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e-mail: alfonso.belfiore@conservatorio.firenze.it
Argomento: Onde elastiche, propagazione, riflessione e interferenza
Riferimenti:
Fisica nella Musica, Andrea Frova (Zanichelli) - cap. 1, 2
La scienza del suono, John Pierce (Zanichelli) - cap. 2, 3, appendice B/C/D/E
Manuale di acustica, F. Alton Everest (Hoepli) - cap. 1, 4, 7, 10, 11, 16
Esercizi:
01. Un’onda elastica si propaga in una barra metallica. Sapendo che l’equazione dell’onda è
y = 10-6 sin 2 · 104π(t – x/(5 · 103))
dove tutte le grandezze sono espresse in unità S.I. (Sistema Internazionale di Unità), ricavare l’ampiezza, la
frequenza, la velocità di propagazione dell’onda e la lunghezza d’onda.
Soluzione:
02. Una sorgente di onde vibra sulla superficie dell’acqua di un ondoscopio con un periodo di 0.1 s.
Determinare la velocità di propagazione delle onde sapendo che la lunghezza d’onda è pari a 0.2 cm.
Soluzione:
03. Un’onda elastica si propaga in un mezzo materiale. Sapendo che l’equazione dell’onda è:
y = sin 2 · 103π(t – x/(3 · 103))
dove tutte le grandezze che compaiono nell’equazione sono espresse in unità C.G.S., calcolare l’ampiezza e la
lunghezza d’onda della vibrazione.
Soluzione:
Soluzione:
(spazio = vt)
05. Un treno di onde rettilinee si propaga con velocità uguale a 2√3 cm/s sulla superficie di una vaschetta
formando un angolo d’incidenza i con la linea di separazione di una zona di acqua meno profonda dove la
velocità di propagazione è 2 cm/s. Sapendo che l’angolo di rifrazione è di 30°, calcolare l’angolo di incidenza.
Soluzione:
v1 = 2√3 cm/s (velocità di propagazione dell’onda nella zona di acqua più profonda)
v2 = 2 cm/s (velocità di propagazione dell’onda nella zona di acqua meno profonda)
r = 30° angolo di rifrazione
i = angolo di incidenza
06. Due sorgenti di onde originano sulla superficie dell’acqua due sistemi di onde circolari di lunghezza d’onda λ.
Nell’ipotesi che le due sorgenti, distanti fra loro 4λ, vibrino in fase, determinare graficamente le prime quattro
linee di interferenza costruttiva e le prime tre linee nodali.
Soluzione:
(vedi elaborati grafici fig. 1 e fig. 2)
07. La frequenza del suono emesso dalla voce umana si considera variabile dal valore minimo di 82 hertz (basso)
al valore massimo di 1044 hertz (soprano). Determinare i corrispondenti valori della lunghezza d’onda
massima e minima nell’aria, assumendo come velocità di propagazione del suono nell’aria v = 340 m/s.
Soluzione:
λ = vT = v/f
f = 1/T
quindi
λ = v/f
da cui
λ max = v/fmin = 340/82 = 4.14 m (414 cm)
λ min = v/fmax = 340/1044 = 0.32 m (32 cm)
08. Calcolare a che distanza esplode una bomba sapendo che l’intervallo di tempo fra il lampo luminoso e il boato,
ambedue provocati dall’esplosione, è pari a ΔT = 5 s.
Assumere come velocità di propagazione del suono v = 333 m/s.
Soluzione:
In pratica, per una rapida stima della distanza percorsa dall’onda sonora, espressa in chilometri, basta
dividere per 3 il tempo espresso in secondi fra l’istante in cui si vede il lampo e quello in cui si può
udire il rumore, questo naturalmente ipotizzando che la velocità del suono nell’aria sia quella
corrispondente alla temperatura intorno a zero gradi centigradi (333 m/s, cioè circa un terzo di un
chilometro).
Quindi molto semplicemente per un intervallo di tempo di 6 s abbiamo 6/3 = 2 km, per un intervallo
di 10 s 10/3 = 3.33 km.
09. A una certa temperatura la velocità del suono nell’aria nella stessa direzione in cui spira il vento è v1 = 360 m/s,
mentre in direzione opposta è v2 = 320 m/s. Calcolare la velocità del vento e quella del suono in assenza di
vento.
Soluzione:
propagazione dell’onda con velocità v1 = 360 m/s S propagazione dell’onda con velocità v2 = 320 m/s
•
v1 = vs + vv = 360 m/s
v2 = vs - vv = 320 m/s
Soluzione:
t1 = d/vA
t1 = 680/340 = 2 s
t2 = d/vF
t2 = 680/5000 = 0.136 s
ΔT = t1 - t2
ΔT = 2 - 0.136 = 1.864 s
11. Sparando un colpo di pistola in prossimità della sponda di un lago, si sentono dalla sponda opposta due colpi
con un intervallo di 2 s. Calcolare la distanza fra le due sponde del lago assumendo come velocità del suono
nell’aria e nell’acqua rispettivamente 340 m/s e 1480 m/s e considerando trascurabile la differenza della
lunghezza del percorso dell’onda sonora in aria da quello in acqua.
Soluzione:
A • • S
e poiché l’onda sonora viaggiante in aria giunge in A con un ritardo ΔT rispetto all’onda viaggiante in
acqua, possiamo scrivere:
L = v1 · (t2 + Δt)
v2 · t2 = v1 · (t2 + Δt)
v2 · t2 = v1 · t2 + v1 · Δt
v2 · t2 - v1 · t2 = 2v1
1480 · t 2 - 340 · t 2 = 680
1140 · t 2 = 680
t2 = 680/1140 = 0.596491228 s (tempo che impiega l’onda sonora a raggiungere A nell’acqua)
L = t2 · 1480
L = 0.596491228 · 1480 = 882.8 m (distanza tra le due sponde)
e per verifica
L = (t2 + Δt) · 340
L = (0.596491228 + 2) · 340 = 882.8 m (distanza tra le due sponde)
12. Nell’ipotesi che il potere separatore dell’orecchio umano sia pari a 1/10 s, calcolare la distanza minima
affinché una persona che pronuncia una sillaba, caratterizzata da un suono di periodo T = 1/280 s e di
lunghezza d’onda λ = 1.2 m, riesca a percepire il suono riflesso da una parete distinto da quello percepito
direttamente.
Soluzione:
per consentire la distinzione tra il suono riflesso e quello percepito direttamente, la distanza d, tra la
parete riflettente e l’ascoltatore, dovrà essere pari alla metà del percorso compiuto dall’onda, tra
andata e ritorno, in 1/10 s alla velocità v, quindi:
d = (v · 1/10)/2
d = (336 · 1/10)/2 = 16.8 m
13. Una nave da pesca oceanografica munita di un ecogoniometro rileva un primo suono che proviene direttamente
da un grosso banco di pesci e dopo un intervallo di tempo pari a 2 s un secondo suono che dal banco viene
prima riflesso dal fondo marino, che in quel punto è profondo 2000 m, e successivamente captato dalla nave.
Calcolare la profondità a cui si trova il banco di pesci assumendo come velocità del suono nell’acqua il valore
di 1500 m/s.
Soluzione:
profondità •••••••
fondo marino
Pfm = 2000 m
Nell ‘intervallo di tempo impiegato dall’onda sonora a percorrere il tratto dal banco dei pesci alla
superficie del mare Pbp, l’onda copie un identico percorso nella direzione opposta verso il fondo
marino raggiungendo così una profondità pari a 2Pbp, pertanto il rimanente tratto R percorso dall’onda
riflessa, verso il fondo e successivamente verso la superficie del mare, nell’intervallo di tempo Δt = 2
s è pari a 2Pfm - 2Pbp.
Tale tratto R è percorso alla velocità R = 1500 m/s, quindi:
R = v · Δt
R = 1500 · 2 = 3000
2Pfm - 2Pbp = R
2Pfm - R = 2Pbp
(2Pfm - R)/2 = Pbp
(2 · 2000 - 3000)/2 = Pbp
1000/2 = Pbp = 500 m profondità a cui si trova il banco di pesci
14. Determinare l’intervallo entro cui è compresa la lunghezza d’onda del suono nell’aria, assumendo come
velocità di propagazione 340 m/s.
Soluzione:
Le vibrazioni elastiche con frequenza compresa tra 20 e 20000 hertz sono percepite dall’orecchio
umano come suoni.
posto
fmin = 20 hertz e fmax = 20000 hertz
dette
λ min e λ max le lunghezze d’onda minima e massima e c la velocità di propagazione del suono nell’aria,
dalla relazione fondamentale λ = c/f, si ha:
15. Calcolare la velocità del suono nell’aria a 20°C e a pressione atmosferica standard.
Soluzione:
La velocità del suono è la velocità di propagazione delle onde sonore attraverso un dato mezzo. La
velocità del suono nell’aria è
c = √(γp/ρ) m/s
dove
γ è il rapporto tra il calore specifico dell’aria a pressione costante e quello a volume costante
p è la pressione in N/m2 e
ρ è la densità dell’aria in kg/m3
A temperatura ambiente e pressione atmosferica standard, la velocità del suono nell’aria è 343 m/s,
essa aumenta di circa 0.6 m/s per ogni grado centigrado di aumento della temperatura. La velocità del
suono nell’aria è invece indipendente dalle variazioni della pressione barometrica, della frequenza e
della lunghezza d’onda, ma è direttamente proporzionale alla temperatura assoluta, cioè in gradi
relativi allo zero assoluto (la relazione tra Kelvin e gradi Celsius è 0 K = -273°C) si ha cioè
c1/c2 = √(T1/T2)
La velocità del suono in solidi aventi sezioni trasversali ampie è
c = √(Y/ρ) m/s
c = √(B/ρ) m/s
Quindi con
γ = 1.4
p = 1.01 · (10)5 N/m2
ρ = 1.2 kg/m3
16. Il modulo di elasticità a compressione cubica dell’acqua è B = 2.1(10)9 N/m2. Determinare la velocità del suono
nell’acqua.
Soluzione:
dove
17. Il modulo di Young del rame è 12.2(10)10 N/m2 e la densità del rame è 8900 kg/m3. Determinare la velocità del
suono nel rame.
Soluzione:
18. Dimostrare che la velocità del suono nell’aria è proporzionale alla radice quadrata della temperatura assoluta.
Soluzione:
c0 = √(γp/ρ0)
dove
γ è il rapporto tra il calore specifico dell’aria a pressione costante e quello a volume costante
p è la pressione efficace e
ct = √(γp/ρt)
dove
Ma ρ0 = ρt(1 + α t) = ρt(Tt/T0)
dove
T0 = 273 K = 0°C
Quindi
oppure
ct/c0 = √(Tt/T0)
La velocità di un’onda sonora nell’aria alla temperatura T può essere espressa come
c = ck √(T/Tk)
c = 343 ⋅ √(T/293)
c = 20.038 ⋅ √T
Argomento: Onde stazionarie
Riferimenti:
Fisica nella Musica, Andrea Frova (Zanichelli) - cap. 2, 10, 11
La scienza del suono, John Pierce (Zanichelli) - cap. 2, 3
Manuale di acustica, F. Alton Everest (Hoepli) - cap. 10, 13, 15
Esercizi:
19. Date due pareti riflettenti poste a 10 m l’una dall’altra, determinare la frequenza più bassa alla quale si può
avere tra le due pareti un’onda stazionaria risonante (velocità del suono nell’aria 344 m/s).
Soluzione: f = v/2L
v = velocità del suono
L = distanza in metri
Risp. 17.2 Hz
20. Affinché una stazione radio possa emettere onde elettromagnetiche di assegnata frequenza, propagantisi nello
spazio con velocità v = 3 ⋅ 108 m/s, l’antenna deve avere una data lunghezza per originare la formazione di
onde stazionarie con quella frequenza. Calcolare la lunghezza dell’antenna affinché la stazione possa
trasmettere onde radio con una frequenza fondamentale pari a 1.5 ⋅ 103 Hz.
Soluzione:
Alle onde stazionarie che si producono in un sistema oscillante (una corda, una colonna d’aria,
un’antenna, …) sono associate diverse lunghezze d’onda e quindi diverse frequenze. Se indichiamo
con L la lunghezza del sistema oscillante, si vede che la lunghezza d’onda sarà:
λ 1 = 2L
λ 2 =L
λ 3 = (2/3)L
λ 4 = L/2
f 1 = v/(2 ⋅ L)
f 2 = v/L
f 3 = (3 ⋅ v)/(2 ⋅ L)
f 4 = (2 ⋅ v)/L
fn = n ⋅ (v/(2 ⋅ L))
con n = 1, 2, 3, …
La più piccola frequenza, cioè f = v/(2 ⋅ L) è la frequenza fondamentale o prima armonica, mentre le
1
successive sono rispettivamente seconda, terza, quarta, … armonica. Tutte insieme rappresentano le
frequenze caratteristiche di un sistema oscillante che possa vibrare a varie frequenze (corda, colonna
d’aria, antenna, …).
Quindi con
f1 = 1.5 ⋅ 103 Hz
v = 3 ⋅ 108 m/s
n=1
fn = n ⋅ (v/(2 ⋅ L))
f1 = 1 ⋅ (v/(2 ⋅ L))
f1 = v/(2 ⋅ L)
L = (v/f1)/2
L = (3 ⋅ 108 /1.5 ⋅ 103)/2
L = (300000000/1500000)/2
L = 200/2 = 100 m lunghezza dell’antenna
21. Calcolare le tre frequenze più piccole di (a) un tubo chiuso, (b) un tubo aperto e (c) un tubo chiuso-aperto, tutti
di lunghezza 0.5 m e in condizioni di temperatura e pressione atmosferica standard.
(velocità del suono nell’aria: c = 343 m/s)
Soluzione:
(a) Lunghezza d’onda λ = 2(lunghezza del tubo) = 2(0.5) = 1 m
1
f2 = 2 f = 686 Hz
1
f3 = 3 f = 1029 Hz
1
f2 = 2 f = 686 Hz
1
f3 = 3 f = 1029 Hz
1
f2 = 3 f = 514.5 Hz
1
f3 = 5 f = 857.5 Hz
1
22. Una colonna d’aria lunga 0.8 m racchiusa in un cilindro chiuso-aperto di 0.1 m di diametro entra in risonanza
con un diapason non contrassegnato. Determinare la frequenza di vibrazione del diapason.
Soluzione:
La risonanza della colonna d’aria è uno scambio di energia di vibrazione tra il diapason e la colonna
d’aria chiusa la cui frequenza propria possa essere adattata a quella del diapason. Questa è anche la
massima risposta acustica che si possa ottenere.
Ricordo che per un tubo chiuso-aperto λ = 4L dove L è la lunghezza efficace della colonna d’aria
risonante. La lunghezza efficace della colonna d’aria in risonanza è uguale alla lunghezza effettiva
della colonna stessa più una correzione.
Questa correzione, che sperimentalmente si è determinato essere uguale a 0.3d0 dove d0 è il diametro
del tubo, è dovuta alla deformazione sferica delle onde sonore piane riflesse alla estremità aperta del
tubo.
Si ha quindi:
Soluzione:
Si supponga che le due misure della colonna d’aria rappresentino le lunghezze di colonna d’aria
risonanti rispettivamente minima e immediatamente superiore.
Le lunghezze di colonna d’aria più lo stesso fattore di correzione terminale sono uguali
rispettivamente ad un quarto e a tre quarti della lunghezza d’onda; ossia la differenza delle loro
somme è uguale a mezza lunghezza d’onda, cioè
dato che
λ = c/f
dove λ è la lunghezza d’onda,
c = 343 m/s è la velocità del suono nell’aria e
f è la frequenza del diapason,
allora
f = c/λ = 343/3.46 = 99.13 Hz
L L
indice di riferimento indice di riferimento
livello acqua sotto 0,136 m
l’indice di riferimento:
0,136 m
0,344 m (raggiunto per ottenere
la risonanza a 400 Hz)
livello acqua sotto
l’indice di riferimento:
0,344 m
(raggiunto per ottenere
la risonanza a 200 Hz)
Soluzione:
Come sappiamo la lunghezza minima di risonanza per un tubo aperto ad una estremità e chiuso
all’altra è uguale ad un quarto di lunghezza d’onda.
Quindi:
sono le lunghezze d’onda e c è la velocità del suono nell’aria a temperatura ambiente. Sostituendo
questi valori nelle equazioni sopra riportate e risolvendole si ottiene:
25. Una cassa di risonanza deve essere usata accoppiata con un diapason di frequenza 472 Hz. Determinare la
minima lunghezza della scatola supponendo che essa sia chiusa ad una estremità.
Soluzione:
Soluzione:
λ = 2L
1 per la frequenza di risonanza più piccola
(fondamentale o prima armonica)
λ =L
2 per la frequenza di risonanza relativa alla prima armonica superiore
(o seconda armonica)
quindi dato
L = 30 cm = 0.3 m
λ = 2L = 2 ⋅ 0.3 m = 0.6 m
1 lunghezza d’onda della fondamentale
λ = L = 0.3 m = 0.3 m
2 lunghezza d’onda della prima armonica superiore
27. Consideriamo una corda fissa ai due estremi. Se sollecitiamo la corda in modo da produrre un’onda stazionaria,
calcolare la lunghezza della corda sapendo che la velocità di propagazione delle onde è 20 m/s, mentre la
frequenza minima delle onde è 2 Hz.
Soluzione:
f1 = 2 Hz
v = 20 m/s
n=1 (la frequenza minima dell’onda corrisponde alla prima armonica o fondamentale)
dato che
fn = n ⋅ (v/(2 ⋅ L))
f1 = 1 ⋅ (v/(2 ⋅ L))
f1 = v/(2 ⋅ L)
L = (v/f1)/2
L = (20/2)/2
L = 10/2 = 5 m
Argomento: Livelli sonori e decibel
Riferimenti:
Fisica nella Musica, Andrea Frova (Zanichelli) - cap. 2, 3, 5
La scienza del suono, John Pierce (Zanichelli) - cap. 8, appendice B/C/D/E
Manuale di acustica, F. Alton Everest (Hoepli) - cap. 2, 13, 25
Esercizi:
28. Un microfono avente un’area effettiva pari a 5 cm2 riceve ogni 2 s un’aliquota energetica pari a 4 ⋅ 10-9 joule.
Calcolare l’intensità del suono captato dal microfono.
Soluzione:
E = kv2A2 (joule)
W = E/t (watt)
Man mano che l’onda avanza lungo una certa direzione x, l’energia si distribuisce su superfici sferiche
la cui area cresce proporzionalmente al quadrato della distanza r dalla sorgente.
Per tener conto di questo fatto consideriamo I come intensità dell’onda o intensità del suono.
In tal caso possiamo definire l’intensità dell’onda come la quantità di energia che nell’unità di
tempo attraversa l’unità di superficie normale al raggio di propagazione e posta a distanza r
dalla sorgente.
Cioè:
Quindi con:
A = 5 cm2
A = 0.0005 m2 (area effettiva del microfono espressa in m2)
t=2s
E = 4 ⋅ 10-9 joule (aliquota energetica ricevuta nel tempo t)
W = E/t
W = 4 ⋅ 10-9/2 = 0.000000004/2 = 0.000000002
I = W/A
I = 0.000000002/0.0005 = 0.000004 = 4 ⋅ 10-6 W/m2 (intensità del suono captato dal microfono)
29. L’intensità sonora emessa da certi amplificatori situati in una sala da concerto raggiunge talvolta un livello di
intensità sonora pari a 100 dB. Calcolare quante volte l’intensità di questo suono supera la soglia di udibilità.
Soluzione:
Affinché un suono compreso nel campo delle frequenze udibili possa essere percepito è necessario che
la pressione dell’onda, e quindi l’intensità fisica del suono, sia maggiore della soglia di udibilità, il cui
valore espresso in W/m2, se ci riferiamo all’intensità sonora per unità di superficie, è funzione della
frequenza (vedi curve di Fletcher e Munson). Per esempio ad una frequenza f = 1000 Hz, la soglia di
udibilità corrisponde a una intensità I0 = 10-12 W/m2 che espressa in termini di pressione dell’onda,
risulta pari a 2 · 10-5 N/m2. Questa intensità è utilizzata come riferimento per la soglia di udibilità
generica. Tale valore minimo diventa comunque ancora più piccolo a 3000 Hz e corrisponde a
un’onda la cui ampiezza di vibrazione nell’aria è dell’ordine dell’angstrom (10-10 m), cioè all’incirca
uguale alle dimensioni atomiche.
L’orecchio, quindi, riuscendo a percepire, soprattutto intorno ai 3000 Hz, vibrazioni di così piccola
ampiezza, alle quali è associato un flusso energetico estremamente basso, deve essere considerato un
ricevitore altamente qualificato.
Al crescere dell’intensità del suono, lo stimolo aumenta a tal punto che, intorno a 1 W/m2, si
raggiunge la cosiddetta soglia della sensazione dolorosa: l’energia trasportata dall’onda, e quindi la
pressione acustica che ne deriva, è così elevata da produrre un senso di fastidio o di dolore e in molti
casi seri danni patogeni alle strutture uditive e ad altri organi.
Da quanto detto si nota come il campo di udibilità dell’orecchio umano normale, compreso fra la
soglia di udibilità e quella del dolore (entrambe espresse in funzione della frequenza), è enormemente
ampio; esso infatti comprende un intervallo dell’ordine di circa 1012 : praticamente il più debole suono
udibile è mille miliardi di volte meno intenso del suono che inizia a produrre la sensazione di dolore.
I = 10(dB/10) ⋅ I0
I = 10(100/10) ⋅ 10-12
I = 1010 ⋅ 10-12 = 0.01 W/m2 intensità sonora espressa in W/m2
I/I0 = 0.01/10-12 = 1010 I = 0.01 W/m2 è quindi 1010 volte (10 miliardi di volte) superiore
alla soglia di udibilità 10-12 W/m2
30. Un locale con una finestra di area pari a 1 m2 si affaccia direttamente su una strada rumorosa caratterizzata in
un certo istante da un livello sonoro pari a 80 dB. Calcolare la potenza acustica che penetra nel locale
attraverso la finestra aperta.
Soluzione:
I = 10(dB/10) ⋅ I0
I = 10(80/10) ⋅ 10-12
I = 108 ⋅ 10-12 = 0.0001 = 10-4 W/m2 intensità sonora del rumore proveniente dalla strada
espressa in W/m2 corrispondente alla potenza acustica che
penetra nel locale attraverso la finestra aperta
31. Una sorgente sonora puntiforme emette un suono di potenza pari a 12.56 W che si propaga con la stessa
intensità in tutte le direzioni. Calcolare a quale distanza dalla sorgente l’intensità del suono risulta pari a 10-4
W/m2.
Soluzione:
I1 = W/4πr12 e I2 = W/4πr22
e quindi
I1/I2 = r12/r22
Per cui nel caso di propagazione libera, l’intensità dell’onda è inversamente proporzionale al quadrato
della distanza dalla sorgente; praticamente, quanto più l’onda si allontana dalla sorgente sonora, tanto
più il suono si affievolisce.
Questa relazione dedotta per le onde acustiche, ha validità generale: quando una sorgente puntiforme,
qualunque sia la sua natura fisica, emette onde distribuite nello spazio (onde sferiche) o localizzate in
un piano (onde circolari), l’energia associata alla perturbazione si propaga in modo che la sua intensità
diminuisce in ragione inversa del quadrato della distanza dalla sorgente.
Nei riguardi dei fenomeni puramente acustici, l’energia emessa da una sorgente, e quindi l’intensità
del suono in un punto, rappresentano la caratteristica che permette di distinguere se il suono è più o
meno forte.
Come si può facilmente provare, l’intensità di un suono aumenta al crescere dell’ampiezza dell’onda e
della densità del mezzo in cui prendono origine e si svolgono le vibrazioni.
Pertanto con
W = 12.56 potenza emessa alla sorgente puntiforme espressa in watt
I = 10-4 intensità raggiunta alla distanza r in metri dalla sorgente puntiforme
I = W/4πr2
r2 = W/4π ⋅ I
r = √(W/4π ⋅ I)
r = √(12.56/(12.56637061 ⋅ 10-4))
r = √(12.56/(12.56637061 ⋅ 0.0001))
r = √(12.56/0.001256637)
r = √9994.930426 = 99.97464892 m
32. A una distanza di 30 m l’intensità sonora prodotta da un aereo a reazione è pari a 102 W/m2. A quale distanza
questo livello sonoro diventa pari a quello prodotto nell’interno di una fabbrica il cui rumore raggiunge un
valore corrispondente a 100 dB?
Soluzione:
quindi con
I1 = 102 W/m2 intensità sonora prodotta dall’aereo a 30 m di distanza
r1 = 30 m distanza dall’aereo
LI = 100 dB livello di intensità sonora all’interno di una fabbrica
ricordando che:
I1 = W/4πr12 e I2 = W/4πr22
possiamo dedurre:
I1/I2 = r22/r12
e quindi
r22 = (I1 ⋅ r12)/I2
r2 = √((I1 ⋅ r12)/I2)
r2 = √((100 ⋅ 900)/0.01) = 3000 m distanza a cui l’intensità sonora dell’aereo raggiunge il
valore di 100 db
Argomento: Effetto Doppler
Riferimenti:
Fisica nella Musica, Andrea Frova (Zanichelli) - cap. 1, 2
La scienza del suono, John Pierce (Zanichelli) - cap. 14
Manuale di acustica, F. Alton Everest (Hoepli) - cap. 1
Esercizi:
33. Ricavare un’espressione dell’effetto Doppler, cioè della variazione apparente di frequenza dovuta allo stato di
moto relativo esistente tra la sorgente sonora e il ricevitore.
Soluzione:
È noto che la velocità alla quale il suono si propaga in un mezzo è indipendente dalla sorgente sonora.
Se la sorgente sonora è in moto rispetto al mezzo, la velocità del suono non cambia per questo, ma
cambiano però lunghezza d’onda e frequenza rilevate da un osservatore stazionario.
Si consideri, ad esempio, un’onda quadra la cui sorgente si sposti verso l’osservatore fisso R alla
velocità u (come mostrato nella figura seguente).
S R
S’ R’
Si consideri dapprima che la sorgente S sia ferma. Le onde sonore copriranno la distanza SR tra la
sorgente e l’osservatore R entrambi fermi per un certo tempo Δt. Supponiamo ora che la sorgente S si
muova verso l’osservatore R alla velocità u. In questo caso, nello stesso intervallo di tempo Δt lo
stesso numero di onde sonore saranno comprese nel tratto S’R’ che è minore di SR del tratto SS’ = uΔt
che è la distanza coperta da S nel tempo Δt. Ora
dove f è la frequenza delle onde sonore emesse, λ la lunghezza d’onda originaria e λ’ la lunghezza
d’onda apparente. Dato che la velocità del suono nel mezzo è
c = fλ = f’λ’
si ha
Analogamente se la sorgente è fissa mentre è l’osservatore che si sposta in linea retta a velocità v, la
frequenza apparente è data da
f’ = ((c - v)/c) · f (2)
Se sia la sorgente che l’osservatore si spostano lungo la stessa retta rispettivamente con velocità u e v,
la frequenza apparente diventa
Nel caso di moto piano generico di sorgente e osservatore rispetto al mezzo come indicato nel grafico,
y
v
β
α γ
x
L’espressione (4) si riduce alle (1), (2) e (3) quando si verificano le condizioni particolari qui
considerate.
Se il mezzo nel quale si propaga il suono a sua volta si muove rispetto ad un qualche sistema inerziale
di riferimento con velocità w, l’espressione (4) diventa
Riassumendo si ha
(2) Se l’osservatore si muove alla stessa velocità del suono, se cioè v = c, la frequenza apparente
f’ è nulla. Se v = 2c e la sorgente è fissa, dall’equazione (2) si ha f’ = -f, che sta a indicare
che l’osservatore riceverà i suoni con la giusta frequenza e nel tempo giusto ma in ordine
inverso. Se v >> c e la sorgente è fissa, f’ → ∞; il che significa che le onde sonore prodotte
dopo che il moto dell’osservatore ha avuto inizio non raggiungeranno mai l’osservatore (la
persona non sentirà niente). Ma per le onde sonore emesse prima che l’osservatore
incominciasse a muoversi, l’osservatore le raggiungerà gradualmente e le riceverà in ordine
inverso a quello in cui sono state emesse. Infine se v → ∞, f’ → ∞ e l’osservatore si
avvicina alla sorgente a velocità elevata.
(3) Se il mezzo in cui si propagano le onde sonore si muove alla velocità w rispetto ad un sistema
di riferimento inerziale, si ha una situazione eguale a quella in cui il mezzo è fermo mentre
sorgente e osservatore si spostano alla stessa velocità w rispetto al mezzo. Se u = v, f’ = f. Ciò
implica che la velocità del mezzo non ha alcun effetto sulla frequenza osservata.
(4) In base all’equazione (2), f’ sarà maggiore di f quando sorgente e osservatore si avvicinano
tra loro; f’ sarà minore di f quando sorgente e osservatore si allontanano tra loro. Ciò spiega
il fatto che il fischio di una locomotiva, rispetto ad un osservatore fermo in una stazione, è
molto alto quando la locomotiva si avvicina e basso quando si allontana, con una variazione
piuttosto brusca al momento del passaggio in stazione. Se la velocità relativa non è parallela
alla linea retta che unisce sorgente e osservatore, la variazione della frequenza apparente è
più graduale, da cf/(c – u) a (c – u)f/c.
34. Un treno A viaggia a 50 m/s nell’aria in quiete mentre il suo fischio emette un suono di frequenza 600 Hz.
Considerando la velocità dell’onda sonora nell’aria v = 343 m/s:
a) Quali sono le frequenze rilevate da un osservatore collocato davanti al treno e da uno collocato dietro il
treno?
b) Un altro treno B sorpassa il treno A viaggiando a 100 m/s. Quali sono le frequenze del suono emesso dal
fischio del treno A rilevate da un osservatore posto sul treno B prima e dopo il sorpasso?
c) Ricalcolare i risultati dei casi a) e b) supponendo che ci sia un vento di 20 m/s nella direzione stessa del
moto dei treni.
Soluzione:
con
v = 343 m/s velocità dell’onda sonora nell’aria
a) Per una sorgente mobile e un osservatore fermo, la frequenza apparente è data dall’equazione (1)
del problema precedente
quindi la frequenza apparente sarà maggiore della frequenza reale quando sorgente e osservatore
si avvicinano.
e con
u = -50 m/s (velocità del treno A in allontanamento rispetto all’osservatore
collocato dietro al treno)
f’dietro = ( v/( v – (- u))) ⋅ f cioè f’dietro = ( v/( v + u)) ⋅ f
f’dietro = (343/(343 + 50)) · 600 = 523.66 Hz
quindi la frequenza apparente sarà minore della frequenza reale quando sorgente e osservatore si
allontanano.
b) Nel caso di sorgente e osservatore entrambi mobili, le frequenze apparenti sono date dalla
equazione:
e con
u = 50 m/s (velocità di avvicinamento del treno A rispetto all’osservatore posto sul
treno B)
s = 100 m/s (velocità di allontanamento dell’osservatore situato sul treno B dalla
sorgente poeta sul treno A)
(moto dell’osservatore in allontanamento dalla sorg./moto della sorgente verso
l’osservatore)
f’ dopo = (( v – s)/( v – u)) ⋅ f
f’ dopo = (( 343 – 100)/( 343 – 50)) ⋅ 600 = 497.61 Hz
35. Un aereo si dirige verso una torre di controllo con velocità pari a 300 m/s emettendo un suono di frequenza pari
a 2000 Hz.
Nell’ipotesi che la velocità di propagazione del suono sia di 340 m/s, calcolare:
1) la frequenza del suono percepito dalla torre nella fase di avvicinamento;
2) la frequenza percepita quando l’aereo si allontana dalla torre con la stessa velocità.
Soluzione:
con
quindi
f’ = (340/(340 - 300)) · 2000 = 17000 Hz frequenza del suono percepito dalla torre di
controllo durante la fase di avvicinamento
mentre
f’ = (340 /(340 + 300)) · 2000 = 1062.5 Hz frequenza del suono percepito dalla torre di
controllo durante la fase di allontanamento
36. A una velocità di 108 km/h un treno si avvicina ad un passaggio a livello emettendo un fischio a 500 Hz (la
velocità di propagazione dell’onda nell’aria è di 340 m/s).
Calcolare:
1) la frequenza e la lunghezza d’onda percepite da una persona ferma vicino al passaggio a livello;
2) la frequenza e la lunghezza d’onda del suono per un passeggero che si trova dentro il treno.
Soluzione:
considerando per il caso 1) che la sorgente sonora è in movimento mentre l’osservatore è fermo
abbiamo
con
quindi
f’ = (340/(340 - 30)) · 500 = 548.387 Hz frequenza del suono percepito durante la fase di
avvicinamento del treno
considerando per il caso 2) che la sorgente sonora è ferma rispetto all’osservatore che si trova sul
treno la frequenza percepita è la stessa di quella emessa quindi
37. La frequenza del rombo del motore di un’automobile viene operativamente valutata da un agente stradale
fermo sul ciglio di una strada, avente un limite di velocità di 80 km/h, a 155 Hz quando la macchina si avvicina
e a 130 Hz quando la sorgente sonora si allontana sempre con la stessa velocità. Si vuol sapere:
1) se l’automobile ha superato il limite di velocità;
2) qual è la frequenza reale corrispondente al rombo del motore.
Soluzione:
avendo
favv/(c + u) = fall/(c - u)
(c + u) = favv · (c - u)/fall
fall · (c + u) = favv · (c - u)/fall · fall
fall · (c + u) = favv · (c - u)
fallc + fallu = favvc - favvu
fallu + favvu = favvc - fallc
130u + 155u = 52700 - 44200
285u = 8500
u = 8500/285 = 29.8245614 m/s
29.8245614 · 3600/1000 = 107.368 Km/h velocità dell’auto che è quindi superiore al limite
di 80 km/h
che diventa
che diventa
38. Un’auto che emette un suono di frequenza 100 Hz si allontana da un osservatore in quiete andando verso una
parete piana rigida alla velocità di 10 m/s. Quanti battimenti al secondo udrà l’osservatore?
Soluzione:
L’osservatore fermo ode un suono di frequenza apparente f’1 direttamente dalla sorgente e un suono di
frequenza apparente f’2 a causa delle onde riflesse dalla parete.
Ora con
c = 343 m/s velocità del suono nell’aria
v = 10 m/s velocità dell’auto
f = 100 Hz frequenza del suono emesso dall’auto
Soluzione:
Sia w la velocità relativa a cui sorgente e osservatore si avvicinano. Se è l’osservatore che si avvicina
alla sorgente ferma, si ha
dove f’ è la frequenza apparente, c la velocità del suono e f la frequenza effettiva della sorgente. Se è
la sorgente che si avvicina all’osservatore fermo si ha
quindi
L’equazione (3) dimostra che, ameno che la velocità relativa w di avvicinamento sia uguale alla
velocità del suono c, le due frequenze apparenti sono diverse.
40. Un auto che viaggia a 50 m/s emette un suono di frequenza 450 Hz. Determinare la frequenza apparente
rilevata da un osservatore a cui l’auto sta avvicinandosi.
Soluzione:
quindi
f’ = (c/(c - v)) · f
f’ = (343/(343 - 50)) · 450 = 526.79 Hz frequenza apparente all’osservatore
41. Si è rilevato che la frequenza del suono emessa da un’auto cade da 272 a 256 Hz, quando l’auto oltrepassa il
posto di osservazione. Determinare la velocità v dell’auto.
Soluzione:
Sia
f’1 = 272 Hz frequenza apparente maggiore
f’2 = 256 Hz frequenza apparente minore
c = 343 m/s velocità dell’onda sonora nell’aria
quindi
f’1/(c + v) = f’2/(c – v)
da cui
42. Una locomotiva che sta oltrepassando un osservatore fermo in una stazione viaggia alla velocità v ed emette un
fischio di frequenza f. Determinare la variazione di frequenza del fischio Δf rilevata dall’osservatore.
Soluzione:
Sia
v = velocità del treno
f = frequenza del fischio emesso dal treno
f’1 = la frequenza apparente del fischio emesso dal treno in avvicinamento
f’2 = la frequenza apparente del fischio emesso dal treno in allontanamento
considerando che
f’1 = (c/(c - v)) · f
f’2 = (c/(c + v)) · f
allora
Δf = f’1 - f’2
e quindi
Δf = ((c/(c - v)) · f) – ((c/(c + v)) · f)
da cui
Δf = 2cfv/(c2 - v2)
43. Due osservatori A e B sono dotati di sorgenti sonore identiche di frequenza 100 Hz. Determinare quanti
battimenti al secondo sentono A e B se A è fermo e B si allontana da A alla velocità di 10 m/s.
Soluzione:
Sia
vB = 10 m/s velocità di spostamento dell’osservatore B
f = 100 Hz frequenza del suono emesso dalle due sorgenti sonore SA e SB
c = 340 m/s velocità dell’onda sonora nell’aria
44. Al passaggio di un’auto un osservatore rileva una variazione della frequenza del suono emesso dall’auto stessa
da 300 a 275 Hz. Sapendo che l’auto sta viaggiando a 54 km/h, determinare la velocità dell’onda sonora
nell’aria nel momento in cui la vettura oltrepassa l’osservatore e la temperatura dell’aria in gradi Celsius.
Soluzione:
Sia
f’1 = 300 Hz frequenza apparente maggiore emessa dall’auto in avvicinamento
f’2 = 275 Hz frequenza apparente minore emessa dall’auto in allontanamento
v = 54 km/h velocità dell’auto
c = velocità dell’onda sonora nell’aria nel momento in cui l’auto oltrepassa l’osservatore
quindi
v = 54 · 1000/3600 = 15 m/s velocità dell’auto in m/s
f’1/(c + v) = f’2/(c – v) uguaglianza tra i rapporti delle frequenze apparenti rilevate e delle
corrispondenti velocità di avvicinamento e di allontanamento
da cui
La velocità di un’onda sonora nell’aria alla temperatura T può essere espressa come
c = ck √(T/Tk)
quindi
c = ck ⋅ √T/√Tk
√T = c/( ck/√Tk)
T = (c/( ck/√Tk))2
Sapendo che la velocità ck di un’onda sonora a 20°C (293 K) è pari a 343 m/s si ha dunque la
temperatura T
T = (345/(343/√293))2
T = (345/(343/17.11724277))2
T = (345/20.03827396)2
T = 17.217051762 = 296.42 K temperatura dell’aria nel momento in cui l’auto oltrepassa
l’osservatore espressa in Kelvin
T = 296.42 - 273 = 23.42°C temperatura dell’aria nel momento in cui l’auto oltrepassa
l’osservatore espressa in gradi Celsius