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ANNO 20 - APRILE 2020

Con la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti


climatici (UNFCCC), firmata al Vertice della Terra del 1992 a Rio de
Janeiro, gli Stati hanno concordato di “stabilizzare le concentrazioni
di gas serra nell’atmosfera” per prevenire il pericoloso impatto
dell’attività umana sul sistema climatico.
Ogni anno dal 1994, si tiene una “Conferenza delle Parti” (COP), per discutere sui progressi. Nel 2015,
durante la 21a sessione annuale, è stato negoziato “l’accordo di Parigi” sulla riduzione dei cambiamenti
climatici, col consenso dei rappresentanti di 196 paesi. L’accordo prevedeva il raggiungimento di
un’emissione antropica di gas serra pari a zero nella seconda metà del XXI secolo e l’impegno delle parti
a “proseguire gli sforzi per limitare l’aumento della
L’ENERGIA VERSO UN temperatura di 1,5 °C”.
USO CONSAPEVOLE E Madrid ha ospitato lo scorso dicembre 2019 la COP25
il cui obiettivo era quello di avviare azioni concrete per
SOSTENIBILE far fronte all’emergenza climatica. La COP25 ha deluso
le aspettative: il summit si è chiuso, dopo due giorni
extra, solo con una vaga intesa in cui si esprime “la necessità urgente” di ridurre le emissioni da carbone,
ma senza un impegno deciso e dettagliato dei vari Paesi partecipanti.
L’Unione Europea, nonostante le difficoltà, persegue i propri obiettivi volti al raggiungimento della neutralità
carbonica entro il 2050.
Per il raggiungimento di questo obiettivo si sono poste delle tappe intermedie, ciascuna scandita da precisi
obiettivi. Il primo appuntamento era fissato per il 2020 e prevedeva la riduzione delle emissioni di gas serra
del 20% rispetto ai livelli del 1990. Accanto a questo obiettivo ce n’erano altri due riguardanti il settore
energetico: il miglioramento dell’efficienza energetica del 20% e il ricorso alle fonti rinnovabili per coprire
almeno il 20% dei consumi energetici sempre entro il 2020. In attesa degli ultimi dati per capire come si
è arrivati a questo primo appuntamento, si è già alzata l’asticella verso il prossimo traguardo intermedio,
quello del 2030:
- una riduzione almeno del 40% delle emissioni di gas a effetto serra (rispetto ai livelli del 1990)
- una quota almeno del 32% di energia rinnovabile
- un miglioramento almeno del 32,5% dell’efficienza energetica.

DAGLI OBIETTIVI 2020….. A QUELLI 2030

1990 Percentuale energia rinnovabile 1990


100 1.088,5
Target
2030:
32%* Efficienza energetica:
Emissioni di gas serra ge
t contenimento del consumo
Tar 0:
(numero indice - 1990 = 100)
2
20 % finale (mln. di tep)
20

Tar
g Tar
202 et g
0: 202 et
80 1.0 0: Target
Target 1990 86
2030:
2030: 8,5% 956*
60*

(*) Il valore è calcolato ancora per l’UE28 per omogeneità rispetto ai valori precedenti, in attesa degli aggiustamenti che verranno introdotti a seguito
della BREXIT

Fonte: elaborazioni dell’Ufficio di Statistica della Regione del Veneto su dati Eurostat

SONO DISPONIBILI:
- Imprese - dati al 2019
- Movimento turistico - dati al 2019
- Trasporto aereo - dati al 2019
ht t p: //w w w.r e gio ne.ve ne to.i t /we b/g ue s t /s t at i s t ic a
L’anno 2020 rappresenta un punto di arrivo e di partenza in quanto la precedente strategia 20-20-20 face-
va riferimento a questo per il raggiungimento dei traguardi energetici ed ambientali fissati con la Direttiva
2009/29/CE, e da qui parte la nuova programmazione con l’aggiornamento dei traguardi stessi all’anno 2030.
Relativamente alle emissioni di gas ad effetto serra la UE28 ha raggiunto è superato il target 2020 già nel
2014, riducendo le proprie emissioni del 22,5% rispetto all’anno base 1990 a fronte di un obiettivo al 2020 pari
al 20%. A questo traguardo ha contribuito sicuramente l’impegno congiunto degli Stati membri ma anche la
crisi economica che ha determinato una flessione nella produzione e nei consumi. Dal 2014 la situazione non
è più ulteriormente migliorata, anzi, c’è stata una ripresa che, a fasi alterne, ha portato al 2017, ultimo anno
disponibile, i livelli di emissione dei gas serra al 21,7% al
L’UE E GLI OBIETTIVI di sotto di quelli dell’anno base. Il nuovo obiettivo per il
ENERGETICI ED 2030 della riduzione del 40% delle emissioni rispetto al
1990 presupporrà pertanto un grosso impegno.
AMBIENTALI Il secondo obiettivo è lo sviluppo delle fonti rinnovabili.
Se entro il 2020 i consumi finali lordi di energia doveva-
no essere coperti almeno per il 20% dalle rinnovabili, entro il 2030 tale quota è stata innalzata al 32% su scala
europea: dal 2004 al 2018 si è passati dall’8,5% al 18%, dato positivo ma ancora distante dal target 2030.
Infine, riguardo all’efficienza energetica, gli obiettivi fissati per il 2020 ai fini del raggiungimento del risparmio
del 20%, erano rispettivamente il raggiungimento di un consumo primario di 1.483 milioni di tep e di un con-
sumo finale di 1.086 milioni di tep. Dal 2006 il trend è stato incoraggiante poiché i consumi si sono contratti
progressivamente fino al 2014. Dal 2014, complice anche la ripresa economica, assistiamo ad una nuova
risalita con un assestamento nel 2018, ultimo anno disponibile, a 1.552 e 1.124 milioni di tep rispettivamente
per i consumi primari e finali. Restringendo l’analisi ai soli consumi finali, l’obiettivo di efficienza energetica
al 2030 stabilisce un risparmio del 32,5% ossia un consumo finale non superiore a 956 milioni di tep, valore
ancora distante.
GLI OBIETTIVI 20-20-20: LA SITUAZIONE NELL’UE28
Emissioni di gas serra nell’UE28 (numero indice, Consumi finali di energia coperti da fonti rinnovabili (valori
1990=100): il target 2020 è stato raggiunto ma la %): la situazione migliora ma la strada è ancora lunga
situazione è ferma e distante dal nuovo obiettivo 2030
105 22
100 20,0
100 20
18,0
95 18

90 16

85 14
80
80
78,3 12

75 10 8,5

70 8
2018
2016
2017
2014
2015
2011
2012
2013
2009
2010
2006
2007
2008
2004
2005

Target
2020
Target
2020
2017
2014
2015
2016
2012
2013
2006
2008
2010
2002
2004
1996
1998
2000
1990
1992
1994

L’efficienza energetica: i consumi primari di energia L’efficienza energetica: i consumi finali di energia
nell’UE28 (milioni di tep)- Anni 1990:2018 nell’UE28 (milioni di tep)- Anni 1990:2018
UE28 1.200
1.800
1.180
1.750
1.160
1.700 1.140 1.124,1
1.650 1.120
1.100 1.088,5
1.600 1.568,0
1.551,9 1.080 1.086,0
1.550 1.060
1.067,6
1.500 1.040
1.512,4
1.450 1.483,0 1.020
1.000
1.400
2018
Target
2016
2017
2012
2014
2015
2008
2010
2002
2004
2006
1998
2000
1990
1992
1994
1996
Target
2018
2016
2017
2012
2014
2015
2008
2010
2002
2004
2006
1998
2000
1990
1992
1994
1996

Fonte: Elaborazioni dell’Ufficio di Statistica della Regione del Veneto su dati Eurostat
A livello nazionale, relativamente agli obiettivi di cui sopra, il contenimento delle emissioni di gas serra non
prevedeva un target vincolante al 2020, mentre per il 2030, in base al Piano Nazionale Integrato Energia-
Clima, è previsto un obiettivo di riduzione delle stesse pari al 33% rispetto ai livelli del 2005 nei settori non
ETS (nota sui settori ETS). Analizzando la serie storica dei numeri indici ponendo il 2005 pari a 100, si osserva
come, in Italia, ci sia stata una buona contrazione proprio a partire da quest’ultimo fino al 2014, a seguire
una ripresa nel 2015 e una successiva fase di stabilizzazione che ha portato, nel 2017, ultimo anno ad oggi
disponibile, ad un valore pari a 74,5 rispetto al 2005. L’obiettivo 2030 del 33% su traduce in un numero indice
pari a 67, quindi il prossimo decennio sarà cruciale per abbassare gli ulteriori 7,5 punti mancanti.
L’obiettivo di sviluppo delle fonti rinnovabili prevedeva per l’Italia che entro il 2020 il 17% dei consumi finali
di energia fosse coperto dalle stesse rinnovabili, mentre la programmazione per i prossimi 10 anni innalza tale
valore fino al 30%. Dai dati disponibili emerge come
E L’ITALIA A CHE PUNTO È in Italia, già nel 2015, si era superato l’obiettivo del
17% fissato per il 2020, col 17,5%. Da quel momento
RISPETTO AGLI OBIETTIVI tuttavia c’è stato una sorta di assestamento fino al
2018 quando si è registrato un 17,8%.
STRATEGICI EUROPEI Rispetto all’obiettivo di miglioramento dell’efficienza
SULL’ENERGIA? energetica l’Italia intende perseguire un obiettivo
indicativo di riduzione dei consumi al 2030 pari al 43%
dell’energia primaria e al 39,7% dell’energia finale
rispetto allo scenario di riferimento PRIMES 2007. In termini assoluti questo si traduce nel raggiungimento,
entro il 2030 di un consumo primario pari a 125,1 Mtep e di un consumo finale di 103,8 Mtep. I precedenti
obiettivi fissati per il 2020 prevedevano rispettivamente 158 e 124 Mtep rispettivamente per i consumi primari
e finali.
Focalizzando l’attenzione sui consumi finali, già nel 2015, i consumi erano ridotti a 116,4 Mtep collocandosi
quindi già al di sotto del target 2020. Tuttavia a seguito della ripresa economica, a partire dal 2015, i consumi
finali non sono più scesi e, anzi si è registrato un rialzo nel 2018, ultimo anno disponibile, fino a 116,5.
Considerazioni analoghe valgono anche per i consumi primari, che hanno seguito lo stesso trend. In sintesi,
se al 2018 gli obiettivi fissati per il 2020 sembrano già raggiunti, quelli per il futuro decennio richiederanno
un impegno piuttosto elevato.
DOPO UN PERIODO DI CONTRAZIONI NELLE EMISSIONI E NEI CONSUMI, I LIVELLI SI SONO UN PO’
STABILIZZATI.. SERVE UNA NUOVA SPINTA PROPULSIVA!
Emissioni di gas serra in Italia (numero indice, 2005=100) Consumi finali di energia coperti da fonti rinnovabili in
- Anni 1990:2017 Italia (valori %) - Anni 2004:2018
105 20
100 17,8
100 18 17,0
95 16
88,4
90
14
85
12
80
74,5 10
75
70 8 6,3
65
67,0
6
2017
2014
2015
2016
2012
2013
2006
2008
2010
2004
2005
1998
2000
2002

Target
1994
1996
1990
1992

2020

2018
2016
2017
2014
2015
2012
2013
2009
2010
2011

Target
2007
2008
2004
2005
2006

2020

L’efficienza energetica: i consumi primari di energia in L’efficienza energetica: i consumi finali di energia in
Italia (milioni di tep)- Anni 1990:2018 Italia (milioni di tep)- Anni 1990:2018
180 140
135
170
130
158,0 124,0
160
125
150 120 116,5
137,7 147,2 115
140
110
130
105 107,8
120 100
2016
2017
2018
2014
2015
2008
2010
2012
2002
2004
2006
1996
1998
2000
1990
1992
1994

Target
2020

2018
2015
2016
2017
2012
2014
2006
2008
2010
2002
2004

Target
1996
1998
2000
1990
1992
1994

2020

Fonte: Elaborazioni dell’Ufficio di Statistica della Regione del Veneto su dati Eurostat
Come gli obiettivi europei ricadono sui singoli Paesi membri, così avviene pure per gli obiettivi nazionali nei
confronti delle proprie regioni. Alcuni di essi vengono tradotti, anche su scala regionale, in target specifici e
vincolanti, altri in indicazioni meno specifiche che però dovrebbero orientare le politiche delle regioni stesse
in determinate direzioni.
Nel caso dell’obiettivo sulla riduzione delle emissioni gas serra non ci sono target vincolanti. Per il Veneto si
può tuttavia individuare un trend nell’andamento osservando i dati dell’Inventario INEMAR a partire dal 2010.
Dai dati emerge una contrazione nelle emissioni dei gas serra dal 2010 al 2015: dai 36 milioni di tonnellate di
CO2 equivalente emessi nel 2010 si è passati a 34,5 milioni nel 2015.
Sul fronte delle rinnovabili, va ricordato che l’Italia già col decreto 11/5/2012 “Burden Sharing”, aveva as-
segnato a ciascuna regione la relativa quota da raggiungere entro il 2020 e che, per il Veneto, era stata
individuata nel 10,3%. In Veneto tale obiettivo è stato
ampiamente superato arrivando a toccare, nel 2016, il
E IN VENETO? 17,6% e confermandosi nel 2017, ultimo anno dispo-
nibile.
Rispetto infine all’obiettivo di miglioramento dell’effi-
cienza energetica, anche in questo caso su scala regio-
nale non esistono dei target vincolanti, bensì delle traiettorie stabilite in base ai singoli Piani regionali per
l’energia; per il Veneto la previsione di consumo al 2020 era pari a 12,3 Mtep, dato migliorato già nel 2014,
con 11,1 Mtep. Anche in questo caso a seguito della ripresa economica, i consumi sono risaliti, pure mante-
nendosi sempre dentro al target attestandosi a 11,7 Mtep nel 2017, ultimo anno disponibile.

CALANO SEPPURE DI POCO LE EMISSIONI, MENTRE LE RINNOVABILI,


DOPO IL BOOM, SI SONO UN PO’ STABILIZZATE

Emissioni di gas ad effetto serra (tonnellate di CO2 Consumi finali di energia coperti da fonti rinnovabili in
equivalente all’anno) nelle province del Veneto Veneto (valori %) - Anni 2012:2018
Anni 2010, 2013 e 2015
18 17,6
2010 2013 2015
CO2 eq. CO2 eq. CO2 eq.
17
Verona 6.498.217,8 5.917.522,7 5.744.483,5
16
Vicenza 4.675.609,2 3.802.281,4 4.262.584,6 15,0
15
Belluno 501.005,3 -38.877,4 381.099,4
14
Treviso 5.323.504,6 5.112.402,6 5.023.178,9
13
Venezia 10.282.976,4 10.961.139,0 12.041.763,0
Padova 6.443.566,8 5.716.411,1 5.290.691,2 12

Rovigo 2.295.587,8 1.809.002,6 1.705.322,3 11


Obie�vo 2020: 10,3%:
Veneto 36.020.468,0 33.279.882,0 34.449.122,8 10
2012 2013 2014 2015 2016 2018
Consumi finali lordi di energia (milioni di tep) in Veneto - Anni 2012:2017

2017:
11,7
Mtep

obiettivo
2020:
12,4 Mtep

2012:
11,8
Mtep

Fonte: Elaborazioni dell’Ufficio di Statistica della Regione del Veneto su dati INEMAR e GSE

Regione del Veneto In attuazione alla Legge Regionale n. 8 del 2002, l’Ufficio di Statistica della Regione Veneto
- Presidenza della Giunta regionale raccoglie, analizza e diffonde le informazioni statistiche di interesse regionale. I dati elaborati
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Si autorizza la riproduzione di testi, tabelle e grafici a fini non commerciali e con la citazione della
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