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24/1/2020 L'ANIMA NELLE RELIGIONI

L'ANIMA NELLE RELIGIONI

Molte religioni intendono l’anima come


parte spirituale ed eterna degli esseri
viventi, che sopravvive alla morte fisica del
corpo, la parte materiale, degli individui.
Alcune affermano che l’anima sia generata
e assegnata da Dio.

Antiche culture, dette per questo animiste,


credono che un’anima è posseduta oltre
che dagli uomini e dagli animali anche
dall’Universo nella sua interezza e nelle
sue singole componenti come le piante, i
fiumi, le montagne, fino agli eventi
atmosferici.

Nelle religioni dei popoli primitivi è


frequente la credenza che vede gli uomini
animati da spiriti celesti e che collega la
morte umana con il suo ritorno alla
dimensione di spirito, avente poteri
soprannaturali di beneficio o maleficio sui
sopravvissuti.

Nell’Induismo come in altre religioni


orientali l’esistenza umana è dotata di
un’anima, l’atman, che è sottile principio di
vita che riconduce l’individuo alla totalità
del mondo. Le relative pratiche Yoga
tendono alla liberazione dalla schiavitù
dell’anima personale per assurgere al
livello della superiore anima universale.

Nella quasi totalità delle religioni orientali,


alla morte di un individuo la sua anima si
trasferisce nel corpo di altro individuo. Il
processo, detto reincarnazione, tende alla
elevazione dell’anima ed al ritorno al suo
stato di purezza primitiva.

Il Buddismo sostiene l’anatman ossia


l'assenza dell’atman, inteso come un Io
eterno e immutabile, per questo non
propone la reincarnazione ma la rinascita.

L’Ebraismo sostiene la preesistenza


dell’anima alla nascita dell’uomo e prevede
percorsi di purificazione in vita o dopo la
morte del corpo. Tale interpretazione
spiega che l’anima, avendo conosciuto la
purezza primitiva precedente la vita terrena
con la sua corruttibilità, è in grado di

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24/1/2020 L'ANIMA NELLE RELIGIONI

guidare i comportamenti umani verso la


rettitudine.

La cabalistica e la mistica vedono l’anima


composta dalle tre basi costituite dal soffio
(l’alito divino che donò la vita all’uomo),
assegnato alla nascita, e da due altri livelli
ottenibili con i giusti comportamenti
dell’esistenza.

L’anima è considerata una prerogativa


spirituale che però può manifestarsi anche
in forme e in modi materiali attraverso i
sensi ed i sentimenti.

Su basi comuni all’Ebraismo, il


Cristianesimo distingue nell’uomo il corpo
come parte materiale, l’anima come
personalità e lo spirito come astratto
celeste di riferimento; anima e spirito sono
spesso fusi in unica entità divina comunque
sempre individuale ed immortale che
sopravvive al corpo cui si ricongiunge con
la Resurrezione finale.

L’Islamismo afferma che l’anima viene


conquistata dal corpo in tenerissima età.

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