile enigma sta nel principio
Cristico, che è la ragione per cui è il Cristo che passa l‘energia trasmessa dal Buddha tramite
la Gerarchia, al momento del plenilunio del Wesak. È il cuore vivente di qualsiasi sistema che
è in grado di rispondere appropriatamente al momento di bisogno basato sulla preoccupazione
per il tutto, piuttosto che attraverso un processo intellettuale o in risposta all‘urgenza di una
richiesta. È il cuore che favorisce l‘erogazione del sangue in tutto il corpo, alimentando di più
il cervello, nei momenti d‘elevata attività mentale, o di più i piedi, quando stanno correndo.
Nelle fasi iniziali dello sviluppo, è il corpo emotivo che forma il ―cuore‖ del sistema. Per il
discepolo è il corpo causale. Per l‘iniziato, è l‘ashram e, per il Cristo, è il piano monadico.
L‘umanità è in una fase di trasferimento dal cuore emotivo o del desiderio al cuore causale, e
così l‘energia del denaro passa lentamente sotto ―il controllo dell‘anima‖. Quando ciò avviene
nella vita dell‘individuo, i flussi finanziari dentro e fuori dal sistema vengono regolati dai

118
bisogni dell‘anima e non da quelli della personalità. Vi sono tempi nei quali l‘evoluzione del
sistema anima-personalità nei cinque mondi è servita al meglio da un deserto finanziario, e
altri nei quali è vero il contrario.
Se esaminate con cura i vostri percorsi evolutivi, sia individuali che di gruppo, vi renderete
conto delle lezioni avute a questo riguardo nell‘ultimo anno. Quando l‘assenza di denaro ha
prodotto un aumento di creatività ispirata dall‘anima e quando ha prodotto stagnazione?
Quando la presenza di denaro è stata benefica e quando ha creato dipendenza?
Come sono state destinate le risorse disponibili? Esse servono l‘anima, la personalità, o
entrambe? Ricordando che le vostre risposte a queste domande possono variare di molto, a
seconda della polarizzazione dell‘identità che le considera.
Man mano che le risorse finanziarie del mondo passeranno sempre più sotto il controllo
dell‘anima e perciò sotto la giurisdizione del Cristo, vedremo un marcato spostamento nei
flussi finanziari da coloro i quali possiedono le risorse fisiche (petrolio, terreno, foreste e così
via) a coloro che possiedono le idee (mezzi di comunicazione, creatività, tecnologia). La
direzione di questo flusso continuerà naturalmente, finché l‘essenza e l‘origine delle idee,
l‘anima, sarà riconosciuta e la Grande Illusione sarà spezzata a livello planetario.
In quanto gruppo, vi è stato chiesto di decentralizzarvi ulteriormente e di considerare il
NGSM non solo come il centro di cui siete una parte, ma anche come quello che state
tentando di servire. Vi è stato chiesto di costituire un canale di contribuzione verso altre
iniziative piuttosto che focalizzarvi sulle vostre quali beneficiari del flusso di energia
proveniente da altri. Non ne conseguirà che altri facciano parte del vostro lavoro, ma il
contrario. Sarete stimolati a collaborare con altri, per sostenerli nei loro obiettivi. Con questo
procedimento la personalità del gruppo è alquanto mortificata, permettendo così all‘energia
dell‘anima, che il gruppo è stato in grado di generare, di essere utilizzata in un campo di
servizio più vasto. L‘effetto di questo nuovo orientamento nella coscienza avrà sorprendenti
effetti secondari sui vostri stessi progetti, ma questi seguiranno secondo legge.
Il NGSM è un‘entità spirituale unificata. Cercate di identificarvi più strettamente con
questa entità e, da quel punto di sintesi, guardate alla miriade di espressioni delle personalità
di quella sintesi così come esse si rivelano in tutto il pianeta, tramite iniziative di gruppo. Poi
cercate di dedicare il vostro aiuto, la forza spirituale che avete sviluppato e le vostre risorse
finanziarie a queste espressioni esteriori. Ne conseguirà che la Shamballa School sarà
identificata come centro energetico e fonte di forza spirituale, e non come un‘ubicazione
esteriore o una forma organizzativa. Voi lavorerete allora esotericamente e sarete in grado di
collocare il vostro centro energetico nel campo causale.
Ho detto che la prossima fase delle mie istruzioni sarà per un ―gruppo di gruppi‖, e
naturalmente potrebbe esservi sembrato che la Shamballa School fosse uno di quei gruppi.
NON è così. La Shamballa School servirà come un condotto d‘energia sintetica verso altri
gruppi e organizzazioni, pur rimanendo senza una dimora o forma esteriore. Riflettendo su
questo, otterrete qualche chiarimento sul ruolo che la Quinta Gerarchia svolge nella vita
dell‘essere umano. Questa è la conseguenza naturale dell‘iniziazione di gruppo e della vostra
precedente decisione di diventare un gruppo mobile. Il risultato sarà che costituirete parte del
ponte fra l‘ashram, i gruppi interiori e i discepoli in incarnazione.
La vostra è un‘unità interiore di gruppo che permetterà una maggiore differenziazione.
Come individui, andrete dove siete chiamati in risposta ad una tensione entro il ―cuore‖
planetario. In effetti, voi sarete il ―sangue‖ spirituale che soccorrerà e nutrirà le forme
esteriori, ma che circolerà e tornerà sempre nuovamente al cuore, per rinnovarsi e per la
vostra missione successiva. Ne deriverà che non farete parte di alcuna organizzazione
esteriore, se non temporaneamente, e ciò produrrà una tensione che costituirà il seme della
vostra successiva iniziazione evolutiva.

119
1 Agosto 2004

Plenilunio di LEO
I Nirmanakaya e l‘Astrazione Atmica

Permettetemi di cominciare, ricordandovi una parte di una trasmissione precedente al


momento del Wesak.

I Nirmanakaya possono essere contattati in meditazione e la trasmissione di energia


risultante sarà essenziale nel lavoro da voi pianificato. In tal modo, disporrete di due potenti
linee di energia che penetreranno nell‘anima di gruppo: quella della Volontà dell‘ashram,
inviata da me vostro Maestro, e quella del Proposito che aumenterà quella Volontà, poiché
proviene dai Nirmanakaya.
Man mano che vi impegnerete a fare le suddette tre distinzioni e ad entrare in rapporto più
profondo con il principio Vita, sia la vostra sfera di lavoro che i gruppi, coi quali vorrei che
cooperaste nella prossima fase, vi appariranno sempre più evidenti.34

Ora comincia sul serio la prossima fase del vostro lavoro. Ciò richiede necessariamente un
completamento del lavoro ad un livello e un innalzamento della polarizzazione del centro di
gruppo ad un altro.
La natura fondamentale della nostra vita planetaria è duplice e, alla fine, diventerà triplice
e sintetica. Per ora, ci riguardano due correnti d‘energia. Una, per mezzo di Sirio, penetra
attraverso il Cuore del Sole ed è ―ubicata‖ e distribuita all‘umanità tramite la Gerarchia.
Un‘altra s‘introduce tramite il Sole Centrale Spirituale ed è mantenuta entro la Camera del
Consiglio a Shamballa, per essere poi ceduta occasionalmente sia alla Gerarchia che
all‘Umanità. Col tempo, infine, quando l‘Umanità si esprimerà quale centro divino, si
constaterà che una terza corrente si ancorerà direttamente entro il centro della gola planetario.
Il vostro lavoro in quanto gruppo è consistito nell‘agganciare un elemento dell‘energia di
Libertà che, provenendo da Sirio, entra nei tre mondi tramite la Gerarchia. La focalizzazione
esteriore è stata Highden e la conseguenza interiore del vostro lavoro è stata la creazione di un
centro sui livelli causali. Ora vi ho chiesto di estendere il vostro allineamento interiore, per
penetrare nella corrente di Proposito o Essere che si trova dietro la Volontà. La Volontà, come
si esprime sul piano atmico, è essa stessa una dualità che può essere simboleggiata dalle
parole ―libertà‖ e ―sacrificio‖. Entrambe queste parole implicano un‘identità che sceglie di
essere libera o di sacrificare la sua libertà. Il mondo del Proposito è il mondo dell‘Essere, - un
Essere che si trova dietro l‘identità. In parole povere, la sfera della monade riguarda l‘Essere,
quella della triade l‘Amorevolezza (qui occorrerebbe un termine migliore che racchiudesse la
discesa volontaria dell‘identità nel servizio, dal mondo del puro Essere a quello della forma) e
la sfera della personalità riguarda il Fare. Le tre sfere sono Divine e fanno parte di un tutto
sintetico.
La Shamballa School ha astratto la sua coscienza da Highden e rimane tuttavia libera di
servire tale centro sotto forma di un progetto nel regno del Fare. È giunto il momento di
astrarsi dalla stessa Shamballa School quale entità sui livelli causali. Ciò non significa la
distruzione della forma, ma la liberazione della Vita dal suo imprigionamento in quella forma.
Al Terzo Grado, la Vita è liberata dalla materia del terzo sottopiano e trova come suo punto di
riferimento superiore il terzo sottopiano del piano fisico cosmico, il piano atmico. Similmente,
alla Quarta Iniziazione, la Vita si libera dal secondo sottopiano e ritorna al piano monadico.
Alla Quinta Iniziazione si ottiene la padronanza dei cinque piani inferiori, perché la Vita, che
vi dimora, è liberata dai 32 sottopiani inferiori del piano fisico cosmico.

34
Vedere la trasmissione del 12 Maggio 2004.
120
Non ha più bisogno di un corpo causale sul piano mentale, dato che opera come la monade
attraverso un corpo atmico sui tre sottopiani superiori del piano atmico. I corpi causale ed
atmico sono l‘equivalenza interiore dei Templi di Salomone e di Ezechiele. Ciò significa, in
pratica, il trasferimento nella triade di una parte dell‘aspetto Vita del gruppo e l‘inizio della
costruzione del tempio superiore. Questa astrazione d‘identità permette ad altre di entrare nel
campo dal quale vi state astraendo, e contemporaneamente vi produce anche un punto di
―uscita ed entrata‖ che permette alle energie superiori di attraversarlo. In effetti, altri
entreranno nel campo causale della Shamballa School e si renderanno conto che nel suo
centro c‘è un buco piuttosto che un‘identità di gruppo, o un gruppo di varie identità. Questo
buco è un magnete più potente di quanto potrebbe esserlo qualsiasi identità solare. Riflettete
su questo e potrete ricavarne qualche rivelazione sulla natura del gioiello quale ponte fra
l‘anima e la monade, le sfere di luce e una superiore oscurità.
Vi ho detto che la Shamballa School diventerà un condotto di energie per altri gruppi nella
prossima fase delle mie trasmissioni, ma non sarà essa stessa necessariamente un membro di
quei gruppi. Perciò ―voi‖, l‘identità della Shamballa School‖, non potete far parte della
Shamballa School. Capite questo procedimento? La Shamballa School diverrà un contenitore
che sarà un campo di servizio per la vostra identità in quanto gruppo, ma NON è il gruppo. Per
realizzare questo, dovrete infine lasciare interamente il campo. Questo è il mistero della
dualità di libertà e sacrificio. Al Terzo Grado, un iniziato è libero dai tre mondi, ma nello
stesso tempo diventa un fattore potente al loro interno. Al Quinto Grado, un Maestro è
―libero‖ dall‘identificazione triadica; eppure, dirige l‘attività nei cinque mondi. La libertà
d‘identità dall‘interno di un campo ―vi‖ rende necessariamente invisibili entro quel campo
stesso.
Sanat Kumara è il Grande Sacrificio in virtù della Legge di Libertà, malgrado ciò resta
invisibile a tutti entro la sua sfera, tranne che a quelli che si sono preparati per risuonare col
suo ―proposito non conosciuto, non visto e non udito‖.35 Perciò ―voi‖ come gruppo dovrete
diventare più ―invisibili‖ nei vostri campi di servizio ed essere, allo stesso tempo, il canale
tramite cui il Proposito scorrerà. Questo non significa che i vostri corpi o la vostra coscienza
non possano essere presenti nelle sfere dell‘amare e del fare. In verità, esse vi appartengono,
ma la vostra ―identità‖ deve essere sempre più assente, ritirata in un punto focale superiore. Vi
prego di riflettervi.
Lasciate che riassuma le due fasi del vostro lavoro. L‘ancoraggio dell‘energia di Sirio sul
piano fisico porta Luce Superna alla Terra e conduce nel punto intermedio alla formazione di
un campo causale vivente (il campo mentale astratto). Come per l‘individuo, così è per il
gruppo. L‘afflusso di energia produce un‘azione riflessa dai tre mondi e queste due energie si
fondono per creare una ―forma‖. L‘ancoraggio dell‘energia del Proposito di Shamballa
trasferisce energia dalla monade al corpo causale. Il duplice flusso che ne risulta si risolve
nella costruzione di un ―corpo‖ sui livelli astratti del piano atmico. Questi due ―corpi‖ sono
già presenti nell‘essere umano, a causa del processo involutivo. Durante l‘evoluzione ed il
processo iniziatico l‘identità umana che sta all‘interno deve ―assumere il controllo‖ dell‘opera
degli intermediari, gli angeli solari, provando così la sua capacità di ripetere sull‘arco del
ritorno l‘opera compiuta dalle intelligenze superiori, liberandole durante il processo.
Lo stesso processo si svolge nel lavoro di gruppo. Un gruppo è assistito nella sua
formazione dalla guida di discepoli avanzati, di iniziati e dei Maestri, i quali forniscono la
sostanza coesiva del campo causale di gruppo dalla propria coscienza e lo educano
progressivamente a subentrare esso stesso in questa funzione. I corpi causali di gruppo
faranno infine parte degli ashram che permettono il flusso mediatore della Volontà del
Maestro nei tre mondi. Un Maestro opera dal piano atmico, nello stesso modo in cui un
discepolo opera dal piano mentale. Tuttavia, la sua identità non è focalizzata sul piano atmico.
Mentre il suo processo d‘iniziazione continua, l‘identità viene progressivamente liberata nei

35
Alice A. Bailey, I Raggi e le Iniziazioni, pag. 241 ingl.
121
due piani superiori e, alla fine, nell‘astrale cosmico. Naturalmente questo trasferimento
comporta libertà dall‘identità stessa, ma non posso spiegarvelo in alcun modo che vi aiuti a
comprenderlo. Il trasferimento crea un ―vuoto d‘identità‖ sui livelli atmici esattamente allo
stesso modo in cui la vostra astrazione dal vostro gruppo causale creerà un vuoto. Questa
―assenza‖ è la potente energia attrattiva che richiama una coscienza capace di raggiungere un
livello superiore di focalizzazione e che è pronta ad accrescere la sua sfera di attività e di
responsabilità.
Per quanto concerne il fuoco solare, è la ―presenza‖ di un‘identità che è magnetica. In
connessione col fuoco elettrico, è l‘―assenza‖ di un‘identità che è magnetica. Entro il Secondo
Aspetto, apprendiamo con un training che si svolge entro l‘aura di uno già realizzato.
Nell‘ambito del Primo Aspetto, apprendiamo prendendo il posto di uno già realizzato. È ovvio
che ciò è attuato tramite passi graduali. In queste istruzioni, ho detto che sto addestrando
coloro i quali ―sono disposti‖ ad assumersi la responsabilità di una parte del mio proposito in
quanto Maestro. Quale parte ritenete sia quella più adatta a voi?
Io sto sintetizzando dai molti gruppi che sono stati ispirati dal mio lavoro e dal mio
proposito sul pianeta. Questo significa l‘astrazione di piccole porzioni di sostanza d‘identità
da centri inferiori di energia e il loro innalzamento, affinché diventino parte di uno superiore.
In questo modo, si sta costruendo l‘antahkarana planetario. I Buddha di Attività, come avete
studiato, stanno estraendo sostanza dalla rete dei triangoli. I regni superiori ―si alimentano‖
degli inferiori. Con questo s‘intende che edificano con sostanza proveniente dai regni
inferiori, immettendola nei propri corpi di manifestazione. Una volta che questi corpi sono
stati costruiti, l‘entità costruttrice che vi dimora può astrarsi.
Il processo dell‘iniziazione di gruppo fu sollecitato, perché la costruzione dei centri
planetari ai livelli eterici cosmici procedeva rapidamente, dato che gli umani erano pronti a
conseguire l‘iniziazione e, dunque, ad entrare nella costituzione di quei centri.
Lasciatemi trasferire queste idee al livello del vostro processo di gruppo. Ho detto che siete
un gruppo in fase di addestramento per il Terzo Grado. Questo non significa che tutti i
membri del gruppo siano a quel livello, ma che lo è l‘identità del gruppo. Al Terzo Grado, una
parte del campo causale (il materiale del terzo sottopiano) è lacerata, permettendo ad un‘altra
parte dell‘aspetto ―vita‖ del gruppo di essere liberata dal campo causale. L‘aspetto Vita dal
vostro punto di vista è ―identità‖. Non la liberazione della vostra coscienza (che è il Secondo
Aspetto) ma della vostra identità. Vi sia chiara questa distinzione. Ovviamente la liberazione
dell‘identità ha effetti nella coscienza, perché parte dell‘identità ora opera con un livello di
sostanza diverso ed è l‘interazione fra identità e sostanza che produce coscienza. La coscienza
continua a pervadere il campo. L‘identità è innalzata nell‘ashram, il quale ha come suo punto
focale la Volontà del Maestro situata sul piano atmico. Col tempo, una piccola quantità
dell‘aspetto Volontà o Vita del gruppo può diventare una parte di questo centro superiore e
fondersi con la Volontà del Maestro.
Alla fine, un essere umano conoscerà se stesso simultaneamente come triplicità di monade,
anima e personalità. Il Primo Aspetto di ognuna di queste tre identità è situato sui piani
logoico, atmico e mentale, ed è questo il motivo per cui esiste un triangolo fra il NGSM, i
Nirmanakaya e i Buddha di Attività. L‘astrazione della vostra identità dal campo Highden ha
prodotto un influsso su altri che hanno assunto la ―responsabilità‖ del progetto esteriore.
L‘astrazione di una parte della vostra identità dal campo della Shamballa School porterà
l‘influsso di altri nello schema energetico già creato. Di conseguenza, si assumeranno
maggiori responsabilità nello sviluppo di quel campo SE troveranno un vuoto d‘identità (ma
non di coscienza) che la loro identità potrà riempire e sarà incoraggiata a riempire. Tutto ciò è
un training secondo modalità di Primo Aspetto e, se vi riflettete, vi renderete conto che è
connesso al processo di individualizzazione per astrazione, che diverrà il metodo
predominante del terzo sistema solare. Vi ho dato molto su cui riflettere e, in questo periodo
di transizione, vi chiedo di leggerlo e rileggerlo attentamente con cura e di considerare sia il
significato che l‘importanza di queste informazioni per il vostro attuale lavoro.

122
1 Settembre 2004

Plenilunio di VIRGO
La Sacralizzazione della Materia
La traslazione della coscienza è sempre un processo duplice. L‘astrazione di elementi
d‘identità entro il campo causale del gruppo nel corpo atmico ha un‘azione riflessa nella
direzione opposta. Ciò produce una discesa di energie atmiche nell‘eterico/fisico. Tuttavia,
poiché l‘intenzione direzionale è verso l‘astrazione, il risultato è un precipitarsi verso l‘alto
delle combinate energie inferiori, verso le superiori.

―Quando la luce radiosa dell‘Angelo Solare è fusa con la luce d‘oro dell‘intermediario
cosmico, risveglia dall‘oscurità la piccola luce di Anu, l‘atomo.‖36

Le energie inferiori cui ci riferivamo, fanno parte della vita del piano fisico – esse sono in
effetti, le energie dell‘anima entro la forma – gli agnichaitan o elementali del fuoco. Proprio
come il corpo causale costituisce il ponte di fuoco fra gli eteri cosmici e i tre mondi, così
esiste una classe di agnichaitan che opera sul quinto sottopiano o sottopiano gassoso del
fisico, che costituiscono il ponte di fuoco fra il corpo fisico e l‘eterico. La liberazione
dell‘energia entro la forma è responsabile di un certo numero di fenomeni.

La registrazione della ―luce dentro la testa‖.


La radiosità del corpo fisico e la liberazione delle sue riserve di energia.
L‘innalzamento di kundalini.

È dunque l‘identificazione con l‘aspetto Volontà della triade, o atma, che rende dunque
possibile la sacralizzazione della materia (liberando la luce o coscienza in essa contenuta) e la
conseguente fusione dei tre mondi della triade con i tre della personalità. Tramite questo
processo, quindi, la stella a sei punte diventa la stella a cinque punte. Quest‘allineamento fa
diventare la Quinta, la Terza e la Prima Iniziazione un‘unica espressione sintetica. Ve lo
chiarirò meglio.
La Prima Iniziazione concerne il piano fisico. La coscienza del discepolo è focalizzata
sulla purificazione dei corpi eterico e fisico e l‘influenza è quella del Settimo raggio. Con
questa purificazione e la manipolazione del corpo fisico, con l‘esercizio e la dieta alcune delle
energie del corpo fisico sono liberate nell‘eterico ed operano per costruire i sistema dei
chakra.
Alla Terza Iniziazione, entra in gioco il Quinto Raggio e la mente è illuminata, il che
comporta un‘azione riflessa sul fisico/eterico. Si libera altra energia, ma questa volta tramite
l‘afflusso di manas o mente. Alla Quinta Iniziazione, è l‘azione del Primo Raggio che libera
atma. L‘azione riflessa di questa liberazione produce il ―terzo innalzamento‖ dell‘energia
della materia e la completa disintegrazione del corpo causale. È la combinazione del Primo,
del Quinto e del Settimo Raggio che focalizza il più alto nel più basso. Avviene così un
allineamento fra tre templi - il Tempio di Ezechiele (piano atmico), il Tempio di Salomone
(piano mentale) e il tempio del corpo (piano fisico). A livello globale, la fondazione del
Tempio del Potere sul piano fisico e la restaurazione dei misteri dell‘iniziazione sono la
corrispondenza di questo processo. A livello sistemico solare, hanno la loro corrispondenza
nell‘ancoraggio di un ―germe di Volontà solare‖ da parte del Logos Planetario.
Anche le tre forme di individualizzazione sono connesse a questo processo. Nel primo
sistema, l‘individualizzazione fu effettuata dall‘azione della materia. Nel secondo, invece, si

36
Alice A. Bailey, Trattato di Magia Bianca, Lucis Publ. Comp. New York 1934, p. 105.
123
deve a quella della coscienza. Nel terzo sistema, sarà effettuata dall‘azione della volontà.
Il mistero della sessualità concerne l‘interazione elettrica fra l‘anima e la personalità.
Quando l‘aspetto più alto della triade (atma) è portato coscientemente nell‘aspetto più basso
della personalità (il corpo fisico), abbiamo la fusione delle due triplici entità, che crea una
singola entità, la cui coscienza comprende tutti i cinque piani inferiori (da ciò, la stella a
cinque punte).
Il corpo causale è il Cristo, o principio intermedio nei cinque mondi. Esso fu creato, al
momento dell‘individualizzazione in questo sistema, con l‘interazione elettrica fra i piani
atmico e fisico. Il ―seme‖ di atma fu posto nel ―grembo‖ della materia, producendo il Cristo
bambino nel punto di mezzo. Quando il sé causale dimorante all‘interno (o anima) può
operare coscientemente con questa interazione elettrica, allora il principio cristico è in grado
di abbracciare entrambi i genitori e ―unificare‖ i cinque piani inferiori del piano fisico
cosmico.
Il Quinto Raggio, o stella a cinque punte di Betlemme, si esprime sul quinto piano, sia
come indicazione di un evento già occorso, sia come promessa di un evento che verrà.
Desidero che riflettiate su questo intero processo in rapporto col vostro lavoro, quale anima
di gruppo. La prima fase del vostro lavoro consisteva nel focalizzarvi su una posizione fisica
esteriore. Questa era la focalizzazione del Settimo Raggio sul progetto situato a Highden. La
seconda fase del vostro lavoro consisteva nel focalizzarvi sullo sviluppo cosciente del campo
causale di gruppo, che comportava necessariamente anche una certa astrazione e un nuovo
orientamento della vostra coscienza fuori dalla sua attività esteriore. La terza fase del vostro
lavoro è stata un‘ulteriore astrazione e la focalizzazione sulla Volontà del vostro Maestro.
Questa focalizzazione, combinata con un appello invocativo unitario, ha avuto come risultato
l‘inizio di una lacerazione o strappo nel campo causale, che ha permesso ad una parte della
vostra identità (o Primo Aspetto) di astrarsi e di costruirsi un più alto punto di tensione,
formando letteralmente una parte piccola e relativamente insignificante del centro della gola
del pianeta.
Il risultato riflesso di questa astrazione di identità è un riversamento nella direzione
opposta dell‘―attività‖, o Terzo Aspetto della monade, entro il piano fisico. Questo duplice
movimento simultaneo (purché l‘enfasi generale sia sull‘astrazione e NON sulla precipitazione)
dà come risultato un‘elevazione, un innalzamento, cioè, delle energie inferiori verso le
superiori. Questo è ciò che produce il vortice stabile d‘iniziazione che costituisce una scuola.
La coscienza identificata con materia è continuamente spinta verso l‘occhio centrale, dove
infine è liberata dall‘identificazione coi tre mondi e trova la sua polarizzazione entro la triade.
Quando avviene questa polarizzazione superiore, l‘azione riflessa consiste in un riversarsi di
energie monadiche nei campi della personalità, che a loro volta interagiscono con
l‘intelligenza materiale introdotta in quei campi e stimola o accelera il principio Cristico entro
di essi. L‘effetto generale è un auto-perpetuantesi e crescente generatore di coscienza o di
Secondo Aspetto e la sua espansione prosegue finché esso non includa, in quanto espressione
unificata, i cinque mondi.
Prima del Terzo Grado, la manifestazione è un processo della coscienza che cerca di
dirigere e padroneggiare la forma. Dopo il Terzo Grado, la coscienza o principio animico non
è più indirizzata verso la manipolazione della forma, ma diventa un condotto per collegare le
energie di spirito e materia, permettendo all‘uno di fluire nell‘altra. Il Piano, che è già pervaso
di Proposito, ―formula‖ se stesso nei tre mondi senza sforzo, perché la coscienza di coloro,
tramite i quali esso sta entrando, non interferisce più nel processo. Riflettete su questo.

124
29 Settembre 2004

Plenilunio di LIBRA
La Costruzione di Idee Viventi
Il segreto della costruzione di forme pensiero abbastanza potenti da manifestarsi
autonomamente consiste nell‘assicurare che abbiano incorporati in essi gli ingredienti
energetici necessari. La lezione che il gruppo deve affrontare attualmente consiste
nell‘imparare come operare con l‘energia della Luce Superna sul piano mentale. Nella prima
fase, il simbolo era la stella a sette punte e il gruppo era focalizzato su un progetto esteriore.
Nella seconda fase, la stella a sei punte era il simbolo ―marchiato a fuoco‖ nel campo causale
del gruppo e il lavoro riguardava principalmente l‘incontro e la padronanza delle energie
astrali. Ora il gruppo ha l‘opportunità di ancorare le energie e gli apprendimenti essenziali
della stella a cinque punte entro l‘esperienza dell‘anima di gruppo.
Quando una forma pensiero è costituita soltanto da materia mentale, è soggetta alle stesse
regole delle altre creazioni mentali umane, la maggior parte delle quali non si manifesta sul
piano fisico (fortunatamente), perché non sono abbastanza potenti. Quelle costituite da
materia mentale mista a sostanza sia buddhica che astrale, tendono a formare ―ideali‖.
Soltanto le forme pensiero pervase sia da sostanza atmica che da quella eterica devono
manifestarsi secondo legge, perché contengono intrinsecamente materia dei cinque sottopiani
inferiori del piano fisico cosmico in giusto rapporto reciproco. Esse sono, dunque, una piccola
incorporazione seminale del piano e, poiché il Piano è già pervaso da Proposito, esso deve
perciò esprimersi in una forma o nell‘altra.
Un Maestro che operi sul piano atmico cerca di accumulare materia dal piano mentale
superiore nel suo centro o corpo di manifestazione sui livelli atmici, parte del centro della
gola del pianeta. Un iniziato di Terzo Grado deve manifestare un processo analogo al proprio
livello. Deve accumulare energia dal piano eterico/fisico in quel centro del piano mentale
superiore che chiamiamo corpo causale. Un altro nome di questo processo è ―l‘innalzamento
di kundalini‖. Egli fa questo, estendendosi fino al livello atmico della triade e portando Luce
Superna giù nel corpo causale. Reazione riflessa a ciò è l‘innalzamento di energia dal piano
più basso. Ora egli deve amalgamare insieme queste due energie, una proveniente dal piano
atmico e l‘altra dal piano fisico, per creare il nocciolo centrale della forma pensiero. Dopo di
che amalgama le energie di buddhi e del piano astrale, per creare un involucro magnetico
intorno al seme, in modo tale da poter stabilire giusti rapporti con altre forme pensiero e altre
menti. Infine amalgama le energie del manas superiore con quello inferiore, per formare
l‘involucro esteriore della forma pensiero, l‘aspetto dell‘intelligenza creativa. Pertanto, egli
ripete a modo suo il processo usato dall‘angelo solare per creare il veicolo causale stesso con
il suo gioiello centrale e i tre strati di petali. Egli sta apprendendo la scienza di operare con le
energie dei cinque piani inferiori, diventando così un creatore cosciente, allineato con la
Gerarchia e il Piano.
Una forma pensiero creata da un iniziato deve manifestarsi, perché nulla manca nella sua
costituzione. Quanto più perfetta è la costruzione, tanto meno investimento è richiesto per
assicurarne la realizzazione. Per questo all‘anima è possibile (e alla monade sul proprio
livello) funzionare sul proprio piano, ampiamente dimentica di quanto avviene nei tre mondi,
perché sa che nel tempo e nello spazio il seme piantato si manifesterà, che verrà un momento
in cui lo sviluppo di quel seme raggiungerà uno stadio nel quale sarà chiesto di nuovo un
maggiore coinvolgimento attivo. Riflettete su questo processo della creazione di forme
pensiero, poiché ha in sé la chiave per la fase attuale del vostro lavoro di gruppo.
Vi ho chiesto di essere un canale di potenziamento verso altri gruppi e verso il NGSM in
generale. In particolare, vi ho chiesto di dirigere una corrente doppia: un aspetto che comporti
Luce Superna proveniente dal livello atmico e l‘altro che comporti denaro, o sostanza

125
fisica/eterica. Potete notare che queste energie sono al di fuori della sfera normale di attività di
molti gruppi esoterici che operano principalmente sui piani buddhico, mentale e astrale.
L‘introduzione contemporanea delle due energie in ciascuno dei due lati di questa sfera di
attività può portare, come conseguenza, alla produzione di un fuoco essenziale – una scintilla
elettrica generata dai due poli che possono galvanizzare in attività più produttiva i campi
preparati. Un simbolo esteriore di questo processo è l‘apparecchio usato per il ―sussulto
d‘avviamento‖ del cuore di un paziente che abbia smesso di battere. Le energie di atma, la
volontà di essere dell‘anima e di kundalini, e la volontà di vivere della forma, sono i due poli
dell‘energia di resurrezione con cui il Settimo Raggio ―eleverà i morti alla vita‖. Certo,
quando, dopo aver applicato la ―carica‖, il cuore batte di nuovo, il lavoro è compiuto e
l‘energia di iniziazione può andare a occuparsi di un altro soggetto.
Un‘idea vivente è essenzialmente un‘esteriorizzazione di un aspetto del Piano che ha due
genitori, la Volontà e il corpo. Al punto iniziale della sua creazione non si è circondata di un
involucro buddhico/astrale e di un doppio veicolo mentale. Non è stata ―rivestita‖ delle sue
piene vesti. A questo punto, è possibile utilizzare le vesti degli altri, identificandosi con il tutto
più vasto del gruppo mondiale, nello stesso modo in cui il Cristo utilizzerà le vesti del
Buddha. Che cosa intendo con questo? Quando l‘identità è centrata nel gruppo attraverso il
processo di sintesi, il risultato è un aumento della capacità di differenziazione. Questa è
un‘espressione dell‘energia organizzativa di Shamballa. Un gruppo quindi trova la sua
particolare funzione entro il gruppo più vasto, senza dover svolgere tutti i compiti al suo
interno. A questo stadio del vostro processo di sviluppo, potreste considerare la funzione della
Shamballa School come una specie di servizio mobile di defibrillazione per altri gruppi. Voi
fornite una corrente di elettricità generata dalla vostra capacità di mantenere in rapporto due
poli, aiutando a far nascere un fuoco vivo al centro della forma pensiero nel punto di mezzo.
Quindi, vi distaccate e procedete oltre.
Il Cristo è un‘espressione perfetta del principio Amore. Utilizzando le vesti del Buddha,
che fu un‘espressione perfetta del principio della Saggezza, il risultato è la duplice
espressione di Amore/Saggezza. Il terzo Avatar aggiungerà il principio del Potere al centro
dell‘espressione, facendone risultare la sintesi. Al vostro livello, cercate di riconoscere di
quale energia essenziale siete un‘espressione e imparate a riconoscere quella degli altri
gruppi. Poi aggiungete la vostra nota alle loro, in modo tale che essa fornisca ciò che manca e
si trovi completata dalle energie delle quali essi sono intrinsecamente i custodi.
La quantità di gruppi operanti con l‘energia della Vita è relativamente piccola in questa
fase del processo evolutivo, mentre nel mio ashram vi sono molti gruppi che operano con le
energie dell‘Amore e dell‘Intelligenza. Da qui il mio interesse per questo tipo di formazione e
sperimentazione. L‘aspetto di Primo Raggio ―tocca e si ritira‖. Cerco di avere della coscienza
sviluppata disponibile per poter trasmettere, ―a richiesta‖, la Vita nei tre mondi. Come i
componenti della caserma dei pompieri sono pronti a rispondere al fuoco immediatamente
dopo un avviso, così i gruppi addestrati all‘energia della Volontà devono essere disponibili a
rispondere alla chiamata dall‘ashram, sebbene in questo caso non spegneranno fuochi ma, al
contrario, li accenderanno.

126
27 Ottobre 2004

Plenilunio di SCORPIO
Ciò che può effettuare un cambiamento
Questo è un momento importante nella storia del pianeta. Con questo torniamo ad un mio
messaggio precedente, quando vi dissi che la Gerarchia aveva deciso di permettere l‘Umanità
di agire come un centro che eserciti pienamente il proprio libero arbitrio. Le elezioni in
America offrono un‘opportunità cruciale in questo esercizio di volontà. Le questioni sono
chiare e la popolazione di quella democrazia occidentale ne è stata informata più di quanto sia
mai stato fatto prima. Forse, l‘unico elemento che manca è una chiara prospettiva su come il
resto del mondo vede questa nazione. È sempre difficile valutare, quando si permane nella
propria aura. Perciò, una delle questioni fondamentali per il popolo americano è quella se si
aprirà o no ad una prospettiva mondiale più unificata – giungendo ad identificarsi con
l‘umanità – ciò che richiederà una certa umiltà nell‘assorbire alcune verità scomode circa se
stesso come nazione. Oppure, se si ―chiuderà‖ virtuosamente intorno alla propria identità
nazionale e alla sua posizione nell‘arena globale. Per questa giovane nazione si tratta di una
prova di discepolato. Rinforzerà la sua personalità, o si aprirà all‘anima? Ricordate che
l‘anima è sul Secondo Raggio ed è sotto l‘influenza di Aquarius. Queste due energie offrono
grande potenziale per la diffusione del principio di Libertà, che è insito fortemente nell‘anima
degli Stati Uniti. La diffusione del principio della Libertà sui livelli dell‘anima è
completamente diversa da quella dell‘―idea‖ di libertà quale è interpretata dalla personalità
dell‘America. Essa è il lato in ombra dell‘espressione di questa ―idea interpretata‖ che è
proprio ciò di cui la comunità globale è attualmente consapevole, quando pone questa nazione
sotto il suo sguardo. Liberarsi dell‘idea e lavorare col principio stesso è la sola cosa necessaria
per aprirsi all‘anima. L‘imposizione dell‘idea di libertà sugli altri a loro beneficio non è
un‘espressione di libertà; tuttavia, a volte, è necessaria nel processo di sviluppo. Vedrete che è
proprio su questa questione che la Gerarchia sta lavorando. La Gerarchia è l‘anima per la
personalità dell‘Umanità. Se avessimo permesso all‘umanità la piena espressione del principio
di Libertà, quando si esprimeva in un modo non solarizzato, avremmo dovuto condividere la
responsabilità di conseguenze distruttive. Tuttavia se avessimo impedito l‘espressione di quel
principio, quando l‘umanità aveva raggiunto uno stadio in cui chiedeva maggiore accesso,
avremmo dovuto condividere la responsabilità per la repressione del principio che risiede nel
nucleo monadico della vita planetaria. Che qualcosa sia buona o cattiva dipende totalmente
dal contesto di tempo e spazio. È per questo motivo che l‘anima è ―un‘espressione vivente di
principi‖ e non una serie fissa d‘idee o pratiche che possono essere capite ed emulate dalla
personalità.
L‘umanità dovrà scegliere e, perché essa possa farlo, la Gerarchia deve fornire lo spazio
perché quella scelta possa essere fatta tramite un parziale ritiro del suo sguardo influenzante.
Capite questo procedimento? L‘anima deve aspettare, pronta all‘invocazione volontaria da
parte della personalità, ma senza cercare di influenzare quella volontà.
L‘umanità andrà avanti ed eserciterà la sua libertà, scegliendo ciò che già conosce, le
pratiche e i comportamenti veri e collaudati che ha continuato a verificare per millenni? O si
fermerà, sperimentando le limitazioni della propria intelligenza accumulata, generata nella
lunga attività, e chiederà, o meglio esigerà, un cambiamento? Quando questa richiesta cresce
fino ad un punto di invocazione, ciò che può determinare un simile cambiamento deve
manifestarsi secondo Legge. Questo è il dilemma; quello che può effettuare un cambiamento
non è presente nella sfera d‘esperienza dell‘umanità. L‘apertura a questo afflusso richiede
l‘ammissione del fatto che l‘umanità, lasciata alle proprie possibilità, non può risolvere da
sola i propri problemi essenziali. Questa è una posizione vulnerabile: l‘ammissione
dell‘inadeguatezza innata a tener testa alle sfide che deve affrontare. Tuttavia, è solo in questa

127
ammissione, in questa vulnerabilità, che una porta può aprirsi per ricevere ciò che è nuovo,
ciò che può cambiare tutto in un lampo di tempo. Questo ―qualcosa di nuovo‖ è l‘eredità
dell‘umanità, conservata per lei nella Camera del Consiglio, in attesa che sia matura. È la
divinità essenziale che risiede nel nucleo della personalità, ma che non è riconosciuta
consapevolmente. Il suo riconoscimento richiede l‘abbandono di ciò che è conosciuto e
provato, ma limitato, dei meccanismi di sopravvivenza della personalità, sviluppati durante un
lungo processo evolutivo. Se si effettua quell‘abbandono, essa incontrerà immediatamente la
rivelazione di un principio superiore celato interiormente. Questo principio, trovandosi al di
fuori dallo spazio e dal tempo della personalità, col suo ingresso crea un nuovo spazio e
tempo all‘interno dei quali può verificarsi qualcosa di completamente diverso dalla saggezza
convenzionale. È letteralmente l‘inizio della ri-creazione del Cielo e della Terra, una
ricreazione nella coscienza. Tutto diventa nuovo, perché il vecchio si è arreso. Potrà l‘umanità
abbandonare ciò che è vecchio? Vorrà l‘America lasciarsi andare e lasciare che Dio compia il
Suo miracolo per suo tramite? In questo momento nello spazio e nel tempo, c‘è una tensione
sufficiente da permettere di far entrare ciò che sta fuori dallo spazio e dal tempo? Noi
aspettiamo in pace e positività attive.

128
26 Novembre 2004

Plenilunio di SAGITTARIUS
La Triplice Anima
Nel processo d‘iniziazione di gruppo vi sono tre fasi che sto cercando di ‗seminare‘
svolgendo un lavoro sperimentale con gruppi come questo. Tutte queste fasi richiedono un
certo grado di coscienza buddhica, perché è solo sul piano buddhico che l‘uomo acquisisce
completa coscienza di gruppo e diventa capace, dunque, di partecipare all‘opera della
Gerarchia da membro della Quarta gerarchia o gerarchia umana.

La prima fase del lavoro consiste nel porre in contatto le energie del piano atmico e del
piano mentale superiore. Questo determina la diffusione della Luce Superna nel suo aspetto
creativo entro il campo egoico del gruppo e, conseguentemente, entro ogni campo egoico
individuale. Questa diffusione può essere o no registrata entro la coscienza dell‘individuo e
ciò dipende da una serie di fattori, ma i suoi risultati sono nondimeno di vasta portata
rendendo l‘anima un ―vettore‖ dell‘energia della sintesi.

La seconda fase dell‘opera riguarda il porre in contatto l‘energia del piano monadico con
quella del piano astrale, e questo lungo il filo dell‘antahkarana o canale che è stato aperto
nella prima fase. Esso implica necessariamente un‘estensione di gruppo più vasta, dato che i
nostri collegamenti astrali sono più estesi.

La terza fase del lavoro comporta un processo di gruppo ancora più ampio, dato che
implica il collegamento di un filo sottile di energia logoica o del primo piano con il piano più
basso o settimo piano. Ancora una volta, ciò è attuato mediante il canale costruito nelle
prime due fasi del lavoro e ha risultati significativi sul piano esterno. Questi risultati esteriori
sono accompagnati dalla registrazione completa del tri-plice processo entro il cervello
eterico. Nel suo insieme questa serie di processi iniziatici consente al più alto e al più basso
di incontrarsi e ciò è il risultato dell‘effetto dell‘azione del Settimo Raggio sulla quarta
gerarchia o gerarchia umana durante l‘Era di Aquarius.37

L‘immagine che desidero vi raffiguriate è quella di tre stelle a cinque punte che formano un
tutt‘uno. La prima collega i cinque piani inferiori, la seconda i cinque intermedi e la terza i
cinque superiori. Il punto mediano di ciascuna di queste tre ―entità‖ comprende poi i tre piani
della triade spirituale - atma, buddhi e manas. Una certa comprensione del modo in cui la
triade opera nel collegare la monade con la personalità si può dedurre osservando i loro
rapporti in questo modo. Esse sono le ―unificatrici benigne‖.38 Una ―stella‖ collega il piano
atmico e quello fisico, creando il corpo causale quale suo ―cuore‖ centrale. Un‘altra collega i
piani monadico e astrale, tramite il suo centro ashramico nella buddhi e la terza collega i piani
logoico e mentale creando il corpo ―atmico‖ quale suo punto mediano.
Il ―filo‖ di energia o antahkarana che collega il più alto e il più basso, sia nel caso del
singolo discepolo che del pianeta nella sua interezza, può essere ancorato con successo solo
quando queste ―stelle‖ o ―campi di coscienza‖ operano come un‘unità. A livello causale esse
sono rappresentate nel loto dalle tre serie di petali. La loro opera sintetica è espressa nel
gioiello centrale. Le tre stelle sono in essenza il ―Figlio‖, o principio coscienza, che collega
spirito e materia. Esse sono il bodhisattva fra il buddha della monade umana o planetaria e la
personalità.

37
Vedere la trasmissione del 4 Febbraio 2004.
38
Alice Bailey, Trattato del Fuoco Cosmico, pag. 1204 ingl.
129
Per fare in modo che la vostra coscienza sia spinta a collaborare nello stadio finale del
processo di unificazione fra il piano più alto e quello più basso, vorrei richiamare la vostra
attenzione su ciò che sta completamente fuori dal regno della coscienza, o che perlomeno lo è
attualmente, a questo stadio evolutivo nel tempo e nello spazio. Sapete che, nel prossimo
sistema solare vedremo la cooperazione di tre evoluzioni – l‘umana, quella dei deva e la
misteriosa ―terza evoluzione‖39 connessa all‘entità planetaria e alle vite correntemente
involutive sorte in modo inappropriato sulla catena della Luna, che devono essere ―respinte
dietro‖, finché non giunga il momento adatto al loro risveglio. Possiamo pensare a questa
terza evoluzione come a ciò che non è ancora autocosciente – a ciò che è occultamente cieco e
sordo, capace solo di movimento. Essa ha la sua controparte nei mondi dello spirito situati
oltre la coscienza, così come essa stessa rimane al di sotto della coscienza. Al momento
dell‘individualizzazione, vi furono tre ―gruppi‖ – quelli che s‘incarnarono pienamente, quelli
che inviarono giù una scintilla e quelli che ―rifiutarono di incarnarsi‖. 40 Il rifiuto di incarnarsi
da parte di alcune vite ebbe conseguenze karmiche, ma fu anche inevitabile secondo la Legge,
perché le forme nel tempo e nello spazio non erano pronte a usare le energie dello spirito che
affluivano.
Possiamo dunque vedere che, come nei tre piani inferiori vi sono energie non ancora pronte
ad essere solarizzate ed elevate nella coscienza così come oggi la conosciamo, nello stesso
modo nei tre piani superiori vi sono delle energie che non sono ancora pronte per essere fatte
scendere nella coscienza. Le energie inferiori sono impegnate a costruire forme più perfette; le
energie superiori sono similmente occupate con le energie del proposito planetario. In senso
planetario, Shamballa è la riserva delle energie superiori, mentre l‘umanità è la custode di
quelle inferiori. La kundalini planetaria s‘innalzerà un giorno ―tramite‖ il regno umano e,
anche se quel momento è ancora lontano, si deve tener presente che si tratta di un processo
continuo che si svolge nel tempo e nello spazio e che una certa circolazione di queste energie
è sempre in atto.
I tre mondi inferiori sono gli involucri dell‘anima, o Secondo Aspetto. Anche se l‘anima
non può essere contattata direttamente al di sotto del terzo sottopiano del piano mentale, se ne
può avere esperienza sui livelli inferiori, a seconda del grado di espressione o di sviluppo
dell‘anima manifestato nei veicoli della personalità. Prima della Terza Iniziazione, ci sarà
sempre qualche imperfezione in quell‘espressione, a causa degli aspetti non solarizzati della
personalità cui ci riferiamo nel loro complesso come al ―Guardiano‖. Similmente, non si può
avere esperienza diretta della monade al di sotto del terzo sottopiano del piano atmico,
sebbene la sua ―presenza‖ possa essere sperimentata tramite gli involucri della triade che sono
chiamati nel loro complesso l‘―Angelo della Presenza‖. Affinché il Guardiano e l‘Angelo si
fondano insieme, permettendo il fluire ininterrotto di energia dal più alto nel più basso, è
necessario un agente esterno rispetto ai cinque mondi inferiori. Non si può quindi entrare in
contatto con questa energia tramite la coscienza, neppure con quella della triade. Il suo
compito è quello di ―rifiutarsi‖ di entrare nel campo della coscienza.
I Nirmanakaya sul piano atmico rappresentano il ponte planetario fra Gerarchia e
Shamballa, proprio come il Nuovo Gruppo di Servitori del Mondo rappresenta il ponte fra
Gerarchia e Umanità. Proprio per mezzo del NGSM l‘energia della resistenza inconscia del
pianeta entro i tre mondi può confrontarsi con la sua controparte, l‘energia irremovibile del
proposito planetario, contattato tramite i Nirmanakaya.
È importante ricordare che nessun tipo di determinazione, educazione, comprensione,
mediazione o discussione può vincere queste energie di resistenza inferiori. Esse sono
impervie alla coscienza. Allo stesso modo, nessun tipo o quantità di meditazione o di
contemplazione può raggiungere direttamente le energie superiori. Esse sono oltre la ―portata‖
dell‘anima. Gli esseri umani che sono coscienti come anime, (fra la Seconda e la Quarta

39
Alice Bailey, Il Trattato del Fuoco Cosmico, pag. 844.
40
Alice Bailey, Il Trattato del Fuoco Cosmico, pag. 700.
130
Iniziazione) possono servire soltanto come condotti o canali fra energie superiori e inferiori
che non sono ancora in grado di controllare.

(… continuazione dell’8 Dicembre 2004)


In ogni caduta d‘identità da uno stato superiore ad uno inferiore o più denso, c‘è quello che
cade, quello che si rifiuta di cadere e il principio che pone in rapporto i due. Un altro modo di
esprimere il concetto è questo: quello che s‘identifica col soggetto, quello che s‘identifica con
l‘oggetto e quello che pone in relazione i due. Il vedente, il veduto e l‘atto del vedere sono
tutte funzioni della coscienza e rappresentano la fondamentale triplice divisione di spirito,
materia e anima. C‘è tuttavia quello che si trova al di sopra di tali funzioni, come pure quello
che si trova al di sotto. Uno stato singolo in cui il vedente, il veduto e il vedere sono una cosa
sola. Ciò è molto difficile da spiegarsi entro l‘ambito della coscienza, poiché essa è per sua
natura duale. Per farsene un‘idea, si potrebbe parlare d‘istinto animale e istinto spirituale che
portano entrambi all‘―azione diretta‖, senza alcun intervento della ―auto-coscienza o analisi‖.
Perviene un impulso e ne consegue un‘azione, senza ―pensiero‖. Quando il piano fisico
cosmico sarà stato completamente solarizzato o pervaso di coscienza, l‘azione su questo piano
inferiore sarà effettuata automaticamente in risposta diretta agli impulsi di Shamballa, che
hanno origine a loro volta da piani cosmici superiori. Come il ginocchio scatta in risposta al
colpo del martelletto di gomma del medico, così un giorno la vita sul piano fisico risponderà a
Shamballa.
Proviamo a considerare tutto ciò applicato alla vita del discepolo: un impulso spirituale
giunge sulla voluta inferiore della spirale dall‘anima alla coscienza, o su una voluta superiore
della spirale, dalla monade, o l‘Uno. La attraversa passando all‘azione immediata e istintiva?
Oppure è soppesato e valutato nella coscienza? Il discepolo valuta quali potrebbero essere le
conseguenze di ogni azione, per sé e per gli altri? Osservate come si sviluppa questo processo.
Il sentiero spirituale comincia con lo sviluppo dell‘autocoscienza tramite l‘individua-
lizzazione. Occorre un ―sé‖, per indagare su se stessi e sul proprio ambiente interiore ed
esteriore. Occorre un ―sé‖, per imparare a padroneggiare l‘istintiva attività impulsiva del sé
inferiore e cominciare a sviluppare ed esprimere un più cosciente approccio amorevole e
spirituale alla vita. Tuttavia, alla fine questo ―sé‖, e perfino il ―sé superiore‖, ostacolano il
successivo sviluppo, a causa dell‘effettiva dualità insita in ogni coscienza. Nascono di
conseguenza una separazione e una traslazione che avvengono fra l‘impulso della monade e
l‘espressione della personalità. Questa separazione, o ―ritardo‖ nella trasmissione, può essere
eliminata soltanto tramite l‘astrazione dell‘intermediario, l‘anima – così come in un ciclo
precedente, ci fu l‘astrazione del senso d‘identità personale.
Allo stadio attuale dell‘evoluzione sul pianeta, l‘obiettivo è quello di collegare i tre centri
principali – Shamballa, Gerarchia e Umanità – fra di loro e di assicurare una libera
circolazione di energia in entrambe le direzioni attorno a questo triangolo. Un giorno, tuttavia,
non vi saranno tre energie separate, ma Una sola, un‘unica espressione di divinità sul piano
fisico cosmico. Gli impulsi istintivi superiori e inferiori della ―vita‖ sono intesi quali opposti
dalla triplice anima che si esprime tramite la triade, e l‘opera dell‘anima o principio coscienza
è quella di scegliere il superiore invece dell‘inferiore. Il risultato di questa scelta da parte
dell‘anima è il riequilibrio di un precedente squilibrio. L‘anima incarnata ha già scelto
l‘inferiore invece del superiore – e quello fu il processo tramite cui, all‘inizio, divenne
incarnata – perciò, scegliendo l‘altro, ―si unifica‖. Tuttavia, il motivo per cui l‘anima debba
scegliere il superiore invece dell‘inferiore, non fa diventare il superiore ―intrinsecamente‖ più
prezioso. Il valore è una funzione della coscienza e della relatività. La Vita È. E la Vita È UNA.
L‘espressione superiore e quella inferiore non sono veramente separate. In verità, ciò che deve
essere trovato esiste sia nel superiore che nell‘inferiore ed è essenzialmente identico anche
nell‘anima che sceglie fra essi. Quando si sperimenta quel ―qualcosa‖ d‘identico, avviene la
transizione dalla Coscienza alla Vita.

131
27 Dicembre 2004

Plenilunio di Capricornus
La Vita Una
Esiste qualcosa che risiede nel nucleo dell‘anima ed in quello della personalità che è
identico. Questa energia è la Vita. Non è ―vita‖ differenziata, ma è la Vita Una. Questa
realizzazione ―unifica‖ l‘anima e la personalità, perché in effetti non c‘è separazione inerente.
Sono come gemelli identici vestiti con abiti diversi, ma effettivamente non sono gemelli, ma
solo ―uno‖. Questa realizzazione sta al cuore della trasfigurazione - tutte le forme esteriori,
incluse quelle nella coscienza, sono trasfigurate davanti all‘―occhio‖ identificatore
dell‘iniziato. Tutto è realizzato come uno, un grande fuoco che è la Vita. Questo può essere
ribadito in continuazione, ma la sua realizzazione è un‘altra faccenda. Questa realizzazione ha
effetti simultanei, sia sulla coscienza dell‘iniziato che sul suo cervello; un antahkarana di
fuoco viene registrato dal più alto mondo senza forma a quello più basso della forma.
È a questo punto che la Quinta Gerarchia, il Quinto Raggio e il centro ajna diventano
importanti. Vi ricorderete certamente che nelle mappe dei centri la posizione eterica di quello
ajna non è posta fra i quattro piani eterici. Se consideriamo che sia associato con i tre
sottopiani più alti del quinto piano o gassoso e di conseguenza con gli agnichaitan del piano
fisico, potremmo ricavarne in senso planetario, ad un livello superiore di corrispondenza,
qualche idea del ruolo del NGSM quale centro ajna planetario. Così, quando i centri coronale
e ajna funzionano come un‘unità, si crea un ponte fra il primo e il quinto sottopiano e l‘opera
del Quinto Raggio è completata. Durante il prossimo ciclo di settimo raggio, che coincide con
l‘era di Aquarius, questo allineamento sarà portato a compimento fino al settimo piano o
piano fisico e ne risulterà la sintesi.
Questa sintesi è la realizzazione sul piano fisico di ciò che si trova al di là di tutti i piani.
Tutti e sette i piani o stati di coscienza sono in essenza uno: la Vita Una del piano fisico
cosmico. Quando si fa l‘esperienza di questa Vita Una, tutte le distinzioni minori sono
realizzate nel loro contesto ed abbandonate. Nel caso dell‘iniziato, che sia un individuo o un
gruppo, questa ―corrente‖ di energia di Vita viene registrata tangibilmente nel cervello fisico
così come nella coscienza. La registrazione entro la forma diventa una ―pietra di paragone‖
per accedere alla corrente e questo è il motivo per cui certi luoghi fisici nel mondo esterno
diventano punti stabili di ancoraggio per il quinto regno ed è anche la ragione per cui il
Tempio del Potere potrà essere infine realizzato sul piano fisico. Il vostro lavoro di gruppo ad
Highden è stato parte di questo processo.
Così, qualcosa accade nell‘espressione più bassa della personalità, la forma fisica.
L‘energia della ―Vita‖ viene registrata e determina un punto di ―ancoraggio‖ più o meno
permanente. Qualcosa accade anche nell‘anima, al suo livello d‘espressione più elevato, il
piano atmico, che si potrebbe descrivere come uno ―strappo‖ nel velo o nella rete. Ricordate
che i veli fra i livelli eterici sono progressivamente lacerati, azione chiamata anche ―il
bruciarsi della rete‖. Se ricordate inoltre che la discesa del fuoco dello spirito e l‘ascesa del
fuoco di kundalini sono eventi simultanei e in realtà c‘è un solo fuoco, potrebbe derivarne una
certa comprensione. Il risultato nella coscienza (poiché l‘anima è sempre la sede della
coscienza) è che la ―divisione in compartimenti‖ della coscienza termina. La sua divisione in
personalità, anima e spirito è portata ad estinguersi entro la consapevolezza dell‘anima. Si ha
l‘esperienza dell‘occhio nel triangolo.
La fine della divisione in compartimenti, raggiunta identificandosi con la Vita Una dietro la
coscienza e la forma, ha la sua rappresentazione esteriore nell‘esperienza di vita dell‘iniziato.
Comincia ad identificarsi con la sua forma e, infine, con la sua personalità come un tutto
unificato funzionante. Progressivamente, diventa più consapevole di se stesso come un‘anima
sempre più capace di operare tramite la sua personalità e disidentificandosi da essa.

132
Acquisisce, quindi, maggior coscienza di gruppo e comincia ad identificarsi con i gruppi
interiori ed esteriori sempre più numerosi: i suoi collaboratori, la sua nazione, l‘umanità come
un tutto.
Alla fine, la sua identificazione si trasferisce alla Vita Una che è la Terra, la Vita di
Shamballa, la Vita di Sanat Kumara. E poiché la Vita è UNA, questa identificazione lo fa
entrare in piccola misura in contatto con la Vita che È, che si esprime attraverso tutto il
Cosmo, pur restandone al di fuori. Allorquando la VITA diventa una realtà entro l‘―identità‖
dell‘iniziato, le identificazioni minori svaniscono. Egli o lei può continuare ad essere parte
essenziale di gruppi, organizzazioni o nazioni, ma il loro centro d‘identificazione non sarà
―all‘interno‖ del gruppo esteriore, bensì nella Vita essenziale che si esprime per suo tramite.
Essi diventano ambasciatori della Vita Una e, tramite la loro identificazione con essa, che
aumenta al conseguimento delle iniziazioni più elevate, inducono in altri la realizzazione della
Vita Una stessa. Tutti i fuochi minori sono contenuti nell‘unico fuoco ―sintetico‖ che rimane
al di là del piano fisico cosmico, e ogni qualvolta questo fuoco di sintesi è presente anche
nella più impercettibile delle ―dosi‖, ha un effetto omeopatico sull‘ambiente circostante. Tali
lavoratori devono rimanere ―liberi‖ di seguire il richiamo dello spirito, quando esso arriva.
Essi sono foglie mosse dal vento che ―soffia dove vuole‖ e devono imparare a rispondere a
quel richiamo interiore, quella conoscenza diretta che fluisce lungo la possente corrente del
loro antahkarana ancorato; in tal modo, essi allargheranno questo canale di fuoco. Non sono
più prigionieri di affiliazioni di gruppo, fedeltà o impegni, ma devono tener salda la loro lealtà
verso qualcosa di più profondo che batte nel cuore di tutti i gruppi. I loro va e vieni saranno
allora ―irragionevoli‖ per le coscienze attive in questi raggruppamenti minori, ma proprio
questa irragionevolezza sarà un indicatore di ciò che esiste oltre la ragione, quell‘istinto
spirituale che agisce senza pensare, perché non è intrinsecamente separato dalla vita che lo
motiva. Infatti, non esiste un‘identità separata che ―pensi‖ a ciò che ―essa‖ dovrebbe fare.
Il lavoro di questo ―gruppo esteriore‖ sta giungendo al termine e, nel contempo, sta
cominciando solo adesso. Una Scuola è un campo di addestramento, un vivaio dove le cose
possono essere messe alla prova in ambiente sicuro e le conseguenze delle azioni possono
essere contenute. Una Scuola è una preparazione alla vita. Si potrebbe dire che la Shamballa
School è una preparazione alla VITA. Un contenitore si sta rompendo, ma voi non siete mai
stati quel contenitore. La Shamballa School non è né un‘organizzazione esteriore, né un
gruppo esteriore. Essa è presente, quando sono soddisfatti due criteri.

1. La Vita è presente (che è ovunque e si manifesta sul piano fisico cosmico).

2. La presenza di quella Vita è ―realizzata nella coscienza‖.

Se sarete in grado di mantenere, anche a tratti, la realizzazione di quella Vita in qualsiasi


circostanza siate impegnati, allora la Shamballa School sarà operativa. Come individui, non è
necessario né stare assieme, né stare separati, poiché nella Vita non esiste separazione
possibile.
Questa serie di training all‘iniziazione di gruppo non è stata un processo teorico. Essa
proseguiva appaiata con il lavoro da voi avviato nei tre mondi. Un iniziato sa perché lavora, e
lo stesso vale per un gruppo iniziato. Qualunque identificazione con l‘aspetto Vita abbiate
ottenuto, non è stata una conseguenza alle mie parole; le mie parole sono state una risposta
vivente, un ponte suscitato dalla vostra richiesta energetica di Vita, generata dal vostro appello
e dal vostro impegno a servire. Un ponte sul quale l‘energia può muoversi in entrambe le
direzioni. Ora vi chiamo a servire da tale ponte fra l‘energia della Vita e gli appelli di altri
gruppi. Troverete la vostra risposta vivente alla tensione generata e rivestirete la lezione
essenziale d‘identificazione con la Vita Una con molte ed esteriori vesti di coscienza.
L‘insegnamento non consiste nel dare informazioni teoriche - se ciò bastasse, allora un solo
messaggero della Gerarchia sarebbe tutto ciò che occorre, ma è un processo esperienziale, nel

133
quale bisogna addentrarsi nuovamente e di continuo con gruppi sempre più grandi. È una
relazione basata sul comprendere che non c‘è alcun bisogno di porre in rapporto cose che non
sono essenzialmente separate fra loro. È la fratellanza dell‘era di Aquarius in dimostrazione
vivente.
Che la Vita prevalga!

134
18 Gennaio 2005

Plenilunio di Aquarius 2005


Invocazione del NGSM al Principio Vita
Vi ho detto che questa terza fase del lavoro riguardava la precipitazione di un sottile filo di
antahkarana dal primo al settimo piano. Questo lavoro è stato intrapreso in unione con molti
altri gruppi in tutto il pianeta e si è anche occupato di conferire potere al NGSM, sia dal punto
di vista materiale che da quello spirituale. Ora che gli eventi dell‘ultimo mese sono accaduti,
potrebbe essere utile dare una visione prospettica del processo planetario dai regni interiori.
Gli eventi esteriori precipitati al momento del Plenilunio di Capricornus costituiscono una
piccola parte del processo iniziatico dell‘entità che chiamiamo ―Umanità‖. L‘umanità è il
discepolo mondiale, che si sottomette coscientemente a prove auto-iniziate sul sentiero del
discepolato. Come nel discepolo individuale, nella coscienza dell‘umanità vi sono forze
allineate con l‘anima e anche quelle che lo sono con la personalità. Queste forze duali
determinano linee di demarcazione e di tensione, e ciò produce crisi e opportunità di scelta.
Un‘importante divisione fu presente nella quarta ronda al tempo di Atlantide e fu sentita
prevalentemente nel corpo astrale dell‘umanità. Nella prossima ronda, vi sarà una scissione
culminante nel corpo mentale. In ogni razza radice, cicli minori svolgono la loro parte, e
dunque in questa, la quinta, c‘è una focalizzazione nel contesto generale della quarta ronda.
Affinché comprendiate cosa sto cercando di dire, dovrete superare un‘inerente reazione
astrale che si ribella alla condivisione di responsabilità per la perdita di vite che consegue
all‘attività del Primo Raggio. Dovrete anche fare una chiara distinzione fra colpa e
responsabilità.
In parole povere, il terremoto e il conseguente tsunami nel periodo del plenilunio di
Capricornus furono il risultato dell‘appello invocativo dell‘umanità avanzata, in particolare
del NGSM, che chiedeva più Vita. Questa richiesta di Vita fu invocata coscientemente
dall‘Umanità. Durante la Guerra di Atlantide, una tale invocazione da parte dell‘umanità non
fu possibile, perché l‘antahkarana sul piano mentale doveva ancora diventare operativo. La
Gerarchia fu costretta ad intervenire e il risultato fu il Diluvio Universale. Durante la Seconda
Guerra Mondiale, vi fu un appello invocativo dell‘umanità, ma fu grandemente aiutato e
rafforzato dalla Gerarchia stessa, il cui coinvolgimento nell‘esito della guerra fu attivo e
influente.
Ciò che rende unica la situazione attuale è che la Gerarchia, concedendo in parte
all‘umanità un maggiore uso, guadagnato a buon diritto, del principio di libertà e del libero
arbitrio, ha volutamente limitato il proprio coinvolgimento negli affari dell‘Umanità dopo
l‘Impatto di Shamballa del 2000. Questa limitazione concerne l‘avviamento attivo di nuove
attività dall‘interno della Gerarchia e il focalizzarsi solo sulla risposta ad attività iniziate
dall‘umanità, che sono in linea col Piano e per le quali si invoca aiuto.
L‘Umanità sta sviluppando la capacità di generare tensione della quale è se stessa il centro,
tensione che produce crisi ed opportunità di crescita spirituale presentata dal sentiero
dell‘iniziazione. Ci aspettiamo che questa tensione e questa crisi continuino fino all‘arrivo del
Quarto Raggio nel 2025. La stessa cosa accade anche nella vita del discepolo individuale in
cui gli eventi esteriori possono sembrare particolarmente impegnativi; eppure, guardando
dalla prospettiva dell‘anima, compie un grande progresso. Non dimenticate che
numerosissimi membri della famiglia umana furono in grado di incamminarsi sul sentiero
dell‘iniziazione, durante la Seconda Guerra Mondiale.
Analizzate questo passo dalla trasmissione di Scorpio, proprio prima delle elezioni negli
Stati Uniti.

L‘umanità dovrà scegliere e, perché essa possa farlo, la Gerarchia deve fornire lo

135
spazio perché quella scelta possa essere fatta tramite un parziale ritiro del suo sguardo
influenzante. Capite questo procedimento? L‘anima deve aspettare, pronta all‘invocazione
volontaria da parte della personalità, ma senza cercare di influenzare quella volontà.
L‘umanità andrà avanti ed eserciterà la sua libertà, scegliendo ciò che già conosce, le
pratiche e i comportamenti veri e collaudati che ha continuato a verificare per millenni? O si
fermerà, sperimentando le limitazioni della propria intelligenza accumulata, generata nella
lunga attività, e chiederà, o meglio esigerà, un cambiamento? Quando questa richiesta cresce
fino ad un punto di invocazione, ciò che può determinare un simile cambiamento deve
manifestarsi secondo Legge. Questo è il dilemma; quello che può effettuare un cambiamento
non è presente nella sfera d‘esperienza dell‘umanità. L‘apertura a questo afflusso richiede
l‘ammissione del fatto che l‘umanità, lasciata alle proprie possibilità, non può risolvere da
sola i propri problemi essenziali. Questa è una posizione vulnerabile: l‘ammissione
dell‘inadeguatezza innata a tener testa alle sfide che deve affrontare. Tuttavia, è solo in
questa ammissione, in questa vulnerabilità, che una porta può aprirsi per ricevere ciò che è
nuovo, ciò che può cambiare tutto in un breve lasso di tempo. Questo ―qualcosa di nuovo‖ è
l‘eredità dell‘umanità, conservata per lei nella Camera del Consiglio, in attesa che sia
matura. È la divinità essenziale che risiede nel nucleo della personalità, ma che non è
riconosciuta in coscienza. Il suo riconoscimento richiede l‘abbandono di ciò che è
riconosciuto e provato, ma limitato, dei meccanismi di sopravvivenza della personalità,
sviluppati durante un lungo processo evolutivo. Se si effettua quell‘abbandono, essa
incontrerà immediatamente la rivelazione di un principio superiore celato interiormente.
Questo principio, trovandosi al di fuori dallo spazio e dal tempo della personalità, col suo
ingresso crea un nuovo spazio e tempo all‘interno dei quali può verificarsi qualcosa di
completamente diverso dalla saggezza convenzionale. È letteralmente l‘inizio della ri-
creazione del Cielo e della Terra, una ricreazione nella coscienza. Tutto diventa nuovo,
perché il vecchio si è arreso. Potrà l‘umanità abbandonare ciò che è vecchio? Vorrà
l‘America lasciarsi andare e lasciare che Dio compia il Suo miracolo per suo tramite? In
questo momento nello spazio e nel tempo, c‘è una tensione sufficiente da permettere di far
entrare ciò che sta fuori dallo spazio e dal tempo? Noi aspettiamo in pace e positività attive.41

Durante le ultime due elezioni, la spaccatura mentale nella nazione americana è stata
profonda. Nell‘umanità, molti degli argomenti sono stati divisivi e decisivi. Dal punto di vista
della Gerarchia, la prevalenza d‘una serie d‘ideologie sull‘altra è meno importante del punto
di tensione ottenuto, quando sono in equilibrio contrapposto. Le forze in equilibrio forniscono
lo spazio all‘azione di un‘energia superiore unificante, che giunge quando entrambe ―le parti‖
sono poste in ginocchio. Gli osservatori dei conflitti umani hanno commentato spesso che,
quando entrambe le parti vantano l‘appoggio e la guida di ―Dio‖, non possono aver ragione
entrambe, ma in effetti ciò è possibile. Le priorità della Gerarchia sono così diverse da quelle
dell‘umanità, tanto quanto quelle delle anime lo sono rispetto alle personalità. Solo quando
l‘infusione dell‘anima è completa esse si riconciliano. Quando la personalità entra nella fase
di discepolato cosciente, l‘educazione accelerata della personalità diventa uno degli impegni
predominanti dell‘anima. Ciò si ottiene consentendo alla personalità maggiore comprensione
delle conseguenze karmiche delle sue scelte ed aiutandola ad adeguarsi con intelligenza a
quelle conseguenze.
Il NGSM è diventato un potente centro di forze entro il campo dell‘Umanità. Esso
costituisce il collegamento cosciente fra Umanità e Gerarchia e sperimenta così la piena
tensione fra le priorità dell‘anima e quelle della personalità. Nella parte principale
dell‘umanità le decisioni o sono prese in gran parte come se non vi fosse un intervento di
guida e assistenza dall‘esterno, oppure, nel caso questo sia contemplato, come se il suo
impegno principale sia quello di rispondere all‘umanità.

41
Vedere la trasmissione del 27 Ottobre 2004.
136
I membri del NGSM sono consapevoli non solo dell‘esistenza e della partecipazione dei
mondi interni, ma anche del fatto che al loro interno si trovano un Piano e un Proposito che
l‘Umanità deve progressivamente scoprire e con i quali deve imparare ad allinearsi. Essi non
sono più semplicemente antropo-centrici, ma sono ormai tenuti ad essere totalmente
―Gerarco-centrici‖, e da ciò deriva la loro tensione.
Quel che manca all‘Umanità in quanto personalità parzialmente solarizzata, è un‘adeguata
comprensione della propria importanza nel più ampio schema degli eventi. Essa può essere
tanto arrogante e piena di sé nella sua determinazione di ―salvare il mondo‖, quanto lo è nella
sua determinazione di ―sfruttare il mondo‖. L‘aspirazione è spiritualmente più evoluta
dell‘avidità; tuttavia, sono entrambe mosse dal desiderio e ad entrambe manca l‘umiltà di
comprendere che esistono un Proposito e anche un Piano per il mondo, che sono al di là della
loro conoscenza e capacità di realizzarli da sole.
Al Plenilunio di Scorpio un‘invocazione unita si è innalzata dal centro che chiamiamo il
NGSM, il centro ajna dell‘essere planetario. Questa invocazione è stata rivolta al principio di
Vita custodito a Shamballa ed è sorta dall‘esperienza di mancanza d‘incisività e d‘impotenza
che molti servitori e gruppi di servizio stavano provando nei loro sforzi all‘esterno per far
prevalere principi e valori animici, e questo indipendentemente dalla loro tendenza politica.
Uno degli obiettivi che concernono la vita planetaria maggiore è quello di stabilire una
triangolazione dei tre centri Shamballa, Gerarchia e Umanità capace di permettere la
circolazione dell‘energia in entrambe le direzioni. Fin dai tempi della Seconda Guerra
Mondiale è stato stabilito un collegamento diretto fra Shamballa e l‘Umanità che però è stato
a senso unico: un impatto delle energie di Shamballa sull‘Umanità. L‘ultimo impatto
significativo è avvenuto nel 2000, iniziando così l‘ultimo ciclo di attività del primo centro.
L‘umanità è diventata abbastanza sensibile a tale energia e, in qualche caso, abbastanza
preparata a capire l‘Amore che si nasconde dietro le conseguenze spesso distruttive del suo
impatto. Di conseguenza il NGSM, essendo in grado di registrare questa linea di energia nella
coscienza, ha anche sviluppato la capacità di ―chiederla‖ o di invocarla. Una tale invocazione
è stata fatta quest‘anno e, nonostante le conseguenze per molti siano state tragiche sul piano
fisico, ciò è visto come uno sviluppo altamente significativo per l‘Umanità e anche per il
pianeta nel suo insieme.
Questo ci porta alla questione morale implicita in questa spiegazione. Se il NGSM con la
sua invocazione fu responsabile dell‘afflusso di energia del Primo Raggio nei tre mondi, con
la risultante perdita di vite umane su larga scala, è anche responsabile di quelle conseguenze?
Risponderò a questa domanda da diversi punti di vista.

1. L‘invocazione fu il risultato combinato del richiamo al principio Vita da parte di anime


incarnate. Non ci sono individui o gruppi capaci, da soli, di una simile invocazione che
richiedeva un intento di massa. Perciò, la responsabilità è condivisa da tutto il NGSM.

2. Il NGSM, come gruppo, al momento della sua invocazione, non aveva modo di sapere
quali conseguenze essa avrebbe avuto nei tre mondi. Quelle conseguenze sono dipese
largamente da precedenti azioni karmiche dell‘intera umanità, e dal grado di allineamento
fra il Proposito custodito nella Camera del Consiglio e l‘attuale espressione del Piano nei
tre mondi. Perciò, la responsabilità delle conseguenze è condivisa con tutta l‘Umanità.

3. Invocare potere è una parte di un‘equazione elettrica che richiede anche una sorgente di
quello stesso potere (Shamballa) e un mezzo attraverso il quale passare (la Gerarchia).
Entrambi questi centri hanno una visione ben più ampia di quella dell‘umanità e, perciò, la
responsabilità è condivisa con l‘intera catena dell‘Essere.

Per concludere, il NGSM condivide, dunque, la responsabilità delle conseguenze delle


proprie azioni e delle azioni di tutti. Anche l‘Umanità condivide la responsabilità, ma con la

137
differenza che non la riconosce coscientemente. Essa vede tale attività come un ―atto di Dio‖
e ne rimane distante e vulnerabile. Il NGSM è quella porzione di Umanità che accetta la
responsabilità di far parte di questi ―atti di Dio‖ e che vuole diventare partecipante attivo alla
―co-creazione‖ del Piano sulla Terra. In questo modo, l‘Umanità assumerà progressivamente
il suo ruolo di centro divino operante coscientemente in seno alla triade.
Lasciate che inserisca a questo punto una citazione da Esteriorizzazione della Gerarchia.

Alcune delle forze disponibili di Shamballa sono assorbite direttamente dall‘umanità e da


certi regni subumani, particolarmente da quello minerale. Quest‘ultimo assorbimento,
quando sarà completo, condurrà agli episodi vulcanici e ai terremoti fondamentali che
cambieranno la faccia della Terra, quando verrà in manifestazione la sesta razza radice. È
quest‘ afflusso diretto ai regni che operano exotericamente nei tre mondi che ha diminuito, e
fino a un certo punto diminuirà, la pressione altrimenti soverchiante sulla Gerarchia, e agirà
anche da grande antahkarana d‘allineamento fra i tre centri planetari.42

L‘energia dell‘anima, sotto l‘impressione della monade, è spinta nei tre mondi. Questo fa
parte di un processo planetario di trasfigurazione che avverrà progressivamente durante i
futuri cicli. Alla Prima Iniziazione, queste energie hanno il loro effetto principale sul corpo
fisico. Quando si raggiunge la Terza Iniziazione, i loro effetti sono sentiti principalmente nel
corpo causale e nella mente, dove è sintetizzata la vita della personalità.
L‘Umanità sta sperimentando la Prima Iniziazione e, di conseguenza, sono necessari una
purificazione e un nuovo orientamento sul piano fisico, con la conseguente riorganizzazione
del denaro sotto l‘influsso del Settimo Raggio. Quanto più le energie di Shamballa possono
essere assorbite ed avere effetti sulla coscienza, tanto meno hanno impatto sul piano fisico.
Ciò può essere testimoniato nella vita del discepolo, nella quale può accadere che insorga la
malattia fisica, per effetto del maggiore afflusso di energia dell‘anima. A volte, i cambiamenti
di coscienza producono la regressione della malattia e la drastica diminuzione degli effetti
fisici.
Perciò, nel suddividere le responsabilità per il disastro dello Tsunami, si potrebbe dire che
era inevitabile che le forze di Shamballa avrebbero colpito il piano fisico in questa fase
dell‘evoluzione planetaria e che, perciò, l‘influenza dell‘Umanità era minima. Tuttavia, i
risultati dell‘afflusso sarebbero stati migliori o peggiori (dal punto di vista delle conseguenze
tragiche sul piano fisico), secondo la capacità dell‘Umanità di assorbire o no energie durante
la trasformazione della coscienza. Si potrebbe anche dire che il modo in cui l‘Umanità
reagisce all‘afflusso contribuirà in modo significativo a determinare se avverranno o meno
altri disastri di gravità uguale o anche maggiore.
Esaminando il significato dell‘afflusso di forza di Shamballa al Plenilunio di Capricornus,
dobbiamo perciò guardare sia alla forma degli avvenimenti esteriori che al loro significato
interiore, nonché ai risultati che ne conseguirono nella coscienza.
Tecnicamente, l‘evento è causato da un allineamento di fuoco lungo l‘antahkarana cosmico
e quello planetario. Questo allineamento parte da Agni sul piano mentale cosmico, passa
attraverso Shamballa sul piano fisico cosmico, poi agli agnishvatta sul piano mentale, e quindi
agli agnichaitan delle fornaci interne. Il risultato di questa ―chiamata del fuoco verso il basso‖
lungo l‘antahkarana è un‘attivazione momentanea della kundalini con conseguenze su tutti i
piani, dato che la sua energia risale indietro alla fonte della sua attivazione. Un giorno il
verificarsi di terremoti e di altri cosiddetti ―disastri naturali‖ e i luoghi in cui avverranno
saranno compresi con riferimento all‘evoluzione della coscienza del pianeta nel suo insieme,
includendo tutti i suoi regni.
Limitando per gli scopi correnti la nostra analisi al regno umano, vediamo che il terremoto
è avvenuto in una regione che aveva grande impatto sulla popolazione di varie nazioni del

42
Alice A. Bailey, L‘Esteriorizzazione della Gerarchia, pag. 525.
138
mondo in sviluppo. La forma presa dalla devastazione è stata quella di un‘onda o tsunami
ponendo l‘attenzione, mediante risonanza, sul piano astrale.
Mi riferirò di nuovo alle informazioni date in Esteriorizzazione della Gerarchia.

La scissura fra i due gruppi (esprimenti uno le forze del materialismo e l‘altro l‘energia
della luce) si allargò progressivamente finché, verso la fine dell‘Era dell‘Atlantide, fu così
ampia e le linee di demarcazione fra le due scuole di vita e di pensiero furono così chiare, che
nel mondo allora civilizzato avvenne la precipitazione di una crisi della quale il conflitto
presente è un preciso effetto. Speriamo anche che esso costituisca un evento culminante che
non si ripeta mai più. Poi ebbe luogo la grande guerra fra i Signori della Forma e i Signori
dell‘Essere, o fra le Forze della Materia e la Grande Loggia Bianca.... Le Forze della Luce
trionfarono perché la Gerarchia fu costretta a intervenire potentemente e, con l‘aiuto di certe
grandi Vite estranee alla nostra vita planetaria, fecero arrivare la civiltà Atlantidea ad una
brusca fine dopo un lungo periodo di caos e disastri. Questo ebbe luogo per mezzo di una
catastrofe culminante che spazzò via centinaia di migliaia di esseri umani dalla faccia della
Terra. Questo avvenimento storico c‘è stato tramandato nella leggenda del diluvio
universale.43

Nell‘inconscio collettivo dell‘Umanità, la grande inondazione al tempo di Atlantide porta


ancora con sé un‘enorme potenza quale avvertimento alla razza delle conseguenze del
materialismo. Immagini dell‘onda montante portate nelle case di tutto il mondo hanno avuto
come risultato una quantità di effetti significativi nella coscienza delle masse umane.

1. Un significativo richiamo alla memoria della vulnerabilità dell‘essere umano entro la Vita
maggiore nella quale esso vive. Il risultato è un valutare, almeno per qualche tempo, cosa è
più o meno importante nella vita umana. Una conseguenza di questo richiamo è che,
essendo raggiunti i limiti della comprensione umana, l‘attenzione delle masse si rivolge ai
regni spirituali.
2. Si solleva una grande ondata di compassione come risultato dell‘―identificazione‖ con le
circostanze nelle quali altri si sono trovati. Questa ondata avviene attraverso la centrale di
purificazione del plesso solare ed attiva il cuore.
3. La liberazione spontanea di grandi quantità di denaro, risorse del piano fisico in risposta
all‘improvviso drammatico presentarsi del bisogno. Questi fondi fluiscono nelle mani dei
gruppi facenti parte del NGSM che s‘impegnano nell‘assistenza pratica, conferendo loro
potere.
4. La cooperazione fra i leaders del mondo e le organizzazioni internazionali, necessaria per
coordinare una risposta sintetica alle crisi.

Il disastro ha toccato un nervo entro la famiglia umana e dimostrato che sta affiorando in
superficie un nuovo orientamento dei valori, al quale basta il manifestarsi di una crisi per
essere riattivato. L‘Umanità ha davvero invocato questa crisi come mezzo per crescere e
cambiare. Proprio come l‘individuo ha bisogno di tempo per comprendere le crisi presentate
dall‘anima una volta che si avvia consapevolmente sul sentiero, così l‘Umanità sta cercando
di capire le sue crisi e di reagire positivamente ad esse.
Per il discepolo, il tempo della precipitazione delle crisi finisce, quando impara a scegliere
coscientemente valori ed azioni in linea col piano dell‘anima. Da quel momento in poi, le crisi
sono punti di tensione autoiniziati e intrapresi coscientemente. Così è per il discepolo
mondiale, stordito di fronte ad una tale crisi universale, ma anche parzialmente cosciente che
essa è un‘opportunità per orientare nuovamente la sua coscienza da sfide di conflitto e di
controllo, controbilanciandole con la compassione e la collaborazione richieste dagli eventi

43
Alice A. Bailey, L‘Esteriorizzazione della Gerarchia, pag. 122-3.
139
accaduti.
L‘invocazione delle energie di Vita porta sempre un cambiamento, spesso improvviso, che
può anche comportare la perdita di ciò che ci è caro. Dato che i membri avanzati dell‘Umanità
cominciano ad avere una relazione positiva con l‘energia della volontà e del potere, essi
devono imparare ad accettare e condividere responsabilità sempre maggiori. Questo non è
possibile al discepolo prima della Seconda Iniziazione, perché il corpo astrale è ancora
ampiamente al comando e cerca ciò che è piacevole: una pace emotiva che spesso è disturbata
potentemente dal confronto diretto con l‘energia della Vita e il ruolo svolto dalla morte nel
processo evolutivo. Egli lascia queste cose ai generali e ai politici che, se sono discepoli, sono
molto consapevoli della responsabilità delle decisioni che prendono e aprono i loro cuori alla
necessaria sofferenza che ne consegue e che, nell‘attuale fase evolutiva sulla Terra,
accompagna ogni movimento accelerato in avanti.
L‘Umanità ha chiesto che ―entri ciò che può produrre un cambiamento‖. 44 Per definizione,
gli esseri umani non possono conoscere le conseguenze di quell‘invocazione. La sua
espressione inferiore può essere vista nell‘esperienza improvvisa dello Tsunami: per milioni
di persone le vite sono state radicalmente cambiate da un muro d‘acqua. L‘espressione
superiore è l‘esperienza di essere ―inzuppati‖ dalle acque della Vita. Qualcosa cambia nelle
profondità interiori della coscienza e niente è più come prima. Il mondo è cambiato, perché gli
occhi e gli ―io‖ che vedono il mondo sono cambiati. In questo consiste l‘esperienza
dell‘iniziazione, e un po‘ di contemplazione può rivelare cosa può comportare un‘iniziazione
di ampiezza planetaria.
Mentre si avvicina il Plenilunio di Aquarius col suo messaggio di servizio alla specie, la
chiamata ai discepoli e agli iniziati è emanata. Essi sono i vettori nei tre mondi delle ―acque di
Vita‖. Sono loro che possono inoltrarsi nella positività senza restrizioni che si trova al cuore
del principio di Vita. Essi sono capaci di fronteggiare la morte e il disastro senza esserne
sopraffatti. L‘Umanità sta entrando in un pronunciato periodo di prova da essa iniziato, e con
ciò mi riferisco ai prossimi vent‘anni. Essa è pronta per una tale prova che ci condurrà
all‘Esteriorizzazione della Gerarchia. Affinché questo avvenga, l‘Umanità deve prima rivelare
a se stessa i valori e i principi più profondi che si trovano nel suo nucleo centrale. Questo
implicherà anche la rivelazione di coloro che sono in grado di incorporare e di esprimere quei
principi, sotto tensione, e così discepoli e iniziati raggiungeranno posizioni di più grande
influenza nella società umana. Nulla di tutto ciò può avvenire senza pressione. Tenetevi pronti
ad un aumento di pressione. È proprio per quel tempo di prova che fu iniziata la formazione al
discepolato. Fu per assistere l‘Umanità in questo periodo del ―precursore‖ globale che molti
di voi scelsero di incarnarsi.
Il NGSM è diventato un agente potente negli affari del mondo. Ha raggiunto questa
potenza non per influenze dall‘esterno, ma col suo collegamento interiore alle realtà della
divinità. Può diventare un condotto sempre più efficace per le acque di Vita, se continua ad
inoltrare la sua richiesta lungo questo canale verticale. Tale richiesta è rafforzata dalla
comprensione e dall‘affermazione del luogo in cui si trova il vero potere planetario, a dispetto
dell‘espressione di potere temporale apparentemente inattaccabile da parte delle forze che
attualmente controllano il centro planetario, l‘Umanità.
La crisi dello Tsunami passerà e, passato il punto di tensione, potrà sembrare che le cose
tornino alla normalità. Tuttavia sono stati aperti dei canali, nell‘antahkarana planetario, nei
sistemi finanziario e politico del pianeta, nel cuore umano, che saranno più facilmente
accessibili a futuri punti di tensione e di questi ce ne saranno con frequenza sempre maggiore.
Che ne conseguano drammatiche crisi esteriori oppure no, dipenderà da come saranno gestite
e da come la lezione sarà imparata.
Nel far vedere questa prospettiva, rivolgo un appello a tutti i servitori, affinché considerino
il disastro dello tsunami nello stesso modo in cui Noè vide il primo segno di pioggia e

44
Alice A. Bailey, I Raggi e le Iniziazioni, pag. 164.
140
affinché raddoppiate i vostri sforzi nel costruire l‘Arca del servizio al nuovo mondo e alla
nuova sottorazza. La chiave per far questo è la capacità di andare oltre la mente mediante
l‘intuizione e l‘impiego dell‘istinto spirituale. In tempi di crisi, e noi stiamo entrando in una
prolungata crisi planetaria, non c‘è tempo per pensare. L‘azione dovrà essere istintiva. Se
l‘azione scaturirà dagli istinti superiori o da quelli inferiori, sarà la prova nella quale
l‘Umanità e il NGSM saranno inesorabilmente impegnati.
Quando i venti del cambiamento si smorzeranno, quando le acque dell‘alluvione
recederanno, quando la crisi sarà passata vedremo cosa sarà rimasto in piedi fra detriti, alberi,
edifici e persone, poiché le organizzazioni che rimarranno diventeranno i pilastri delle
fondamenta nel nuovo tempio. C‘è sempre un altro giardino, poiché la Vita non può essere
distrutta e questa è la promessa di quel centro che si trova sull‘altro lato del ponte formato dai
sette raggi di Luce.

141
24 Febbraio 2005

Plenilunio di Pisces
Il Sacrificio
Chiudendo questa serie d‘istruzioni, vorrei portare la vostra attenzione sulla nota chiave
del sacrificio. Il sacrificio regge il trasferimento d‘identità da un livello a un altro. Fu il
sacrificio che permise agli angeli solari di scendere per dedicarsi al salvataggio umano. È
sempre il sacrificio che permette di abbandonare un‘identificazione inferiore, per assumerne
un‘altra superiore. Il sacrificio è dunque associato alla dimensione verticale dell‘esistenza.
I ―Nirvana che ritornano‖, i ―Cinque Kumara‖, i ―Makara‖, che sono tutti nomi diversi per
quelle quintuplici entità che costituiscono i nostri sé essenziali, discendono dal piano astrale
cosmico ed informano il piano fisico cosmico. Questa sensibilità è sia un veicolo per le
energie cosmiche più sottili, che l‘elemento motore del piano fisico denso per mezzo degli
eteri cosmici. Questa energia astrale cosmica è quintuplice in essenza, essendosi sviluppata
nell‘ultimo sistema, e triplice nell‘espressione. Nel caso dell‘umanità, tale espressione
avviene tramite la monade, l‘anima e la personalità. Quando queste tre energie sono in
equilibrio, ciò che si esprime per loro tramite si rivela, e si spalanca così la Via Superiore, il
sentiero verso il piano astrale cosmico e oltre.
La rivelazione permette che si sveli ciò che è nascosto nel nucleo centrale. L‘anima risiede
nel nucleo centrale della personalità; la monade risiede in quello centrale dell‘anima. La
rivelazione di un principio maggiore all‘interno dell‘entità determina la possibilità del
sacrificio. Per spostare l‘identità al principio superiore, deve essere prima sacrificata o
abbandonata l‘identificazione con l‘inferiore. Poi il ―godimento‖ della sfera superiore può
essere temporaneamente sacrificato nel tempo e nello spazio, per poter diventare un
messaggero o un ambasciatore del superiore entro l‘inferiore. Così, il sacrificio crea un ponte
fra livelli d‘identità ed è la creazione di questo antahkarana vivente che consente il libero
flusso di energia e d‘identità fra i piani.
Entro il piano fisico cosmico, le due metà dell‘antahkarana riguardano il ponte fra
personalità/ anima e anima/monade. Come sapete, i centri abbinati a quel ponte sono il
NGSM e i Nirmanakaya. Le energie planetarie più associate a questo ponte sono quelle di
Venere e Mercurio. Mercurio, con la rivelazione delle altezze, fornisce l‘opportunità di
trasferire l‘identità e di sacrificare l‘inferiore al superiore. Venere, con la risposta senziente ai
bisogni del tutto, fornisce l‘opportunità di agire da distributori del superiore nell‘inferiore.
Mercurio ci rende liberi. Venere c‘incoraggia a circoscrivere volontariamente quella libertà
per amore. Si può avere qualche idea del ruolo di Sanat Kumara, il Grande Sacrificio, nel
quarto schema o schema della Terra, col considerare questa dualità.
La nota chiave di Pisces, ―Lascio la casa del Padre e, tornando indietro, salvo‖45, è quella
più connessa col funzionamento di Venere nel duplice lavoro dell‘antahkarana, ed è per
questo che, nel segno di Pisces, Venere è esaltata e Mercurio ―cade‖.

In senso esoterico, che Venere sia esaltata in Pisces dipende dal legame che collega Pisces
a Gemini, quest‘ultimo governato esotericamente da Venere, e anche dal fatto che essa è
l‘―alter ego‖ della Terra e quindi in stretto rapporto col regno umano. È un argomento
troppo vasto e complesso per essere qui elaborato, ma deve essere ricordato. I pesci nel segno
di Pisces sono legati assieme, come si è detto, e questo è un simbolo dell‘anima schiava della
forma, prima dell‘esperienza della Croce Fissa. I gemelli rappresentano la stessa dualità
fondamentale, ma le molte e diverse incarnazioni hanno prodotto i loro effetti e il legame (che
unisce i due pesci) sta per terminare, poiché parte dell‘opera di Plutone è appunto ―tagliare

45
Alice A. Bailey, Trattato di Magia Bianca, pag. 441.
142
il filo che lega le due vite opposte‖. Venere invece ―riunisce le vite separate, ma senza
legarle.‖ Quindi, Venere è esaltata in Pisces e, al termine del ciclo maggiore, i Figli di Dio,
che sono i Figli della Mente, sono elevati alla gloria mediante l‘esperienza e la crocifissione,
perché hanno imparato ad amare ed a ragionare veramente.46

Quando, dunque, vediamo che Mercurio è diminuito in Pisces e quindi ―cade‖ in quel
segno, cosa significa in senso spirituale ed esoterico? Semplicemente che, dopo l‘iniziazione
in Capricornus, per l‘inversione del moto della ruota e delle esperienze che ne conseguono,
e dopo il trionfo in Scorpio, il potere della mente decresce e (come altri aspetti della vita
della forma nei tre mondi) termina, e le sue funzioni di illuminare e mediare fra anima e
cervello non sono più necessarie. L’uomo, conseguita ormai la perfetta coscienza egoica,
non ha più bisogno di mediatori, ma entra in diretto rapporto con la propria origine.
Mercurio, allora, è incontrato di nuovo sotto un nome diverso, questa volta come Sole, per
mediare fra gli aspetti superiori – anima e spirito – poiché Mercurio e il Sole sono una cosa
sola. Tramite Mercurio, la mente è illuminata e si stabilisce un contatto fra personalità e
anima. Come Mercurio, il Sole – il mediatore – sale di livello e non concepisce più due
diversi stadi di coscienza, ma collega la vita alla coscienza; la cosa è ben diversa e produce
una comprensione superiore. Oggi tutto ciò sarà certamente incomprensibile per voi, poiché
non si tratta di mediare fra differenze, ma di fondere insieme ciò che è già in rapporto. Questa
frase vi fa forse più sapienti?47

A questo punto possiamo chiarire un paio di cose. Venere è il governatore Gerarchico di


Capricornus e rappresenta la completa incorporazione dell‘anima nella forma, al momento del
Terzo Grado. Il libero prestarsi dell‘anima all‘incorporazione non può avvenire, finché vi
sono legami karmici che la legano ai tre mondi. Saturno deve essere soppiantato, il karma
deve esaurirsi prima che il sacrificio volontario del superiore all‘inferiore possa aver luogo,
usando il Secondo aspetto, o aspetto Amore, come base del rapporto invece del Terzo Aspetto.
L‘anima non può essere completamente presente, a meno che essa non sia libera di non essere
presente.
Similmente, Mercurio è il governatore Gerarchico di Scorpio e rappresenta la liberazione
dell‘anima. Questa libertà non può verificarsi, finché il desiderio di liberarsi dall‘esistenza nei
tre mondi non sia stato preparato. Marte deve essere sostituito, il desiderio deve cessare prima
che possa avvenire la liberazione dalla ruota delle rinascite e l‘identità possa passare dal Terzo
al Secondo aspetto.
Pisces e Taurus sono in un rapporto simile a quello fra Scorpio e Capricornus, e in verità
questi quattro segni, con un quinto, quello di Leo, formano un‘interessante stella a cinque
punte. Per mezzo di questo pentagramma, il terzo e il quinto sottopiano del piano astrale
cosmico sono posti in rapporto con il quarto e il quinto sottopiano del piano fisico cosmico
passando tramite la Gerarchia di Leo sul primo sottopiano del fisico cosmico. Non posso dire
di più, ma l‘intuizione rivelerà quello che è importante per lo sviluppo spirituale del lettore.
Quattro segni hanno due governatori: Taurus, Scorpio, Capricornus e Pisces. Un segno ha
tre governatori, Leo. Essi possono essere disposti in un rapporto geometrico come segue
chiamato ―il Sole sopra il quadrato‖. Capirete come questa formazione sia in relazione con la
Formula Quattro. In questa formazione, se si considerano anche le diagonali, vengono a
formarsi sei triangoli sintetici, ognuno dei quali ha il Sole come suo punto di sintesi o apice.

46
Alice A. Bailey, Astrologia Esoterica, pp. 129-30.
47
Alice A. Bailey, Astrologia Esoterica, pp. 131-2.
143
Vulcano, Mercurio, Sole.
Vulcano, Venere, Sole.
Vulcano, Plutone, Sole.
Mercurio, Plutone, Sole.
Mercurio, Venere, Sole.
Venere, Plutone, Sole.

Il settimo triangolo sintetico è creato dai tre aspetti del Sole stesso.

C‘è anche un rapporto con la Legge dei Quattro Inferiori. 48 Vulcano/Plutone rappresenta
una dualità nell‘aspetto Vita, proprio come Mercurio/Venere rappresenta una dualità
nell‘aspetto coscienza. Il Sole collega Vita e coscienza tramite la formula ―Vulcano (Plutone),
Mercurio (Venere) e il SOLE sono Uno‖.
Riguardo ai segni astrologici, noterete che vi sono due segni d‘acqua e due segni di terra
posti in rapporto tramite l‘azione del fuoco o il segno di Leo. Questo simboleggia
l‘operazione di sintesi e di connessione dei piani astrale cosmico e fisico cosmico sotto la
direzione del fuoco della mente derivante dal piano mentale cosmico. Questo fuoco ha origine
dal corpo causale del Logos Planetario sul terzo sottopiano del piano mentale cosmico. Esso
opera in due modi sul terzo e quinto sottopiano del piano astrale cosmico, e questa dualità
diventa l‘essere umano (Mercurio/Venere o la Quarta e la Quinta Gerarchia) sui piani
buddhico e mentale del piano fisico cosmico. La Volontà del Logos viene così fatta conoscere
agli estremi più lontani della sua manifestazione.
Torniamo ora all‘importanza che hanno questi pensieri nella serie di trasmissioni che si
stanno concludendo. L‘intero soggetto dell‘iniziazione di gruppo tratta del viaggio nella
coscienza, o secondo aspetto, dall‘individuale, passando tramite la coscienza di gruppo,
all‘universale. Perciò, la prima serie si rivolgeva alla vostra individualità ―quale gruppo‖ e al
proposito specifico che vi ha riuniti. Nella seconda serie, l‘attenzione è stata posta sulla vostra
relazione come gruppo con altri gruppi e in questa serie conclusiva, l‘enfasi è posta sulla vita
planetaria come un tutto. La vita planetaria è di per sé una ―individualità‖ in seno ad un
gruppo più ampio e così via, fino alla grande Vita cosmica che anima l‘universo. Una
iniziazione è in realtà un trasferimento d‘identità, lo spostamento della polarizzazione del
centro del ―sé‖ da un piano all‘altro, da un Aspetto all‘altro.
Alla Prima Iniziazione, l‘identità è liberata dal corpo. Alla Terza, è liberata dai tre
sottopiani inferiori (il corpo del Logos). Alla Quinta, è liberata dalla triade e, alla Settima, è

48
Alice A. Bailey, Psicologia Esoterica, vol. II, pag. 200.
144
liberata dalla triplice entità di monade, anima e personalità. La libertà è seguita dal sacrificio
volontario. Così, per esempio, la Terza Iniziazione libera l‘identità dai tre mondi, ma l‘identità
liberata (ora triadica) agisce quale un bodhisattva al servizio dei tre mondi durante il periodo
fra le prossime due iniziazioni. Alla Quinta Iniziazione, l‘identità diventa un buddha, ma
continua a servire i tre mondi fino alla Settima, e così via. Alla settima iniziazione, c‘è la
dimostrazione della sintesi su tutti i piani, ed è per questo che il processo dell‘Esterio-
rizzazione è, sotto molti punti di vista il prodotto secondario di un processo di sintesi molto
più grande che riguarda i piani cosmici. Alla Nona Iniziazione, ogni contatto col piano fisico
cosmico è ripudiato.
Queste trasmissioni di Mercurio sull‘iniziazione di gruppo hanno avuto lo scopo di
predisporre una struttura che fosse in grado di realizzare quanto segue:

• Decentralizzare la coscienza del singolo gruppo con una serie di passi che conducano
all‘identificazione con la Vita planetaria.
• Accelerare la fusione di coscienza, tramite l‘appello prioritario alla Vita o Primo Aspetto.
• Educare questo gruppo e altri gruppi futuri, quale effetto o prodotto secondario dell‘attua-
zione di una parte effettiva del Piano.
• Porre l‘attenzione sull‘energia di sintesi e sulla trasmissione della Luce Superna, che è il
motivo principale che sta dietro la diffusione di queste informazioni.
• Fornire maggiori informazioni sui funzionamenti dell‘antahkarana superiore fra coscienza
e Vita, Gerarchia e Shamballa.
• Risvegliare interesse e ricerca su ciò che sta dietro il funzionamento sintetico dei triangoli
Shamballa/Gerarchia/Umanità o, nel caso dell‘individuo, monade/anima/personalità.

Mercurio è un messaggero, un intermediario, un trasmettitore d‘energia dalle sfere


superiori alle inferiori con l‘intento di produrre illuminazione, rivelazione e liberazione. Come
per tutti gli intermediari, come per l‘anima stessa, la sua funzione non è permanente, ma
temporanea. L‘anima è un vascello, un involucro di fiamma, nel quale la scintilla di divinità
essenziale può passare dalle altezze alle profondità e tornare nuovamente indietro. In questo
sistema veniamo elevati e aiutati dall‘alto, per poi diventare tutti, a nostra volta, coloro che
elevano gli altri. In verità, vi è solo l‘Uno. Questa verità, in quanto monade, la sperimentiamo;
in quanto anima, la elaboriamo nella coscienza; in quanto personalità la dimostriamo
nell‘azione.
Sui piani cosmici i Kumara sono il principio animico entro la personalità del Logos. Essi
sono l‘involucro di desiderio ardente che consente alla vita, all‘amore e all‘attività del Cosmo
di penetrare e operare nel piano fisico denso tramite la vita, l‘amore e l‘attività della monade
umana. Essenzialmente loro sono noi e noi siamo loro.

Per quanto riguarda il vostro livello di evoluzione, il mio più ardente desiderio per voi è
che v‘innalziate liberi dalla mente, che la vostra identificazione in coscienza con la Vita Una
diventi incrollabile, e che riversiate nel vostro ambiente questa energia di Vita e di Luce
Superna, tramite il veicolo ardente della triade, nei tre mondi dell‘esperienza umana. Dopo
esservi alquanto liberati, volgete poi il vostro sguardo al servizio e al salvataggio della specie
umana. Voltate le spalle alla Luce Superna e diventate un suo canale. Fate che Mercurio
―cada‖ e che Venere sia ―esaltata‖ nel vostro lavoro per la Gerarchia, fin quando vi richiamerò
di nuovo alle altezze.

145

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