Argomentazioni: insieme di enunciati dichiarativi che ha il fine di convincere della verità

della sua conclusione. Una tesi è più solida se sostenuta da argomentazioni solide,
giustificate, che seguono un ragionamento logico.

- Metodo deduttivo: principio generale comunemente condiviso, applicato nel

particolare. “Se… allora…”.
- Metodo induttivo: da singoli fatti si arriva ad un principio generale.

- Fondamentale utilizzare dei connettivi, perché questi dimostrano il procedimento

logico: quindi, di conseguenza, pertanto, perciò, dal momento che, dato che,
poiché, siccome; se… allora…; cioè, ossia, vale a dire, in altre parole, per esempio; in
conclusione.
- Per dare un’idea di oggettività, è opportuno dare una forma impersonale al testo:
bisogna, si pensa, è opportuno affermare che. Invece è meno efficace l’utilizzo della
prima persona: credo che, penso di poter affermare, nella mia opinione (ed è
proprio errato dire “secondo il mio parere”: il tuo parere non ha un parere!).
- Allo stesso modo, gli argomenti più efficaci sono oggettivi (fatti, dati, esempi
concreti, citazioni autorevoli, confronti, logica), mentre le esperienze personali, le
opinioni, le emozioni formano argomenti deboli.

Questo esercizio non consiste nel capire cosa sia vero, cosa sia giusto. Consiste nel
sostenere una tesi. Io vi assegno la tesi che dovete sostenere, e voi dovete trovare delle
argomentazioni valide, solide, per affermare tale tesi.

“I migranti (non) devono poter arrivare liberamente nei Paesi in cui desiderano arrivare”

Arambula, Gjoka, Ratti, Valsecchi: sì

Menzaghi, Scarfò, Varalli: no
Biolghini, Bonicalzi, Piloni, Scazza: sì
Caragnano, Ponti, Trovò, Zanzi: no

Ogni gruppo in quest’ora lavora su un testo che presenti delle argomentazioni a sostegno
della propria tesi. Non importa – ai fini di questo esercizio – ciò che pensate sul tema:
occorre imparare a distinguere argomentazioni valide e meno valide.

Come procedere? Le argomentazioni devono rispondere alla domanda “perché?”. Poi si

può aggiungere elementi, fattori a sostegno, ma bisogna andare alla radice del MOTIVO
per cui una tesi è valida.