Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
SVILUPPO DI UN VETTORE LENTIVIRALE COME STRUMENTO
PER LA REALIZZAZIONE DEL KNOCKDOWN shRNAMEDIATO
DELLA FRACTALCHINA IN COLTURE CELLULARI DI NEURONI
GANGLIARI DELLE RADICI DORSALI
Lorenzo Berlincioni
Introduzione: Il dolore e la sua percezione sensoriale sono eventi di
fondamentale importaza evolutiva per allertare l’organismo del rischio
di potenziali stimoli nocivi e danni tissutali. Il dolore può essere
suddiviso in due categorie generali: “dolore acuto” e “dolore cronico”.
Il primo viene scatenato da una lesione o un danno definiti e si
conclude con la risoluzione del danno e la guarigione del soggetto; il
secondo è originato da varie cause non ancora ben conosciute,
possibilmente una lesione ai nervi del SNP, e si mantiene nel tempo
oltre la risoluzione del danno. Mentre il valore adattativo del primo è
ben compreso, come meccanismo di preservazione dell’integrità
tissutale, quello del secondo non sembra essere ben chiaro, anzi esso
viene spesso considerato come una forma di maladattamento del
sistema nocicettivo. Le cellule microgliali sono i macrofagi del SNC e
vengono consistentemente attivate nelle corna dorsali del midollo
spinale dopo una lesione ad una afferenza periferica.
La loro attivazione conduce al rilascio di numerosi modulatori
dell’infiammazione che contribuiscono all’induzione e al mantenimento
della segnalazione del dolore neuropatico alterando le funzioni
neuronali.
Uno dei meccanismi di cross-attivazone fra il neurone e la glia è
rappresentato dalla via di segnalazione Catepsina S – Fractalchina fra
il neurone e la microglia nel midollo spinale. La microglia attivata in
seguito ad un evento infiammatorio rilascia la Catepsina S (CatS),
enzima proteolitico che opera un taglio sul dominio extracellulare del
fattore di membrana Fractalchina (FKN) presente sui neuroni del
midollo spinale, liberando un frammento solubile (sFKN).
La sFKN (CX3CL1) è una chemochina che va a legarsi ai recettori
CX3CR1 presenti sulla superficie della microglia promuovendo, tramite
la via della MAPK p38, la sintesi e il rilascio di mediatori
dell’infiammazione. Queste molecole con attività proalgesica fanno
sentire il loro effetto sui neuroni circostanti inducendone l’attivazione
e quindi promuovendo un’ulteriore segnalazione del dolore.